Confronto Pentax Papilio 6.5x21 - Kowa BD II 6.5x32 XD - Ibis Horus 5x25
Inviato: 11/04/2024, 16:58
Apro questa discussione per non andare troppo fuori argomento dove ho già citato questi binocoli. Prime impressioni: (ovviamente accontentatevi, non sono molto bravo ne' a testare, ne a esporre i risultati, insomma un disastro, ma che ci sto a fare qui... )
I meccanismi e le regolazioni sono buone nel Kowa e Ibis, ma ancora più morbide nel Pentax. Ma il piccolo Papilio mi ha stupito fra altre cose che citerò in seguito, anche per questo: regolazione diottrica più facile che negli altri due grazie anche alla sua rotella con microscatti, sinonimo secondo me di alta qualità, che si rinnova nel meccanismo di estrazione dei paraluce che quando lo azioni ti rendi conto di quanto sia bello farlo, se è un termine che mi passate. Sul paesaggio Papilio e Kowa abbastanza pari come nitidezza al centro (buona per entrambi). Veloce degrado per il Kowa andando verso il bordo. Questo succede anche con il Papilio, anche se un po' meno. Dato il suo campo più ristretto però è meno fastidioso. Ho sempre sostenuto che un campo ampio sia sempre meglio averlo perché dà l'impressione di osservare da un grande oblò anche se è degradato ai bordi dato che l'attenzione è di solito rivolta al centro. Ma nel caso di questo Kowa il fatto che sia molto degradato ai bordi diventa la sua parte negativa, per il fatto che dà un'impressione a bordo campo, nonostante l'attenzione sia rivolta verso il centro, di un appannamento sbiadito del bordo campo molto fastidioso. Viaggiando sul panorama, effetto palla rotolante per il Kowa, per gli altri due no. Non ho ancora parlato dell'Ibis per il fatto che è visibilmente inferiore come ottica, inoltre con meno ingrandimenti è più difficile fare confronti diretti. Anche se alcuni numeri ce li ha. Ad esempio un grande campo anch'esso e avrei detto anche una nitidezza accettabile, salvo il fatto che purtroppo per esso allo stesso prezzo vendono un mostriciattolo come il Papilio con un immagine superiore e che peraltro pesa pure la metà, con una bontà costruttiva che dà l'impressione di essere almeno alla pari degli altri. Probabilmente in Pentax hanno saputo costruire bene senza fornirlo di un peso eccessivo e questo dovrebbe essere di lezione anche per le altre case, perché il fatto che un binocolo sia pesante potrebbe ingannare qualcuno poco attento, che pensa che più peso uguale più qualità. Invece alla prova dei fatti questo Pentax forse sarà quello che alla fine sceglierò, dipenderà anche dalla prova sulle stelle di questa sera, sulla quale vi aggiornerò. Tornando al peso, Kowa e ibis pesano entrambi esattamente il doppio del Papilio, ovvero 580 grammi. L'ibis è addirittura anche più corto del Kowa quindi in proporzione più massiccio. E' comunque costruito molto bene e proporzionalmente alla sua qualità ottica ai bordi degrada meno del Kowa che rimane il più comodo da appoggiare alle orbite (le mie). Peccato che l'Ibis non abbia i paraluce estraibili. Si potrebbe obiettare che a quel prezzo non si può pretendere di più, alla quale risponderei: e allora Pentax come fa?
Con il Papilio, già solo quando ho aperto per la prima volta la custodia e ho visto quella bellissima finestra ottica a protezione degli obiettivi mi ha conquistato. E per quello che offre da vicino, quando lo leggi nelle recensioni è un conto, ma quando lo provi nella realtà e vedi quello che può offrire e che ho cercato di riprodurre il più fedelmente possibile con la seguente foto fatta con la mia Fuji, ti rendi conto che è davvero assolutamente straordinario, direi entusiasmante. Se poi dovesse rivelarsi solo un effetto novità, rimane il resto, un ottimo binocolo da portarsi facilmente in giro a un prezzo irrisorio. Giusto, dimenticavo; attualmente Kowa 419 euro, Ibis e Pentax 129. A presto.
I meccanismi e le regolazioni sono buone nel Kowa e Ibis, ma ancora più morbide nel Pentax. Ma il piccolo Papilio mi ha stupito fra altre cose che citerò in seguito, anche per questo: regolazione diottrica più facile che negli altri due grazie anche alla sua rotella con microscatti, sinonimo secondo me di alta qualità, che si rinnova nel meccanismo di estrazione dei paraluce che quando lo azioni ti rendi conto di quanto sia bello farlo, se è un termine che mi passate. Sul paesaggio Papilio e Kowa abbastanza pari come nitidezza al centro (buona per entrambi). Veloce degrado per il Kowa andando verso il bordo. Questo succede anche con il Papilio, anche se un po' meno. Dato il suo campo più ristretto però è meno fastidioso. Ho sempre sostenuto che un campo ampio sia sempre meglio averlo perché dà l'impressione di osservare da un grande oblò anche se è degradato ai bordi dato che l'attenzione è di solito rivolta al centro. Ma nel caso di questo Kowa il fatto che sia molto degradato ai bordi diventa la sua parte negativa, per il fatto che dà un'impressione a bordo campo, nonostante l'attenzione sia rivolta verso il centro, di un appannamento sbiadito del bordo campo molto fastidioso. Viaggiando sul panorama, effetto palla rotolante per il Kowa, per gli altri due no. Non ho ancora parlato dell'Ibis per il fatto che è visibilmente inferiore come ottica, inoltre con meno ingrandimenti è più difficile fare confronti diretti. Anche se alcuni numeri ce li ha. Ad esempio un grande campo anch'esso e avrei detto anche una nitidezza accettabile, salvo il fatto che purtroppo per esso allo stesso prezzo vendono un mostriciattolo come il Papilio con un immagine superiore e che peraltro pesa pure la metà, con una bontà costruttiva che dà l'impressione di essere almeno alla pari degli altri. Probabilmente in Pentax hanno saputo costruire bene senza fornirlo di un peso eccessivo e questo dovrebbe essere di lezione anche per le altre case, perché il fatto che un binocolo sia pesante potrebbe ingannare qualcuno poco attento, che pensa che più peso uguale più qualità. Invece alla prova dei fatti questo Pentax forse sarà quello che alla fine sceglierò, dipenderà anche dalla prova sulle stelle di questa sera, sulla quale vi aggiornerò. Tornando al peso, Kowa e ibis pesano entrambi esattamente il doppio del Papilio, ovvero 580 grammi. L'ibis è addirittura anche più corto del Kowa quindi in proporzione più massiccio. E' comunque costruito molto bene e proporzionalmente alla sua qualità ottica ai bordi degrada meno del Kowa che rimane il più comodo da appoggiare alle orbite (le mie). Peccato che l'Ibis non abbia i paraluce estraibili. Si potrebbe obiettare che a quel prezzo non si può pretendere di più, alla quale risponderei: e allora Pentax come fa?
Con il Papilio, già solo quando ho aperto per la prima volta la custodia e ho visto quella bellissima finestra ottica a protezione degli obiettivi mi ha conquistato. E per quello che offre da vicino, quando lo leggi nelle recensioni è un conto, ma quando lo provi nella realtà e vedi quello che può offrire e che ho cercato di riprodurre il più fedelmente possibile con la seguente foto fatta con la mia Fuji, ti rendi conto che è davvero assolutamente straordinario, direi entusiasmante. Se poi dovesse rivelarsi solo un effetto novità, rimane il resto, un ottimo binocolo da portarsi facilmente in giro a un prezzo irrisorio. Giusto, dimenticavo; attualmente Kowa 419 euro, Ibis e Pentax 129. A presto.