La luna con un sei pollici...

[piergiovanni]

Ognuno di noi ha un’osservazione indimenticabile da raccontare e la mia avvenne sul terrazzo dell’amico astrofilo Federico Caro, il 22 Gennaio del 2013, con il rifrattore acromatico a lungo fuoco #Zeiss AS 150 F/15. Ho condensato le mie sensazioni nell'articolo " La luna in un rifrattore da sei pollici" dove troverete anche le mie impressioni sul rifrattore #APM ED APO 152 gentilmente fornito da #Tecnosky. Ringrazio Federico Caro per il box riguardante il suo Zeiss AS, Raffaele Barzacchi e Andrea Maniero per le stupende immagini lunari. https://www.binomania.it/la-luna-in-un- ... i-pollici/

[Acronauta]

Bell'articoletto, Pier, viene voglia di mettersi all'oculare...

Io invece la Luna l'ho sempre apprezzata di più nei riflettori, non saprei spiegare il perché ma credo sia legato a una diversa resa cromatica, ad esempio nel mio Mewlon appare decisamente più "bianca", neutra, che in tutti i rifrattori in cui ho osservato.

[piergiovanni]

Grazie Raf. Piace anche a me il Mewlon.

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[Angelo Cutolo]

Anche a me la Luna piace argentea, infatti mi da la massima soddisfazione osservata con l'Obice (peccato solo lo scarso campo di ramsden ed abbe), lato lenti, come detto altre volte la preferisco nell'Officina Stellare 150 rispetto al SGM.


Ps.: interessante l'articolo (me lo ricordo quello Zeiss alla NLT ad Opera), dalle descrizione che hai fatto dello star test dell'APM pare proprio avere la stessa firma cromatica del pari-diametro SW.

[Kappotto]

Ho bellissimi ricordi della luna nel taka Fs128, il nero era nero, il bianco molto bianco, il contrasto elevatissimo!

Tempo fa, appena ultimato il dobson da 42cm, mi era capitata una bellissima osservazione a 600x. Ricordo ancora la sensazione di volo radente: sembrava di essere su un'astronave che sorvolava velocemente il bel satellite.

Recentemente ho scoperto il piacere di osservare la luna con due occhi a bassi ingrandimenti. Uso il meade 10", il riduttore di focale f6.3 lumicon, la torretta con due oculari da plossl 30mm. La lunga estrazione focale fa stare lontani dalle lenti oculari e si ha l'impressione di osservare attraverso un'enorme lente di ingrandimento, da una finestra rotonda aperta sul cielo.

[stevedet]

Anch'io ho nella Luna alcune delle mie osservazioni più emozionanti. Ad esempio ricordo 15 anni fa quando comprai il mio primo dobson: un lightbridge 10". Le mie uniche esperienze osservative precedenti erano quelle che facevo con un vecchissimo rifrattorino Konus 60/700 che mi avevano regalato da ragazzo. Appena misi l'occhio nell'oculare del Lightbridge vidi una Luna bianca come mai avevo visto prima e ne rimasi ipnotizzato tutta la sera.

Un'altra visione della Luna che ancora adesso non finisce mai di ipnotizzarmi è quella a 30x col mio binocolo Nexus 100mm. Se con il tele è bello pompare gli ingrandimenti, soprattutto in prossimità del terminatore, per scorgere più dettagli possibili, col binocolo è fantastico abbracciare la Luna piena (che invece al tele mi dice poco). Abbraccio tutto il satellite e lo vedo galleggiare nel vuoto. Da questo punto di vista, il fatto di non avere inseguimento motorizzato rende la visione più "viva".

[Re Vega]

Ricordo molto bene quella fredda ed umida serata di gennaio 2013 ad osservare la Luna in compagnia di Pier...il tubone era con me da due o tre mesi e non lo conoscevo ancora bene. Fui incredulo nel vedere quanto bene teneva l’immagine al salire degli ingrandimenti (oltre 600x), senza peraltro scurirsi eccessivamente.

[Acronauta]

col binocolo è fantastico abbracciare la Luna piena (che invece al tele mi dice poco).

a me piace moltissimo osservare la luna piena, sia a basso che alto ingrandimento,se si ha un po' di dimestichezza con le formazioni lunari è molto bello riconoscerle con l'illuminazione alta invece che radente, si scoprono molti dettagli insospettati e si possono notare le sfumature di colore, tenuissime ma presenti, tra le diverse zone.

[-SPECOLA->]

Sono passati tanti anni, però ricordo benissimo che, antecedentemente alla fondazione della -SPECOLA-> , durante la prima osservazione telescopica, la Luna ha dato spettacolo!
Era la sera di martedì 25 Dicembre 1979 e la Luna era quasi al Primo Quarto (26 Dicembre 1979: Primo Quarto alle ore 06.12).
Sebbene lo strumento fosse un cannocchiale astronomico-terrestre ZETA (made in Italy) da 48 mm di obiettivo e 30x, fu la prima vera visione mozzafiato che ebbi del nostro satellite naturale.

[Giovanni Bruno]

Primo consiglio, completare il titolo della discussione con:
"RIFRATTORE ACRO ZEISS ad f15".

Sia il venerabile nome ZEISS, che il magico rapporto focale f15, fanno di un ACRO una macchina fantastica.

Scrivere solo rifrattore ACRO da 6", mi richiama dolorosamente ai miei FALLIMENTI in SERIE con rifrattori ACRO da 152/900mm, 140/800 e 150/750mm, dove la LUNA era una melassa indistinta a piena apertura e solo la diaframmatura a 120mm-130mm, portava a discreti risultati.

Ma se devo confrontare il mio più che onesto 120ED, con un INTES MICRO M715, un INTES MICRO MN76 ed un C11HD, i tre specchi citati, hanno sempre rimarcato una netta superiorità sul 120ED.

Un ACRO NOBILISSIMO come lo ZEISS da 6" ad f15, getta sulla bilancia un signor diametro non ostruito ed una favolosa profondità di fuoco, le due cose insieme offrono frutti copiosi e di grande godibilità, perchè ottenibili anche con un seeing MEDIO-MEDIOCRE.

Ma i due INTES MICRO da 7" da me ecitati, hanno una risoluzione perlomeno pari e cedono solo alla voce tolleranza ad un seeing non ottimale.

Mentre un C11HD è una macchina terrificante se il SEEING è BUONO, mentre crolla se il SEEING è cattivo.

[-SPECOLA->]

Non sono ne' i marchi, ne' i blasoni, ne' l'età, ne' i prezzi di listino, che fanno la vera differenza.
Solo la precisione ottica è il fattore determinante.
Tutto il resto, molto spesso sono soltanto "miti" (quando non mitizzazioni per i più disparati motivi) e "leggende".
IMHO.

[-SPECOLA->]

Quando il cielo lo consente e la fase è favorevole, la Luna la trovo sempre magnifica in qualsiasi buona ottica.
Personalmente possiedo diversi telescopi e non solo con il rifrattore da 6" mi diverto ad osservarla con piacere.
La Luna è meravigliosa anche nei riflettori newtoniani ANTARES 40/400, Skil Craft Satelite 40/800, KONUS LYRA 76/600, KONUS AQUILA 76/700 e KONUS VEGA 114/900 e pure nel catadiottico SC MEADE 203/2000; quindi NON soltanto nei rifrattori.
IMHO.

[-SPECOLA->]

@ Piergiovanni

Curiosità; ti ricordi la marca e il modello del tuo primo 60 mm in livrea nera?

[Giovanni Bruno]

La LUNA, nelle sue varie fasi, esclusa la fase di LUNA PIENA, ha un fortissimo contrasto tutto suo, giocato tutto sui chiaro scuri e le infinite tonalità di grigio.

Da cui deriva la buona resa degli strumenti a specchio, che essendo totalmente APOCROMATICI ed in genere di grosso diametro, vanno a nozze con dei contrasti violenti.

Per converso, sulla LUNA PIENA, ho sempre apprezzato il BINOCOLO, dove la visione binoculare, rifrattiva e con zero ostruzione, tira fuori comunque un certo contrasto.

Memorabile la visione della luna nuova con un mio ex FUJINON 16x70, come memorabile lo è la visione con il mi attuale APM ED APO FPL-53 da 82mm a 45°

Ma anche con il mio ex MIYAUCHI da 20-37x100 a 45° e con il mio ex NEXUS ACRO da 23-41x100 a 45, ho goduto di visioni esaltanti, sempre commisurando il risultato con un telescopio ostruito ed in monoculare.

[vincenzo]

Buona sera a tutti voi, cari amici.
Io con la Luna sono "felt in love" da tanto tempo, ne sono anche un culture dal punto di vista antropologico (legato ai miti lunari, al femminino sacro, le dee lunari, sino alle motivazioni ed origini del culo lunare) inoltre ancora, vi confesso che il mio telescopio lunare preferito (casalingo, quindi con l'eccezione del SGM) e' un classico C8 degli ultimi anni 70, peraltro ben collimatomi da Raf diversi mesi fa. Ma per favore, non ditelo in giro troppo, che ho una reputazione da difendere...

[vincenzo]

...maledetto correttore automatico....
Culto vs culo e mariano vs lunare

[Andrea75]

... Vincenzo, sei una sagoma... è bello rileggerti qui! Chissà che, una volta o l'altra, riusciamo ad incontrarci in abbazia - finora non sono mai riuscito ma non si sa mai.

[Acronauta]

Scrivere solo rifrattore ACRO da 6", mi richiama dolorosamente ai miei FALLIMENTI in SERIE con rifrattori ACRO da 152/900mm, 140/800 e 150/750mm, dove la LUNA era una melassa indistinta a piena apertura e solo la diaframmatura a 120mm-130mm, portava a discreti risultati.

devi essere stato particolarmente sfortunato, Giovanni, o forse avevi aspettative troppo alte per degli acromatici tutto sommato "corti", che sono ancora gestibili in alta risoluzione ma certo non si possono paragonare a degli f/15 oppure a dei buoni telescopi a specchi. Considera che più un rifrattore è aperto più critica è la sua realizzazione, ci vuole un po' di fortuna per incappare nell'esemplare giusto e poi bisogna metterci le mani e fare delle migliorie, a quel rapporto focale basta un niente, ma davvero un niente, di aberrazione sferica e una collimazione appena meno che perfetta e l'immagine si impasta subito.

Comunque, per rimanere in tema, stasera mi sono goduto una bella Luna proprio col 150 mm f/5 a piena apertura portato a due metri di focale, col visore bino e una coppia di Zeiss da 12.5 mm e poi di Planetary ED da 8 mm. Senza alcun filtro l'immagine era contrastatissima e il dettaglio all'interno di Cyrillus entusiasmante. Anche Fracastorius era uno spettacolo, si vedeva bene Fracastorius M e nei momenti di seeing migliore pareva di intravedere la rima. Il bordo lunare mostrava un orlo blu scuro, per nulla fastidioso, ma lungo il terminatore i dettagli erano nitidissimi. Peccato che poi il seeing si sia guastato.

[stevedet]

Comunque, per rimanere in tema, stasera mi sono goduto una bella Luna proprio col 150 mm f/5 a piena apertura portato a due metri di focale, col visore bino e una coppia di Zeiss da 12.5 mm e poi di Planetary ED da 8 mm. Senza alcun filtro l'immagine era contrastatissima e il dettaglio all'interno di Cyrillus entusiasmante.

In effetti le foto della luna che avevi postato su astrotest fatte col tuo "cinesone" (seppur da te ottimizzato) mi avevano lasciato sorpreso. Il povero rifrattorone f/5 così spesso bistrattato, ha dimostrato di cavarsela nel planetario molto meglio della sua cattiva fama.

[Angelo Cutolo]

Salvo casi fortunati i "cinesi" (e non) devono sempre essere ottimizzati per dare il massimo, questo perché (almeno al giorno d'oggi) il problema principale dei mass-market non è la qualità ottica (solitamente molto buona, operata con ottimi macchinari), ma la meccanica (quasi sempre al risparmio) e soprattutto dall'assemblaggio (controllo qualità da scarso a nullo), quindi dove e SE possibile porre rimedio alle manchevolezze strutturali, ma soprattutto (che è sempre possibile) riassemblare correttamente e con cura lo strumento, così potrà sfoggiare le sue vere potenzialità.