Verifica integrità binocolo.
Inviato: 10/06/2015, 19:49
Certe volte, mista all’euforia per il giocattolo nuovo mi assale l’ansia di aver fatto il classico passo più lungo della gamba… e il quesito che vi pongo ne è la prova provata!
Cominciamo con ordine, parlando dei corrieri, queste entità crudeli dedite alla tortura e sevizie dei nostri amati strumenti ottici.
Io nutro nei confronti dei corrieri un rapporto, come dire, di odio… e di odio!
Molto probabilmente perché dalle mie parti costoro hanno un modo di rapportarsi al cliente che definirei ‘delinquenziale’… giusto per usare un eufemismo.
Tempo fa andai a ritirare in fermo deposito il mio treppiedi manfrotto. Il pacco presentava delle ammaccature. Niente di chè in effetti (anche perché di un attrezzo metallico si trattava). Ad ogni modo chiesi educatamente di poter apporre la dicitura ‘con riserva’ al ritiro.
Apriti cielo!!
L’effetto della mia insistenza fu che mi ritrovai circondato da una schiera di energumeni poco propensi al dialogo!
Firmai e mi portai via il treppiedi.
Altro aneddoto.
Questa volta era un tavolino (quello che uso nelle uscite astrofile!). Ebbene, il pacco era in condizioni davvero penose. Ma poiché l’oggetto era di pochi euro firmai e me lo portai via.
Vicino a me un signore con la sua stampante: Pacco evidentemente ammaccato. Il tapino Insistette per poter ritirare con riserva.
Stessa scena. Da principio frasi fatte del tipo “…e mica lo sappiamo come era il pacco prima, mica li possiamo fotografare tutti...", poi intervento del diretto superiore che si pone in maniera sempre più dura. Alla fine capannello di addetti… per la serie o firmi e te lo porti via oppure lo lasci. E se insisti con questa riserva... sò mazzate!
Insomma, per mia esperienza questo ritiro con riserva è uno di quei diritti sulla carta (tipo la pensione per la nostra generazione).
Ciliegina sulla torta qualche giorno fa: Ero in coda con l’auto, davanti a me fermo sul bordo carreggiata un furgone di un noto vettore. All’interno il solerte addetto alla ricerca del pacco che doveva presumibilmente consegnare. Ebbene, preso dal riconoscimento dell’eletto, il tizio lanciava gli altri malcapitati pacchi che gli capitavano a tiro da una parte all’altra del furgone, con estrema nonchalance.
Tant’è vero che quando gli sono passato davanti non ho resistito e l’ho un pò ripreso, facendogli notare che non si trattano così gli articoli. Fortunatamente ha accusato il colpo (forse non se l'aspettava)… pensavo estraesse un’arma da fuoco e mi bucasse le gomme!
In definitiva, ho la ragionevole certezza che se uno strumento ottico ci arriva a casa in buono stato dovremmo davvero accendere un cero alla "madonna del doppietto alla fluorite naturale”!
Ed eccoci al dunque: Magnum gaudium... Il mio BT 126 è in viaggio!
La spedizione è assicurata per cui, a meno che il pacco non sia finito sotto un rullo compressore lo ritirerò (ovviamente senza dicitura ‘con riserva’, visto che i pollici mi servono per regolare il fuoco!) e dovrò dargli rapidamente una controllata:
Ottiche, prismi e attacco oculari. Questo mi viene in mente.
Cos’altro controlla il bravo binofilo quando gli arriva il pargolo a casa (fatto salvo di avere acquisito in primis le conoscenze in materia per non dover porre simili quesiti)?
Grazie...
Cominciamo con ordine, parlando dei corrieri, queste entità crudeli dedite alla tortura e sevizie dei nostri amati strumenti ottici.
Io nutro nei confronti dei corrieri un rapporto, come dire, di odio… e di odio!
Molto probabilmente perché dalle mie parti costoro hanno un modo di rapportarsi al cliente che definirei ‘delinquenziale’… giusto per usare un eufemismo.
Tempo fa andai a ritirare in fermo deposito il mio treppiedi manfrotto. Il pacco presentava delle ammaccature. Niente di chè in effetti (anche perché di un attrezzo metallico si trattava). Ad ogni modo chiesi educatamente di poter apporre la dicitura ‘con riserva’ al ritiro.
Apriti cielo!!
L’effetto della mia insistenza fu che mi ritrovai circondato da una schiera di energumeni poco propensi al dialogo!
Firmai e mi portai via il treppiedi.
Altro aneddoto.
Questa volta era un tavolino (quello che uso nelle uscite astrofile!). Ebbene, il pacco era in condizioni davvero penose. Ma poiché l’oggetto era di pochi euro firmai e me lo portai via.
Vicino a me un signore con la sua stampante: Pacco evidentemente ammaccato. Il tapino Insistette per poter ritirare con riserva.
Stessa scena. Da principio frasi fatte del tipo “…e mica lo sappiamo come era il pacco prima, mica li possiamo fotografare tutti...", poi intervento del diretto superiore che si pone in maniera sempre più dura. Alla fine capannello di addetti… per la serie o firmi e te lo porti via oppure lo lasci. E se insisti con questa riserva... sò mazzate!
Insomma, per mia esperienza questo ritiro con riserva è uno di quei diritti sulla carta (tipo la pensione per la nostra generazione).
Ciliegina sulla torta qualche giorno fa: Ero in coda con l’auto, davanti a me fermo sul bordo carreggiata un furgone di un noto vettore. All’interno il solerte addetto alla ricerca del pacco che doveva presumibilmente consegnare. Ebbene, preso dal riconoscimento dell’eletto, il tizio lanciava gli altri malcapitati pacchi che gli capitavano a tiro da una parte all’altra del furgone, con estrema nonchalance.
Tant’è vero che quando gli sono passato davanti non ho resistito e l’ho un pò ripreso, facendogli notare che non si trattano così gli articoli. Fortunatamente ha accusato il colpo (forse non se l'aspettava)… pensavo estraesse un’arma da fuoco e mi bucasse le gomme!
In definitiva, ho la ragionevole certezza che se uno strumento ottico ci arriva a casa in buono stato dovremmo davvero accendere un cero alla "madonna del doppietto alla fluorite naturale”!
Ed eccoci al dunque: Magnum gaudium... Il mio BT 126 è in viaggio!
La spedizione è assicurata per cui, a meno che il pacco non sia finito sotto un rullo compressore lo ritirerò (ovviamente senza dicitura ‘con riserva’, visto che i pollici mi servono per regolare il fuoco!) e dovrò dargli rapidamente una controllata:
Ottiche, prismi e attacco oculari. Questo mi viene in mente.
Cos’altro controlla il bravo binofilo quando gli arriva il pargolo a casa (fatto salvo di avere acquisito in primis le conoscenze in materia per non dover porre simili quesiti)?
Grazie...