-SPECOLA-> ha scritto:Ciao rossi_nino,
se si tratta di un'attività nuova, il mio consiglio è quello di procedere a piccoli passi.
Si risparmia, si fa pratica, si imparano tante cose e si riesce a togliersi un bel po' di dubbi:
Acuter ST80A.
Riguardo agli spotting scopes
Kowa della serie TSN-660, si tratta di cannocchiali terrestri dotati di lenti ACROMATICHE denominate XD, con apertura di 66 mm, dall'elevato livello di prestazioni.
La differenza rispetto ai cannocchiali
Kowa della sere TSN-880, riguarda sia la luminosità, sia la capacità di vedere meglio ad alti ingrandimenti, in quanto questi ultimi prodotti sono caratterizzati da un'apertura maggiore (88 mm) e dall'adozione di lenti alla FLUORITE, definite APOCROMATICHE.
Soltanto tu puoi sapere se la differenza di prezzo e caratteristiche di questi due tipi di strumenti, alla fine valgano realmente la pena per i tuoi scopi.
Tieni presente, come ti è stato già risposto, che oltre al discorso della "VISIONE MONOCULARE" che è meno RILASSANTE E NATURALE, rispetto a quella BINOCULARE, c'è poi SOPRATTUTTO il discorso
turbolenza, che di fatto limita l'ingrandimento massimo realmente fruibile (soprattutto nell'utilizzo diurno, in giornate calde e assolate).
Nella recensione che ti ho indicato in apertura a questo mio reply, c'è una bella immagine corredata dalle considerazioni del caso, in grado di farti comprendere la differenza di resa tra un'ottica ACROMATICA e una APOCROMATICA, fermo restando che comunque a parità di condizioni, un obiettivo di apertura maggiore, raccoglierà SEMPRE più luce e avrà SEMPRE più risoluzione, rispetto ad un corrispettivo di apertura sensibilmente inferiore (maggiore sarà questo divario e più facilmente saranno apprezzabili queste differenze).
Da prendere in considerazione c'è poi anche il discorso oculari e accessori; quelli dedicati saranno più difficili da recuperare e anche più costosi.
In questo contesto, un cannocchiale oppure un binocolo che accettano oculari per uso astronomico, oltre al vantaggio di rendere possibile il fatto di riuscire a sbizzarrirsi con TUTTE le possibili combinazioni, ha anche quello di rendere possibile tutto ciò a costi più accessibili e con materiali di più semplice reperibilità.
Questo vale anche per gli accessori, che come nel caso degli oculari, ovviamente hanno il limite di essere supportati dallo strumento (per intenderci, gli oculari per esempio non solo devono poter calzare nel porta oculare, ma soprattutto riuscire a permettere anche la corretta messa a fuoco).