Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

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piergiovanni
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Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

Messaggio da piergiovanni »

Buon giorno a tutti. Inauguro le recensioni dei visori termici dell’anno 2022 con lo Steiner Nighthunter H35 che costa 3859 euro e beneficia di due anni di garanzia.
Articolo completo + video: https://www.binomania.it/steiner-h35/
Video sul canale YouTube: https://youtu.be/FQL-hbsJqpI
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Samuele
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Re: Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

Messaggio da Samuele »

Non ho capito il senso dell'affermazione:
"Come risaputo, per raggiungere una ottima nitidezza a 12µm è necessario utilizzare un obiettivo di discrete dimensioni, in questo caso da 35mm e possibilmente con uno schema ottico a tre lenti."
È vero che il potere risolutivo aumenta con l'aumentare del diametro dell'obiettivo, ma, da quel che mi consta, il tutto è vincolato anche alla lunghezza focale dello strumento, cioè all'ingrandimento dell'immagine sul piano focale, sino a che non venga soddisfatto il criterio di Nyquist che prevede il massimo sfruttamento del sensore quando il più piccolo dettaglio che lo strumento è in grado di rivelare venga registrato da due pixel adiacenti.
Non mi sono cimentato nei calcoli, anche perché, se non sto commettendo errori, alla fine la risoluzione che possono raggiungere pixel di 12µm ad F1 con un dato obiettivo, dovrebbe essere equagliata da pixel di 17µm ad F 1,4 con lo stesso obiettivo.
Quello che invece cambia è il campo inquadrato nel senso che un F maggiore corrisponde ad un campo più ristretto.
Quanto poi allo schema ottico (doppietto/tripletto) non sono riuscito ad individuare il nesso con la dimensione dei pixel del sensore. :think:
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piergiovanni
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Re: Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, ne ho parlato direttamente con un costruttore giapponese, per ottenere ottime immagini con un pixel pitch di tali dimensioni è necessario secondo loro portare l'apertura focale a F/1 con almeno un obiettivo a tripletto. Capirai che per ovvi motivi di discrezione aziendale, non ho potuto ottenere ulteriori informazioni. Di fatto Steiner non mi ha detto questa cosa, l'ho dovuta chiedere a un costruttore "del settore" con cui sono in contatto per varie questioni. Quello che posso dirti che all'atto pratico conta anche il diametro dell'obiettivo, sto usando l'Hikmicro Phanter che ha un ottica da 50mm ed è una bomba, ma un altro fattore da considerare è l'algoritmo, sto usando termici con tutte "le cosine hardware a posto" ma che sono "strozzati" da algoritmi mediocri.


"Non mi sono cimentato nei calcoli, anche perché, se non sto commettendo errori, alla fine la risoluzione che possono raggiungere pixel di 12µm ad F1 con un dato obiettivo, dovrebbe essere eguagliata da pixel di 17µm ad F 1,4 con lo stesso obiettivo."

non farei molto questo calcolo con i termici, perché un altro problema è il rumore prodotto è ho visto grandi differenze tra prodotti con apertura focale diversa per quanto riguarda rumore e nitidezza, penso che attualmente conti molto l'algoritmo utilizzato. So che ci sono aziende del settore che acquistano il prodotto e poi fanno preparare o migliorare l'algoritmo dai loro ing. informatici o da aziende esterne. Leica, ad esempio, ha come tutti componentistiche cinesi ma è stato il reparto Leica foto a curare l'algoritmo, lo stesso dicasi per Zeiss.
L'altra sera ho confrontato a monitor un video fatto con lo Zeiss DTI che ha circa 380 px contro un visore da 640 pixel di altra marca e onestamente l'immagine era tutto fuorché inferiore..
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Samuele
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Re: Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

Messaggio da Samuele »

A spanna, e salvo che non stia commettendo errori grossolani, non vedo ragioni per cui le cose nella ripresa termica possano andare in modo diverso che altrove.
È intuitivo che un pixel da 12µm ha una superficie più piccola di uno da 17µm, per cui a parità di efficienza il pixel più piccolo è in grado di raccogliere meno fotoni di quello più grande, cioè è meno sensibile, e questo spiega la necessità di lavorare ad aperture più spinte (cioè più luminose) per non essere costretti ad usare tempi più lunghi (che significa riprese meno fluide) o ad accontentarsi di riprese più buie.
L'indicazione del tripletto, invece, la vedo connessa alla necessità di ovviare alle distorsioni/aberrazioni che un obiettivo ad F1 comporta.
Questo non toglie che un pixel di 12µm ad una focale di 35mm (=obiettivo di 35mm a F1) inquadra circa 70 secondi d'arco (0,012/35x206265=70,71), mentre a 50mm di focale (obiettivo da 50mm a F1) inquadra circa 50 secondi d'arco, a fronte di un potere risolutivo teorico delle ottiche rispettivamente pari a 3,4 e 2,4 secondi d'arco.
Cioè in entrambi i casi il sensore lavora abbondantemente sotto il potere risolvente teorico dell'obiettivo, per cui ritengo inevitabile che la differenza la faccia l'algoritmo di gestione dalla ripresa.
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piergiovanni
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Re: Recensione del visore termico Steiner NightHunter H35

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Samuele, visto che ti interessa molto l'argomento ti propongo di approfondire ll limite di Nyquist.
Ti estrapolo da un testo specifico la mera traduzione di google:

Un altro modo più pratico per esaminare il requisito di nitidezza dell'immagine sarebbe quello di utilizzare il limite di Nyquist del rilevatore. La nitidezza dell'immagine dell'obiettivo può essere caratterizzata dalla funzione di trasferimento della modulazione. Il limite di Nyquist del rivelatore è definito dal passo dei pixel del rivelatore come:


Dove bp è il pixel pitch come definito nella figura 1. Possiamo definire il requisito di nitidezza dell'immagine come un MTF costante alla frequenza nyquist. Quindi, man mano che il passo dei pixel si restringe, il limite di Nyquist aumenta. Nell'esempio, aumenta da 29,4cy/mm a 41,7cy/mm. Poiché le prestazioni dell'obiettivo sono essenzialmente limitate dalla diffrazione, c'è solo un modo per aumentare l'MTF dell'obiettivo in modo che rimanga costante per la frequenza spaziale più elevata. Questo per rendere l'obiettivo più veloce nel rapporto tra il cambiamento del passo dei pixel.
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