Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

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Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Kappotto »

Ciao a tutti,
ieri sera ho montato sulla hdaz il 150ed e il 100ed di casa skywatcher per un confronto diretto sotto il cielo. Due parole sugli esemplari.

Il 100ed è un vecchio tubo skywatcher azzurro, dotato di un ottimo focheggiatore baader senza demoltiplica. Il 150ed è l'ultimo uscita di casa skywatcher, dunque la versione glitterata blackdiamond.

Purtroppo pianeti non erano visibili, ho dovuto osservare solo dopo il partitone della mia inter, che ha spezzato le reni ad un Lecce mai domo, perciò mi son concentrato sulle stelle doppie.

Il cielo di ieri sera era lattigginoso, ad occhio nudo vedevo Altair, Terazed e Markab, quest'ultima solo in distolta.

Il seeing non era eccelso, diciamo un III.


Ho cercato due stelle abbastanza alte, abbastanza vicine e abbastanza diverse. Ho trovato comoda quindi la zona intorno Altair.

La prima è stata struve 2590, primaria di 6,5 e secondaria di 10,3 separate da 13,6 secondi d'arco.
Il 100ed sdoppia naturalmente la stella ma la secondaria si vede solo con pupille di uscita sopra 1,7mm. Sotto, l'immagine si fa scura e la secondaria sparisce (naturalmente con un cielo migliore non avrei avuto il problema).
Il 150ed mostra sempre la secondaria, con tutti gli oculari a disposizione, con pupille di uscita anche di 0,5mm.

Domandone, la pupilla di uscita dovrebbe essere un dato riguardo la luminosità di quello che sto osservando. Se osservo con due strumenti diversi con la stessa pupilla di uscita, non dovrei riscontrare la stessa magnitudine limite? La risposta a senso la so, con un'apertura maggiore vedo di più che con un'apertura minore, ma cosa indica a questo punto esattamente la pupilla di uscita?

La seconda doppia osservata è struve 2583, coppia molto ben bilanciata, I di 6,3 e II di 6,7, ma componenti separate da solo 1,4". Doppia da manuale dell'astronomia, insomma.

Ricordo che il 100ed in teoria dovrebbe poter separare due stelle doppie di 6° magnitudine lontane 1,2". Dunque con questa stella siamo molto vicini al limite teorico dello strumento.

Ebbene, il 100ed allungo la stella a 150x, mentre riesco a sdoppiarla a 225x.
Il 150ed la sdoppia già a 100x.

A causa del seeing bruttino, la visione è comunque più bella nel 100ed, che mostra due bei dischetti netti, mentre nel 150ed la visione è più disturbata e fluttuante.

Cieli sereni,


kapp
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Acronauta »

Kappotto ha scritto: 27/08/2019, 10:35Se osservo con due strumenti diversi con la stessa pupilla di uscita, non dovrei riscontrare la stessa magnitudine limite?
la magnitudine limite è approssimata dalla formula

ML = Mo + 5*log(T*D/d)

dove Mo è la magnitudine limite a occhio nudo nel momento in cui stai osservando, T è la trasmissione del sistema ottico, D è la pupilla d'entrata (che possiamo pensare coincidente con l'apertura libera effettiva del telescopio) e d è il più piccolo tra la pupilla dell'occhio e la pupilla d'uscita. Immaginando di osservare stelle doppie d sarà la pupilla d'uscita quindi, a parità di d e di T (o quasi, ci sarà probabilmente una piccola differenza dovuta al maggiore assorbimento di luce nel doppietto con lenti più spesse) maggiore è D e maggiore è ML. Nel caso di osservazione monoculare la formula è un po' ottimistica.

Hai provato a verificare l'apertura libera del 150 ?
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Kappotto »

Grazie Raf.

Cosa si intende per trasmissione del sistema ottico?

Come posso misurare l'apertura libera del 150?
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Acronauta »

E' la frazione di luce che non viene assorbita, insomma che arriva all'occhio. Ogni sistema ottico ha una sua trasmissione, non saprei quale può essere l'efficienza di un rifrattore tipico ma dovrei riuscire a trovare qualche dato in rete. Probabilmente si può assumere un valore tra 0.8 e 0.9.

Per misurare l'apertura effettiva devi mettere a fuoco il telescopio per l'infinito usando un oculare semplice, cioé senza la barlow incorporata. Poi lo togli e al suo posto ci metti un oculare senza lenti o il classico tappo forato che si usa anche per collimare i newton, questo è indispensabile per tenere l'occhio sull'asse ottico. Guardando nel foro devi riuscire a vedere tutto l'obiettivo fino al bordo. Negli acromatici bisogna riuscire a vedere gli spaziatori, negli apo dove gli spaziatori non ci sono bisogna appoggiare vicino al bordo un riferimento di qualche tipo.

Se non riesci a vedere l'orlo (libero) delle lenti vuol dire che c'è qualcosa che riduce l'apertura, di solito è un diaframma interno nel tubo o nel fuocheggiatore. Per misurare l'apertura puoi appoggiare davanti all'obiettivo un righello in modo che la graduazione passi per il diametro. Ovviamente devi aver tolto il paraluce.

Se l'apertura è ridotta da un diaframma lo si può spostare in posizione più arretrata, cioé più lontano dall'obiettivo, si svita la cella e si infila una mano nel tubo, con l'estremità di un utensile si danno dei colpetti finché il diaframma non si sposta (parlo degli Skywatcher come il tuo in cui i diaframmi non sono incollati o saldati al tubo). Bisogna fare attenzione che il diaframma risulti poi perpendicolare al tubo.

E' utile fare questa verifica anche dopo aver portato il fuocheggiatore nella posizione che serve per usare il diagonale perché quando si fa rientrare il tubo mobile la sua estremità potrebbe intercettare il cono di luce.
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Kappotto »

Perfetto, stasera se riesco provo.

Ho fatto un po' di simulazioni con la formula della magnitudine. Mi sembra davvero molto ottimistica, comunque da' una certa idea della differenza tra due telescopi.
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Kappotto »

Raf, giocando un po' con la formuletta, risulta che al diminuire della pupilla di uscita utilizzata cresce la magnitudine limite raggiunta.
L'altra sera se scendevo sotto 1,71mm di pupilla la secondaria spariva. Secondo te a cosa è dovuto? Cielo troppo inquinato?
Devo rifare delle prove con stelle al limite.
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Acronauta »

Aumentando l'ingrandimento il fondo cielo scurisce e la magnitudine limite aumenta. Tuttavia aumentando l'ingrandimento l'immagine di una stella debole diventa anche più confusa perché la centrica viene "diluita" e anche a causa della turbolenza atmosferica che disturba, quindi in realtà al di sotto di una certa pupilla d'uscita non c'è più guadagno.

Considera che quella è una formula per i binocoli astronomici in condizioni di cielo buio e non inquinato e con una pupilla d'uscita grande (5 - 7 mm), in queste condizioni il "d" finisce per essere la pupilla dell'occhio, soprattutto in un individuo un po' avanti con l'età.

Se può esserti utile, col mio 150, in una notte molto limpida, sono arrivato da casa mia quasi alla mag. 12.
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Kappotto »

Grazie!

Ieri sera ho misurato l'apertura libera del 150ed, misurata in 148mm. I diaframmi interni per fortuna non intralciano il cammino ottimo.


Dunque ho un 148ed :D
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Re: Fratelli Coltelli tentano di tagliare due stelle doppie

Messaggio da Acronauta »

Ottimo, vale sempre la pena di fare una verifica, visto che negli SW i diaframmi si possono spostare conviene, se serve, approfittarne.
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