Il C8, questo sconosciuto
Inviato: 23/02/2012, 22:27
Sui forum si discute tanto dei meriti e dei demeriti degli Schmidt-Cassegrain - più spesso per sentito dire che per esperienza diretta - e del vecchio e glorioso C8 in particolare. Vale allora la pena di dare un'occhiata a questo vecchio - ma poi non tanto - articolo di Ed Moreno
http://www.astromart.com/articles/artic ... cle_id=409
sul quale mi trovo perfettamente d'accordo. Il C8 è un signor telescopio, e non è vero che essendo un tuttofare non fa un bel niente: il limite principale di un telescopio è colui che lo usa e il C8 può essere un grande telescopio planetario e un grande telescopio per il deep sky, tutto sta a saperlo usare.
Leggendo l'articolo viene poi spontanea una considerazione: la qualità dell'ottica e la collimazione sono sempre estremamente importanti, e rendono conto di tante discordanze che si leggono sui meriti e i demeriti relativi dei telescopi. Questi due fattori devono metterci in guardia dall'uso disinvolto dei grafici della MTF nel giudicare a priori quello che ci si può aspettare osservando i pianeti in telescopi diversi. Questi grafici, infatti, non dicono mai tutto, non perché non possano farlo ma perché pochissimi astrofili sono in grado di generarli inserendovi precisamente tutti i parametri caratterizzanti, in primis gli errori dovuti all'eventuale scollimazione e ai difetti di lavorazione dell'ottica.
Su un altro punto mi trovo d'accordo: è falso che una montatura altazimutale (nella fattispecie quella di un dobson) sia più facile da usare di una equatoriale, è anzi vero il contrario: una volta che hai capito come funziona l'equatoriale semplifica notevolmente la vita, non solo in termini di inseguimento degli oggetti ma anche semplicemente per fare star hopping.
Buona lettura
Raf
http://www.astromart.com/articles/artic ... cle_id=409
sul quale mi trovo perfettamente d'accordo. Il C8 è un signor telescopio, e non è vero che essendo un tuttofare non fa un bel niente: il limite principale di un telescopio è colui che lo usa e il C8 può essere un grande telescopio planetario e un grande telescopio per il deep sky, tutto sta a saperlo usare.
Leggendo l'articolo viene poi spontanea una considerazione: la qualità dell'ottica e la collimazione sono sempre estremamente importanti, e rendono conto di tante discordanze che si leggono sui meriti e i demeriti relativi dei telescopi. Questi due fattori devono metterci in guardia dall'uso disinvolto dei grafici della MTF nel giudicare a priori quello che ci si può aspettare osservando i pianeti in telescopi diversi. Questi grafici, infatti, non dicono mai tutto, non perché non possano farlo ma perché pochissimi astrofili sono in grado di generarli inserendovi precisamente tutti i parametri caratterizzanti, in primis gli errori dovuti all'eventuale scollimazione e ai difetti di lavorazione dell'ottica.
Su un altro punto mi trovo d'accordo: è falso che una montatura altazimutale (nella fattispecie quella di un dobson) sia più facile da usare di una equatoriale, è anzi vero il contrario: una volta che hai capito come funziona l'equatoriale semplifica notevolmente la vita, non solo in termini di inseguimento degli oggetti ma anche semplicemente per fare star hopping.
Buona lettura
Raf