Rispetto alle osservazioni di Pier io mi trovo un po' preso tra due fuochi.
Uso intensivamente l'imaging, e anzi ultimamente mi sono trovato a rispondere - perfino su queste pagine - a chi, sorpreso dai risultati che ottengo con il mio microscopico rifrattore, mi chiedeva come replicarli. Il tuo intervento, Pier, dà voce ad un certo disagio di cui devo aver detto più o meno velatamente nello scrivere i miei pochi "trucchi": anche io subisco il fascino dell'osservazione visuale pura e semplice.
Però...
Però, semplicemente, non me la posso permettere. Non ai livelli di cui si discute qui: certo, nessuno mi impedisce di venire a Monfestino, o a qualche notte dei lunghi tubi - mi sono ripromesso di farlo più volte, senza però mai riuscirvi.
E quindi... faccio di necessità virtù: "piego" l'imaging all'osservazione, tentando di condividere almeno quella. Sia sui pianeti che sul poco cielo profondo accessibile ai miei mezzi coadiuvati dall'elettronica.
A me interessa osservare, con qualsiasi mezzo: vedere "cosa succede lassù" se si tratta di pianeti, o ancora più semplicemente avere accesso ad oggetti celesti altrimenti invisibili se si tratta di cielo profondo, laddove i miei minuscoli diametri e i cieli sempre meno bui giocano a sfavore dell'osservazione visuale. Non riesco a concepire in antitesi visuale e ripresa; certo, quest'ultima toglie immediatezza, guardo il monitor e non il cielo. Mi sono reso conto benissimo della differenza ieri sera, notando un tramonto dai colori spettacolari qui in valle: stavo per prendere la mia macchinetta fotografica ma poi ho piantato lì, preferendo godermi con i miei occhi un'atmosfera e delle sfumature che nessuna fotografia riuscirà mai a rendere "vive" come in quel momento.
Per l'osservazione del cielo devo fare di necessità virtù... mi affascina terribilmente l'osservazione visuale così come la praticate, ma per me rimane fuori portata; e mi arrangio come posso, ingegnandomi con l'imaging. E non disdegnando, a mo' di palestra, anche qualche sessione visuale con i miei telescopietti: spesso e volentieri loro ricambiano dando tutto ciò che possono dare...
...edit: mentre scrivo, i 180° di cielo che ho davanti al terrazzo (con vista sull'intera bassa val Brembana) si sono riempiti di balestrucci che vengono a fare le loro acrobazie a pochissimi metri da me. Da anni cerco di "fermare" in qualche modo la scena quando si ripresenta, ma il respiro e la sensazione di spazio e di libertà che ho guardandoli non sono replicabili in alcun modo...