comparativa: sei telescopi per l'osservatore lunare

[piergiovanni]

Amici astrofili ho appena pubblicato su astrotest.it un lungo articolo, riguardante sei telescopi per l'osservazione lunare. Buona lettura a tutti https://www.astrotest.it/sfida-sei-tele ... re-lunare/ +

[-SPECOLA->]

Grazie per l'articolo, Piergiovanni.

Condivido; sarebbe stato interessante poter mettere in campo in quell'occasione il Maksutov Meade da 7″ e aggiungerei anche un esemplare dei buon vecchi rifrattori 80/1200, 90/1300, 102/1500 e 108/1600.

[Giovanni Bruno]

Nelle osservazioni planetarie il convitato di pietra è sempre il seeing ed il doppio test, con seeing ottimo e seeing pessimo, ha ben descritto cosa capita nei due casi.

La LUNA è un oggetto planetario (satellite) un poco anomalo, perché dotato di un'altissimo contrasto naturale.

Tale altissimo contrasto naturale premia parecchio gli specchi di medio-grosso diametro, come ad esempio il mio C11 CPC HD + torretta binoculare, fornendo ottime visioni anche solo a 140x e con una comoda pupilla di uscita di 2mm.

Mentre su GIOVE, penalizzato da un basso contrasto naturale, il mio super-plebeo 120ED da 120/900mm + torretta, oppure il mio semi-nobile INTES MICRO M603 da 152/1520mm + torretta, si esprimono al limite massimo concesso dai loro piccoli diametri.

[stevedet]

La LUNA è un oggetto planetario (satellite) un poco anomalo, perché dotato di un'altissimo contrasto naturale.

Tale altissimo contrasto naturale premia parecchio gli specchi di medio-grosso diametro, come ad esempio il mio C11 CPC HD + torretta binoculare, fornendo ottime visioni anche solo a 140x e con una comoda pupilla di uscita di 2mm.

Mentre su GIOVE, penalizzato da un basso contrasto naturale, il mio super-plebeo 120ED da 120/900mm + torretta, oppure il mio semi-nobile INTES MICRO M603 da 152/1520mm + torretta, si esprimono al limite massimo concesso dai loro piccoli diametri.

Concordo con te Giovanni (ma premetto che se la mia esperienza strumentale non è minimamente paragonabile alla tua). Ho avuto due dobson uno da 25 ed uno da 30cm ( quello che ho ora) e nel mezzo un rifrattore Orion 100ed, davvero molto valido. Su Giove, ci vuole proprio un seeing molto buono per riuscire a sfruttare il maggior potere risolutivo dei due riflettori. Viceversa sulla Luna, la resa dei due riflettori è sempre stata decisamente superiore al rifrattore, anche in condizioni di seeing mediocre.
@Piergiovanni: riguardo alla "pericolosità" nell'osservare la Luna senza filtri con diametri grossi, a me non mi risulta che ci sia. Sicuramente so per certo che non ci sono raggi nocivi che ci possono raggiungere, poi ovviamente ognuno ha la sua sensibilità al bagliore. Io non ho mai sentito l'esigenza di usare filtri.

[piergiovanni]

Ciao. Grazie per i commenti. Intendevo bagliore a bassi ingrandimenti per osservazioni prolungate forse meglio specificarlo nell'articolo.

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[-SPECOLA->]

Effettivamente ieri passando con il binocolo 25x100 dalla Luna alla cometa Neowise, abbagliato dalla luce lunare, mi ci voleva un po' per riuscire a cogliere bene la coda.

Idem passando a Giove; per vedere bene Ganimede che era molto vicino al bordo del disco di Giove.

Nessun problema invece, osservando soltanto la Luna.

D'altronde al telescopio, il filtro lunare, le rarissime volte che l'ho usato, è stato soltanto per curiosità.

[Angelo Cutolo]

Sempre interessanti questi confronti, leggendolo, ho notato l'accento messo sugli osservatori "novelli".
In questo caso (secondo me) sarebbe da predisporre in futuro, una comparativa con soli strumenti "mass-market" (naturalmente se e quando disponibili ai partecipanti) attualmente disponibili sul merscato, quindi i vari:

• acro tipo bresser (127/1200, 102/1350) o SW (120/1000 e 102/1000);
• gli ED SW (100 e 120);
• gli SCT (8" e 9,25" già presenti in questa comparativa);
• i mak 127 e 152 di varie case (e magari anche il 180 SW);
• un newton 150/1200, molto comune, poco costoso e che sul planetario fa miracoli.

Penso che per i neofiti, possa essere di grandissimo interesse.

[stevedet]

Ciao. Grazie per i commenti. Intendevo bagliore a bassi ingrandimenti per osservazioni prolungate forse meglio specificarlo nell'articolo.

Sì, penso sia un discorso di sensibilità individuale o forse di capacità più o meno di restringere le pupille. Una volta avevo letto di un astrofilo raccontare che, dopo aver passato la serata ad osservare la Luna (non ricordo con che tele) senza filtri, era andato a letto abbagliato al punto di non riuscire a dormire e prendendosi pure dello stupido dalla moglie...
Io ricordo che quando comprai il Lightbridge da 25cm mi arrivò con un oculare da 25mm che mi dava 50x. Quella sera la passai incantato ad osservare la luna quasi piena e bianca come mai l'avevo vista prima. Provenivo da un vecchissimo rifrattore acromatico Konus da 6cm che mi avevano regalato da ragazzo, dunque puoi immaginare... Eppure non ebbi alcun fastidio, malgrado l'immagine decisamente luminosa.

Comunque, complimenti anche da parte mia per questa interessante comparativa.

[fulvio_]

@Piergiovanni: riguardo alla "pericolosità" nell'osservare la Luna senza filtri con diametri grossi, a me non mi risulta che ci sia. Sicuramente so per certo che non ci sono raggi nocivi che ci possono raggiungere, poi ovviamente ognuno ha la sua sensibilità al bagliore. Io non ho mai sentito l'esigenza di usare filtri.

Personalmente, credo di avere una spiccata sensibilità al bagliore. Osservare la luna piena a bassi ingrandimenti col mio BT-126 mi è quasi impossibile.

[Zacpi]

Molto interessante e valido l'articolo di Piergiovanni Salimbeni, è l'unico modo per confrontare telescopi diversi; forse però io personalmente avrei fatto un confronto più mirato, rivolto direttamente a degli oggetti peculiari per quanto riguarda la luna, e cito come esempio i crateri interni di Plato, soggetti non facili e non alla portata di tutti i tele.
Per farla breve, durante una serata osservativa, e considerando un osservatore mediamente esperto, a mio avviso sarà subito chiaro con quale strumento ne vedo di più e meglio, e di dubbi sinceramente ne vedrei pochi(ovviamente strumenti collimati e acclimatati).
Stessa cosa da ripetersi ad esempio con la rima della Vallis alpes, con certi strumenti invisibile e con altri percepibile, ma anche qui il confronto sono sicuro che lascerebbe pochi dubbi.
Si potrebbe continuare con molti altri 'capisaldi geodetici' come li definisce un abile osservatore di questo forum, e secondo me alla fine sarebbe ben evidente quali siano gli strumenti migliori.

[piergiovanni]

Ciao a tutti. Vi ringrazio moltissimo per i commenti! Le vostre idee sono tutte stimolanti!! Ottimo anche il suggerimento della comparativa tra telescopi economici!

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