Sul simbolo Q1 nella DDR
Inviato: 21/01/2016, 22:46
Era un pò di tempo che mi frullava per la testa l'idea di condividere qualche riflessione a proposito del marchio Q1 che noi appassionati troviamo principalmente sugli strumenti Zeiss.
Da un lato mi ero sempre astenuto ritenendolo in qualche modo un argomento delicato da trattare, visto anche il fiorire di annunci relativi a materiale usato pubblicizzanti tale materiale come se il marchio Q1 fosse una prerogativa Zeiss che la stessa apponeva sui migliori esemplari. Lungi dal voler scatenare polemiche mi piacerebbe però sentire il parere di chi magari ne ha visti più di me di questi strumenti, di me che ne possiedo solamente uno. E proprio poichè lo possiedo ho voluto fare qualche ricerca e qualche riflessione a riguardo.
Il marchio Q1 nasce ufficialmente nel 1950, anche se si conosce qualche prodotto che lo riporta sin dal 1949. Nello stesso anno nasce anche il simbolo S inscritto in un triangolo ed altri vari simboli che meno ci interessano. Tutti però erano rilasciati dall'Ufficio Tedesco per i Materiali poi diventato l'Ufficio Metrologico.
Il simbolo Q1 rappresentava i prodotti il cui livello progettuale era pari al top della produzione mondiale e così pure quelli recanti il simbolo S, spesso erroneamente scambiato per progetti e realizzazioni di qualità "Standard" e non quindi eccellente (Nel 1960 il simbolo S sostituirà del tutto il simbolo Q1). La principale differenziazione tra i due è che il marchio Q1 era principalmente destinato al mercato estero, il marchio S a quello interno.
Qui possiamo già fare la prima considerazione interessante: qualcuno è a conoscenza di prodotti con il marchio Q1 successivi al 1960?
Il marchio Q1 era destinato principalmente, ma non solo, a prodotti di meccanica ed ottica, quali macchine fotografiche, microscopi, ma anche orologi. Esso dunque non era un marchio della Zeiss.
Esso veniva rilasciato dall'ufficio competente SU RICHIESTA della ditta produttrice che poteva utilizzare tale marchio con la validità di un anno, eventualmente rinnovabile!
E questo è il primo dato importante poiché l'azienda produttrice, una volta ottenuta la concessione d'uso apponeva tale marchio su tutta la produzione per l'intero anno, eventualmente differenziando la linea di produzione a seconda della loro destinazione estera o interna. Verrebbe da pensare che tutti gli esemplari creati durante quell'anno fossero assolutamente identici tra loro come standard qualitativo, indipendentemente dalla presenza su di essi del marchio Q1. Si tenga inoltre conto del fatto che tale marchio veniva apposto direttamente in fabbrica, essi dunque non dovevano sottostare ad ulteriori controlli qualitativi da parte dell'ufficio che lo aveva rilasciato.
Già nei primi anni 50 era cominciata poi la collettivizzazione dell'industria della Germania democratica e nel 1960 appena il 9% delle industrie era in mani private. Tra le industrie collettivizzate credo vi fosse anche la Zeiss. Ci si viene dunque a trovare di fronte al paradosso di una industria statale che chiede praticamente a se stessa di poter usare il marchio Q1 sui propri prodotti. In sostanza il certificato ed il certificatore erano il medesimo ente.
Questo è quanto, e certamente il simbolo Q1 se pur non dovesse risultare significativo dell'eccellenza dell'esemplare, data comunque per accertata l'eccellenza del brand, risulta comunque significativo da un punto di vista storico e magari solo per questo in grado di accrescere seppur lievemente il valore di un oggetto.
Credo di non aver fatto ipotesi assurde ma posso sempre avre detto qualche inesattezza, correggetemi pure dunque e fatemi sapere le vostre opinioni.
Andrea
Da un lato mi ero sempre astenuto ritenendolo in qualche modo un argomento delicato da trattare, visto anche il fiorire di annunci relativi a materiale usato pubblicizzanti tale materiale come se il marchio Q1 fosse una prerogativa Zeiss che la stessa apponeva sui migliori esemplari. Lungi dal voler scatenare polemiche mi piacerebbe però sentire il parere di chi magari ne ha visti più di me di questi strumenti, di me che ne possiedo solamente uno. E proprio poichè lo possiedo ho voluto fare qualche ricerca e qualche riflessione a riguardo.
Il marchio Q1 nasce ufficialmente nel 1950, anche se si conosce qualche prodotto che lo riporta sin dal 1949. Nello stesso anno nasce anche il simbolo S inscritto in un triangolo ed altri vari simboli che meno ci interessano. Tutti però erano rilasciati dall'Ufficio Tedesco per i Materiali poi diventato l'Ufficio Metrologico.
Il simbolo Q1 rappresentava i prodotti il cui livello progettuale era pari al top della produzione mondiale e così pure quelli recanti il simbolo S, spesso erroneamente scambiato per progetti e realizzazioni di qualità "Standard" e non quindi eccellente (Nel 1960 il simbolo S sostituirà del tutto il simbolo Q1). La principale differenziazione tra i due è che il marchio Q1 era principalmente destinato al mercato estero, il marchio S a quello interno.
Qui possiamo già fare la prima considerazione interessante: qualcuno è a conoscenza di prodotti con il marchio Q1 successivi al 1960?
Il marchio Q1 era destinato principalmente, ma non solo, a prodotti di meccanica ed ottica, quali macchine fotografiche, microscopi, ma anche orologi. Esso dunque non era un marchio della Zeiss.
Esso veniva rilasciato dall'ufficio competente SU RICHIESTA della ditta produttrice che poteva utilizzare tale marchio con la validità di un anno, eventualmente rinnovabile!
E questo è il primo dato importante poiché l'azienda produttrice, una volta ottenuta la concessione d'uso apponeva tale marchio su tutta la produzione per l'intero anno, eventualmente differenziando la linea di produzione a seconda della loro destinazione estera o interna. Verrebbe da pensare che tutti gli esemplari creati durante quell'anno fossero assolutamente identici tra loro come standard qualitativo, indipendentemente dalla presenza su di essi del marchio Q1. Si tenga inoltre conto del fatto che tale marchio veniva apposto direttamente in fabbrica, essi dunque non dovevano sottostare ad ulteriori controlli qualitativi da parte dell'ufficio che lo aveva rilasciato.
Già nei primi anni 50 era cominciata poi la collettivizzazione dell'industria della Germania democratica e nel 1960 appena il 9% delle industrie era in mani private. Tra le industrie collettivizzate credo vi fosse anche la Zeiss. Ci si viene dunque a trovare di fronte al paradosso di una industria statale che chiede praticamente a se stessa di poter usare il marchio Q1 sui propri prodotti. In sostanza il certificato ed il certificatore erano il medesimo ente.
Questo è quanto, e certamente il simbolo Q1 se pur non dovesse risultare significativo dell'eccellenza dell'esemplare, data comunque per accertata l'eccellenza del brand, risulta comunque significativo da un punto di vista storico e magari solo per questo in grado di accrescere seppur lievemente il valore di un oggetto.
Credo di non aver fatto ipotesi assurde ma posso sempre avre detto qualche inesattezza, correggetemi pure dunque e fatemi sapere le vostre opinioni.
Andrea