Telescopio Gregoriano da 2 pollici e 1/2 di John Cuff (1750)
Inviato: 06/02/2014, 16:34
Chissà a quanti di noi è capitato di pensare che sarebbe bello trovare nello scantinato un bel telescopio d’epoca… Bé, a me è successo. Ricordavo che già da bambino (40 anni fa…) giocavo in casa con un cannocchiale antico comprato da mio padre da un antiquario, oggetto delle mie prime curiosità astronomica, ma ci si vedeva male perché lo specchio che aveva era rotto. Passai presto a infastidire lo stesso genitore perché riprendesse il progetto di costruire un bel newton che aveva iniziato anni prima, seguendo le indicazioni di una vecchia enciclopedia… Incluso lo specchio (cosa che poi facemmo). E il vecchio cannocchialetto, attribuito all’epoca ottocentesca, tornò a prendere polvere appoggiato su un mobile in salotto. Dopo tutto era in metallo e pelle e faceva la sua bella figura.
http://www.royalcollection.org.uk/eGall ... tail=about.
Il dipinto che lo ritrae “John Cuff and his assistant” di Johan Zoffany è del 1772, ed è conservato negli appartamenti privati del Castello di Windsor.
Approfondendo la questione si apprende che John Cuff visse tra il 1702 e il 1772, che aveva un laboratorio in Fleet Street a Londra, e che fu attivo con la sua bottega dal 1737 fino al 1750, quando fece fallimento; operò ancora parzialmente fino al 1758. Iniziò la sua attività nel 1722 presso James Mann, della “Spectacle Makers Company”, nella quale fu egli stesso ammesso nel 1729. Conosciuto per la costruzione di strumenti ottici, soprattutto microscopi, descritti favorevolmente da Henry Baker, un influente membro della Royal Society, nel popolare libro “The Microscope Made Easy” del 1742; realizzò anche termometri, igrometri, barometri e stumenti per rilevamento. Cuff perfezionò un modello di microscopio che portò in seguito il suo nome (microscopio “Cuff-type”). Ad esempio uno dei suoi microscopi è illustrato qui: http://golubcollection.berkeley.edu/18th/18.html. Un altro è all’Università di Urbino: http://www.uniurb.it/PhysLab/Collection_Optics14.html.
Una interessante bibliografia di John Cuff si trova qui:http://www.opticianonline.net.
Il telescopio conservato a casa è un “Gregoriano” da 2 e ½ pollici (e non un Cassegrain come per molto tempo avevo pensato). Lo specchio è quindi 62 mm di diametro (58 mm utili), circa F/10. La costruzione è molto curata, interamente in metallo (bronzo), e come detto lo specchio primario è in piombo, immagino fuso e poi lavorato successivamente per perfezionare la forma parabolica. L’alluminatura è molto ben conservata, mi chiedo se sia quella originale. Il Gregoriano era un tipo di telescopio molto diffuso intorno al 1750, epoca alla quale molto probabilmente appartiene il nostro esemplare. Il secondario è un paraboloide come il primario, e non un iperbolico come i Cassegrain, che verranno sviluppati in periodi successivi. Persino la Treccani online scrive, con riferimento al XVIII secolo: “… verso la metà del secolo il telescopio gregoriano era ormai diventato un oggetto facile da trovare e da acquistare. Si trattava però di strumenti che non avrebbero avuto molta importanza per l'astronomia professionale. I primi fabbricanti furono George Hearne ed Edward Scarlett; i più noti a Londra furono John Cuff e Francis Watkins …”
La messa a fuoco avviene per mezzo di un ingranaggio a vite che muove il secondario lungo il suo asse, ed è una lavorazione meccanica veramente precisa e notevole, un piccolo gioiello, ancora oggi dopo più di 250 anni dalla costruzione è funzionante perfettamente. L’oculare è probabilmente uno Huygens, è fisso, le lenti sono ancora piuttosto pulite. La lunghezza totale del telescopio è di circa 40 cm, e la lunghezza focale apparentemente intorno a 60 cm. Il numero di ingrandimenti non dovrebbe essere molto elevato, a giudicare dalle focali in gioco, penso tra i 10 e i 20. Cercando in rete uno strumento simile, dopo un po’ di insistenza ecco la scoperta: un esemplare pressoché identico del National Maritime Museum britannico (http://collections.rmg.co.uk/collection ... 11100.html), proprio costruito da John Cuff! Dalla foto si capisce che il nostro telescopio è mancante del piedistallo con treppiede, e del “tappo” anteriore, anche essi sono nell’esemplare del museo in bronzo, ma quello conservato in Inghilterra non ha lo specchio e il nostro si! L’epoca è determinata in “circa 1740”. Un secondo esemplare, attribuito a John Liford, ma specificando che parti dello stesso possono essere state costruite in altre botteghe (e che lo stesso è identico al precedente) è sempre al Museo Marittimo Nazionale: http://collections.rmg.co.uk/collection ... 11102.html.
Un altro esemplare sempre molto simile se non identico, anche questo completo di treppiedi e scatola in legno, è conservato nella collezione del National Trust presso lo Scotney Castle nel Kent: http://peach.parallactic.com/telescopes/1036.
Infine, un record del Museo di Storia della Scienza britannico ([url]http://w%20w%20w%20.mhs.ox.ac.uk[/url]) censisce un altro telescopio di John Cuff simile a questo, sebbene senza immagine.
Insomma, un pezzo da museo, seppur mancante della montatura! Possiamo dire “solo OTA”….
Mi sono anche chiesto: al di là del valore storico, sicuramente notevole (pezzo “da museo”!), quanto potrebbe valere questo telescopio? Uno anonimo (non firmato come questo, ma molto simile), attribuito all’inizio dell’800, perfetto e completo di piedistallo e scatola in legno, è stato battuto da Christies l’anno scorso a 3.760 sterline; uno identico al nostro, completo, attributo al periodo di Giorgio III (ma non a John Cuff, forse non l’hanno smontato!), è stato stimato da un’altra casa d’aste in 2.200-2.400 sterline. Insomma, un tesoretto!
Che dire, sono molto contento e soprattutto mi sono divertito a recuperare queste informazioni, imparando qualcosa sulla storia dei telescopi!![Violin :violin:](./images/smilies/eusa/violin.gif)
Bene, qualche giorno fa in visita alla natìa Torino ho ripreso in mano il telescopio in questione, l’ho smontato e…
Meraviglia! Nel retro dello specchio, in piombo e purtroppo rotto in quatto pezzi, una bella scritta faceva mostra di sé: “John Cuff London”.
John Cuff? Chi era costui? Una veloce ricerca mi ha svelato il mistero: non solo era conosciuto, ma era un famoso costruttore inglese di strumenti scientifici della prima metà del ‘700! Esiste persino un dipinto commissionato da Giorgio III che lo ritrae con il suo assistente nella bottega artigiana dove costruiva microscopi e telescopi, che ci mostra il suo ritratto! Il dipinto che lo ritrae “John Cuff and his assistant” di Johan Zoffany è del 1772, ed è conservato negli appartamenti privati del Castello di Windsor.
Approfondendo la questione si apprende che John Cuff visse tra il 1702 e il 1772, che aveva un laboratorio in Fleet Street a Londra, e che fu attivo con la sua bottega dal 1737 fino al 1750, quando fece fallimento; operò ancora parzialmente fino al 1758. Iniziò la sua attività nel 1722 presso James Mann, della “Spectacle Makers Company”, nella quale fu egli stesso ammesso nel 1729. Conosciuto per la costruzione di strumenti ottici, soprattutto microscopi, descritti favorevolmente da Henry Baker, un influente membro della Royal Society, nel popolare libro “The Microscope Made Easy” del 1742; realizzò anche termometri, igrometri, barometri e stumenti per rilevamento. Cuff perfezionò un modello di microscopio che portò in seguito il suo nome (microscopio “Cuff-type”). Ad esempio uno dei suoi microscopi è illustrato qui: http://golubcollection.berkeley.edu/18th/18.html. Un altro è all’Università di Urbino: http://www.uniurb.it/PhysLab/Collection_Optics14.html.
Una interessante bibliografia di John Cuff si trova qui:http://www.opticianonline.net.
Il telescopio conservato a casa è un “Gregoriano” da 2 e ½ pollici (e non un Cassegrain come per molto tempo avevo pensato). Lo specchio è quindi 62 mm di diametro (58 mm utili), circa F/10. La costruzione è molto curata, interamente in metallo (bronzo), e come detto lo specchio primario è in piombo, immagino fuso e poi lavorato successivamente per perfezionare la forma parabolica. L’alluminatura è molto ben conservata, mi chiedo se sia quella originale. Il Gregoriano era un tipo di telescopio molto diffuso intorno al 1750, epoca alla quale molto probabilmente appartiene il nostro esemplare. Il secondario è un paraboloide come il primario, e non un iperbolico come i Cassegrain, che verranno sviluppati in periodi successivi. Persino la Treccani online scrive, con riferimento al XVIII secolo: “… verso la metà del secolo il telescopio gregoriano era ormai diventato un oggetto facile da trovare e da acquistare. Si trattava però di strumenti che non avrebbero avuto molta importanza per l'astronomia professionale. I primi fabbricanti furono George Hearne ed Edward Scarlett; i più noti a Londra furono John Cuff e Francis Watkins …”
La messa a fuoco avviene per mezzo di un ingranaggio a vite che muove il secondario lungo il suo asse, ed è una lavorazione meccanica veramente precisa e notevole, un piccolo gioiello, ancora oggi dopo più di 250 anni dalla costruzione è funzionante perfettamente. L’oculare è probabilmente uno Huygens, è fisso, le lenti sono ancora piuttosto pulite. La lunghezza totale del telescopio è di circa 40 cm, e la lunghezza focale apparentemente intorno a 60 cm. Il numero di ingrandimenti non dovrebbe essere molto elevato, a giudicare dalle focali in gioco, penso tra i 10 e i 20. Cercando in rete uno strumento simile, dopo un po’ di insistenza ecco la scoperta: un esemplare pressoché identico del National Maritime Museum britannico (http://collections.rmg.co.uk/collection ... 11100.html), proprio costruito da John Cuff! Dalla foto si capisce che il nostro telescopio è mancante del piedistallo con treppiede, e del “tappo” anteriore, anche essi sono nell’esemplare del museo in bronzo, ma quello conservato in Inghilterra non ha lo specchio e il nostro si! L’epoca è determinata in “circa 1740”. Un secondo esemplare, attribuito a John Liford, ma specificando che parti dello stesso possono essere state costruite in altre botteghe (e che lo stesso è identico al precedente) è sempre al Museo Marittimo Nazionale: http://collections.rmg.co.uk/collection ... 11102.html.
Un altro esemplare sempre molto simile se non identico, anche questo completo di treppiedi e scatola in legno, è conservato nella collezione del National Trust presso lo Scotney Castle nel Kent: http://peach.parallactic.com/telescopes/1036.
Infine, un record del Museo di Storia della Scienza britannico ([url]http://w%20w%20w%20.mhs.ox.ac.uk[/url]) censisce un altro telescopio di John Cuff simile a questo, sebbene senza immagine.
Insomma, un pezzo da museo, seppur mancante della montatura! Possiamo dire “solo OTA”….
![Wink ;-)](./images/smilies/icon/wink.gif)
![Thumbup :thumbup:](./images/smilies/icon_thumbup.gif)
Che dire, sono molto contento e soprattutto mi sono divertito a recuperare queste informazioni, imparando qualcosa sulla storia dei telescopi!
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