Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

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annoluce
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Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da annoluce »

Ho scritto una recensione avvalendomi del supporto del mio amico Lee Masters, anche lui rimasto molto colpito da questo strumento.

Che cosa vedete adesso?
Globi di rosso, giallo, porpora.
Un momento! E adesso?
Mio padre e mia madre e le mie sorelle.
Sí. E adesso?
Cavalieri in armi, belle donne, visi gentili.
Provate questa.
Un campo di grano – una città.
Benissimo! E adesso?
Una donna giovane e angeli chini su di lei.
Una lente piú forte! E adesso?
Molte donne dagli occhi vivi e labbra schiuse.
Provate queste.
Soltanto un bicchiere su un tavolo.
Oh, capisco! Provate questa lente!
Soltanto uno spazio vuoto – non vedo nulla in particolare.
Bene, adesso!
Pini, un lago, un cielo d’estate.
Questa va meglio. E adesso?
Un libro.
Leggetemi una pagina.
Non posso. Gli occhi mi sfuggono di là dalla pagina.
Provate questa lente.
Abissi d’aria.
Ottima! E adesso?
Luce, soltanto luce che trasforma tutto il mondo in giocattolo.
Benissimo, faremo il binocolo cosí.
annoluce
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da annoluce »

79 viste, e nessuno che ha colto la mia provocazione bonaria, che piuttosto aveva la vocazione di una incitazione, a parlare dello Zeiss Dyalit in questione, da me recentemente acquisito.
Ho fatto questa "recensione" usando le parole di "Dippold l'ottico" di Spoon RIver, uno dei miei brani poetici preferiti di quella antologia lirica, cambiano solo l'ultima frase per "binocolizzare" la poesia.
Cosa volevo? Questo è legato all'intima natura di un forum.
SI fa tanto parlare che non esiste più la chiacchiera oziosa (nel senso di otium latino, la conversazione che eleva l'animo, innescata senza una ragione precisa), la facezia o semplicemente lo scambio amicale tra appassionati, come si fosse al bar, a palrare di strumenti.
Il forum che vedo spesso io è quello unidirezionale degli "esperti" o degli "anziani" che pubblicano, spesso seguiti da valanghe di messaggi e citazioni, oppure quello -necessario, fondamentale- del botta e risposta a domanda specifica.
Io speravo si parlasse dello Zeiss Dyalit.
Molti forum hanno infatti "thread" (o se vogliamo restare italiani, conversazioni) dedicati a ciascun modello, dove si sviscera e si eviscera la qualità, le prestazioni, i difetti, si consiglia, si scherza, ci si confronta.
O ci si complimenta, semplicemente, dicendo: bello questo binocolo.
Oppure si danno consigli sulla pulizia. Oppure, si danno raccomandazioni sugli accessori.
Si può parlare per esempio, di come inventarsi un sostegno personalizzato per il treppiede (ci stavo pensando).
Oppure, dove trovare una cinghia da collo adatta al lignaggio di questo Zeiss (ne sto cercando una).
Oppure della resa ai bordi.
Oppure, di come questo esemplare tiri fuori stelle di magnitudine impensabile dal centro di Roma, con soli 40mm di lenti.
Oppure semplicemente, parlare.
Ma tutto questo non avviene, e io mi chiedo se i forum hanno ancora senso.

Massimiliano
giodic

Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da giodic »

Purtroppo non ho il Dyalit e non saprei come parlarne, ho però un altro Zeiss di cui sono entusiasta. Il binocolo è stato, tanto tempo fa, il mio primo e per anni unico strumento per osservare il cielo (e non solo): un Agfa 10x40, adesso scollimato e custodito da qualche parte in casa.
Ma, con l'avanzare dell'età, sono tornato al vecchio amore, e tra binocoli e binocolone APM mi sembra di tornare indietro nel tempo, anche se con ben altre consapevolezze...
Mi spiace di non poter alimentare in maniera specifica la conversazione, ma ti auguro di trovare presto una tracolla all'altezza del tuo binocolo... :wave:
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piero
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da piero »

annoluce ha scritto: 22/02/2019, 18:54 Il forum che vedo spesso io è quello unidirezionale degli "esperti" o degli "anziani" che pubblicano, spesso seguiti da valanghe di messaggi e citazioni, oppure quello -necessario, fondamentale- del botta e risposta a domanda specifica. (cut) Ma tutto questo non avviene, e io mi chiedo se i forum hanno ancora senso.

Massimiliano
non solo dotte dissertazioni finalizzate come la tua cadono nel vuoto, ma anche più banali note osservative, dai report alle descrizioni degli oggetti
qui è ancora un'isola felice ove viene sollecitato l'osservazione di una cometa , assente invece su altri forum specifici di astrofili ove se ne parla solo in termini fotografici, perché si osserva sempre meno e si smanetta sempre di più con gli aggeggi
quasi tutto si sta trasferendo sui social ove le informazioni sono superficiali ed effimere
persino le recensioni interessano meno perché bisogna leggere (mio dio che fatica e che noia....): molto meglio un rapido video di 3 min su youtube ove uno passivamente assorbe quello che vede e sente come fosse in TV e si dice tutto lì
fare una recensione è fatica, leggere e studiare pure e come mi è stato scritto più volte in MP quando sollecitavo non solo la lettura (qualcuno sa che c'è un link di bibliografia nel sito?) ma addirittura una banale ricerca su internet : "ma perché devo farlo io? tanto ci siete voi per cui quando ho bisogno chiedo e voi rispondete ( e guai a tardare: il massimo è stato un utente espulso che mi ha mandato circa una dozzina di MP in 2-3 ore e si lamentava perché non rispondevo)
risultati: ricambio generazionale pari zero, livello culturale specifico a picco, voglia di crescere e imparare zero, e come dici tu rimangono gli "esperti" e gli "anziani" che si parlano ormai tra loro, ma che nel frattempo diventano sempre più anziani, sempre più stanchi e meno motivati per cui, amico annoluce, se hai questo Zeiss 7x42 e hai piacere di parlacene saremo felici di leggerti e risponderti (almeno per quelli rimasti a fare queste cose.....).
Con buona pace della tristissima antologia di E. L. Masters.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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-SPECOLA->
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao annoluce,

l'approccio in chiave epigrafica sepolcrare del tuo amico Lee Masters è secondo me fuorviante, in quanto nessun florilégio di recensioni potrà mai render merito ad un oggetto.
Semplicemente perché a differenza dello scopo delle opere di Masters (in generale), per demistificare la reale sostanza di un oggetto, sempre in generale, cosa che vale ampiamente anche per lo specifico binocolo in questione, in particolare, più che un epitaffio con crestomazìa in epigrafe, può di sicuro l'esperienza.
Esperienza però che essendo formata da una componente razionale (scientifica e per questo universale e ripetibile) e una irrazionale (soggettiva, con tutto quel che ciò comporta, che di scientifico, universale e ripetibile, ben poco o nulla possiede), mai dirimente riuscirà ad essere, lasciando perennemente aperta la questione, di modo che poi ciascuno potrà sempre dir la sua; anche tutto e il contrario di tutto.

Bene, fatta questa doverosa premessa, quel che posso dire è che il binocolo in oggetto lo conosco, ma non lo possiedo, perché 7x per i miei impieghi li ho sempre ritenuti insufficienti.
Era un buon binocolo quando uscì, ma niente di che e soprattutto nulla a che vedere con i TOP di gamma attuali; oggi lo reputo ampiamernte superato.

Non è lo stesso binocolo, però riguardo ad uno ZEISS Dialyt 10x40 B revisionato a nuovo dalla casa madre, ho già avuto modo di scrivere qui sul forum di BINOMANIA:

Primo, secondo, terzo e quarto.

Comunque su questo forum esiste anche una discussione sullo Zeiss Dialyt 7x42 B/GA T

Condivido l'invito di Piero; leggerò sicuramente con interesse una tua eventuale recensione sul binocolo in oggetto.
Preferirei però che fosse vergata con parole tue, piuttosto che con quelle del tuo amico.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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ilRosso
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da ilRosso »

Del Dialyt 7x42 ho un esemplare T*P*, arrivatomi senza la tracolla originale. Gliene ho montata una OP/TECH USA, la E-Z Comfort Strap, sperimentata da anni sulle macchine fotografiche: semplice, comoda, robusta, longeva, non cara :thumbup: . Per analogia al colore del logo Zeiss l'ho scelta blu (Navy), ma esiste anche in nero, rosso, verde, mimetico. OP/TECH USA ha un ricco catalogo, ma in Italia sono importati solo pochi articoli. Tempo fa sul forum Diogene aveva recensito favorevolmente l'imbragatura per binocoli, comperata però in Inghilterra (non distribuita in Italia).
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Traffico con qualche binocolo di vario tipo e ingrandimento: dai 6x dell'Hensoldt Vilaba fino ai 15x del Pentekarem Zeiss, passando per le misure intermedie.
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Monticola
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da Monticola »

Anche se sono passati un po' di anni, ho avuto e usato due Zeiss Dyalit 7x42 BGAT *P: uno che era ancora quello fabbricato nella Germania Occidentale, dal 1993 dal 2004 e poi l'ultimo modello, il ClassiC, dal 2004 al 2009.
Considerato un eccellente binocolo già all'epoca (mi fu consigliato da un ottico svizzero come scelta ottimale per i portatori d'occhiali ai quali suggeriva proprio il Dialyt 7x42), con questo feci un salto di qualità notevole e soprattutto presi la strada dell'ingrandimento 7x come soluzione ottimale e definitiva per le mie osservazioni ornitologiche, in particolare dei rapaci diurni in volo, considerazione poi ripresa in modo ineccepibile nella parte relativa alle attrezzature del prontuario di Alessandro Micheli (I rapaci diurni delle Alpi).
Otticamente era splendido, molto neutro e ben bilanciato, non mi ha mai procurato affaticamenti visivi e all'epoca osservavo tante giornate all'anno. Estremamente ampio il campo visivo, con i suoi 150m/1000m, utilissimi se si guarda e si cerca in cielo, valore per fortuna mantenuto nello Zeiss Victory 7x42 FL, che tuttora posseggo e che l'ha rimpiazzato.
Il binocolo, valutato "ingiustamente" con gli occhi di adesso (mi pare fosse uscito nel 1981), forse era perfettibile nella rotella di messa a fuoco e la gommatura del rivestimento esterno, tipo "cingolato", poteva forse non piacere a tutti, alla vista o al tatto. Non mi risulta che fosse waterproof, né per l'epoca men che meno riempito di gas inerti, ma non ho mai avuto problemi di sorta in tanti anni, mentre non posso dimenticare gli appannamenti interni nei modelli con prismi di Porro che avevo da ragazzo (Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50, forse qualcosa anche con lo Swift Audubon 8,5x44 HR5) causati dalla pioggia....
Quanto alla tracolla originale nella foto che allego vedi quella di serie nell'ultimo modello ClassiC, che non mi pareva niente di speciale; nell'altra vedi la cinghia Zeiss che ho montato, come optional, sul Victory 7x42 FL che dovrebbe rendere più confortevole il contatto al collo con le cellette in gomma riempite d'aria le quali però per gli anni di uso intensivo sul campo si stanno deteriorando (ugualmente a quanto avviene ai lens caps)
Allegati
tracolla Victory.jpg
aprile 2004 copia.jpg
Uso per osservare gli uccelli (a seconda delle situazioni) binocoli Zeiss Victory FL* 7x42, Nikon EDG 7X42, Meopta MeoPro 8x32 HD, Vortex Kaibab HD 15x56; binocolo angolato Oberwerk BT 70-45; spottingscope Nikon Fieldscope ED 82A e Nikon Fieldscope ED 50 diritto + 30(16)x DS e MC, 38(20)x MC, 50(27)x DS, 75(40)x MC, 25x-56x (13x-30x) MC. Celestron C5. Treppiedi Berlebach Report 3022 + Sirui VH-10, Gitzo G1327 + G2380, Velbon GEO N630 + Manfrotto 701HDV, Innorel NT364C + Velbon FHD-71Q.
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da Monticola »

Ah dimenticavo: lo Zeiss Dialyt 7x42 BGA T* è molto ricercato ed apprezzato nel mercato dell'usato internazionale, avendo molti estimatori, e mantiene un invidiabile valore di rivendita: io stesso fui contattato per il mio annuncio della vendita del primo Dialyt da un selecensitore croato (!) che me lo acquistò, e anche l'ottico da cui presi nel 2009 il Victory 7x42 non batté ciglio quando gli mostrai il secondo Dialyt completo di tutto: me lo ritirò senza problemi, sapendo evidentemente che l'avrebbe piazzato subito...
Uso per osservare gli uccelli (a seconda delle situazioni) binocoli Zeiss Victory FL* 7x42, Nikon EDG 7X42, Meopta MeoPro 8x32 HD, Vortex Kaibab HD 15x56; binocolo angolato Oberwerk BT 70-45; spottingscope Nikon Fieldscope ED 82A e Nikon Fieldscope ED 50 diritto + 30(16)x DS e MC, 38(20)x MC, 50(27)x DS, 75(40)x MC, 25x-56x (13x-30x) MC. Celestron C5. Treppiedi Berlebach Report 3022 + Sirui VH-10, Gitzo G1327 + G2380, Velbon GEO N630 + Manfrotto 701HDV, Innorel NT364C + Velbon FHD-71Q.
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da annoluce »

Monticola ha scritto: 23/02/2019, 20:18 Ah dimenticavo: lo Zeiss Dialyt 7x42 BGA T* è molto ricercato ed apprezzato nel mercato dell'usato internazionale, avendo molti estimatori, e mantiene un invidiabile valore di rivendita: io stesso fui contattato per il mio annuncio della vendita del primo Dialyt da un selecensitore croato (!) che me lo acquistò, e anche l'ottico da cui presi nel 2009 il Victory 7x42 non batté ciglio quando gli mostrai il secondo Dialyt completo di tutto: me lo ritirò senza problemi, sapendo evidentemente che l'avrebbe piazzato subito...
Ciao Monticola,
per caso il recensore croato è Denis? Particolarmente attivo sul campo binoculare, compra e vende su vari canali e scrive su cloudynights.
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da annoluce »

Ciao,
grazie a tutti per le risposte e i consigli, grazie Specola per la elaborata risposta e i link.
Convengo che più di qualsiasi recensione (e, lasciatemi dire, anche opinione forense) possa l'esperienza diretta dell'utente, in base alle sue esigenze e necessità peculiari.
Ho lasciato molto tempo senza rispondere, perchè volevo provare questo binocolo sotto un buon cielo e la stagione è stata inclemente con aggravio di tare personali e lavorative che mi hanno impedito parecchie lune nuove.
Ho preso questo binocolo per due ragioni: primo, per l'uso notturno celeste, dunque osservazione deep sky. Secondo, per l'osservazione diurna e magari bird watching, anche se finora ho solo guardato gli storni sul tetto di fronte, ma che storni!
Finalmente sono riuscito ieri a fare una uscita decente, con cielo solo discreto, ho portato il Dyalit insieme al mio APM100 e al fido C8. Mezza maratona Messier, tantissimo divertimento, visione di oggetti assortiti e ricerca coronata dal successo del quasar 3C 273 nel campo dell'APM, al limite estremo delle sue possibilità.
Il Dyalit si conferma uno strumento validissimo per l'osservazione del cielo a largo campo, come "warm up" prima della sessione deep sky vera e propria, ma anche come piacevole intermezzo. In effetti, anche perchè l'umidità lo consentiva, l'ho lasciato a portata di mano sull'atlante stellare e di tanto in tanto mi concedevo "passeggiate" con lo Zeiss a basso ingrandimento nella zona che poi volevo inquadrare con l'APM.
Lo Zeiss stupisce, per l'estrema scioltezza della visione, estremamente rilassante, anche a merito dell'ottima presa che si riesce ad avere sui due tubi ottici. Personalmente preferisco afferrarlo all'estremità, verso le lenti frontali, e appoggiando la gomma degli oculari sugli occhiali, ottengo una visione abbastanza ferma e appagante. Certo, l'ideale sarebbe di avere una sdraio che ieri non avevo portato, quindi il collo ne soffre anche perchè il binocolo non è leggerissimo.
La quantità di stelle che il binocolo mostra, sotto cieli scuri, è notevole. Non sembra avere lenti da soli 40mm, ma sembra più un 50, addirittura un 60, e questo è un indice della qualità estrema di lavorazione delle ottiche, davvero trasparenti. Puntando la cintura di Orione, l'ammasso Collinder 70, appare un nugolo infinito di stelline che non ci si attenderebbe di vedere in binocoli di questa apertura; la cintura di Orione e il suo complesso di nebulose, nello scenario dell'ampio campo offerto, è semplicemente spettacolare. Davvero mesmerizzante abbandonarsi alla visione degli ammassi aperti in Auriga o nei Gemelli o sostare in Monoceros o perdersi nel nugolo di stelle di M46 e M47 nella Poppa.
Quello che davvero fa la differenza è l'assoluta puntiformità delle stelle al centro del campo, nulla da invidiare al mio apo APM. Naturalmente, i bordi non offrono lo stesso risultato, la cosa è evidente di giorno dove si nota la curvatura e un certo decadimento dell'immagine, ma non dà fastidio di notte, laddove l'occhio si concentra al centro del campo e lascia alla periferia il compito di "riempire" la scena di meraviglia.
Questo binocolo, se fonito di stativo su cavalletto, può concedere soddisfazioni degne di nota anche ai più navigati stargazers. Sto pensando, come dicevo, di farmi costruire un attacco "a pinza" da applicare all'albero centrale del binocolo per poterlo mettere su cavalletto.
Il binocolo ha una messa a fuoco nativamente dura e pastosa, che purtroppo col freddo notturno tende a irrigidirsi ancora di più, rendendo la messa a fuoco fine più difficile e imponendo l'uso di due dita.
Adoro comunque l'ergonomia del corpo in gomma e del frame aperto, che permette l'uso dell'intera mano chiusa sui barilotti e una presa molto sicura e confortevole.
Nel complesso il Dyalit si dimostra un validissimo binocolo da osservazione del cielo notturno e capace di dare molte soddisfazioni su ammassi aperti e nebulose (dove eccelle) e anche galassie luminose.
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da -SPECOLA-> »

Bel report.
Complimenti per l'osservazione del quasar 3C 273!
A quanto pare ti sei trovato davvero bene con lo Zeiss Dyalit 7x42 t*p.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Osservare le meraviglie del cielo è sempre bello e a leggerti è stato un po' come essere stato lì insieme a te.
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da piero »

ottima esperienza e comunque questo Zeiss si riconfermaun gran binoclo
circa la "pinza" vedi se può esserti utile questa
https://www.manfrotto.it/morsetto-unive ... r-binocolo
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da annoluce »

Grazie mi fa piacere.
In effetti spero sabato di replicare la serata osservativa tempo permettendo. Per confermare anche le qualità dello Zeiss.
E poi c’è da inaugurare il 50one di un nostro amico, quindi un vero e proprio varo. :D
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Monticola
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Re: Recensione Zeiss Dyalit 7x42 t*p

Messaggio da Monticola »

annoluce ha scritto: 31/03/2019, 13:10
Monticola ha scritto: 23/02/2019, 20:18 Ah dimenticavo: lo Zeiss Dialyt 7x42 BGA T* è molto ricercato ed apprezzato nel mercato dell'usato internazionale, avendo molti estimatori, e mantiene un invidiabile valore di rivendita: io stesso fui contattato per il mio annuncio della vendita del primo Dialyt da un selecensitore croato (!) che me lo acquistò, e anche l'ottico da cui presi nel 2009 il Victory 7x42 non batté ciglio quando gli mostrai il secondo Dialyt completo di tutto: me lo ritirò senza problemi, sapendo evidentemente che l'avrebbe piazzato subito...
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Ciao
no, non credo, ero uno che andava a caccia, se non ricordo male (parlo del 2004); gli serviva un 7x42 per scopi venatori. Lo spedii ad un suo amico di Trieste e poi questo acquirente se lo andò a ritirare di persona dalla vicina Croazia.
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