Celestron HD vs Celestron vulgaris

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contedracula

Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da contedracula »

cherubino ha scritto: In ultimo: la storia degli ACF, degli EDGE HD, per osservare i pianeti o le stelle doppie non serve assolutamente a nulla, sia chiaro.

Paolo
Forse NON basteranno fiumi di risposte per farlo capire!
Anzi mi verrebbe da pensare quanto in termini pratici assorbe lo spianatore della serie HD rispetto quella normale priva. :think:

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Curiosity
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Curiosity »

Non credo che le lenti del correttore di un HD "assorbano" più luce più di quanto facciano le lenti di un doppietto rifrattore.
contedracula

Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da contedracula »

Il punto sarebbe stabilire quanto assorbono rispetto ad un SC che non ha lo spianatore, questo è il quesito che pongo non vs uno schema diverso.
Se tornassi indietro risparmierei volentieri i €1500,00 di differenza all'epoca con un C14 normale

Comunque Celestron ha fatto centro col termine usato HD ! :clap:
Sarà che da anni sponsorizziamo la TV in HD ( mi ricorda un pò il lavoro... :think: ) e forse tutti hanno accolto il messaggio in questo termine di Migliore Visione...

Che l'hanno fatta bene NON c'è niente da dire, la propaganda mi riferisco naturalmente. :mrgreen:

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Curiosity
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Curiosity »

La risposta appunto, naturalmente secondo me, è che non ci sia nessuna attenuazione della luce. Qui non si parla di fondi di bottiglia, ma di lenti lavorate secondo precise tecnologie e in osservanza delle leggi ottiche. Se fosse come dici tu i rifrattori non avrebbero senso d'esistere.

Ps. la tv Hd esula da questa discussione..
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Acronauta »

Non assorbono praticamente nulla, all'atto pratico non te ne accorgi nemmeno. Se vai a fare un test di magnitudine limite può darsi che magari una minima differenza salti fuori, ma che importanza ha ?
Curiosity
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Curiosity »

Tu pensa quanto può incidere, negli HD la luce prima di arrivare al correttore attraversa la lastra correttrice. Ma la lastra corretrice c'è in tutti gli SC normali e in tutti i Maksutov. Che facciamo, la eliminiamo? :mrgreen:
ToolMayNARD
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da ToolMayNARD »

L'assorbimento di luce è pressochè insignificante, ormai le tecnolgie moderne consentono trasmissioni nell'ordine del 99% e più per ogni superficie attraversata. In riflessione invece è ancora difficile superare il 96% (tralascio i trattamenti dielettrici usati nei diagonali).

Il problema è un altro: i correttori di campo utilizzati sui Dall-Kirkham o sugli Schmidt-Cassegrain, ma anche gli spianatori utilizzati ad esempio sui rifrattori, i correttori di coma sui Newton, ecc. correggono bene il campo su un cerchio d'immagine molto grande a scapito però di una leggera perdita di prestazioni in asse. Quanto si perde? Alcuni rimangono sotto il limite di diffrazione in asse, altri no. Ma ormai sono la minoranza...
contedracula

Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da contedracula »

Forse non sono stato chiaro, la mera curiosità mi lascia pensare SE un SC - senza - spianatore rilevi al sensore più luce di un SC normale.
Anche se questa fosse impercettibile mi lascia pensare alla totale inutilità dello spianatore per attività ad esclusione della fotografia a medio formato.

Perciò indico che l'uso delle versioni HD in questo momento viene sfruttato dal 10% degli utilizzatori e perciò varrebbe la pena di conservare soldini, in questo caso, investiti inutilmente in un valore aggiunto pari a zero.

Sulla bontà del vetro non discuto poichè non ho specifiche riportate da test se non quelle sbandierate da Celestron ma ovviamente le prendiamo per buone altrimenti avrebbe rovinato il progetto, la cosa che spesso leggo e Renato sai bene a cosa io mi riferisco, che l'HD risulta " migliore " della serie normale, questo è il punto che francamente non trovo riscontrato nella realtà.

A suffragio di quanto Paolo pochi messaggi fa ha dichiarato e quanto anch'io continuo a fare è se si dovesse usare un SC per ripresa Hi-Res converrebbe restare su di uno schema classico di SC senza spendere ulteriori soldoni per avere uno spianatore inutilizzato.

Tutto qui

Ciao
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Acronauta »

Io posso dire solo una cosa: dei due C8 che avuto in prova side by side per astrotest, l'HD è quello che aveva l'immagine migliore, sia in asse che fuori asse. Da qualche parte dovrei avere anche le foto delle centriche, adesso vedo di recuperarle. Qualcuno ha parlato di sferocromatismo, sarà anche vero ma visualmente non te ne accorgi.
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da daisuke »

contedracula ha scritto:Forse non sono stato chiaro, la mera curiosità mi lascia pensare SE un SC - senza - spianatore rilevi al sensore più luce di un SC normale.
Anche se questa fosse impercettibile mi lascia pensare alla totale inutilità dello spianatore per attività ad esclusione della fotografia a medio formato.

Perciò indico che l'uso delle versioni HD in questo momento viene sfruttato dal 10% degli utilizzatori e perciò varrebbe la pena di conservare soldini, in questo caso, investiti inutilmente in un valore aggiunto pari a zero.
...
Quando inserisco la barlow nel treno ottico del mio SC, onestamente NON riesco ad accorgermi del calo di luce. Ancor meno se il soggetto è un pianeta, "luminoso" di suo, o la luna la cui luminosità va eventualmente ridotta. Penso che il correttore degli HD non possa comportarsi molto diversamente da una barlow (in verità penso -casomai- meglio, ma ritengo non vedrei comunque differenze).
Inoltre, se parli di sensori, che possono accumulare il segnale col tempo, la contropartita sarebbe solo un'esposizione più lunga... di quanto le lenti eventualmente assorbono. Stimiamo un 2% a farla grande? Mi sembra comunque trascurabile.

Piuttosto, l'HD ha anche altri parametri interessanti, anche per uso meramente visuale, ad esempio con oculari da 2" a lunga focale, che espongono la zona esterna più aberrata, consentendo di utilizzare lo strumento con maggior soddisfazione. Se questo arriva senza perdere dettaglio hi res, è un bel valore aggiunto.
Poi ci sono anche considerazioni sulla meccanica, il blocco dello specchio non sarà come uno specchio fisso, ma io per averlo sullo SC qualche soldino lo spenderei volentieri.

Tralasciando quindi volutamente altri aspetti come il "fastar" (se presente non usa il correttore, quindi è ininfluente, anche se lo specchio fisso aiuta...) credo che comunque un valore aggiunto gli EDGE HD lo abbiano comunque, anche perché essendo strumenti generalisti e non specializzati, meglio fanno "un po' tutto" e meglio sono... almeno a me così sembra.

Se dovessi prendere un C8 oggi, indubbiamente lo prenderei HD, per l'attuale differenza di prezzo. Se costasse il triplo, no.

IMHO.
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contedracula

Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da contedracula »

Condivido molto la seconda parte del concetto " generalista " degli SC commerciali, su questo non ci piove il problema nasce quando un prodotto generalista entra nella fascia " costosa " mantenendo comunque uno standard moooolto economico senza acuna differenza.
A questo punto mi verrebbe da pensare che mi fanno pagare €6000,00 in più rispetto un C8 solo per lo specchio?

Non entro in natura meramente strutturale ma considerando la manifattura dei materiale " esterni " ma MOLTO complementari penso che il GAP tra C8HD e C14 HD in termini di costi produttivi ( escluse le ottiche ) siano pressocchè uguali.

In una scala produttiva in serie le differenze sono diametralmente opposte a quelle che andrà a pagare l'utente finale.
Il C14HD costerebbe molto di più se la stessa catena non producesse C8 C9,25 C11 ( questa è una cosa abbastanza risaputa )
Ma lo scotto da pagare è avere una struttura adeguata per un C8/9,25/11 e invece al LIMITE del sufficiente per un C14HD.

Non so quanti visualisti puri usino questo strumento ma ti assicuro che durante una sessione osservativa di una notte sei costretto a fare la collimazione molte volte, a Marzo ero a Petina ( SA ) maratono osservativa C8HD vs C14HD io ho collimato 4 volte il C8HD MAI !

Non condivido invece il concetto dell'oculare a largo campo " spianato " in un contesto di alta risoluzione.
Inoltre posso assicurarti che anche nel Deep Sky con 4 metri di focale il campo di applicazione resta comunque molto limitato soprattutto perchè parliamo di un F/11 !

Invece ciò che mi interessa molto da quanto descrivi è la resa della Barlow.
Io ne ho qualcuna e sinceramente la differenza la noto sempre.

Mai nessuna Barlow mi ha moltiplicato gli ingrandimenti senza apportare una modifica degna di nota, anzi è sempre abbastanza evidente la differenza.

Per esempio la Zeiss Abbe mi appiattisce il Campo
La TMB 1.8X ED ha una profondità di campo eccellente ma problematica con il Fuoco
La Barcon Astro-Physics la uso perchè mi funziona a tutte le focali senza modificarmi l'estrazione del fuoco con un buon coefficienti di ingrandimento inoltre essendo modulabile la posso avvitare direttamente al Diagonale, stesso comportamento la TeleVue BigBarlow FUNZIONA CON TUTTI GLI STRUMENTI ottima con il MakNewton.

Con che schema hai notato l'assenza di differenza?

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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Acronauta »

Stiamo parlando di alta risoluzione o cosa ? non riesco più a capire. Se parliamo di hires la presenza della Barlow è inifluente sulla qualità dell'immagine, salvo il caso di strumenti molto aperti che richiederebbero Barlow specifiche.

Inoltre tutte le Barlow appiattiscono il campo (Telescope Optics, p. 149) anche se poi ci possono essere quelle che lo rendono più piano di altre, questo dipende dalle specificità progettuali.
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da daisuke »

Non ho esperienza diretta del C14, quindi non posso fare paragoni, se va ricollimato 3-4 volte in una stessa sera mi sa che qualche problema c'è.
Potrebbe incidere anche una stabilizzazione termica delle ottiche "in corso"?
Io sul C11 mi accorgo del mirror flop quando passa il meridiano (e sono su forcella) ma onestamente non devo ricollimare frequentemente. (non "nella stessa sera", ma anche in serate diverse!).

Hai senz'altro ragione tu sul fatto che il campo del C14 sia comunque sempre ristretto, in effetti pensavo più al C8, tuttavia quando guardi ad esempio un globulare o ammasso aperto, osservare bene al centro e contemporaneamente al bordo un valore aggiunto secondo me lo ha.
Infondo, se ci pensi, è una forma di "alta risoluzione" anche quella, ed estesa a buona parte del campo (ovviamente dipende dall'oggetto), perché risolvere bene un ammasso è un po' come separare doppie, solo che lo fai contemporaneamente su un campo più esteso (e NON sto ovviamente parlando di andare a fare misure di angoli di posizione o altro, sto parlando di vedere le componenti separate anche se non sono al centro del campo inquadrato. Inoltre, concentrare la luce disponibile in un'area ristretta, dovrebbe far vedere anche "di più", facendo ridiventare puntiformi sorgenti che altrimenti sembrano diffuse e che di conseguenza potrebbero non avere magnitudine superficiale integrata sufficiente per essere percepite).
Comunque ripeto, ti do ragione sul fatto che un C14 non sia in alcun caso un tele da rich field (ma ripeto anche che se un ammasso copre gran parte del campo inquadrato, sono più contento di vedere bene sia al centro che al bordo).

Per la barlow, non farmi dire quello che non ho detto: ho parlato del calo di luminosità (un singolo parametro specifico), perché tu hai detto che secondo te la differenza tra le lenti correttrici nell'HD e la loro mancanza nelle versioni tradizionali dovrebbe essere percepibile.
Parlo quindi solo di trasmissione luminosa, guardando un pianeta o la luna: con o senza barlow io sinceramente NON riesco a vedere il calo di luminosità. (con tutti gli schemi con cui ho provato: newton, SC, MC, apo, DK).

Poi il fatto che la barlow modifichi il punto di fuoco, la visione (spesso si usa la barlow nei newton veloci per ridurre la coma, ad esempio), o altri parametri (il che può piacere o meno) è altro discorso, e su questo mi sembra siamo concordi.

Per riassumere, e sintetizzare, sul discorso luminosità (singolo specifico parametro): io non percepisco il calo di luminosità con barlow su luna e pianeti, e su questa base ipotizzo di non percepirlo nemmeno tra le due versioni SC e SCHD (pur non avendo potuto provare in comparativa simultanea). Questo era il punto da me citato. Se tu riesci a valutare il calo di luminosità allora potrebbe essere anche notabile la presenza del correttore negli EDGE.
Tu lo noti, il calo di luminosità, con la barlow su luna e pianeti? (e mettici pure anche le doppie, più critiche per il limite di magnitudine)?
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Curiosity »

contedracula ha scritto:A questo punto mi verrebbe da pensare che mi fanno pagare €6000,00 in più rispetto un C8 solo per lo specchio?

Non entro in natura meramente strutturale ma considerando la manifattura dei materiale " esterni " ma MOLTO complementari penso che il GAP tra C8HD e C14 HD in termini di costi produttivi ( escluse le ottiche ) siano pressocchè uguali.

In una scala produttiva in serie le differenze sono diametralmente opposte a quelle che andrà a pagare l'utente finale.
Il C14HD costerebbe molto di più se la stessa catena non producesse C8 C9,25 C11 ( questa è una cosa abbastanza risaputa )
Ma lo scotto da pagare è avere una struttura adeguata per un C8/9,25/11 e invece al LIMITE del sufficiente per un C14HD.

Non so quanti visualisti puri usino questo strumento ma ti assicuro che durante una sessione osservativa di una notte sei costretto a fare la collimazione molte volte, a Marzo ero a Petina ( SA ) maratono osservativa C8HD vs C14HD io ho collimato 4 volte il C8HD MAI !
Così, empiricamente, ad occhio e croce, direi che i costi tra C8 e c14 siano leggermente diversi.. Lavorare una lastra da 200mm o una da 354mm credo che implichi costi e difficoltà produttive notevoli sia per le ottiche (spessore e lavorazione dei vetri) sia per le parti meccaniche e le pressofusioni (lamierati, culatta e flange). Perchè, se non fosse così, altrimenti tutti i fabbricanti farebbero pagare di più i diametri maggiori?Potrebbero fare pagare lo stesso prezzo sia per i piccoli sia per i grandi diametri! E chi ti dice che la catena di produzione sia la stessa? Io direi invece che ragionevolmente guardando ai numeri della richiesta del mercato, il C14 essendo prodotto di nicchia (almeno per i numeri produttivi) sia fabbricato in un reparto a parte con tutti i costi che ne conseguono.(chi ha lavorato in fabbrica questo lo sa bene)
Tu hai il dente avvelenato con Celestron, ma Meade fa pagare i suoi corrispondenti modelli molto più salati, a pari qualità, anzi in qualche caso con qualità e prestazioni inferiori.
Infine, il caso del tuo C14 è molto misterioso. Con tutti i difetti che hai denunciato perchè non ti sei rivolto in garanzia all'assistenza per fartelo riparare o sostituire? Altri con il tuo medesimo strumento sfornano immagini di livello mondiale e non ho mai visto lamentele.
E poi sembra di capire, da vari interventi non solo dal tuo, che chi compra un Celestron Hd anche per uso visuale sia uno sprovveduto.
Io sono da più di vent'anni un visualista (ancora per poco :D ) e checchè ne dica chi il telescopio non lo ha mai provato, tra il C925 xlt e il C11 HD c'è una differenza notevole (dico solo notevole perchè voglio mantenermi prudente, ma potrei usare altri aggettivi) anche nel piano puramente visuale e non dovuta al diametro maggiore. Ma in più mi offre numerosi vantaggi rispetto al XLT sul piano fotografico, e l'impareggiabile vantaggio di poter fotografare al fuoco f/2 con L'Hyperstar (prossimamente). Per me è suffficiente. Tu evidentemente hai altre aspettative..
Infine l'ultimo tuo dubbio: io tra il CPC 925xlt senza correttore e il CPC 1100 HD con correttore non ho mai notato cali di luminosità o qualsivoglia altra aberrazione.
contedracula

Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da contedracula »

No Renato ,
Non parlo di costo di Ottica
Non entro in natura meramente strutturale ma considerando la manifattura dei materiali " esterni " ma MOLTO complementari penso che il GAP tra C8HD e C14 HD in termini di costi produttivi ( escluse le ottiche ) siano pressocchè uguali.

In una scala produttiva in serie le differenze sono diametralmente opposte a quelle che andrà a pagare l'utente finale.
Il C14HD costerebbe molto di più se la stessa catena non producesse C8 C9,25 C11 ( questa è una cosa abbastanza risaputa )
Ma lo scotto da pagare è avere una struttura adeguata per un C8/9,25/11 e invece al LIMITE del sufficiente per un C14HD.
Intendo il materiale usato, cella a fusione, manopole in plastica, asole delle filettature mancanti, struttura in alluminio con opacizzazione interna " economica ", su un C8 da poco più di €1000,00 ci sta ma su un prodotto che sfiora gli €8000,00 la cosa è ben diversa!

Il mio C14HD NON è ne più ne meno diverso da quelli che sfornano immagini da Capogiro. E' la destinazione d'uso che è TOTALMENTE differente.
Il telescopio è andato anche sul Banco di una nota azienda Fiorentina per i test dell'ottica ed è risultata OK, tempo fa pubblicai anche il test nell'annuncio di venditaattualmente ce l'ho a Milano da qualche parte ma nel caso mi prometto di postare i dati, forse sono l'unico in Italia ad avere fatto il test al 14HD, perciò sulla bontà della produzione ottica ( comunque industriale ) sono abbastanza sereno. E' da tempo che discuto sui materiali ma PUNTUALMENTE mi si risponde sull'ottica :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: francamente non capisco il motivo.

Sull'altro mio Post a breve vi darò i dati del Delta temperatura sulle ottiche. Come anticipai mi è arrivato l'infrarosso e posso dire che mi ha sbalordito un primo riscontro sul secondario, con la mao nei pressi delle Bob's c'è un " interferenza " termica impressionante.

Vorrei capire però quanto la correttrice invece scherma proteggendolo da questo fenomeno.
Mi toccherà smontare lo spianatore se sarà una cosa facile!

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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da Curiosity »

Boh, io non capisco queste problematiche nell'infrarosso, è una banda al di fuori dei miei interessi.
Tornando ai materiali, sinceramente anche qui mi pare che tu drammatizzi. Io ho un telescopio, il CPC 1100 Hd che costa attualmente sui 5500 €. L'opacizzazione interna è la stessa del C8, C925 e C14. Il mio diametro è inferiore al tuo, ma non ho mai avuto problemi di riflessi interni. Sulle manopole del bloccaspecchio di plastica, esse devono essere semplicemente appoggiate e non serrate a forza, pena il rischio di rompere lo specchio: la qualità mi sembra adeguata alla funzione e, almeno sul mio, svolgono egregiamente la loro funzione, poi sull'estetica è questione di gusti personali.
Sui fori delle flange predisposti per montare barre supplementari c'è invece qualcosa da dire. Parlo del C1100, non so se la situazione sia la stessa per il C1400. Le viti della flangia anteriore sono di lunghezza diversa e di diversa filettatura da quelle della flangia posteriore (metriche davanti, whitworth dietro). Non solo, I fori sulla flangia anteriore sono passanti nella flangia esterna e filettatinella cella interna. Occorre pertanto stare molto attenti a non scambiare le viti fra di loro, pena lo spanamento della filettatura, e a seconda dello spessore della barra che si andrà a montare occorrerà procurarsi viti di lunghezza adeguata, cosa non facile in Italia per le whitworth, e prestare estrema attenzione alla lunghezza perchè potrebbero andare a sbattere contro la lastra correttrice o contro lo specchio primario, rischiando la rottura.
Sinceramente non capisco queste scelte progettuali cervellotiche, neanche supponendo che la flangia anteriore e quella posteriore siano fabbricate in nazioni diverse e poi assemblate. E' un mistero, ma tant'è..bisogna prenderne atto, agendo con tutte le precauzioni che si devono prendere quando si smonta per la prima volta un oggetto sconosciuto si evitano tutti i problemi, anche quelli causati dall'idiota di turno.

Credo che siamo andati parecchio OT e me ne scuso, spero che comunque queste esperienze possano essere utili.
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da piergiovanni »

Presumo conosciate già questo messaggio, tuttavia a molti potrebbe interessare
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... ll/fpart/1
Cosa ne pensate?
Pier
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Curiosity »

Ciao Pier,
Grazie del link. No, non conoscevo questo report, esso non fa che confermare tutto il bene che dico del C11HD. Io non so se le stesse virtù possano essere attribuite anche agli altri diametri, anche se ho pochi dubbi in proposito conoscendo alla perfezione le già elevate qualità ottiche del C925 xlt.
cherubino

Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da cherubino »

tutto ci sta.

io ho una sola esperienza "vera" con un C14 che ebbi anni fa.
Poi mi è capitato di provarne altri ma sempre su montature non idonee a reggerli con profitto quando si sale con gli ingrandimenti e/o si fanno stelle doppie e quindi trovo queste esperienze poco significative.
Devo dire che, cielo profondo a parte (ma qui si sconta una focale da 4 metri che è un veramente claustrofobia per i miei interessi), il C14 "tradizionale" (quello con trattamento starbright tanto per intenderci) non mi ha mai davvero entusiasmato, specialmente su un pianeta come Giove.
Saturno lo ricordo davvero notevole, ma Giove mi ha sempre lasciato dubbioso. Colori slavati, basso contrasto, etc..
Però vedo che viene usato con profitto miracoloso nelle foto di alta risoluzione e questo mi dice molto sulla capacità di congelare tutto dei moderni sensori.
In visuale, però, almeno in lata risoluzione planetaria, mi lascia freddino.
Questa la mia modesta esperienza.

Paolo
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Re: C11 o VMC 260? Osservazione di luna e pianeti

Messaggio da daisuke »

daisuke ha scritto:...
Tu lo noti, il calo di luminosità, con la barlow su luna e pianeti? (e mettici pure anche le doppie, più critiche per il limite di magnitudine)?
Scusa l'autocitazione, sei più riuscito a fare la prova?
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contedracula

Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da contedracula »

Purtroppo no, sono più le settimane che sono lontano da casa che quelle dove posso aprire la cupola.
Poi si sta aprendo la stagione dei venti tesi da ENE perciò inizia la danza del seeing con il 90% delle serate pessime.

Il verdetto è oramai quasi inconfutabile, in questa zona oltre i 10" è davvero difficile sfruttare pienamente uno strumento.

Ciao
Giovanni Bruno
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Giovanni Bruno »

Cento volte mi è apparsa sullo schermo questa discussione e cento volto l'ho riletta, ma mi sono astenuto dall'intervenire, perché vi ho trovato alcuni interventi poco piacevoli, che hanno prodotto un frutto amaro, per tutti gli anni seguenti, fino ad oggi 24-12-2021.

I neofiti sono degli abili ripetitori di cose che hanno letto sui forum, senza mai aver avuto il modo di provare per davvero un'ottica CELESTRON HD.

Tuttoggi il mantra che un HD è totalmente inutile rispetto ad un NON HD, per un visualista, lo leggo tutti i giorni su discussioni fresche di giornata.

Ho posseduto letteralmente molte decine di telescopi, tra cui moltissimi RUMAK e MAK NEWTON INTES ed INTES MICRO, di cui sono stato un fortunatissimo e soddisfattissimo possessore.

Ebbene, solo nei CELESTRON SCT HD ho ritrovato la qualità ottica ed il superbo campo spianato goduta nei RUMAK e MAK NEWTON RUSSI.

Restringendo il campo ai soli prodotti CELESTRON SCT, ho avuto nell'ordine, un eccellente C8 CPC XLT NON HD e proprio l'assenza di un campo spianato mi fece dismettere quella comunque favolosa macchina ottico-meccanica-elettronica.

Soggiocato dal mito del C9.25, scambiai il mio C8 CPC XLT con un C9.25 CPC XLT + pesante rifatta, mal me ne incolse, aveva un pessimo fuocheggiatore duro e scattoso ed il campo restava NON SPIANATO come io desideravo, certo, un esemplare mal riuscito, so bene che il C9.25 è un eccellente telescopio.

Passai dunque ad un C11 CPC HD e fu come fare un salto nell'iperspazio, campo spianatissimo, enorme luminosità ed un fuocheggiatore favoloso, totalmente privo di mirror scift, lo tenni per moltissimi anni, ma per fare spazio in garage, l'ho da poco dovuto vendere, con immenso dolore e credo eterno rimpianto.

Al suo posto mi sono accontentato di un più piccolo C8 HD OTA usato, anche lui con un superbo campo piatto ed un fuocheggiatore favoloso con ZERO e ripeto ZERO mirror schift.

Sono stufo ed arcistufo di leggere che un CELESTRON SCT HD ha senso solo per un fotografo, io da oltre mezzo secolo sono un visualista purissimo e qualcuno dovrebbe spiegarmi perché ad un visualista purissimo non dovrebbe piacere, anzi, essere intransigentemente interessato solo ad un campo SUPERSPIANATO e ad un fuocheggiatore perfettissimo con zero mirror schift?

Se osservo un vasto campo stellare, mi interessa e come vedere tutto il campo perfettamente a fuoco.

Oppure se osservo oggetti come M13--M11-- M35--M36-- M37 ecc. ecc. ecc, ovviamente ad alto ingrandimento e quindi con l'oggetto che occupa tutto il campo, cosa c'è di strano a desiderare che tutto il campo sia cosparso di stelline perfette e tutte a fuoco dal centro al bordo?

Se osservo la LUNA, cosa c'è di strano a voler vedere tutta la LUNA perfettamente a fuoco?.

Se osservo una congiunzione planetaria, cosa c'è di strano a desiderare e godere di molti pianeti tutti a fuoco nello stesso campo? ecc. ecc. ecc. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 24/12/2021, 20:50, modificato 2 volte in totale.
Zacpi
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Zacpi »

Alla fine forse ti conveniva prendere un RC8" come il mio:campo spianato e... a Buon mercato!
Giovanni Bruno
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ma io sono un visualista puro e devo tenere conto del fattore di ostruzione, l'RC è eccellente per il fotografico, ma un pachino meno per il planetario. :thumbup: :wave:
Zacpi
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Zacpi »

Devo almeno per quanto ho osservato io, confutare la tesi per cui gli RC sarebbero inadatti ad una osservazione planetaria, e lo farò proprio con l 'aiuto di Walter Ferreri, riferendomi ad una sua recensione, come sempre precisa e circostanziata apparsa su Nuovo Orione n. 46 del marzo 1996, afferente i l telescopio Meade LX50 da 8" EMC in cui affermava che osservando la Luna, e precisamente il cratere Gassendi, lo strumento in prova aveva evidenziato tutte le rime interne e craterini del diametro di 2,5 km. come evidenziato nel disegno allegato.
Ebbene, una sera di seeing discreto, osservando proprio Gassendi, con l' RC8" ho osservato gli stessi particolari rilevati dal Meade da 8", con una visione ottimamente contrastata e luminosa, pur essendo l' RC 8" più ostruito del Mead e da 8" (rispettivamente 0,42
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e 0,37).
Giovanni Bruno
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro ZACPI, sappiamo tutti che la qualità ottica di un telescopio ostruito è persino più importante del fattore di ostruzione, per cui non ho nessun problema a credere che il tuo RC da 8" sia inciso come e meglio di un SCT MEADE da 8" di tantissimi anni fa.

Io stesso sono convinto del fatto che ogni strumento fa storia a se e che solo un confronto fianco a fianco può dire una parola sensata tra i due duellanti e che resti confinata solo e soltanto tra i due duellanti come unici esemplari e non come regola generale per la diversa categoria a cui appartengono.

Il mio ripescaggio di questa vecchia discussione aveva l'unico scopo di far notare e contestare di come fosse poco logico il DOGMA INVIOLABILE, che un'ottica CELESTRON HD fosse del tutto inutile ed illogica per un'uso visuale, presupponendo che il visuale sia a sua volta rigidamente confinato al solo PLANETARIO.

IDEM per gli RC GSO, che sono loro si vocatissimi per il fotografico, ma ciò non esclude che un RC GSO da 8" possa dare anche ampie soddisfazioni planetarie oltre che fotografiche.

Più precisamente, sia gli RC classici che gli pseudo RC MEADE ACF, dovrebbero essere privi di COMA, ma con una certa curvatura di campo, ho posseduto anche un piacevolissimo ed ultra-leggero MEADE LX90 ACF e mi ha dato ottime soddisfazioni, pur avendo una modesta residua CURVATURA di campo, ma non del COMA .

Per certi aspetti, un RC GSO da 8", un MEADE ACF da 8" ed un C8 HD, seguono e soddisfano la stessa filosofia, essere migliori per la fotografia deep sky, senza essere inferiori per il solo visuale, anzi, sono superiori anche in quello, se per il visuale si desidera tutto il campo il più spianato possibile quando tutto il campo è meritevole di essere studiato al meglio.

Osservando la questione dal punto di vista ANAGRAFICO del possessore di un catadiottrico, un giovane virgulto, con i suoi occhi meravigliosamente plastici, può correggere sufficientemente bene il coma e la curvatura del campo di un SCT classico, mentre un maturo astrofilo, vede crudamente e dolorosamente sia la CURVATURA che il COMA di un catadiottrico SCT non HD e non ACF.

Forse questo ultimo aspetto fisiologico è il più importante e motivo certo di incomprensione tra i più giovani ed i più maturi.

Per quanto riguarda il più a buon mercato del tuo RC GSO da 8", ho pagato il C8 HD comprato usato, solo 900€, trasporto compreso e non ho nemmeno dovuto contrattare sul prezzo, il venditore è stato quel gran signore di CORRADO PIDO' che tanto mi ha chiesto e trovandolo un prezzo onestissimo ho subito accettato, di sua volontà mi ha persino offerto il pagamento posticipato e solo se soddisfatto, più di così........ :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 26/12/2021, 15:51, modificato 1 volta in totale.
Zacpi
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Zacpi »

Condivido in pieno tutte le tue considerazioni, ogni strumento è probabilmente unico anche se le lavorazioni sono standardizzate, comunque il risultato finale di una produzione pur in serie di strumenti di precisione non da risultati univoci, si è visto più volte che ci possono essere telescopi con prestazioni diverse pur essendo della stessa marca.
Ma neanche il mio, un Omegon pro, e ' nuovo:'trovato' tre anni fa in un negozio di astronomia vicino Udine, dove stava in mostra affiancato ad un Vixen VMC200L, entrambi usati,praticamente nuovi senza un graffio, specchi immacolati, costavano 600 e 700 eur rispettivamente;non sapevo quale prendere, e alla fine presi l'Omegon pro,(diversi mi hanno detto che dovevo invece prendere il Vixen essendo un visualista puro)probabilmente non saprò mai quale dei due era meglio prendere!
Giovanni Bruno
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Re: Celestron HD vs Celestron vulgaris

Messaggio da Giovanni Bruno »

Un telescopio è nuovo solo fino all'istante esatto che lo paghi, nell'istante successivo al pagamento è già entrato nella categoria dell'usato anche lui.

Ammesso e non concesso che il cuore nobile di un telescopio possa avere una seria usura durante l'uso, quindi comprare un telescopio usato è sempre un buon affare, purché si abbia la minima e necessaria competenza tecnica per non portarsi a casa un limone amaro.

Dirò di più, io ho avuto più problemi con i telescopi nuovi, che con quelli comprati usati, per il banale motivo che siamo noi astrofili a fare da primo filtro ai telescopi ed accessori nuovi, facendo subito valere la garanzia.

Nessun serio astrofilo cercherebbe di vendere uno strumento difettoso, quando può e deve prima far valere la garanzia per una riparazione e-o sostituzione e solo dopo metterlo in vendita se ha scoperto che con quello strumento non ha trovato il giusto filing.

Io ho posseduto ed amato decine di telescopi di alto livello, poi venduti, solo per quella spinta irrazionale a sperimentare nuove vie e molto spesso mi sono pentito delle mie vendite, tornando serenamente sui mie passi precedenti. :thumbup: :wave:
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