Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

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Andrea75
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Andrea75 »

:shock: ...
Evidentemente Raffaello ha trovato un esemplare particolarmente ben riuscito!
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... lunga vita al sessantino!
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Non saprei dire se gli errori di lavorazione si notano meno nel rosso, non sono un progettista ottico. Però guarda questo rifrattore come cambia la correzione nel verde portando la spaziatura da 0.3 a 0.5.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Visto che la tolleranza agli errori dovrebbe essere direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda della riga (di Fraunhofer) presa a riferimento, direi di si.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Raf, pensi che farsi un reticolo di ronchi tramite stampa laser su acetato sia fattibie o non è abbastanza preciso per il controllo su telescopi?
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto: 31/03/2019, 12:21 Visto che la tolleranza agli errori dovrebbe essere direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda della riga (di Fraunhofer) presa a riferimento, direi di si.
però il Suiter dà una formula per la distorsione delle linee del Ronchi e secondo questa la distorsione è proporzionale alla lunghezza d'onda, quindi nel rosso dovrebbe essere più sensibile.
Angelo Cutolo ha scritto: 31/03/2019, 12:23
Raf, pensi che farsi un reticolo di ronchi tramite stampa laser su acetato sia fattibie o non è abbastanza preciso per il controllo su telescopi?
certamente, quelli che erano nel Ferioli erano stampati su acetato, l'importante è che sia ben trasparente.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da -SPECOLA-> »

Come realizzare il reticolo lo ha già stato linkato Raffaello all'inizio di questa discussione:
https://www.grattavetro.it/reticolo-di-ronchi/

Dell'argomento se ne era già parlato anche in passato qui sul forum:
viewtopic.php?f=129&t=1065&p=7707&hilit#p7793
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da ForMa_55 »

Raf584 ha scritto: 31/03/2019, 12:32
Angelo Cutolo ha scritto: 31/03/2019, 12:21 Visto che la tolleranza agli errori dovrebbe essere direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda della riga (di Fraunhofer) presa a riferimento, direi di si.
però il Suiter dà una formula per la distorsione delle linee del Ronchi e secondo questa la distorsione è proporzionale alla lunghezza d'onda, quindi nel rosso dovrebbe essere più sensibile.

mi è venuto in mente che quelli che fanno riprese lunari in alta risoluzione in tricromia, nei loro filmati quelli del canale rosso sono sempre più accettabili rispetto agli altri colori a parita di condizioni atmosferiche.
Potrei sbagliami, ma credo che la motivazione sia la stessa.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Il motivo è soltanto che la turbolenza atmosferica è meno impattante nel rosso e nell'infrarosso, se si riprende con un riflettore puro, che funziona allo stesso modo a qualunque lunghezza d'onda, ci può essere un certo vantaggio. Ci ho provato anch'io ma ci vuole un'apertura generosa perché l'immagine è scura e il rapporto S/N si abbassa.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Raf584 ha scritto: 31/03/2019, 12:32
Angelo Cutolo ha scritto: 31/03/2019, 12:21 Visto che la tolleranza agli errori dovrebbe essere direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda della riga (di Fraunhofer) presa a riferimento, direi di si.
però il Suiter dà una formula per la distorsione delle linee del Ronchi e secondo questa la distorsione è proporzionale alla lunghezza d'onda, quindi nel rosso dovrebbe essere più sensibile.
E' proporzionale alla lunghezza d'onda, nel senso che è piu facilmente apprezzabile, ovvero a parità di errore, nel rosso la distorsione visibile è maggiore rispetto al blu, in questo senso è piu sensibile, è piu facile apprezzarne l'errore secondo me.
Raf584 ha scritto: 31/03/2019, 12:32
Angelo Cutolo ha scritto: 31/03/2019, 12:21Raf, pensi che farsi un reticolo di ronchi tramite stampa laser su acetato sia fattibie o non è abbastanza preciso per il controllo su telescopi?
certamente, quelli che erano nel Ferioli erano stampati su acetato, l'importante è che sia ben trasparente.
Ottimo, grazie.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Ho portato in stamperia un PDF con su reticoli da 4, 8, 12 e 16 l/mm (ho abbondato, tanto il foglio di acetato e la stampa costava sempre uguale).
Per le verifiche ho intenzione di montare il reticolo in una cella filtro da 31,8 mm che avviterò al naso T2 che poi andrà sulla cam (asi120mc, lo so è a colori ma è l'unica che ho).
Ora mi servono consigli pratici "for dummies" quindi passo alle domande:
  • per filtrare le varie bande come ha fatto Raf, sul naso della camerina è meglio avvitare prima il filtro e poi il reticolo o viceversa ("focheggiatore ► reticolo ► filtro ► cam" vs "focheggiatore ► filtro ► reticolo ► cam") o è indifferente?
  • Per verificare gli acro 76/1400 e 60/700, l'apo 80/480 e il newton 200/1650, rispettivamente per ogniuno di essi quale "densità" di reticolo è meglio utilizzare?
  • Come stella va bene una 1ª grandezza qualunque o è meglio che sia "bianca" (tipo Vega)?
  • La cam, va settata in qualche modo particolare, ad esempio se essendo a colori è meglio attivare (o NON attivare) la spunta "debayering", impostare il gain ad un valore preciso, n° fps, ecc, oppure la regolo a occhio fin quando le righe non si vedono bene?
Grazie.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Il reticolo deve stare vicino all'occhio, la cosa migliore è prendere un oculare da 10 - 15 mm di focale (giusto per avere il "buco" sufficientemente grande) levargli tutte le lenti e all'interno, dove stava la lente dell'occhio, incollare un piccolo pezzo di reticolo. In questo modo sarà a una distanza di sicurezza per non essere sporcato dalle ciglia.

Il filtro colorato lo avviti poi al barilotto nel solito modo, ma attenzione che non sia un filtraccio cinese da pochi euro se no vedi le aberrazioni del filtro oltre a quelle dell'obiettivo.

Come stella usa la più luminosa, approfittando che c'è Sirio ancora ben visibile. Per le foto io ho usato lo smartphone appoggiato all'oculare, vedi tu... :lol: non ho provato col CCD, in questo caso dovrei montare il filtro in cella come pensi di fare tu. Usa la camera in modalità colore.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

I filtri che userei sono i baader colorati, che a giudicare dal tuo primo post sono quelli che hai usato anche tu.

Per il reticolo, quale pensi sia meglio usare come numero di l/mm per i vari telescopi?

Grazie
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

La distorsione è proporzionale al numero di linee/mm, il Suiter parla di 4 linee/mm, a me sembrano poche, io uso un 10 linee/mm.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

La sensibilità aumenta con l'aumentare del numero di linee/mm e con il diminuire della distanza dal fuoco, in pratica conviene visualizzare solo 3 frange circa (una in mezzo e 2 laterali).
Usato in autocollimazione con uno specchio piano la sensibilità raddoppia (come Rohr e come fanno ormai quasi tutti i costruttori di ottiche per la comodità....chiaramente non è da tutti avere uno specchio piano ben fatto di una certa dimensione).
Usato su una stella e con rapporti focali tipo f/5 non ha la sensibilità sufficiente per discriminare i famosi lambda/4 (nel senso che le frange appaiono lo stesso rettilinee anche se l'ottica è lambda/2) . Invece da circa f/10 in su allora ci riesce (con reticolo a 10 linee/mm).
Leggere il capitolo del Suiter per approfondimenti...
comunque lo stesso esempio che scrive Suiter è capitato anche a me più di 20 anni fa: acquistai un dobson da 30cm da un autocostruttore che sembrava sapesse il fatto suo ma purtroppo non reggeva i 100/150x ; provato il Ronchi su una stella mi dava frange diritte ( sia col 5/mm che col 10/mm gli stessi del libretto del Ferioli) e quindi lo specchio sembrava ok ma al test di Focault di dava lambda/2.....
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Dob ha scritto: 02/04/2019, 15:14Usato su una stella e con rapporti focali tipo f/5 non ha la sensibilità sufficiente per discriminare i famosi lambda/4 (nel senso che le frange appaiono lo stesso rettilinee anche se l'ottica è lambda/2)
non sono del tutto d'accordo, dipende da come effettui il test. Il Suiter tira un po' l'acqua al suo mulino visto che ha scritto (male) un libro sullo star test, e del resto critica un po' tutti i metodi, anche il Roddier. Una discussione più approfondita e più documentata sul Ronchi si può invece leggere qui.

Se usi il Ronchi in modalità oculare è abbastanza sensibile anche per un f/5.

EDIT: comunque non lo userei per tirarci fuori dei numeri.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

Raf, se ti dico che l'ho provato sulla mia pelle.....

il fatto è che per es. a f/5 con anche 10linee/mm , a parte i fenomeni di interferenza che rendono la visione poco chiara (per quello è meglio il 5/mm), la curvatura è leggerissima e difficilmente leggibile (sempre usato al fuoco e su una stella reale).


Tempo fa un utente del forum Astrofili.org aveva cominciato a scrivere un programmino che mostrava le linee del Ronchi su sorgente stellare (peccato che tale programmino non l'abbia più terminato) ma la sostanza era quella: a f/5 e con 5/mm la curvatura (anche con solo 2 frange) è appena percettibile anche con un errore di lambda/2 (inteso ptv):

http://forum.astrofili.org/viewtopic.ph ... i&start=20
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Non voglio mettere in dubbio la tua esperienza, assolutamente, tra l'altro non sono uno specialista nell'uso del Ronchi, lo impiego da molti anni ma non sono un autocostruttore, probabilmente Maurizio ne sa più di me. Quello che posso dire è che ciò che vedo e riprendo col mio rifrattore a f/5 corrisponde bene ai ronchigrammi che ho postato all'inizio, ottimo nel verde (nello star test le immagini intra ed extrafocali sono quasi identiche), buono nel rosso, orrido nel blu-violetto. Non pretendo, e non mi interessa, di ricavarne un dato quantitativo ma qualitativo certamente sì. Del resto sul suo sito Sacek scrive (cito testualmente)
A very worth mentioning is the possibility of using Ronchi grating in front of the telescope focus (Ronchi "eyepiece"), using a bright star as the light source. With two intercepted lines (L=2), it will detect down to about 1/7 wave P-V of spherical aberration in the telescope objective at f/10. For faster objectives, the sensitivity can be easily increased with a good Barlow lens.
sempre che la Barlow non ci metta del suo, e per questo ce ne vuole una lunga.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Dob ha scritto: 02/04/2019, 17:31Tempo fa un utente del forum Astrofili.org aveva cominciato a scrivere un programmino che mostrava le linee del Ronchi su sorgente stellare
se cerchi in rete di programmi per il Ronchi ce n'è a valanga, ne ho anch'io due o tre che anni fa erano stati distribuiti da una rivista di astronomia. Da questa pagina si può arrivare a diversi link, in particolare alla pagina di Mel Bartels che ha il visualizzatore online.

Non capisco che difficoltà hai incontrato col 10 linee/mm, a me la figura di diffrazione sembra nitida. E' vero che il mio è inciso su vetro.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Ho completato i reticoli, ne ho montato uno da 8 l/mm nello chassis del filtro da 31,8 mm da usare con la cam e due da 4 l/mm montati su oculare per l'uso ad occhio e uno su accrocchio per prove col cellofono (a parte il Nano, gli altri sono tutti f/lunghi) , se comunque i 4 l/mm dovessero risultare poco sensibili li sostituiro con gli 8 l/mm.

Ovviamente oggi piove.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

Raf, forse non mi sono spiegato bene....

quando dico che in certe condizioni non ha la sensibilità sufficiente intendo dire che se vedi frange diritte (o con una piccolissima curvatura) non implica , a f/5 e con un reticolo a 5/mm su una stella, che l'obiettivo che stai esaminando sia in tolleranza ottica (cioè entro i famosi lambda/4 ptv): infatti anche un obiettivo lambda/2 darebbe frange dritte (e quindi "passerebbe" il test di Ronchi ma l'obiettivo sarebbe una ciofeca).

Il fatto che tu veda le frange dritte nel rosso e frange curve nel blu ti dice solo che, sicuramente, la correzione nel rosso è maggiore del blu ma non ti dice quanto; potrebbe benissimo essere 1 lambda nel blu e mezzo lambda nel rosso. Quello che ti fa dire che nel rosso è in tolleranza sono le immagini che ottieni (che sono corrispondenti cioè a una buona ottica) non il Ronchi!

I vari programmini che si trovano in rete (compreso quello di Bartels) sono relativi all'utilizzo del Ronchi sul raggio di curvatura: cioè si mette l'obiettivo su banco ottico, e la sorgente luminosa e il reticolo sul raggio di curvatura (che è il doppio della focale) e si confronta ciò che si vede al reticolo con le immagini generate dal programma a precise distanze dal raggio di curv. Ciò che mostra il reticolo in queste condizioni è diverso da quello che mostra guardando una stella mettendolo sul fuoco. Le immagini che vedi col Ronchi nel raggio di curvatura sono ad es. quelle visibili nella figura 54 della pagina di Sacek.

Invece il programmino che aveva fatto A.Console ( e qualche schermata si vede nel link che ti avevo messo) mostrava le frange del Ronchi anche su sorgente all'infinito cioè su una stella e si vedeva che la differenza delle frange tra lambda/4 e lambda/2 è praticamente impercettibile (a f/5 e con reticolo a 5linee/mm).

Infine diamo un'occhiata alla pagina del Sacek: egli fa l'esempio di un reticolo con N=4 linee/mm, L=2,5 frange e un f/5 e, supponendo che sia percepibile una curvatura del 10% delle frange, indica che il minimo errore di sferica percepibile è 1/2,8 d'onda. A f/10 il minimo errore si dimezza diventando 1/5,6 . Nella tabella "Minimun detectable p-v error" mette i minimi errori visibili a f/4 , f/6 etc....tra l'altro si vede che raddoppiando le frange l'errore raddoppia.

Sacek stesso dice poi, subito sotto la tabella, che questi numeri sono approssimati e non tengono conto di altri fattori come ad es. gli effetti di diffrazione che rendono le frange difficili da leggere (con reticoli ad alto numero di linee per mm) perchè i bordi diventano "fuzzy and indistinct" (Suiter) o "blurring the edges" (Sacek).

ma restiamo nell'esempio a f/5: 1/2,8 d'onda con i parametri sopra. Vediamo la tua esperienza col rifrattorone: mi pare che hai usato un reticolo a 10 linee/mm vero ? facciamo che siano 8/mm (per facilitare i calcoli): la sensibilità raddoppia e si vede 1/5,6 d'onda; ma tu hai visualizzato 4 o 5 frange e quindi, mettendo L=5 l'errore raddoppia (la sensibilità si dimezza) ritornando a 1/2,8 e quindi siano sopra al limite di 1/4 d'onda .

Non parliamo poi se usiamo un reticolo a 4 linee/mm e visualizziamo 5 frange: il limite diventa solo 1/1,4 d'onda e ritorniamo al discorso fatto all'inizio.

Questo in teoria e con numeri "approssimati", in pratica io sarei anche più pessimista visto l'esperienza che ho avuto.

p.s. tutto 'sto papiro vale per testare ottiche aperte tipo f/5 (o peggio f/4). Da f/8 -f/10 in su non ci sono problemi (anche se bisogna stare attenti al numero di frange etc.)
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

E' evidente che non ci stiamo capendo perché tu insisti a farne una questione di numeri mentre io ho continuato a scrivere che il Ronchi è un test puramente qualitativo come del resto scrive anche Bartels
Unlike the Foucault Test, the Ronchi Test is inherently qualitative. It will not allow you to directly assign a wavefront criteria to the errors you see on your mirror.
e non è nemmeno un test "passa o non passa", non essendo un autocostruttore da questo punto di vista mi fido solo dello star test.
Dob ha scritto: 03/04/2019, 19:57Il fatto che tu veda le frange dritte nel rosso e frange curve nel blu ti dice solo che, sicuramente, la correzione nel rosso è maggiore del blu ma non ti dice quanto; potrebbe benissimo essere 1 lambda nel blu e mezzo lambda nel rosso. Quello che ti fa dire che nel rosso è in tolleranza sono le immagini che ottieni (che sono corrispondenti cioè a una buona ottica) non il Ronchi!
io non ho mai scritto che il mio rifrattore è in tolleranza, non me lo sogno nemmeno senza metterlo sul banco di un interferometro. Al contrario le frange che si osservano nel rosso non sono diritte ma mostrano una leggera sottocorrezione, quindi c'è un difetto e il Ronchi lo fa vedere. Ma allora quella piccola deformazione nella realtà dovrebbe corrispondere a un errore davvero molto grossolano, anche se non saprei quantificarlo, che però io non riscontro né allo star test né nelle mie immagini in H alfa. D'altra parte una volta diaframmato lo strumento a 75 mm le righe nel blu diventano dritte e le immagini nitide e definite fino al vicino UV.

Lo scopo del messaggio di apertura era quello di mostrare come il test di Ronchi permetta di vedere lo sferocromatismo in un rifrattore, che può invece essere difficile da valutare allo star test se oltre alla sferica sono presenti altre aberrazioni. Il test funziona ed è l'unica cosa che mi interessava evidenziare.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

beh, a me interesserebbe sapere se il mio strumento è in tolleranza , ma se a te non interessa va ben lo stesso....

piuttosto sarebbe interessante, sempre per approfondire la questione e capirci qualcosa di più, se tu ripetessi il test in modo da mostrare solo 2 frange e vedere se cambia qualcosa.

con la diaframmatura a 75mm le frange diventano diritte perchè aumentando il rapporto focale aumenta la tolleranza nei confronti degli errori di sferica: è la stessa ragione per cui in quel mio dobson da 30cm lambda/2 che dava immagini soft a 100x, diaframmando eccentricamente le immagini diventavano nitide
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

non l'ho mica fatto io il tuo specchio... perché non riprendi la figura del Ronchi e la mostri ? così ci ragioniamo su. Magari usa un filtro verde così le frange sono più nitide visto che lamentavi il fatto che non le vedevi bene (la luce di una stella contiene tutti i colori) il che dipende anche dal fatto che hai usato un reticolo su acetato, il mio è inciso su vetro e ti garantisco che la differenza si vede.
Dob ha scritto: 04/04/2019, 11:36con la diaframmatura a 75mm le frange diventano diritte perchè aumentando il rapporto focale aumenta la tolleranza nei confronti degli errori di sferica: è la stessa ragione per cui in quel mio dobson da 30cm lambda/2 che dava immagini soft a 100x, diaframmando eccentricamente le immagini diventavano nitide
non è che aumenti la tolleranza, riduci proprio l'aberrazione, che va come 1/F^3. Nel caso di un rifrattore l'aberrazione sferica longitudinale è espressa da curve diverse per ogni colore e diaframmando l'apertura selezioni la parte di curva più lineare, questo è facile da fare grazie all'assenza di ostruzione, in un riflettore si può solo diaframmare eccentricamente ma non è la stessa cosa.

Nel caso del tuo specchio devi considerare che ha una superficie molto maggiore di quella di una lente da rifrattore, avrà delle zone lavorate meglio e delle zone lavorate peggio. Quando scrivi di lambda/2 ti riferivi alla somma di tutte le aberrazioni o solo alla sferica ? Il bordo dello specchio com'era ?
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

Non ho più quel 30cm f/5, è una roba di vent'anni fa....
Nel 1998 lo acquistai da un autocostruttore ma vidi fin da subito che le immagini erano soft a 100x. Siccome avevo già allora i reticoli di Ronchi in dotazione al libretto del Ferioli, provai a fare il test su una stella; usai il reticolo a 5 linee/mm e mi mostrò 3 frange diritte (ho ancora il disegno di quella prova...). Mi pare di ricordare che feci la prova anche con il reticolo a 10 linee/mm con lo stesso esito. Per fortuna in quel periodo conobbi un abilissimo costruttore di ottiche (Causin di Spinea, molto noto qui nel veneziano) che mi fece il test di Focault con la maschera di Couder e venne fuori che lo specchio era fuori tolleranza con una correzione sferica di circa lambda/2 (non mi ricordo se superficiale o sull'onda). Il Causin mi rilavorò lo specchio e subito vidi una netta differenza rispetto a prima: immagini lunari e planetarie belle nitide anche ad alti ingrandimenti. Rifeci il test di Ronchi su una stella e ancora le 3 frange mi apparvero diritte, sembrava che non fosse cambiato nulla ma invece la differenza rispetto a prima era drammatica.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Per quanto mi riguarda, nemeno io voglio fare "misure", mi interessa solo verificare come sono messi a sferica i miei rifrattori nei vari colori e quindi solo sapere quale colore è corretto e quale colore è sovra o sotto-corretto, senza indagare sul quanto lo siano.
In questo caso Raf se ricordo hai usato i baader rosso 610 nm, verde 500 nm e blu 435 nm giusto? Per caso hai provato anche gli altri tre (arancio 570 nm, giallo 495 e blu 470 nm) ho lo hai ritenuto superfluo essendo "intermedi"?
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Sì, i filtri sono proprio quelli. Non ho provato colori intermedi, ma nel tuo caso quando provi il Ced puoi fare l'esperimento di vedere cosa succede sovrapponendo un rosso e un giallo oppure un rosso e un verde perché i fuochi dovrebbero essere molto vicini, sempre che l'immagine delle frange non diventi troppo scura.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Bella idea, ci proverò (quando il meteo permetterà), se l'immagine dovesse essere troppo scura proverò con il livestackong della cam.
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Dob »

dob ha scritto:a me interesserebbe sapere se il mio strumento è in tolleranza
raf ha scritto:non l'ho mica fatto io il tuo specchio.
la mia frase era in generale e non relativa al mio vecchio dob da 30cm e il senso era: a chiunque dovrebbe interessare se il proprio strumento è in tolleranza.....
Angelo ha scritto:nemeno io voglio fare "misure".....quindi solo sapere quale colore è corretto e quale colore è sovra o sotto-corretto,
ma per sapere se un certo colore è corretto (entro lambda/4) devi sapere se la configurazione del reticolo che stai usando (linee/mm, rapporto focale, numero frange visibili) ha la sensibilità sufficiente.
Non si tratta di fare misure .....

toh, capita a proposito:

https://www.cloudynights.com/topic/6566 ... white-led/

questi però usano il Ronchi in autocollimazione con specchio piano (DPAC=double pass auto collimation)
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Dob ha scritto: 05/04/2019, 19:54il senso era: a chiunque dovrebbe interessare se il proprio strumento è in tolleranza.....
uno strumento che non è in tolleranza si riconosce subito, dai, non avrai mica bisogno del Ronchi (Ceravolo docet...)
Dob ha scritto: 05/04/2019, 19:54 toh, capita a proposito:

https://www.cloudynights.com/topic/6566 ... white-led/

questi però usano il Ronchi in autocollimazione con specchio piano (DPAC=double pass auto collimation)
ma non lo usano lo stesso per stabilire se è a lambda/4 o no, è un test qualitativo in qualunque modo tu lo faccia. E' buona però l'idea di usare i LED colorati perché elimina le distorsioni provocate dai filtri.

EDIT: è più interessante l'altra discussione, quella linkata. Dovrei avere ancora lo specchio piano che mi ero fatto fare quando volevo costruirmi il banco ottico, potrei riprendere in mano il progetto anche se dubito ne valga la pena.
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Acronauta
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Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Acronauta »

Bon, ho rifatto il test stasera interponendo, giusta il consiglio di Sacek, una Barlow 2x in modo da avere un f/10 e aumentare la sensibilità. La Barlow è aplanatica, apocromatica e anastigmatica e non introduce nessuna aberrazione percettibile nemmeno a f/5.

Sinceramente non ho notato differenze eclatanti rispetto al test effettuato senza Barlow, tra l'altro il seeing è orrido e l'immagine sfarfallava così tanto che mi sono venute delle foto bruttissime, da prendere con qualche cautela ma meglio di niente.

Questo è il verde
verde.jpg
verde.jpg (22.38 KiB) Visto 3029 volte
e questo è il rosso
rosso.jpg
rosso.jpg (16.62 KiB) Visto 3029 volte
il blu mostrava invece il solito "bowing" da sovracorrezione.
Angelo Cutolo

Re: Il 150 mm f/5 al test di Ronchi

Messaggio da Angelo Cutolo »

Dob ha scritto: 05/04/2019, 19:54
Angelo ha scritto:nemeno io voglio fare "misure".....quindi solo sapere quale colore è corretto e quale colore è sovra o sotto-corretto,
ma per sapere se un certo colore è corretto (entro lambda/4) devi sapere se la configurazione del reticolo che stai usando (linee/mm, rapporto focale, numero frange visibili) ha la sensibilità sufficiente.
Non si tratta di fare misure .....
Ed è quello che voglio fare in maniera terra terra, vedo le righe con i vari filtri colorati, se le vedo tutte dritte col 4 l/mm, passerò all' 8 l/mm e poi al 16 l/mm e se non basta userò anche la barlow, fino a quando non comincerò a vedere l'incurvamento delle linee; quando ci sarò riuscito confronterò la "curvatura" nei vari colori così da capire in quale colore è piu corretto e in quale meno, è puro sfizio, mi interessa poco sapere di quanti lambda e sovra o sotto corretto un certo colore.
Tutte le verifiche probanti del caso le ho già fatte a suo tempo con lo star test.

Secondo la formulina di www.telescope-optics.net/ il 4 l/mm dovrebbe essere sufficiente per il 76/1400, per il 60/700 dovrebbe andar bene l'8 l/mm, mentre per il Nano credo proprio ci voglia il 16 l/mm e se non basta ho appunto la barlow è corta ma di buona qualità (è il tripletto della celestron ultima).
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