USAF chart

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Angelo Cutolo

USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Leggendo gli utimi test di Piergiovanni, dove prova i binocoli su una USAF chart, mi è venuta la curiosita relativamente a queste "chart".
Ne ho trovate essenzialmente tre "generaliste" (più altre millemila, ma sembra fatte specificatamente per ottiche fotografiche): Volevo sapere, per la prova dei binocoli, una vale l'altra o hanno caratteristiche specifiche che le rendono migliori/peggiori per le prove dei binocoli?
Poi, a quale scala/risoluzione dovrebbero essere stampate (dpi) per essere valide?
Pier, in che maniera usi (intendo proprio come procedura e relativi risultati) la USAF chart nei tuoi test?

Nei meandri del mio HDD, ho trovato quelle che fece Maurizio Forghieri (e che dovrebbero essere in qualche topic di questo forum, se ricordo bene), le griglie Argentieri e una simile all'USAF chart.

griglia_argentieri_Forghieri.jpg
mire_per_risoluzione_Forghieri.jpg
Queste ovviamente sono in formato ridotto (le origianli sono rispettivamente 7759x9799 e 4961x7016), la prima ricordo la usai per le prove di contrasto con i miei telescopi, dovrei avere ancora il "poster" arrotolato da qualche parte, la seconda non la usai mai (mai stampata, solo salvata del mio HDD).
Soprattutto la seconda, la si potrebbe usare in luogo della USAF chart.

Mi scuso per le tante domande, ma quando mi prende la curiosità... :mrgreen:
Angelo Cutolo

Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Nessuno ha info in merito, o interessato al tema?
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Re: USAF chart

Messaggio da -SPECOLA-> »

L'argomento è interessante, ma non ho idea delle modalità di impiego da parte di Piergiovanni o altri.
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Angelo Cutolo

Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Allora attendiamo una sua risposta quando avrà tempo, sono veramente curioso di conoscere le modalità d'uso, anche perché in questa maniera, seguendo le specifiche di Piergiovanni, potremmo adottare un metodo simile (e possibilmente univoco) di testing degli strumenti, in modo che questi siano (almeno parzialmente) confrontabili con quelli fatti da persone diverse.
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Re: USAF chart

Messaggio da piero »

Angelo Cutolo ha scritto: 01/02/2022, 12:48 Nessuno ha info in merito, o interessato al tema?
Guarda io ne ho un paio li fotocopiate che ho usato anni fa per cercare di differenziare la nitidezza tra vari i binocoli ma non è mia abitudine utilizzarle e non ho mai approfondito il problema più di tanto. A suo tempo c'era stata persino una discussione di come una stampante o una fotocopiatrice poteva rendere l'originale in modo attendibile ma mi sono accorto che mi stava infilando in una strada senza uscita
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Re: USAF chart

Messaggio da piero »

Angelo Cutolo ha scritto: 01/02/2022, 15:47 Allora attendiamo una sua risposta quando avrà tempo, sono veramente curioso di conoscere le modalità d'uso, anche perché in questa maniera, seguendo le specifiche di Piergiovanni, potremmo adottare un metodo simile (e possibilmente univoco) di testing degli strumenti, in modo che questi siano (almeno parzialmente) confrontabili con quelli fatti da persone diverse.
Fatto salvo che quelli che testano abbiano la vista perfettamente a posto senza aberrazioni di vario tipo perché sennò siamo da capo e allora questo punto varrebbe solo più il test sul banco ottico in mtf
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Re: USAF chart

Messaggio da -SPECOLA-> »

In caso di errore sistematico, rimanendo il medesimo costante al ripetersi della misura, ognuno sarà comunque in grado di comparare con maggior accuratezza le ottiche, in modo e forma ripetibile.
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Re: USAF chart

Messaggio da giodic »

piero ha scritto: 01/02/2022, 22:05
-SPECOLA-> ha scritto: 02/02/2022, 0:24 In caso di errore sistematico, rimanendo il medesimo costante al ripetersi della misura, ognuno sarà comunque in grado di comparare con maggior accuratezza le ottiche, in modo e forma ripetibile.
Guarda io ne ho un paio li fotocopiate che ho usato anni fa per cercare di differenziare la nitidezza tra vari i binocoli ma non è mia abitudine utilizzarle e non ho mai approfondito il problema più di tanto. A suo tempo c'era stata persino una discussione di come una stampante o una fotocopiatrice poteva rendere l'originale in modo attendibile ma mi sono accorto che mi stava infilando in una strada senza uscita
Ecco appunto, il problema sta tutto lì. Trattasi di mire ottiche, stampate, non si sa con quale risoluzione e qualità (della stampante e del supporto di stampa), della "qualità" e delle capacità di discernimento dell'occhio che osserva le mire ottiche (il mio occhio è diverso dal "tuo"), eccetera, eccetera...
Troppe le variabili in gioco per un test confrontabile, a meno che il test stesso non sia strettamente casalingo e circoscritto ai propri strumenti in confronto relativo tra loro e non in assoluto.
Ultima modifica di giodic il 02/02/2022, 1:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: USAF chart

Messaggio da giodic »

piero ha scritto: 01/02/2022, 22:09 Fatto salvo che quelli che testano abbiano la vista perfettamente a posto senza aberrazioni di vario tipo perché sennò siamo da capo e allora questo punto varrebbe solo più il test sul banco ottico in mtf
Esatto, la seconda che hai detto!
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Samuele
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Re: USAF chart

Messaggio da Samuele »

Ma se si continua su questa strada, si finirà per concludere per la "non oggettività" di qualunque test, da qualunque persona fatto (cioè tutto è soggettivo ed ha valore solo per quella specifica persona), salvo che non ci sia un report stampato da un macchinario in grado di rilevare caratteristiche ben determinate.
A mio avviso, invece, le valutazioni individuali sono tanto più utili quanto più sono relativizzate, esprimendo un confronto fra strumenti (cioè con la tal ottica ho visto sino a, mentre con l'altra non sono arrivato a).
In questo modo c'è la possibilità di capire il risultato da parte di coloro che posseggano o abbiano potuto utilizzare almeno uno degli strumenti utilizzati nel test altrui.
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Re: USAF chart

Messaggio da -SPECOLA-> »

Quoto Samuele.
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Re: USAF chart

Messaggio da Giovanni Bruno »

Cominciamo con il dire che una mira ottica usata al chiuso, in un ambiente poco disturbato dal cattivo seeing, sia termico che ambientale è sempre meglio che un test effettuato all'aperto, massacrato in misura variabilissima da giorno a giorno e da ora ad ora.

Ma per lo stesso tester e per discernere tra i suoi vari strumenti, di pari diametro ed a pari distanza dalla mira ed a pari ingrandimenti, quelle mire ottiche servono eccome!!

Ovviamente servono sopratutto alla stesso tester, perché solo lui azzera la variabile della qualità della sua vista.

Nelle centinaia di serate di divulgazione astronomica da me condotte, ho scoperto di quanti e quali difetti visivi soffre la gente, quindi niente comparazioni seriamente trasmissibili su un FORUM, nel mondo reale ognuno vedrà un poco, oppure molto diversamente dagli altri :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 02/02/2022, 20:37, modificato 1 volta in totale.
Angelo Cutolo

Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Naturalmente qualsiasi test (e qualsiasi tester), avrà il suo "bias" di cui tenere conto, ma un disciplinare comune di testing, secondo me renderebbe maggiormente (solo maggiormente, NON assolutamente) confrontabili i diversi test.

Iniziamo dalla vista, se si tratta di miopia o ipermetropia, non credo ci siano problemi, ci pensa il focheggiatore, se si hanno altre problematiche, dal classico astigmatismo ad altre aberrazioni, intanto il tester (come scrisse anche Piergiovanni in un articolo su come testare gli strumenti) dovrebbe conoscere i suoi occhi e fare la tara su questi.
La questione qualità di stampa è per me un non problema, ormai la carta (una normale opaca bianca di qualità da 100/120 di grammatura, secondo me va già benissimo) e le stampanti sono abbastanza di buona qualità, da permettere (se stampate con definizione consona) una uniformità di qualità abbastanza costante, tra inkjet, laser e plotter.

La USAF chart (e similari) sono niente altro che motivi più o meno geometrici di diverse dimensioni, basta che abbiano una scala di stampa (e qui chiedo il conforto di Piergiovanni proprio per la USAF) adeguata, in modo che anche il motivo più piccolo abbia una definizione e qualità consona al suo uso.

Faccio un esempio molto concettuale, visto che non conosco bene le procedure d'uso di queste carte (altrimenti non avrei aperto il 3D :mrgreen: ), io ho un occhio normale 10/10 e devo confrontare con uno che ha 7/10 e un certo grado di astigmatismo; la seconda persona per minimizzare il problema dell'astigmatismo, farà le verifiche principalmente sull'asse ottico, per verificare quali mire della carta riesce a discernere e (compatibilmente con gli spazi a disposizione) per "parametrare" le sue capacità visive, porre la carta a diverse distanze e ripetere la "misura".

Continuando con l'esempio in maniera pratica, i due terster (quello con 7/10 astigmatico e quello con 10/10), pongono la "chart" a 25, 50 e 75 m e indicano qual'è la "marca" minima che riescono a discernere alle varie distanze, magari quello con 10/10 a 25 m scorge quella di misura 10, a 50 m quella di misura 20 e a 75 m quella di misura 30 (sto inventando i numeri naturalmente); l'altro con 7/10 magari ha maggiori difficolta sulle lunghe distanze e a 25 m scorge la "marca" di misura 10, a 50 m quella di 22 e a 75 m quella di misura 36. Poi naturalmente sono misure da reitarare più volte in momenti diversi (luce diversa) e in giornate diverse (condizioni diverse), così da ridurre il "fattore ambientale" (un po come quando indichiamo seeing e trasparenza nei report astronomici).

In questa maniera si può tenere conto anche delle differenze visive; come dicevo è da capire come usare in maniera sistematica questa USAF chart (o altre) e visto che Piergiovanni (e suoi collaboratori) lo possiamo considerare come tester di riferimento, se la cosa lo dovesse interessare ovviamente, potrebbe essere lui a spiegarci le sue modalità d'uso di queste "mire".

In tal maniera, chi vorrà potrà integrare le proprie vecchie recensioni presenti sul forum (che sono tante, tante, tante) con questo ulteriore test e aggiungerlo a quelle nuove. :thumbup:

Sempre ad esempio, per le mire fatte dal Forghieri, lui indicava che la "Argentieri" (quella per il contrasto) era da stampare a 1000 dpi, mentre quella simil-USAF è da stampare a 600 dpi, da queste la regola per avere la risoluzione in arcsec era di dividere il n° della mira per la distanza in metri.
Poi chi lo sà, magari se si vuole "eliminare" l'osservatore dall'equazione, si potrebbe usare il metodo del "phonescoping", si fotografa la mira attraverso un cellofono (magari con opportuno adattatore che lo tenga in posizione), considerate le caratteristiche dei binocoli (anche dei più grandi angolati) e dei cellofoni moderni, dovrebbero risultare tutte drammaticamente sottocampionate, quindi la diversità di sensore dei vari cellofoni, dovrebbe essere irrilevante. :D
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Re: USAF chart

Messaggio da piero »

Al di là del concetto di oggettività/soggettività dei tests di cui ha accenato Samuele e che in parte ne ha ragione fatto salvo il fatto che la variabile soggettiva va tenuta sempre presente il motivo principale per cui non ho più usato la usaf chart (che ricordo Era stata un po' un cavallo di battaglia Quando facemmo una mega comparativa di binocoli 10 _11 anni fa al rifugio della corte) è che comunque la percezione soggettiva globale e finale di un binocolo è sempre molto personale per cui capitava che un binocolo perfetto sotto il punto di vista ottico Però forse meno gradito di altri all'impatto visivo, quello che io chiamo l'impatto visivo emozionale, per cui non sempre il binocolo otticamente migliore dal punto di vista oggettivo é anche quello con cui ti trovi meglio questo per 1000 motivi ; più di una volta ho detto che ci sono dei binocoli con cui ti trovi subito bene ma Non sai dire Nemmeno tu bene il perché e questo diventa difficilmente oggettivabile Certamente Lo si può relazionare ma rimane sempre un aspetto estremamente soggettivo quindi direi che al momento quando scelgo un binocolo l'impressione sul campo rimane la prerogativa principale per la scelta. In buona sostanza l'oggettivazione di una prestazione ottica come un mtf é certamente utile ma probabilmente più per scopi fotografici (pellicole e sensori non funzionano come i nostri occhi né i nostri occhi hanno quelle proprietà additive della luce che hanno invece i supporti fotografici) in quanto nella percezione visiva vi è una certa percentuale di componenti chiamiamole "analogiche" che sono difficilmente "digitalizzabili".
Come sempre, naturalmente, mio personalissimo parere.
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Re: USAF chart

Messaggio da -SPECOLA-> »

Sono d'accordo con Piero.
L'uso delle USAF chart secondo me sarebbe utile per avere un "calibro" univoco.
Giusto per capirci, con un'ottica riesco a vedere tre "rigette" nella figura "X", mentre con un'altra no, ecc.
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Re: USAF chart

Messaggio da Samuele »

Comprendo il discorso di Piero ed in parte sono d'accordo con quello che scrive.
Tuttavia non posso fare a meno di tornare a mettere il dito nella piaga del "marchio" e "prezzo" che inevitabilmente è destinato ad influenzare il soggettivo dell'esperienza di utilizzo, nel senso che ritengo sia più facile che qualcuno si dica soddisfatto di uno strumento costoso e di marchio prestigioso piuttosto che di un similare strumento acquistato a buon prezzo e di marchio anonimo.
Ecco perché anch'io condivido l'idea di utilizzare qualcosa che possa rendere più oggettiva una recensione, permettendo agli altri di cogliere anche l'aspetto soggettivo delle valutazioni espresse.
Angelo Cutolo

Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Capisco il pensiero di Piero, ma la mia curiosità sulle "USAF" era quella di "oggettivizzare" (per quanto possibile) un singolo aspetto della prestazione di un binocolo, relativa principalmente alla sua (per usare un termine fotografico) risolvenza, sostanzialmente «Qual'è la mira più piccola che riesco a risolvere ad'una certa distanza con un dato binocolo?», mentre per gli altri aspetti, campo, vestibilità, tonalità (fredda, calda, neutra), pesi, ingombri, bilanciamento, estetica, ecc, quelli si possono descrivere senza problemi.
Alla fine è solo un parametro in più che si può aggiungere, però è un parametro che avrebbe maggior valore se "normato" in maniera più univoca possibile.

Ricordo proprio di Piero, una comparativa tra il nikon 18x70 (che ho avuto modo di provare anche io) e il "mitico" (per gli astrofili) fujinon 16x70, sostanzialmente Pierò scrisse che otticamente il fuji era più corretto del nikon, ma che quest'ultimo gli piaceva molto di più per il campo, l'immersione nella scena e globalmente per l'immagine più "facile" che dava.

Quindi ad esempio, se anche (ipoteticamente parlando) il fuji avesse staccato una mira più piccola sulla USAF chart, rispetto al nikon, tutte le altre considerazioni sarebbero rimaste intatte; solo che, per chi fosse interessato a tale aspetto, si sarebbe data una informazione "metrica" più completa.
Poi con queste, nulla vieta di allargare il seminato, ad esempio, verificando quale mira stacca un dato binocolo sull'asse ottico, quale stacca al 50% del campo, quale stacca al 75%, ecc, oppure fare considerazioni sul cromatismo o sulla tonalità generale dell'immagine (se la "chart" è stampata su foglio veramente bianco).
Ultima modifica di Angelo Cutolo il 04/02/2022, 12:00, modificato 2 volte in totale.
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Re: USAF chart

Messaggio da fulvio_ »

Concordo pienamente sull'aspetto emozionale che può restituire uno strumento (ciò che personalmente definisco piacevolezza all'oculare). Ciò che è dovuto a un insieme di fattori, soggettivi ed oggettivi. Un'alchimia che può anche esulare dalle prestazioni ottiche in senso stretto.
Riguardo alle prestazioni ottiche, sono dell'idea che un occhio esperto non necessiti di nessun artifizio. E' sufficiente a se stesso :mrgreen: .
E tuttavia, intuitivamente, anche in ragione della ripetibilità dei test effettuabili in condizioni ideali, un sapiente utilizzo di queste USAF chart mi sembrerebbe un metodo eccellente di valutazione oggettiva delle prestazioni di un'ottica. Probabilmente tali test sarebbero più probanti delle certificazioni allegate alle ottiche, che spesso valgono carta straccia.
Presumo infatti che potrebbero essere utilizzate anche per valutare coma, astigmatismo, distorsione, curvatura e sferica. Per di più con una misurazione precisa dell'entità delle varie aberrazioni su tutto il campo, dal centro fino al bordo.
Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°
Giovanni Bruno
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Re: USAF chart

Messaggio da Giovanni Bruno »

Sottoscrivo in toto. :thumbup: :wave:
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Re: USAF chart

Messaggio da Acronauta »

Non credo che le USAF charts possano avere qualche reale utilità in questo contesto. Le charts non sono nate per uso visuale perché la risoluzione dipende dall'acuità visiva dell'osservatore: lo stesso binocolo in mano a due osservatori diversi, anche nello stesso momento e nelle stesse condizioni, avrà risoluzioni differenti e questo sistema l'oggettività. Si potrebbero utilizzare a scopo comparativo, questo sì, ma con strumenti che hanno esattamente le stesse specifiche e usandoli fianco a fianco nello stesso momento da parte della stessa persona.

Un'altra cosa di cui tenere conto è che le charts andrebbero usate in condizioni di illuminazione ottimali per massimizzare l'acuità visiva. Questo vuol dire che in molti casi la pupilla dell'occhio finirà per essere più piccola di quella del binocolo, la cui apertura viene così diaframmata di un fattore pari al rapporto tra il diametro della pupilla dell'occhio e quello della pupilla del binocolo. Ciò significa non solo che non si potrà misurare la reale risoluzione dell'obiettivo, ma anche che le aberrazioni dell'obiettivo verranno significativamente ridotte dalla diaframmatura e a meno che non siano davvero significative potrebbero sfuggire del tutto all'osservatore o essere giudicate di gran lunga inferiori a quelle che sono realmente. Stesso discorso per le aberrazioni dell'oculare.
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Re: USAF chart

Messaggio da piergiovanni »

Ciao a tutti e scusate il ritardo, come ho anticipato nell'articolo delle novità per l'anno 2022, l'utilizzo delle USAF CHART è prettamente soggettivo, nel senso che servono al sottoscritto per avere "a spanne" una ulteriore prova della qualità dello strumento oltre al test sul campo.
Vi posso scrivere senza problemi il mio modus operandi che magari potrebbe essere anche migliorato con l'esperienza di tutti.
Per ora con i binocoli da 8x a 15X le utilizzo a 35 metri di distanza. Sto facendo delle prove con il Kowa TSN-99 e lo Zeiss Harpia per avere un parametro di riferimento a distanze maggiori. I 35 metri dipendono unicamente dalla mia capacità di leggere quasi tutta la tabella- lasciandomi un margine di osservazioni con prodotti dall'ingrandimento leggermente superiore.
Le uso sempre a mezzogiorno durante giornate prive di nuvole per avere ( piu' o meno) una corretta illuminazione, ma come scrive Giovanni B sarebbe piu' utile fare il test in un luogo al chiuso e con la medesima illuminazione.
Faccio sia il test con quella a sfondo bianco che con quella a sfondo nero e spesso provo i binocoli al crepuscolo.

Come già giustamente riferito da Raf il risultato è proporzionale alla propria acuità visiva. Test effettuati con amici hanno portato a risultati differenti.
Da un punto di vista fotografico devo compiere ulteriori test con un'ottica da 50 mm perchè con il 35 mm Olympus appoggiato all'oculare ho una resa inferiore a quanto percepito in visuale. Il problema come sapete è allineare perfettamente l'obiettivo fotografico alla lente di campo dell'oculare. Anche per questo motivo preferisco usare le USAF CHART visualmente.

Chi volesse ottenere una stampa nel formato perfetto suggerito dall'ideatore, posso fornire il nome dell'azienda grafica che mi ha curato le stampe. Penso ve le possa creare plastificate senza grandi spese. Usano stampanti di alta qualità che mostrano tutte le linee ben separate, anche le piu' piccole.
Fatemi sapere.

Concludo asserendo che l'osservazione binoculare è molto soggettiva e dipende anche da innumerevoli fattori. Ho anche avuto tempo fa il piacere di esporvi tempo fa i risultati di alcune osservazioni compiute con giovanotti e sessantenni, in taluni casi, l'esperienza acquisita dal cervello era in grado di bypassare la qualità ottica e la giovinezza. Non dico che non si possano usare, ma come sempre, prendetele come un mio modo personale di compiere una ulteriore verifica sui binocoli che testo. Del resto, sto verificando risultati leggermente differenti tra strumenti dal medesimo ingrandimento. Se calcolate che questi sono bersagli ad alto contrasto, comprenderete come -alla fine - la prova sul campo al crepuscolo o durante la foschia o il controluce siano prove piu' valide non solo dei test con USAF CHART ma anche delle asettiche prove al banco ottico.
Ciao
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Re: USAF chart

Messaggio da giodic »

Acronauta ha scritto: 07/02/2022, 15:44 Non credo che le USAF charts possano avere qualche reale utilità in questo contesto. Le charts non sono nate per uso visuale perché la risoluzione dipende dall'acuità visiva dell'osservatore: lo stesso binocolo in mano a due osservatori diversi, anche nello stesso momento e nelle stesse condizioni, avrà risoluzioni differenti e questo sistema l'oggettività. Si potrebbero utilizzare a scopo comparativo, questo sì, ma con strumenti che hanno esattamente le stesse specifiche e usandoli fianco a fianco nello stesso momento da parte della stessa persona.
.....
piergiovanni ha scritto: 07/02/2022, 18:40 .....
Come già giustamente riferito da Raf il risultato è proporzionale alla propria acuità visiva. Test effettuati con amici hanno portato a risultati differenti.
.....
Chi volesse ottenere una stampa nel formato perfetto suggerito dall'ideatore, posso fornire il nome dell'azienda grafica che mi ha curato le stampe. Penso ve le possa creare plastificate senza grandi spese. Usano stampanti di alta qualità che mostrano tutte le linee ben separate, anche le piu' piccole.
.....
Quoto in toto.
Stessi concetti che avevo espresso in precedenza. Test del genere possono avere un senso solamente relativo: all'occhio dell'osservatore, che confronta direttamente due strumenti e con una valenza esclusivamente personale...
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Re: USAF chart

Messaggio da piergiovanni »

A meno che non si usino raccordi eccellenti per fotografare, ma in ogni caso ci sarebbero sempre delle piccole differenze. Ad esempio potrei fare senza problemi il test tra Zeiss Harpia 95 e Kowa TSN 99 a 50X con la stessa macchina e lo stesso obiettivo. Il problema è verificare la precisione dell'adattatore fotografico.
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Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

Eventualmente, usando un buon adattatore universale per cellofono (tipo il celestron nexyz), pensi che sia abbastanza solido e preciso per l'uso con le "chart"?
Visto che con i sensori moderni dei cellofoni, con l'uso su binocoli sarebbe inutile parlare di campionamento, pensi che uno vale l'altro per fare simili prove (ovvero si possono confrontare immagini fatte su identico binocolo ma con due cell diversi) o è meglio che si utilizzi lo stesso cell?
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Re: USAF chart

Messaggio da piergiovanni »

Per me sarebbe un problema, nel senso che da quest'anno dovrei iniziare a testare anche smartphone Rugged, ora ho in test il CAT S62PRO e quindi potrei cambiare telefono spesso. In ogni modo se ti puo' interessare mi sono innamorato del nuovo adattatore per smartphone Made in Austria che mi ha mandato Kowa Germania: è eccellente, facile da regolare, robusto e compatto. Ti mando una foto, scriverò a breve un articolo a riguardo. Puoi usare i raccordi circolari di Kowa (ne hanno vari per varie misure) o un altro nuovo adattatore piu' universale ma molto ingombrante. Con questo riesco a usare tutti gli smartphone di casa con vari spotting scopes e vari binocoli che ho qui in fase di test
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Re: USAF chart

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piergiovanni ha scritto: 08/02/2022, 12:03 A meno che non si usino raccordi eccellenti per fotografare, ma in ogni caso ci sarebbero sempre delle piccole differenze. Ad esempio potrei fare senza problemi il test tra Zeiss Harpia 95 e Kowa TSN 99 a 50X con la stessa macchina e lo stesso obiettivo. Il problema è verificare la precisione dell'adattatore fotografico.
E anche qui esce fuori un problema di ripetibilità del test, se non a livello personale...
Ricordo che un po' di anni fa, al tempo della pellicola per intenderci, queste mire venivano offerte di tanto in tanto in allegato a qualche rivista del settore fotografico (e da qualche parte in casa dovrei ancora averne una o più), per dei test casalinghi del proprio parco ottiche.
Ma anche questi test potevano avere solo un valore, appunto, casalingo, in quanto, per una confrontabilità del test tra lenti diverse, fatto da persone diverse, entravano in gioco comunque delle variabili fuori controllo, tipo: pellicola usata (doveva essere la stessa e appartenente allo stesso lotto), laboratorio e bagno di sviluppo adoperato (anche qui serviva quindi una contemporaneità dello sviluppo), ecc.
Senza parlare poi del fatto che, nella valutazione del risultato, la pellicola veniva infine osservata al microscopio, con tutte le questioni legate all'occhio dell'osservatore e dell'apparecchiatura utilizzata... :wave:
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Re: USAF chart

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, guarda per me tutto è opinabile, banco ottico compreso. Di fatto i test al banco ottico non posso tenere conto di vari problemi che scaturiscono nell'uso sul campo o nel caso dei binocolo, il confort osservativo. Ad esempio, l'altro giorno un amico magrissimo con una distanza interpupillare da bimbo non è riuscito a usare un binocolo nautico di altissima qualità, vallo a dire al banco ottico. :mrgreen:
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giodic

Re: USAF chart

Messaggio da giodic »

piergiovanni ha scritto: 08/02/2022, 15:39 Ciao, guarda per me tutto è opinabile, banco ottico compreso. Di fatto i test al banco ottico non posso tenere conto di vari problemi che scaturiscono nell'uso sul campo o nel caso dei binocolo, il confort osservativo. Ad esempio, l'altro giorno un amico magrissimo con una distanza interpupillare da bimbo non è riuscito a usare un binocolo nautico di altissima qualità, vallo a dire al banco ottico. :mrgreen:
Certamente, ma il banco ottico (ed, eventualmente, le mire di cui stiamo parlando), consentono una valutazione solo dei pregi e dei difetti da un punto di vista puramente ottico poi, l'ergonomia, la comodità d'utilizzo, ecc, sono solo ed esclusivamente legate ai gusti, alle abitudini o alle necessità personali.
10 kg sono 10 kg ovunque (peso che potrà variare in maniera infinitesima in in un punto o l'altro della terra), ma non per chiunque...
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piero
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Re: USAF chart

Messaggio da piero »

piergiovanni ha scritto: 07/02/2022, 18:40 Ho anche avuto tempo fa il piacere di esporvi tempo fa i risultati di alcune osservazioni compiute con giovanotti e sessantenni, in taluni casi, l'esperienza acquisita dal cervello era in grado di bypassare la qualità ottica e la giovinezza.
E se uno ha più di sessant'anni?... Eh??? :angry-tappingfoot: :angry-tappingfoot: :angry-tappingfoot:
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Angelo Cutolo

Re: USAF chart

Messaggio da Angelo Cutolo »

piergiovanni ha scritto: 07/02/2022, 18:40Chi volesse ottenere una stampa nel formato perfetto suggerito dall'ideatore, posso fornire il nome dell'azienda grafica che mi ha curato le stampe. Penso ve le possa creare plastificate senza grandi spese. Usano stampanti di alta qualità che mostrano tutte le linee ben separate, anche le piu' piccole.
Fatemi sapere.
Io me le posso fare in casa (o meglio in ufficio, privilegi di lavorare in uno studio tecnico :mrgreen: ), Piergiovanni mi potresti dire le dimensioni del foglio su cui sono stampate?
Ho intenzione di ridisegnarmi la USAF (di cui ho trovato in rete un PNG in discreta risoluzione) in AutoCad mantenendo i rapporti dimensionali tra le figure (con relativa campitura), avendo alla fine un vettoriale, non avrei alcun problema di precisione a qualsiasi formato di riproduzione.
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