Una riflessione sulla radioattività

Ritorna, a grande richiesta il Bar del Forum.
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Vi segnalo un bell'articolo di Piero Bianucci apparso sul sito web de La Stampa:

http://www.lastampa.it/2014/04/22/scien ... agina.html
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie per la segnalazione.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Non sapevo che Raf fosse interessato all'argomento Radioattività, buono a sapersi, del resto sono tante le cose che non so di Raf: che faccia ha, ad esempio. Almeno Pier l'ho visto in foto, mi par quasi di conoscerlo. Ma Raf, no, niente, buio assoluto.
E poi con quello pseudonimo impronunciabile, ma vuoi che sia roba ?
Ma vuoi scommettere che Raf è un marziano ?
Si, si, tutto corrisponde, persino la passione per l'astronomia, probabilmente proprio per tenere d'occhio il suo paese natio.

:twisted: "A nome dell'intero Ospizio dei Vecchietti, ci scusiamo con Raf per le assurde esternazioni di Enotria: ora l'abbiamo sedato (Diazepam 50mg.) e non dovrebbe più molestare nessuno." :twisted:

Dopo il riposino pomeridiano, riprendo il discorso Radioattività:
curioso come sia ben difficile vedere un giornalista trattare l'argomento con un minimo di serietà e di raziocinio.

Eppure i danni maggiori non li fa certo l'atomo, ma l'ignoranza e la sua diletta figlia, la Paura.

Ad esempio, si parla tanto di Chernobyl, eppure l'Italia di danni reali ed immediati non ne ha avuti quasi nessuno.
Certo, Chernobyl ci è costato tantissimo, abbiamo buttato al vento miliardi di lire, ma non certo per colpa di Chernobyl.

Per colpa nostra, solo per colpa nostra.

Gli italiani non erano, e non sono tuttora, preparati a gestire ed a capire un evento radioattivo.
Gli italiani sono emotivi, non hanno ne tempo, ne voglia, di ragionare, agiscono d'impulso, secondo una logica primitiva che dice: "prima scappa, poi ci penserai". :mrgreen:

Purtroppo in questo scenario di ignoranza, la paura, invece che salvarci la vita, ci danneggia.
Aggiungete alla assoluta ignoranza della radioattività, la atavica sfiducia degli italiani sul Governo e sulle Istituzioni e avete il quadro completo di ciò che successe nell'aprile del 1986.

Ed allora ben venga la diffusione di una cultura sulla radioattività, ben vengano i Forum (meglio se ben gestiti), ben vengano i Musei, ben vengano gli articoli sui giornali, purché pacati e consapevoli, non allo scopo di vendere copie spaventando.

Sarebbe molto importante far capire e far ragionare: nel momento del evento permetterebbe di adottare i provvedimenti opportuni e di non intraprendere delle azioni che, pur non avendo alcuna utilità, si rivelano spaventosamente costose.
Pensate solo ai sei mesi di isteria collettiva, in cui si buttava tutto quello che proveniva dall'agricoltura, sulla base di un ragionamento tanto semplice, quanto tragico: "L'Autorità dice che è buono, ma siccome dell'autorità non mi fido, io preferisco farne a meno."


Sull'onda della emotività, siamo tutti terrorizzati da un evento avvenuto a migliaia di chilometri di distanza (Chernobyl, Fukushima, ecc.) che ci danneggia minimamente e, al contrario, conviviamo ed accettiamo pericoli molto maggiori ed a casa nostra, come, ad esempio, i prodotti dei terreni inquinati e che pure sono coltivati ed i cui frutti sono spediti in tutta Italia.

Ma si può ragionare così ?

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Enotria
http://www.astrotest.it/wp-content/uplo ... 24x682.jpg

Per quanto riguarda le generalizzazioni espresse riguardo all'"ITALIANO MEDIO", non sono d'accordo; secondo me è uno spaccato che lascia un po' il tempo che trova.
Come per tutte le cose e per tutti i campi, infatti, c'è chi conosce e chi non conosce, come anche chi è interessato ad un argomento e chi no.
Tutto qui.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Enotria ha scritto:E poi con quello pseudonimo impronunciabile, ma vuoi che sia roba ?
ma andiamo, un vecchietto come te non ha mai letto Italo Calvino e le cosmicomiche ? non posso crederci.... :doh: :doh: :doh: e poi il mio nickname non si pronuncia, si vede e basta :lol:

http://www.torinoscienza.it/dossier/che ... _2918.html
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Sempre in tema di radioattività suggerisco di leggere questo bell'articolo

https://it.wikipedia.org/wiki/Dose_equi ... una_banana

e di guardare questo grafico (tratto dalla stessa pagina linkata sopra)

Immagine

da cui si evince che in un viaggio aereo ci si beccano più radiazioni che in una radiografia.
Avatar utente
piero
Buon utente
Messaggi: 4186
Iscritto il: 18/09/2011, 23:37
Località: Torino

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da piero »

seguo sempre con interesse il sito e gli scritti del mio buon concittadino, che mi è ancora è più empatico da quando ho scoperto che ha le mie stesse preferenze in fatto di ca degli oculari ( 70°); chissà se un giorno o l'altro mi capiterà di conoscere sia lui che Ferreri
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Sì,
il materiale radioattivo naturale è diventato una manna, da quando dai CONTATORI GEIGER surplus hanno cominciato a rimuovere i provini radioattivi che ne costituivano parte del corredo.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Effettivamente vi sono sulla radioattività degli aspetti a cui normalmente non prestiamo attenzione.

Ad esempio è stato citato il maggior danno che subiamo andando in aereo e questo è certamente vero e può interessare chi viaggia per lavoro oltre i 10000 metri. Ricordo che una quindicina di anni fa alcuni piloti dell'Alitalia mi hanno contattato per una controversia con la loro Compagnia riguardo agli indennizzi che vengono pagati al personale viaggiante. In sostanza i compensi standardizzati offerti erano ritenuti insufficienti ed allora volevano acquistare dei dosimetri personali per verificare la reale dose assorbita.

Ma ai tempi post Chernobyl i piloti non erano certo i soli a prendere coscienza del problema, nello stesso periodo sono stato contattato da tanti altri personaggi che improvvisamente avevano scoperto i rischi potenziali connessi al loro lavoro: scaricatori dei porti, i famosi camalli, che poco volentieri svuotavano navi provenienti dall'Ucraina, operai delle fonderie, che poco si fidavano dei rottami provenienti dai paesi dell'Est, ecc. ecc.

Riguardo poi al danno da radioattività, non ha molto senso parlare di valori assoluti, in genere si dovrebbe parlare sempre di "maggior danno di . . . . ".
Il pericolo della radioattività dovrebbe essere visto come una specie di Lotteria di Capodanno, ma alla rovescia !
Normalmente abbiamo il nostro biglietto, ma alcuni invece di uno, ne prendono due, dieci, cento.
Con quali conseguenze ?
E chi lo può dire ? Ci sarà sempre chi con un solo biglietto si becca la leucemia e chi pur avendo cento biglietti sta benissimo.
Io, personalmente, preferisco tenere al minimo le probabilità negative, poi, sarà quel che Dio vorrà, non vorrei mai che a vincere l'estrazione del giorno fosse proprio quella banana, quella dell'articolo.

Le persone istruite ci dicono che il danno della radioattività è di tipo stocastico, che è inevitabile, ma che può solo venire ridotto, ma mai eliminato. Se lo dicono loro. :think:

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

@Enotria: a leggere il tuo intervento parrebbe che il disastro di Chernobyl fu tutta una gran barzelletta.
A suo tempo io ricordo che si parlò di una grossa nube radioattiva che le correnti d'alta quota portarono verso l'Europa occidentale e che, a causa delle precipitazioni del periodo, vi fu una ricaduta su alcune regioni del nord Italia. Ricordo anche che non fu l'isteria collettiva (neppure ci si rendeva bene conto di cosa fosse successo) ma le autorità preposte al controllo della salute pubblica a consigliare di non consumare prodotti dell'orto che fossero stati interessati da quelle precipitazioni e si parlò anche del latte fresco.
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Grazie Fabrizio; chissà perché ogni tanto compare qualcuno a dirci che siccome esiste una radioattività ''naturale'' presente al suolo ed in più siamo esposti ai raggi cosmici, cosa volete che sia se ogni tanto avviene un incidente tipo Chernobyl o Fukushima...

La contaminazione da Cesio 137 ci fu a causa delle precipitazioni che per sfiga interessarono proprio le nostre regioni in quel periodo; poi può anche darsi che il livello non sia stato tale da provocare rischi di salute per la popolazione, io non lo so, ma non credo lo sappia neppure chi lo nega a prescindere.
Si parla di rischi a lungo termine ovviamente, di accumulo di lungo periodo; davvero si può escludere che tutto ciò non ci abbia regalato qualche tumore in più?

Anche le innumerevoli esplosioni di ordigni nucleari fatte da Americani e Russi negli anni '50 e '60 e di cui non si sa poi molto, siamo proprio certi che non ci abbiano lasciato qualche spiacevole ricordino?
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

stevedet ha scritto:@Enotria: a leggere il tuo intervento parrebbe che il disastro di Chernobyl fu tutta una gran barzelletta.
Mi dispiace se i miei interventi hanno portato a questa impressione, non era certo questa la mia intenzione, al contrario.

Chernobyl in se fu una immane tragedia che colpì allora una piccola parte dell'Europa e che ancora oggi e per tanti anni ancora, grava e graverà sulla salute di chiunque, in qualsiasi parte del mondo si trovi.


:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Enotria ha scritto:Mi dispiace se i miei interventi hanno portato a questa impressione, non era certo questa la mia intenzione, al contrario.
io non ho avuto quest'impressione, tutt'altro, non hai nulla di che dispiacerti. Per quanto riguarda l'incidente di Chernobyl - che in realtà non c'entra con l'argomento di questo topic che riguarda la radioattività naturale - hai detto delle cose verissime
Ad esempio, si parla tanto di Chernobyl, eppure l'Italia di danni reali ed immediati non ne ha avuti quasi nessuno. Certo, Chernobyl ci è costato tantissimo, abbiamo buttato al vento miliardi di lire, ma non certo per colpa di Chernobyl.
che sottoscrivo in pieno.

Sulle conseguenze di quell'incidente bisognerebbe fare riferimento soprattutto ai documenti dell'IAEA, che sono gli unici che contano davvero, come questo, che riporta il disastro di Chernobyl alle sue effettive dimensioni. Per quanto riguarda cinghiali e funghi meglio lasciar perdere i soliti allarmismi da bar perché non è il caso di preoccuparsene.
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Andrea, evidentemente ho capito male io.
Su una cosa concordo con te, noi cittadini italiani (parlo in generale) non abbiamo una gran fiducia delle nostre istituzioni. C'è da dire che a furia di venire a conoscenza di episodi di corruzione all'interno delle amministrazioni pubbliche, di appalti truccati ed infiltrazioni mafiose nelle grandi opere, è un po' inevitabile che la gente comune diventi più diffidente. La fiducia è una cosa seria.... diceva una vecchia pubblicità.
Prendiamo un caso come quello della TAV Torino Lione (lo porto solo come veloce esempio, non mi interessa entrare nel merito). Le istituzioni dei due paesi interessati dicono che è utile, ma mentre le popolazioni locali francesi si fidano, quelle italiane no e da anni i lavori sono boicottati.

Torniamo a Chernobyl; in quel caso io credo che gli italiani non pensassero che un incidente nucleare avvenuto nella lontana Unione Sovietica di allora potesse avere qualche ripercussione da noi. In tal senso non vi furono atteggiamenti di paura. Furono le autorità in quel caso a metterci in guardia, con alcune norme riguardo al consumo di frutta, verdura e latte.
Se poi ci abbiano raccontato proprio tutto, io la mano sul fuoco non ce la metto... :wave:

EDIT: in ogni caso non vedo perché tu debba chiedere scusa. Ognuno esprime il suo pensiero! :thumbup:
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Hai perfettamente ragione Stefano quando dici:
"io credo che gli italiani non pensassero che un incidente nucleare avvenuto nella lontana Unione Sovietica di allora potesse avere qualche ripercussione da noi."
Chernobyl è stata una mazzata che ha colto l'intera Europa impreparata, cullata nell'illusione che fatti come Three Mile Island (1979, Pennsylvania, USA) potessero riguardare solo gli Stati Uniti, non certamente noi.

La confusione fu totale per l'ignoranza generale sull'argomento, per l'amplificazione data dai media che con più terrorizzavano, con più vendevano giornali, e per l'eterno contrasto fra le indicazioni delle molteplici Istituzioni che si contraddicono l'un l'altra.
Ricordo gli scontri fra l'allora responsabile della Protezione Civile Zamberletti ed il Ministro della Sanità Degan: l'uno suggeriva minimizzando, l'altro, da bravo politico, legiferava in modo molto più restrittivo, stando dalla parte del sicuro, non si sa mai.

Fatto sta che il divieto iniziale degli ortaggi a foglia larga e del latte ai bambini fu presto ritirato, ma le discariche dell'AIMA per molti mesi ancora distrussero di tutto e di più.

Sul costo economico di Chernobyl nessuno sa il dato reale. Si, sappiamo con certezza di qualche migliaia di miliardi, ma cosa ci sia costato realmente, nessuno lo saprà mai: è un conto che ciascuno di noi, senza saperlo, ha pagato in tanti modi.

A proposito, vi ricordo che il prossimo anno, il 26 di aprile, si compie la prima ricorrenza dell'emivita del Cesio137: facciamoci coraggio, ora ne abbiamo SOLO la metà di tutto quello che è fuoriuscito da Chernobyl. :mrgreen:

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Qfwfq ha scritto:Per quanto riguarda cinghiali e funghi meglio lasciar perdere i soliti allarmismi da bar perché non è il caso di preoccuparsene.
Quello che dicono ne' più ne' meno anche gli altri link, tra i quali anche quello di ARPA Lombardia, riguardo al latte vaccino, che fa il paio con quello quotato:
http://ita.arpalombardia.it/ita/aree_te ... -latte.asp
Tutto entro i limiti di legge.
Gli allarmismi da bar spesso nascono coerentemente da un certo tipo deroghe, le cui vicende e vicissitudini poi rimangono nella memoria collettiva, creando un clima di "sospetto", tipo il livello di atrazina nell'acqua in Italia, della seconda metà degli anni '80.
Come per tutti gli argomenti, insomma, per poterne disquisire con cognizione di causa, serve sempre un minimo di preparazione e per questo tipo di cose, il bar è sempre il posto meno adatto.
Ultima modifica di -SPECOLA-> il 22/11/2015, 0:28, modificato 1 volta in totale.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Qfwfq ha scritto:io non ho avuto quest'impressione, tutt'altro, non hai nulla di che dispiacerti.
Quoto.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Beh, comunque gli studi linkati confermano che nel 1986 una parte del territorio Italiano subì una certa dose di contaminazione da Cesio 137. Sono ben contento anch'io che si sia trattato di valori molto modesti, ma penso si tratti di un regalo di cui anche voi avreste fatto volentieri a meno... O no?

Purtroppo l'avvelenamento ambientale è fatto spesso dall'accumulo di tante piccole gocce che prese singolarmente sono magari poco significative ma che mischiate tutte insieme possono diventare molto più pericolose per la nostra salute.
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9326
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da -SPECOLA-> »

Sì stevedet, quello che dici è condivisibile, il topic comunque è incentrato sulla radioattività naturale, per cui l'evento Cernobyl in questo caso non c'entra con l'argomento.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Giustissimo, abbandoniamo per un momento i fatti eclatanti come Chernobyl, Fukushima o gli ormai dimenticati Three Mile Island o il ben più grave Majak e torniamo agli inizi del post, alla nostra radioattività che ci è compagna da sempre, torniamo a San Pietro ed alla sua piazza in porfido citato nel primo intervento.

E' strano come anche persone ben istruite, trascurino completamente questa nostra quotidiana compagna di vita: non si vede, non si sente, se ne parla solo in rare occasioni e poi si dimentica, non esiste, forse non è mai esistita.

E poi mi capita di andare a casa di un amico, strenuo salutista, che non ha mai fumato in vita sua perché ci tiene ai suoi polmoni, e che mi mostra orgoglioso la sua raccolta di manufatti della seconda guerra: strumenti di aerei militari, bussole dell'esercito britannico, radio trasmittenti, ecc.

Oppure un mio conoscente che conosce a memoria la formula chimica e la cristallografia di centinaia di minerali di cui sa proprio tutto, ma se gli chiedo quali precauzioni adotta per i minerali altamente radioattivi, mi guarda come se io fossi un marziano.

Ed allora ben vengano iniziative di divulgazione come la nascita, quest'anno, del primo Museo della Radioattività in Italia (http://www.geigercountermuseum.it/), ben vengano le ormai decine di conferenze organizzate da emeriti esperti o le visite degli studenti: finalmente la radioattività non sarà più invisibile, ma toccata con mano, anzi, con Geiger, in piena libertà, ma in condizioni controllate e di assoluta sicurezza.

Perché è si vero che il Papa sopporta una radioattività doppia del normale, ma è bene che si cominci a conoscere anche alcuni pericoli che possono realmente danneggiarci.
E questo senza sensazionali allarmismi, senza fantastici calcoli sulle banane o sul sale da cucina, ma con la semplice conoscenza dei rischi reali.

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

La radioattività naturale presente sul suolo e radiazioni cosmiche sono cose con le quali conviviamo da sempre e sinceramente non credo che mi comperò un contatore geiger o qualche altro tipo di rilevatore, per vivere nella fobia di queste minacce invisibili. :D
Interessante comunque avere una maggiore conoscenza della problematica.

Diverso il discorso per quanto riguarda chi per professione o diletto si espone ad una quantità più alta di radiazioni, ma anche qui mi pare si stia uscendo dal seminato, un po' come per Chernobyl.
Per le professioni a rischio esistono protocolli di sicurezza, se invece uno colleziona senza precauzioni minerali oppure materiale bellico radioattivo o contaminato, è un imprudente che se le va un po' a cercare...
alessio
Buon utente
Messaggi: 1403
Iscritto il: 29/09/2011, 8:26

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Ciao a tutti ragazzi
Mi permetto di intervenire su questo interessante 3ad raccontandovi la mia breve ma interessante esperienza sulla radioattivita'.
Fine 2014 presi un EDF 7X40 ancora "attivo".Mi spiego meglio:non bonificato o civilizzato(passatemi il termine) cioe' con ancora all'interno la pastiglia(attivabile da un galletto esterno) contenete un non meglio specificato elemento radioattivo che "accende" il reticolo in condizioni di buio o scarsa luminosita'.Segnalo che sul binocolo si trova in bella vista il simbolo che ci ricorda che abbiamo a che fare con qualcosa di pericoloso,cioe' il simbolino nero su sfondo giallo che ricorda molto una piu' ventolina che puo' far male alle dita in caso di contatto,che un elemento che emana onde radio.va be'...ma questa e' un'altra storia......... :P
Ovviamente sullo strumento si trovano in rete tutte le informazioni a riguardo,che non ci sono pericoli di nessuna natura,che comunque i meticolosi tedeschi anche se minimamente attivo lo esternano tranquillamente senza problemi e che,per ultimo ma non ultimo:e' uno strumento meraviglioso.
Volli lo stesso verificare cosa avevo acquistato,da prima recandomi da un amico competente in materia con ben 3 contatori geiger e poi dai VVFF di Siena su segnalazione di lui stesso,il quale mi informo' che basta fare una telefonata al 115,sentire quando sono disponibili e far verificare lo strumento.
Mi ricordava inoltre il rischio che in caso di positivita' dei test loro hanno l'obbligo di legge di prendere lo strumento,bonificarlo in qualunque modo, e,se ne rimane qualcosa,restituirlo al legittimo proprietario..:oops: :oops:
Va be'...appurato con i suoi contatori che l EDF era negativo(per la cronaca emana ed emanera' fino al decadimento tecnico per i prossimi 30.000 anni circa il 20% in piu' del suolo medio in provincia di Firenze)mi recai al comando dei VVFF di Siena.
Andai un sabato mattina,e dopo un po' di attesa venni raggiunto dai 2 operatori di turno interno,in servizio al momento.
Subito appena parlai di verificare la radioattivita' di uno strumento ricordo sorrisero e mi chiesero:hai la sveglia della nonna o l'orologio del nonno?? :lol: :lol: :lol:
No,ho un binocolo.Subito incuriositi lo hanno inforcato e provato senza curarsi tanto di simbolini avvisatori.Meravigliati di tanta resa ottica hanno chiamato i colleghi del turno esterno e mi ricordo che in tempo 2 minuti sono arrivati una 20ina di persone,comprese le 2 segretarie del centralino.Per la cronaca loro hanno in ordinanza un paio di 7x50 e 6x30 Galileo a mio e loro avviso pietosi....ma anche questa e' un'altra storia...
Cmq facendola breve anche ai loro 2 rilevatori geiger lo strumento risultava negativo con emissioni Sievert in linea con le misurazioni fatte qualche settimana prima da me "privatamente".
Concludendo aggiungo 3 cose veloci che i Vigili del fuoco mi hanno detto quella mattina:
Tutte le settimane in tutta Italia vengono fatte le rilevazioni della radioattivita' suolo e aria e messe a tabella
Che non e' vero che non siamo preparati,piuttosto non erano preparati in URSS quando avevano letteralmente tappezzato la nazione di bombe nucleari senza che la popolazione sapesse niente o avesse mai avuto la possibilita' di educare o difendersi in caso di catastrofe(...la storia ce lo ricorda bene)mentre in Giappone la procedura ha funzionato abbastanza bene(....tsunami devastante con successiva immane catastrofe nucleare)
Guardiamo tanto la tv con lavaggi del cervello su Chernobyl e Fukushima,quando sicuramente in un passato neanche tanto remoto abbiamo avuto o abbiamo sempre in casa oggetti (vecchie sveglie o orologi o vetri o bussole ecc.ecc)tanto innocenti quanto micidiali e neanche lo sappiamo...anzi probabilmente neanche lo vogliamo sapere....e poi pretendiamo la frutta bio......
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Una curiosità: dove si nasconderebbero le insidie micidiali nella sveglia della nonna? Ok il tic-tac mostruoso e la suoneria che aveva l'effetto di un elettroshock, ma poi?
Le lancette fosforescenti immagino...
alessio
Buon utente
Messaggi: 1403
Iscritto il: 29/09/2011, 8:26

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Si Stevedet,hai indovinato,sono proprio le lancette fosforescenti.
Chi volesse approfondire ovviamente in rete si trovano tutte le notizie del caso.

Due brevi informazioni,a me dette da questo signore di Firenze,radio amatore e grandissimo esperto in elettronica:
La nota marca di orologi fiorentina,antica fornitrice della regia marina,oggi brand internazionale del fascino e della qualita' del made in Italy,produceva,nei periodi fra la WWI e WWII ,dei profondimetri che avrebbero letteralmente scalibrato un rilevatore geiger.oggi fortunatamente questi strumenti sono quasi del tutto decaduti,anche se l'emissione ce' sempre con ovvi valori ben sopra lo Zeiss EDF.
Inoltre una vecchia sveglia della nonna sul comodino vicino al letto,con esposizione a meno di 1 metro per una 10ina di ore al giorno,ti "contamina" in un anno in media come 3 radiografie....1 ogni 4 mesi.adesso capiamo benissimo perché queste donnine vecchie nei paesini erano sempre acide e incavolate :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Stesso discorso vale per un orologio al polso ore e ore tutti i giorni.
Un po' meno fortunatamente per i vetri,ovviamente non tutti avevano ore e ore stumenti appresso,anche se di ottiche alle "terre rare" ce n'erano tantissime.

I primi a lavorare con le emissioni radio se non scopritori furono i coniugi Curie.Gli ingegneri bellici adetti ai lavori in quegli anni(dai primi degli anni '10 fino agli anni '70)sapevano molte bene della radioattivita' e della nocivita',probabilmente neanche loro potevano immaginare gli effetti che avrebbe portato con il tempo......tantomeno si curavano della gravita' della faccenda.Del resto la vita e la condizione umana per certe categorie di persone e' sempre contata poco,figuriamoci in quegli anni di guerre e miseria,la loro esclusa ovviamente :think: :think:
Questo signore mi diceva che gli unici a starci molto attenti gia' all'epoca erano appunto in tedeschi.

Aggiungo una triste e ben nota abbastanza attuale vicenda,che forse in molti gia' sanno:i famosi proiettili all'uranio impoverito.Il metallo che compone queste teste,trattato appunto con questo isotopo,solo con questo procedimento riesce a raggiungere una durezza tale da poter sfondare il metallo e il cemento armato.Nel contatto il proiettile esplode e inevitabilmente va in 1000 pezzi,ciascuno dei quali fortemente radioattivo....I primi a esserne a contato sono appunto i soldati e le sfortunate popolazioni delle zone delle guerre.Non solo subiscono danni immediati,ma si portano appresso per sempre le contaminazioni,con effetti devastanti oramai ben noti...e questo chi commissionava tali scempierie lo sapeva molto bene....altro che se lo sapeva....ma anche questa e' un'altra storia.
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Ed immagini bene.

Per rendere fosforescenti le ore e le lancette, si usava una vernice a base di una sostanza che diveniva fosforescente se eccitata e con del Radio 226 che aveva appunto il compito di attivare la fosforescenza.
Poi, col tempo, la vernice ha perso la sua luminosità ed ora la sveglia resta buia, invece il Radio 226 continua ancora a emettere radiazioni. Ma per quanto tempo ?
Vedi un po' tu: l'emivita del Radio è di 1600 anni ! :mrgreen:
Le lancette della vecchia sveglia mandano fondo scala il Geiger.
Le lancette della vecchia sveglia mandano fondo scala il Geiger.
Ora_4.JPG (21.06 KiB) Visto 6664 volte
E quali i pericoli reali ?
Sono sveglie che come minimo hanno mezzo secolo di vita, la vernice radioattiva si sta polverizzando e le particelle si distaccano e volano al minimo alito di vento. Chi le respira ?
L'altro problema è che il Radio 226, come tutte le sostanze radioattive, decade e si trasmuta in Radon 222, un gas inodoro ed insapore, ma molto pericoloso: è al secondo posto come causa dei tumori polmonari.
Chiarito il meccanismo della pericolosità del Radio, ne consegue che è della massima importanza verificare la tenuta a sigillo dei vetri delle sveglie, meglio ancora se questi oggetti li chiudiamo ermeticamente dentro scatole di plexiglas trasparente e le teniamo ben chiuse.


:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

C'è da dire che difficilmente una sveglia di quel tipo la si teneva ad un metro di distanza, visto il casino che faceva. :lol:

Beh, fortunatamente non ho mai avuto la passione per oggetti vintage, però certo, da bambino qualche grossa sveglia con le lancette fosforescenti me la ricordo per casa e le ho anche smontate quando si rompevano, per fare delle minitrottole con gli ingranaggi. E chi mai ci pensava alla radioattività delle lancette? Seee....
D'altronde, sempre da bambino, quando si rompeva un termometro si giocava per un po' con il mercurio in esso contenuto, che pareva magico, prima di buttarlo in pattumiera. L'unica raccomandazione di mia mamma era di non ingerirlo. Magari ci avete giocato anche voi...
Se ci penso ora... :shock:
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Le lancette luminose dei vecchi orologi erano pericolose soltanto per chi le fabbricava. Nei primi decenni in cui diventarono di moda la vernice luminosa al radio veniva infatti applicata da uno stuolo di signorine per mezzo di sottili pennelli; per rendere più appuntito il pennello e più fine il lavoro le signorine avevano l'abitudine di passarselo tra le labbra beccandosi invariabilmente un cancro alla bocca, e solo quando venne finalmente riconosciuta la pericolosità del radio si cambiarono le metodiche di applicazione.

Sostenere però che tenere in casa la sveglia della nonna o al polso un vecchio orologio sia micidiale mi sembra come minimo un'enormità, vorrei proprio vedere qualche statistica che lo dimostri.
alessio
Buon utente
Messaggi: 1403
Iscritto il: 29/09/2011, 8:26

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

Raf non credo ci sia una statistica,ma forse non ci sara' neanche mai....come non credo,ma posso anche sbagliare,nonostante i numerosi studi da anni,ci sia un numero UFFICIALE attendibile correlato fra chi fuma e i malati di cancro ai polmoni.Si sa che ce' un'alta probabilita',ma non abbiamo e non avremo mai la certezza che tutti quelli che fumano si ammaleranno.
Siamo nella sezione BAR,io mi sono limitato a riportare dati oggettivi (dati inconfutabili di radioattivita' dannosa certa che strumenti costruiti appositamente rilevano) e non soggettivi....tipo lo smog nelle citta' ci uccide.
Del resto non credo che se non fossero dannose ai VVFF avrebbero circolari del CNR e del ministero della sanita'....Tutto qui :thumbup: :thumbup:
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

Qfwfq ha scritto:Sostenere però che tenere in casa la sveglia della nonna o al polso un vecchio orologio sia micidiale mi sembra come minimo un'enormità, vorrei proprio vedere qualche statistica che lo dimostri.
Certo, non è micidiale e, di sicuro, nessuna statistica lo dimostrerà mai.

Non è micidiale, perché il Radio della sveglia NON uccide, solo aumenta la possibilità che una particella radioattiva penetri nei polmoni, vi si incisti e faccia degenerare il corredo genomico di qualche cellula.

Nessuna statistica lo dimostrerà mai, perché stiamo parlando di un evento casuale, di cui abbiamo solo aumentato la possibilità del suo evento.

Ma qualcosa d'altro possiamo facilmente dimostrare: la maggiore o minore presenza di agenti possibili, e questo, ad esempio, lo puoi vedere leggendo un test che ho postato su di un Forum specializzato sulla Radioattività: http://www.radioactivityforum.it/forum/ ... f=20&t=394

Sta ora solo alla nostra intelligenza il capire se è rischioso o meno che quelle particelle radioattive che realmente vediamo e che realmente misuriamo sul filtro di cellulosa, vadano a finire nei nostri polmoni.

Se parliamo di basse dosi, la radioattività non da un danno immediato e direttamente riscontrabile, semplicemente aumenta la probabilità che questo danno si verifichi.

Sta poi a ciascuno di noi la scelta del nostro comportamento e la decisione di aumentare o meno questo rischio.


:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

Enotria ha scritto:Sta poi a ciascuno di noi la scelta del nostro comportamento e la decisione di aumentare o meno questo rischio. :wave:
sono d'accordo, il nostro comportamento dev'essere commisurato al livello di rischio a cui siamo quotidianamente sottoposti perché le radiazioni ionizzanti sono tutto intorno a noi e anche dentro di noi. Se non si tiene presente questo fatto si finisce per creare degli allarmismi ingiustificati.

Tanto per fare un esempio qualche tempo fa il team di Spaceweather.com ha misurato i livelli di radiazioni a cui sono effettivamente sottoposti i viaggiatori e il personale di un volo commerciale. I risultati li potete vedere qui e soprattutto qui. Alla luce di quei risultati che derivano da misure dirette e non da modelli computerizzati che si basano soltanto sull'attività solare (come questo), che senso avrebbe per un frequent traveller o un assistente di volo preoccuparsi se tiene in casa la sveglia della nonna ? Certe valutazioni devono tenere conto del nostro stile di vita nel suo complesso.

In casa mia ho un pavimento costituito per la maggior parte di granito con piccole decorazioni in gabbro. Il granito è notoriamente la roccia più radioattiva, dunque che dovrei fare ? cambiare il pavimento ? forse se vivessi in un ambiente a rischio ridotto potrebbe valere la pena di eliminare anche questa causa di rischio, ma vivendo a Milano che è la città italiana col maggior numero di decessi l'anno legati alla pessima qualità dell'aria che senso avrebbe ? mio padre ha fatto il tassista in città per trentacinque anni e gli sono venuti quattro tumori, mica sto a guardare il pavimento di casa.
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Ecco perché dico che non comprerò mai un contatore geiger; per non farmi venire tutte queste paranoie.
Anche lo stress può fare male...
alessio
Buon utente
Messaggi: 1403
Iscritto il: 29/09/2011, 8:26

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

si Stevedet penso hai proprio ragione.....comunque paragonare un pezzo di granito con il cesio o il torio o l americio (usato appunto nelle lancette) e' come paragonare nell ordine di grandezza un innocente secchiello d'acqua con una burrasca....penso una brutta polmonite e' piu' facile beccarsela stando una fredda giornata d'inverno sotto la pioggia piuttosto che beccarsi un secchiello d'acqua in una calda giornata al mare
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

L'uomo moderno vive in un mondo dove sono presenti moltissimi fattori inquinanti che possono minare la sua salute.
Tuttavia consoliamoci, la nostra speranza di vita media è più che raddoppiata rispetto all'uomo primitivo che viveva in un mondo incontaminato. Il bilancio è dunque decisamente favorevole a noi.
Naturalmente si può sempre migliorare, evitando ad esempio quei comportamenti nocivi come fumo, eccesso di alcol, cattiva alimentazione, che possiamo facilmente controllare con un po' di buona volontà e che possono aumentare il rischio di incappare in brutte malattie.
Ma ormai queste cose le sanno un po' tutti.

Per il resto, non possiamo andare alla ricerca di ogni minima sfumatura che possa in teoria esserci nociva. Altrimenti non è più finita, secondo me. :wave:
alessio
Buon utente
Messaggi: 1403
Iscritto il: 29/09/2011, 8:26

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da alessio »

si Stevedet...sicuramente un pavimento in granito o profido con fondo naturale piu' alto rispetto al parquet e' una sfumatura....ma una sveglia con misuratore geiger quasi a stecca tipo la foto di Enotria credimi non lo e' affatto.Beccarsi piene 4/5 lastre all'anno senza neanche saperlo non penso sia cosi' tanto salutare.
Del resto esistono misuratori tascabili abbastanza attendibili dal costo tutto sommato come un oculare astronomico di fascia media,non vedo perché almeno in casa non dovremmo garantire ai nostri figli o nipoti un ambiente tutto sommato accogliente e salubre.
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

...E magari è anche divertente avere un misuratore di quelli. Eheheh, ho appena finito di scrivere che non lo comprerei mai e già mi faccio tentare... :lol:

Una curiosità, nella foto postata da Enotria la sonda del geiger è proprio sopra le lancette. Però nella pratica nessuno passa ore ed ore con la testa appoggiata alla sveglia ed immagino che allontanando la sonda il valore di radioattività registrato diminuirà di parecchio e dunque anche la sua potenziale pericolosità. No?
Avatar utente
Acronauta
Buon utente
Messaggi: 6898
Iscritto il: 14/09/2011, 13:03
Località: Mediolanum
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Acronauta »

alessio ha scritto:Beccarsi piene 4/5 lastre all'anno senza neanche saperlo non penso sia cosi' tanto salutare.
se lavori come pilota d'aereo hai voglia quante lastre ti becchi in un anno, altro che quattro o cinque... Ma a parte questo ci sono dei numeri su cui ragionare ? altrimenti si discute del nulla cosmico. Il geiger mostra i conteggi al secondo, non la dose di radiazioni che uno si becca stando vicino alla sveglia, sono cose ben diverse.
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Da quel che ho letto spesso in giro, il personale che vola sulle rotte di lunga percorrenza ed ovviamente anche i viaggiatori che usano molto l'aereo, si beccano il corrispondente di qualche decina di radiografie anno.
Sarebbe interessante sapere quanto sono più soggetti a malattie causate da radiazioni rispetto alla media della popolazione.
Sono sicuro che qualcuno di voi super informati scodellerà a breve un bel ed esaustivo documento PDF in inglese... :thumbup:
stevedet

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da stevedet »

Già... E la nostra AstroSamantha e tutti gli altri astronauti che hanno trascorso mesi nella stazione orbitante? Dovrebbero brillare come lampioni stradali... Evidentemente la questione è un po' più complessa di una superficiale misurazione col geiger.
Avatar utente
Enotria
Buon utente
Messaggi: 1958
Iscritto il: 07/06/2012, 7:43
Località: Ferrara
Contatta:

Re: Una riflessione sulla radioattività

Messaggio da Enotria »

stevedet ha scritto:... immagino che allontanando la sonda il valore di radioattività registrato diminuirà di parecchio e dunque anche la sua potenziale pericolosità. No?
Nel caso del Radio non ha importanza, come già detto la pericolosità non è nelle radiazioni emanate, ma nel polverino che si stacca e che respiriamo. Ed è quando la polvere di Radio finisce nei polmoni che possono capitare i guai.

Qfwfq ha scritto: Il geiger mostra i conteggi al secondo, non la dose di radiazioni che uno si becca stando vicino alla sveglia, sono cose ben diverse.
Certamente, e per questo si utilizzano strumenti diversi, i dosimetri.
Dosimetro elettronico
Dosimetro elettronico
dos_4.jpg (12.64 KiB) Visto 6922 volte
Altro modello
Altro modello
dos_7.jpg (9.03 KiB) Visto 6922 volte
Sono strumenti che si portano sulla persona e che sommano la dose assorbita. Sensibili ai raggi Gamma e X, sono utilizzati dai piloti, dai medici che eseguono radiografie, da chi lavora nelle miniere, ecc.
stevedet ha scritto:Già... E la nostra AstroSamantha e tutti gli altri astronauti che hanno trascorso mesi nella stazione orbitante? Dovrebbero brillare come lampioni stradali... Evidentemente la questione è un po' più complessa di una superficiale misurazione col geiger.
Le radiazioni cosmiche assorbite sono effettivamente uno dei grossi problemi degli astronauti, forse se ne parla poco solo perché questi corrono dei rischi ben più gravi dell'accumulo di radiazioni.
Dopo un viaggio nello spazio, servono diversi anni per smaltire la "sbornia" radioattiva presa.

:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Rispondi