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Anche se le lenti ACRO sono ancora della partita, é ormai divenuta consuetudine effettuare confronti con ottiche definite APO.
A questo proposito mi sono sempre chiesto che reale differenza ci sia tra un Kowa HIGH LANDER PROMINAR BL8J3 82 mm F/5 (APOcromatico alla FLUORITE SINTETICA) e un Kowa HIGH LANDER BL8J1 82 mm F/5 (ACROmatico).

Qualcuno ha mai avuto la fortuna di avere o usare entrambi questi binocoli ed è riuscito a compararli?

http://kowa-prominar.com/product/pdf/new/BINO_HL.pdf

Il divario di prezzo fra l'ubo e l'altro è pari al 33%; questo esborso cosa rende accessibile al modello BL8J3 e preclude al modello BL8J1?

Se KOWA produce entrambi i modelli, vuol dire che c'è mercato per ambedue, sebbene il prezzo dell'uno e dell'altro siano abbastanza importanti, per essere dei binocoli angolati da 82 mm ad oculari intercambiabili.

Confesso che mi farebbe molto piacere se un giorno BINOMANIA dovesse prfesentare la comparativa in oggetto.

Ciao Specola, ricordo di aver provato l'acromatico contro il fluorite. Fu come paragonare un VIxen 102 acromatico a un Vixen 102 alla fluorite, anche se, per via dei bassi ingrandimenti, li provai con oculari da 32X, le impressioni furono anche abbastanza positive con l'acromatico. Non era, tuttavia in grado di eccellere contro il binocolo alla fluorite, nella correzione del cromatismo residuo e nel contrasto .
Non so se potrò parlarne su Binomania, anzi, mi auguro ti poter citare quanto prima delle novità.

Novità da Kowa? Attendiamo trepidanti

Anche io...sono mesi, ormai

Ciao Piergiovanni,
ok, grazie per la spiegazione.
Quello che più mi cruccia è il fatto che, sebbene non se ne parli molto, la fuori ce ne devono essere tanti di Kowa HIGH LANDER ACRO, visto che Kowa li mantiene a catalogo; cosa che non credo farebbe, se non ci fosse un'adeguata richiesta e allora a questo punto mi chiedo quale sia la chiave del successo di questo modello di binocolo angolato 32x82 ACRO con oculari intercambiabili.
Anche in virtù del suo prezzo di vendita, perchè ormai la concorrenza non manca ed è pure piuttosto agguerrita.

Ritengo senza ombra di dubbio che i pregi siano essenzialmente tre:
Robustezza meccanica
Robustezza del treno ottico, ad esempio la cella dell'obiettivo ha due eccentrici, mentre gli APM hanno un sistema molto piu' semplice
Oculari e sistema di innesto ottimizzati per mantenere la collimazione e la impermeabilizzazione del sistema.

Ma penso che sia un progetto da migliorare e se cosi' fosse ne vedremmo delle belle.
Buona domenica a tutti

Basterebbe accettasse oculari terzi e sarebbe a tutti gli effetti un binoscopietto. Forse l'unico vero binocolone angolato apo in circolazione, nel marasma di sigle che valgono tanto quanto!

Però è più facile ottimizzare le cose con soluzioni proprietarie; anche perché si possono vendere e per di più con un listino ad hoc.

a me piacerebbe vedere il Kowa Higlander con due begli oculari zoom impermeabili e di grande campo, raramente supero i 60- 70X di giorno e onestamente, come abbiamo già discusso piu' volte, il suo corto rapporto focale non consentirebbe di certo di ottenere prestazioni eccezionali su Luna e Pianeti sopra i 100x come un classico rifrattore con visore binoculare.
Lo vorrei anche piu' leggero e magari con ottiche da 95 - 99 mm.
Chiedo troppo?

Parole premonitrici.

molti anni af ebbi a fare un analogo confronto fra il miyauchi 100 acro (definito allora semi-apo) e quello alla fluorite: stesso rilievo indicato da piergiovanni a cui aggiungo: minime differenze sul deep sky, prevalentemente sul colore delle stelle, nettamente più evidenti la differenze in terrestre

Di sicuro la differenza di solo il 38% tra l'ACRO e l'APO, consiglia caldamente l'APO, anche perché il KOWA da soli 82mm è un binocolone a forte indirizzo terrestre.

Ad esempio l'APM tra un BT ACRO ed uno BT APO, ci mette più del 100% di sovrapprezzo.