Una riflessione sulla radioattività

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Enotria
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Hai perfettamente ragione Stefano quando dici:
"io credo che gli italiani non pensassero che un incidente nucleare avvenuto nella lontana Unione Sovietica di allora potesse avere qualche ripercussione da noi."
Chernobyl è stata una mazzata che ha colto l'intera Europa impreparata, cullata nell'illusione che fatti come Three Mile Island (1979, Pennsylvania, USA) potessero riguardare solo gli Stati Uniti, non certamente noi.

La confusione fu totale per l'ignoranza generale sull'argomento, per l'amplificazione data dai media che con più terrorizzavano, con più vendevano giornali, e per l'eterno contrasto fra le indicazioni delle molteplici Istituzioni che si contraddicono l'un l'altra.
Ricordo gli scontri fra l'allora responsabile della Protezione Civile Zamberletti ed il Ministro della Sanità Degan: l'uno suggeriva minimizzando, l'altro, da bravo politico, legiferava in modo molto più restrittivo, stando dalla parte del sicuro, non si sa mai.

Fatto sta che il divieto iniziale degli ortaggi a foglia larga e del latte ai bambini fu presto ritirato, ma le discariche dell'AIMA per molti mesi ancora distrussero di tutto e di più.

Sul costo economico di Chernobyl nessuno sa il dato reale. Si, sappiamo con certezza di qualche migliaia di miliardi, ma cosa ci sia costato realmente, nessuno lo saprà mai: è un conto che ciascuno di noi, senza saperlo, ha pagato in tanti modi.

A proposito, vi ricordo che il prossimo anno, il 26 di aprile, si compie la prima ricorrenza dell'emivita del Cesio137: facciamoci coraggio, ora ne abbiamo SOLO la metà di tutto quello che è fuoriuscito da Chernobyl. :mrgreen:

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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Qfwfq ha scritto:Per quanto riguarda cinghiali e funghi meglio lasciar perdere i soliti allarmismi da bar perché non è il caso di preoccuparsene.
Quello che dicono ne' più ne' meno anche gli altri link, tra i quali anche quello di ARPA Lombardia, riguardo al latte vaccino, che fa il paio con quello quotato:
http://ita.arpalombardia.it/ita/aree_te ... -latte.asp
Tutto entro i limiti di legge.
Gli allarmismi da bar spesso nascono coerentemente da un certo tipo deroghe, le cui vicende e vicissitudini poi rimangono nella memoria collettiva, creando un clima di "sospetto", tipo il livello di atrazina nell'acqua in Italia, della seconda metà degli anni '80.
Come per tutti gli argomenti, insomma, per poterne disquisire con cognizione di causa, serve sempre un minimo di preparazione e per questo tipo di cose, il bar è sempre il posto meno adatto.
Ultima modifica di -SPECOLA-> il 22/11/2015, 0:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Qfwfq ha scritto:io non ho avuto quest'impressione, tutt'altro, non hai nulla di che dispiacerti.
Quoto.
Fabrizio Ferrario
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stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Beh, comunque gli studi linkati confermano che nel 1986 una parte del territorio Italiano subì una certa dose di contaminazione da Cesio 137. Sono ben contento anch'io che si sia trattato di valori molto modesti, ma penso si tratti di un regalo di cui anche voi avreste fatto volentieri a meno... O no?

Purtroppo l'avvelenamento ambientale è fatto spesso dall'accumulo di tante piccole gocce che prese singolarmente sono magari poco significative ma che mischiate tutte insieme possono diventare molto più pericolose per la nostra salute.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Sì stevedet, quello che dici è condivisibile, il topic comunque è incentrato sulla radioattività naturale, per cui l'evento Cernobyl in questo caso non c'entra con l'argomento.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Giustissimo, abbandoniamo per un momento i fatti eclatanti come Chernobyl, Fukushima o gli ormai dimenticati Three Mile Island o il ben più grave Majak e torniamo agli inizi del post, alla nostra radioattività che ci è compagna da sempre, torniamo a San Pietro ed alla sua piazza in porfido citato nel primo intervento.

E' strano come anche persone ben istruite, trascurino completamente questa nostra quotidiana compagna di vita: non si vede, non si sente, se ne parla solo in rare occasioni e poi si dimentica, non esiste, forse non è mai esistita.

E poi mi capita di andare a casa di un amico, strenuo salutista, che non ha mai fumato in vita sua perché ci tiene ai suoi polmoni, e che mi mostra orgoglioso la sua raccolta di manufatti della seconda guerra: strumenti di aerei militari, bussole dell'esercito britannico, radio trasmittenti, ecc.

Oppure un mio conoscente che conosce a memoria la formula chimica e la cristallografia di centinaia di minerali di cui sa proprio tutto, ma se gli chiedo quali precauzioni adotta per i minerali altamente radioattivi, mi guarda come se io fossi un marziano.

Ed allora ben vengano iniziative di divulgazione come la nascita, quest'anno, del primo Museo della Radioattività in Italia (http://www.geigercountermuseum.it/), ben vengano le ormai decine di conferenze organizzate da emeriti esperti o le visite degli studenti: finalmente la radioattività non sarà più invisibile, ma toccata con mano, anzi, con Geiger, in piena libertà, ma in condizioni controllate e di assoluta sicurezza.

Perché è si vero che il Papa sopporta una radioattività doppia del normale, ma è bene che si cominci a conoscere anche alcuni pericoli che possono realmente danneggiarci.
E questo senza sensazionali allarmismi, senza fantastici calcoli sulle banane o sul sale da cucina, ma con la semplice conoscenza dei rischi reali.

:wave:
Andrea

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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

La radioattività naturale presente sul suolo e radiazioni cosmiche sono cose con le quali conviviamo da sempre e sinceramente non credo che mi comperò un contatore geiger o qualche altro tipo di rilevatore, per vivere nella fobia di queste minacce invisibili. :D
Interessante comunque avere una maggiore conoscenza della problematica.

Diverso il discorso per quanto riguarda chi per professione o diletto si espone ad una quantità più alta di radiazioni, ma anche qui mi pare si stia uscendo dal seminato, un po' come per Chernobyl.
Per le professioni a rischio esistono protocolli di sicurezza, se invece uno colleziona senza precauzioni minerali oppure materiale bellico radioattivo o contaminato, è un imprudente che se le va un po' a cercare...
alessio
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Ciao a tutti ragazzi
Mi permetto di intervenire su questo interessante 3ad raccontandovi la mia breve ma interessante esperienza sulla radioattivita'.
Fine 2014 presi un EDF 7X40 ancora "attivo".Mi spiego meglio:non bonificato o civilizzato(passatemi il termine) cioe' con ancora all'interno la pastiglia(attivabile da un galletto esterno) contenete un non meglio specificato elemento radioattivo che "accende" il reticolo in condizioni di buio o scarsa luminosita'.Segnalo che sul binocolo si trova in bella vista il simbolo che ci ricorda che abbiamo a che fare con qualcosa di pericoloso,cioe' il simbolino nero su sfondo giallo che ricorda molto una piu' ventolina che puo' far male alle dita in caso di contatto,che un elemento che emana onde radio.va be'...ma questa e' un'altra storia......... :P
Ovviamente sullo strumento si trovano in rete tutte le informazioni a riguardo,che non ci sono pericoli di nessuna natura,che comunque i meticolosi tedeschi anche se minimamente attivo lo esternano tranquillamente senza problemi e che,per ultimo ma non ultimo:e' uno strumento meraviglioso.
Volli lo stesso verificare cosa avevo acquistato,da prima recandomi da un amico competente in materia con ben 3 contatori geiger e poi dai VVFF di Siena su segnalazione di lui stesso,il quale mi informo' che basta fare una telefonata al 115,sentire quando sono disponibili e far verificare lo strumento.
Mi ricordava inoltre il rischio che in caso di positivita' dei test loro hanno l'obbligo di legge di prendere lo strumento,bonificarlo in qualunque modo, e,se ne rimane qualcosa,restituirlo al legittimo proprietario..:oops: :oops:
Va be'...appurato con i suoi contatori che l EDF era negativo(per la cronaca emana ed emanera' fino al decadimento tecnico per i prossimi 30.000 anni circa il 20% in piu' del suolo medio in provincia di Firenze)mi recai al comando dei VVFF di Siena.
Andai un sabato mattina,e dopo un po' di attesa venni raggiunto dai 2 operatori di turno interno,in servizio al momento.
Subito appena parlai di verificare la radioattivita' di uno strumento ricordo sorrisero e mi chiesero:hai la sveglia della nonna o l'orologio del nonno?? :lol: :lol: :lol:
No,ho un binocolo.Subito incuriositi lo hanno inforcato e provato senza curarsi tanto di simbolini avvisatori.Meravigliati di tanta resa ottica hanno chiamato i colleghi del turno esterno e mi ricordo che in tempo 2 minuti sono arrivati una 20ina di persone,comprese le 2 segretarie del centralino.Per la cronaca loro hanno in ordinanza un paio di 7x50 e 6x30 Galileo a mio e loro avviso pietosi....ma anche questa e' un'altra storia...
Cmq facendola breve anche ai loro 2 rilevatori geiger lo strumento risultava negativo con emissioni Sievert in linea con le misurazioni fatte qualche settimana prima da me "privatamente".
Concludendo aggiungo 3 cose veloci che i Vigili del fuoco mi hanno detto quella mattina:
Tutte le settimane in tutta Italia vengono fatte le rilevazioni della radioattivita' suolo e aria e messe a tabella
Che non e' vero che non siamo preparati,piuttosto non erano preparati in URSS quando avevano letteralmente tappezzato la nazione di bombe nucleari senza che la popolazione sapesse niente o avesse mai avuto la possibilita' di educare o difendersi in caso di catastrofe(...la storia ce lo ricorda bene)mentre in Giappone la procedura ha funzionato abbastanza bene(....tsunami devastante con successiva immane catastrofe nucleare)
Guardiamo tanto la tv con lavaggi del cervello su Chernobyl e Fukushima,quando sicuramente in un passato neanche tanto remoto abbiamo avuto o abbiamo sempre in casa oggetti (vecchie sveglie o orologi o vetri o bussole ecc.ecc)tanto innocenti quanto micidiali e neanche lo sappiamo...anzi probabilmente neanche lo vogliamo sapere....e poi pretendiamo la frutta bio......
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stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Una curiosità: dove si nasconderebbero le insidie micidiali nella sveglia della nonna? Ok il tic-tac mostruoso e la suoneria che aveva l'effetto di un elettroshock, ma poi?
Le lancette fosforescenti immagino...
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Si Stevedet,hai indovinato,sono proprio le lancette fosforescenti.
Chi volesse approfondire ovviamente in rete si trovano tutte le notizie del caso.

Due brevi informazioni,a me dette da questo signore di Firenze,radio amatore e grandissimo esperto in elettronica:
La nota marca di orologi fiorentina,antica fornitrice della regia marina,oggi brand internazionale del fascino e della qualita' del made in Italy,produceva,nei periodi fra la WWI e WWII ,dei profondimetri che avrebbero letteralmente scalibrato un rilevatore geiger.oggi fortunatamente questi strumenti sono quasi del tutto decaduti,anche se l'emissione ce' sempre con ovvi valori ben sopra lo Zeiss EDF.
Inoltre una vecchia sveglia della nonna sul comodino vicino al letto,con esposizione a meno di 1 metro per una 10ina di ore al giorno,ti "contamina" in un anno in media come 3 radiografie....1 ogni 4 mesi.adesso capiamo benissimo perché queste donnine vecchie nei paesini erano sempre acide e incavolate :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Stesso discorso vale per un orologio al polso ore e ore tutti i giorni.
Un po' meno fortunatamente per i vetri,ovviamente non tutti avevano ore e ore stumenti appresso,anche se di ottiche alle "terre rare" ce n'erano tantissime.

I primi a lavorare con le emissioni radio se non scopritori furono i coniugi Curie.Gli ingegneri bellici adetti ai lavori in quegli anni(dai primi degli anni '10 fino agli anni '70)sapevano molte bene della radioattivita' e della nocivita',probabilmente neanche loro potevano immaginare gli effetti che avrebbe portato con il tempo......tantomeno si curavano della gravita' della faccenda.Del resto la vita e la condizione umana per certe categorie di persone e' sempre contata poco,figuriamoci in quegli anni di guerre e miseria,la loro esclusa ovviamente :think: :think:
Questo signore mi diceva che gli unici a starci molto attenti gia' all'epoca erano appunto in tedeschi.

Aggiungo una triste e ben nota abbastanza attuale vicenda,che forse in molti gia' sanno:i famosi proiettili all'uranio impoverito.Il metallo che compone queste teste,trattato appunto con questo isotopo,solo con questo procedimento riesce a raggiungere una durezza tale da poter sfondare il metallo e il cemento armato.Nel contatto il proiettile esplode e inevitabilmente va in 1000 pezzi,ciascuno dei quali fortemente radioattivo....I primi a esserne a contato sono appunto i soldati e le sfortunate popolazioni delle zone delle guerre.Non solo subiscono danni immediati,ma si portano appresso per sempre le contaminazioni,con effetti devastanti oramai ben noti...e questo chi commissionava tali scempierie lo sapeva molto bene....altro che se lo sapeva....ma anche questa e' un'altra storia.
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Enotria
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Ed immagini bene.

Per rendere fosforescenti le ore e le lancette, si usava una vernice a base di una sostanza che diveniva fosforescente se eccitata e con del Radio 226 che aveva appunto il compito di attivare la fosforescenza.
Poi, col tempo, la vernice ha perso la sua luminosità ed ora la sveglia resta buia, invece il Radio 226 continua ancora a emettere radiazioni. Ma per quanto tempo ?
Vedi un po' tu: l'emivita del Radio è di 1600 anni ! :mrgreen:
Le lancette della vecchia sveglia mandano fondo scala il Geiger.
Le lancette della vecchia sveglia mandano fondo scala il Geiger.
Ora_4.JPG (21.06 KiB) Visto 6662 volte
E quali i pericoli reali ?
Sono sveglie che come minimo hanno mezzo secolo di vita, la vernice radioattiva si sta polverizzando e le particelle si distaccano e volano al minimo alito di vento. Chi le respira ?
L'altro problema è che il Radio 226, come tutte le sostanze radioattive, decade e si trasmuta in Radon 222, un gas inodoro ed insapore, ma molto pericoloso: è al secondo posto come causa dei tumori polmonari.
Chiarito il meccanismo della pericolosità del Radio, ne consegue che è della massima importanza verificare la tenuta a sigillo dei vetri delle sveglie, meglio ancora se questi oggetti li chiudiamo ermeticamente dentro scatole di plexiglas trasparente e le teniamo ben chiuse.


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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

C'è da dire che difficilmente una sveglia di quel tipo la si teneva ad un metro di distanza, visto il casino che faceva. :lol:

Beh, fortunatamente non ho mai avuto la passione per oggetti vintage, però certo, da bambino qualche grossa sveglia con le lancette fosforescenti me la ricordo per casa e le ho anche smontate quando si rompevano, per fare delle minitrottole con gli ingranaggi. E chi mai ci pensava alla radioattività delle lancette? Seee....
D'altronde, sempre da bambino, quando si rompeva un termometro si giocava per un po' con il mercurio in esso contenuto, che pareva magico, prima di buttarlo in pattumiera. L'unica raccomandazione di mia mamma era di non ingerirlo. Magari ci avete giocato anche voi...
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Le lancette luminose dei vecchi orologi erano pericolose soltanto per chi le fabbricava. Nei primi decenni in cui diventarono di moda la vernice luminosa al radio veniva infatti applicata da uno stuolo di signorine per mezzo di sottili pennelli; per rendere più appuntito il pennello e più fine il lavoro le signorine avevano l'abitudine di passarselo tra le labbra beccandosi invariabilmente un cancro alla bocca, e solo quando venne finalmente riconosciuta la pericolosità del radio si cambiarono le metodiche di applicazione.

Sostenere però che tenere in casa la sveglia della nonna o al polso un vecchio orologio sia micidiale mi sembra come minimo un'enormità, vorrei proprio vedere qualche statistica che lo dimostri.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Raf non credo ci sia una statistica,ma forse non ci sara' neanche mai....come non credo,ma posso anche sbagliare,nonostante i numerosi studi da anni,ci sia un numero UFFICIALE attendibile correlato fra chi fuma e i malati di cancro ai polmoni.Si sa che ce' un'alta probabilita',ma non abbiamo e non avremo mai la certezza che tutti quelli che fumano si ammaleranno.
Siamo nella sezione BAR,io mi sono limitato a riportare dati oggettivi (dati inconfutabili di radioattivita' dannosa certa che strumenti costruiti appositamente rilevano) e non soggettivi....tipo lo smog nelle citta' ci uccide.
Del resto non credo che se non fossero dannose ai VVFF avrebbero circolari del CNR e del ministero della sanita'....Tutto qui :thumbup: :thumbup:
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Qfwfq ha scritto:Sostenere però che tenere in casa la sveglia della nonna o al polso un vecchio orologio sia micidiale mi sembra come minimo un'enormità, vorrei proprio vedere qualche statistica che lo dimostri.
Certo, non è micidiale e, di sicuro, nessuna statistica lo dimostrerà mai.

Non è micidiale, perché il Radio della sveglia NON uccide, solo aumenta la possibilità che una particella radioattiva penetri nei polmoni, vi si incisti e faccia degenerare il corredo genomico di qualche cellula.

Nessuna statistica lo dimostrerà mai, perché stiamo parlando di un evento casuale, di cui abbiamo solo aumentato la possibilità del suo evento.

Ma qualcosa d'altro possiamo facilmente dimostrare: la maggiore o minore presenza di agenti possibili, e questo, ad esempio, lo puoi vedere leggendo un test che ho postato su di un Forum specializzato sulla Radioattività: http://www.radioactivityforum.it/forum/ ... f=20&t=394

Sta ora solo alla nostra intelligenza il capire se è rischioso o meno che quelle particelle radioattive che realmente vediamo e che realmente misuriamo sul filtro di cellulosa, vadano a finire nei nostri polmoni.

Se parliamo di basse dosi, la radioattività non da un danno immediato e direttamente riscontrabile, semplicemente aumenta la probabilità che questo danno si verifichi.

Sta poi a ciascuno di noi la scelta del nostro comportamento e la decisione di aumentare o meno questo rischio.


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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Enotria ha scritto:Sta poi a ciascuno di noi la scelta del nostro comportamento e la decisione di aumentare o meno questo rischio. :wave:
sono d'accordo, il nostro comportamento dev'essere commisurato al livello di rischio a cui siamo quotidianamente sottoposti perché le radiazioni ionizzanti sono tutto intorno a noi e anche dentro di noi. Se non si tiene presente questo fatto si finisce per creare degli allarmismi ingiustificati.

Tanto per fare un esempio qualche tempo fa il team di Spaceweather.com ha misurato i livelli di radiazioni a cui sono effettivamente sottoposti i viaggiatori e il personale di un volo commerciale. I risultati li potete vedere qui e soprattutto qui. Alla luce di quei risultati che derivano da misure dirette e non da modelli computerizzati che si basano soltanto sull'attività solare (come questo), che senso avrebbe per un frequent traveller o un assistente di volo preoccuparsi se tiene in casa la sveglia della nonna ? Certe valutazioni devono tenere conto del nostro stile di vita nel suo complesso.

In casa mia ho un pavimento costituito per la maggior parte di granito con piccole decorazioni in gabbro. Il granito è notoriamente la roccia più radioattiva, dunque che dovrei fare ? cambiare il pavimento ? forse se vivessi in un ambiente a rischio ridotto potrebbe valere la pena di eliminare anche questa causa di rischio, ma vivendo a Milano che è la città italiana col maggior numero di decessi l'anno legati alla pessima qualità dell'aria che senso avrebbe ? mio padre ha fatto il tassista in città per trentacinque anni e gli sono venuti quattro tumori, mica sto a guardare il pavimento di casa.
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Ecco perché dico che non comprerò mai un contatore geiger; per non farmi venire tutte queste paranoie.
Anche lo stress può fare male...
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

si Stevedet penso hai proprio ragione.....comunque paragonare un pezzo di granito con il cesio o il torio o l americio (usato appunto nelle lancette) e' come paragonare nell ordine di grandezza un innocente secchiello d'acqua con una burrasca....penso una brutta polmonite e' piu' facile beccarsela stando una fredda giornata d'inverno sotto la pioggia piuttosto che beccarsi un secchiello d'acqua in una calda giornata al mare
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stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

L'uomo moderno vive in un mondo dove sono presenti moltissimi fattori inquinanti che possono minare la sua salute.
Tuttavia consoliamoci, la nostra speranza di vita media è più che raddoppiata rispetto all'uomo primitivo che viveva in un mondo incontaminato. Il bilancio è dunque decisamente favorevole a noi.
Naturalmente si può sempre migliorare, evitando ad esempio quei comportamenti nocivi come fumo, eccesso di alcol, cattiva alimentazione, che possiamo facilmente controllare con un po' di buona volontà e che possono aumentare il rischio di incappare in brutte malattie.
Ma ormai queste cose le sanno un po' tutti.

Per il resto, non possiamo andare alla ricerca di ogni minima sfumatura che possa in teoria esserci nociva. Altrimenti non è più finita, secondo me. :wave:
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

si Stevedet...sicuramente un pavimento in granito o profido con fondo naturale piu' alto rispetto al parquet e' una sfumatura....ma una sveglia con misuratore geiger quasi a stecca tipo la foto di Enotria credimi non lo e' affatto.Beccarsi piene 4/5 lastre all'anno senza neanche saperlo non penso sia cosi' tanto salutare.
Del resto esistono misuratori tascabili abbastanza attendibili dal costo tutto sommato come un oculare astronomico di fascia media,non vedo perché almeno in casa non dovremmo garantire ai nostri figli o nipoti un ambiente tutto sommato accogliente e salubre.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

...E magari è anche divertente avere un misuratore di quelli. Eheheh, ho appena finito di scrivere che non lo comprerei mai e già mi faccio tentare... :lol:

Una curiosità, nella foto postata da Enotria la sonda del geiger è proprio sopra le lancette. Però nella pratica nessuno passa ore ed ore con la testa appoggiata alla sveglia ed immagino che allontanando la sonda il valore di radioattività registrato diminuirà di parecchio e dunque anche la sua potenziale pericolosità. No?
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

alessio ha scritto:Beccarsi piene 4/5 lastre all'anno senza neanche saperlo non penso sia cosi' tanto salutare.
se lavori come pilota d'aereo hai voglia quante lastre ti becchi in un anno, altro che quattro o cinque... Ma a parte questo ci sono dei numeri su cui ragionare ? altrimenti si discute del nulla cosmico. Il geiger mostra i conteggi al secondo, non la dose di radiazioni che uno si becca stando vicino alla sveglia, sono cose ben diverse.
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Da quel che ho letto spesso in giro, il personale che vola sulle rotte di lunga percorrenza ed ovviamente anche i viaggiatori che usano molto l'aereo, si beccano il corrispondente di qualche decina di radiografie anno.
Sarebbe interessante sapere quanto sono più soggetti a malattie causate da radiazioni rispetto alla media della popolazione.
Sono sicuro che qualcuno di voi super informati scodellerà a breve un bel ed esaustivo documento PDF in inglese... :thumbup:
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Già... E la nostra AstroSamantha e tutti gli altri astronauti che hanno trascorso mesi nella stazione orbitante? Dovrebbero brillare come lampioni stradali... Evidentemente la questione è un po' più complessa di una superficiale misurazione col geiger.
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

stevedet ha scritto:... immagino che allontanando la sonda il valore di radioattività registrato diminuirà di parecchio e dunque anche la sua potenziale pericolosità. No?
Nel caso del Radio non ha importanza, come già detto la pericolosità non è nelle radiazioni emanate, ma nel polverino che si stacca e che respiriamo. Ed è quando la polvere di Radio finisce nei polmoni che possono capitare i guai.

Qfwfq ha scritto: Il geiger mostra i conteggi al secondo, non la dose di radiazioni che uno si becca stando vicino alla sveglia, sono cose ben diverse.
Certamente, e per questo si utilizzano strumenti diversi, i dosimetri.
Dosimetro elettronico
Dosimetro elettronico
dos_4.jpg (12.64 KiB) Visto 6920 volte
Altro modello
Altro modello
dos_7.jpg (9.03 KiB) Visto 6920 volte
Sono strumenti che si portano sulla persona e che sommano la dose assorbita. Sensibili ai raggi Gamma e X, sono utilizzati dai piloti, dai medici che eseguono radiografie, da chi lavora nelle miniere, ecc.
stevedet ha scritto:Già... E la nostra AstroSamantha e tutti gli altri astronauti che hanno trascorso mesi nella stazione orbitante? Dovrebbero brillare come lampioni stradali... Evidentemente la questione è un po' più complessa di una superficiale misurazione col geiger.
Le radiazioni cosmiche assorbite sono effettivamente uno dei grossi problemi degli astronauti, forse se ne parla poco solo perché questi corrono dei rischi ben più gravi dell'accumulo di radiazioni.
Dopo un viaggio nello spazio, servono diversi anni per smaltire la "sbornia" radioattiva presa.

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Vincenzo22
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Vincenzo22 »

una bella discussione, con una linea tutto sommato condivisa, seppur con pareri sfumati e che discordano ..
ma la discussione procede davvero in maniera interessante ...

sul contatore geiger da avere in casa .. hehehe ... in effetti con tutti i soldi che spendiamo per l'ottica e annessi, sarebbe davvero una spesa che non ammazzerebbe il portafoglio ... ma che puó dare parecchie occasioni riflessione ...

personalmente ne costruii piú di uno parecchi anni fa, e uno lo possiedo ancora ..
in varie occasioni ho avuto modo di testarne l'efficacia .. in particolare vi cito un episodio ..

mio suocero qualche anno fa, fece un esame di quelli a contrasto con radioisopoti .. quelli in cui viene iniettato un liquido di contrasto che poi permette di fare valutazioni diagnostiche specifiche ...

orbene .. tornato a casa, portava con sé un foglio, in cui vi era la raccomandazione di evitare, per almeno 3 o 4 giorni, di stare a contatto con i bambini ..

incuriosito dalla cosa, presi lo strumento e mi misi a scandagliare la superficie di mio suocero ... :mrgreen:

tutto pareva nella norma, qualche tac tac tac piú rapido del solito, ma ( come mi aspettavo ) appena ragiunta la zona lombare il tac tac divenne piú intenso .. solo che .... era molto, molto piú di quanto mi potessi immaginare ...
sembrava davvero una mitraglia ...
idem sulla zona anteriore, nei pressi del basso ventre ...

in pratica il liquido di contrasto era nella fasi di filtraggio e successiva espulsione da parte dei reni / vescica ...

il bello é, che giorno successivo, la musica era nettamente peggiorata ... e per ottenere la mitraglia, bastava arrivare a poca distanza dalla persona, un paio di metri .. se poi appoggiavo lo strumento alle suddette zone, il ticchettio diventava un suono quasi continuo ....

i valori a memoria non li ricordo, ma dovrei aver fatto una foto al display del contatore ... tutto sta a trovarla, la foto ...

nei giorni seguenti il tac tac andó calando e dal 6 giorno non vi fu piú traccia di questa emissione , a significare che tutto il liquido era stato smaltito ..
chiaramente tenni il mio bimbo a distanza dal nonno , come da prescrizione del centro esami, ma ripeto, mai mi sarei aspettato che l'emissione sarebbe stata cosí intensa, da essere rilevata anche a distanza di qualche metro , come una raffica continua ...

riguardo agli orologi, ne ho uno assai vecchio e del tipo di cui avete discusso, peró debbo dire che non ha mai mostrato una particolare emissione ... giusto giusto qualche tac tac in piú del fondo ... forse le lancette erano poco pitturate ... ;)

una piccola cosa poi, a riguardo dei funghi ..
la cosa puó o potrebbe sembrare una banalitá rispetto a tutto lo schifo che mangiamo, ma giusto per inquadrare un pochino anche questo aspetto , ricordo che ai tempi di Chernobyl, il discorso del Cesio e dei funghi saltó fuori con grande allarme ..
in effetti va detto che alcune specie di funghi, hanno una particolare predisposizione ad assorbire piú Cesio 137 rispetto ad altre ... i porcini ad esempio erano quasi immuni, ma le finferle (cantharellus lutescens ) https://it.wikipedia.org/wiki/Cantharellus_lutescens
al contrario tendevano ad assorbirne parecchio ...
mi rammento che il gradino piú altro del podio spetta a quello che qui chiamano Champignon di montagna .. molto buon nel misto .. :thumbup: ( Rozites caperatus ) https://de.wikipedia.org/wiki/Reifpilz che , a leggere le rilevazioni che ancora oggi vengono fatte dai laboratori addetti a queste misure, arriva tranquillamente, anche ora, a superare il limite di legge per la tolleranza radiottiva nei cibi ... immaginatevi nel periodo a ridosso degli eventi di allora ..

in generale, la quasi totalitá dei funghi presenta ancora tracce di contaminazione da Chernobyl, ma stando ben distanti dai livelli limite .. salvo appunto il sopracitato champignon di momtagna
... come c'era da aspettarsi, anno dopo anno, il livello di contaminazione scende ..
significativo peró il raffronto con funghi provenienti da zone NON toccate dalle piogge di Chernobyl, ove il valore di Cesio 137 é 30 volte inferiore ...

debbo dire peró, che usando il mio contatore geiger, solo una volta riuscii a far aumentare il tac tac tac ... ;)
e fu, non misurando i funghi freschi, ma misurando i funghi cotti, le finferle appunto ... probabilmente con la cottura, il volume occupato si riduceva e quindi il sensore dello strumento era piú "focalizzato" .. giusto per usare un Termine a noi piú familiare ...
mi accontentai del profumo e tutto il preparato venne gettato ... la pentola , che andai poi a misurare, non presentó mai traccia di contaminazione ...

buon pomeriggio e mangiate pochi funghi ... :mrgreen: :mrgreen: ( pensare che li ho presi stamattina .... :D )
alessio
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Si Vincenzo,ne sta venendo fuori davvero un'interessante e utile discussione per tutti noi:clap: :clap: :clap:
Anche i punti di vista un po' discordanti in fondo fanno parte di una conversazione civile e costruttiva.

Tornando al topic,fra i vari oggetti domestici radioattivi,oltre i gia' citati (sveglie,bussole e orologi fluo+ottiche con vetri alle "terre rare")vorrei segnalare inoltre alcuni tipi di rilevatori a ionizzazione di gas e i vecchi elettrodi da saldatura "toriati".
2 brevi cenni su questi ultimi:erano molto cari infatti saldavano bene ed elegante.Chi salda abbastanza spesso sapra' benissimo la soddisfazione e la gratifica personale che si prova nel saldare velocemente e pulito.
Venivano utilizzati molto dai fabbri per il ferro in grate,inferriate e cancelli,un po' meno nell'industria e la pericolosita' erano le bacchette ancora intonse tutte assieme.Anche la scoria fumosa durante la lavorazione non scherzava inquanto a contaminazione.
Ovviamente gran parte della radioattivita' la si perdeva in questo procedimento ma ne rimaneva pur sempre una piccola quantita' sulla saldatura sul pezzo finito.
Mi dicono che a causa del prezzo elevato non e' che ne siano stati venduti parecchi in Italia,erano utilizzati e prodotti prevalentemente nell'Europa dell'Est.
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Alessio
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

alessio ha scritto:Si Vincenzo,ne sta venendo fuori davvero un'interessante e utile discussione per tutti noi:clap: :clap: :clap:
Anche i punti di vista un po' discordanti in fondo fanno parte di una conversazione civile e costruttiva.
Imho: le discussioni sono interessanti solo quando esistono punti di vista almeno un po' differenti. Altrimenti che discussioni sono?
Purtroppo si sta invece diffondendo sempre di più il concetto manicheo di vedere subito come ''nemico'' chi esprime un'idea differente alla propria o di colui che si considera come leader. :wave:
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Tenere in casa un Geiger non servirebbe a niente se non a farci sobbalzare ad ogni ticchettìo. Caso mai, come ha puntualizzato Enotria, può servire un dosìmetro, ma anche qui a meno di non vivere inconsapevolmente in un ambiente realmente contaminato non ne vedo l'utilità se non come giocattolo scientifico. Quando facevo sopralluoghi negli impianti petrolchimici ne ho usati diversi durante le fermate per manutenzione perché intorno a me c'era personale che eseguiva radiografie e gammagrafie. Se ne trovano su ebay, anche usati e dismessi, a prezzi interessanti.

Comunque se qualcuno volesse baloccarsi con la radioattività c'è un app per Android che sembra funzionare egregiamente, ma non fatene una malattia ;) : https://play.google.com/store/apps/deta ... vity&hl=it
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Tornando alla lista dei potenziali oggetti "domestici"radioattivi bisogna aggiungere anche i meteoriti.
Proprio stamattina con un tecnico parlavamo di ciò e di come ritrovarono anni fa la mattina i frammenti caduti la notte in un terreno in provincia di Siena.
Furono indispensabili un contatore geiger e un termometro a infrarossi.Pensare che dopo oltre 18 ore dall "atterraggio"questo frammento grosso più o meno come un pistacchio,oltre che a fare un incendio e a fare una grande fossa,aveva ancora una temperatura esterna di oltre 700°.
I VVFF una volta individuata la fossa di primo impatto lo rinvennero ad una 30ina di metri di distanza e a circa 50 cm sotto terra proprio grazie ad un geiger
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

https://www.youtube.com/watch?v=9mhrEom4d0k
Eccolo il filmato che documenta il tutto
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
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Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da vale75 »

https://youtu.be/ejZyDvtX85Y
Documentandomi grossolanamente sull'argomento...
Questa ragazza, di cui si conosce solo il nickname: bionerd23, mi ha sconvolto.
Sembra sia tedesca e va letteralmente a caccia di radioattività ,come se andasse in spiaggia a cercare le monetine col metal detector.

Dai suoi video e dalla sua preparazione si capisce che non é una "matta" in cerca di notorietà.
Mangia mele, cerca formiche e briciole di grafite a pripyat, fa sabbiature all'uranio in Brasile...
Non saprei se definirla incosciente o altro.
Quel briciolino nero vicino al dito...
dice 17000 microsievert. :shock:

Ps. Da febbraio 2018 non pubblica più niente e uno ha commentato nel suo ultimo video che "she passed away last november", ma se vero o meno, é sconosciuto.
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