Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

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Kappotto
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Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Dato che ho letto da più parti che i doppietti in fluorite sono fragili, vorrei chiedere lumi sull'uso corretto degli stessi, sulle cose da non fare, su come pulirli ecc.


Kapp
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dedo
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da dedo »

Eccolo sgamato il pudico acquirente del 128 :mrgreen: :clap:

Non ci sono precauzioni particolari, il problema della fluorite è l'igroscopicità che nel caso del 128 è stato risolto con il trattamento visto che l'elemento in fluorite si trova verso l'esterno. Se il trattamento è integro non vi sono problemi di alcun tipo.
Riguardo alla pulizia vera e propria è estremamente difficile graffiare un trattamento moderno se s prendono precauzioni basilari come innanzitutto quello di togliere tutta la polvere prima di procedere: io uso un pennellino morbido PRIMA e POI soffio con la pompetta.
Infatti la pompetta da sola potrebbe non togliere granelli più tenaci mentre, d'altro canto, il pennellino da solo può far in modo che si ridepositi subito altra polvere a causa della statica.

Quindi:
1) pennellino
2) pompetta
3) A questo punto io mi trovo bene con il liquido Baader e relativo panno
4) Prima di mettersi a sfregare come ossessi su qualcosa di più ostinato ricorda che ogni inquinante ha il suo solvente, prova anche la saliva
5) Se ancora rimane qualche alone procedo con l'alito e, nuovamente, il panno Baader.

Riguardo alla fragilità dell'elemento in fluorite nulla si può fare se non evitare forti shock termici (niente phon su lenti appannate) o botte accidentali.
Angelo Cutolo

Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Come ha detto dedo, puliscilo come hai fatto con tutti gli altri vetri ottici, quindi solo con la cura "del buon padre di famiglia", se l'elemento in fluorite è anteriore (solo i vecchi taka FS) è opportunamente trattata, se invece è posteriore il problema non si pone. ;)
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Kappotto
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Quando si parla di sbalzo termico, esiste un delta che è consigliabile non superare?

Nelle sere invernali, se ho il telescopio in casa e devo portarlo sul balcone, devo seguire delle linee guida particolari o non ci sono problemi?
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da dedo »

No problem, basta che non lo tieni normalmente attaccato ad un termosifone :D

Sbalzi pure di 20 gradi non sono un problema, di per sé il problema non è lo sbalzo ma lo shock. Portarlo da 20° a 0° in aria non gli dà problemi ma se ad esempio, ipoteticamente, lo immergessi in acqua il raffreddamento sarebbe più repentino. Lo stesso vale per l'aria soffiata con violenza come con un phon.

Le bombolette di aria compressa invece sono estremamente pericolose perché se fuoriesce il gas liquido all'interno ti raffredda la superficie ottica istantaneamente di varie decine di gradi sotto zero.

Portarlo da dentro a fuori, ugualmente, non dà nessun problema a parte l'eventuale condensa che puoi minimizzare asciugando il tubo con un asciugamano quando sei ancora fuori, poi tapparlo e riporlo nella sua custodia con dentro un poco di silica prima di riportarlo dentro.
Una volta all'interno non lasciarti prendere dalla tentazione di aprire per controllare ma rimanda al giurno successivo poichè se lo aprissi la condensa sarebbe immediata.

Se l'umidità notturna era molta, come mi capita a volte in montagna, il giorno successivo apro custodia, tappo anteriore e lato portaoculari e lascio tutto all'aria o al sole un'oretta.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

La fluorite del mio Taka la pulisco circa una volta l'anno (Milano è molto inquinata e le ottiche si sporcano con una certa frequenza) con l'aria della pompetta, poi pennellino - non la lens pen, quella va bene per gli oculari, meglio i pennelli che le signore usano per il trucco che sono morbidissimi - infine le cartine Tiffen, quelle che hanno preso il posto delle Zeiss, imbevute di Optical Wonder cambiando spesso cartina, ce ne vogliono tante ma il risultato finale è perfetto.

Fai attenzione che il trattamento è resistente ma fino a un certo punto, Pier ne sa qualcosa perché il primo esemplare di 128 che ha preso aveva un aspetto orrendo, dovevano averlo pulito con uno straccio.

Per quanto riguarda gli sbalzi termici la fluorite è delicata, si deforma più del vetro ordinario e quindi in inverno porta fuori lo strumento col tappo sul paraluce e lascialo su una mezz'ora prima di levarlo.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Giovanni Bruno »

Anche io consiglio il passo intermedio di portare fuori l'ottica TAPPATA e lasciarla tappata per almeno 1/3 del tempo necessario alla termostatazione perfetta.

Il volume d'aria nel paraluce farà da ammortizzatore termico per un più graduale raffreddamento e quindi un dolcissimo adattamento meccanico della dilatazione cubica della lente in FLUORITE.

Indubbiamente l'appena poco più plebeo FPL-53 è un buon compromesso tra indice di dispersione e migliore resilienza meccanica. :thumbup: :wave:
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daisuke
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da daisuke »

Non sono sicuro se sto dicendo una cosa giusta o sbagliata, ma ricordo di aver letto in qualche forum qualcuno che diceva che fosse più "pericoloso" il delta termico dal freddo al caldo che il viceversa (ovvero, ritappare il rifrattore e/o rimetterlo nella valigetta invece che lasciarlo esposto al rientro).
Ovviamente è meno "problematico" custodirlo al rientro, perché attendere un "acclimatamento contrario" non è un problema di attese, mentre quando lo si porta fuori meno tempo ci mette, senza stress, meglio è.
(peraltro la regola avrebbe dignità d'esser generale, non solo per la fluorite, credo...)

Avete per caso sentito anche voi qualcosa del genere?
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stevedet

Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da stevedet »

Alla faccia di quando si dice che i rifrattori non hanno problemi di acclimatamento...
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da dedo »

Questi non sono problemi di acclimatamento ma eccessi di zelo da strumentite costosa :mrgreen:

Per lo shock da freddo a caldo credo il problema principale sia la condensa e per quello si consiglia di ciudere tutto prima di riportarlo dentro.
Vero che la fluorite è più sensibile e con coefficienti di dilatazione maggiori, ma il problema non è tanto il delta termico ma il tempo in cui esso viene compensato. Certo, un acclimatamento dolce male non fa, soprattutto quando si tratta di attendere appena una ventina di minuti. Se però dovesse capitare dinon avere tempo e volerlo portar fuori ugualmente, con le temperature invernali delle nostre città francamente non mi farei alcun problema a stapparlo subito purchè ripeto non lo si tenga normalmente accanto ad un calorifero...cosa che peraltro nessuno di noi si sognerebbe di fare.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

daisuke ha scritto:(peraltro la regola avrebbe dignità d'esser generale, non solo per la fluorite, credo...)
dipende da come è progettata la cella e dalle masse in gioco cioè dal tempo che ci mettono il metallo e il vetro ad ambientarsi, purtroppo non c'è una regola generale. Occorre comunque evitare di esporre bruscamente il vetro all'aria fredda/calda, soprattutto la fluorite ed elementi simili. Passando dal freddo al caldo c'è anche il rischio di appannare le lenti, è vero che poi l'umidità evapora ma se si può evitare...

Quasi tutti i rifrattori che ho testato diventano astigmatici nel transitorio ma poi vanno a posto, anche se ricordo che quando a Milano gli inverni erano rigidi - ora non più - il mio Vixen 102 l'astigmatismo se lo teneva per tutta la durata delle osservazioni. Come scrive il Suiter
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da dedo »

Il problema della condensa è che fissa sulle lenti i contaminanti dell'aria per cui sarà necessaria una pulizia molto più frequente. Spesso poi i contaminanti lasciati dall'umidità sono particolarmente tenaci ed hanno pure un aspetto inquietante. Mi accadde qualche anno fa su un vecchio tripletto di ritrovarmi le lenti piene di puntini in cui sembrava andato via completamente il coating. Riuscii ad eliminarli completamente solo con la lenspen ed il coating sottostante era integro, ma neanche l'acetone puro ci riuscì.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da -SPECOLA-> »

Va anche considerato che la fluorite è per natura igroscopica, per cui l’umidità le è nemica.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Personalmente penso che vi fate troppe paturnie, il coefficiente liminare dell'aria ferma con umidità prossima al 100% è di circa 100 W/(m²K), questo vuol dire che con un differenziale estremo di 40° (da +20° a -20°), ci vorrebbero minuti per far calare la temperatura dell'obiettivo di solo pochi gradi, una lente si "reticola" quando il differenziale di temperatura si trasmette in istanti, non minuti; quindi kapp vai tranquillo, puoi mettere il taka da dentro casa a fuori in pieno inverno senza rischiare NULLA, a parte aspettare un bel po di tempo per l'acclimatamento. :mrgreen:



Ps.: La fluorite è igroscopica, ma il trattamento taka nei tele "fluorite top" la preserva senza problemi non solo dall'umidità ma anche dall'acqua, quindi anche qui nessun problema, prova ne sono i diversi taka FS che stanno in giro (e in uso) da svariati anni e che funzionano ancora perfettamente.
stevedet

Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da stevedet »

Se avere un tele un rifrattore di prestigio vuol dire farsi poi tutte queste menate... Grazie, ma non interessa. :naughty:
Aggiungo che in molti anni di frequentazione di forum astrofili, ho sempre letto decantare tanto la facilità e velocità di acclimatamento dei rifrattori, rispetto ad altre tipologie di strumenti. Mi pare che in questo topic questa qualità si ridimensioni parecchio.:think:
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:quindi kapp vai tranquillo, puoi mettere il taka da dentro casa a fuori in pieno inverno senza rischiare NULLA, a parte aspettare un bel po di tempo per l'acclimatamento. :mrgreen:
Angelo, io non sarei così categorico, dipende dalle condizioni. Kapp non rischia nulla semplicemente perché gli inverni a Milano non sono rigidi, ma è bene comunque lasciare che l'aria nel paraluce si raffreddi lentamente prima di esporre l'obiettivo, soprattutto se c'è un po' di vento, l'aria intrappolata nel paraluce serve a rendere il raffreddamento un po' meno brusco anche se il vetro si raffredda soprattutto per conduzione attraverso la cella. Bisogna anche tenere conto del fatto che la fluorite non ha la stessa struttura del vetro comune.

Comunque qui si può trovare qualche spunto di riflessione (l'autore del primo link è R. Christen)

http://www.cloudynights.com/page/articl ... ather-r381

in particolare questa frase
"What can cause the Fluorite to split is to take a warm element into a bitterly cold night and expose the surface to a high freezing wind. I would be very cautious to not let that happen. I have experienced a 4" fluorite blank splitting in half under just such conditions. Fortunately, most fluorite lenses are somewhat protected deep within their cells, and even the dewcap offers a lot of protection against sudden temperature shocks."
http://www.cloudynights.com/topic/35016 ... d-cooling/
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Raf in questo caso penso di poter rimarcare il mio consiglio al kapp di non preoccuparsi, il coefficiente liminare dell'aria (umida al 100%) ferma è come detto circa 100 W/(m²K) la transizione di temperatura per poter diventare pericolosa dovrebbe avvenire in secondi (essendo comunque prudenti, per essere veramente pericolosa secondo me dovrebbe avvenire in "attimi") e non in minuti ciò vuol dire che questo coefficiente dovrebbe arrivare ad almeno 800 W/(m²K) questo vuol dire che l'aria dovrebbe arrivare con una velocita di circa 6,4 m/s (quindi con vento di almeno 23 km/h) e sempre considerando un delta termico estremo di 40° (ad esempio da +20° a -20°) direttamente in direzione dell'obiettivo (è per questo che le bombolette di aria spray NON andrebbero usate sulle ottiche); all'atto pratico quando tutte queste condizioni sono presenti, dubito che chiunque pensi anche solo di tirar fuori lo strumento per osservare, parlando solo di Milano, l'umidità prossima al 100% c'è abbastanza spesso, ma già arrivare a gelate da -10° capita solo eccezionalmente e nel contempo dovrebbe tirare un vento teso (23 km/h) in direzione ortogonale al balcone del kapp, penso che lui nemmeno uscirebbe sul balcone in quelle condizioni. :mrgreen:

Poi intendiamoci va benissimo per principio di precauzione usare l'accortezza del tappo, ma quello che voglio lasciar intendere è che anche se lo dovesse dimenticare, semplicemente non me ne farei un cruccio, in condizioni normali penso che il rischio sia nullo 999 volte su 1000 e che quella unica volta il rischio se presente sia comunque molto basso, mentre nel caso dovesse portarlo in qualche uscita (come in montagna) i rischi sarebbero ancora minori perché anche raggiungendo temperature molto piu rigide di quelle milanesi non ci sarebbe una casa riscaldata a 20° da cui viene tirato fuori lo strumento.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:la transizione di temperatura per poter diventare pericolosa dovrebbe avvenire in secondi
non ho capito che transizione di temperatura hai considerato e in quale spessore del vetro.

Non sono convinto, mi sembra un po' troppo semplice, bisogna tenere conto anche delle caratteristiche del materiale. Appena torno in ufficio farò una FEA, gli elementi dovrei averli tutti.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Ho considerato solo la base dei primi 5 mm di spessore (le lenti si reticolano da quello che ho letto in rete, per la differenza di dilatazione tra i primi mm surraffreddati rispetto a quelli successivi ancora "caldi", le quali tensioni possono portare a rottura), indipendentemente dallo spessore della lente, e a quale velocità c'è una caduta di almeno 15° di questi primi mm (con delta 40°), considerando i dati già espressi nei precedenti post.
Non ho trovato i dati "tecnici" della fluorite "ottica" (solo di quella naturale, ovvero del minerale grezzo), quindi sto ipotizzando, ma anche fosse resistente la metà di un comune calciosodico, non dovrebbe esserci rischio di rottura mettendo semplicemente fuori lo strumento senza tappo se non nelle condizioni estreme che ho illustato prima.
Io ho usato il programma che uso per le certificazioni energetiche (quello del CENED), ha già nelle libreire tutti i coeffficienti liminari dei vari materiali, che possono comunque essere modificati in forma libera.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Grazie dei contributi, anche molto tecnici. Sono abituato a tenere tutti i miei telescopi in bauli arieggiati all'aperto. Questo può pregiudicare qualcosa?


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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da piergiovanni »

Ciao.ti scrivo per punto la mia esperienza pratica usando il Taka Fs128 in questi anni senza aver notato problemi e/o danni.
1)Piazzo il Taka Fs128 sulla montatura.In estate osservo subito,in inverno aspetto circa 20 minuti,poi tolgo il tappo e inizio a osservare.
2) Prima di rientrare in casa,in inverno,metto il tappo.Poi in casa dopo 20 minuti svito il tappino interno e lascio asciugare per bene per tutta la notte fuori dalla valigia. in caso di sbalzo termico mostruoso lo copro con un telo prima di entrare per evitare che si formi la condensa sul tubo..poi in casa,dopo 30 minuti tolgo il telo e gli do una asciugata.
3)Al mattino metto un sacchetto di silica gel nel paraluce,richiudo il tappino e metto il telescopio in valigia.
4)Se prima di uscire dai una soffiata con una pompetta per togliere la polvere,eviterai anche in parte la.formazione di micromacchiette sulla lente.
In merito alle mie osservazioni invernali con il C11 e il Taka:
C11, monto,inserisco ventola geoptik..aspetto un'ora..osservo
Taka..monto se non c'e'molto sbalzo termico..Stop.Poi ovviamente ci saranno serate in cui dovro'aspettare.un pochino per osservare ad ingrandimenti superiori ai 200x..ma mai una eternita'.
Vedrai...solo chi ha un bel doppietto alla fluorite sa cosa vuol dire "osservare rapidamente". Rimarrai stupito di come ti mostrera' con estrema facilita'i dettagli lunari.Usa buoni oculari e se non usi gli occhiali cerca di prediligere quelli dallo schema semplice. Sei cosi matto da usare un tmb monocentrico lo incollerai al tubo.



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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Faber »

Bravo Kappotto, hai preso un doppietto di alta levatura. Molto curiosa la tua storia strumentale, ma hai provato ottimi strumenti e questo basta. Anche io ho un mini doppietto taka da 100 ed ero molto interessato alla discussione. Mi permetto di consigliarti se li trovi, degli ortoscopici pentax, rendono i colori molto saturi e sulle doppie danno molte soddisfazioni. Buone osservazioni
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

piergiovanni ha scritto:3)Al mattino metto un sacchetto di silica gel nel paraluce,richiudo il tappino e metto il telescopio in valigia.
ecco, questa è una cosa importante, hai fatto bene a ricordarla. In inverno il gel di silice lo metto anche nel paraluce dello sky90 e nel tubo del melone, bastano due o tre bustine da rigenerare di tanto in tanto.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da -SPECOLA-> »

piergiovanni ha scritto: Vedrai...solo chi ha un bel doppietto alla fluorite sa cosa vuol dire "osservare rapidamente". Rimarrai stupito di come ti mostrera' con estrema facilita'i dettagli lunari.
Ciao Piergiovanni,
rispetto a cosa?
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da piergiovanni »

Volevo dire..planetari.Rispetto al C11 che avevo e che riuscivo a usare bene una volta su dieci..ma ne abbiamo gia'discusso varie volte

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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ah,
ok;
Grazie Piergiovanni.
Ho capito.
Beh, in quel caso è improponibile il confronto tra aperture e si sa che il cielo è il vero collo di bottiglia.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Ecco, come si rigenera il silica gel?

Quel che mi ha spinto al rifrattore è soprattutto la curiosità: non sono mai stato sicuro di sfruttare tutti i cm di apertura del vmc prima e del c11. Vuoi per il seeing, vuoi per l'ostruzione ecc. Certo, ho notato la differenza di dettaglio tra 20 cm e 28cm, ma era comunque una valutazione relativa. In più non ho mai avuto la possibilità di confrontare fianco a fianco un catadiottrico con un buon rifrattore ( a parte velocemente ad una nlt in cui c'era il tele di pier e un maknewton intes da 150 ottimo per l'alta risoluzione, che peró era lontano anni luce da quel che mostrava il rifrattore, per contrasto e fermezza dell'immagine).
Dunque mi son tolto lo sfizio dell'apone, neanche tanto one, ma di sicuro è un benchmark per la sua classe di apertura. Ora vedremo quanti dettagli salteran fuori con il rifrattore, con quale facilità e ripetibilità. Ricordo infine che nei prossimi anni giove e saturno attraverseranno la parte bassa dell'eclittica, marte nel 2018 sarà alla grande opposizione, nella parte bassa del capricorno. Magari un rifrattore da' qualche chance in più, anche se si è sempre osservato con tutti gli schemi ottici.




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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Kappotto ha scritto:Ecco, come si rigenera il silica gel?
Questa trovo sia un'ottima guida ► http://www.silica-gel.it/it/content/14- ... enerazione
Io mi fornisco da loro, questo prodotto potrebbe fare al caso tuo (c'è anche la confezione da 1 kg) http://www.silica-gel.it/it/home/80-ora ... 500-g.html se hai un tappo tipo quello della farpoint, basta semplicemente mettere le sferule (che sono piu grandi dei fori) e chiudere il tappo, se vuoi andare sul sicuro, metti sul fondo un dischetto di "tulle" a fare da retina.

La procedura illustrata da Pier è cosa che faccio anche io col Nano, con l'alta umidità padana di questo periodo (kapp è Raf comprenderanno) gli strumenti rientrano praticamente "lavati", e le buste di silica-gel sono una manna, solitamente ne metto 3 (aka 6 grammi) nel tappino farpoint del focheggiatore e due davanti nel paraluce (esteso).


Tornando alla questione raffreddamento, ho trovato questo softwarino http://www.cruxis.com/scope/mirrorcooling.htm è specifico per specchi, ma secondo voi potrebbe essere abbastanza preciso anche per le lenti? Infondo sempre di "vetro" si parla, o c'è qualcosa che non ho considerato e quindi non andrebbe bene?

Ho fatto un paio di simulazioni, la prima è una tipica nottata invernale milanese con gelata, con umidità media dell'80% [c.lim. aria 50 W/(m²K)] temperatura casa +20°, temperatura esterna -5°, i materiali a disposizione sono limitati, ho quindi scelto il BK7, ho considerato la lente esterna spessa mediamente 16 mm (so che una normale lente è piu spessa al centro che ai bordi, ma il SW di piu non fà).
Simulazione a 60 minuti.
Simulazione 1A.jpg
Questa è ad un minuto, piu che altro per cercare di valutare il raffreddamento "istantaneo" (prendete il termine solo come indicativo) della superficie esterna della prima lente.
Simulazione 1B.jpg
Naturalmente si vede subito che questo SW non è adatto per la valutazione dell'acclimatamento di ottiche "composite", infatti i riflettori sono composti da uno specchio monolitico di un solo materiale, mentre gli obiettivi dei rifrattori sono composti da due (lente ► aria ► lente) o tre lenti (lente ► aria ►lente ► aria ► lente) di materiale diverso.
Ultima modifica di Angelo Cutolo il 01/11/2016, 20:52, modificato 1 volta in totale.
stevedet

Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da stevedet »

Generalmente, alle nostre latitudini, le notti gelide con cielo terso sono anticipate da giornate di bel tempo. Mi pare dunque che un astrofilo intenzionato ad osservare dal terrazzo o giardino di casa, abbia tutto il tempo di far acclimatare lo strumento mettendolo fuori all'ora di cena, o anche prima se può, cioè quando la temperatura non è scesa troppo in basso, rimanendo così abbondantemente dentro parametri di assoluta sicurezza.

Il problema mi pare invece più evidente al contrario e cioè il rientro in casa. Lì si che lo sbalzo può essere notevole e potrebbe suscitare qualche patema d'animo, qualora si stia utilizzando un telescopio dalle ottiche delicate.
Domando: non potrebbe essere utile avvolgere lo strumento in una coperta di lana, così da rendere meno traumatico il passaggio ad una temperatura di venti o più gradi superiore?
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:Tornando alla questione raffreddamento, ho trovato questo softwarino http://www.cruxis.com/scope/mirrorcooling.htm è specifico per specchi, ma secondo voi potrebbe essere abbastanza preciso anche per le lenti? Infondo sempre di "vetro" si parla, o c'è qualcosa che non ho considerato e quindi non andrebbe bene?
lo conoscevo ma non ci ho mai smanettato. Al di là dell'ottenere il profilo di temperatura, il punto critico è sapere quale stress può sopportare il vetro se ne raffreddi solo una faccia mentre l'altra rimane a contatto con l'aria che si trova verso il tubo, questo è più difficile. Non so, provo a fare qualche simulazione.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

Kappotto ha scritto:Quel che mi ha spinto al rifrattore è soprattutto la curiosità: non sono mai stato sicuro di sfruttare tutti i cm di apertura del vmc prima e del c11.
per un visualista cittadino come te il 128 si può considerare uno strumento praticamente "definitivo", anche se conoscendoti non ci metterei la mano sul fuoco, né altre parti del corpo :lol:

Vedrai sicuramente una bella differenza col VMC mentre potresti forse rimpiangere tutta la luce che usciva dal C11. Ma l'ottica del 128 è tanto ben realizzata che probabilmente non lo rimpiangerai.

Forse più che sul planetario ti darà veramente tante soddisfazioni osservando le stelle doppie, per chi apprezza questi oggetti il 128 è davvero definitivo.

Questo lo hai letto ?
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Si, quel confronto lo avevo letto, grazie. :thumbup:
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piergiovanni
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da piergiovanni »

Kapp, in linea di massima con il Taka FS128 avrai il meglio disponibile in quel diametro. Del C11 potresti rimpiangere la lunghezza focale e la maggiore comodità degli oculari, ma sei piu' giovane di me e non avrai di certo problemi con le miodesopsie.
Vedrai in ogni caso un sacco di dettagli e forse, passando da un 280mm a un 128mm, ti stupirai di cosa si vede con meno di metà del diametro, sto parlando di condensazioni, microspot, anse, baie che spesso molti pensano di riuscire a vedere solo perchè possiedono un 25-30cm
Penso che Federico che usa il Taka da mesi potrà darti le sue impressioni


Ciao
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Kappotto »

Questo concetto dei dettagli lo noto in molto disegni fatti con strumenti più piccini, vedi i capolavori di Maxdrummer o i notevoli disegni di Kupco.


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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Acronauta »

Cosa non fa Kupco coi suoi rifrattorini.... è vero però che alcuni sono degli Zeiss ;)
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Faber »

Kupco è veramente impressionante in alcuni suoi disegni ed è di ispirazione a chi ha piccoli strumenti.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da fulvio_ »

Angelo Cutolo ha scritto: 01/11/2016, 13:10
Kappotto ha scritto:Ecco, come si rigenera il silica gel?
Questa trovo sia un'ottima guida ► http://www.silica-gel.it/it/content/14- ... enerazione
Io mi fornisco da loro, questo prodotto potrebbe fare al caso tuo (c'è anche la confezione da 1 kg) http://www.silica-gel.it/it/home/80-ora ... 500-g.html se hai un tappo tipo quello della farpoint, basta semplicemente mettere le sferule (che sono piu grandi dei fori) e chiudere il tappo, se vuoi andare sul sicuro, metti sul fondo un dischetto di "tulle" a fare da retina.

La procedura illustrata da Pier è cosa che faccio anche io col Nano, con l'alta umidità padana di questo periodo (kapp è Raf comprenderanno) gli strumenti rientrano praticamente "lavati", e le buste di silica-gel sono una manna, solitamente ne metto 3 (aka 6 grammi) nel tappino farpoint del focheggiatore e due davanti nel paraluce (esteso)...

...
@Angelo Cutolo
Il flacone da 500 g di silica gel con indicatore cromatico che hai linkato mi sembra un'ottima soluzione (anche perchè con le bustine classiche non si capisce quando diventano esauste! Magari le acquisti in quantità e quando ti servono sono già esauste. Anzi, potrebbero esserlo già in fase di acquisto).
Anche leggendo le indicazioni/istruzioni sul sito, non ho capito però come fare per creare piccole bustine dalla grammatura desiderata prelevando le sferule dal flacone. Per caso sono in vendita "bustine vuote" da riempire (che non vedo)?
Purtroppo bustine già preconfezionate sono vendute solo in formato maxi da 480 g e 1000 g:
https://www.silica-gel.it/it/102-bustin ... g-standard
Grazie
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Angelo Cutolo

Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da Angelo Cutolo »

Io ho semplicemente comprato un tappino come questo, dove verso direttamente i grani di silica gel...

Immagine

Poi visto che mi sembrava facile riprodurli, ho recuperato vecchi rullini fotografici (che hanno casualmente la misura da 31,8 mm circa) ne ho forato il fondo con una punta da 1,5 mm e li ho usati come questi originali in alluminio.

Comunque googla "tappo anticondensa per telescopi" e trovi.
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, se posso ridare una conferma, avendo ormai il Takahashi 128 da molti anni, vi posso dire che pur portandolo in casa con il tubo spesso grondante di umidità, non ha avuto problemi di sorta. Metto in pratica le "solite" precauzioni. Se deve stare fuori molto tempo in una serata umida, mentre sono in caso, appoggio sul tubo il telo Geoptik, quando entro, metto una coperta sul tubo per evitare troppa condensa, dopo mezz'oretta tolgo i tappi e lo lascio asciugare tutta la notte nel mio studio. Al mattino lo chiudo nella valigia con i sacchetti di silica gel, uno nel focheggiatore e uno nel paraluce. Personalmente eviterei di spendere ben 40 euro per le "custodie" da due pollici vendute dalle ditte del settore e prediligerei il "fai da te": Buona domenica
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Re: Buon uso e manutenzione di un doppietto in fluorite

Messaggio da fulvio_ »

Grazie Angelo e Pier,
Ho dato un'occhiata ai tappi FarPoint. Ottimi, ma Il costo è criminale (anche perchè me ne servirebbero 2). Procederò anch'io con le custodie per rullini fotografici se riesco a trovarli.
Pier, da quanto scrivi ho inteso che tu poggi la bustina di silica gel nel focheggiatore del Taka 128 senza utilizzo di tappo anticondensa. Usi un pò di nastro adesivo?
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