L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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ottaviano fera
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da ottaviano fera »

No, tuvok, io non ho partecipato alla discussione ma sono perfettamente d'accordo con te.
L'occhio, "diaframmato" da una certa luminosità, vede meglio e con maggiore risoluzione e profondità di campo, esattamente come un obiettivo fotografico.
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Acronauta
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da Acronauta »

Ciao Tuvok, scusa se non ti ho risposto subito. Ad alti ingrandimenti la pupilla d'uscita è già piccola, la diaframmatura provocata dalla luce è ininfluente.

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ottaviano fera
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da ottaviano fera »

Re Vega ha scritto: Alcune sere fa invece osservavo Giove mentre scrivevo a Pier con il cell. e ho avuto la sensazione di percepire meglio i colori proprio nel momento in cui l'occhio passava dallo schermo del tel. all'oculare.
Evidentemente perchè la pupilla umana era ancora diaframmata (chiusa) dalla luminosità del cellulare.
E la diaframmatura dell'occhio, a mio parere, indipendentemente dal diametro della pupilla d'uscita dell'oculare, determina un miglioramento della visione.
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NeOFiTa

Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da NeOFiTa »

Volevo aprire una discussione proprio su questo argomento :) però per fortuna l' ho trovato che è un argomento già attivo. Avendo fatto di necessità virtù sono quasi totalmente d' accordo con quello che ha scritto Daniel Mounsey su Cloudy Nights, è un articolo molto famoso che avevo già letto alcuni anni fa, ma non dice niente di nuovo da quello che si sapeva già da molti anni, e che con l'esperienza ho sempre riscontrato, che effettivamente è così. Ho letto anche i vostri interventi sull'argomento con molto interesse, anche io Giove ho sempre iniziato ad osservarlo prima durante e appena dopo il crepuscolo trovando l'osservazione più appagante sotto diversi aspetti, uno tra i quali la minore saturazione dei colori e dei dettagli Gioviani, di notte utilizzando un 15cm F8 vado sempre piuttosto alto con gli ingrandimenti su Giove raggiungendo i 240x 300x diminuendo la luminosità del pianeta, difficilmente scendo sotto questi poteri di ingrandimento su Giove, mentre durante il crepuscolo utilizzo volentieri anche un oculare da 7mm con 170x, comunque se la nottata non mi permette di usufruire dai 240x ai 300x allora non tiro fuori neanche il telescopio da 15cm, proprio per il motivo della saturazione e del contrasto della luminosità del pianeta con il cielo, e mi sono accorto che molti particolari vengono praticamente cancellati dalla superficie del pianeta se scendo sotto la soglia dei 240x. La causa va ricercata anche nel diametro obbiettivo che viene utilizzato, solitamente almeno per me sul planetario un 25/28cm sarebbe già abbondanti come raccolta di luce su Giove ma sempre sfruttabili pensando di utilizzarci sopra ben 500x che sarebbero ideali su quei diametri se il seeing li permettesse, il problema si pone sui diametri da 30/35cm in su, dove l'osservazione di Giove impone l'utilizzo di filtri polarizzati e con questi strumenti sui 200x/300x avviene come nelle vecchie pellicole fotografiche.. si sovraespone perdendo dettagli. Nella mia zona l'inquinamento da illuminazione pubblica è molto forte e questo aiuta un poco ma non è la stessa cosa dell'osservazione al crepuscolo quando il cielo è ancora azzurro. Il sistema di illuminare il campo oculare con delle luci artificiali come dicevo prima era già utilizzato ed era conosciuto dagli astronomi planetari, addirittura in alcuni rifrattori di altri tempi ben progettati vi erano delle piccole lampade ad olio che illuminavano l'interno del tubo, e scegliere anche il colore della luce immessa nel tubo ottico da utilizzare grazie a dei filtri colorati. Anche da giovanissimo il mio mentore mi fece presente che le osservazioni al crepuscolo erano le più fruttuose, mi pare di ricordare che lo stesso Walter Ferreri nel libro "il mio primo telescopio" in un piccolo trafiletto fa riferimento nell'utilizzo planetario di Newton Dobson da 30cm in su e per evitare un evidente saturazione consiglia di schiarire il fondo cielo per diminuire il contrasto eccessivo tra la luminosità di Giove e il fondo cielo scuro, il suo consiglio pratico era di posizionare il Dobson nei pressi di un bel lampione ;) naturalmente posto in maniera che la luce del lampione non entri direttamente nel tubo o nelle ottiche del Dobson.
Concordo pienamente con ottaviano fera sul fatto che una pupilla diaframmata vede meglio e con maggior profondità di campo, oltretutto la diaframmatura della pupilla tende come nei telescopi a diminuire i difetti degli obbiettivi e in questo caso i difetti dell'occhio stesso, come nel mio caso l'astigmatismo. In piena luce non ho problemi gravi di vista ma la sera se non correggo con gli occhiali è una tragedia. Utilizzo spesso e volentieri negli oculari pupille di uscita molto piccole che mi permetterebbero di effettuare l'osservazione anche senza l'ausilio di lenti, ma il vederci bene è fondamentale.. e nonostante la scomodità preferisco indossare gli occhiali anche con queste pupille di uscita ad altiingrandimenti, perchè non è poi così ininfluente almeno nel mio caso visivo. Veramente molto interessante questa discussione. Spero si possa ampliare ulteriormente :D
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Lantaca
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da Lantaca »

io invece non lo sapevo, per cui alla prima occasione disponibile, osserverò al crepuscolo!
Grazie mille a tutti
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Antonio
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da Antonio »

Ringrazio Raf584 per avere iniziato questa discussione. Avevo letto che Piergiovanni aveva riportato se non erro che quando osservava i pianeti utilizzava una piccola fonte di luce bianca nei pressi della postazione osservativa.
Ho preso spunto e ho iniziato un po' a studiarmi l'argomento. Per adesso sono arrivato a questa deduzione:

in condizioni di luce normale il diametro della nostra pupilla è di circa 3,5 millimetri,
in condizioni di molta luce la pupilla si restringe fino a 1,5 mm;

E' in queste condizioni che noi di giorno percepiamo meglio i colori.

Se quando osserviamo ad esempio i pianeti abbiamo una pupilla del nostro occhio tra 1,5 e 3,5 mm, dovremmo percepire meglio i colori di cio' che stiamo osservando.
L'altra sera osservando la Luna verso l'una ho provato ad osservare con una luce accesa un po' a sinistra sopra la mia testa, ebbene ho avuto una visione migliore della Luna.
Se cosi' fosse bisogna capire dove e come posizionare una eventuale fonte di luce bianca tipo magari
una torcia a led.
Naturalmente correggetemi se ho detto qualche fesseria :D :wave:
Binoscopio s.w.120ed
Binocoli: Ibis hd 100 mm,Fujinon 10X50, Fujinon HCF 10 X 32, Nikon 7x35, altri.
Telescopi: Dobson Gso 12", Ziel acro 150/750, S.W. 120 f 1000;
S.W. 102 f 500; Stein optik 77 f 910;
Apm Apo 140 mm,s.w.100ed, TS Apo 102 F 7;
Vixen apo 80 ed ; Takahashi 76 Dcu;
Oculari coppie: celestron ultima 30mm, televue 25mm, denk 21mm,
G.O. 18 mm, Swarovsky 15,4 mm, -takahaschi 12.5mm e 9 mm, g.o. baader 6 mm- Radian
5mm - 4 mm,
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Torretta binoculare: Denkmeier - MaxBright-Auriga
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piergiovanni
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Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da piergiovanni »

Ciao diciamo che in linea di massima preferisco avere un buon cielo trasparente ed una lampadina a fianco, piuttosto che luci spente ma cielo di città, inquinato e pieno di pulviscolo. Per tale motivo, io preferisco l'inquinamento auto-prodotto che quello reale delle grandi città. Ovviamente anche la città ha i suoi benefici. Raf, ad esempio, a Milano gode di un seeing migliore al mio, cosi come Opera, che mi ha sempre stupito per il seeing perfetto per le osservazioni planetarie. Qui da me è spesso "ballerino" anche per questo, alla fine, ho deciso di usare un rifrattore da 5".
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
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Angelo Cutolo

Re: L'inquinamento luminoso fa bene (!)

Messaggio da Angelo Cutolo »

Io piu che diaframmare "realmente", semplicemente uso gli ingrandimenti piu opportuni per "regolare" la luce in entrata (maggiore ingrandimento, meno luce), a parte quando uso i filtri colorati per specifici dettagli, il mio occhio sul planetario pare rendere al meglio a partire da una P.U. di 1 mm a scendere e fino a circa 0,75 mm questo naturalmente è variabile in base al fatto se osservo il pianeta all'imbrunire o di notte (dopo il crepuscolo astronomico), questo vuol dire semplicemente che (per il mio modo di osservare) che con l'Obice la resa migliore la ho a partire dai 206x (ramsden da 8 mm), mentre con il Barile osservo sovente oltre i 400x, quindi con questo parto dai 5 mm del waler zoom (366x) per poi plafonarmi col nagler zoom a 4 mm (457x) ed a 3,5 mm (523x) e qualche rara puntata oltre tali ingrandimenti in condizioni particolari.
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