Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Ieri sera ho compiuto una buona osservazione di stelle doppie grazie al buon seeing della serata. Ho usato il dobson da 45cm f/4,2 con la tavola equatoriale e lo schermo apodizzante . Il seeing è stato stimato a 730x puntando stelline intorno all'ottava magnitudine: direi un 7 pieno (nei momenti migliori) secondo la scala di Pickering che in pratica significa che le stelline mostravano quasi sempre il disco centrale (molto piccolo) mentre il primo anello di diffrazione era abbastanza stabile, ogni tanto si fermava e ogni tanto si agitava. Serata di Luna piena che non ha disturbato le osservazioni anche perchè le doppie osservate erano più luminose della nona magn. rendendole facilmente rintracciabili al cercatore 10x50 anche col forte disturbo lunare. Di seguito le doppie osservate con indicate le coordinate e la separazione nel 2016 secondo i dati del Sixth Orbit Catalog.
BU 648 AB (18570+3254) : nella Lira, vicinissima alla Gamma, è un sistema multiplo di cui le componenti più interessanti sono la A e B di magn. 5,3 e 7,9 distanti 1,29" per cui un sistema sbilanciato con una differenza tra le componenti di oltre 2,5 magnitudini. Beh era splendidamente e facilmente separata a 730x con la secondaria posta proprio in prossimità del primo anello della primaria.
STF 2367 AB (18413+3018): sempre nella Lira, l'avevo già osservata qualche anno fa e ho voluto riprovarla: le due componenti principali sono di magn 7,7 e 8 distanti 0,426" e anche questa nettamente separata a 730x
HO 87 AB (18386+1632): in Ercole, componenti di magn. 8,3 e 9,0 distanti 0,4" secchi. Separata nettamente a 730x ma ho avuto l'impressione che la differenza di magnitudine tra le componenti fosse maggiore (ossia la secondaria mi pareva più debole )
STT 524 (18075+1940): in Ercole, componenti di 7,9 e 8,9 distanti 0,472. Separata anch'essa a 730x e meglio ancora a 1055x. Anche questa aveva la secondaria adagiata nel primo anello della primaria
BU 631 (17400-0038): in Ofiuco, componenti di 7,2 e 7,4 distanti 0,31". Questa era molto ostica, forse per il seeing non ottimale l'ho solo allungata a 730 e 1055x, ho provato a spingere anche a oltre 1300x ma restava sempre la classica immagine di due pallini compenetrati: quindi direi risolta (notched) ma non separata se vogliamo usare i termini indicati in questa figura:
di seguito riporto uno schizzo molto approssimativo delle doppie osservate (la freccia indica l'ovest)
BU 648 AB (18570+3254) : nella Lira, vicinissima alla Gamma, è un sistema multiplo di cui le componenti più interessanti sono la A e B di magn. 5,3 e 7,9 distanti 1,29" per cui un sistema sbilanciato con una differenza tra le componenti di oltre 2,5 magnitudini. Beh era splendidamente e facilmente separata a 730x con la secondaria posta proprio in prossimità del primo anello della primaria.
STF 2367 AB (18413+3018): sempre nella Lira, l'avevo già osservata qualche anno fa e ho voluto riprovarla: le due componenti principali sono di magn 7,7 e 8 distanti 0,426" e anche questa nettamente separata a 730x
HO 87 AB (18386+1632): in Ercole, componenti di magn. 8,3 e 9,0 distanti 0,4" secchi. Separata nettamente a 730x ma ho avuto l'impressione che la differenza di magnitudine tra le componenti fosse maggiore (ossia la secondaria mi pareva più debole )
STT 524 (18075+1940): in Ercole, componenti di 7,9 e 8,9 distanti 0,472. Separata anch'essa a 730x e meglio ancora a 1055x. Anche questa aveva la secondaria adagiata nel primo anello della primaria
BU 631 (17400-0038): in Ofiuco, componenti di 7,2 e 7,4 distanti 0,31". Questa era molto ostica, forse per il seeing non ottimale l'ho solo allungata a 730 e 1055x, ho provato a spingere anche a oltre 1300x ma restava sempre la classica immagine di due pallini compenetrati: quindi direi risolta (notched) ma non separata se vogliamo usare i termini indicati in questa figura:
di seguito riporto uno schizzo molto approssimativo delle doppie osservate (la freccia indica l'ovest)
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Ho il sospetto che la BU 631 fosse più stretta di 0.31" altrimenti avresti dovuto separarla. Secondo Couteau quando l'aspetto della stella è quello di un "8" schiacciato la distanza tra le componenti è di 0.85 volte il limite di Rayleigh dell'apertura, cioè 0.85x(140/450) = 0.26".
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Ti dirò che ho avuto anch'io questo sospetto....
comunque devo selezionare altre doppie intorno a 0,3" ...
comunque devo selezionare altre doppie intorno a 0,3" ...
- Ivano Dal Prete
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Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Scusa per il leggero OT, ma come va la tavola equatoriale? L'hai costruita tu? Sono incerto tra la tavola e la una forcella equatoriale per ri-motorizzare il mio newton, nessuna e' particolarmente adatta a tubi lunghi (il mio e' un f/7) ma mi sono rotto della tedesca.
Ivano
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Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Mah, per la mie esigenze (solo visuale) va più che bene nonostante sia un modello economico (è la MF dobson) ma se penso all'ingombro e al peso che dovrebbe avere una equatoriale classica per sostenere il mio 45cm ..va benissimo .
Come inconvenienti tende a slittare (ma ho messo una striscia di carta vetrata su uno dei settori di trascinamento e ho risolto) e quando si va sui 1000x ci sarebbe bisogno di movimenti micrometrici motorizzati per centrare l'oggetto con più comodità. Comunque altre tavole più blasonate e costose hanno anche quello per cui volendo...
p.s. tornando all'osservazione della BU 631 mi è venuto in mente che un motivo della mancata separazione potrebbe essere stato lo schermo apodizzante che oscurando il bordo dello specchio un po' diaframma l'apertura e quindi riduce leggermente la risoluzione (oltre a ingrossare un poco il disco centale).
La prossima volta, per le doppie al limite di risoluzione, proverò a tutta apertura senza l'apodizzante...
Come inconvenienti tende a slittare (ma ho messo una striscia di carta vetrata su uno dei settori di trascinamento e ho risolto) e quando si va sui 1000x ci sarebbe bisogno di movimenti micrometrici motorizzati per centrare l'oggetto con più comodità. Comunque altre tavole più blasonate e costose hanno anche quello per cui volendo...
p.s. tornando all'osservazione della BU 631 mi è venuto in mente che un motivo della mancata separazione potrebbe essere stato lo schermo apodizzante che oscurando il bordo dello specchio un po' diaframma l'apertura e quindi riduce leggermente la risoluzione (oltre a ingrossare un poco il disco centale).
La prossima volta, per le doppie al limite di risoluzione, proverò a tutta apertura senza l'apodizzante...
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Osservazione doppie sbilanciate del 14-09-2016
Ieri sera ho fatto una breve osservazione di qualche doppia : nulla di che , niente doppie strette in quanto il seeing era intorno al 6 /10 (valutato a 730x con lo schermo apodizzante) , ma comunque piuttosto sbilanciate. Come strumento ho usato il dobson da 45cm con la tavola equatoriale.
1 DEL : conosciuta anche come BU 63 è una doppia nel Delfino con componenti di magn. 6,2 e 8,02 separate di 0,9". Quindi una differenza di magnitudine tra le componenti pari a 1,82. La doppia era bellissima a 730x, perfettamente separata, la primaria mi è parsa bianca mentre la secondaria contrastava con un bel colore azzurro.
13 DEL: conosciuta anche come BU 65 è una doppia sempre nel Delfino con componenti di 5,64 e 8,24 separate di 1,5" e una differenza di magnitudine tra le componenti di ben 2,6. Anche questa appariva ben separata (sempre a 730x). Non ho rilevato particolari colorazioni delle componenti. La secondaria non mostrava il primo anello di diffrazione.
Altri tentativi con doppie più strette come ad es. la DA 1BC (20312+1116) con componenti distanti 0,35" non ha dato esito positivo per via del seeing .
Ieri sera ho fatto una breve osservazione di qualche doppia : nulla di che , niente doppie strette in quanto il seeing era intorno al 6 /10 (valutato a 730x con lo schermo apodizzante) , ma comunque piuttosto sbilanciate. Come strumento ho usato il dobson da 45cm con la tavola equatoriale.
1 DEL : conosciuta anche come BU 63 è una doppia nel Delfino con componenti di magn. 6,2 e 8,02 separate di 0,9". Quindi una differenza di magnitudine tra le componenti pari a 1,82. La doppia era bellissima a 730x, perfettamente separata, la primaria mi è parsa bianca mentre la secondaria contrastava con un bel colore azzurro.
13 DEL: conosciuta anche come BU 65 è una doppia sempre nel Delfino con componenti di 5,64 e 8,24 separate di 1,5" e una differenza di magnitudine tra le componenti di ben 2,6. Anche questa appariva ben separata (sempre a 730x). Non ho rilevato particolari colorazioni delle componenti. La secondaria non mostrava il primo anello di diffrazione.
Altri tentativi con doppie più strette come ad es. la DA 1BC (20312+1116) con componenti distanti 0,35" non ha dato esito positivo per via del seeing .
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Mi hai incuriosito e allora questa sera ho voluto osservare anch'io queste due doppie, in aria calma e cielo sereno. Usando l'acromatico da 150 mm f/5 detto "cinesone" (limite di Rayleigh 0.93") sono riuscito a risolvere entrambe le stelle a 300x usando un WF da microscopio da 12.5 mm e la Powermate 5x, con diagonale Baader-Zeiss. La 13 Del è stata più difficile a causa del maggiore divario di luminosità tra le componenti, dopo tutto il cielo milanese in questi giorni è fosco e anche se la secondaria non è molto debole, a ridosso dell'anello della principale non è sempre facile da cogliere (nel disegno è un po' più separata di quanto non appaia all'oculare). Ricordo le separazioni e gli angoli di posizione:
1 Del: 0.9" 350° (mag. 6.2 e 8.0)
13 Del: 1.5" 199° (mag. 5.6 e 8.2)
questi sono i disegnini che ho fatto sul quaderno, chiedo scusa a chi è esperto nel disegnare le stelle doppie ma non ho voglia di farne una bella copia:
questo rifrattore non smette di sorprendermi per fortuna dovrebbe essere buono solo per vedere qualche ammasso stellare...
grazie Dob per lo spunto
1 Del: 0.9" 350° (mag. 6.2 e 8.0)
13 Del: 1.5" 199° (mag. 5.6 e 8.2)
questi sono i disegnini che ho fatto sul quaderno, chiedo scusa a chi è esperto nel disegnare le stelle doppie ma non ho voglia di farne una bella copia:
questo rifrattore non smette di sorprendermi per fortuna dovrebbe essere buono solo per vedere qualche ammasso stellare...
grazie Dob per lo spunto
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
Ottimo Raf!
Dovevo anch'io osservare doppie e planetarie ieri sera ma all'ultimo ho avuto un problema: comunque spero di fare qualcosa prima che cambi il tempo, anche perchè l'alta pressione di questi giorni dovrebbe essere garanzia di buon seeing . Ho già una bella lista di doppie pronta...
Però adesso nasce una questione che mi piacerebbe approfondire (a proposito della separazione della 1 DEL col 150mm) : non si è sempre detto e scritto che i limiti di Dawes e Rayleigh valgono per doppie dalla luminosità simile ?
Dovevo anch'io osservare doppie e planetarie ieri sera ma all'ultimo ho avuto un problema: comunque spero di fare qualcosa prima che cambi il tempo, anche perchè l'alta pressione di questi giorni dovrebbe essere garanzia di buon seeing . Ho già una bella lista di doppie pronta...
Però adesso nasce una questione che mi piacerebbe approfondire (a proposito della separazione della 1 DEL col 150mm) : non si è sempre detto e scritto che i limiti di Dawes e Rayleigh valgono per doppie dalla luminosità simile ?
Re: Osservazione doppie strette del 19-07-2016
il limite di Rayleigh è semplicemente il raggio del primo anello scuro nell'immagine di diffrazione prodotta da un'apertura circolare. Nell'osservazione delle stelle doppie si adotta, convenzionalmente, come limite di separazioneDob ha scritto:non si è sempre detto e scritto che i limiti di Dawes e Rayleigh valgono per doppie dalla luminosità simile ?
ma non deve essere considerato troppo rigidamente. Tra l'altro essendo maggiore del limite di Dawes quello di Rayleigh è un po' più "rilassato" e per quella che è la mia esperienza si applica bene anche a stelle non troppo sbilanciate e soprattutto non troppo brillanti, altrimenti la secondaria si vede male. E' il caso della 1 Del.
Il limite di Dawes è invece un limite empirico. In ottica ondulatoria si può esprimere con un'espressione simile a quella del limite di Rayleigh (1.03(lambda)/D) ma non è corretto definirlo così perché nasce da prove sul campo, come spiega lo stesso Dawes nella sua memoria del 1867:
dove si riferisce espressamente alla separazione di due stelle entrambe di sesta grandezza. Con "just separate" io penso che si riferisse a quando la stella assume la forma di un 8 coi due dischi a contatto.
Se ci si accontenta di riconoscere la duplicità senza arrivare allo "splitting" anche il limite di Dawes - se le stelle sono di uguale luminosità - è conservativo perché ricordo che quando avevo il 102 mm acromatico (limite di 1.15") riuscivo ad allungare la Omega Leonis quando le due stelle erano a 0.6".