Visione Crepuscolare: resa dei colori
Inviato: 29/08/2017, 7:55
Il tema in argomento è centrato sulla resa del colore offerta da qualunque strumento di osservazione ausiliario (adatto o adattato), durante l'osservazione terrestre nell'intorno delle ore crepuscolari.
L'osservazione è naturalmente il fine principale d'uso di questi nostri strumenti, che siano binocoli, telescopi, cannocchiali, microscopi o quant'altro, e la visione umana è il senso principale che viene più o meno sfruttato al massimo per compiere le nostre osservazioni.
Come si saprà il crepuscolo è quella "zona di tempo" che divide la notte fonda dal giorno e nel quale troviamo ancora un contributo di illuminazione da parte del Sole aiutato dall'atmosfera, la quale riflette e diffonde parte di quella luce. Il giorno è naturalmente inteso come dall'alba al tramonto e cioè finché il primo o l'ultimo raggio di Sole arriva sulla terra direttamente, mentre la notte fonda è quel periodo nel quale la luce solare ha un contributo irrisorio per non dire nullo e dove il cielo è ai nostri occhi praticamente nero. Formalmente esistono due crepuscoli, divisi appunto dalla notte fonda, uno è quello prima dell'alba e l'altro è quello dopo il tramonto. Naturalmente la luce del crepuscolo varia, in base appunto al passare del tempo, con una soluzione di continuità dal giorno alla notte e dalla notte al giorno.
Seguendo questo sito è possibile farsi una idea più precisa del fatto che, sia la luce che il periodo del crepuscolo possono variare anche in maniera molto evidente in base alla posizione di dove ci troviamo sulla terra, quindi latitudine ma anche altitudine e in base alle stagioni. Nonché si potrà notare che in alcuni posti sulla terra è anche possibile che nel crepuscolo non ci si entri mai (vedi zone polari). O, ad esempio, che stando a Parigi nel periodo da metà a fine Giugno, in cui le giornate sono massimamente più lunghe, la notte fonda non arriverà mai e l'unica luce più bassa visibile, sarà proprio e soltanto quella della somma dei due crepuscoli.
Brevemente, il crepuscolo viene convenzionalmente suddiviso in tre crepuscoli, nomiati: Civile, Nautico ed Astronomico, ai quali corrisponde per ognuno, uno spostamento del Sole pari a 6° calcolati rispetto al livello del mare. Quindi il crepuscolo dura un tempo variabile totale di 18° dello spostamento del Sole (ovvero della rotazione terrestre), e dove in alta quota potrebbe durare anche fino a 20-23° al massimo.
Quello che conta è che durante il crepuscolo dopo il tramonto (ad esempio), il nostro occhio tenderà man mano ad aprire il proprio iride, per compensare il calo di luminosità e già, il non avere nessun raggio di sole diretto negli occhi, farà aprire leggermente la pupilla quasi immediatamente.
Questo è anche il motivo del perché nel crepuscolo sono più efficaci i binocoli con una grande pupilla d'uscita, usati soprattutto dai cacciatori, in quanto molti animali tendono a sfruttare proprio il crepuscolo per spostarsi.
Bisogna aggiungere che, l'abbassamento di luce del crepuscolo farà tendere il nostro sistema visivo in un settaggio "notturno" automatico. Ovvero, dall'avere una sensibilità predominante ai colori giallo-verde in condizioni di luce solare, tenderà allo spostamento di sensibilità verso i colori verde-blu nelle condizioni crepuscolari. In pratica si passa da una lettura del giallo tipico della luce solare ad una lettura del blu tipico delle ombre, proprio come si vede nella ripresa fotografica, la quale non riesce ad automatizzare una percezione del bianco in entrambe le situazioni, come invece può fare più facilmente il nostro sistema visivo (che è un insieme di sistema ottico e percettivo).
Naturalmente lo spettro della luce crepuscolare ha di per sé una certa dominante di azzurro o blu, che prende essenzialmente dal cielo (dal filtro dell'atmosfera), ma è anche logico che un binocolo cosiddetto "trasparente" (o una qualunque altra attrezzatura per osservazione) sarà in grado di fornire l'immagine ripresa senza filtrare in alcun modo quella luce.
Ora, dalle mie prove, la maggiorparte dei binocoli tendono spesso ad avere una dominante giallo-verde (o verde o verde-blu) più evidente proprio nelle ore crepuscolari, quando l'apporto della pupilla d'uscita è in grado di lavorare con quella dell'occhio. Nelle ore diurne, questa dominante potrebbe essere invisibile o solo lievemente percepibile generalmente con una tendenza al giallo (ma non avendo dati sufficienti ed essendo il colore anche un campo piuttosto soggettivo, prima di fare delle somme, direi di aspettare). Anche nelle ore notturne, in mancanza di riferimenti del colore, questa dominante è spesso invisibile, quindi, i momenti più opportuni per valutarne l'esistenza e l'entità, sarebbero appunto nell'intorno delle ore crepuscolari.
Di certo, osservando con un Leica Trinovid 10x25 BCA (tanto per fare un esempio) è possibile vedere l'assenza di qualsiasi dominante in qualsiasi condizione di luce, oltre ad una trasparenza esemplare che rende questo strumento sicuramente neutro.
Questo topic potrebbe essere anche una buona elencazione degli strumenti dai quali risulterebbero evidenze delle varie "dominanti crepuscolari" (di qualunque colore appaiano) e delle varie esperienze personali, oltre che un "rotolo" (o thread) di discussione dell'argomento.
Nelle mie esperienze ho potuto constatare evidenti dominanti giallo-verdi con i seguenti Binocoli:
- Zeiss Jenoptem 10x50
- Meopta Meopro 10x32 HD
- Bushnell Legend Ultra HD 10x36
- Nikon Prostaff 3 10x42
- Omegon Talron HD 10x34
- Olympus DPII 8x40
- Bushnell Perma Focus 7x35 (lievemente).
A voi la tastiera!
L'osservazione è naturalmente il fine principale d'uso di questi nostri strumenti, che siano binocoli, telescopi, cannocchiali, microscopi o quant'altro, e la visione umana è il senso principale che viene più o meno sfruttato al massimo per compiere le nostre osservazioni.
Come si saprà il crepuscolo è quella "zona di tempo" che divide la notte fonda dal giorno e nel quale troviamo ancora un contributo di illuminazione da parte del Sole aiutato dall'atmosfera, la quale riflette e diffonde parte di quella luce. Il giorno è naturalmente inteso come dall'alba al tramonto e cioè finché il primo o l'ultimo raggio di Sole arriva sulla terra direttamente, mentre la notte fonda è quel periodo nel quale la luce solare ha un contributo irrisorio per non dire nullo e dove il cielo è ai nostri occhi praticamente nero. Formalmente esistono due crepuscoli, divisi appunto dalla notte fonda, uno è quello prima dell'alba e l'altro è quello dopo il tramonto. Naturalmente la luce del crepuscolo varia, in base appunto al passare del tempo, con una soluzione di continuità dal giorno alla notte e dalla notte al giorno.
Seguendo questo sito è possibile farsi una idea più precisa del fatto che, sia la luce che il periodo del crepuscolo possono variare anche in maniera molto evidente in base alla posizione di dove ci troviamo sulla terra, quindi latitudine ma anche altitudine e in base alle stagioni. Nonché si potrà notare che in alcuni posti sulla terra è anche possibile che nel crepuscolo non ci si entri mai (vedi zone polari). O, ad esempio, che stando a Parigi nel periodo da metà a fine Giugno, in cui le giornate sono massimamente più lunghe, la notte fonda non arriverà mai e l'unica luce più bassa visibile, sarà proprio e soltanto quella della somma dei due crepuscoli.
Brevemente, il crepuscolo viene convenzionalmente suddiviso in tre crepuscoli, nomiati: Civile, Nautico ed Astronomico, ai quali corrisponde per ognuno, uno spostamento del Sole pari a 6° calcolati rispetto al livello del mare. Quindi il crepuscolo dura un tempo variabile totale di 18° dello spostamento del Sole (ovvero della rotazione terrestre), e dove in alta quota potrebbe durare anche fino a 20-23° al massimo.
Quello che conta è che durante il crepuscolo dopo il tramonto (ad esempio), il nostro occhio tenderà man mano ad aprire il proprio iride, per compensare il calo di luminosità e già, il non avere nessun raggio di sole diretto negli occhi, farà aprire leggermente la pupilla quasi immediatamente.
Questo è anche il motivo del perché nel crepuscolo sono più efficaci i binocoli con una grande pupilla d'uscita, usati soprattutto dai cacciatori, in quanto molti animali tendono a sfruttare proprio il crepuscolo per spostarsi.
Bisogna aggiungere che, l'abbassamento di luce del crepuscolo farà tendere il nostro sistema visivo in un settaggio "notturno" automatico. Ovvero, dall'avere una sensibilità predominante ai colori giallo-verde in condizioni di luce solare, tenderà allo spostamento di sensibilità verso i colori verde-blu nelle condizioni crepuscolari. In pratica si passa da una lettura del giallo tipico della luce solare ad una lettura del blu tipico delle ombre, proprio come si vede nella ripresa fotografica, la quale non riesce ad automatizzare una percezione del bianco in entrambe le situazioni, come invece può fare più facilmente il nostro sistema visivo (che è un insieme di sistema ottico e percettivo).
Naturalmente lo spettro della luce crepuscolare ha di per sé una certa dominante di azzurro o blu, che prende essenzialmente dal cielo (dal filtro dell'atmosfera), ma è anche logico che un binocolo cosiddetto "trasparente" (o una qualunque altra attrezzatura per osservazione) sarà in grado di fornire l'immagine ripresa senza filtrare in alcun modo quella luce.
Ora, dalle mie prove, la maggiorparte dei binocoli tendono spesso ad avere una dominante giallo-verde (o verde o verde-blu) più evidente proprio nelle ore crepuscolari, quando l'apporto della pupilla d'uscita è in grado di lavorare con quella dell'occhio. Nelle ore diurne, questa dominante potrebbe essere invisibile o solo lievemente percepibile generalmente con una tendenza al giallo (ma non avendo dati sufficienti ed essendo il colore anche un campo piuttosto soggettivo, prima di fare delle somme, direi di aspettare). Anche nelle ore notturne, in mancanza di riferimenti del colore, questa dominante è spesso invisibile, quindi, i momenti più opportuni per valutarne l'esistenza e l'entità, sarebbero appunto nell'intorno delle ore crepuscolari.
Di certo, osservando con un Leica Trinovid 10x25 BCA (tanto per fare un esempio) è possibile vedere l'assenza di qualsiasi dominante in qualsiasi condizione di luce, oltre ad una trasparenza esemplare che rende questo strumento sicuramente neutro.
Questo topic potrebbe essere anche una buona elencazione degli strumenti dai quali risulterebbero evidenze delle varie "dominanti crepuscolari" (di qualunque colore appaiano) e delle varie esperienze personali, oltre che un "rotolo" (o thread) di discussione dell'argomento.
Nelle mie esperienze ho potuto constatare evidenti dominanti giallo-verdi con i seguenti Binocoli:
- Zeiss Jenoptem 10x50
- Meopta Meopro 10x32 HD
- Bushnell Legend Ultra HD 10x36
- Nikon Prostaff 3 10x42
- Omegon Talron HD 10x34
- Olympus DPII 8x40
- Bushnell Perma Focus 7x35 (lievemente).
A voi la tastiera!