Ode al piccolo ETX 125

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piergiovanni
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da piergiovanni »

Hai ragione, Raf. Di ETX ne ho posseduti tre e questo è il quarto. Sento sempre la nostalgia del piccoletto, soprattutto ora che le mie figlie iniziano ad interessarsi un pochino alle...cose del cielo.
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Giovanni Bruno
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io sono letteralmente un estimatore dello schema MAK ed ancora di più dello schema ottico RUMAK, attualmente ho un eccellente INTES MICRO M603 da 152/1520mm, quindi come strumento molto prestante e di diametro ancora contenuto, sono a posto.

Il piccolo SCT MEADE da 102/1000mm, per me rivestirebbe una missione multiruolo balconaro-vacanziero, dove la minore vocazione planetaria si fa perdonare per un maggior campo reale ottenibile su un modesto deep sky.

So perfettamente che il pezzo fortissimo del 2045 è la sua esuberante e completa meccanica, mentre l'ottica SCT di soli 102mm, pure molto ostruita, non sarà mai un gioiello planetario. :thumbup: :wave:
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-SPECOLA->
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da -SPECOLA-> »

Del telescopio ASTRONOMICO MEADE 2045 da 102 mm di apertura, così come per altro per il catadiottrico da 90 mm della stessa Casa, esiste anche una specifica versione TERRESTRE, ovvero, rispettivamente il MEADE 107D e il MEADE 97E.

Ecco come venivano descritti e immortalati sul catalogo MEADE del 1986...

Dotazione MEADE 2045
MEADE 2045 LX3
MEADE 97E & MEADE 107D

Si tratta di ottiche ancora oggi molto interessanti che mantengono, oggi, come allora, un buonissimo rapporto prestazioni/prezzo.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Oggi ho testato in terrestre il 2045 da 102/1000mm ad f10, come confronto ci ho messo a fianco l'ACRO SW MERCURY da 70/500mm ad f 7,14 .

Sulla carta l'SCT da 102mm ad f10 avrebbe dovuto stracciare il povero rifrattorino ACRO ed invece è andata esattamente al contrario, l'ACRO ha vinto e pesantemente, sia in risoluzione che in luminosità percepita, sia in MONO che in TORRETTA binoculare ed ovviamente agli stessi ingrandimenti.

Avendo avuto in passato uno strepitoso MAK SW BD da 102/1300mm, sono assolutamente certo che tale MAK avrebbe prevalso di molto sull'ACRO da 70mm e sublimato l'SCT da 102mm.

Un vero peccato, perchè la meccanica del MEADE 2045 è davvero eccezionale, come ottima è la completa dotazione di serie MADE in JAPAN.

Domani il MEADE 2045 ritorna nel negozio del mio amico fotografo, che lo aveva in conto vendita. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Oggi ho reso al negozio il MEADE 2045, la richiesta era modestissima, solo 100€ ed onestamente solo i pregevoli accessori made in JAPAN, valevano molto di più.

Ma siccome io osservo solo in torretta binoculare, non ho potuto approfittare.

Se qualcuno fosse comunque interessato a comprarselo, posso fornire il numero telefonico. :thumbup: :wave:
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da -SPECOLA-> »

Beh,
a quel prezzo, dubito proprio che un simile setup MADE IN JAPAN e in condizioni "INTONSE", scatoline degli accessori COMPRESE:

• TELESCOPIO catadiottrico SCT MEADE 2045 102/1000 mm
• FORCELLA EQ motorizzata in AR, con moto micrometrico in DECLINAZIONE
• Borsa originale MEADE
• VISUALBACK SCT JAPAN da 31,8 mm
• DIAGONALE PRISMATICO JAPAN da 31,8 mm
• PRISMA ERETTORE a 45° JAPAN
• Oculare Polssl serie 3000 JAPAN da 6,4 mm
• Oculare Plossl serie 3000 JAPAN da 25 mm
• LENTE DI BARLOW 126 JAPAN

Correrà il rischio di rimanere invenduto a lungo. :o :shock:

Io personalmente l'avrei tenuto. ;)
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

So bene che anche il valore dei soli accessori è ben superiore ai 100€ richiesti.

Ma sono un binocularista e torrettista patologico, per cui degli eccellenti e nuovissimi oculari PLOSSL serie 3000 made in JAPAN da 25mm e 6,4mm non me ne facevo nulla se non in coppia.

Quando uno come me ha già almeno un decina di coppie di oculari, tutti con generosa EP, campo piatto e 60° di campo reale, oltre ad una marea di inutili PLOSSL non a coppie, vede le cose in modo diverso.

Aggiungo che sono troppo viziato dai MAK e RUMAK, con le loro ottiche TOTALMENTE SFERICHE, che sono così meravigliosamente tolleranti a piccole scollimazioni, da avere la pazienza di ammattire con un SCT da 102/1000mm, già verificato comunque come poco luminoso, per cercare una perfettissima collimazione che forse avrebbe migliorato un poco la risoluzione.

Aggiungo che il meteo sempre freddo e nuvoloso, mi hanno impedito di cercare una collimazione estrema, in genere certe sfide mi stuzzicano parecchio con un meteo amico, insomma, non ho voluto abusare del possesso di un oggetto che non avevo pagato.

Il MEADE 2045 si trova presso il negozio di articoli fotografici FOTO MERLO di IVREA.

Per chi ha pochi e scadenti accessori, sarebbe un affare comunque
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da -SPECOLA-> »

Caspita, ho presente il negozio. :!:
Per lavoro ci sono passato davanti tante volte, frequentando anche quelle zone.
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Se ci passi davanti puoi darci un'occhiata, il prezzo è troppo invitante, per uno che aprezza anche la visione MONOCULARE e pensa di usare il MEADE 2045 in EQ e con la motorizazione di inseguimento attiva.

Io già in partenza, se lo strumento mi avesse soddisfatto, lo avrei comunque usato esclusivamente in AZ MANUALE, quindi per me la motorizazione in ascensione retta aveva valore ZERO. :thumbup: :wave:
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Acronauta »

Giovanni Bruno ha scritto: 30/11/2018, 22:38 Oggi ho testato in terrestre il 2045 da 102/1000mm ad f10, come confronto ci ho messo a fianco l'ACRO SW MERCURY da 70/500mm ad f 7,14 .
Giovanni, al 70 mm hai cambiato il portaoculari o il fuocheggiatore ? o lo usi così com'è ? ti sembra che regga bene il peso della torretta, perché io non l'ho mai usato in binoculare ?
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da -SPECOLA-> »

Giovanni Bruno ha scritto: 03/12/2018, 9:12 Se ci passi davanti puoi darci un'occhiata,
In questo periodo non mi è possibile, trovandomi da tutt'altra parte.
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro RAF, per il fuocheggiatore inplastica del 70/500mm, reggere bene è una parola grossa, diciamo che regge discretamente una torretta diritta, nella classica configurazione PRIMATICO BAADER T2+torretta diritta.

Con le mie DENK non uso degli OCS e quindi ho accorciato parecchio il tubo per ricavare il necessario back focus.

Il fuocheggiatore si indurisce di più quando uso le mie pesanti torrette ZEISS SEMI-ERETTIVE a 45° ed è più che logico, la torretta a 45° crea una leva molto maggiore sul fuocheggiatore.

Con tale torretta ZEISS a 45°, mancano davvero solo 7mm per andare a fuoco all'infinito.

Quei 7mm di back focus si possono ottenere anche solo accorciando il portaoculre di 7mm, mettiamo 10mm per sicurezza

Per un uso prettamente terrestre è meglio la torretta a 45°.

Per un uso astronomico deep sky è meglio la torretta diritta, ma 70mm sono pochini, meglio un ACRO SW BD da 102/500mm, ho anche quello, accorciato pure lui per andare a fuoco sia con la torretta diritta + diagonale che con la torretta a 45°.

Proprio diaframmando il 102/500mm a 70/500mm, mi sono accorto che in terrestre diurno, tra un 102/500mm ed un 70/500mm, si ha esattamente la stessa risoluzione, per la migliore sopportazione del cattivo seeing con un'apertura di 70mm.

Provato fino allo sfinimento in parallelo, il 102/500 diaframmato a 70mm e il 70/500 nativo, ottenendo un pari perfetto.

Insomma, in terrestre diurno, il rapporto focale f7,14 del 70/500mm nativo, prevale sul 102/500mm ad f5 a piena apertura e pareggia a pari apertura e pari rappoto focale con il 102/500mm diaframmato a 70mm.

Quindi vuoi per il peso che per costo, per il puro terrestre diurno, il 70/500mm si è rivelato altamente competitivo per il parametro costo-beneficio. :thumbup: :wave:
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Acronauta »

Grazie, Giovanni, ma se il fok è così preferisco lasciar perdere.

Comunque ieri ho avuto per le mani il nuovo 72ED della Skywatcher, è davvero un piccolo gioiellino, leggero come una piuma, nitidissimo e con un ottimo fuocheggiatore, penso proprio che sarà il mio prossimo acquisto :D
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Re: Ode al piccolo ETX 125

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro RAF, credo anche io che quel 72mm ED APO sia un micro gioiellino iper-trasportabile, ho solo il dubbio che non accetti fisicamente una torretta tipo ZEISS, oppure DENK+PRISMATICO T2 BAADER, ma senza ocs.

Mentre sono più che certo che vada a fuoco con una delle mie torrette ZEISS SEMI-ERETTIVE a 45°, con uno spessore ottico equiparabile ad un diagonale BAADER da 2" e con una trasparenza ottica eccezionale in terrestre, anche a 800x, appena prima del tramonto, oppure su soggetti terrestri, ma in notturna, tipo i lampioni,

I test ad altissimo ingrandimento, li faccio sempre con il mio RUMAK M603 che pare avere possibilità enormi di reggerli, purchè il seeing sia assolutamente perfetto, tipo quello terrestre-campestre a modeste ditanze.

Ovviamente, ingrandimenti folli solo per verificare che tali torrette a 45°, otticamente sono assolutamente trasparenti, ovvero che non peggiorano minimamente le caratteristiche dell'obbiettivo, come fanno invariabilmente tutti i prismi ERETTORI TOTALI a 45°.

Temo che non tutti abbiano compreso appieno l'enorme differenza di resa ottica tra un devastante prisma erettore totale a 45° e l'assoluta non invasività di un prisma SEMI-ERETTORE a 45°, in modo particolare se tale prisma è incorporato in una torretta ZEISS a 45°.

Ad esempio un binocolone AP, tipo APM,oppure OBERWERK, se avessero un prisma SEMI-ERETTORE a 45°, invece degli usuali prismi ERETTORI TOTALI a 45°, avrebbero ben altre prestazioni, anche sulle stelle doppie e sui pianeti. :thumbup: :wave:
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