Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

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rossi_nino
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Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

Buongiorno vorrei comprare un cannocchiale per lunghe distanze lo uso dal mio terrazzo per guardare il mare.
Ho visto un Kowa mod 660 circa 1000 euro ha lenti di ottimo livello?
La differenza con un modello 880 riguarda solo la luminosità o anche la capacità di vedere meglio ad alti ingrandimenti ? Vorrei capire se la differenza di prezzo vale la pena spenderli ed è giustificata per un uso saltuario dato che io non sono un professionista. Insomma la differenza ad alti ingrandimenti è così evidente oppure no? Accetto consigli su altri cannocchiali budget 1000o qualcosina in più .
Grazie



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bifo
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da bifo »

Ciao.... Ottimo il Kowa indubbiamente però da postazione fissa consiglierei un binocolone... visione più rilassante e godibile.. per quella cifra ho un set up completo usato se interessato contattami.... Elio
swarovski EL 8.5X42- nikon EDG 7x42- retrovid 7x35b- nikon 12x50SE- nikon 8x30EII- kowa gen.8x33- zeiss 7x50 bga- raptor 6.5x32 - zeiss jena 8x32b - nikon 7x35EI- huet 8X30- karl schmidt 7x35 11°- komz 8x30mil- hensoldt 9x63- hensoldt 7x63- sard 7x50-e altri......


apm 100sd apo - apm 70ed apo- kowa 883-
mak 127 -63/840 zeiss- rifra127/1200 bresser- celestar c/8 -
stevedet

Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da stevedet »

Concordo con bifo. Tutti gli anni faccio una vacanza al mare e mi porto dietro il mio Nexus 100, perché so di avere a disposizione un terrazzo con cui osservare navi all'orizzonte, ecc. Un anno ho portato un rifrattorino 66mm apocromatico, quindi prestazioni ottiche superiori al Nexus, però non c'è confronto. Le osservazioni panoramiche a due occhi sono tutta un'altra storia e, secondo me, anche il miglior cannocchiale del mondo non può supplire a questa cosa.
Considera anche che per le osservazioni a lunga distanza che vuoi fare troppi ingrandimenti sono inutilizzabili, perché le turbolenze di km di aria sopra il mare sono un collo di bottiglia anche per le ottiche più raffinate; quando hai 30/40x bastano ed avanzano. Consigliabile invece usare degli oculari grandangolari.

Morale: ritengo che il setup venduto da bifo sarebbe ottimo, visto il tuo budget. Se opterai per quella soluzione, potresti eventualmente costruirti due diaframmi per ridurre l'apertura degli obiettivi a 70/80mm, nelle osservazioni in piena luce. Ne guadagna il contrasto e la nitidezza dell'immagine.
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao rossi_nino,

se si tratta di un'attività nuova, il mio consiglio è quello di procedere a piccoli passi.
Si risparmia, si fa pratica, si imparano tante cose e si riesce a togliersi un bel po' di dubbi:

Acuter ST80A.

Riguardo agli spotting scopes Kowa della serie TSN-660, si tratta di cannocchiali terrestri dotati di lenti ACROMATICHE denominate XD, con apertura di 66 mm, dall'elevato livello di prestazioni.
La differenza rispetto ai cannocchiali Kowa della sere TSN-880, riguarda sia la luminosità, sia la capacità di vedere meglio ad alti ingrandimenti, in quanto questi ultimi prodotti sono caratterizzati da un'apertura maggiore (88 mm) e dall'adozione di lenti alla FLUORITE, definite APOCROMATICHE.

Soltanto tu puoi sapere se la differenza di prezzo e caratteristiche di questi due tipi di strumenti, alla fine valgano realmente la pena per i tuoi scopi.

Tieni presente, come ti è stato già risposto, che oltre al discorso della "VISIONE MONOCULARE" che è meno RILASSANTE E NATURALE, rispetto a quella BINOCULARE, c'è poi SOPRATTUTTO il discorso turbolenza, che di fatto limita l'ingrandimento massimo realmente fruibile (soprattutto nell'utilizzo diurno, in giornate calde e assolate).

Nella recensione che ti ho indicato in apertura a questo mio reply, c'è una bella immagine corredata dalle considerazioni del caso, in grado di farti comprendere la differenza di resa tra un'ottica ACROMATICA e una APOCROMATICA, fermo restando che comunque a parità di condizioni, un obiettivo di apertura maggiore, raccoglierà SEMPRE più luce e avrà SEMPRE più risoluzione, rispetto ad un corrispettivo di apertura sensibilmente inferiore (maggiore sarà questo divario e più facilmente saranno apprezzabili queste differenze).

Da prendere in considerazione c'è poi anche il discorso oculari e accessori; quelli dedicati saranno più difficili da recuperare e anche più costosi.
In questo contesto, un cannocchiale oppure un binocolo che accettano oculari per uso astronomico, oltre al vantaggio di rendere possibile il fatto di riuscire a sbizzarrirsi con TUTTE le possibili combinazioni, ha anche quello di rendere possibile tutto ciò a costi più accessibili e con materiali di più semplice reperibilità.
Questo vale anche per gli accessori, che come nel caso degli oculari, ovviamente hanno il limite di essere supportati dallo strumento (per intenderci, gli oculari per esempio non solo devono poter calzare nel porta oculare, ma soprattutto riuscire a permettere anche la corretta messa a fuoco).
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
rossi_nino
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Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:Ciao rossi_nino,

se si tratta di un'attività nuova, il mio consiglio è quello di procedere a piccoli passi.
Si risparmia, si fa pratica, si imparano tante cose e si riesce a togliersi un bel po' di dubbi:

Acuter ST80A.

Riguardo agli spotting scopes Kowa della serie TSN-660, si tratta di cannocchiali terrestri dotati di lenti ACROMATICHE denominate XD, con apertura di 66 mm, dall'elevato livello di prestazioni.
La differenza rispetto ai cannocchiali Kowa della sere TSN-880, riguarda sia la luminosità, sia la capacità di vedere meglio ad alti ingrandimenti, in quanto questi ultimi prodotti sono caratterizzati da un'apertura maggiore (88 mm) e dall'adozione di lenti alla FLUORITE, definite APOCROMATICHE.

Soltanto tu puoi sapere se la differenza di prezzo e caratteristiche di questi due tipi di strumenti, alla fine valgano realmente la pena per i tuoi scopi.

Tieni presente, come ti è stato già risposto, che oltre al discorso della "VISIONE MONOCULARE" che è meno RILASSANTE E NATURALE, rispetto a quella BINOCULARE, c'è poi SOPRATTUTTO il discorso turbolenza, che di fatto limita l'ingrandimento massimo realmente fruibile (soprattutto nell'utilizzo diurno, in giornate calde e assolate).

Nella recensione che ti ho indicato in apertura a questo mio reply, c'è una bella immagine corredata dalle considerazioni del caso, in grado di farti comprendere la differenza di resa tra un'ottica ACROMATICA e una APOCROMATICA, fermo restando che comunque a parità di condizioni, un obiettivo di apertura maggiore, raccoglierà SEMPRE più luce e avrà SEMPRE più risoluzione, rispetto ad un corrispettivo di apertura sensibilmente inferiore (maggiore sarà questo divario e più facilmente saranno apprezzabili queste differenze).

Da prendere in considerazione c'è poi anche il discorso oculari e accessori; quelli dedicati saranno più difficili da recuperare e anche più costosi.
In questo contesto, un cannocchiale oppure un binocolo che accettano oculari per uso astronomico, oltre al vantaggio di rendere possibile il fatto di riuscire a sbizzarrirsi con TUTTE le possibili combinazioni, ha anche quello di rendere possibile tutto ciò a costi più accessibili e con materiali di più semplice reperibilità.
Questo vale anche per gli accessori, che come nel caso degli oculari, ovviamente hanno il limite di essere supportati dallo strumento (per intenderci, gli oculari per esempio non solo devono poter calzare nel porta oculare, ma soprattutto riuscire a permettere anche la corretta messa a fuoco).
Quindi nel cannocchiale Acuter St 80 A è possibile cambiare oculari e modularlo in base alle esigenze . Le lenti presenti sono trattate BA4K


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao rossi_nino,

che io sappia il cannocchiale Acuter St 80 A non prevede la possibilità di utilizzare facilmente oculari standard da 31.8 mm.
Sul mercato comunque esistono anche soluzioni che supportano oculari intercambiabili standard, di provenienza telescopi; rimanendo in casa SYNTA, menziono per esempio il CELESTRON REGAL M2 80 ED, che se non vado errato, costa intorno agli 850,00 €.
Si tratta dell'evoluzione del CELESTRON REGAL F ED 80, che di fatto un po' è stato lo strumento che ha fatto da apripista in questo senso.

L'Acuter St 80 A l'ho indicato perché l'ho ritenuto funzionale alla discussione e al mio intervento, in quanto si tratta di un setup completo e perché nella sua recensione viene spiegato con un esempio fotografico, il discorso aberrazione cromatica, contestualizzato agli ingrandimenti.
Nella stessa recensione, ci sono anche i collegamenti a cannocchiali terrestri TOP di gamma, quali SWAROVSKI e KOWA.
In particolare, leggendo il link correlato al KOWA TSN 883, viene spiegato sinteticamente ciò che si ricava dall'adozione di ottiche basate su lenti alla FLUORITE, piuttosto che XD, che era argomento delle tue domande.
Le prime vengono definite APOCROMATICHE e le seconde invece ad EXTRA BASSA DISPERSIONE.
Ambedue le declinazioni, nella pratica sono di fatto per lo più SOLO denominazioni commerciali, in quanto in un obiettivo a lenti, il residuo cromatico si può ridurre e contenere, ma NON eliminare del tutto, essendo l'aberrazione cromatica NON un difetto delle lenti, quanto piuttosto una proprietà del materiale delle stesse.

Comunque anche dell'ACUTER esiste una versione ED (= BASSA DISPERSIONE), che però costa di più e inoltre esistono varie soluzioni e setup dello stesso genere.

Il modello oggetto della recensione, è dotato di lenti ACROMATICHE e prismi BaK-4 di qualità, invece dei più economici BK-7 che a volte si trovano su cannocchiali economici; scelta questa, che si traduce nella possibilità di ottenere un'immagine più chiara, grazie all'adozione di questo tipo di vetro ottico.

Il trattamento delle ottiche è del tipo fully multi-coated.
Le lenti dell'obiettivo hanno un rivestimento completamente multistrato, che significa che tutte le superfici aria/vetro hanno ricevuto più strati di rivestimenti anti-riflesso, che aumentano la trasmissione della luce per produrre un'immagine più luminosa e quindi prestazioni migliori in condizioni di scarsa illuminazione.
I rivestimenti antiriflesso possono fare davvero la differenza sulla luminosità dell'immagine prodotta.
Può anche accadere che un obiettivo con apertura minore ma rivestimenti antiriflesso di più alta qualità, superi la visione di quelli con lenti più grandi, ma dotati di un rivestimento di grado inferiore oppure totalmente assente.

Detto questo, per riuscire a dare consigli i più mirati possibili, sarebbe utile partire dal maggior numero di informazioni di base.
A questo proposito sarebbe opportuno sapere il tuo grado di pratica e conoscenza dell'argomento.

Se per te è una novità, rinnovo il consiglio di procedere a piccoli passi; diversamente si potrà ragionare oltre.

In particolare vagliando eventualmente anche soluzioni binoculari, tenendo ben a mente però, che se è vero che con un binocolo aumentano il comfort visivo e di conseguenza anche quello dell'utilizzo del setup, altrettanto vero è che di contro costano di più in sé e per gli accessori e inoltre sono anche meno compatti da tenere e gestire (a parte lo stativo, che come l'osservatore può rimanere singolo, un binocolo altro non è che l'accoppiamento di DUE cannocchiali, quindi una coppia di obiettivi, una coppia di oculari, una coppia di filtri, ecc.).
Da considerare, c'è anche la questione collimazione e sua tenuta, che a forti ingrandimenti non è una questione poi così scontata.

Come vedi l'argomento è vasto.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
stevedet

Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da stevedet »

Io dico la mia. Questa è la domanda iniziale
rossi_nino ha scritto:Buongiorno vorrei comprare un cannocchiale per lunghe distanze lo uso dal mio terrazzo per guardare il mare.
Ha senso comprare un super spotting scope, costruito per sopportare cadute, colpi, immersioni accidentali in un ruscello, pioggia battente, ecc, cioè uno strumento che oltre ad avere ottiche di prim'ordine, costa molto perché progettato per un utilizzo estremo?
Secondo me no, visto il tipo di uso previsto. E' un po' come acquistare un costoso orologio da sub, testato per immersioni profonde, solo perché si vuole andare in piscina e poter guardare l'ora tra una vasca e l'altra.

Se il discorso binocolo già accennato non interessa, direi che un normalissimo telescopio astronomico, corredato di prisma raddrizzatore a 45° e qualche oculare o meglio un bello zoom, possa garantire tutte le prestazioni che si vuole, rimanendo nel budget.

Penso ad esempio ad un compatto ma efficace mak 90, oppure ad un ancora più luminoso e performante mak 127, ottiche apocromatiche per definizione, essendo a specchio. Poca spesa e tanta resa e tutti gli ingrandimenti, gli accessori ed oculari che si vuole.
http://www.skywatcher.it/prodotto/maksutov-901250/
http://www.skywatcher.it/prodotto/maksutov-1271500/
rossi_nino
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:Ciao rossi_nino,

che io sappia il cannocchiale Acuter St 80 A non prevede la possibilità di utilizzare facilmente oculari standard da 31.8 mm.
Sul mercato comunque esistono anche soluzioni che supportano oculari intercambiabili standard, di provenienza telescopi; rimanendo in casa SYNTA, menziono per esempio il CELESTRON REGAL M2 80 ED, che se non vado errato, costa intorno agli 850,00 €.
Si tratta dell'evoluzione del CELESTRON REGAL F ED 80, che di fatto un po' è stato lo strumento che ha fatto da apripista in questo senso.

L'Acuter St 80 A l'ho indicato perché l'ho ritenuto funzionale alla discussione e al mio intervento, in quanto si tratta di un setup completo e perché nella sua recensione viene spiegato con un esempio fotografico, il discorso aberrazione cromatica, contestualizzato agli ingrandimenti.
Nella stessa recensione, ci sono anche i collegamenti a cannocchiali terrestri TOP di gamma, quali SWAROVSKI e KOWA.
In particolare, leggendo il link correlato al KOWA TSN 883, viene spiegato sinteticamente ciò che si ricava dall'adozione di ottiche basate su lenti alla FLUORITE, piuttosto che XD, che era argomento delle tue domande.
Le prime vengono definite APOCROMATICHE e le seconde invece ad EXTRA BASSA DISPERSIONE.
Ambedue le declinazioni, nella pratica sono di fatto per lo più SOLO denominazioni commerciali, in quanto in un obiettivo a lenti, il residuo cromatico si può ridurre e contenere, ma NON eliminare del tutto, essendo l'aberrazione cromatica NON un difetto delle lenti, quanto piuttosto una proprietà del materiale delle stesse.

Comunque anche dell'ACUTER esiste una versione ED (= BASSA DISPERSIONE), che però costa di più e inoltre esistono varie soluzioni e setup dello stesso genere.

Il modello oggetto della recensione, è dotato di lenti ACROMATICHE e prismi BaK-4 di qualità, invece dei più economici BK-7 che a volte si trovano su cannocchiali economici; scelta questa, che si traduce nella possibilità di ottenere un'immagine più chiara, grazie all'adozione di questo tipo di vetro ottico.

Il trattamento delle ottiche è del tipo fully multi-coated.
Le lenti dell'obiettivo hanno un rivestimento completamente multistrato, che significa che tutte le superfici aria/vetro hanno ricevuto più strati di rivestimenti anti-riflesso, che aumentano la trasmissione della luce per produrre un'immagine più luminosa e quindi prestazioni migliori in condizioni di scarsa illuminazione.
I rivestimenti antiriflesso possono fare davvero la differenza sulla luminosità dell'immagine prodotta.
Può anche accadere che un obiettivo con apertura minore ma rivestimenti antiriflesso di più alta qualità, superi la visione di quelli con lenti più grandi, ma dotati di un rivestimento di grado inferiore oppure totalmente assente.

Detto questo, per riuscire a dare consigli i più mirati possibili, sarebbe utile partire dal maggior numero di informazioni di base.
A questo proposito sarebbe opportuno sapere il tuo grado di pratica e conoscenza dell'argomento.

Se per te è una novità, rinnovo il consiglio di procedere a piccoli passi; diversamente si potrà ragionare oltre.

In particolare vagliando eventualmente anche soluzioni binoculari, tenendo ben a mente però, che se è vero che con un binocolo aumentano il comfort visivo e di conseguenza anche quello dell'utilizzo del setup, altrettanto vero è che di contro costano di più in sé e per gli accessori e inoltre sono anche meno compatti da tenere e gestire (a parte lo stativo, che come l'osservatore può rimanere singolo, un binocolo altro non è che l'accoppiamento di DUE cannocchiali, quindi una coppia di obiettivi, una coppia di oculari, una coppia di filtri, ecc.).
Da considerare, c'è anche la questione collimazione e sua tenuta, che a forti ingrandimenti non è una questione poi così scontata.

Come vedi l'argomento è vasto.
Ti rinnovo il mio ringraziamento per i tuoi consigli molto preziosi io ho già preso su Amazon Acuter 80 st vediamo come va e poi da cosa nasce cosa se mi appassiono si passa a strumenti più interessanti


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rossi_nino
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

stevedet ha scritto:Io dico la mia. Questa è la domanda iniziale
rossi_nino ha scritto:Buongiorno vorrei comprare un cannocchiale per lunghe distanze lo uso dal mio terrazzo per guardare il mare.
Ha senso comprare un super spotting scope, costruito per sopportare cadute, colpi, immersioni accidentali in un ruscello, pioggia battente, ecc, cioè uno strumento che oltre ad avere ottiche di prim'ordine, costa molto perché progettato per un utilizzo estremo?
Secondo me no, visto il tipo di uso previsto. E' un po' come acquistare un costoso orologio da sub, testato per immersioni profonde, solo perché si vuole andare in piscina e poter guardare l'ora tra una vasca e l'altra.

Se il discorso binocolo già accennato non interessa, direi che un normalissimo telescopio astronomico, corredato di prisma raddrizzatore a 45° e qualche oculare o meglio un bello zoom, possa garantire tutte le prestazioni che si vuole, rimanendo nel budget.

Penso ad esempio ad un compatto ma efficace mak 90, oppure ad un ancora più luminoso e performante mak 127, ottiche apocromatiche per definizione, essendo a specchio. Poca spesa e tanta resa e tutti gli ingrandimenti, gli accessori ed oculari che si vuole.
http://www.skywatcher.it/prodotto/maksutov-901250/
http://www.skywatcher.it/prodotto/maksutov-1271500/
Ciao che tipo di ottiche consigli per una buona visione terrestre puoi indicarmi qualche esempio?
Quale zoom e dove trovarli ?



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stevedet

Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da stevedet »

Le ottiche te le ho già linkate.
A non voler spendere molto ed avere il massimo della resa, io avrei preso il mak90 (linko il mio pusher abituale, ma sono strumenti venduti da molti su internet).

http://shop.tecnosky.it/Articolo.asp?Se ... 90&Score=1
Ti basta montare un diagonale "prisma Amici" a 45° per avere la visione corretta alto/basso-destra sinistra; in tal senso chi vende questi strumenti può consigliarti al meglio.
Un ottimo zoom sarebbe il blasonato Baader Hyperion 24-8mm (costa più del tele) unico problema è che ti darebbe come minimo 52x su quello strumento che ha una focale lunga. Anche qui comunque si può spendere meno, mantenendo un'ottima qualità.
Volendo però partire da ingrandimenti più bassi (25-30x) dovresti per forza utilizzare oculari a focale fissa.

Comunque vedo che hai già optato per l'Acuter 80, che ha un costo più che ragionevole. A questo punto non voglio incasinarti la vita. Facci sapere. :wave:
rossi_nino
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

Grazie sai l’Acuter va bene per portarselo dietro se parliamo di postazione fissa mi fa piacere sentire un giudizio autorevole.Sono in trattativa per un binocolone prima di fare una postazione fissa voglio comunque chiami le idee visto che sono un neofita


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Benissimo,
chiarirsi le idee procedendo a piccoli passi, è una cosa saggia. :thumbup:
Inoltre cannocchiale e binocolo sono strumenti complermentari, per cui l'uno non esclude l'altro.
E poi con un approccio di questo tipo, è più facile ottenere delle soddisfazioni, rispetto al "tutto e subito".
Per favore,se vuoi poi facci sapere le tue impressioni.
Fabrizio Ferrario
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:Benissimo,
chiarirsi le idee procedendo a piccoli passi, è una cosa saggia. :thumbup:
Inoltre cannocchiale e binocolo sono strumenti complermentari, per cui l'uno non esclude l'altro.
E poi con un approccio di questo tipo, è più facile ottenere delle soddisfazioni, rispetto al "tutto e subito".
Per favore,se vuoi poi facci sapere le tue impressioni.
ok certo


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da Tommy »

-SPECOLA-> ha scritto: Riguardo agli spotting scopes Kowa della serie TSN-660, si tratta di cannocchiali terrestri dotati di lenti ACROMATICHE denominate XD, con apertura di 66 mm, dall'elevato livello di prestazioni.
XD lens:Optical glass with extra low dispersion. Also called ED, HD, SD, UD or LD lens. The lens has been ...
Sono meglio delle lenti acromatiche.
Tommaso
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao Tommy,

quanto meglio?
Giusto per quantificare.

Il termine APOCROMATICO in un'ottica reale non vuol dire niente, al di fuori del valore che potrebbe avere un'etichetta commerciale, con dietro tutta una serie di "promesse"...

La parola APOCROMATICO in uno strumento a lenti è soltanto una denominazione commerciale; comunque si giochi con gli acronimi (ACRO, SEMI-APO, APO, HD, SD, XD, ecc., ecc.).
Infatti, con rigore scientifico, in letteratura si parla correttamente di "maggior contenimento dell’aberrazione cromatica", giustamente; non di resa "APO", sempre e comunque.

In buona sostanza APO, ED, HD, XD, e chi più ne ha, più ne metta, ecc., non sono altro che mere denominazioni commerciali.

A scanso di equivoci, a questo punto credo valga la pena di sottolineare ancora una volta, che in uno strumento a lenti, l'aberrazione cromatica si può soltanto ridurre, ma NON eliminare del tutto, trattandosi la stessa di una proprietà del vetro e NON di un difetto.

Detto questo, dato che non è una sigla che cambia le cose (SOSTANZA), proprio di obiettivi ACROMATICI si parla.

Nel gioco comunque, è bene ricordare anche il contributo della focale e dei trattamenti anti-riflesso, ne' più ne' meno come già spiegato anche in questo thread.
Fabrizio Ferrario
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Tommy ha scritto:XD lens:Optical glass with extra low dispersion. Also called ED, HD, SD, UD or LD lens. The lens has been ...
Ciao Tommy,
-SPECOLA-> ha scritto:Le prime vengono definite APOCROMATICHE e le seconde invece ad EXTRA BASSA DISPERSIONE.
Probabilmente, forse ti sarà sfuggito.
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

Arrivati cannocchiale Acuster
Struttura non male contiene una custodia di protezione che si può anche lasciare montata. L’ho provato in giorni con luce non al top e foschia al primo impatto le immagini sono nitide fini a 40 ingrandimenti poi sfocano inoltre i colori e la luminosità nom mi fanno impazzire. Per il costo più che giusto


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:Ciao rossi_nino,

se si tratta di un'attività nuova, il mio consiglio è quello di procedere a piccoli passi.
Si risparmia, si fa pratica, si imparano tante cose e si riesce a togliersi un bel po' di dubbi:

Acuter ST80A.

Riguardo agli spotting scopes Kowa della serie TSN-660, si tratta di cannocchiali terrestri dotati di lenti ACROMATICHE denominate XD, con apertura di 66 mm, dall'elevato livello di prestazioni.
La differenza rispetto ai cannocchiali Kowa della sere TSN-880, riguarda sia la luminosità, sia la capacità di vedere meglio ad alti ingrandimenti, in quanto questi ultimi prodotti sono caratterizzati da un'apertura maggiore (88 mm) e dall'adozione di lenti alla FLUORITE, definite APOCROMATICHE.

Soltanto tu puoi sapere se la differenza di prezzo e caratteristiche di questi due tipi di strumenti, alla fine valgano realmente la pena per i tuoi scopi.

Tieni presente, come ti è stato già risposto, che oltre al discorso della "VISIONE MONOCULARE" che è meno RILASSANTE E NATURALE, rispetto a quella BINOCULARE, c'è poi SOPRATTUTTO il discorso turbolenza, che di fatto limita l'ingrandimento massimo realmente fruibile (soprattutto nell'utilizzo diurno, in giornate calde e assolate).

Nella recensione che ti ho indicato in apertura a questo mio reply, c'è una bella immagine corredata dalle considerazioni del caso, in grado di farti comprendere la differenza di resa tra un'ottica ACROMATICA e una APOCROMATICA, fermo restando che comunque a parità di condizioni, un obiettivo di apertura maggiore, raccoglierà SEMPRE più luce e avrà SEMPRE più risoluzione, rispetto ad un corrispettivo di apertura sensibilmente inferiore (maggiore sarà questo divario e più facilmente saranno apprezzabili queste differenze).

Da prendere in considerazione c'è poi anche il discorso oculari e accessori; quelli dedicati saranno più difficili da recuperare e anche più costosi.
In questo contesto, un cannocchiale oppure un binocolo che accettano oculari per uso astronomico, oltre al vantaggio di rendere possibile il fatto di riuscire a sbizzarrirsi con TUTTE le possibili combinazioni, ha anche quello di rendere possibile tutto ciò a costi più accessibili e con materiali di più semplice reperibilità.
Questo vale anche per gli accessori, che come nel caso degli oculari, ovviamente hanno il limite di essere supportati dallo strumento (per intenderci, gli oculari per esempio non solo devono poter calzare nel porta oculare, ma soprattutto riuscire a permettere anche la corretta messa a fuoco).
Ciao vorrri togliermi un dubbio ma l’ Acuster st 80 ha lenti antiriflesso ma non BAK4 giusto?


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao rossi_nino

come ho già avuto modo di scrivere in questa stessa discussione,
-SPECOLA-> ha scritto:Il modello oggetto della recensione, è dotato di lenti ACROMATICHE e prismi BaK-4 di qualità, invece dei più economici BK-7 che a volte si trovano su cannocchiali economici; scelta questa, che si traduce nella possibilità di ottenere un'immagine più chiara, grazie all'adozione di questo tipo di vetro ottico.
Per cui sì,
l'Acuter ST20-60X80A impiega vetri BaK4 (prismi) e ottiche trattate antiriflesso.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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-SPECOLA->
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ rossi_nino

BAK4 e BK7 sono due tipi di vetri usati per la realizzazione dei prismi nei binocoli (ma non solo, ovviamente).
Qui è possibile leggere quello che al riguardo avevo scritto qualche anno fa, che per completezza e praticità riporto anche qui di seguito:

BAK4 e BK7 sono due tipi di vetri usati per la realizzazione dei prismi nei binocoli (ma non solo, ovviamente).
In realtà il vetro BK7 assorbe e disperde meno luce, rispetto ad un corrispettivo prisma in vetro BAK4, però nel contempo non si comporta altrettanto bene come un BAK4, per quanto concerne la deviazione dei un fasci di luce molto convergenti (principio di funzionamento di un binocolo); a seconda della focale dello strumento, il progettista sceglie di usare l'uno o l'altro tipo di materiale.

Faccio notare sempre quando un binocolo è dotato di prismi BK7, perché spesso e volentieri le persone che iniziano ad occuparsi di questioni ottiche e che per questo sono poco pratiche/informate, vengono confuse dal fatto che normalmente viene presa in considerazione la forma della pupilla d'uscita di un binocolo, per vagliarne la qualità.
Pupilla d'uscita perfettamente circolare = STRUMENTO OK , si trova riportato un po' ovunque, senza però precisare che una PUPILLA D'USCITA squadrata potrebbe essere dovuta al tipo di prisma impiegato nello strumento, piuttosto che ad un suo difetto.

In queste immagini infatti puoi vedere la forma caratteristica che assume la pupilla d'uscita di un binocolo, il percorso dei fasci ottici e alcuni loro dati, in base al tipo di vetro usato per i prismi.

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Qui potrai approfondire la terminologia usata correntemente dai "binomani": :D
https://www.binomania.it/wordpress/?page_id=1126‎

Qui invece l'argomento PRISMI NEI BINOCOLI, dove si parla anche di BAK4 e di BK7: ;)
https://web.archive.org/web/20131215170 ... prismi.php
Fabrizio Ferrario
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:Ciao rossi_nino

come ho già avuto modo di scrivere in questa stessa discussione,
-SPECOLA-> ha scritto:Il modello oggetto della recensione, è dotato di lenti ACROMATICHE e prismi BaK-4 di qualità, invece dei più economici BK-7 che a volte si trovano su cannocchiali economici; scelta questa, che si traduce nella possibilità di ottenere un'immagine più chiara, grazie all'adozione di questo tipo di vetro ottico.
Per cui sì,
l'Acuter ST20-60X80A impiega vetri BaK4 (prismi) e ottiche trattate antiriflesso.
Ho fatto questa domanda perché nella scatola non è specificato


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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ rossi_nino

Nessun problema.

Dell'ACUTER ST20-60X80A sul sito web di SKYWATCHER si può consultare e scaricare sia la recensioni della versione acromatica (pubblicata su NUOVO ORIONE 06/2016), sia quella della versione ED (pubblicata su ARMI E TIRO 1/2013) e in ambedue NON compare il termine Bak4.

Diversamente tra le specifiche dell'ACUTER ST20-60X80A, i prismi Bak4 si trovano invece sia in diverse descrizioni sui siti web, sia in alcune recensioni (soprattutto d'oltreocèano), come nei seguenti due link che metto come esempi esplicativi:
https://www.m42.it/shop/cannocchiali/17 ... 45-wp.html
http://www.bestspottingscopereviews.com ... cope-8.htm

Cosa ne pensi del tuo ACUTER ST20-60X80A?
Fabrizio Ferrario
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da rossi_nino »

-SPECOLA-> ha scritto:@ rossi_nino

Nessun problema.

Dell'ACUTER ST20-60X80A sul sito web di SKYWATCHER si può consultare e scaricare sia la recensioni della versione acromatica (pubblicata su NUOVO ORIONE 06/2016), sia quella della versione ED (pubblicata su ARMI E TIRO 1/2013) e in ambedue NON compare il termine Bak4.

Diversamente tra le specifiche dell'ACUTER ST20-60X80A, i prismi Bak4 si trovano invece sia in diverse descrizioni sui siti web, sia in alcune recensioni (soprattutto d'oltreocèano), come nei seguenti due link che metto come esempi esplicativi:
https://www.m42.it/shop/cannocchiali/17 ... 45-wp.html
http://www.bestspottingscopereviews.com ... cope-8.htm

Cosa ne pensi del tuo ACUTER ST20-60X80A?
per quanto concerne l’Acuster ti dico che il rapporto qualità prezzo è ottimo ho fatto diverse osservazioni su lunghe distanze e non mi sembra male, l’aberrazione cromatica dopo i 40* è maneggevole ecc
Il prezzo è giustissimo un bel prodotto!!! Grazie per il consiglio


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Giovanni Bruno
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da Giovanni Bruno »

Per delle osservazioni terrestri-naturalistiche, io mai rinuncerei alla visione binoculare.

Per osservazioni terrestri a medio alto-ingrandimento, ci vogliono dei binocoloni ad oculari intercambiabili, ma in genere hanno il problema della messa a fuoco ...NON CENTRALE..... che complica molto la vita.

Io ho trovato nell'uso di piccoli MAK, di piccoli RUMAK e di piccoli rifrattori, una felice via di mezzo, perchè si ottiene sia la visione binoculare che la messa a fuoco centralizzata.

Sono partito 20 anni fa con la classica soluzione di telescopio + diagonale + torretta diritta, per approdare poi, molto felicemente, alle torrette da microscopio ZEISS SEMI-ERETTIVE ed angolate a 45°.

Queste torrette datate, ma superblasonate, vanno a fuoco su qualsiasi rifrattore senza OCS alcuno ed hanno una resa ottica straordinaria, mentre la postura a 45° è perfetta per il terrestre.

Pur avendo anche l'eccellente binocolone APM ED APO da 82mm a 45° favoloso sul deep sky e sul terrestre all'orizzonte lontano, per scorazzare in libertà e velocità, su diversi piani focali, tra vicinissimo e fino all'orizzonte, nulla è meglio di una messa a fuoco centralizzata di un telescopio astronomico, abbinato ad una torretta. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da Giovanni Bruno »

Se tutti almeno una volta provassero a fare del terrestre naturalistico ed architettonico con un MAK SW, oppre CELESTRON, da 102/1200mm ed ancora con un ACRO, oppure un SEMI-APO sui 70-80mm, strausati quanto si vuole e con una torretta angolata ZEISS SEMI-ERETTIVA, scoprirebbero un mondo di compattezza, apocromaticità e altissime prestazioni.

Per il terrestre la visione MONOCULARE io la trovo insopportabilmete piatta e non immersiva.

Badate bene che in passato ho avuto gli spottingscope LEICA da 80mm a 45° e ZEISS FL85 a 45°

Potrei riavere indietro il mio ex ZEISS FL85 a 45° ad un prezzaccio, ma proprio non riesco ad entusiasmarmi all'idea.

Mentre mi sono intenerito nel riprovare il mio miserrimo ACRO SW BD da 70/500mm + torretta ZEISS SEMI-ERETTIVA a 45°, a 42x ne ho ricavato una immersività e nitidezza notevole oltre ad una isospettabile luminosità di immagine.

Tale ACRO SW 70/500 lo avevo ed è tuttora immolato come grosso cercatore sul mio C11 CPC HD dove già mi aveva dimostrato un valore insospettabile.

Da tutti snobbato, perchè dotato di una cella in plastica ed un fuocheggiatore in plastica, fonte comunque della sua invidiabile leggerezza, palesa però una qualità ottica davvero notevole per essere un ACRO.

Ebbene, proprio in questi giorni ne ho ricomprato un'altro di 70/500mm usato, a soli 60€ spedito, che mi arriverà la settimana prossima e già so che abbinato alla torretta ZEISS SEMI-ERETTIVA a 45°diventerà il mio pseudo binocolone più utilizzato, perlomeno per il terrestre da rapido inseguimento. :thumbup: :wave:
Giovanni Bruno
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Re: Consiglio cannocchiale lunghe distanze kowa

Messaggio da Giovanni Bruno »

Dimenticavo, prima di pensare che l'accoppiata telescopio + torretta binoculare ZEISS SEMI-ERETTIVA a 45°, sia roba da barboni, sommessamente ricordo che lo spotting scope più mostruosamente desiderato al mondo è lo SWAROVSKY BINOCULARIZZATO con una TORRETTA SWAROVSKY di recentissima produzione.

Siccome le stesse torrette ZEISS SEMI-ERETTIVA a 45° (ne ho ben 3) le monto anche sul mio APOTRIPLET da 80/480mm, sul mio 120ED, sul mio RUMAK M603, sul mio LX90 ACF da 8" e sul mio C11 CPC HD, è ovvio che io abbia si un gran rispetto, ma non timori reverenziali verso l'ultimo e nobilissimo arrivato spotting scope SWAROVSKY torrettizzato.

Noi astrofili e binofili, giochiamo con le torrette binoculari da almeno 20 anni ed abbiamo imparato ad estenderne l'uso anche nel terrestre naturalistico, sportivo e paesaggistico-architettonico. :D :thumbup: :wave:
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