Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Recensioni di binocoli, suggerimenti, comparative, reportage, consigli per gli acquisti e altro ancora
Rispondi
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 591
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da daisuke »

Indulgendo ad una tentazione "improvvisa" (ad onor del vero non ho nemmeno tentato di resistere granché), mi sono regalato il "binocolo" di cui all'oggetto, e pensavo di riportare qui le mie prime impressioni. Non penso di fare una mera elencazione di caratteristiche, che si può eventualmente trovare sul sito del produttore, ma di dare un feedback personale.

Già il fatto di aver messo "binocolo" tra virgolette la dice lunga, in effetti qui non siamo di fronte ad un vero e proprio binocolo, ma ad un oggetto nuovo ed innovativo, si tratta infatti di un "binocolo digitale".

Qui l'ottica è solo una piccola parte del tutto, la parte del leone la fa l'elettronica. In breve, due obiettivi (piccoli, ma di qualità. Classificati con la lettera "G" codifica Sony) raccolgono l'informazione ottica, letta da due sensori CMOS (denominati BIONZ), la elaborano e la trasmettono a due "oculari" (viewfinder) composti da pannelli OLED XGA, che infine visualizzano i segnali ricevuti.

Il mio primo commento è stato "ouch", peculiare espressione in cui vorrei racchiudere tutto quanto vi dirò, in bene e in male, su tale oggetto, e che quindi assume un significato polimorfico estremo, e pure soggetto ad evoluzione!
Sì perché dal primo momento ho avuto sensazioni contrastanti, e ci ho messo un po' a rendermi conto davvero di cosa avessi tra le mani, provo quindi a vedere cosa riesco a trasmettervi...

...innanzitutto, se l'aspettativa è quella di inforcare un classico binocolo, si rimane spiazzati e delusi. Gli "oculari" non sono tali ma, come accennavo, due piccoli schermi XGA OLED ad alta definizione, quindi l'immagine non è quella "originale" formata dalla luce raccolta dagli obiettivi, bensì una ricostruzione "formato HD" elaborata da quanto rilevato dalla coppia di sensori (o da uno dei due, se in modalità 2D). Luminosità e definizione NON sono paragonabili ad un decente binocolo ottico, che risulta assolutamente più risoluto e luminoso.

Tra l'altro, qui (la cosa inizialmente spiazza non poco, ma ci si abitua facilmente) la "pupilla d'uscita" ("facciamo che" uso termini convenzionali anche ove probabilmente non sarebbero da usare...) è rettangolare e non tonda. Ma non è nemmeno come guardare uno schermo tv/monitor, in primis perché sono due (e con la modalità 3D attiva effettivamente l'effetto tridimensionale c'è eccome) ed in secondo luogo perché lo schermo è vicino all'occhio e ne copre buona parte del naturale campo di vista.

Altro elemento caratterizzante è il fatto che evidentemente l'elettronica va alimentata, e quindi serve la batteria, anche solo per poter "vedere".
In 2D si consuma meno che in 3D; il solo guardare consuma meno che registrare. Il vano batteria è ampio e consente anche l'utilizzo di una batteria a più alta capacità rispetto a quella fornita in dotazione (più autonomia e più peso). Direi che guardando, registrando e rivedendo (quindi utilizzo abbastanza intensivo) mi sono attestato tra 1,5 e 2,5 ore con la batteria standard "fresca" (è noto che le batterie, col tempo, degradano). Evidentemente per un utilizzo outdoor una batteria di ricambio carica non fa male.

Ciò detto, rispetto ad un binocolo tradizionale, questi elementi sicuramente fanno inizialmente storcere il naso, sono certo molti di voi non lo classificheranno nemmeno come un binocolo.

Da qui in avanti però, intendo passare a quanto invece di intrigante l'elettronica consente, e che rende questo oggetto molto interessante ed appetibile.

Innanzitutto il binocolo è uno zoom, che va da uno 0,8x a 12x ottici, più una integrazione digitale fino a 25x (solo in 2D). Il motivo per cui è utile andare ad ingrandimenti < di 1x è che ciò consente di contestualizzare l'osservazione (e la registrazione di cui è capace il "bino").
Lo zoom ottico è ben fruibile, la zoom digitale a me non è mai piaciuto in nessun dispositivo elettronico (in quanto effettuabile in post-produzione, mantenendo più informazione globale), anche se devo confessare che qui può effettivamente aiutare ad indentificare meglio un soggetto in caso di bisogno. Ad essere onesti comunque l'attivazione dell'ausilio digitale allo zoom degrada non poco la qualità, quindi da usare solo in caso di specifica necessità. In ogni caso in 3D lo zoom è solo ottico, a 25x digitale si arriva solo in modalità 2D.

Una nota molto positiva è che l'ottica è stabilizzata, consente lo "steady shot" non solo per la registrazione ma anche per la normale osservazione. La stabilizzazione è di notevole livello, direi migliore rispetto al Canon 10x42, ed è meccanica. Non ha impuntamenti o assestamenti e funziona davvero bene, attivandosi in modo pressoché istantaneo.

In combinazione con lo zoom consente di vivere il panorama in maniera diversa da un binocolo ottico ad ingrandimento fisso. A bassi livelli di zoom lo steady shot fa muovere la scena inquadrata "al rallentatore", mantenendola ovviamente stabilizzata, tuttavia rendendo il panning poco naturale.

Per quanto riguarda il senso dello zoom, direi che a 0,8x si ha una funzione di osservazione contestualizzata o di ricerca panoramica, poi per vedere il dettaglio si ingrandisce, come anticipavo, fino a 12x ottici.
Paragonandolo con un binocolo ottico tradizionale, ho avuto la sensazione che gli ingrandimenti fossero più verso gli 8/10 che verso i 12, almeno nella modalità 3D, ma devo confessare che il campo rettangolare e non circolare rende la comparazione più complessa. Rispetto allo swaretto 8x32, a zoom attivato avevo la percezione di pochissimo ingrandimento in più, e un po' meno campo inquadrato (ma poco meno) sul lato lungo della visualizzazione. Ciò meriterà ulteriori approfondimenti, ma stabilire un campo reale inquadrato non è facile.

L'utilizzo, come dicevo, in questo contesto è diverso dal bino tradizionale, si può zoomare avanti ed indietro avendo una percezione panoramica e approfondendo il dettaglio quando necessario.

Divertente e comodo, saltando al bino ottico tradizionale è un plus di cui ho subito sentito la mancanza.

La messa a fuoco automatica è attiva di default, è efficiente (ho avuto da aspettare un po' solo in un caso, in notturna con buio pesto, osservando i fari di un veicolo -unica cosa che si vedeva, anche con bino ottico-, unico caso in cui per avere il corretto autofocus ho dovuto zoomare ed attendere), e consente di lavorare con fluidità e naturalezza in combinazione con lo zoom.

In caso di bisogno comunque nella parte bassa dello scafo esiste una regolazione manuale del fuoco,attivabile col pollice. Devo anche dire che la rotellina nella parte bassa dello scafo, comprensiva di pulsante di inserimento del manuale, non è certo di intuitiva o immeditata attivazione, come altre cose su questo bino bisogna "abituarsi"...

Gli oculari "finder" hanno regolazione diottrica indipendente ed una regolazione della distanza interpupillare. Non sono malvagi, ma non sono nemmeno la cosa più comoda che abbuia provato.
Secondo me c'è poco spazio per il naso, probabilmente la conformazione è "orientaleggiante", tuttavia ci si abitua senza traumi.

Una delle funzioni intriganti del "bino" è la possibilità di registrare in full HD ed in 3D (a scelta) la scena che si sta osservando, semplicemente premendo il pulsante di registrazione, per rivederla con calma o sul bino, o su un dispositivo esterno (pc, televisore, anche 3D se la funzione è supportata).

Qui ci sono alcuni innegabili vantaggi:
- si può rivedere la scena ad libitum, e cogliere meglio i particolari, o scoprirne di nuovi;
- si può condividere la scena osservata anche con altre persone, anche a distanza.

Registrare in 3D significa utilizzare entrambi gli obiettivi/sensori, la riproduzione può ovviamente essere 3D in tutti i dispositivi che siano in grado di gestirla. La registrazione 3D consuma più corrente (batteria) rispetto a quella 2D, dove opera il solo obiettivo di sinistra.
Se la registrazione è 3D, la visualizzazione può essere 3D (ciascun oculare vede il proprio obiettivo) oppure 2D (entrambi gli oculari riproducono il canale sinistro).
Il 3D fornisce effettivamente una sensazione di profondità e tridimensionalità, a patto di avere il soggetto distante qualche metro, al di sotto del quale rilevo una certa difficoltà a sovrapporre le immagini, oltre a generare un evidente effetto parallasse.
In queste situazioni il 2D risolve, e direi che è praticamente un must per le visualizzazioni macro (soggetti molto vicini).

Ovviamente se la registrazione è stata effettuata in modalità 2D non sarà fruibile successivamente in 3D. Il 2D palesemente consuma meno corrente e spazio di memoria.
In 2D possono essere anche scattate "foto digitali" a varie risoluzioni, ma il dispositivo non mi sembra ottimizzato in tal senso, per concludere la foto servono un paio di secondi, non mi pare ci siano buffer di scrittura. E' più che altro un dispositivo video. Devo tuttavia approfondire questo aspetto, ho scattato solo un paio di immagini "still".

Le immagini vengono memorizzate su una normale scheda SD o Stick Duo, la mia SD da 4Gb consente una ventina di minuti di registrazione 3D.

Una breve nota sul mondo del "macro", che ho appena iniziato ad esplorare in modalità 2D. Mi permetto di dire che qui la performance del binocolo ricorda molto quella del Pentax Papilio (io ho il 6,5x), anche se l'autofocus fa un po' più di fatica devo dire che le scene inquadrate sono da grande soddisfazione (come d'altronde il Papilio...), ma in questo caso si spazia da 12x a macro sempre stabilizzati. Non è cosa da poco. Per dare un'idea, ho osservato fiori ad una sessantina di cm di distanza godendo appiendo di un'immagine che riempiva il "campo di vista" con un solo petalo ed i pistilli.

Un piccolo joistick sul lato alto a sinistra consente di fruire delle molte funzioni del bino, visualizzate in sovraimpressione negli oculari. L'oculare di sinistra ha un rilevatore che li accende quando viene avvicinato l'occhio, e li spegne se nessuno sta guardando nel bino, per risparmiare energia.

Dall'accensione alla visualizzazione delle immagini (se la SD è a posto o non c'è) passa più di un secondo ma meno di due.

Considerando che ho alle spalle solo un paio di giorni di utilizzo, e che varie funzioni non le ho nemmeno scalfite (gestione GPS, modalità notturna), in prima battuta posso dire che mi sembra di essere di fronte ad una cosa che non è nè un binocolo nè una telecamera, ma una perfetta sinergia tra le due cose, e fa nacesere un oggetto di tipologia abbastanza nuova. Se di primo achitto la qualità di un buon bino ottico è distante, ritornando al bino tradizionale devo dire che mi manca la miriade di possibilità che il DEV-50 offre.
Cercando di essere oggettivo, direi che nello specifico non è certo migliore di un oggetto specializzato (bino o telecamera che sia), ma consente di unire i due "mondi" in una categoria a se', che definito come "binocolo che consente di rivedere oltre che ricordare e condividere" mi pare onestamente riduttivo.

Alcune caratteristiche reputo siano solo un preludio ad interessanti funzioni che arriveranno, magari quelle si in un futuro più remoto, ma di questo ci sarà indubbiamente modo di parlare.

Dal punto di vista meccanico la realizzazione è eccellente ed accattivante. Posto che il gusto di ciascuno è insindacabile, a me la silouette piace moltissimo. Il bino è compatto e decisamente robusto, ha un grip eccellente (nessuna prova con guanti fino ad ora...) ed è leggero, sugli 800g compresa la batteria. Gli obiettivi sono rientrati e ben protetti, il peso è distribuito in modo pressoché perfetto, l'ergonomia in pugno è notevole, l'unica cosa che non mi soddisfa al 100%, come anticipavo, è la conformazione del viewfinder, ma non è una gran pecca. Il binocolo ha il raccordo per essere fissato su cavalletto e, last but not least, è splashproof e dustproof, il che significa che usarlo sotto una pioggerella o in spiaggia non fa paura (ragionevolmente), a patto di aver ben chiuso gli sportellini laterali, molto ben sigillati, che riparano i connettori.

Evidentemente è un oggetto un po' "tecnofilo", chi ha dimestichezza con la tecnologia non avrà alcun problema a navigare nei menù ed attivare le varie opzioni o impostare parametri, ma è richiesto un approccio diverso dal semplice inforcare e guardare.

Per riprendere quindi la domanda di cui all'oggetto, direi che lo strumento apre nuovi scenari e nuove possibilità, personalmente ritengo che, così com'è stato per la fotografia digitale, questa sia sicuramente una delle direzioni di sviluppo che crescerà molto in futuro. Ad oggi non è in grado di sostituire un binocolo ottico tradizionale dal punto di vista prestazionale, ma non per questioni logiche, quanto piuttosto per "limiti tecnologici" (la definizione di "HD" va bene per i nostri televisori attuali, non certo per la risoluzione dell'occhio umano, ma lo reputo un problema di "quantità" piuttosto che di "qualità", e com'è stato per la pellicola fotografica chimica prima o poi le prestazioni arriveranno).
Credo siamo appena usciti da una fase pionieristica ed esplorativa, se anche qui l'elettronica procederà come in altri settori un deciso aumento della risoluzione dei sensori potrebbe facilmente colmare il gap ottico, e produzioni di massa potrebbero ben abbassare i costi, ora eccessivi (teniamo anche in mente per il futuro che l'elettronica si lavora in serie molto più dell'ottica).

Allo stato attuale sono contento del nuovo "giocattolo", che andrà ad affiancare e non certo a sostituire i suoi lontani parenti con pupille d'uscita rotonde e non rettangolari, in quanto in grado di offrire onestamente cose diverse e complementari.

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi fin qui,
Massimo.
Mi piace guardare lontano.
Avatar utente
piergiovanni
Amministratore
Messaggi: 9888
Iscritto il: 13/09/2011, 22:01
Località: Valganna
Contatta:

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, Grazie per le preziose INFO, penso che potremmo farne una recensione ufficiale per il sito..Sentiamoci via MP
Pier
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
Avatar utente
ilRosso
Buon utente
Messaggi: 296
Iscritto il: 16/09/2011, 10:59
Località: Frosinone

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ilRosso »

Mi è piaciuta molto l'analisi fatta, attenta e senza preconcetti, che apre ad un utilizzo nuovo e diverso del mezzo. Ben fatto!
Aspetto la seconda rata dedicata all'uso notturno.
Ernesto Rosso
Traffico con qualche binocolo di vario tipo e ingrandimento: dai 6x dell'Hensoldt Vilaba fino ai 15x del Pentekarem Zeiss, passando per le misure intermedie.
Avatar utente
monpao
Buon utente
Messaggi: 1664
Iscritto il: 15/09/2011, 13:37

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da monpao »

Complimenti per una recensione bella ed interessante.

Attendo anche io gli sviluppi sull'utilizzo in notturna, che penso potrebbero fornire una ulteriore freccia all'arco di questo strumento.

Finite le prove credo anche io che il tutto debba essere pubblicato sul sito.
"Un bel tacer non fu mai scritto"
Mo ci provo...
Angelo Cutolo

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da Angelo Cutolo »

Belle prime impressioni, strumento veramente interessante e (secondo me) di sicuro futuro, ricordo che ne parlammo delle future implicazioni dell'uso di strumenti del genere.
Complimenti.
GIANNI MERLINI
Buon utente
Messaggi: 1044
Iscritto il: 01/03/2012, 20:48
Località: PONTASSIEVE -FI-

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Veramente un ottimo articolo, ricco di interessanti spunti e di piacevole lettura. Grazie!
Gianni Merlini

Malo malo malo ire, quam mala mala malis malis mandere.
(Preferisco morire d'un brutto male, che mangiare mele cattive con denti guasti)

Mi diletto con: Fujinon Polaris FMTRC SX 7x50, Konus zoom 10-30x50, Bushnell stableview 10x35, Bushnell legend ultra hd 8x42, Nikon HG L 10x25 dcf , Vixen BCF 20x80, Swarovski SLC 15x 56 WB, Lens2Scope, Auriol spottingscope 20 - 60 x60 .......
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

Altro che pazienza! ho letto tutto d'un fiato e rileggerò con più calma a casa 'stasera.
Il mondo digitale è bellissimo, secondo me. L'oggetto è interessante, ma l'asino casca qui:
""due obiettivi (piccoli, ma di qualità. Classificati con la lettera "G" codifica Sony) raccolgono l'informazione ottica, letta da due sensori CMOS (denominati BIONZ), la elaborano e la trasmettono a due "oculari" (viewfinder) composti da pannelli OLED XGA, che infine visualizzano i segnali ricevuti""
Per certi aspetti, è un peccato che non sia consentita la visione "diretta", analogica senza conversioni.
Perchè se può essere un limite la pur fine definizione degli oled, un altro limite è certamente la conversione Analogico/Digitale, con le problematiche annesse e connesse.
Mi permetto di aggiungere queste mie deduzioni:
-comodo, neh, stabilizzare in digitale, un softwarino e via, e
-lo strumento avrà un tempo di risposta maggiore di zero, l'immagine visualizzata sarà sicuramente in breve ritardo rispetto alla realtà, a seconda di quanto veloce è il processo di conversione e a seconda di quanto pesano i dati; veloce sì, istantaneo no.
Molte grazie davvero per la recensione chiara e precisa.
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
ottaviano fera
Buon utente
Messaggi: 950
Iscritto il: 16/02/2012, 0:20

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ottaviano fera »

Recensione molto interessante, in particolare mi ha colpito la possibilità di registrare e poi condividere, ciò che si è visto e come lo si è visto. Ho pensato subito ai miei spettacolari tramonti binoculari con il gran finale del raggio verde e/o blu.....
Per il resto, indipendentemente dalla inarrestabile avanzata del progresso tecnologico, si apre un diverso modo di osservare binocularmente che non soppianterà, a mio parere, il piacere dell'osservazione binoculare diretta con ottiche di qualità, così come la stabilizzazione ha affiancato ma non ha soppiantato l'osservazione non stabilizzata, nemmeno per il sottoscritto....
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
nurra
Buon utente
Messaggi: 233
Iscritto il: 18/10/2012, 15:47
Località: catanzaro

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da nurra »

daisuke ha scritto: Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi fin qui,
Massimo.

Grazie a Te e alla grande opera di bene che hai fatto. Penso che i grandi produttori di stabilizzati dovranno fare presto i conti con i nuovi bino digitali
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude......
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 591
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da daisuke »

Grazie a tutti dei lusinghieri commenti!
E' un mondo "nuovo" per tutti, quindi è giusto condividere il più possibile.
Per me va bene la pubblicazione, magari mettendo un po' in ordine quello che ho scritto in ordine casuale, e lasciando decantare un po' i primi utilizzi.

@ledo57:
considerazione interessante quella dei tempi di risposta, mi son permesso di fare il test dell'alluce, per fare una prima valutazione. Il test dell'alluce è quel noto test scientifico per cui uno prende un binocolo e si inquadra l'alluce di un piede, dopo di che inizia a muovere l'alluce medesimo per valutare la latenza tra il movimento controllato di una parte del proprio corpo e lo spostamento dell'immagine nel viewfinder (accidenti, mi sto digitalizzando... solo stamattina l'avrei chiamato oculare...). Avrei voluto riportare un dato oggettivo, del tipo ho contato 1 secondo ma, onestamente, non riesco a valutare latenza tra quando mi sembra di muovermi e quando vedo il movimento, quindi all'atto pratico, su scale di tempi "umane", mi sento di dire che l'elaborazione è istantanea, in tempo reale.

Per quanto riguarda invece il discorso della stabilizzazione digitale non ho capito: hai qualche dato che faccia supporre che c'è un ausilio elettronico alla stabilizzazione? Dalla documentazione che avevo trovato ante acquisto io ho rilevato che la stabilizzazione è ottico/meccanica (c'è anche qualche video su youtube e su qualche sito di pubblicità Sony) e non elettronica, ma ovviamente non sono in grado di escludere che sia così.
Personalmente ritengo (ma ripeto che è una illazione personale) che la stabilizzazione (meccanica) sia così efficiente a causa della ridotta dimensione delle lenti, e quindi sia più gestibile il meccanismo rispetto, ad esempio, ai Canon, ma effettivamente il ragionamento basato sull'elaborazione, visto che tanto c'è, avrebbe perfettamente senso.

@ottaviano: sono pienamente d'accordo che sia un complemento e non una sostituzione, il condividere è una cosa molto ghiotta ma anche il rivedere lo è. Mi è già capitato di riguardare le prove fatte ed accorgermi di una bella gazza che in prima battuta non avevo notato fosse sui rami di test... ;)
Mi piace guardare lontano.
abramo giusto
Buon utente
Messaggi: 2637
Iscritto il: 23/11/2011, 22:48

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da abramo giusto »

Molto interessante grazie d'aver condiviso la tua prova ..
Quello che mi lascia dubbioso sono gl' ingrandimenti un pò pochini per essere un digitale forse a suo tempo ero abituato bene con la videocamera della Canon dove la stabilizzazione era buona !!!
Il suo punto debole era la scarsa luminosità !!!
Forse mi sbaglio a pensare che il nostro binocolo sia figlio della videocamera !!
Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
Marco Ghirardi

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da Marco Ghirardi »

Bravo, bella recensione e scritta con professionale distacco, mettendo al centro un'analisi secca del prodotto. Complimenti.
Ma il DEV non riesco ancora a farmelo piacere, non mi intriga, anche se tanto di cappello a Sony per il tentativo di battere nuove strade.
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

@ledo57:
considerazione interessante quella dei tempi di risposta, mi son permesso di fare il test dell'alluce,... ... mi sento di dire che l'elaborazione è istantanea, in tempo reale.

Gentile Daisuke, quello che scrivi è interessante. Devi scusarmi, ero un po' prevenuto in merito ma sono abituato a tempi di ritardo ben più lunghi, seppure in contesti diversi: mi riferisco allo schermo della mia macchinetta fotografica, ma anche al convertitore audio Digitale/Analogico, ma anche al radioricevitore digitale per onde corte; negli apparecchi suddetti di mia proprietà o che ho avuto modo di usare, la latenza è a volte imbarazzante benchè ininfluente nella maggior parte delle situazioni, dell'ordine del minuto secondo più o meno. Più che il test dell'alluce, sarà indicativo il test del panning veloce? , magari in modalità 3D attiva, col quale metterai alla frusta la velocità di campionamento ed elaborazione.

@ledo57:
Per quanto riguarda invece il discorso della stabilizzazione digitale ... sia così efficiente a causa della ridotta dimensione delle lenti, e quindi sia più gestibile il meccanismo rispetto, ad esempio, ai Canon, ma effettivamente il ragionamento basato sull'elaborazione, visto che tanto c'è, avrebbe perfettamente senso.

In effetti, una ricerca non breve in internet mi ha chiarito che la stabilizzazione del "binocolo" in oggetto è ottico/meccanica. Sinceramente la cosa mi ha stupito un po' vista la natura dell'oggetto in questione, ma intuisco il vantaggio di questo preziosismo nel contesto del Sony DEV 50V nella prospettiva della ricerca della migliore qualità dell'immagine nel suo breve percorso analogico, tenendo presente che una ulteriore rielaborazione digitale dell'immagine ai fini della stabilizzazione avrebbe forse introdotto anche una latenza appena maggiore di quella già nulla o quasi che hai apprezzato.

Positivo che Tu sia soddisfatto dell'acquisto e che lo strumento risponda alle Tue aspettative, forse superandole; d'altra parte, il costo dell'oggetto è piuttosto rilevante; ho l'impressione che Ti divertirai a lungo, anche nei processi di "post produzione" , e Ti invito a riferire nel prossimo futuro Tue ulteriori considerazioni.
Quando avrai raggiunto dimestichezza con i comandi e il funzionamento, e potrai essere quindi più concentrato sul soggetto, vedrai che la gazza non Ti sfuggirà...
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 591
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da daisuke »

Breve aggiornamento sul DEV50 ed il cielo notturno. Breve e facile. NON è cosa sua.
Basterebbe questo, ma vi racconto di più. Ho provato a puntare Orione e Cane maggiore, l'autofocus sui puntini stellati non ce la fa proprio, ben che vada è riuscito a capire Sirio e Giove ma non li ha resi puntiformi.
Ho quindi provato con il fuoco manuale, e la situazione è migliorata, ma non di moltissimo. Vedevo solo le stelle principali, Sirio, Betelgeuse, Rigel, le tre della cintura di Orione, a fatica quelle della spada. Il fondo cielo tra l'altro oscillava tra nero (pixel spento) e un grigio scuro, penso i processori non abbiano algoritmi in grado di "capire" correttamente la situazione. Forse avevo un "qualcosa" dove so esserci M42, ma onestamente credo fosse più un mio bias che altro.

Mentre sto scrivendo mi è venuto in mente che pur passando al focus manuale ho lasciato inserite le ottimizzazioni automatiche di ripresa, forse è da provare a togliere anche queste, proverò appena posso ma ormai su questo fronte non mi aspetto molto.

Per confronto il solito swaretto 8x32 mostrava un bel tappeto di stelle... non di sicuro un buon cielo rispetto a quello che posso avere qui da me, ma comunuqe da discreta soddisfazione, e ad ogni modo di tutt'altro livello.

Ho provato anche la modalità "hyper gain", che consente di evidenziare i soggetti con poca luce.
In pratica, a scapito dei colori e della risoluzione (viene fuori una immagine tendenzialmente in scala di grigi, molto sgranata, che sembra velata da una patina di "rumore bianco") vengono enfatizzati i dettagli.

Sul cielo stellato tale modalità è totalmente inutile, si vedono sì puntini ma sono quelli introdotti dalla modalità particolare, e nulla hanno a che fare con la volta celeste.

Su soggetti molto scuri (ma NON al buio totale) invece devo dire che fanno capire "cosa" si sta guardando, in quanto pur vedendo davvero "strano" [male, come i televisori analogici di una volta (sigh, sono già così vecchio??? ;) ) quando non avevano buon segnale] effettivamente i contrasti si alzano e si capisce meglio il soggetto. Diciamo che con l'hyper gain in questo frangente si vede MOLTO peggio di un bino tradizionale ma si capisce un pochino meglio cosa si sta guardando. Ribadisco, ci deve essere un minimo di illuminazione autonoma o ambiente.

Secondo me un vero peccato perché l'elettronica qui potrebbe sopperire con intelligenza.
Ad esempio, basterebbe imho che Sony avesse scelto di dotare il giocattolino di algoritmi che aumentassero il tempo di esposizione dei sensori (a discrezione?) per raccogliere più fotoni e tentare una visualizzazione notturna non in tempo reale ma più fedele. Suggerito questo a Sony, e finita qui l'illazione, capisco che sia un settore talmente peculiare da non interessare la più parte degli utilizzatori, ma anche questo credo sarà "futuro"...

D'altrone va ammesso che in questo caso un'occhiata alle specifiche tecniche offre già un suggerimento indicativo: "illuminazione minima 11 lux". Punto.

p.s. tenete presente che sono binocularo come voialtri, e che il piacere di un buon bino non è sopito da questo oggetto tecnologico. Però sono tecnofilo e convinto che sia una buona strada (non sostitutiva) e sono curioso di esplorare...
Mi piace guardare lontano.
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

:-o :-o
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

.....tutti delusi ..... argomento chiuso ..... :angelic-cyan:
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Avatar utente
daisuke
Buon utente
Messaggi: 591
Iscritto il: 15/07/2012, 18:53
Località: Belluno

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da daisuke »

hahaha!!! divertente! :)

In realtà non penso, purtroppo è una potenziale occasione mancata, ma nei suoi campi applicativi ti assicuro che non è male affatto!

NON è un binocolo notturno, ma è sicuramente un "social binocular", sicuramente da gita, da museo e città, e per tutti quei campi dove non conta in via assoluta la risoluzione o la luminosità. IMHO.
Mi piace guardare lontano.
Angelo Cutolo

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da Angelo Cutolo »

Ho trovato un paio di discussioni dove si parlava (in via teorica) dell'aggeggio, già si ipotizzava di future implementazioni che renderebbero questo strumento ancora piu interessante di quanto già non lo sia.
viewtopic.php?f=36&t=1179
viewtopic.php?f=36&t=4100
ormasullaneve
Buon utente
Messaggi: 103
Iscritto il: 16/09/2011, 16:52

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ormasullaneve »

…complimenti!! …ottima recensione :thumbup:
Leica Ultravid 10x25 BR
Minox BD 8x44 BR
Canon 12x36 IS II

Kowa Prominar 883

Pentax K5 e vetri vari...
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

Siccome il Sony DEV vuole essere anche un binocolo, in qualche modo però rappresenta, così com'è, una (piccolissima) contraddizione: vivere la realtà tramite una intermediazione elettronica.
Come se ieri sera al Jazz Club (stamane casco dal sonno) avessi ascoltato in cuffia e guardato i tre musicisti in video stando davanti a loro, a pochi metri.
L'elettronica digitale è utile quando registra gli eventi: lo fa già molto bene e lo farà ancora meglio; se penso che l'altro ieri mattina eravamo ancora lì a litigare con le tremolanti videocassette...
L'elettronica digitale prepara la valigia per il viaggio con tutto il contenuto necessario; non si può mica partire con il bucato steso, no? bisogna piegarlo bene, comprimerlo un po', ma aprendo la valigia ci sarà qualche inevitabile piega strana di troppo.
La registrazione dell'evento non sarà MAI identica all'evento; potrà avere colori più brillanti a richiesta, potrà amplificare o attenuare qualche aspetto, potrà comprimere o dilatare la durata, ma conterrà sempre le distorsioni. Insomma, sarà sempre una rappresentazione.

Tornando al Sony, si può dire che gli manca solo l'interfaccia analogica con l'occhio dell'osservatore? che gli difetta solo la visione diretta ??
Per il resto, è una macchinetta bellissima e caruccia, una telecamerina stereo che guarda lontano. Ti consentirà di produrre filmati meravigliosi, reportage fantastici, l'unico limite sarà la Tua fantasia e la capienza della SD.
Gentile Daisuke, sono curiosissimo di leggere il test sul sito, se si farà, se lo farete. Mi pregusto un bell'articolo magari scritto a più mani, da Te e dai "soliti" ottimi "critici ottici" che rispondono ai nomi di Salimbeni, Fera, Monti scusandomi con chi dimentico, gente che ha acquisito nella materia di cui si occupa il nostro Forum, come ben sai, una esperienza una capacità di sintesi e una chiarezza di espressione invidiabili.
Attento però: se il binocolo testato sarà proprio il Tuo Sony, sii sempre presente e vigile, anche a costo di seguire Pierluigi nelle paludi in mimetica con gli stivali alla coscia e il fango alle ascelle: non vorrei che in Tua assenza facesse finta di averlo perso... ...visto che presto avrà un grande vuoto da colmare... :icon-rolleyes:
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Angelo Cutolo

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da Angelo Cutolo »

ledo57 ha scritto:La registrazione dell'evento non sarà MAI identica all'evento; potrà avere colori più brillanti a richiesta, potrà amplificare o attenuare qualche aspetto, potrà comprimere o dilatare la durata, ma conterrà sempre le distorsioni. Insomma, sarà sempre una rappresentazione.
Su questo non sono d'accordo, come non lo sono sul parallelo musicale; portando all'estremo il concetto, anche la visione col binocolo "ottico" è una visione artefatta e mediata, proprio perché passa attraverso degli elementi ottici che introducono aberrazioni, distorsioni, dominanti, ecc, quindi l'unica visione reale e diretta sarebbe quella ad occhio nudo, usando il tuo stesso parallelo musicale, la visione ad occhio nudo equivale ad ascoltare i musicisti direttamente con i loro strumenti, la visione col binocolo "ottico" equivarrebbe all'ascolto dei musicisti si diretto ma con i loro strumenti "amplificati" e la visione col binocolo "digitale" equivale a vederli in video con loro a pochi metri.
Piu semplicemente trovo che sia solo un altro modo di osservare con in piu un futuro grande potenziale di implementazione funzionale, come la "realtà aumentata" già presente in alcuni smartphone, sistema di intensificazione di luce, "filtraggio" modulare via software/hardware, registrazioni di vario tipo e tutte quelle features che si possono inserire e di cui sono pieni fotocamere, videocamere, i predetti smartphone, pad vari, ecc.
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

scusate, volevo rispondere ma ho fatto un pasticcio con la anteprima
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

Hai ragionissima, Angelo.
Mentre mettevo giù il mio ultimo commento, mi rendevo conto della scarsa coerenza del confronto col Jazz Club, ma la pigrizia mi portò a non "sottilizzare" . L'altra sera come al solito i tre musicisti erano amplificati, e sì che il Club è una stanzona di circa 5 x 10 metri , quando ci sono 40 persone è festa, e si potrebbe apprezzare perfettamente la musica al naturale senza ampli e casse di mezzo, al massimo un aiutino al contrabbasso se il bassista di turno usasse solo accarezzare le corde, ma tant'è, ogni tanto faccio notare il fatto ai responsabili del Club e loro mi rispondono che "così vogliono i musicisti". Ah, beh.
Non riesco ad assegnare a una lente o a uno specchio la stessa valenza di "macchina" che assegnerei a un amplificatore o a un convertitore a/d ; la vEdo più come una specie di filtro, o di percorso obbligato, attraverso il quale avviene passivamente un fenomeno dovuto alla struttura del materiale; un imbuto è una macchina? un setaccio è una macchina?
Vedo in tutta la sua bellezza il Monte Barone attraverso i vetri della mia stanza e contemporaneamente attraverso gli occhiali progressivi che sì, introducono distorsioni con sottrazione di nitidezza e con l'aggiunta di riflessi e aberrazione cromatica, ma restituiscono una realtà senza "grana" senza pixel e senza gradini: non c'è, come dire, un flusso di dati, nè sotto forma di corrente alternata nè di bytes; quello, caso mai, avverrà dalla rètina in poi...
Il problema del nostro binocolo Sony, se problema si può dire, è che ri-produce il segnale della realtà, mentre invece il mio Canon o il Tuo bel Barile si limitano a fornire, a rendere il segnale della realtà senza processi intermedi di con- e ricon-versione , notoriamente... dolorosi.
Termino per il momento questo breve ma faticoso post ; faticoso perchè sinceramente non mi è facile tradurre concetti non banali in parole il meno banali possibile secondo le mie capacità.
Attendo Tue considerazioni in merito, Angelo, e quelle dei Forumisti che hanno voglia di dire la loro sull'oggetto.

Prossimo step potrebbe essere il cercare di calcolare alla buona il flusso dei dati che elabora il DEV 50 , e per tentare di fare ciò forse Daisuke potrebbe dare una mano comunicandoci di quanti pixel sia formato il sensore CMOS ed il pannellino OLED , ammesso e non concesso che queste informazioni siano reperibili nel libretto del Sony o in internet.
Buon Week end a tutti e sempre grazie x l'ospitalità.
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
Angelo Cutolo

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da Angelo Cutolo »

Allo stato attuale hai ragione, la qualità ottica fornita dalla "macchina" (il DEV-50v) non è paragonabile a quello che può dare un qualsiasi binocolo decente (perché ne esistono purtroppo anche di molto oltre la decenza :x ), ma il potenziale è altissimo, già oggi in ambito professionale (cinema e TV) vi sono visori elettronici la cui qualita "visiva" è pressocchè indistinguibile da quello che può dare un normale strumento ottico, quindi se tanto mi da tanto i futuri modelli avranno una qualità ottico/visiva almeno pari ai migliori strumenti ottici "classici", con in piu le varie features precedentemente ipotizzate.
Poi anche per l'alimentazione, non sarà un problema, già oggi con gli smartphone (la cui autonomia è già tanto se arriva a fine giornata) siamo "svezzati" ed abituati ad avere appresso doppia e tripla batteria, caricatore di rete, caricatore a celle solari, a dinamo "manuale" (ne ho viste di ogni), quindi viene a cadere anche il pericolo che si scarichi sul piu bello. :mrgreen:

Quello che mi piace della Sony è che per prima ha avuto il coraggio di "sdoganare" uno strumento simile, con tutte le sua attuali limitazioni (che hai ben evidenziato con i precedenti esempi) ma dal potenziale enorme e se questo avrà una discreta diffusione, l'evoluzione tecnica "correrà" e nel contempo ne ridurrà il prezzo, così com'è successo (ripeto, SE avrà una diffusione sufficiente) per i PC e cellofoni (giusto per dire i primi) i quali hanno iniziato con prezzi assurdi e caratteristiche oggi da ridere, ricordo i primi 8086 a 20 milioni di lire (però con monitor a fosfori verdi e stampante a 9 aghi compresi) o i primi cellulari portatili (insomma mica tanto portatili, visto che la "borsetta" pesava dai 3 ai 5 kg) a 5 milioni di lire, quelli con prefisso 333 se vi ricordate, ora si ha a disposizione roba da fantascienza per due soldi (si vabbé quasi due soldi :mrgreen: ).
Avatar utente
ledo57
Buon utente
Messaggi: 184
Iscritto il: 07/02/2014, 21:40
Località: provincia VC - GE

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da ledo57 »

Ti quoto, Angelo.
Ma vorrei ricordare, anche a me stesso, innanzitutto che nessun sensore di luce, a oggi, può fare a meno di una lente davanti, se non rinunciando a quella stupenda amplificazione / concentrazione consentite dalle proprietà fisiche di una o più lenti a scapito della larghezza del campo visivo, cosa che il nostro occhio non è attrezzato per fare (mi vengono in mente per associazione di idee le antenne paraboliche, vere lenti pure loro...) .
Il nostro occhio è un recettore naturalmente tarato per ricevere e decodificare direttamente una buona fetta dello spettro luminoso (spettro elettromagnetico). Rinunciare a questa facoltà nell'atto della pura semplice e normale visione istantanea appare una forzatura inutile; altro è voler vedere di notte; altro è voler registrare, conservare, ritrasmettere la visione, altro è la diretta Tv super extra iper HHHD , altro ancora è aumentare la realtà con degli avvisi predeterminati .
Però, chissà, il Futuro, quali componenti elettronici ci riserverà? che gli attuali ccd e cmos faranno ridere i polli! o meglio, chissà quali "oggetti" , frutto delle nano e bio tecnologie, potranno essere implementati ??
Se, come dice Wikipedia, in un occhio risiedono mediamente soltanto 100 milioni di bastoncelli e 5 milioni di coni, per un totale di 105 Megapixel per un sensore ottico preceduto da una lente organica auto focus, frutto della evoluzione o del disegno di Dio , il traguardo appare prossimo, se non chè, ahinoi, probabilmente, non è questione di numero, ma di qualità, alta qualità, altissima, quasi somma, per non parlare poi del software scritto in qualche parte del cervello che interpreta, confronta, assembla, memorizza, aumenta ma anche diminuisce la realtà, e proietta infine a modo suo, a modo mio...

Vero è che Sony ha letteralmente sdoganato un nuovo modo di intendere l'hobby della osservazione e quindi Signori giù il cappello, ma, rinunciando su questo modello alle lenti oculari, ha voluto far nascere una specie di cucciolo bastardo :D ma tanto simpatico, 2° me.
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
tonymania
Messaggi: 1
Iscritto il: 04/09/2021, 14:59

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da tonymania »

Ciao daisuke,
dopo più di sette anni ho avuto modo di leggere la tua recensione che ho trovato davvero completa e interessante. Infatti da qualche giorno sono entrato in possesso di questo dispositivo e ho iniziato a cercare un pò di informazioni per saperne di più; in particolare sto avendo grosse difficoltà a visionare il menu e le impostazioni in quanto la visuale è sfocata e tende a sfasarsi, non riesco a comprendere se si tratta di una difficoltà dovuta alla mia vista (con un occhio solo si vede un po meglio), a qualche impostazione che non ho ancora regolato oppure a un difetto del dispositivo; tuttavia sarebbe stato molto comodo poter accedere al menu da remoto, magari collegando il binocolo al pc; qualcosa di poco pratico sul campo, me in fase di "conoscenza" del menù, sicuramente d'aiuto. Mi confermi che non è possibile farlo?
Come dicevo, ho trovato la recensione completa, l'unica cosa che vorrei approfondire è la funzione relativa al gps, cosa offre e come è possibile sfruttarla...?
Ad oggi immagino che il dispositivo sia uscito fuori produzione, mi è sembrato di capire che la vendita in Italia iniziò nel 2014, posso chiederti se ricordi a quale prezzo medio si trovava nei negozi? Ad oggi, che valore potrebbe avere, ovviamente inteso come usato?
Grazie in anticipo per un eventuale tua risposta o a chiunque altro volesse fornire un contributo.
Avatar utente
-SPECOLA->
Buon utente
Messaggi: 9434
Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
Contatta:

Re: Sony DEV-50v (quanto distanti siamo dal futuro?)

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ciao da tonymania,

per la corretta regolazione delle diottrie segui quanto riportato nel manuale di istruzioni a pag. 15 e a pag. 74:

https://www.sony.com/electronics/suppor ... 47058M.pdf

A dicembre del 2014 il Sony DEV-50v si trovava in vendita online al prezzo di circa 1650,00 €.

Grazie al GPS integrato, quando il segnale è presente e il numero dei satelliti sopra l'orizzonte è sufficiente, oltre ad acquisire e registrare le informazioni sull'ubicazione (in pratica per ogni ripresa è possibile sapere il luogo esatto), è possibile compensare automaticamente l’ora dell'apparecchio.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Rispondi