Un amico fotografo

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domingo7
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Un amico fotografo

Messaggio da domingo7 »

Ho avuto una recente discussione con un amico fotografo "evoluto"

Lui sostiene che gli astrofili sopravvalutino le lenti a bassa dispersione (fpl51 e fpl53) nei binocoli e telescopi, attribuendo virtù miracolose ai costosi vetri apocromatici.

Sosterrebbe infatti che il vero problema non sarebbe l'aberrazione cromatica (eliminabile con un filtro giallino) ma la sferica eliminarle solo con lenti a sferiche ed obiettivi aplanatici, come nelle macchine foto più costose.

Insomma, per lui i vari vetri Ed e Super Ed sarebbero poco utili per migliorare la qualità degli obiettivi ma occorrerebbe cambiare la forma delle lenti.

Ma migliorando gli indici di rifrazione, non si hanno davvero miglioramenti sulle aberrazioni monocromatiche.

Non ho elementi forti per continuare una discussione con lui, che sicuramente ne sa di più di me, vecchio astrofilo

Qualcuno ha mai approfondito la questione?

Grazie
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Acronauta
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da Acronauta »

Che gli astrofili tendano a sopravvalutare i vetri a bassa dispersione è in parte vero, basta fare un giro sul forum Refractors di CN per vedere quante interminabili, ripetitive e sterili discussioni si sviluppano attorno a questo argomento, magari trascurando aspetti altrettanto importanti come la correzione dell'aberrazione sferica.

Tuttavia l'adozione di questi vetri speciali ha rivoluzionato completamente l'industria dei rifrattori, quindi la loro importanza non va sminuita. E' grazie ai vetri a bassa dispersione che si sono potuti superare i limiti tradizionali dei rifrattori e non solo dei rifrattori perché si usano anche nelle ottiche fotografiche e sportive, insomma hanno costituito un progresso notevole rispetto ai soliti crown/flint con cui per secoli si sono costruiti gli strumenti ottici.

Sì, per abbattere la cromatica si può usare il filtro giallino ma non è una soluzione.
Giovanni Bruno
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io credo che se un serio costruttore utilizza dei costosi vetri SD, sarebbe uno sciocco a non curare anche la buona correzione dell'aberrazione sferica, la sua reputazione crollerebbe in un'amen.

Semmai sarebbe bene avere del buon senso per non esagerare con dei rapporti focali troppo spinti, tipo f6, in favore di più saggi rapporti focali ad f7.5-f8.

Per il filtro GIALLINO, tale filtro maschera soltanto l'aberrazione cromatica, ma rimane inalterato il danno fatto a monte, dai vetri acromatici. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 12/05/2021, 15:02, modificato 1 volta in totale.
domingo7
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da domingo7 »

Ok, grazie delle risposte

Forse l'amico fotografo non tiene conto del fatto che le macchine foto possono avere focali cortissime per riprendere grandi panorami, mentre i telescopi per quanto aperti difficilmente scendono sotto f7 (a meno di non usare rifrattori cortissimi a f5).

Mi domandavo comunque se qualche ditta blasonata (Zeiss, Astrophisics, Takahashi) abbia mai prodotto doppietti o tripletto con lenti a sferiche.
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fulvio_
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da fulvio_ »

Se fosse vero, giustificherebbe il pregio e il costo di tali ottiche.
Questa discussione è molto interessante. Ho trovato in rete questo articolo:

https://www.canon.it/pro/infobank/fluor ... ud-lenses/

"...La molatura e la lucidatura di una lente asferica sono processi lunghi e costosi, ma oggi i progressi produttivi consentono anche di ottenere lenti asferiche stampate. Naturalmente gli stampi devono essere realizzati con la massima precisione per garantire che il vetro fuso assuma la forma esatta. È necessario, inoltre, tenere in considerazione la variazione delle dimensioni dell'elemento dopo che il vetro si è raffreddato ed è stato lucidato.
Sebbene sia un processo di precisione, la produzione di elementi stampati è meno costosa rispetto a quella di elementi molati, il che li rende adatti per gli obiettivi di largo consumo. ..."


Chissà che l'utilizzo di lenti "stampate" sia il futuro anche per la strumentazione astronomica. O forse lo è già (magari nella realizzazione di oculari che, a volte, presentano per l'appunto elementi asferici).
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Giovanni Bruno
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da Giovanni Bruno »

Parlando di oculari che utilizzano anche almeno un elemento asferico stampato, il costo deve essere ultrabasso, mi spiego meglio.

Per pura curiosità ordinai su ALIEXPRESS due oculari SVBONY dichiarati asferici da 23mm/62°.

Al costo di circa 20€ per entrambi, ovvero circa 10€ cadauno e pure spediti ........GRATIS!!!!!!.......dalla lontanissima Cina.

Ebbene, non saranno degli oculari eccezionali, ma il loro sporco lavoro lo fanno eccome.

Li uso in torretta binoculare e pure sul mio APM SD APO da 82mm a 45°,quando per fare delle comparative fianco a fianco, tra vari strumenti, a pari ingrandimento, mi serve proprio la focale di 23mm.

Come ad esempio quando ho voluto comparare il mio IBIS 20x80ED con il mio APM SD APO da 82/470mm a 45° ed i due SWBONY da 23mm/62° mi davano anche loro 20x, un campo apparente di 62° ed un campo reale di 3°,1

:thumbup: :wave:
Angelo Cutolo

Re: Un amico fotografo

Messaggio da Angelo Cutolo »

Io sapevo che diversi produttori di obiettivi fotografici, usassero elementi asferici stampati in polimero (policarbonato?), che poi incollano a una "normale" lente in vetro con superfici sferiche (ovviamente il tutto opportunamente calcolato).

Relativamente alla "semplicità" (doverosamente tra virgolette) dei telescopi (dalle due alle cinque lenti) rispetto agli obiettivi fotografici (spesso oltre la decina di elementi) è che i primi, sono fatti esclusivamente per lavorare ad infinito e spesso nemmeno a campo piano (solitamente doppietti e tripletti), mentre i secondi devono essere sempre "piani" e rendere decentemente da infinito e fino alla minima distanza di fuoco.

Che io sappia, quasi tutti i telescopi (meccanicamente in ordine e non troppo a buon mercato) sono discretamente corretti per la sferica (almeno non ne ho mai avuti sottomano di evidentemente non corretti per questa aberrazione); diciamo che, secondo me, si potrebbero un po "perdere per strada", quando li si vuole utilizzare come obiettivi fotografici a distanze NON consone ad un telescopio (come detto, sono progettati per l'uso ad infinito).
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vincenzo
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da vincenzo »

https://www.cloudynights.com/topic/7705 ... atic-frac/

Sempre la solita atavica questione...
Evidentemente, sebbene la parola fine, sia stata scritta da tantissimo tempo da chi davvero osserva, ugualmente se non di più appassionante, è l'hobby di leggere e/o scrivere sui forum!

I rifrattori, mi piacciono davvero tutti e da qualche tempo, sono addirittura in amore per uno SW 120/600. Per quanto mi concerne (e dopo tutta la tiritera dei vetri ED-SD-fluorite naturale e sintetica e poi FPL51 e 53 e 55 contro equivalenti cinesi e poi tripletti in aria e in olio contro doppietti semplici e poi Fraunhofer contro Steinheil e poi il polichromatic sthrel...) tuttavia confermo che per la "mia" astronomia, niente è meglio di un economico semplice ben corretto dalle aberrazioni geometriche, doppietto spaziato in aria e dalla lunghezza focale relativa (un F 5 se con apertura di 3cm è micidiale nel limite della sua apertura) più lunga possibile ! Anche se, per il doppietto 102 in fluorite come quello di Takahashi, il mio cuore batte ancora rumorosamente ! Il mio rifrattore perfetto ? Un "Conrady" o anche un "Sidwick" doppietto spaziato in aria fluorite o anche ED ben corretto dalla sferica, dall'astigmatismo, ben lucidato e correttamente intubato.
Pratico il "voyeurismo ed il feticismo" con tante (lenti) e confesso la mia passione per le "mature" (lenti) ...
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vincenzo
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Re: Un amico fotografo

Messaggio da vincenzo »

Naturalmente, in campo fotografico, cosa di cui non so assolutamente nulla e che trovo meno seducente di Cristiano Malgioglio, credo che tutti i nuovi teleobiettivi cinesi, spacciati per telescopi, siano degli eccellenti performer...
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