Il forum italiano dedicato al mondo dei binocoli

Volevo condividere con voi alcune riflessioni frutto di esperienze recenti. Ultimamente ( nell' ultimo anno) ho deciso di fare tutte le uscite con almeno due binocoli ( a volte 3) con ingrandimenti differenti. Esco in montagna (fino ai 2500/2600 MT), nel bosco, in campagna e in zona lacuale ( lago di Como e Novate Mezzola) e i miei soggetti sono animali sia mammiferi che uccelli e un po' meno il paesaggio, quindi parlerò riferendomi essenzialmente all' attività di ricerca, osservazione ed identificazione di animali
Premetto che ho letto molto sui forum e chi è curioso di questo argomento può trovare materiale a iosa anche molto interessante a riguardo. Alla fine dopo aver letto montagne di opinioni ed esperienze mi sono formato la mia personale che, affatto sorprendentemente, non si discosta da quella generale espressa dai più e che esprimerò per punti
1) l' unico ingrandimento che mi dà vera pace a mano libera è il 7 ( o 6,5) già tra 8 e 10 noto vibrazioni e instabilità che o devo e riesco gestire ( vd punto 2) o mi infastidiscono
2) per mio gusto personale ogni volta che ho potuto ho preferito osservare a 10x piuttosto che 7x o 8x. Ne consegue che ho dovuto imparare e architettare tecniche e sistemi per stabilizzare il mio corpo per mantenere lo strumento più fermo possibile ( su questo argomento sarebbe bello un bel video del nostro Boss Salinbeni)
3) per contro non ho mai o quasi (tranne 1 volta) fallito una identificazione a causa della mancanza di ingrandimento. Quello che identifichi a 10x lo puoi identificare 99% anche a 8x (molto differente la questione stabilizzazione che è l' unica che fa la differenza e molto).
4) paradossalmente i 10x li tendo a preferire sui soggetti non lontanissimi. A mio gusto personale trovo maggiormente appagante osservare una cinciarella che mi riempie metà campo a 10x rispetto a vederla a 7x piuttosto che osservare lo stesso soggetto lontano che resta un punto azzurro/giallo a 7 come a 10x. Questo va un po' contro l' opinione generale che recita " 10x per ampi spazi aperti, 8x per soggetti vicini)
5) la scelta dei bassi ingrandimenti la vedo più una scelta imprescindibile legata a PU di almeno 6mm per l' osservazione crepuscolare. Molte volte con il sole tramontante i miei 10x40 hanno smesso di essere utili mentre il 7x42 mi ha dato ancora visioni di ungulati per diverse decine di minuti.
Ecco, non è tutto ma è già uno spunto da cui partire per dire la vostra.

Posso domandarti di che classe sei?

Quanti anni ho intendi? Direi 20-30 di troppo
Comunque 50

medved,
benvenuto nella mezza età.
Per le problematiche che esponi (comuni a tutti col passare del tempo, chi più chi meno) e le tue personali preferenze non ci sono santi: ti servono due binocoli un 7x classico e un 10x stabilizzato, questo per evitare di trasformare l'osservazione in una fatica, nel continuo tentativo di trovare stratagemmi per stabilizzarti, piuttosto che un rilassante godimento.
Anzi, visto che di stabilizzazione si parla, di già che ci sei sfruttala come si deve e considera un 12x invece di 10.
Personalmente (64 anni fra un mesetto), giro in montagna, specie in inverno, con 7x35 che sempre più spesso soppianta il mio amato 8x30 che ho da 20 anni (che uso più in estate) perché "inspiegabilmente" (..... ) sempre meno stabile, associato a un 16x stabilizzato il quale a sua volta spesso soppianta anche gli spotting (persino il 50 mm).
Comunque da sempre gli ingrandimenti fra i 6 e 7x sembrano essere quelli più adatti al "giroscopio umano" per la maggior parte degli individui; se ci pensi anche per i "giovani" sottoposti a fatica o stress fisico (cacciatori e militari), l'8x poteva diventare critico; di qui gli ingrandimenti che hanno storicamente scandito il passo erano il 6x per i militari e il 7x per forestali e cacciatori.

Per me saranno 63 a marzo. E guarda caso probabilmente finirò come te, essendomi come saprai appena procurato un 16 stabilizzato che probabilmente sarà presto in compagnia di un bel 6.5 Vixen che mi hai fatto adocchiare...

In effetti ho trovato molto piacevole portarmi dietro il Canon 10x30 Is che mi risolve molti problemi. È tascabile, leggero e fa davvero la differenza. Siccome spesso con me ho uno zaino con treppiedi l' eventuale 10x42 potrebbe anche essere usato montato. Devo dire comunque che con alcuni accorgimenti riesco ad usare per breve periodo anche il 10 a mano libera.
Comunque confermo, il 7x è il vero re dell' osservazione a mano libera ed infatti è lo strumento che ho sempre al collo in versione 7x42 (leitz trinovid) o 7x35 ( Nikon Action EX).

Fra i miei strumenti ho un 6x30 (APM), un 7x21 (Swarovski), un 8x30 (Nikon), un 9x63 (Vixen) e un 10x42 (Canon).
Quando vado in montagna o esco sulla Murgia non è per osservare la fauna, ma con me cerco di portare almeno un binocolo, perché spero sempre di fare qualche incontro interessante mentre sono occupato a fare altro.
Il 7x è il binocolo che utilizzo quando esco in MTB per via del suo formato pocket.
In montagna di solito li porto tutti con me, tranne il 9x che uso più raramente, ma dovendo scegliere durante le escursioni sono l’8x ed il 10x quelli preferiti, mentre di notte sotto il cielo stellato solo il 10x finisce per farla da padrone, indiscusso ed imbattibile.
L’8x l’ho trovato molto utile per osservare in campo aperto, per via del suo enorme campo apparente, ma volendo puntare soggetti specifici e non troppo in movimento, o panorami distanti, anche io preferisco su tutti il 10x.
Dai balconi di casa, invece, il formato che trovo più comodo ed immediato (come l’arrotino ) è il 6x.
Per il discorso vibrazioni, osservando sempre con gli occhiali, tendo ad appoggiare i paraluce abbassati del 6x e 8x sull’arcata cigliare anche per riuscire a cogliere l’intero campo visivo soprattutto del secondo, e questo forse aiuta nella stabilità.
Il 9x ha un’estrazione pupillare maggiore ed è scomodo poggiarlo, e questo fa sì che le vibrazioni si avvertano molto, soprattutto se si osserva un soggetto non in movimento.
Il 10x Canon è stabilizzato …

Buongiorno ragazzi. Sono contento di vedere (con invidia) questo vostro entusiasmo nel condividere le esperienze con binocoli di tutti i generi, soprattutto a basso ingrandimento. Attraverso un brutto momento e vi chiedo aiuto. Per carità, niente di grave, solo un raro (di solito è il contrario) attacco di anti-strumentite. Il fatto è che è da tre giorni che sto cercando di fare quel click sul tasto acquista di Skypoint per il famoso Vixen 6.5 di cui sapete, ma all'ultimo momento desisto ogni volta perché mi chiedo se realmente è un binocolo che userei. Vi confido che non mi mancano 439 euro, però un po mi scoccerebbe usarlo proprio poco. Lo avrei preso anche per l'astronomia ma onestamente ho un cielo che quando va bene da me arriva a 19.20 di SQM, in montagna non ci vado spesso, per le ferie ho il 16 stabilizzato preso da poco, ma contemporaneamente mi dispiace rinunciare a questo Vixen, il quale sembra l'ultimo rimasto non solo da Skypoint ma anche reperibile (sembra esaurito dappertutto) in giro per il mondo, se non a prezzi assurdi. Non so che fare. Salvatemi voi...

In questi giorni è stata aperta sul forum la discussione su un binocolo 6.5x32 di produzione cinese, acquistabile dal Giappone e quasi sicuramente su siti come Aliexpress.
Si tratta di un porro che, da quanto leggo anche su forum stranieri, ritengo abbia prestazioni superiori al Vixen che invece è un tetto (cioè un binocolo che di per sé necessita di svariati accorgimenti per superare alcuni limiti di quel sistema che fisiologicamente un porro non ha).
Ludes di APM -Germania- ha annunciato che metterà a breve in commercio una versione di quel binocolo cinese con messa a fuoco centrale.
L’occasione mi sembra troppo ghiotta per non aspettare la novità, piuttosto che avere rimpianti per aver già preso un tetto con messa a fuoco individuale.
Riguardo al formato 6x posso dirti che dà una visione molto rilassata e calma, soprattutto nel formato porro che -a mio avviso- è più comodo da impugnare e tenere fermo.
È un ingrandimento per osservazione di panorami e/o ricerca di soggetti in un campo ampio, con una pupilla di uscita che consente lo sfruttamento anche all’imbrunire; credo possa risultare proficuo in ambienti ristretti come all’interno di un bosco, dove l’osservazione oltre una certa distanza è impedita dalla fitta vegetazione.
Di notte sotto il cielo stellato, può andar bene solo se sei patito dei campi stellari senza dettagli apprezzabili, altrimenti devi salire d’ingrandimento e conseguente apertura, per mantenere una pupilla di uscita adeguata

I 6x sono perfetti anche per musei e pinacoteche. Era l' utilizzo che facevo del Silvarem prima che me lo rubassero. Anche per me la novità di Ludes è ghiotta.

Samuele ha scritto: ↑23/01/2024, 18:17 Ludes di APM -Germania- ha annunciato che metterà a breve in commercio una versione di quel binocolo cinese con messa a fuoco centrale.

questa è una gustosa notizia che mi accende l'attesa.....

Va bene, proverò ad aspettare questo APM. Ma se mi dici esattamente qual'è, vado a dare un'occhiata a questo "capostipite" cinese, se mi dici che ne vale la pena.

@astro61

ciao, credo sia questo: Binocolo Shogetsu Kansei 6.5x32

Anche questo?

https://www.cloudynights.com/topic/8816 ... weet-spot/

Sì lo strumento è quello,
Conoscevo le discussioni su Cloudy Nights ma non le avevo seguite ritenendo -sbagliando- che potesse trattarsi di un clone del mio APM 6x30 con messa a fuoco su singolo oculare.
Il merito delle notizie sullo strumento, e delle novità di Ludes, è di @faber che lo ha comprato condividendo le sue impressioni d'uso

-SPECOLA-> ha scritto: ↑23/01/2024, 21:01 @astro61

ciao, credo sia questo: Binocolo Shogetsu Kansei 6.5x32

Scusate, non mi sono accorto che alla fine si tratta del binocolo dell'altro thread di cui abbiamo già molto discusso, e dal quale era scaturito il Vixen 6.5. E' un circolo vizioso che dobbiamo fermare...