Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

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piergiovanni
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Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da piergiovanni »

Vi giro la lettera che l'oss.astronomico di Varese ha inviato a tutti i comuni nella fascia di rispetto.
Allegati
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stevedet

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da stevedet »

Se posso esprimere un giudizio personale, questo genere di lettere mi lasciano sempre un po' perplesso.
Fare una guerra alla tecnologia d'illuminazione led, che si sta velocemente imponendo in virtù della schiacciante efficienza energetica di queste lampade, mi pare una battaglia persa. Giustissimo sensibilizzare le amministrazioni, soprattutto per evitare un eccesso di illuminazione, sicuramente inutile se non dannosa, ma bisogna anche rimanere con i piedi per terra.

Per fare un esempio, recentemente ho letto che nella sola Milano, il passaggio dai lampioni tradizionali a quelli led sta dimezzando il fabbisogno energetico dell'area comunale. Si parla di decine di milioni di Watt in meno, non di bruscolini, con tutto quello che ciò comporta positivamente anche in termini di minor co2 immesso nell'aria.
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-SPECOLA->
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie Piergiovanni.
Se le leggi esistono, devono essere applicate altrimenti perché farle. :thumbup:
Fabrizio Ferrario
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stevedet

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da stevedet »

Le leggi ci sono per essere applicate e rispettate, questo è assolutamente vero. È anche lodevole che si cerchi di sensibilizzare il più possibile l'amministrazione pubblica locale a combattere l'inquinamento luminoso. In tal senso non ho nulla da obiettare e ci mancherebbe!

Trovo solo criticabile tutta quella parte nella quale pare quasi che si voglia convincere i comuni a non rinnovare illuminazione pubblica con lampioni a led. La tecnologia sta viaggiando al galoppo in quella direzione, con evidenti vantaggi di efficenza energetica; inutile rimpiangere le citate lampade al sodio a bassa pressione...
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piergiovanni
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da piergiovanni »

Buona serata, qui i riferimenti legislativi, per chi volesse approfondire.

L.R. Lombardia 17/2000 integrata da D.G.R. Lombardia 2611/2000,
L.R. Lombardia 38/2004
Regolamento di attuazione D.G.R. Lombardia 7/6162/2001
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie Piergiovanni, per i riferimenti legislativi.

Riguardo alla tecnologia illuminotecnica, che sta viaggiando in direzione dell'illuminazione pubblica con lampioni a led, con evidenti vantaggi di efficenza energetica, c'è da dire che non è proprio tutto oro quel che luccica, se poi si creano dei danni altrove.
Per esempio, per i radioamatori l'illuminazione a led è una fonte di disturbo assai fastidiosa e che può inibire addirittura l'utilizzo di alcune bande in HF (ma non solo, grazie ad armoniche e spurie; idem per la radioastronomia...); i 630 m, i 160 m , i 137 KHz, la banda LF e VLF, solitamente sono le gamme di frequenza più colpite.
Non bastava l'inesorabile inquinamento dello spettro elettromagnetico, apportato dall'utilizzo di alimentatori switching; veri e propri generatori di rumore e spurie.
E anche per queste cose, le normative ci sono e dovrebbero essere applicate (direttiva EMC), soltanto che poi dietro alle marchiature, spesso si nasconde disattesa (d'altronde la marchiatura CE altro non è che una "autocertificazione"):
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/ ... 32014L0030
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stevedet

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da stevedet »

-SPECOLA-> ha scritto:Per esempio, per i radioamatori l'illuminazione a led è una fonte di disturbo assai fastidiosa...
Forse sarebbe più corretto scrivere ''l'illuminazione a led non a norma...''
Sbaglio?
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

Se a norma o meno, lo decide soltanto il MISE; non si tratta di illuminotecnica.
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stevedet

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da stevedet »

Intendo dire a norma con le leggi che disciplinano l'emissione di interferenze elettromagnetiche, ovviamente.
Mi auguro che i Comuni non comprino i lampioni in qualche fiera di paese, ma da costruttori seri e certificati.
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

La marcatura CE per il costruttore è una autocertificazione.
Il campione depositato è fatto per superare i test del CNR; cambiando soltanto anche "una virgola", però, la mass production può comportarsi in modo assai diverso.
Visti i bilanci dei richiedenti, sì, come per tutto il resto d'altronde, l'appalto lo vince chi propone il prezzo più basso, per cui molto spesso, giocoforza il materiale è quello che è (comunque sempre a norma, almeno sulla carta).
Comunque sia, anche il prodotto veramente a norma, deve essere montato a regola d'arte e così deve essere per l'impianto di cui fa parte, altrimenti problemi di noise RF potrebbero benissimo venire fuori; è il concorso di più fattori, non sempre semplici da filtrare e che dipendono in se' proprio dalla tecnologia adottata.
Il fatto è che, a differenza della luce, che è facilmente visibile, la RF non lo è altrettanto, per cui la direttiva EMC (compatibilità elettromagnetica), ha bisogno spesso, proprio come accade per l'inquinamento luminoso, di sensibilizzare qualcuno.
Ma d'altronde ormai il noise RF è causato un po' da molte cose, per esempio oltre agli alimentatori switching, chi abita in palazzi con ascensori, oppure nelle loro vicinanze, dovrà vedersela anche con i disturbi generati dai loro inverter e oltre a questo ci sono i dati che sempre più spesso transitano sulle linee elettriche, primo fra tutti, il traffico da e verso il contatore di casa (onde convogliate).
Certo un alimentatore tradizionale non farebbe tutto il rumore che fa uno switching, però di contro costa di più, pesa di più, è più ingombrante, ecc., ecc.
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Angelo Cutolo

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da Angelo Cutolo »

Specola quello che dici è condivisibile ma non è del tutto esatto /(almeno non in tutta Italia), in questo caso stevedet ha ragione, soprattutto in merito al controllo delle emissioni elettromagnetiche da parte di qualsiasi installazione elettronica e/o elettrica, gli impianti di illuminazione (così come qualsiasi altro impianto) DEVE essere collaudato prorpio per verificare che le certificazioni di cui dispone siano verificate, così come che l'installazione sia stata fatta a regola d'arte; ho visto personalmente i collaudi a campione delle nuove armatura a LED installate a Milano, nella mia strada una decina di queste sono state rinchiuse in una sorta di scatolone arancione pieno di sensori.

Nella pagina del comune di Milano e dell'ARPA Lombardia la lista dei controlli obbligatori sono sotto la vose "Verifiche e collaudi degli impianti elettrici e speciali", tale obbligo è previsto almeno negli impianti pubblici, in quelli privati tale obbligo non c'è è sufficiente la certificazione dell'installatore (sotto sua diretta responsabilità professionale), ma se vi dovessero essere problemi si può richiedere ad ARPA la verifica anche di questi, dietro ufficilae e motivata (con documentazione) richiesta.
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Angelo Cutolo
La marchiatura CE è un'autocertificazione e i controlli per i radioamatori li segue il MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (per la Lombardia: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ind ... id=2011608 Ispettorato territoriale - Lombardia , SOTTO ARTICOLAZIONE IV – RETI E SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA NEL SETTORE RADIOELETTRICO).
Il collaudo degli impianti, per ragioni di costi non replica i test del CNR.
Quello di cui parlo però è un'altra cosa.
La tecnologia che viene impiegata è un generatore di rumore; noise RF che prima non c'era.
Come per l'inquinamento luminoso da cui è partita la discussione, PURTROPPO non sono le certificazioni, ne' i collaudi che fanno automaticamente funzionare tutto per il meglio e infatti per l'IL bisogna sensibilizzare, sebbene esistano leggi e normative al riguardo, così come pure per l'inquinamento RF bisogna spesso far intervenire chi di dovere, sebbene anche in questo caso, le cose siano normate in modo che tutto questo non dovrebbe accadere.
Fabrizio Ferrario
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Angelo Cutolo

Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da Angelo Cutolo »

-SPECOLA-> ha scritto:...PURTROPPO non sono le certificazioni, ne' i collaudi che fanno automaticamente funzionare tutto per il meglio...
Su questo non sono d'accordo, a meno che certificazioni e soprattutto i collaudi non siano fatti in maniera volutamente dolosa, in quanto impiantista questo (per il privato) è anche parte del mio lavoro e se i collaudi vengono eseguiti in maniera proceduralmente corretta (e ripeto NON dolosa) sono perfettamente validi e probanti; detto questo ammetto (per esperienza professionale) che ARPA Lombardia è tutt'altro che un modello di trasparenza ed efficienza, ma almeno riguardo gli impianti pubblici o sotto controllo pubblico (come accade per i Piani Integrati d'Intervento o d'installazioni da partecipate pubbliche) sono sempre piuttosto rigorosi, questo perché è sufficiente l'esposto di un singolo cittadino, che lamenti un'interferenza di qualsiasi tipo (che sia da un ripetitore telefonico, una sorgente di rumore di un impianto LED, od altro), che la Pubblica Amministrazione debba necessariamente muoversi e "fare rapporto" al denunciante (per verificare la validità dell'esposto ed in caso positivo, enunciare la risoluzione e le tempistiche di messa a norma) entro 60 gg, in mancanza di ciò detto cittadino potrebbe fare un esposto denuncia per violazione dell'Art 328 C.P. cosa che alla P.A. piacerebbe davvero poco.
E' la stessa "minaccia" che utilizzo nelle segnalazioni di impianti potenzialmente non a norma alle varie P.A. per avere un celere riscontro.

Naturalmente dal punto di vista dei privati, disgraziatamente le cose sono molto diverse, teoricamente le normative ci sono, ma i decreti attuativi o mancano o sono molto "fumosi" ed interpretabili e comunque gli eventuali contenziosi sono il piu delle volte di natura civile (molto ma molto raramente penali, in questo siamo veramente troppo garantisti) e quindi con tempi "geologici" e prescrizione quasi assicurata.
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da -SPECOLA-> »

Angelo Cutolo ha scritto:in quanto impiantista questo (per il privato) è anche parte del mio lavoro
Dato che è anche parte del tuo lavoro, allora sai benissimo perché ad un certo punto sul mercato sono comparsi i DIFFERENZIALI AD ALTA RESISTENZA AI DISTURBI; quando ho cominciato ad occuparmene io, non se ne sentiva la necessità, oggi invece...
Eppure gli impianti elettrici dovrebbero essere stati messi a norma da un po' (io ricordo la L46/90...).

Che il modello depositato per la marchiatura CE, fatto con tutti i sacri crismi e la "mass production" non siano 100% uguali, è normale.
D'altronde, oltre all'eventuale presenza di difetti, alcune prove sono distruttive, per cui applicare al CQ gli stessi test del CNR, ha un costo (lo sa benissimo per esempio chi si occupa di MISURATORI FISCALI, che ogni anno solare deve sottoporre un campione al cosiddetto CONTROLLO D, facente parte delle prove previste per l'effettuazione del CONTROLLO DI CONFORMITA' AMF).

Se il cittadino che lamenta un'interferenza di qualsiasi tipo (che sia da un ripetitore telefonico, una sorgente di rumore di un impianto LED, od altro), non ha ragione, metta in conto di pagare le spese.

Bene l'omissione di atti d'ufficio, però il problema semmai e riuscire poi a far dar corso alla messa a norma.

Io però, come ho già detto, parlo d'altro.
Parlo del fatto che l'essere a norma l'impianto, non elimina il noise, ma soltanto ne fissa il limite tollerabile.
Faccio un esempio (sempre HAM, perché a questo mi sono riferito fin dal principio).
Se prima dell'uso su ampissima scala di p.s. switching, inverter, teleletture (onde convogliate), illuminazione a LED + relativi driver (sono questi ultimi, di solito la vera causa del rumore, piuttosto che i LED in sé), le bande basse erano "silenziose" e lo smeter del RX si muoveva di poco ascoltando il "fruscio di fondo", ora sempre più spesso invece capita che si avvicina al fondo scala ("IMPIANTO FUORI NORMA").
Sì, certo,
con l'IMPIANTO A NORMA, l'escursione si ridurrà a meno; diciamo che l'indice dello strumento si sposterà al di sotto della metà della sua scala (dipende dal range fissato dalle norme, per essere considerabile come ammissibile).
Bene, sempre meglio che avere il disturbo a fondo scala, è vero!
Tuttavia, sarà sempre qualcosa di peggio, rispetto a prima che i "generatori di rumore" che ho sopra menzionato, prendessero piede.
Se penso alle campagne di "pulizia dell'etere" degli anni '20 del secolo scorso, mi vengono i brividi.
https://books.google.it/books?id=1XO9Bg ... re&f=false

Mi sono sempre riferito al campo radioamatoriale, in quanto il radioamatore in quanto tale, come sperimentatore e auto costruttore autorizzato dallo Stato, non è tenuto alla marchiatura CE e nei limiti di quanto fissato da LEGGI e NORME, può costruire o modificare qualsiasi apparecchio rtx, per operare sulle bande ad esso assegnate, sia in statuto primario che secondario.
Ovviamente la legge prevede che il SERVIZIO di radioamatore non crei disturbi e che parimenti non gliene vengano arrecati.

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ind ... ettroniche
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da Angelo Cutolo »

-SPECOLA-> ha scritto:Parlo del fatto che l'essere a norma l'impianto, non elimina il noise, ma soltanto ne fissa il limite tollerabile.
Su questo sono d'accordissimo e capisco che quando queste tolleranze sono al "limite" si deve fare buon viso a cattivo gioco (magari schermando a proprie spese ove possibile) o cercando un compromesso "pacifico", considera che mi limito a quello che è il mio ambito e luogo di lavoro (magari la Lombardia o anche solo il "milanese", sono un'isola felice, non sò), quindi per quella che è la mia esperienza, nel "pubblico" i controlli funzionano abbastanza puntualmente, la "minaccia" funziona altrettanto bene visto che ai comuni di Milano, Cesano Boscone, Trezzano S/N e Corsico al momento abbiamo fatto 17 esposti per verifica e messa a norma di impianti pubblici e tre di impianti privati (ex novo da realizzazione PII, quindi in concordato col comune) ed ho sempre ricevuto risposte motivate entro i termini, al momento 9 sono state le messe a norma (con comunicazione di messa a bilancio e di tempistiche di realizzazione, tra queste 3 sono in divenire e da realizzare entro luglio c.a.), 5 istanze sono state rigettate (in maniera motivata, alla fine in 3 era colpa nostra che avevamo impianti obsoleti, bisognosi di aggiornamento o di ulteriore schermatura e le altre due ad un controllo dell'ARPA Lombardia sono risultate a norma come intensità installata, anche se... :roll: ), 2 sono in attesa di scadenza dei termini e solo per una si è resa necessaria la denuncia secondo l'Art. 328 C.P. e casualmente dopo 45 gg da ciò siamo stati contattati dall'amministrazione (l'assessorato competente) per trovare una soluzione "pacifica", per i tre rigurdanti i PII, uno è stato concluso "pacificamente" tramite compromesso, uno è stato sanzionato con obbligo di messa a norma (sono ancora in fase di cantiere), col terzo si è ancora in giudizio.

Quindi le cose (almeno da noi, lungi da me generalizzare) funzionano discretamente, ammetto però che riguardo il campo radioamatoriale sono totalmente ignorante (a malapena sò cosa è un CB) quindi non so quanto sono sensibili tali impianti alle interferenze, sia prima quando lavoravo nelle ristrutturazioni edili che ora che sono in uno studio di amministrazione stabili, le uniche interferenze di cui ci occupiamo sono quelle entro gli impianti centralizzati d'antenna, sitemi automatici (cancelli, box, portoncini vari, allarmi, ecc), citofoni, sistemi elettronici delle auto (limitatamente alla zona di parcheggio degli stabili), al momento a Milano dal completamento della nuova illuminazione stradale a LED, che io sappia non vi sono state lamentele, nemmeno io lamento particolari problemi (ma come detto non sono un radioamatore), in uno degli edifici (a Milano) curati dallo studio dove lavoro c'è un radioamatore (anni fà chiese il permesso per l'installazione sul tetto dell'antenna per il suo impianto) al momento non ci sono pervenute lamentele nemmeno da lui.

Limitatamente agli impianti a LED, almeno a Milano non hanno creato problemi per quanto ne sia a conoscenza, nemmeno gli impianti presenti a Cesano Boscone e Corsico (solo interventi puntuali in alcune strade e piazze riqualificate) sembra abbiano creato problemi.

Nel privato come detto, le cause (perlopiù civili) sono ormai il nostro pane quotidiano :x ma al momento non abbiamo segnalazioni in merito ad interferenze dovute ad impianti LED di privati, ma solo per le normali problematiche (orientamento, sovradimensionamento, ecc) di cui all'Art. 844 C.C.
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Giovanni78
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da Giovanni78 »

C' e' da aggiungere che il cambio a led sta portando a lampioni che indirizzano perpendicolarmente il fascio di luce alla strada rispetto ai vecchi lampioni che indirizzavano quasi a 45. Almeno questo e' quello che vedo nella brianza...
Bacchisio
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Re: Lettera per inquinamento luminoso- REGIONE LOMBARDIA

Messaggio da Bacchisio »

Ciao a tutti,
ecco a voi, secondo la mappa, una descrizione più approfondita della situazione "luminosa" in Italia.
lightpollution.it/cinzano/stato.html
Saluti a tutti.

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