Eh..... la domanda è complessa, articolata ed intrigante.
Senza avere la pretesa di soddisfare tutti gli aspetti del quesito posto, tento di sgrossare la mole di interrogativi.
Ad altri il compito di rispondere più "finemente":
- lo sforzo che fa il nostro cervello per correggere un difetto di collimazione in un binocolo è una cosa automatica, indipendente dalla nostra volontà. Entro certi limiti un occhio giovane riesce ad accomodare anche una scollimazione abbastanza importante (ma pagherà con un fastidio più o meno sopportabile che può arrivare anche al mal di testa). Oltre a questi limiti e capacità personali, ovviamente, rimane la doppia visione. La capacità di correggere più o meno può variare da giorno a giorno in base allo stato di salute, stanchezza e a tanti altri fattori.
- Non disponendo di attrezzature ottiche di controllo della collimazione,
si è soliti usare sistemi empirici che aggirano questa capacità del ns cervello di "accomodare".
- cercherò di descriverne i due tra i più usati e conosciuti:
1) Regolata la giusta apertura interpupillare, regolata la messa a fuoco all'infinito, si cerca un target (possibilmente a croce: campanile o palo della luce che abbia anche un elemento orrizzontale oltre che verticale) ad una distanza di
almeno 3/4 chilometri e lo si porta pressapoco al centro dei due cerchi. Il binocolo dovrà essere su cavalletto o almeno ben appoggiato contro il vetro della finestra in modo che mantenga ben fermo il target inquadrato - a questo punto si chiudono gli occhi, si rilassa la vista, ci si allontana con la testa dagli oculari di circa 10/15 cm, si riaprono gli occhi mantenendo la vista rilassata come quella che abbiamo molte volte prima dell'abbiocco televisivo e si guarda il target senza acuire o sforzare la vista (come si fa per mettere a fuoco qualcosa di lontano): se si vedono due campanili (o pali della luce) il binocolo sarà scollimato. Se, invece, se ne vede uno solo, il binocolo sarà collimato. QUESTA PRATICA FUNZIONA SOLO CON L'ALLENAMENTO, DOPO AVERLO FATTO MOLTE VOLTE E CAPITO ESATTAMENTE COSA SI DEVE FARE PER RILASSARE LA VISTA. Tenete presente che, nonostante questo, a volte il ns. stato fisico ci impedisce di realizzare correttamente l'operazione. Quante volte un binocolo, applicando questo metodo empirico, sembrava collimato alla sera e al mattino dopo, con la vista riposata, si è manifestato scollimato!
2) questo secondo metodo è anch'esso empirico ma certamente più preciso: binocolo da controllare in cavalletto - target a 4 km - lo si porta (il target) sul tubo sinistro facendolo sfiorare esattamente
a ore 9 la circonferenza interna del tubo stesso, guardando
di traverso con l'occhio buono.
- riposata la vista qualche secondo,
usando sempre lo stesso occhio buono, si passa a guardare sempre
di traverso dentro al tubo destro e si controlla che posizione ha il target: se è esattamente nella posizione che si trova nel tubo sinistro, il binocolo sarà collimato orrizzontalmente. Se, invece sarà fuori campo, oppure non arriva a toccare il bordo e sarà posizionato all'interno, il binocolo sarà scollimato orrizzontalmente in divergenza o in convergenza. Tenete presente che la vista umana sopporta leggere scollimazioni orrizzontali convergenti molto più che le divergenti.
- capito lo stato di collimazione orrizzontale, si rifà la procedura per controllare la collimazione verticale o scalino che dir si voglia (male sopportata la scollimazione verticale tanto quanto la scollimazione divergente orrizzontale): portare il target sul tubo sinistro a lambire le ore 12 della circonferenza interna guardando sempre di traverso (dal basso verso l'alto) con il solito occhio buono - riposare alcuni secondi la vista e controllare con lo stesso occhio sul tubo destro (sempre di traverso da sotto a sopra) per capire dove sta il target: se è esattamente dove lo avete messo sul lato sinistro, il binocolo sarà collimato e privo di scalino , se esce dalla circonferenza o non arriva a toccarla il binocolo avrà un problema di collimazione verticale
OVVIAMENTE LEGGERI SCOSTAMENTI (CON ENTRAMBI I METODI) NON INFLUIRANNO SULLA VISIONE PER LA CAPACITA' DI CORREGGERE DEL NS CERVELLO.
HO CERCATO DI DESCRIVERE DUE METODI EMPIRICI CHE, IN QUANTO TALI, HANNO DEI LIMITI CHE UNA VERA APPARECCHIATURA DI CONTROLLO DELLA COLLIMAZIONE, DOTATA DI INFINITO ARTIFICIALE, RETICOLI DI CONTROLLO E MOVIMENTI MICROMETRICI, NON HA.
Poi che dire, caro Andrea, sei sicuro che quello che hanno rilevato i tuoi occhi non sia conseguenza di quelle due bottiglie di Sagrantino che ogni tanto ti scoli?
ciao ciao carlo