Logistica per osservazioni astronomiche

Recensioni di telescopi astronomici e accessori, discussioni, suggerimenti, reportage e altro ancora. La sezione dedicata agli astrofili
Rispondi
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3015
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Giovanni Bruno »

Avendo un cugino architetto, io comincerei con il parlarne con tuo cugino, lui conosce i materiali e saprà consigliarti.

A mio avviso la scelta dei materiali è quella fondamentale, sia per la durata del manufatto che per la sua stabilità nel tempo all'aggressione degli agenti atmosferici.

La soluzione di FABER è quella classica con tetto apribile-scorrevole, non basta avere un cielo più buio rispetto a casa, bisogna anche dare modo alla retina di produrre e mantenere stabili i recettori retinici BASTONCELLI, anche un luogo mediamente buio è soggetto alle sciabolate di luce dei fari delle macchine, anche molto lontane.

Basta una sola sciabolata dei fari per rovinare l'adattamento al buio per molto tempo.

Ecco perché la soluzione di FABER è di gran lunga migliore.

Per il diametro da usare in un micro-osservatorio, di sicuro un 120mm-127mm avrebbe più senso di un 100mm, però il 100mm darebbe il suo massimo teorico di sicuro, se usato con degli occhi ben adattati all'oscurità.

Sarà che il micro-osservatorio è il mio chiodo fisso da sempre, ma in questa discussione mi sento molto coinvolto. :thumbup: :wave:
Zacpi
Buon utente
Messaggi: 188
Iscritto il: 06/11/2019, 10:50

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Zacpi »

Il mio consiglio, per esperienza personale già purtroppo subita, è quello di stare molto ma molto attento a possibili, e molto probabili introduzioni di topi nel manufatto, eventualità molto probabile date le caratteristiche della costruzione e del fatto che si troverebbe in un giardino, e anche grande, proprio come è successo a me.
È logico che se il casottino sarà piccolo non sarà difficile trovare eventuali ospiti indesiderati, ma il pericolo maggiore è una invasione notturna in tua assenza, e in tal caso i danni che riescono a fare con i loro denti sono notevoli, riescono a rosicchiare plastica e cavi elettrici in quantità, a me hanno danneggiato la macchina gravemente, nessuna parete è sicuramente resistente, specie il legno.
L' unica difesa è piazzare trappole, e controllare le pareti; magari binocoli e telescopi chiuderli dentro casse metalliche.
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3015
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Giovanni Bruno »

Anche per quello consigliavo dei pannelli metallici verniciati e coibentati all'interno con dell'espanso, come i comuni pannelli per tetti. :thumbup: :wave:
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da fulvio_ »

Grazie a tutti per i suggerimenti. :thumbup:
Curiosamente, avendo postato su vari forum, ho ricevuto maggiore riscontro in questo spazio frequentato da binofili, poco inclini (teoricamente) a siffatti progetti!

Tirando le somme, direi che la cosa sia fattibile. Al netto dell'ottenimento dell'eventuale licenza, la casetta dovrà essere isolata alla base per prevenire umidità e arieggiata per le muffe. In base all'esperienza di Zacpi, che ringrazio, ho una mezza idea che la casetta dovrà essere oggetto di manutenzione costante. Infine, le ottiche andranno protette in qualche modo, come suggerisce Specola.
Riguardo ai materiali più idonei, se legno, PVC, lamiera o altro, credo mi saprà indirizzare il tecnico edile. Utile, infine la considerazione trovata altrove di coibentare il tetto e tingerlo di bianco.

@Piero
Non credo che il cielo suburbano di cui dispongo meriti un 150 mm.
Ovvio che il miglioramento sarebbe evidente rispetto al 100, ma ciò che mi piace fare col binocolone è "turismo astronomico", come dice Stevedet :lol:. Con una visione più corretta possibile.
La necessità della casetta nasce esclusivamente dalle difficoltà soggettive che ho nel portare la strumentazione sul sito osservativo.
Mi chiedo infatti se non sarebbe più agevole fare un downgrade ad un 70-ino, con testa fluida e treppiedi snello (rispetto al manfrotto 161).
Mi caricherei tutto in spalla già montato e amen.
Ad ogni modo, occorre uno strumento da accoppiare al BT e specifico per entrare nel dettaglio degli oggetti. Laddove il binocolone ti da una visione d'insieme.
E poichè prediligo l'osservazione delle galassie (osservazione possibile con soddisfazione solo in montagna), la scelta ricade per forza su un dobson da 12"/16".
Poi, se mi dite che un BT da 150 mm, in montagna, sulle galassie, se la gioca con un dobson da 30-40 cm, allora potrei farci un pensierino. :think:
Ma la vedo dura :mrgreen:.

@Giodic
Per adesso l'elettronica non rientra nella mia dotazione. Ho una semplice forcella altazimutale.

@Giovanni Bruno
Purtroppo il sito osservativo non è il top. Non mi pongo neppure la questione dell'adattamento al buio (come si farebbe sotto un cielo di montagna a SQM 21.3 di base). Ho l'illuminazione stradale, fortunatamente schermata almeno parzialmente da una fitta vegetazione, a cui non posso rimediare. E l'illuminazione locale, per la quale ho trovato rimedio. A ciò si aggiunga il fatto che abito a 15 km circa dalla citta di Cosenza (a nord) e la qualità del cielo ne risente fortemente. Inoltre ho la visione ad ovest parzialmente preclusa.
Questo è l'andazzo per noi astrofili.
Ciò nonostante, vale la pena comunque buttare un occhio al cielo e farlo, possibilmente, con frequenza. E muovendosi qualche volta verso cieli più degni.

@Zacpi
I topi sono dei katerpillar. Che io sappia rosicchiano anche il metallo. Uno stratagemma è quello di mettere schegge di vetro nei pertugi che, si presume, frequentino. E' il solo dissuasore realmente efficace.
Come ho già sottolineato, parto dal presupposto che una casetta per riporre materiale astronomico non vada assimilata ad una casetta per gli attrezzi. Bisogna recarsi in loco di frequente e constatare che sia tutto apposto, fare pulizia periodicamente, far circolare aria... etc.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Angelo Cutolo

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Angelo Cutolo »

Per quel che sò io (dovrebbe valere sostanzialmente in tutta Italia), il capanno attrezzi (altezza inferiore ai 240 cm, altrimenti fa "cubatura" e potrebbero rompere le scatole) se non è fisso (basamenti in cemento, fondazioni et simila) è sempre ammesso senza alcun permesso.

Quindi volendo andare al risparmio, per la base consiglio i classici piastroni 50x50 da esterni tipo questi https://www.amazon.it/Piastra-graniglia ... CHE6A?th=1 (ma se googli "piastre in graniglia 50x50", trovi ampia scelta), sono pesanti, stabili, resistenti e soprattutto amovibili.

Provvedi sul terreno a spianare e compattare la superficie necessaria, poi per la "coibentazione" (doverosamente tra virgolette :mrgreen: ) è più che sufficiente un telo plastico di quelli per i lavori di tinteggiatura in casa (mettine due o max tre strati per sicurezza) tanto devono solo evitare la risalita di umidità, poi si posizionano i piastroni (facendo attenzione alla loro complanarità (la strumentazione ringrazierà); consiglio inoltre di mettere i piastroni anche all'uscita del casotto, a formare una piazzola dove posizionare gli strumenti operativi (se hai il 161, acquista un "dolly" con rotelle munite di freno, semplificheranno tantissimo la movimentazione).

Per il casotto concordo con chi ti ha consigliato quelli in plastica/pvc, sono di gran lunga quelli che necessitano di meno manutenzione, non serve coibentarli ma serve (assolutamente) l'areazione in tal modo la strumentazione non incontrerà problemi (io tengo i miei senza teli protettivi di sorta in un armadio metallico sul balcone, da anni senza problemi).
Per l'areazione prevedi aperture alla base a 5/8 cm da terra, protetti da rete metallica con maglia 8/10 mm e internamente in sovrapposizione una zanzariera, idem per le aperture in alto, in tal modo proteggi l'interno sia da da animali aggressivi (topi et simila) che da quelli semplicemente fastidiosi, queste aperture proteggile con delle "tettoiette" (basta anche una scossalina) per evitare/ridurre l'ingresso di pioggia in caso di vento di traverso (per quelle in alto, per proteggerle, penso sia sufficiente farle sottocolmo).

Ultima cosa, come principio di precauzione, anche se il casotto sarà ben fissato al terreno, prevedi quattro tiranti ai quattro angoli del casotto, per fissati profondamente nel terreno (i picchetti da campeggiatore e il cavo metallico si trovano su amazon e in qualsiasi brico) oppure ancorati a qualcosa di pesante (grosse pietre, blocchi di cemento tipo lecablock o appunto una delle piastre usate per la pavimentazione; visto gli scherzi che sempre più spesso ci sta facendo il clima, è una pratica aggiuntiva che consiglio sempre.

Tutto l'impianto è relativamente semplice, lo si può fare personalmente in autocostruzione, con materiale facilmente reperibile nei vari brico e senza spendere un capitale (poi ovviamente, dipende dal casotto che si prende).
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da fulvio_ »

Grazie Angelo,
alcune precisazioni, se possibile:
- per "complanarità" nel montaggio dei piastroni intendi dire che l'intera base dovrà essere perfettamente in piano?
- vorrei capire che dimensione dovranno avere approssimativamente le aperture, e in che numero. Ancora, vanno previste simmetricamente sui due lati opposti della casetta, e perchè scrivete che una apertura va posizionata quasi al livello del suolo? PS. se la casetta è fornita di finestra non sarebbe sufficiente tenerla aperta un 15 minuti al giorno areando il locale ed evitando tutte le aperture?
- reputi vantaggioso coibentare in qualche modo il tetto come suggerito in questo thread?:
http://forum.astrofili.org/viewtopic.ph ... it=casetta
"...un tetto di lamiera di colore riflettente, so che ci sono anche plastici ma non ne conosco il nome, posandolo sopra il tetto esistente ma lasciando alcuni centimetri di spessore in modo da lasciare un circolo di aria tra i due..."
"...verniciare la superficie del tetto in colore bianco o coprirlo con lastre comunque bianche o riflettenti, sicuramente posizionate sopra pannelli appositi di isolante poliuretanico espanso o simili (tipo Isotec, oppure Isotetto..."


Grazie ancora :thumbup:
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
stevedet

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da stevedet »

fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 12:44 perchè scrivete che una apertura va posizionata quasi al livello del suolo?
Per favorire il movimento convettivo dell'aria all'interno della casetta. Aria fresca che entra dal basso, aria calda e più umida che esce dall'alto.
fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 11:25 Poi, se mi dite che un BT da 150 mm, in montagna, sulle galassie, se la gioca con un dobson da 30-40 cm, allora potrei farci un pensierino
30 cm? Se ti fai un casottino di ricovero in mezzo ad un prato ed il tuo target preferito sono le galassie, il diametro minimo sindacale è un dobson da 40cm, ma io a questo punto punterei ad un 50cm tondo tondo, dato che mi pare di capire che la disponibilità economica potrebbe esserci. Più luce raccogli e meglio è. Tu sai quanto mi affascini da sempre un binocolo angolato da 150mm, ma se cominciamo a parlare di specchi da 400mm in su, non penso ci sia storia che tenga, soprattutto sulle galassie ed ammassi globulari. Aggiungerei anche che in una serata di buon seeing, un dobson di almeno 40cm, ti può far vedere dettagli planetari incredibili.
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da fulvio_ »

Urca, 50 cm sarebbero troppo impegnativi (in tutti i sensi).
E poi quando li sfrutterei sotto un cielo suburbano? Per l'alta definizione, il seeing sarebbe collaborativo a singhiozzo. Per il deep, cielo comunque troppo scadente.
L'idea è di associare il dob al binocolone per "occhiatine" casalinghe e godermelo per le uscite in montagna! un 16" credo sia il compromesso migliore, in eccesso.

Però mi piacerebbe approfondire, per vostra idea ed esperienza, con quale diametro di dobson se la giocherebbe un binocolone da 150 mm sul deep e sotto un cielo di montagna.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4184
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da piero »

Fulvio Qui si stanno aprendo una sorta di possibilità infinite: tu mi parli persino di un settantino. Allora con un 100 mm un treppiede più snello del tuo 161 è il 475b che è quello che uso io con il100, poi più che un settantino a questo punto qui forse è meglio un 80ino ma quelli attuali sono sui 4 kg; ho visto su astrosell tempo fa un miya da 77, per la verità un po' caruccio, ma che pesa solo 2.5 kg e sta in una scatola da scarpe (trovatemi un altro 80 mm angolato con simili caratteristiche) e che io ho usato per tanti anni per le vacanze con cui era sufficiente un Manfrotto 055.
Tutto è possibile e le soluzioni sono veramente tante, devi solo chiarirti bene le idee su quello che vuoi: tenendo il tuo 100 forse potrebbe anche solo bastare snellire il treppiede, eliminare la forcella e usare una testa fluida tipo l'attuale Ibis in commercio: il 475b con la testa 501 montata stanno nella custodia mag 100 della manfrotto. Custodia a spalla e valigia col binocolo nella mano e tu per 30_40 m sei a posto senza bisogno di costruire nulla.
Ultima modifica di piero il 11/07/2021, 19:33, modificato 2 volte in totale.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
stevedet

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da stevedet »

fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 17:09 Urca, 50 cm sarebbero troppo impegnativi (in tutti i sensi).
E poi quando li sfrutterei sotto un cielo suburbano?
Questo discorso non l'ho mai condiviso. E' ovvio che tutti i telescopi rendono meglio sotto un ottimo cielo rispetto ad un cielo mediocre. Uno specchio da 25cm portato nel deserto della Namibia rende sicuramente di più di un 50cm nel giardino di casa mia. Ma lo stesso 50cm nel giardino di casa mia renderebbe di più del mio 30cm. Il diametro è l'unica cosa che ci permette di combattere IL, anche perché tanta luce vuol dire poter montare filtri selettivi, senza vederla spegnere.
Morale: scegli solo sulla base del portafoglio e delle tue capacità di muovere lo strumento senza problemi. Io osservo solo da casa. Quando ho preso il GSO 12" l'ho scelto solo perché ha un peso ancora gestibile per me, dato che per portarlo in giardino devo fare una rampa di scale stretta, dal seminterrato dove lo tengo. Senza questo problema, avrei preso un 16".
fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 17:09 Però mi piacerebbe approfondire, per vostra idea ed esperienza, con quale diametro di dobson se la giocherebbe un binocolone da 150 mm sul deep e sotto un cielo di montagna.
Io non posso risponderti per esperienza diretta, però stai confrontando due strumenti che ritengo più complementari che antagonisti. Così a naso direi che raccolta di luce sia quella di un dobson da 250mm. Comunque tu hai avuto il Vixen BT 126. Le potenzialità di un maxi binocolone le hai sperimentate sul campo. Dal tuo ex 126 ad un 150, non penso ci possa essere "un abisso" (come sono soliti dire gli astrofili).
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3015
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ecco un'altro dogma che io rifiuto con secchezza assoluta, ovvero che un grosso diametro sia inutile ed addirittura dannoso da cieli caserecci, quindi concordo con STEVDET.

Dal cortile condominiale di casa mia uso con grande profitto il mio C11 CPC HD da 280mm di diametro e se lo confronto con il mio APO 120ED e con troppi tanti altri ACRO da 150mm che ho avuto in passato, il C11 stravince in modo brutale su oggetti tipo M13, M37, le nebulose planetarie, le galassie e tanti altri oggetti che risultano scomodi e sovente irrisolti nelle aperture inferiori.

Inoltre un grosso diametro digerisce con disinvoltura anche l'uso della torretta binoculare per il deep sky angolarmente concentrato.

Ai troppi sacerdoti della religione che nulla è meglio di un piccolo diametro di alto lignaggio, rifaccio sempre la stessa domanda, perché si costruiscono e progettano dei telescopi scientifici sempre più grandi, se sono meglio quelli molto più piccoli, ma infinitamente perfetti? :thumbup: :wave:
Angelo Cutolo

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Angelo Cutolo »

fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 12:44- per "complanarità" nel montaggio dei piastroni intendi dire che l'intera base dovrà essere perfettamente in piano?
Perfettamente in piano non è necessario, ma comunque decentemente in bolla, questo permette ai lastroni di non creare antipatici "gradini" tra loro.
fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 12:44- vorrei capire che dimensione dovranno avere approssimativamente le aperture, e in che numero. Ancora, vanno previste simmetricamente sui due lati opposti della casetta, e perchè scrivete che una apertura va posizionata quasi al livello del suolo?
La spiegazione del perché te l'ha data stevedet.
Relativamente alle misure bastano delle aperture relativamente piccole, intorno ai 20/25x8 cm, da posizionare sulle due pareti laterali (rispetto a quella dove c'è la porta), due sotto e due sopra (dividi idealmente in tre fasce verticali la parete e metti le aperture nel primo e nell'ultimo terzo).
fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 12:44"...verniciare la superficie del tetto in colore bianco o coprirlo con lastre comunque bianche o riflettenti, sicuramente posizionate sopra pannelli appositi di isolante poliuretanico espanso o simili (tipo Isotec, oppure Isotetto..."[/i]
L'isolamente secondo me è superfluo, il tetto verniciato di bianco si può anche fare, ma è un di più, ci pensa già il moto convettivo dell'aria interna tra le aperture a fare da regolatore di temperatura.
giodic

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da giodic »

stevedet ha scritto: 11/07/2021, 19:26
fulvio_ ha scritto: 11/07/2021, 17:09 .....
Però mi piacerebbe approfondire, per vostra idea ed esperienza, con quale diametro di dobson se la giocherebbe un binocolone da 150 mm sul deep e sotto un cielo di montagna.

Io non posso risponderti per esperienza diretta, però stai confrontando due strumenti che ritengo più complementari che antagonisti. Così a naso direi che raccolta di luce sia quella di un dobson da 250mm.
.....
Io penso che la "raccolta di luce" di un BT da 150 sia... 150 ;) diciamo che il vantaggio di un BT, confrontato con un pari diametro rifrattore o riflettore, stia nel vantaggio della visione binoculare che, a parità di oculare, mostra lo stesso oggetto più grande e dettagliato (merito qui non tanto dello strumento, ma del sistema occhi-cervello che interpreta meglio i segnali che pervengono a tutti e due gli occhi piuttosto che da uno solo).
In questo senso magari si potrebbe affermare che la visione binoculare "vera" (non quella di una torretta), di un BT 150mm sia paragonabile come "raccolta luce" a quella di un telescopio da 180/200mm... :wave:
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4184
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da piero »

Concordo, se ostruito azzarderei persino un 250
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da fulvio_ »

@Piero
La verità è che il binocolo non mi basta più. Sia un 70-ino o un 150 mm (essendo passato per un BT 126). Sebbene resti lo strumento d'elezione.
Come si è sempre scritto, il binocolo deve fare il binocolo e il telescopio il telescopio. E ci vogliono entrambi.
Credo che nel medio periodo implementerò il progetto della casetta. A quel punto non avrò più il problema di movimentare il binocolo, e l'attuale setup andrà benone.

@ Stevedet e Giovanni Bruno
Le vostre considerazioni sono ineccepibili. Un diametro maggiore mostra comunque di più. Credo tuttavia che il delta prestazionale si avverta maggiormente sotto un ottimo cielo.
Ad ogni modo, sugli specchi artigianali, oltre i 16" i costi lievitano esponenzialmente. A ciò si aggiunga che un 20" dovrà essere f/4 (più difficile da lavorare), a meno di voler usare scale e scalette.
Purtroppo mi pare di aver capito che un dobson (soprattutto di generoso diametro), sia una bestiolina difficile da domare. Fra collimazione, acclimatamento delle ottiche, estrazione dello strato limite, aberrazioni extrassiali da correggere con correttori di coma et similia.
Paradossalmente, quel tot. di volte che si porta lo strumento in montagna, si ha tempo e voglia per far quadrare tutto.
Osservando da casa, magari quell'oretta dopo cena, si ha necessità forse di strumentazione "friendly".
Ma perchè non prendi un "apetto" da 120 mm o un makkettino allora? Perchè quando vado in montagna voglio guardare le galassie... :mrgreen:

@Angelo Cutolo
Più chiaro di cosi... :bow-blue:

@Giodic
Penso anch'io che come raccolta di luce un binocolone da 150 mm equivarebbe ad un telescopio da 200 mm (o poco più!). Ergo, sulle galassie i dob vincono a mani basse.


Ringrazio tutti per gli interventi. Ho le idee più chiare! :thumbup:
Un'ultima considerazione. Mi è capitato di osservare in un paio di catadiottrici e qualche dobson. Forse dipenderà dalle condizioni delle serate ma, al netto del dettaglio di osservazione, la pulizia di immagine restituita dai binocoloni (anche il BT 126 acromatico), il "piacere osservativo", restano per me insuperati.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4184
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da piero »

Ti vorrebbe lo "strumentino" del mio avatar.... ;) ;) ;)
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
stevedet

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da stevedet »

fulvio_ ha scritto: 12/07/2021, 22:38 Un'ultima considerazione. Mi è capitato di osservare in un paio di catadiottrici e qualche dobson. Forse dipenderà dalle condizioni delle serate ma, al netto del dettaglio di osservazione, la pulizia di immagine restituita dai binocoloni (anche il BT 126 acromatico), il "piacere osservativo", restano per me insuperati.
A questo punto la domanda sorge spontanea: perché l'hai venduto il BT 126?
giodic

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da giodic »

fulvio_ ha scritto: 12/07/2021, 22:38 .....
Ringrazio tutti per gli interventi. Ho le idee più chiare! :thumbup:
Un'ultima considerazione. Mi è capitato di osservare in un paio di catadiottrici e qualche dobson. Forse dipenderà dalle condizioni delle serate ma, al netto del dettaglio di osservazione, la pulizia di immagine restituita dai binocoloni (anche il BT 126 acromatico), il "piacere osservativo", restano per me insuperati.
:thumbup:
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3015
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Giovanni Bruno »

FABIO, un conto è la pulizia delle immagini ed un rifrattore APO, un binoscopio APO, oppure un doppio rifrattore APO, chiamato B.T. è davvero uno spettacolo.

Altro conto è di vedere, oppure non vedere un'oggetto deep sky, semplicemente perché fuori portata a causa del diametro.

Oggetti tipo gli ammassi globulari, oppure gli ammassi aperti molto concentrati, tipo M37 e simili, rispondono con lineare fedeltà all'apertura dello strumento usato.

Quindi non una gara tra un BT ed un grosso telescopio, ma un felice passarsi le consegne tra osservare oggetti superconcentrati con un grosso diametro ed oggetti più angolarmente estesi con un buon BT di medio-grosso diametro.

Anche per i BT vale ferreamente la legge del diametro, anzi, ancora di più, visto che oggi il BT base è un 70mm, mentre la gamma commerciale continua con gli 82mm, i 100mm , i 120mm , i 127mm e i 150mm.

ho potuto confrontare in terrestre il mio ex APM SD APO da 82mm con l'APM SD APO da 100mm, se la bellezza delle immagini era la stessa, già ho trovato molti particolari PASSA-NON PASSA, ovvero cose invisibili nel 82mm che erano ben visibili nel 100mm e stiamo parlando di 18 miseri millimetri di differenza di diametro.

Nessun dubbio che il MIYAUCHI da 140mm era ed è ancora un punto tecnologico e prestazionale altissimo tra peso relativamente basso e prestazioni da capogiro, ma purtroppo non è più un'opzione disponibile sul mercato, se non rarissimi e costosi usati.

Probabilmente proprio gli attuali BT APM SD da 120mm ed il BT SD OBERWERK da 126mm rappresentano il limite massimo di un BT ancora relativamente trasportabile e con prestazioni che presumo davvero GROSSE e GRASSE, perlomeno estrapolando da quello che ho visto dal passaggio tra l'82mm ed il 100mm. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 14/07/2021, 7:37, modificato 1 volta in totale.
stevedet

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da stevedet »

Questo thread è partito con la richiesta di consigli per costruire una casetta di legno per ricoverare strumenti già montati e pronti all'uso. In linea di massima penso che un po' tutti avevamo capito che tu avessi un terreno in campagna, vicino a casa, sotto un cielo passabile (diciamo un cielo che ti permette di vedere tutte le stelle dell'orsa minore?) e che l'idea, sicuramente invidiabile, fosse quella di eleggere quella come tua base di osservazione abituale.
Fatte queste premesse, il discorso si è allargato ed io sono arrivato a proporti un dobson da 40cm come minimo sindacale, un dobson da lasciare sempre montato su ruote, così da scarrellarlo facilmente fuori dalla casetta (basta una piccola rampa) già acclimatato e collimato.
In tal senso, persino un 50cm diventa agevole da usare, anche solo per una oretta di osservazione mordi e fuggi.

Adesso mi pare invece di capire che la tua intenzione sia comunque quella di andare in montagna, ma, per fare questo, vuoi mantenere una strumentazione leggera e subito pronta all'uso.
Morale: andrai in montagna con la tua strumentazione leggera e cosa succederà? Vedrai le stesse galassie che avresti visto sul tuo terreno, senza fare neanche un km, grazie ad un grosso specchio. :D Però, quando in montagna con la strumentazione leggera punterai M13 vedrai un nucleo centrale irrisolto e quando punterai M57 vedrai giusto giusto una ciambellina piiiccola piiiccola... :wave:
Imho naturalmente :thumbup:
Avatar utente
fulvio_
Buon utente
Messaggi: 918
Iscritto il: 11/03/2014, 20:31
Località: Cosenza

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da fulvio_ »

stevedet ha scritto: 12/07/2021, 23:18 A questo punto la domanda sorge spontanea: perché l'hai venduto il BT 126?
Perchè desideravo una migliore correzione cromatica.
In effetti sulla Luna e Giove non c'è storia. Ma come puntiformità stellare siamo li!
Come luminosità non saprei quantificare la reale differenza (che comunque deve esserci). Dubito però che l'APM mi regalerà la visione della catena di Markarian ottenuta col Vixen!
Certe volte mi viene il dubbio di aver fatto una caxxata... ma tant'è! :lol:
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Giovanni Bruno
Buon utente
Messaggi: 3015
Iscritto il: 09/04/2015, 20:05

Re: Logistica per osservazioni astronomiche

Messaggio da Giovanni Bruno »

No FABIO non hai fatto un errore a vendere l'acro VIXEN da 126mm, l'errore lo hai fatto a non prendere il pari diametro APM SD APO da 120mm, ma solo l'SD APO da 100mm .

Lo stesso errore che ho fatto io, quando abituato a molti BT ACRO da 100mm, ho poi preso l'APM SD APO da 82mm.

Se sul terrestre un SD APO è eccezionale anche da 70mm--82mm, sul deep sky il diametro è drammaticamente molto più importante.

Certi sfizi, che implicano sia il costo alto che un fisico giovane, vanno tolti quando l'età e la forza fisica ci è amica :thumbup: :wave:
Rispondi