Si infatti me lo son preso, gli ho chiesto di provarlo e mentre serviva gli altri clienti mi sono intrippato per una buona decina di minuti ad osservare gli oggetti in vetrina, veramente divertente, non sono stato a mercanteggiare (non sono un gran che in tal senso e poi reputo che i 90 € richiesti fossero consoni) e me lo son fatto inscatolare, c'è anche la tesserina dalle Fowa con n° di matricola del bino con relativa garanzia, oltre a quella trentennale della Pentax Europa, in compenso mi ha fatto lo sconto di 8 € sulla riparazione della reflex, così da far cifra tonda.
Premesso che si tratta di un prima serie (quello che io definisco mk1) arrivato a casa e verificato su treppiede (un bravo ai progettisti per aver previsto la filettatura per l'attacco al treppiede anche su un bino "nano") che non vi fosse nulla fuori posto e che fosse collimato sia ad infinito che alla minima distanza, ho passato una buona oretta ad osservare qualsiasi cosa in casa, comprese le piante fuori al balcone ed i ragnetti negli anfratti, ne ho visto uno nell'angolo dello stanzino di nemmeno un centimetro accucciato in un bozzolo al centro della sua ragnatela (zampe lucide marrone scuro e corpo "a pelo corto" grigio), insomma ci ho guardato di tutto, come hanno detto altri un vero microscopietto stereoscopico; ripeto è davvero divertente, appena il tempo migliora vado al parco sotto casa a scovare altri target interessanti.
Custodia da cintura bella esteticamente comodo nell'uso (il binocolo si estrae e ripone velocemente e con una certa sicurezza), vi ho aggiunto come suggerito da stevedet
qui gli ho adattato un cordoncino da polso in luogo dela sua tracolla, ma visto il particolare innesto "a sgancio rapido" (molto bello ed originale, è il primo che vedo in un binocolo), ho dovuto piegare e lavorare un chiodo (in attesa di una soluzione esteticamente migliore) per adattarlo all'innesto.

- Cordoncino da polso con "chiodo" riadattato.

- Cordoncino innestato al bino.
Il tutto è ben solido.

- Particolare della "finestra" anteriore.

- Qui si leggono tutti i dati di targa.

- Custodia con il laccetto da polso che spunta.
Passiamo poi alle mie solite verifiche "metriche", la cosa principale che salta all'occhio, che qui sul forum era già stato notato, è che l'ingrandimento del Papilio varia con la distanza, cosa che ho misurato (sarebbe curioso sapere a che ingrandimento arriva l'8,5x):
- • diametro lenti ► 21 mm (20,76 mm per la precisione);
• peso ► 293 g (senza tappi ne cordoncino);
• minima distanza di fuoco ► 46 cm (come sempre, distanza variabile in base all'eventuale grado di miopia/ipermetropia);
• fuoco da 46 cm ad infinito ► necessari 2,7 giri di manopola (960° di rotazione);
• escursione totale fuoco ► necessari 3 giri di manopola (1.080° di rotazione);
• ingrandimento a 46 cm ► 8,2x [P.U. 2,5 mm];
• ingrandimento ad 1 m ► 7,1x [P.U. 2,9 mm];
• ingrandimento a 2 m ► 6,8x [P.U. 3,1 mm];
• ingrandimento a 3 m ► 6,7x [P.U. 3,1 mm] (oltre non sono andato per via delle dimensioni del mio studio e perché di fatto inutile, da qui ad infinito ci passano solo 0,3x);
• ingrandimento ad infinito ► 6,4x [P.U. 3,2 mm];
• campo apparente (AFOV) ► 48° costante a tutte le distanze di messa a fuoco (confronto tramite reticolo del Solo r/t).
Il problema principale di questo binocoletto è la luminosità, la luce si spegne subito, infatti messo a confronto (ad infinito) con il canoncino è risultato percepibilmente piu "scuro" di quest'ultimo nonostante il Pentax (sempre ad infinito) abbia una P.U. di 3,2 mm contro i 3 mm del Canon, probabilmente discreta parte dovuta alla sua "finestra" anteriore che qualcosina tira via (notare la foto n° 4) e va considerato inoltre che il canoncino è veramente "trasparentissimo" anche rispetto a ben altri modelli; visto che se ne parlava in altro 3D, confermo che alla minima distanza i campi si sovrappongono solo per circa il 70/75%.
Distorsione angolare a cuscinetto molto leggera (appena inferiore a quella del canoncino), curvatura di campo minima e percepibile solo al bordo, ciò ad infinito, mentre alla distanza minima la distorsione è quasi nulla, diventa pressocché ortoscopico , profondità di campo minima, ho osservato un righello alla minima distanza e già gli 8 mm precedenti e successivi alla tacca centrale (quella a fuoco) risultavano appena fuori fuoco (in questo caso mi chiedo quanto sia "difficile" l'8,5x), cromatismo (ad infinito) molto ridotto, forse anche per via della poca luce intrinseca di questo strumentino, alla minima distanza invece è praticamente inavvertibile, ma su questo mi riservo una verifica con una osservazione in pieno sole (piove da quando l'ho acquistato) sia in "macro" che ad infinito.
Mi ri-ripeto, questo aggeggino è divertentissimo è effettivamente uno strumento unico nel suo genere (non mi risultano altri binocoli "macro") è il Nagler zoom dei binocoli, c'è solo lui (e l'8,5x).
Per il momento è tutto.