Articolo: escursioni e zaino di emergenza

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Marco Franceschetti
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Marco Franceschetti »

Ciao Fabrizio, grazie per le news.
Ora basta trovare un buon PMR446 con tecnologia DMR da portare in zaino.
Stavo valutando il modello TYT Proxel MD 430...
Tu cosa usi?
:wave:
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Luigi Lucci
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Luigi Lucci »

Ciao Marco, penso che se pur accattivante il PMR/DMR che hai indicato con quell'antennina compatta difficilmente andrai oltre i 500/1000 mt di portata a meno che le antenne non si vedano .... e' un apparato che nasce (leggendo le sue specifiche tecniche) per utilizzi piu' ristretti ed e' meno indicato per attivita' outdoor .....

Senza andare a cercare marchi strani, guarda in Midland modelli G9, G10, G15, G18 che sono tra i modelli piu' usati dai cacciatori ed hanno anche 69 canali LPD (liberi sino al ch 20, gli altri ch sono per usi specifici ...).

Io come ho scritto sopra uso un Icom IC F29 SR.
Luigi
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Marco Franceschetti
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Marco Franceschetti »

Grazie Luigi, ma vorrei comunque prenderne una con tecnologia DMR che sia retrocompatibile con il segnale analogico...
Non mi risulta che Midland ne abbia in catalogo, mentre per Icom cercherò sul sito.
Buona giornata 👍
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-SPECOLA->
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da -SPECOLA-> »

Io in banda PMR 446 mi accontento di utilizzare dei semplici ricetrasmettitori analogici, perché essendo radioamatore posso contare su ben altre soluzioni e sulla moltitudine di frequenze assegnate a questo SERVIZIO, sulle quali sono autorizzato ad operare in tutte le modalità di emissione, sia in analogico che in digitale, in tutti gli standard e con potenza fino 500 W MAX.

Il PROXEL MD-430 è appunto un ricetrasmettitore prodotto dalla cinese TYT, importato da PROXEL e venduto anche come Radioddity GD-73E).
Si tratta di ricetrasmettitori che operano sulla banda dei 70 cm UHF, nati per altri scopi (civili e radioamatoriali) e poi bloccati per funzionare in banda PMR446 (è sufficiente leggere le differenze tra il Radioddity GD-73A e il Radioddity GD-73E, per rendersene subito conto ;) ).

Lo standard digitale DMR però è soltanto uno dei due che sono stati applicati anche agli apparati ricetrasmettitori per la gamma PMR446.
L'altro standard è il dPMR, che è stato adottato da diverse case costruttrici per i propri rtx PMR446; mi riferisco in primis a MOTOROLA, ICOM e JVC KENWOOD, per le quali credo sia superfluo fare le presentazioni.

A parte il fatto che per avere il pieno controllo di un apparato digitale DMR bisogna essere un po' pratici nell'utilizzo di PC e SW, i due standard (DMR e dPMR) NON comunicano fra di loro (idem ovviamente in abbinamento con apparati analogici che operano in modalità di emissione FM stretta).

Fra i ricetrasmettitori dPMR per la banda PMR446, si annoverano anche i MOTOROLA XT660d (PMR446 analogico e digitale) e MOTOROLA XT665d (PMR446 analogico e digitale, con in più anche la possibilità di operare anche in gamma LPD433, sempre di LIBERO USO), che in virtù del marchio sono molto ben considerati, sia dai neofiti, che dagli esperti e dai professionisti; anche per via del prezzo, visto che si riescono a trovare persino a prezzo inferiore ai molto performanti MIDLAND G18, che sono a tutti gli effetti gli incontrastati TOP di GAMMA fra gli apparati PMR analogici.
Rimanendo sempre in casa MIDLAND, oltre ai già menzionarti G10 e G15, fra gli apparati analogici sono molto validi anche i G9 PLUS (c'è anche la versione "mimetica") e i G9 PRO.

I dPMR MOTOROLA di cui sopra, sono caratterizzati da:

128 canali impostabili su una copertura da 446,0 a 446,2 MHz, sia in analogico, che in digitale (quindi allocabili su tutti i 16 CH autorizzati in ITALIA).

Davvero monumentale il manuale MULTILINGUA di ben 1384 pagine, che ovviamente comprende anche la parte in ITALIANO (da pagina 461 a pagina 554):

Anche i menu della radio, sono MULTILINGUA e comprendono anche l'ITALIANO.

In modalità DIGITALE dPMR/DMR, le radio sono più simili ad un telefono, piuttosto che ad un ricetrasmettitore.

Il cavo di programmazione viene venduto a parte.

Le specifiche MILITARI si sprecano!

Qui una recensione.

Visionando questi video effettuati in banda radioamatoriale, ci si può fare un'idea delle prestazioni di un apparato digitale rispetto ad uno analogico, a parità di condizioni:

Dmr Vs Analogic 1° test video

Dmr vs Analogic 2° test video


Detto ciò, attualmente il traffico in gamma PMR446 si svolge prevalentemente in analogico, con modalità di emissione FM stretta.
Visti i limiti di questi apparati (primariamente antenna fissa e potenza massima di "soltanto" mezzo watt), che non si sposano molto bene con il prezzo degli apparati digitali, in banda PMR446 non sono molto diffusi.

Il mercato dei PMR446 analogici comunque propone diversi prodotti validi e affidabili, come quelli marchiati POLMAR, COMTRACK (che a catalogo ha anche qualcosa di piuttosto simile al PROXEL MD-430: http://www.ilelettronica.it/prodotto/comtrak-pmr446-4/, INTEK, ALINCO, BRONDI, ecc., giusto per citare i marchi più noti.

Soluzioni analogiche decisamente interessanti si trovano però anche sotto altri marchi (anche piuttosto "anonimi") e pure in prodotti "consumer" piuttosto molto economici, tipo appunto i SILVER CREST che periodicamente vengono proposti dalla catena di hard discount LIDL, come appunto quelli che ho preso io.
Ultima modifica di -SPECOLA-> il 29/07/2020, 15:55, modificato 1 volta in totale.
Fabrizio Ferrario
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da -SPECOLA-> »

Per quanto riguarda la lunghezza fisica dell'antenna, bisogna mettere in conto che per gli rtx PMR si parla di potenza ERP, ovvero di potenza irradiata efficace o potenza irradiata equivalente (ERP - Effective Radiated Power), cioè della potenza che un dipolo dovrebbe irradiare, radialmente, sul piano ortogonale, per avere la stessa potenza misurata sull'antenna in prova, nella direzione di massimo campo.
Essa dunque deve essere sempre valutata sommando il guadagno dell'antenna alla potenza del trasmettitore e sottraendo eventuali perdite del sistema.
Alla luce di tutto questo, è facile intuire che negli apparati PMR446 il contributo dell'antenna serve proprio per rimanere nei parametri fissati dal Legislatore, che per LPD e PMR aveva in mente degli apparati con un limitato raggio di azione, in modo da permettere a tutti gli utenti di usarli contemporaneamente, interferendo fra loro in maniera minima (premesso che in PMR446 di LIBERO USO non è prevista la protezione da interferenze).

Quindi in pratica un'antenna lunga potrebbe benissimo essere in realtà un carico fittizio, messo lì dai progettisti per abbattere l'emissione dello stadio finale di potenza del ricetrasmettitore > 0.5 W, per fare in modo che l'antenna ne irradi al massimo soltanto 0.5 e per questo performare né più, né meno come un'antenna visibilmente di dimensioni longitudinali inferiori.

Riguardo invece al discorso dei canali utilizzabili in gamma LPD, tutti i 69 CH da 433.075 a 434.775 MHz, si possono usare in regime LIBERO USO.
L'unica accortezza da avere, è quella di non interferire con comunicazioni effettuate da servizi che, sebbene allocati anch'essi sulle stesse frequenze, operano però in regime di Autorizzazione Generale.

Il fatto che molti ritengono che si possano utilizzare soltanto i primi 20 canali LPD, ha un perché.

Infatti nell'estensione del penultimo aggiornamento del Piano Nazionale Ripartizione Frequenze (PNRF), cioè quella pubblicata nel 2015, la nota 100A recitava:

Nota 100A: In accordo con la Decisione della Commissione Europea 2006/771/EC e successive modifiche e della CEPT ECC/DEC/(04)02 frequenze della banda 433,05-434,79 MHz possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio non destinati ad impieghi specifici, aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1).
L’impiego di sistemi atti alla trasmissione di segnali audio e di comunicazioni vocali è ammessa soltanto nella banda 433,050 – 433,575 MHz. Per questo tipo di impiego la canalizzazione è di 25 kHz o di 12,5 kHz.

Tali applicazioni rientrano nel regime di “libero uso” ai sensi dell'art. 105, comma 1, lettera o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, emanato con decreto legislativo 1° agosto 2003”.


Cosa che per altro veniva confermata anche dai documenti di omologazione degli apparati LPD (apparati che NUOVI non sono più in commercio, perché dal 2007 non vengono più prodotti*, in quanto soppiantati da quelli sulla banda SRD (Short Range Devices) intorno agli 860 MHz).

* Per effetto della decisione europea 19 marzo 2004:

https://web.archive.org/web/20070714042 ... EC0402.PDF

Per l'introduzione degli apparati ricetrasmittenti SRD che hanno mandato in pensione gli LPD, il termine di attuazione era stato infatti fissato al 1 giugno 2007, data a partire dalla quale quindi gli LPD "puri" si sono estinti.


INVECE, a seguito dell’aggiornamento del PNRF, datata 5 ottobre 2018, la medesima nota 100A è diventata:

100A In accordo con la decisione 2006/771/CE e successive modifiche, la banda di frequenze 433,05-434,79 MHz può essere impiegata ad uso collettivo da apparati a corto raggio destinati ad impieghi non specifici, aventi anche le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1).

L’impiego di sistemi atti alla trasmissione di segnali audio, video e di comunicazioni vocali è ammesso nei termini descritti dalle suddette decisioni e raccomandazioni.

La banda di frequenze 430÷440 MHz può essere impiegate ad uso collettivo, da apparati a corto raggio, per applicazioni Ultra Low Power Wireless Medical Capsule Endoscopy (ULP-WMCE), aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 2).

Tali applicazioni rientrano nel regime di “libero uso” ai sensi dell'art. 105, comma 1, lettera o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, emanato con decreto legislativo 1° agosto 2003 n. 259 e successive modifiche recante il Codice delle comunicazioni elettroniche.


Testo che rispetto alle versioni precedenti del PNRF, differisce sostanzialmente per il fatto che adesso in pratica non viene più data una indicazione specifica di divieto dell'audio, ma si dice che esso deve conformarsi alle normative europee sopra richiamate.

A questo proposito, già la 2013/752/EU che ha modificato la 2006/771/EC citata sopra, nella nota 44b riporta che nell’intervallo di frequenza da 433.050 a 434.040 MHz (i primi 37 canali LPD) è consentito l'audio con 10 mW e.r.p e duty cycle massimo del 10% * e nella nota 45b riporta la stessa medesima cosa per la banda da 434,04 a 434,79 MHz.

* Preciso che il legislatore ha sentito l’esigenza di andare anche oltre al solo caso delle comunicazioni audio/vocali e infatti introducendo il duty cycle massimo del 10%, non ha voluto significare altro, se non il fatto di cui ha inteso dare evidenza, ovvero che non si può operare tenendo la frequenza occupata continuamente (come per esempio farebbe un nodo FRN…).


Come quindi chiunque può verificare, fra questi documenti non esiste alcuna indicazione circa eventuali relative limitazioni nazionali; idem, già da Maggio 2015, nella Erc/Rec 78-03, per cui in assenza di altri riferimenti al riguardo, a partire dall’entrata in vigore del PNRF 2018, per applicazioni vocali è consentito l’utilizzo di tutti i 69 canali LPD.

Anche per quanto riguarda le comunicazioni audio, in quanto sempre in quegli stessi documenti (e il PNRF è Legge dello Stato) non viene posta alcuna limitazione all’utilizzo dei soli primi 10, 20 o 37 canali LPD, come spesso capita di ascoltare o oppure leggere (come anche in questo stesso thread).
Fabrizio Ferrario
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Marco Franceschetti »

Anche se siamo leggermente OT, comunque complimenti Fabrizio, sei davvero ferratissimo su questo argomento!! :clap: :clap: :clap:
Grazie per tutte le delucidazioni!
In realtà mi hai messo in crisi perché mi sembra di capire che lo standard analogico la fa da padrone oggi come oggi...
Però dopo aver visionato i video che hai postato, credo che comunque mi orienterò su un apparecchio che riceva i segnali sia analogico che digitale, tipo il Motorola XT660 anche se non è proprio minimale come cercavo io: ...meno peso in zaino, più posto per i binocoli!! :D

Tornando in topic, credo che sia sempre utile avere un sistema alternativo di comunicazione se si programmano giornate in posti dove il cellulare normalmente non prende.
:wave:
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da -SPECOLA-> »

Confermo che in ambito PMR446, attualmente e si tratta di un trend ormai storico, lo standard analogico è quello che la fa da padrone.

Il Motorola XT660, sebbene non sia tanto "slim" come il PROXEL MD-430, ha davvero tutte le carte in regola per essere un buon PMR446 analogico/dPMR.
Se quello è l'indirizzo, però, allora perché non puntare direttamente al fratello maggiore MOTOROLA XT665d, che in più ha la possibilità di operare anche in gamma LPD433? ;)

Sono d'accordo sul fatto che sia sempre utile avere un sistema alternativo di comunicazione, quando ci si trova in luoghi dove il cellulare normalmente non prende.
E a questo proposito non posso non ritornare alla conferma con la quale ho aperto questa mia risposta.
Non che la cosa faccia statistica, né tantomeno sia da considerarsi più di tanto indicativa, però per quello che può valere, personalmente io non ho MAI ascoltato nessuna emissione dPMR / DMR, in banda PMR446, di carattere di libero uso.
Le uniche che ho ascoltato, molto raramente, sono state di uso professionale (dipendenti di un centro commerciale, di una casa di cura e di un hotel, giusto per fare degli esempi).
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Luigi Lucci »

Ciao @specola , grazie per gli aggiornamenti legislativi sulla materia di cui non avevo ancora letto nulla, bene dal prossimo anno risparmiamo 12 euro!, lo sbattimento di doversi ricordare quando rinnovare la dichiarazione di inizio attivita' (perche' anche se dura 10 anni fanno presto a passare ... purtroppo!) e soprattutto ci uniformiamo al resto d'Europa ..... meglio tardi che mai.

Sul fronte dell'utilita' di avere con se una Radiotrasmittente in escursione, io sono sempre stato favorevole e la uso ormai da molti anni.

Mi devo decidere a rimettermi a studiare per la patente di radioamatore, in passato ci provai a prepararmi (c'era ancora l'esame di telegrafia!) ma alla fine ci rinuncia ..... mi mancano le basi di elettronica ed elettrotecnica e faccio fatica a digerire gli argomenti soprattutto sulla corrente alternata, ogni tanto riprendo in mano il libro di preparazione all'esame ma anche nel periodo del lockdown devo dire che ha funzionato come ottimo strumento per prendere sonno :D :wave:
Luigi
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da -SPECOLA-> »

Sì è vero Luigi, oltre al discorso economico, l'allineamento dell'Italia al resto dell'Europa, ha portato una considerevole semplificazione.
E chissà che questo non aumenterà le comunicazioni radio in regime di libero uso.
Anche se si tratta di ricetrasmettitori di limitata potenza, soprattutto se si opera da luoghi posti ad una buona elevazione s.l.m., i PMR possono risultare davvero utili, riuscendo a coprire anche distanze piuttosto considerevoli.
Però il buon esito di una chiamata necessita di un fattore determinante, che è indispensabile, ovvero che ci sia a portata utile qualcuno in ascolto; per questo più gente accende la radio e meglio è.

Comunque nello zaino, che già da solo evoca della salubre attività fisica all'aria aperta, una radio è soltanto una piccolissina parte del contenuto da avere sempre con sé, a portata di mano.

Per quanto riguarda i tuoi studi, anche in ambito radioamatoriale c'è stata un bel po' di semplificazione, dai tempi della telegrafia.
A questo proposito, se non lo hai già fatto, io ti consiglio di dare un'occhiata qui:

http://www.comunicazioniliguria.it/radiotest.php

http://www.aricrcampania.it/docpdf/libro_watermark.pdf
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da Luigi Lucci »

Grazie @specola entrambi i link sono molto intetessanti ..... questa estate in ferie li utilizzerò entrambi.
Per lo meno provo a metterci un po più d'impegno.

Ho fatto qualche test di prova nelle sezioni Codice Q e Regolamenti e sono tra il 40&60 % di risposte positive .....
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Re: Articolo: escursioni e zaino di emergenza

Messaggio da -SPECOLA-> »

Come per tutte le cose serve almeno un minimo di studio e di impegno.
Comunque sia, se anche non si dovesse passare, non muore mica nessuno; basterà attendere la successiva sessione di esame e ritentare, cercando nel frattempo di migliorare la propria preparazione.
Di sicuro l'esame si è alleggerito nel tempo (prima tema e CW, poi QUIZ e CW e adesso solo QUIZ, con inoltre il grandissimo vantaggio rispetto a prima, di poter contare anche su molto materiale presente in INTERNET), però comunque nessuno regala niente...

https://youtu.be/fcVpEUffSMg#t=3m14s

Esiste un filo che lega radio e attività all'aria aperta, che si chiama libertà.
Se gli apparati che funzionano su frequenze dove non sono richieste licenze, né autorizzazioni per poter operare (quindi CB, PMR446, LPD433 e SRD860), possono esprimere molte potenzialità e quindi essere utili in diverse occasioni, in ambito OM bisogna considerare tutto ciò elevato alla MASSIMA potenza e infatti molto spesso nei depliant e nei cataloghi del settore, dedicati ai ricetrasmettitori palmari, le case costruttici "proiettano" la propria comunicazione affiancando caratteristiche tecniche a scorci di attività outdoor, fotografati in scenari suggestivi.

Ecco un esempio dove c'è davvero proprio tutto: avventura, outdoor, zaino, radio e binocolo:

https://kenwood.eu/files/file/comms/uk/ ... e_Web2.pdf

D'altronde non è un caso che Ambrogio Fogar per il suo giro del mondo a vela da est a ovest, a bordo del Surprise, durato 400 giorni, avesse ottenuto dall'allora Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni il nominativo ministeriale I2NSF (Navigatore Solitario Fogar), per poter comunicare sulle frequenze assegnate al SERVIZIO di radioamatore, per mezzo di un rtx HF SWAN SS-200).
Allegati
Copertina CQ elettronica 1987_03.pdf
Copertina CQ elettronica 1987_03
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