Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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Acronauta
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Acronauta »

Sugli strumenti commerciali di un certo rango, non quelli da supermarket o da principiante, è normale trovare dei riferimenti sul bordo delle lenti, io li visti spesso e anzi in quel caso di solito significa che sono stati un po' più attenti nell'assemblare l'obiettivo, altrimenti mettono i vetri nella cella senza tanti complimenti e chi s'è visto s'è visto. E' una pratica che dipende dal modus operandi del costruttore. Certo se uno è sicuro di aver fatto delle lenti perfette può anche farne a meno, ma io devo ancora vedere un telescopio commerciale che non migliori dopo aver cercato la corrispondenza migliore tra flint e crown.
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Riferimenti li ho trovati anche nel San Giorgio-Morais, anzi in questo caso ce n'erano almeno di due serie diverse, e nessuna coincidente :lol: segno che l'obiettivo era stato smontato e rimontato più volte.
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Francesco T
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Francesco T »

Raf584 ha scritto: 04/07/2019, 9:02
Francesco T ha scritto: 01/07/2019, 9:11Sfilando il doppietto dalla sua cella ci siamo accorti che i vetri non erano perfettamente accoppiati: Le tacche che garantiscono la perfetta reciprocità non corrispondevano ( Ahi ahi Istar...Cosa ci combini ) e gli anelli di Newton non erano perfettamente al centro .
le tacche potrebbero essere state segnate per rappresentare la posizione di partenza da cui si cerca la corrispondenza migliore tra i piani tangenziale e sagittale delle due lenti, non è detto che debba essere la posizione definitiva, cioé che le tacche debbano coincidere, dipende dalla procedura di assemblaggio e da come effettuano il controllo finale. Ad esempio io segno le tacche sulle lenti prima di metterle nella cella, poi cerco la condizione migliore e a quel punto ho finito, non sto a togliere le lenti un'altra volta per segnare la posizione finale perché non mi pongo il problema che qualcun altro possa smontare l'obiettivo e debba capire come rimontarlo correttamente. Solo quando smonto l'obiettivo la volta successiva segno la posizione reciproca delle lenti che a questo punto considero definitiva (cancellando una delle tacche segnate in precedenza).

Meno comprensibile è che gli anelli di newton non fossero al centro, ma anche qui bisognerebbe capire se normalmente li controllano. Come sono spaziate le lenti ?

Ciao Raffaello!

Qual'è la tua procedura "tipo" per trovare la condizione migliore, ovvero la perfetta reciprocità fra le due lenti?
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Acronauta
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Acronauta »

E' un po' lunga, Francesco, faccio prima a spiegartela a voce se ci sentiamo, dovrei scrivere per mezz'ora e in questi giorni ho davvero pochissimo tempo. Magari ci farò un articoletto per Astrotest, quest'estate durante le ferie. Qualcosa lo trovi qui ma è solo una parte della storia.
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Francesco T »

Raf584 ha scritto: 04/07/2019, 19:01 E' un po' lunga, Francesco, faccio prima a spiegartela a voce se ci sentiamo, dovrei scrivere per mezz'ora e in questi giorni ho davvero pochissimo tempo. Magari ci farò un articoletto per Astrotest, quest'estate durante le ferie. Qualcosa lo trovi qui ma è solo una parte della storia.

Ottimo!
Ci conto
Francesco T
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Francesco T »

Buongiorno a tutti/e, un veloce aggiornamento :

Ieri sera il Verne ha rivisto il cielo dopo diverse settimane. L'ultima osservazione era stata effettuata prima del lavoro e di pulizia e di ottimizzazione del nostro Maurizio Forghieri.

Il lavoro di reciprocizzazione ( si può dire?) delle due lenti e l'accurata pulizia del doppietto che aveva su di se' la sporcizia di un paio d'anni ha dato i suoi frutti e senza ombra di dubbio : L' immagine di Giove nel 22 cm è contrastata e trasparente come mai avevamo visto, il Pianeta tridimensionale e letteralmente colmo di dettagli, festoni, pennacchi, treni di ovali, un'emozione e una gioia per la vista e per lo Spirito .

In particolare ha rapito la mia attenzione un pennacchio ad arco nella NEB di notevoli dimensioni, che non avevo visto la sera precedente nello Zen 150 f 20.
Evidenti le sfumature di colori, così belle su Giove, impossibili da cogliere nello Zen. Un dipinto di Giotto.

Un caro saluto.
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da -SPECOLA-> »

Bene, :thumbup:

vuol dire che l'intervento era necessario, visto che adesso si percepisce in modo apprezzabile un incremento di prestazioni.
Secondo me però anche prima comunque la situazione non doveva essere poi così drastica in negativo, perché altrimenti chi ci ha messo gli occhi dentro, soprattutto se abituato a pregevoli strumenti diffraction limited, che qualcosa non andasse l'avrebbe dovuto cogliere subito e anche piuttosto facilmente.

Che a parità di qualità,
su Giove le sfumature dei colori siano più evidenti e belle in un rifrattore di apertura (e quindi risoluzione) sensibilmente maggiore; in questo caso si parla di 7 cm, ovvero +46.6%.

Invece, riguardo al pennacchio ad arco nella NEB, che non è stato notato la sera precedente nello Zen 150 f 20, sarebbe stato bello fare un approfondimento, per verificare che effettivamente si tratti di un particolare difficile per lo ZEN e facile per il VERNE.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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ForMa_55
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da ForMa_55 »

Francesco T ha scritto: 10/08/2019, 12:00 Buongiorno a tutti/e, un veloce aggiornamento :

Ieri sera il Verne ha rivisto il cielo dopo diverse settimane. L'ultima osservazione era stata effettuata prima del lavoro e di pulizia e di ottimizzazione del nostro Maurizio Forghieri.

Il lavoro di reciprocizzazione ( si può dire?) delle due lenti e l'accurata pulizia del doppietto che aveva su di se' la sporcizia di un paio d'anni ha dato i suoi frutti e senza ombra di dubbio : L' immagine di Giove nel 22 cm è contrastata e trasparente come mai avevamo visto, il Pianeta tridimensionale e letteralmente colmo di dettagli, festoni, pennacchi, treni di ovali, un'emozione e una gioia per la vista e per lo Spirito .

In particolare ha rapito la mia attenzione un pennacchio ad arco nella NEB di notevoli dimensioni, che non avevo visto la sera precedente nello Zen 150 f 20.
Evidenti le sfumature di colori, così belle su Giove, impossibili da cogliere nello Zen. Un dipinto di Giotto.

Un caro saluto.

Ciao Francesco
sono contento che l'operazione pulizia e centraggio sia andata a buon fine.
quando si vanno a smontare le lenti per fare pulizia, specialmente su diametri importanti, non sempre si riesce ad ottenere dei miglioramenti con il ricentraggio delle lenti.
Evidentemente qualcosa da sistemare c'era.
Maurizio
tripletto apo 155 f. 7 a contatto su losmandy g11
oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45, pentax xl: 21-10.5-5.2, radian 3mm
zoom: vixen 8-24 e hyperion 8-24. erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
barlow baader FFC, prisma di Herschel 2"
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Francesco T
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Francesco T »

Assolutamente si.

La cosa interessante è che lo Star test è identico a prima, eppure la differenza c'è tutta.
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Ivano Dal Prete
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Re: Un pomeriggio a casa di Maurizio Forghieri

Messaggio da Ivano Dal Prete »

-SPECOLA-> ha scritto: 10/08/2019, 12:48
su Giove le sfumature dei colori siano più evidenti e belle in un rifrattore di apertura (e quindi risoluzione) sensibilmente maggiore; in questo caso si parla di 7 cm, ovvero +46.6%.

Invece, riguardo al pennacchio ad arco nella NEB, che non è stato notato la sera precedente nello Zen 150 f 20, sarebbe stato bello fare un approfondimento, per verificare che effettivamente si tratti di un particolare difficile per lo ZEN e facile per il VERNE.
Potrebbe non essere lo stesso dettaglio in mancanza di altre informazioni, comunque in quelle notti c'era effettivente un festone notevolissimo (assieme a tanti altri) in NEBs, spettacolare nel mio Newton da 25.

A proposito: parlando di percezione dei colori, credo che il parametro fondamentale sia la raccolta luce che va con il quadrato del diametro. Tra un 15 e un 22cm il guadagno e' superiore al 100%
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").

Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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