Chiare, fresche et dolci acque..... o forse no?
Inviato: 28/08/2012, 12:42
Spesso ammiriamo fiumi, laghi e torrenti per la trasparenza e purezza delle loro acque, i nostri occhi possono osservare pesci, alghe e tutto quello che abbia delle dimensioni superiori a pochi decimi di millimetro, l’acqua circostante sembra assolutamente “pura” ma racchiude un mondo incredibilmente popolato da un’infinità varietà di esseri dalle forme impensabili, in un solo bicchiere d’acqua possono esserci più specie di protisti che specie di uccelli e mammiferi in tutta l’Europa, il bello per noi è che, posti in una goccia su di un vetrino, continuano indisturbati le loro attività.
Da bambino avevo ricevuto in regalo un microscopio poco più che giocattolo e trascorso diverse giornate osservando l’acqua dei fossi, dopo oltre una quarantina d’anni ho avuto la brillante idea di rinfrescare quei ricordi, forse mi sono sorpreso più adesso che allora, un vero microscopio apre le porte di un mondo affascinante ed incredibile.
Scritta questa forse inutile presentazione passiamo a delle immagini dei più comuni e facilmente reperibili soggetti: Haematococcus, un’alga unicellulare frequente nelle temporanee pozze d’acqua, al soppraggiungere della siccità si incista per riprender vita con la prima pioggia, in alto un individuo in piena attività e sotto un gruppo in “riposo”.
Pediastrum tetras, un’alga che forma colonie di 4, 8, 16 .... individui.
Questa è una diatomea, alga che ha la particolarietà di possedere uno scheletro siliceo, contrariamente a quanto ho sempre creduto si muove con una certa velocità.
Queste diatomee, del genere ellerbekia a forma di cilindro, formano delle colonie filamentose.
Un eliozoo, altro magnifico soggetto da riprendere, sempre fluttuante alla ricerca di prede.
Passando a soggetti più complessi questo è un euplotes intento a passeggiare sul vetrino coprioggetto, si notano le alghe fagocitate.
In gioventù praticavo molto assiduamente caccia fotografica, col diminuire del tempo libero e la drastica riduzione della prestanza fisica ho riscoperto la microscopia, ottima e rilassante alternativa nelle brutte giornate anche per chi pratica attività all’aperto, in fondo rispecchia da vicino la fotografia ai grossi animali con la differenza che tutto si compie in pochi millimetri quadrati, ma la ricerca e l’inseguimento hanno le stesse emozioni.
Da bambino avevo ricevuto in regalo un microscopio poco più che giocattolo e trascorso diverse giornate osservando l’acqua dei fossi, dopo oltre una quarantina d’anni ho avuto la brillante idea di rinfrescare quei ricordi, forse mi sono sorpreso più adesso che allora, un vero microscopio apre le porte di un mondo affascinante ed incredibile.
Scritta questa forse inutile presentazione passiamo a delle immagini dei più comuni e facilmente reperibili soggetti: Haematococcus, un’alga unicellulare frequente nelle temporanee pozze d’acqua, al soppraggiungere della siccità si incista per riprender vita con la prima pioggia, in alto un individuo in piena attività e sotto un gruppo in “riposo”.
Pediastrum tetras, un’alga che forma colonie di 4, 8, 16 .... individui.
Questa è una diatomea, alga che ha la particolarietà di possedere uno scheletro siliceo, contrariamente a quanto ho sempre creduto si muove con una certa velocità.
Queste diatomee, del genere ellerbekia a forma di cilindro, formano delle colonie filamentose.
Un eliozoo, altro magnifico soggetto da riprendere, sempre fluttuante alla ricerca di prede.
Passando a soggetti più complessi questo è un euplotes intento a passeggiare sul vetrino coprioggetto, si notano le alghe fagocitate.
In gioventù praticavo molto assiduamente caccia fotografica, col diminuire del tempo libero e la drastica riduzione della prestanza fisica ho riscoperto la microscopia, ottima e rilassante alternativa nelle brutte giornate anche per chi pratica attività all’aperto, in fondo rispecchia da vicino la fotografia ai grossi animali con la differenza che tutto si compie in pochi millimetri quadrati, ma la ricerca e l’inseguimento hanno le stesse emozioni.