APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoco!

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LorenzoB
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da LorenzoB »

Per il fatto di orientarmi con il binocolo a 90° all'inizio per me era una tragedia, Giove bello alto e luminoso, davanti i tubi ottici ma non appariva nel campo inquadrato dagli oculari, e sposta qui e sposta li finché lo centravo. Poi ci ho fatto l'abitudine (come in tutte le cose) e ora sono molto più veloce nel centrare gli oggetti anche piccoli. La comodità dei 90° per me sono indiscutibili. Appunto come descritto, binocolo tenuto basso (quindi maggiore stabilità) io comodamente seduto e vedo verso il basso (senza dovermi stoccare il collo, perdonatemi l'espressione) e l'oggetto puntato alto nel cielo dove la visione sicuramente è più pulita. Certo per i panorami terrestri i 90° non sono per nulla comodi ma visto che l'ho preso per uso esclusivamente astronomico per me i 90° del binocolo sono molto molto comodi.

@Giovanni per la storia della filettatura dei tappi non hai torto, la filettatura è molto fine per cui devi fare più giri per avvitare e iniziare a stringere e per svitare con il rischio che possano cadere per terra.
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Aggiungo qualche nuova considerazione, perdonatemi se non rispondo individualmente, cercherò di rispondere a tutti mentre espongo le nuove esperienze.

Ho fatto un po' di prove in diurno, con foschia, in parallelo all'highlander.
Quindi 90° vs 45°. Il 90° deve stare ovviamente più basso.
C'è un "range" di altezze dove sono sovrapponibili. Più ci si alza, più diventa comodo il 90°, più ci si abbassa più diventa comodo il 45° (si, lo so, ho scoperto l'acqua calda...). Il "limite" è verso la linea dell'orizzonte, il 90° è ancora usabile ma la posizione del collo, pur non scomoda, comincia a diventare meno rilassante del 45° (che però sta più in alto).
Sotto la linea dell'orizzonte il 90° diventa ad un tratto molto scomodo, perché il collo assume una posizione innaturale, ripiegato verso il busto.
Quindi da un'altura, per guardare verso il basso, i 90° NON vanno bene, mentre i 45° sono ancora comodi. Ovviamente meglio ancora dritto.
Dai 50° (circa...) in su, il 90° diventa MOLTO più comodo del 45°.

Per quanto riguarda lo "spazzolare" il cielo, almeno personalmente, non è che i 90 non siano intuitivi come i 45, da questo punto di vista non mi cambia praticamente nulla (con gli occhi agli oculari, la "spazzolata" è uguale), cambia l'intuitività di un puntamento "preciso", quello che va bene per il primo allineamento, ma anche il 45° non è che sia ottimale in questo. Poi una volta che si guarda DENTRO AL binocolo, la "spazzolata" è perfettamente identica. Per me, ovviamente!
Il mirino "meccanico" sulla maniglia è molto efficiente, si guarda, si punta e si ritrova negli oculari quello che si è puntato (prove con oculari da 18mm).

In diurno, con foschia, nessuna traccia di cromatismo, colori belli nitidi e immagini ben definite. Più luminoso dell'highlander, ma nessun maggior dettaglio evidente (entrambi i bino al di sotto del potere risolutivo, però). Forse un "bit" in più all'equilibrio dell'immagine dell'highlander, ma proprio poco, ed inoltre per essere oggettivo avrei dovuto usare gli stessi oculari (credo gli oculari dell'highlander siano ben ottimizzati per il diurno, meno per il cielo stellato). Prove non definitive, sostanziale equilibrio, ma la maggior apertura non offre in questo contesto particolari vantaggi (anche perché per averli, i vantaggi, si dovrebbe aumentare l'ingrandimento, ma il seeing diurno nemmeno reggeva i 32-37 x, quindi nessun commento definitivo in merito).

Un resoconto appena più dettagliato sulle osservazioni astronomiche, sempre in condizioni sub-ottimali, ma comunque meglio di nulla! In verità mi sono sorpreso a fare le prove nei contesti dove avevo "dichiarato" che non avrei usato molto il binocolo (sostanzialmente, alti ingrandimenti ed alta risoluzione. Hahaha! Va sempre a finire così!) però mi pare giusto raccontare quello che "ho visto" fino ad ora.

Ieri sera c'era la luna alta in cielo, e l'ho puntata. A farla breve, la sensazione è quella di guardare attraverso un buon rifrattore apo. Ho iniziato con i 18mm di serie, immagine nitidissima e contrastata. Ne ho approfittato anche per provare altri oculari e vedere con quali si va e quali non si va a fuoco (v. infra).
In linea generale, il cromatismo è praticamente assente. Va detto che la cosa varia cambiando oculari, e mi sento di attribuire agli obiettivi una eccellente apocromaticità.
Il test di cromatismo l'ho fatto andando a CERCARE APPOSITAMENTE sul bordo lunare, francamente con nessun oculare da il benché minimo fastidio e guardando normalmente non si nota neppure.
Con i nagler zoom fino al 90-95% del campo NON c'è cromatismo alcuno, poi appare un sottile bordino giallo se sposto il bordo lunare vicino al field stop.
Simile esperienza con i Pentax XW 20mm e con il Ploessl TeleVue 20mm. Con gli oculari di serie da 18mm invece, pur essendo la visione eccellente, si percepisce il cromatismo già più in centro del campo di vista. Si tratta di un "filino" giallo sul bordo della luna, appena percettibile. Onestamente non ho visto fino ad ora attraverso nessun binocolo senza tale filo di cromatismo, direi che potrebbe essere circa ai livelli di uno swarovision, o appena appena sotto. Ma ripeto, dipende dagli oculari anche, perché con i primi descritti proprio non c'era nulla da segnalare.
la luna a medi ingrandimenti è bellissima, piena di dettagli, molto soddisfacente. Poi mi sono detto: perché non provare a sparare ingradimenti, giusto per capire che succede? Ed ho messo i Nagler zoom, partendo da 6mm.
E' come guardare in un rifrattore di qualità. A 110x i dettaglio cominciano ad esplodere, c'è una marea di cose da osservare, tutte molto nitide e contrastate. Sono anche salito con gli ingrandimenti fino a 220x. E' un ingrandimento perfettamente usabile, anche se l'immagine si scurisce passando da 4mm a 3mm ma è ancora perfettamente fruibile, la luna ha una riserva di contrasto altissima. Mi è piaciuto osservare tra 5 e 4 mm. Ingrandimenti "impensabili" per me per il binocolo!!!
Per darvi l'idea, la rupes recta è una formazione "gigantesca", la rima birt a 6mm è facile, e salendo con gli ingrandimenti diventa evidentissima. Formazioni e microdettagli molto contrastati a go-go, sarebbe da fare un test specifico esclusivo ma avevo troppe cose da sperimentare!
Per dare un'altra idea, la zona del cratere Plato aveva le ombre nettissime e ben definite, vedevo beneil craterino interno principale (quello da 2.44 km) sono convinto di aver visto quello da 2.22 e avevo percezione a tratti di quello da 2.09 (non li ricordo a memoria, ovviamente, li ho riguardati ora su una cartina!). Ma la sensazione era di 2/3 crateri a tratti.
Mi fermo perché ci sarebbe una vita da passare sulle formazioni lunari, però penso di aver dato il senso.
Non c'erano molte stelle a disposizione, rispetto ai miei standard di un buon cielo era un vero disastro (non vedevo nemmeno la cintura di orione a occhio nudo) ma ho provato a spazzolare un po', le stelle sono belle e ben definite, non c'è nessun cromatismo, anche su sirio e rigel.

Cos'è che avevo scritto qualche messaggio fa? Che non avrei usato il bino in alta risoluzione? Clamorosa smentita, ovviamente!!! hahahah...

Ma andiamo oltre.
Stamattina sveglia alle 5:30 e con sorpresa vedo un "pallone luminoso" (vorrei scrivere: "alto in", ma non posso...) basso nel cielo.
Il buon caro vecchio Giove! Da quanti mesi non lo vedevo, un po' perché per un bel pezzo se n'è rimasto nascosto dal lato del sole, un po' perché da quando ha deciso di concedersi nuovamente qui è sempre stato nuvoloso, piovoso, nevoso, palloso (perdonate lo sfogo).
Chiedo venia a tutti, ho tirato fuori il telescopio e me lo sono gustato per un po'. Anche perché ho avuto una botta di fortuna e mi son beccato il transito della GRS.
Jetstream evidente, ma aveva comunque tutte le cosine a suo posto. Ad un tratto, l'illuminazione: ma come potrebbero perdonarmi gli amici di binomania se non facessi una prova anche col binocolone???
Purtroppo stava già schiarendo, ed ha accelerato con una rapidità esemplare, quindi l'osservazione l'ho condotta col cielo già ormai chiaro, sole non ancora sorto, ma mi è servito del tempo "tecnico" per recuperare e montare il tutto.
Provato solo con i nagler zoom, fruibilissimi a 6 e 5mm, ancora gestibili a 4, mentre a 3mm avevo l'immagine più grande ma più impastata. Anche qui, visione simil-telescopica (pur non raggiungendo il livello del newton da 8", specializzato per l'alta risoluzione).
Si vedevano con facilità la neb e la seb, ovviamente frastagliate, ma senza festoni od altro (che però non vedevo nemmeno al telescopio poco prima). La seb dava un'idea di interruzione irregolar nel mezzo. La calotta... sud... (oddio, è tutto storto... ;-) ) evidenziava striature irregolari, percepibili ma non distinguibili. Non carica ed intensa come nel newton (vero anche che il cielo era ormai più chiaro), ma mi sono gustato anche la macchia rossa, evidente ma (ovviamente!) senza ulteriori dettagli (sensazione mia, o la GRS si è un po' "colorata" rispetto allo scorso anno?).

Insomma, il primo report visuale alla fine l'ho fatto "anomalo" per un binocolo. Ma comunque sorprendente la resa anche ad ingrandimenti spinti. Sono molto contento sia dei 90°, sia della possibilità di giocare e sperimentare con gli oculari.
Devo correggere quanto scritto precedentemente sulla collimazione, a 3mm allontanandomi dagli oculari in verità la scollimazione c'è, ma è un po' strana, nel senso che è solo orizzontale, e le immagini si fondono automaticamente e senza fatica già a 2 cm dagli oculari. Pensavo di essere totalmente intollerante alla scollimazione, ma forse a questo punto solo a quella verticale.
Altra cosa, sul manfrottone con la eLLe duo, come già mi aveva anticipato Ludes, ad alti ingrandimenti non è il top, perché l'immagine traballa anche solo avvicinando gli occhi. Ad ingrandimenti medio/bassi va molto meglio. Però quando l'immagine è ferma è uno spettacolo.

Devo confessare che ho attese altissime da un simile contrasto anche sui suoi campi d'elezione, rich field e deep, io sono (abbastanza) convinto che la maggior concentrazione del segnale ottico data da obiettivi apo consenta risultati di eccellenza in rapporto al diametro.

Tirando le somme, una bellissima serata e mattinata, se il buongiorno si vede dal mattino mi aspettano grandi soddisfazioni.

Aggiorno qui la tabella degli oculari, pensavo di aggiornare il post che gli avevo "dedicato" ma non ho il permesso di edit sui miei messaggi.

OCULARI CHE VANNO A FUOCO
-----------------------------------
- APM Ultra Flat Field 18mm 65° (sono gli oculari in dotazione)
- TeleVue Nagler Zoom 3-6mm (in tutte le posizioni di fuoco)
- TeleVue Panoptic 24mm
- TeleVue Panoptic 19mm
- TeleVue Ethos 8mm
- TeleVue Ploessl 20mm
- TeleVue Ploessl 8mm
- Vixen Ploessl 30mm
- Takahashi Abbe Ortho 18mm
- Takahashi Abbe Ortho 9mm
- Pentax XW 20mm (quindi in teoria tutta la serie XW da 1.1/4" essendo parafocali)
- TecnoSky EFF (Extra Flat Field) 16mm

OCULARI CHE NON VANNO A FUOCO
-----------------------------
- Baader Zoom Mark III 8-24mm (per poco, ma non pescano il fuoco)
- TeleVue Ethos 13mm
- Leica Zoom ASPH

OCULARI AL LIMITE
-----------------
- Baader Genuine Ortho 12,5mm (a fuoco all'infinito in battuta, osservatore presbite)
- Baader Genuine Ortho 9mm (a fuoco all'infinito in battuta, osservatore presbite)
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Marco Retucci
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Marco Retucci »

Mamma mia, che spettacolo che ci racconti... e complimenti anche per il metodo e la miriade di informazioni e riflessioni!



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Samuele
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Samuele »

Daisuke,
da quel che hai scritto capisco che hai osservato Giove senza far acclimatare il binocolo.
La mia esperienza è che le prestazioni del mio 100 ED APO migliorano tantissimo dopo una ventina di minuti di acclimatamento, immagino che per il 120 serva qualche minuto in più, ma per quanto mi riguarda la differenza è come dalla sera alla mattina, come guardare attraverso due strumenti differenti.
Questo vale anche per il deep sky: improvvisamente migliora il contrasto e la definizione, e quello che prima dava una sensazione di "impastato" diventa "secco", preciso, netto.
Inutile dire che queste qualità aiutano tantissimo ad osservare oggetti elusivi ed a basso contrasto, ed è per questo che ho maturato la convinzione che anche per il deep l'apo fa la differenza :thumbup:
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LorenzoB
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da LorenzoB »

Grazie per le tue dettagliate osservazioni :D

La Grande Macchia Rossa si sta pian piano riducendo, grazie alle ultime osservazioni della Sonda Juno si è evidenziato chiaramente.
A partire dalle prime osservazioni dettagliate nel 1879 era grande 4 volte la Terra, ora si è via via ridotta ad oggi 1,3 volte la Terra e per via della riduzione la colorazione sembra più "concentrata" in un'area ristretta.
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

@Marco Retucci: grazie mille, troppo gentile! Si, meraviglie, ma stavolta ho avuto un bel feeling con lo strumento fin da subito (mica succede sempre...)

@Samuele: 100% d'accordo con quello che scrivi. Verissimo che non ho fatto acclimatare, non avevo "previsto" la sessione. Anche la prima sera mi ero accorto che le condizioni erano migliorate nella seconda parte della serata, e francamente ho pensato (ma non ho scritto) che sono abbastanza convinto che il bino abbia bisogno di un po' di tempo di acclimatamento. Invece tra le righe sopra ho scritto anche io che sono convintissimo che acclimatamento ed apocromaticità facciano la differenza anche nel deep.
D'altronde non è un caso che anche con i newton/dobson, usando il paracorr si ha la sensazione di vedere di più e meglio, proprio perché un'aberrazione (anche se di tipo diverso in tal caso) viene corretta e il segnale viene concentrato maggiormente. Non vedo l'ora di provare, sono quasi certo che confermerò la tua teoria!

@LorenzoB: è un vero piacere! ;-)
Per la macchia rossa, ok che sta diminuendo, ma mi sfugge una cosa: se il colore fosse uguale, e l'area inferiore, non sarebbe solo "un po' più difficile" da distinguere? Invece io ho avuto la sensazione (forte al telescopio, abbastanza anche al binocolo) che fosse più rossiccia di quanto non ricordassi. Dici che è solo un effetto ottico?

Ciao,
Massimo.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da LorenzoB »

Tratto dal sito "scienzenotizie.it"

"E’ emerso che la Grande Macchia ha aumentato la sua velocità di spostamento verso ovest, mentre parallelamente le sue dimensioni hanno iniziato a ridursi. Se nel 1878 era grande tre volte la Terra, oggi le sue dimensioni sono paragonabili a quelle del nostro pianeta. Inoltre ci si aspettava un incremento della velocità di rotazione conseguente alla contrazione, ma ciò non è avvenuto: la macchia si sta invece allungando in altezza ed anche il suo colore è mutato, aumentando l’intensità dell’arancione."

Quindi forse non è solo un effetto ottico .....
Dicono che nel giro di qualche decennio potrebbe sparire del tutto :shock:
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Giovanni78
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni78 »

Sono meravigliato dalle parole di Daisuke relative al cromatismo. Finora ho avuto occasione di mettere gli occhi una sola volta in un apm 100 apo e di cromatismo sul terrestre ne ho visto parecchio con oculari anche di buona qualita'. Sul 120 immaginavo una situazione peggiore...
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Oibò!
Io ho scritto quello che ho visto, non più, non meno.
E del 100 apo non posso dire nulla, non avendo mai avuto l'opportunità di guardarci attraverso.
Tuttavia il tuo commento mi sembra in netta controtendenza con le cose che ho letto in rete, sia qui su binomania sia su CN, in merito al cromatismo.
Sicuro che stiamo parlando dello stesso binocolo?
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni78 »

Le cose sono 2: o l'esemplare che ho visto ha qualcosa che non va oppure le recensioni che si leggono in giro sono un po' troppo entusiastiche...propendo piu' per la seconda...
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Ti dico questo: visione in contemporanea del 120 con Kowa highlander di fianco. Stesso livello di cromatismo. Mi sento di affermare che l'highlander di cromatismo non ne ha.
Mi riservo una prova in una giornata di sole e in controluce, ma non penso avrò grandi sorprese. D'altronde ho preso questo e non la versione acromatica proprio per avere tale risultato..
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da piero »

ragazzi...è sul cielo profondo che voglio sentire delle cose: quello strumento è fatto per quello...
PS: ma la versione acromatica del 120 qual è? io non la ricordo
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io posso testimoniare che il mio APM ED APO da 82mm a 45°, in un TEST di potenza, ha palesato ZERO CROMATISMO in terrestre a 150x con due oculari PLANETARY ED da 3,2mm e ZERO CROMATISMO a 225x in MONOCULARE, con un PLANETARY ED da 3,2mm + barlow solo parte ottica TELEVUE 2x.

Naturalmente il test è stato condotto con esperienza, ovvero poco prima del tramonto e con un venticello da NORD, che spazza via la turbolenza termica diurna.

Siccome un BINOCOLONE da 82mm si usa al massimo a 100x, la sua capacità di contenere il cromatismo è dunque ben più alta di quanto in genere è lecito ed opportuno chiedergli.:thumbup: :wave:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da astro61 »

Ciao a tutti. Intervengo perchè anch'io avrei intenzione di comprare questo binocolo. Avendo già un acro S.W. 150/750 usato con torretta, a questo punto lo venderei, sovrapponendosi i settori del deep-sky a basso ingrandimento. Detto questo sono molto contento per daisuke a cui è capitato un ottimo esemplare, sembrerebbe. Questo e anche il fatto che per quel prezzo non ti vendano uno strumento già al massimo delle prestazioni perchè potrebbero migliorare la collimazione mi lascia molto perplesso. Una perplessità che ho fatto notare all'APM, e dalla quale mi hanno risposto così, spero di aver tradotto bene:

"Se acquisti una Ferrari, è venduta al massimo potenziale? No, è per questo che le aziende Tuning (di messa a punto) possono ancora farlo meglio.
La nostra garanzia standard è di 100 x potenza e per quello è assemblata.
Prendendo l'ottica appart (credo significhi appositamente) e allineando tutti alla perfezione, prismi, lenti in cella, celle in alloggiamento bino, ecc., Possiamo accordarle per ottenere 180 x, questo è un lavoro di 2 giorni."

Un po’ mi ruga sapere che spendi dei bei soldi e poi ti dicono pure che si può ottenere di più, ma devi pagare (400 euro). Comunque se lo prendo spero di avere la stessa fortuna di daisuke.
DUE OCCHI VEDONO MOLTO MEGLIO DI UNO
C9.25 e S.W. 150/1800 SkyMax su montatura IOPTRON HAZ46, torretta Baader Maxbright II e Zeiss vintage, coppie di Takahashi LE 30 e 12.5mm, coppia di Televue Panoptic 24mm, coppia di GSO Superview 15mm 70°, coppia di Takahashi LE 12,5 e 5mm, TS 40mm Paragon ED , Televue plossl 11mm, Meade serie 4000 Japan 26 e 15mm, Sky Quality Meter-L, Kite APC 16x42
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

@piero: tu dici il GIUSTO, e spero di onorare la tua richiesta al più presto. Tuttavia, da quando è arrivato, solo quelle due possibilità ho avuto, e tra le nuvole la prima sera, e con una bella luna e velature la seconda, non ho potuto fare di più... per ora... :-D

@Giovanni Bruno: credo in toto alla tua esperienza!

@astro61: si, la sensazione di non avere la cosa al 100% in verità c'è. Io ho mumble mumblato un bel po' prima di decidermi che non volevo la supercollimazione, con la giustificazione che la destinazione d'uso del bino dovrebbe essere rich field e deep. Però poi mi è andata di lusso! Non so dirti però se sono un caso fortunato o se sono nella norma. Certo 100x per il binocolo in ogni caso pochi non sono. Avevo chiesto anche lo sconto a Ludes per la supercollimazione ma mi ha detto di no, perché la fa una ditta esterna. E' un po' da valutare la situazione, nel senso che se io non avessi avuto la fortuna di ricevere un bell'esemplare, non mi sarei disperato perché per l'alta risoluzione ho altro, e lo avrei delegato alla sua missione istituzionale. Però se è strumento unico, e lo vuoi usare per toglierti delle soddisfazioni, il "rischio" lo puoi valutare solo tu...
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da astro61 »

Infatti credo che farò così: compro il binocolo da 120, vendo l'acro 150 f5 che è inferiore al binocolo sul deep e non vale molto per l'hi-res e poi fra un po' di tempo mi compro un signor rifrattore per l'alta risoluzione. A meno che non riesca ad avere la tua fortuna. Anche perchè su 'sti lavori che fa una ditta esterna non sono tanto convinto. Che fanno, smontano i prismi, le celle ecc. ecc.? Mah!

Dimenticavo. Ludes mi sconterebbe 100 euro se non voglio gli oculari, quindi 3679 euro.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ho indirizzato io ASTRO61 a leggersi la recensione di DAISUKE e se necessario chiedere a lui anche in futuro aiuto e consiglio.

Oggi il vero esperto del APM ED APO da 120mm a 90° è senza dubbio DAISUKE, primo perchè ha la fortuna immane di poter usare sua maestà il KOWA da 82mm per confrontare sia la NITIDEZZA che la APOCROMATICITA' del suo APM ED APO da 120mm a 90°.

Con cotanto strumento di supporto comparativo, io non vedo il minimo dubbio sulla veridicità ed attendibilità delle dichiarazioni di DAISUKE.

Che poi certi dubbi vengono espressi da chi possiede un binocolone da ben 150mm, ma solo ACRO, formulati solo leggendo in giro, io consiglio la cosa più ovvia, un bel incontro fra amici con i rispettivi binocoloni e lasciar parlare agli strumenti e non alle chiachiere da forum.

Ad esempio sarebbe molto interessante diaframmare il binocolone da 150mm a 120mm e confrontare l'APM ED APO da 120mm a piena apertura al BINOCOLONE ACRO da 150mm diaframmato a 120mm e vedere cosa capita alla voce cromatismo e risoluzione.

Se la distanza tra i due si facesse POCA, oppure meglio MINIMA, allora, peso a parte, l'ACRO da 150mm mostrerebbe un eccellente valore globale, data per scontata la certa superiorità dei suoi 150mm per il DEEP SKY.

Si badi bene che reputo un binocolone da 150mm a piena apertura, uno strumento altissimamente desiderabile per il deep sky, se messo in un micro osservatorio, sempre montato e ben riparato dalle luci spurie, anche da cieli medi e persino medio-scarsi.

Formulo questa previsione da cosa mi mostra il mio C11 CPC HD + torretta DENK II dal mio pessimo cielo casereccio, la maggiore apertura è sempre un vantaggio anche sul DEE PSKY. :thumbup: :wave:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni78 »

A Giovanni Bruno, hai rotto....Bhe ora che hai sentenziato che Daisuke e' il vero esperto siamo tutti piu' tranquilli.
Di certo di quello che ho scritto non ci hai capito molto altrimenti non avresti scritto le tue solite banali assurdita'.
Di quello che io possiedo non ne hai la piu' palida idea e cio' che possiedo non fa di me un esperto oppure no..... del resto non fracasso i cosidetti a tutti qua dentro scrivendo migliaia di messaggi identici su quello che hai e senza mai aggiungere nulla. Passo e chiudo e colgo l' occasione per ringraziare Daisuke per la sua testimonianza.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Ragazzi, perché sporcare un thread divertente (e forse anche utile, nel suo piccolo) con atteggiamenti fuori luogo?
Siamo que per divertirci, vi chiederei di divertirvi su questa cosa e basta, senza litigare. Grazie.

Ciò detto, non sono e non mi sento e non mi sono mai spacciato per esperto, questa cosa non c'entra nulla, sto solo raccontando e condividendo la mia esperienza!
Sapete perché?
Perché mi ricordo bene che quando Stevedet fece la stessa cosa con il suo 100mm, io fui molto entusiasta della sua condivisione, apprezzai moltissimo, e decisi di fare tesoro del suo modo di fare. Ora ho pensato fosse il mio turno. Grazie Stevedet!

Ciò detto, sperando che possa essere utile, faccio una cosa che non avrei voluto fare. Posto una ... cosa (non la chiamo foto perché non sono capace, è stata fatta in fretta e per gioco, e non sicuramente per mostrarla in giro) fatta col mio cellulare ciofeca appoggiandolo al volo alla buona all'oculare da 18mm (infatti c'è solo un pezzo di quel che si vedeva, non sono riuscito, e nemmeno ci avevo perso del tempo, ad allineare la PU con l'obiettivo della fotocamerina... sono un disastro!).
Ignorate la pessima qualità della "foto" e della "tecnica" (totalmente assente), e vi assicuro che quello che vedevo all'oculare era molto, ma molto, ma molto più bello ed entusiasmante di quanto ho "immortalato" per gioco e che vi riporto (tanto che ho smesso subito di fare queste insulse prove di scatti afocali).

Però rende l'idea vagamente di quanto bella fosse la luna, e il bordo mi pare non presenti residuo cromatico.
Almeno queste sono le sensazioni che ho avuto osservando, in totale buona fede.

p.s. purtroppo la dimensione consentita per l'immagine è molto ridotta, quindi ho ritagliato tanto "nero intorno", e poi ho aumentato il livello di compressione del jpeg, quindi forse si è anche perso qualcosa per strada...
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APM ED/SD APO 129/90 metodo afocale
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da stevedet »

Grazie Daisuke, troppo gentile. :) Bravo, stai facendo un lavoro molto utile per chiunque sia interessato. Sei spinto dall'entusiasmo del nuovo acquisto e questo moltiplica le energie e la voglia di raccontare le proprie esperienze ed è bello leggere le tue testimonianze.
Condivido il tuo appello: ragazzi, siamo qua per divertirci!
Il bordo lunare pare anche a me privo di cromatismo e non ho dubbi che l'immagine reale sia tutta un'altra cosa. ;)
Hai il vantaggio di avere uno splendido Kowa Highlander come strumento comparativo e questo è di grande aiuto per giudicare un'ottica a confronto.

Piero ha ragione nel chiedere info sulle prestazioni nel deep, purtroppo per quello ormai occorre andare davvero sotto un ottimo cielo di montagna, altrimenti le soddisfazioni restano sempre poche. Sopra il mio giardinetto il cielo non è malaccio, quando l'atmosfera è tersa, eppure anche col mio dobson da 30cm non è che veda chissà che cosa in più, a livello di evanescenti oggetti deep, rispetto al ben più piccolo Nexus da 100mm.
Marco Retucci
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Marco Retucci »

Condivido al 100% l’approccio Daisukiano e Stevediano....
grazie ragazzi, cosí si cresce tutti assieme oltre ad aiutarci l’un l’altro a... spendere un sacco di soldi... ma almeno non a vanvera!


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Samuele
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Samuele »

Giovanni78 ha scritto:Le cose sono 2: o l'esemplare che ho visto ha qualcosa che non va oppure le recensioni che si leggono in giro sono un po' troppo entusiastiche...propendo piu' per la seconda...
In realtà il cromatismo sul TERRESTRE, che hai visto, può avere altre spiegazioni senza dover scomodare un complottismo internazionale finalizzato ad esaltare qualità inesistenti dello strumento (sospetto che potremmo avere per qualunque recensione o commento di qualunque strumento, cosa che personalmente trovo poco costruttiva perché non porta da nessuna parte).
In particolare, se ti riferisci al cromatismo al bordo campo, la cosa credo sia abbastanza normale e fisiologica, dipendendo dagli oculari per astronomia che non sono ottimizzati per l'uso sul terrestre (soprattutto quelli a largo campo).
Degli oculari che ho avuto modo di provare in questo senso, gli unici che non mostravano cromatismo ai bordi erano i ploss ed un Pentax XL che ho venduto.
Diversa, invece, la resa a centro campo che, almeno nel mio APM 100 ED APO 45º, è priva di cromatismo anche ad alti ingrandimenti.
Naturalmente, per poter verificare quanto scrivo è necessario fuocheggiare alla perfezione perché con uno strumento aperto ad f 5,5 basta una leggera sfuocatura per far comparire il cromatismo anche al centro.
Ed altrettanto naturale, almeno per me, è che lo strumento sia piazzato su un supporto granitico, perchè le continue vibrazioni impediscono una corretta fuocheggiatura.
Giovanni Bruno
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni Bruno »

SAMUELE ha centrato un punto nodale, uno strumento ad f5,6 ed usato ad alto ingrandimento, ha una ridottissima profondità di fuoco, la qual cosa richiede dei supporti granitici per effettuare delle fuocheggiature di alta precisione.

Infatti un binocolone che vibra ad ogni tocco sulla messa a fuoco elicoidale è di fatto ipossibilitato ad esere finemente fuocheggiato.

Proprio RAFFAELLO BRAGA. nella recensione del suo ACRO SW da 150/750mm ad f5, ha messo molto bene in evidenza di quanto fosse necessario un fuocheggiatore MICROMETRICO ed una robusta montatura, per spremere da un'ottica acromatica di grosso diametro e velocissimo rapporto focale, delle inattese e interessanti prestazioni planetarie. :thumbup: :wave:
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Qualche aggiornamento in diurno, su prove fatte ieri ed oggi.

Ieri ritornava finalmente il sole, con foschia a banchi, dopo un lunghissimo periodo. Oggi sole primaverile, pur se con vento ancora freddo.
Ne ho ovviamente approfittato per qualche ulteriore prova diurna.

La prova con i TeleVue Panoptic 24 è ottima, i colori sono vivaci, ottima definizione, ma si vede che sono oculari astronomici perché la distorsione angolare è evidente. Un oggetto portato al bordo viene distorto, già dalla metà del raggio. Nel panning è abbastanza fastidioso, mentre osservando immagini statiche non si nota. I pan24 sono decisamente oculari astronomici!

Con oculari Pentax XW (20 e 14 mm) la resa è ottima, colori vivaci e neutri, bel contrasto, la distorsione angolare è minima e vanno bene anche nel panning. Osservando un lungo ponte, rettilineo quando portato in centro campo, resta quasi del tutto rettilineo anche facendolo uscire dal campo inquadrato, in alto ed in basso. Quasi del tutto, non proprio del tutto, ma la distorsione è minimale.
Gli XW presentano un po' di effetto kdney bean, quando la posizione non è esatta ci sono degli oscuramenti laterali.

Ho poi provato con gli oculari Kowa da 14 e 9mm (quelli dell'highlander). Ancora resa assolutamente ottima, qui la distorsione è totalmente nulla, si vede che sono progettati per la visione diurna, tutto è perfetto anche ai bordi.

Da un certo punto di vista questi oculari fanno da contraltare ai pan24, in astronomia sono nitidissimi in centro ma spostandosi verso i bordi si nota una leggera progressione di aberrazioni, mentre di giorno sembra tutto perfetto, e sicuramente tutto ha le proporzioni che deve avere. I pan24 invece di giorno distorcono in modo evidentissimo la geometria dell'immagine ai bordi, ma di notte le stelle rimangono perfette anche al bordo.

Lo strumento giusto per il lavoro giusto, dunque...

Ho provato anche una coppia di BST explorer da 25mm, che a me piacciono molto. Di nuovo mi ritrovo a scrivere ottima resa, e distorsione minima. Ricordano molto gli XW, ma con meno campo.

Confermo che il cromatismo è assente, anche in condizioni difficili (ovvero praticamente controluce, in giornata soleggiata, su bersaglio innevato e contrastato). A cercarla col lanternino sull'immagine non in asse la posso anche percepire, ma non più di quanta non ne percepisca con uno swarovision, comunque.
Pensando di togliere due dubbi, riporto due immagini riprese col solito cellulare da meno di 150 euro, una è un crop a dimensione reale, l'altra è una riduzione della stessa immagine intera. Il campo inquadrato è un bersaglio a circa 13 Km di distanza in linea d'aria sopra la valle. Dalle ombre si può vedere che, pur non essendo in totale controluce, non è tanto distante da avere il sole "contro". La foto è stata volutamente fatta nelle condizioni peggiori, circa alle ore 13, con turbolenza atmosferica naturale, bersaglio innevato con alcuni fini contrasti ed alcuni contrasti netti.
Ho solo appoggiato il cellulare all'oculare (in verità non è proprio appoggiato, è un po' sollevato) e scattato in autofocus. Nessuna elaborazione.

I due dubbi che vorrei fugare con le immagini sono nell'ordine:
1) conferma della mia incapacità a fare buone foto :mrgreen:
2) oggettività delle affermazioni sull'assenza del cromatismo.

Avendone la possibilità, ho anche giocherellato un po' in parallelo con l'Highlander.
Ho approfittato della coppia extra di oculari che sul Kowa danno 50x perché i 14mm sul "piccolo" ed i 9mm sul grande danno circa stessi ingrandimenti (ed ovviamente PU diverse). I binocoli lavoravano quindi a circa 50 ingrandimenti.
La faccio breve, e dico che per me la resa era la medesima su entrambi i binocoli.
Ogni tanto, qualche istante, a tratti, avevo una sensazione di maggior risoluzione nel 120 ma non sono mai riuscito a confermarla su dettagli specifici. Potrebbero più facilmente essere microvariazioni del seeing.
Percepivo la stessa luminosità e gli stessi dettagli.
Il 120 non offre nulla in più dell'82 in diurno.
Da "astrofilo" ho pensato che per "riequilibrare" la resa del maggior diametro avrei dovuto avvicinarmi maggiormente al suo potere risolutivo, ma subito ho realizzato che questa cosa, in diurno, non si può fare perché poi la turbolenza atmosferica vanifica i maggiori ingrandimenti.

L'unica cosa che posso dire, ma parlo di inezie e va ribadito, è che nell'Highlander rilevavo una tonalità di colore leggermente migliore, più fedele/neutro/acceso. La sensazione sul Kowa è simile a guardare i colori nel leica ultravid hd, i colori sono fedeli al vero, e sembrano quasi "accesi".
Il cielo era leggermente (forse dovrei scrivere leggerissimamente) più azzurro nell'Highlander, tonalità leggermente più calda (ma non gialla, o virata al giallo o cose simili) sull'APM.
In diurno darei un microscopico margine all'Highlander, ma queste cose le ho potute percepire solo perché erano affiancati in pari condizioni, e passando ripetutamente e rapidamente da uno all'altro, perché altrimenti non notavo differenza alcuna. Ripeto "inezie", e aggiungo che se per caso passava qualche secondo in più dal passaggio da uno all'altro qualsiasi microdifferenza era vanificata, e si vedeva "uguale".

Una nota conclusiva (eri tu Giovanni che scrivevi dei tappi vero?) sulla questione di avvitare i tappi con filetto ristretto: un buon modo che ho sperimentato per non avere grandi problemi ad avvitare i tappi copri obiettivo è quello di orientare il binocolo verso l'alto (bastano 45 gradi...) e poi avvitare, lasciando che il tappo prenda "naturalmente" il filetto. Col 120 mi pare funzioni abbastanza bene anche se anche io preferirei un filetto più grosso e robusto, o un incastro stile tappi celestron (mai capito perché alle volte le soluzioni "banali" ma efficaci non vengano adottate in generale da tutti)
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Ritaglio della parte centrale a dimensione naturale, non scalata.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da stevedet »

Grande Daisuke! :thumbup:
daisuke ha scritto:Da "astrofilo" ho pensato che per "riequilibrare" la resa del maggior diametro avrei dovuto avvicinarmi maggiormente al suo potere risolutivo, ma subito ho realizzato che questa cosa, in diurno, non si può fare perché poi la turbolenza atmosferica vanifica i maggiori ingrandimenti.
Potresti però costruire dei diaframmi per ridurre l'apertura dell'APM a 100 o 90mm (-20/-25%). Sarebbe interessante ripetere il confronto. Ne guadagnerebbe il rapporto focale, la messa a fuoco, il contrasto, la sensibilità al seeing. 120mm in piena luce diurna sono tanti.
Il bello degli strumenti grossi è che si possono sempre diaframmare, all'occorrenza. Invece quelli piccoli non si possono allargare, quando cala la luce... :wave:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io ho sperimentato molto approfonditamente la questione cattivo seeing termico terrestre, giocando con i miei RUMAK INTES MICRO, M500 ed M615 + torrette ZEISS ERETTIVE a 45°, scrivo al plurale perchè me fortunato ne ho ben due.

Ebbene, l'osservazione terrestre ad alto ingrandimento è un'arte sottile e si basa su due fondamentali, primo, aspettare che il sole sia prossimo al tramonto.

Secondo che se è in atto una brezza da NORD, oppure da OVEST, questa brezza pettina efficacemente la turbolenza termica anche due ore prima del tramonto, perlomeno ciò accade da casa mia, al centro dell'arco delle ALPI NORD-OCCIDENTALI.

Per testare dunque in terrestre il PODEROSO APM ED APO FPL-53 da 120/660mm a degli ingrandimenti più consoni alla sua potenza ottica, è bene sfruttare le migliori condizioni di seeing terrestre.

In condizioni ideali di seeing terrestre, la maggiore risoluzione di un 120mm APO vs un 82mm APO, deve emergere netta e maestosa ed a 100x si vedrebbero dei particolari molto minuti. :thumbup: :wave:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

@stevedet: già, hai ragione. Non ci penso mai... però è vero, un "coso grosso" contiene anche "cosi più piccoli" al suo interno! Ho sempre la mentalità prevalente da astrofilo, per cui mi viene in mente di aggiungere un filtro neutro ma non di ridurre il diametro... :naughty:
Il diaframma potrebbe effettivamente essere uno dei prossimi esperimenti diurni, confesso però che nei miei interessi questa cosa ha priorità molto bassa e quindi lo farò quando... boh...
Ah, per caso sai se fanno barattolini sammontana da 1,2 Kg? ;) :D
(perdonami la battuta ma ormai sai che io seguo le tue orme, vero? :mrgreen: )

@Giovanni Bruno: tutto giusto e condivido sul discorso seeing, ma se noti sul post avevo scritto che apposta avevo scelto di operare nelle condizioni peggiori, per "fugare ogni dubbio" (se noti, c'è il peggio del peggio: pieno sole, quasi controsole, ore 13, bersaglio innevato. Ho pensato che così sarebbe stato difficile aggiungere condizioni peggiorative: se il cromatismo non si vede così, non si vede e basta...).

Forse dovrei dedicare il binocolo al cloudspotting, o al raindropping, avrei sicuramente molte più occasioni d'uso... :oops:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da stevedet »

daisuke ha scritto:Ah, per caso sai se fanno barattolini sammontana da 1,2 Kg? ;) :D
:lol:

A parte gli scherzi, secondo me non sarebbe sbagliato che binocoloni da 120 e 150mm fossero corredati da tappi copriobiettivo a doppia apertura, che permettano di diaframmarli di un 25%. Costerebbe davvero pochissimo in più avere dei tappi così.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Giovanni Bruno »

La diaframmatura nelle osservazioni diurne è un'utile arma contro il seeing mediocre diurno, che non solo mitica il cattivo seeing, ma alza anche il rapporto focale a tutto vantaggio dell'incisività delle immagini.

Un 120/660 APO ad f 5,6, se diaframmato a 94mm diventa un f 7 ed un APO FPL-53 ad f7 si fa uno strumento di più che buona incisività. :thumbup: :wave:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Finalmente qualche primo aggiornamento sul "deep".
In verità molto mal fatto, infrasettimanale con giorno lavorativo successivo, quindi tutto un po' di corsa, mal organizzato, guidato più dalla voglia di "provare" che di "osservare".
Ma tant'è, vi aggiorno comunque! :)

Nella mia idea iniziale, pensavo di "incollare" (si fa per dire, dai...) i pan24 al binocolo. Ho poi cercato una focale media, ero inizialmente orientato sui Morpheus 12,5 di cui ho letto un gran bene. Poi però m'è venuta voglia di tenere la focale a 11 (con la quale la PU sarebbe esattamente a 2mm), e girovagando alla fine atterravo sui nagler 11, ottimi e comodi. Ero quasi tentato di ordinarli... però... però... s'è insinuato un germe... ne avevo letto un gran bene... tanta voglia... ad un certo punto mi son detto: "si vive una volta sola, la mia passione è questa, ho rinunciato ad altre cose". E mi son preso i Docter UWA 12,5.
WOW!
Proprio "wow". Avevo gran voglia di provarli, e devo dire che quello che si legge in rete è verissimo. Intanto UWA sta per (U)ltra (W)ideAngle (A)nastigmatic. La visione è "perfetta" su tutto il campo, le stelline non hanno aberrazioni nemmeno al bordo (oddio, forse proprio bordo bordo si, ma non ho notato nulla di particolare!) colori saturi e ben distinguibili, stelline puntiformi, leggera distorsione angolare per evitare la "palla rotolante" (dichiarata nel libretto istruzioni). Quell'Anastigmatic è "evidente", l'immagine è davvero perfetta. Il contrasto altissimo. La comodità della visione incredibile, NON c'è assolutamente effetto kdney bean, si può posizionare l'occhio come si vuole, anche di sbiego sul bordo dell'enorme lente e si vede bene lostesso.
Sono proprio oculari fatti per visione binocolare, peraltro sono parecchio pesanti (sbilanciano un po' lato oculari. Serve una baricentrica apposta e fatta bene).
Docter dichiara nelle istruzioni che l'idea è di sostituire un oculare "vario" con uno che abbia contemporaneamente molto campo e alti ingrandimenti, devo dire che è riuscita perfettamente nell'impresa!
Tolto "la colla" dai Pan24, messo "la colla" sui Doc12,5 :thumbup:
(Ludes mi aveva dichiarato che erano "the love marriage for that binocular", gli devo dare ragione!)

Ah, incidentalmente aggiorno la lista.
Docter UWA 12,5: vanno a fuoco.

Finita la digressione sugli oculari, ma così ho contestualizzato meglio un'uscita infrasettimanale fatta "di corsa" per prove varie.

Ieri sera verso le 23 serata abbastanza buona senza luna, ma non la migliore. Contavo 6 stelle in UMi.
Però "spettacolo", dopo i mesi di disastro totale che c'è stato era "paradisiaco". Non ho ovviamente fatto un "programma osservativo", ed ho anche sbagliato stativo (per motivi che qui non vi elenco), quindi non comodissimo, senza DSC ai quali ormai mi sono abituato (bene).
Prima nota: necessito di cercatore (dritto) o red dot o telrad, che non avevo. Tanto quanto di giorno il mirino ricavato dalla maniglia funziona bene, altrettanto di notte non è fruibile. Non riuscivo a "puntare" dove volevo, arrivavo solo in zona e poi a occhio con gli oculari. Non comodo. Rispetto al 45° proporzionalmente più difficile. Necessario assolutamente un ausilio nel puntamento.

Osservazione condotta su staffa a L su EZTouch (una delle combo inizialmente NON previste per l'osservazione, quindi non fa testo...), troppe vibrazioni, prossima volta mi organizzerò diversamente.

Ho girato abbastanza a casaccio, gustandomi l'estetica pura dei profili delle montagne a nord appoggiate su uno sfondo scuro puntellato di stelle.
Sarò onesto, mi sono letteralmente "perso". Sovraffollamento di stelle e stelline variopinte, ho iniziato a muovermi come un bimbo affascinato, senza star li a pensare a nulla, inebetito.
Bellissima sensazione, un poo' come quelle delle "prime volte", poi sempre cercate, quasi mai ritrovate.
Perdonate la digressione, ma è stato davvero piacevole.

Ho poi pensato che però dovevo "relazionarvi" qualcosa di più concreto, il tempo è volato via, ed ho quindi pensato di concentrarmi su qualcosa di "facile e noto", ero "in zona", ho pensato di guardare M81/M82. Ho faticato per la posizione scomoda a trovare anche le stelle di riferimento, ma visto che "puntando a casaccio" ero arrivato a centrare Merak (48 UMa) ho pensato di fare un "giro" in cerca di M108.
Con i Pan24, spostandomi di poco, ho quasi subito inquadrato M108 (mag. +10.03 galassia a spirale) e mi sono ritrovato nel campo anche la Owl Nebula, (mag. +9.8). Bellissimo quadretto M101 affusolata e ben individuabile con il suo contorno rapidamente sfumato. La Owl tondeggiante, sfumata, facile da vedere anche in visione diretta ma ho preferito la distolta. Bel contrasto.
Sostituisco i Pan24 con i Doc12,5 e la visione migliora nettamente, mantenendo contrasto d'immagine e pulizia assoluti, l'immerisone nella scena (rubata a Piero, normalmente contestualizzata in panorami terrestri, mi dispiace ma qui "ci stava") diventa surreale, i contorni nebulosi degli oggetti diventano appena sfumati, la Owl leggermente irregolare.
Non ero allo zenit ma molto molto in alto, binocolo quasi verticale (difficile muovere in quella posizione, l'azimut non cambia molto il campo inquadrato, l'altezza invece si), tutte le difficoltà di puntamento sono state ampiamente ripagate da una posizione osservativa di una comodità eccelsa!
Sarò onesto, mi è venuto quasi un dubbio di non star osservando M81 e M82, perché mi ricordava come le avevo viste l'ultima volta con l'80mm, e direi anche circa come col 100 acromatico (ma qui sto facendo un grave errore, non si fanno mai i paragoni a memoria con diverse condizioni...).
Ma visto che il target erano proprio M81 e M82 decido di spostarmi e cercarle, tenendo i Doc12.
Ho fatto più fatica a spostarmi correttamente nella zona circa-triangolare con vertice Dubhe che mi serviva come "puntatore", che poi a trovare M81 e M82, perché quando sono entrate nel campo inquadrato erano due fari! (ho esagerato e lo so, ma +6,84 di M81 e +8.05 di M82 erano davvero facilissime, evidenti, grandi!)
Stellina in sovraimpressione in M82, forse una seconda più debole, la nebulosità era molto evidente col bulge più intenso, non so dirvi se mi sono lasciato condizionare dalle memorie fotografiche ma avevo la netta sensazione di vedere irregolarità (variazioni di luminosità) che la percorrevano longitudinalmente.
M81 era contemporaneamente inquadrata, la forma discoidale evidente ed estesa, non ho percepito (ovviamente) bracci ma la sensazione del bulge centrale che va a sfumare ai bordi c'era!
Per carità, nulla che non fosse visibile con un telescopio, s'intende, ma col telescopio non si vedono insieme, contestualizzate nel loro campo stellare, e francamente le ho viste con un contrasto e pulizia ... (ocuh! mi pentirò per questo) da rifrattore!
Le ho provate anche con i Pan24, indubbiamente bellissime, ma a 53 ingrandimenti rendevano decisamente meglio!
Mi son pentito di non saper disegnare, mi sarebbe piaciuto, sono anni che mi ripropongo di provarci, chissà se mai arriverà il momento.

Ne approfitto per ribadire che sono fermamente convinto che l'apocromaticità aiuti anche nel deep, le nebulosità erano sì "nebulose", ma anche - non so bene come spiegarmi - "ben definite", il contrasto rendeva tutto molto evidente!
Chissà se sono solo "biased" o se c'è del vero davvero in quello che dico... :mrgreen:

Ora di smettere, purtroppo, non per voglia di smettere ma per poter gestire gli altri impegni.
Prima di smontare (rapidamente) il tutto però ho fatto un "saluto a giove", che era da poco emerso dalla parte opposta del firmamento. Bello coi Docter, con tutte le cosine al suo posto (satelliti e bande principali), un filo turbolento e affetto da cromatismo atmosferico. Giusto perché di si faccio il saluto finale con i Nagler zoom, e lo vedo... un po' come al telescopio (quando è basso, ovvero maluccio, un po' di turbolenza e seeing non buono, cromatismo atmosferico da bassa posizione, ma con tutto quello che in queste condizioni si può percepire. Bella bella la sensazione di diversa dimensione tra Io, Europa, Ganimede e Callisto! Indice di ottima focalizzazione ottica).

Soddisfattissimo, contentissimo, mi sono accorto che ora iniziano a "pesare" anche attività che a 30 anni andavano via senza nemmeno accorgersene, ma certo di voler condividere con voi la bella esperienza!
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Samuele »

daisuke ha scritto:. ... inizialmente orientato sui Morpheus 12,5 di cui ho letto un gran bene. Poi però ...mi son preso i Docter UWA 12,5...
....Stellina in sovraimpressione in M82, forse una seconda più debole, la nebulosità era molto evidente col bulge più intenso, non so dirvi se mi sono lasciato condizionare dalle memorie fotografiche ma avevo la netta sensazione di vedere irregolarità (variazioni di luminosità) che la percorrevano longitudinalmente. ...
Purtroppo non ho avuto il piacere di provare i Docter, ma, da quello che ho letto in giro, i Morpheus 12,5 mm (che io ho) dovrebbero essere abbastanza simili con una maggiore estrazione pupillare (meno campo e meno precisione ai bordi). Fra l'altro anche per me è stato Ludes a consigliarmi i Morpheus, dicendomi che erano un'accoppiata perfetta col 100, nonostante APM non li venda :o
Quanto alla tua esperienza osservativa, se la memoria non m'inganna non sei il primo ad aver raccontato qualcosa di simile con quel binocolo, quindi sono propenso a credere che il tuo non sia stato un condizionamento.
Magari sotto un cielo più buio sarebbe stato ancora più evidente :thumbup:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da LorenzoB »

@daisuke
Veramente una bella descrizione, metti tanto di quell'entusiasmo e cura nel descrivere sia esperienze che emozioni che mi entusiasmo a leggerti, e peggio, mi viene una gran voglia di usare il mio binocolo :thumbup:
Io dalla città sono molto limitato, troppo inquinamento luminoso e sono limitato dal mio balcone alla visione della Luna e Giove (per la sua luminosità).
Quando posso (non molto spesso per via delle 'distanze da percorrere/impegni lavorativi') mi sposto in montagna o un luogo di mare lontano dalle luci e il cielo diventa uno scrigno aperto di gioielli luminosi :shock:

Sarebbe bello poter fare un'uscita osservativa insieme ad altre persone con cui condividere emozioni ed esperienze.

Spero continuerai a postarci le tue esperienze osservative :thumbup:
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

@Samuele: i Morpheus sarebbero stati la mia "prima scelta". Ti confesso una cosa sottovoce: la ritengo una scelta più razionale di quella che ho fatto io, perché il rapporto prezzo/prestazioni è sicuramente imbattibile. Non li ho ancora provati, ma anche io ne ho letto un gran bene. Come al solito, per avere un poco di più si paga molto di più. Quindi i tuoi sono sicuramente la scelta più furba. Anzi, i Docter sul piano del rapporto prezzo prestazioni non si posizionano troppo bene perché pur essendo alte le prestazioni, anche il prezzo DECISAMENTE lo è...
Diciamo che, avendone avuto ora l'opportunità, mi sono concesso di viziarmi più che potevo, e ne sono contento. Ma so che la tua è la mossa migliore.

Peraltro, se ti va di raccontarci qualcosa in più sui Morpheus, penso saremmo tutti contenti (a meno che tu non l'abbia già fatto e mi sia sfuggito, in tal caso chiedo venia in anticipo).

Per il cielo, prima o poi mi capita la serata "giusta". Qui da me c'è stato e c'è sovente brutto tempo, ma qualche volta c'è l'estermo opposto, c'è la "magia". Qualche volta ho visto bene i due bracci della via lattea, quando mi capiteranno le condizioni giuste (sperando ovviamente di poterle sfruttare e che non ci siano altre concomitanze sfavorevoli) so già che "ci morirò"! :thumbup: :lol:

Quello che mi ha sorpreso è stato che ieri sera, pur con un cielo non "perfetto" (ma mica poi tanto male comunque!) la quantità di cose che vedevo era, passatemela, "mozzafiato". Bello, proprio bello! Mi ha tolto 30 anni dalle spalle mentre stavo osservando!!! :mrgreen:

@LorenzoB: ti ringrazio moltissimo dei complimenti, forse tra quelli che mi ha fatto più piacere ricevere!!! Per due motivi: uno, il fatto di sapere che riesco a trasmettere in parte le emozioni che ho provato (che è/dovrebbe essere uno dei motivi del forum, credo), e due perché se ti faccio venir voglia di osservare ne sono proprio contento!!!
Se posso permettermi, se sei in città, e il cielo non è buono, prova a vedere se alzando gli ingrandimenti e riducendo la pupilla la situazione migliora.
Certo, se il contrasto di base non c'è per evidenziare gli oggetti, c'è poco da fare, però è un tentativo da non sottovalutare.

Volentieri continuerò a condividere, soprattutto in casi come quello di ieri dove uno spirito da "prove tecniche" si è "naturalmente trasformato" in una rilassante voglia di osservare e basta.

Bell'effetto per uno strumento astronomico, no? :thumbup:
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piero
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da piero »

oh che bellezza!! mi fa proprio piacere leggere queste cose. Complimentoni per i docter; ora direi che con i panoptic non hai più nulla dire: solo osservare e raccontarci quello che vedrai. In questo periodo credo che il leone e il cluster della vergine potranno riservarti grandi soprese con tufi al cuore. E non dimenticare M33 quando ne avrai occasione... 8-)
Il prossimo inverno potrai dare la caccia alla nebulosa strega e capire se sia osservabile o no (ti ci vorrà un cielo da paura, ma le montagne ti sono vicine...)
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Grazie Piero!
Belle parole, poi dette da te al solito valgono triplo! (volevo scrivere "doppio", ma mi pareva troppo "binoculare" :lol: )

Si, per il range oculari sono a postissimo, sono molto contento!
La lista di oggetti e cose da vedere è decisamente più lunga del tempo che ho/avrò a disposizione... :mrgreen:

La vergine al binocolo la sto "premeditando"... sono proprio curioso di vedere fin dove arriva, ad esempio sulla catena di Markarian (M84 e M86 sono "certo" di vederli, il resto... boh, qualcosa... ma quanto?).

La Wtich Head francamente nemmeno l'avevo presa in considerazione... ormai sarà da aspettare un po', magari a ottobre/novembre potrebbe arrivare la sera "magica"... mi hai messo un "tarlo" che francamente prima non avevo...

Bello, uno strumento che fa veramente venir voglia di osservare e basta...
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Samuele
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da Samuele »

Ci riprovo dopo il ripristino del sito che ha cancellato il mio post (speriamo bene :mrgreen: )
Daisuke ... batti un colpo ....
Raccontaci le ultime del tuo binocolo: hai provato a fare qualche osservazione coi nagler zoom?
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoc

Messaggio da daisuke »

Ciao Samuele, grazie per l'interessamento!
Sono inattivo in scrittura, e inattivo anche in osservazione. Il meteo è stato "incredibile" in questi mesi, le finestre osservative si sono contate sulle dita di una mano (in senso letterale: meno di 5!). Non solo "sempre brutto", ma anche una sorta di anomalia che non avevo mai riscontrato gli anni precedenti, ovvero il fatto che anche nelle giornate soleggiate/limpide la sera si RANNUVOLAVA, spesso piovendo, spesso anche forte. Molto strano, anomalo, deprimente.

Quindi sono stato fuori poco o nulla, penso di aver osservato non più di 3 volte, e le condizioni davvero pessime.
Pensa che l'altra sera ho tirato fuori il telescopio per guardare la luna anche se attraverso le nuvole... condizioni di "fame", direi... :mrgreen:

Per quanto riguarda il 120, in particolare con i NZ, l'ho usato solo un'altra volta. In verità avevo preso dei Baader Morpheus 9mm, che ho brevemente testato ma che poi ho scambiato con una forcella perché troppo vicini alla focale dei docter da 12.5.
Per quanto riguarda i morpheus, confermo che sono ottimi oculari, un po' di distorsione angolare (ma sono oculari notturni quindi ci sta!!!), ottima definizione e ottimo contenimento dell'aberrazione cromatica, confermo un certo effetto parallasse se usati in monoculare che si riduce sostanzialmente nell'uso in bino (anche se il capo va comunque posizionato nel modo corretto, mentre nei docter posso guardare anche di "sbiego" e si vede ugualmente...).
Però mi sono piaciuti davvero molto. Una caratteristica che mi ha davvero incuriosito è la percezione del campo apparente disponibile. I Morpheus dichiarano 76°, i docter 84°, ma la SENSAZIONE era di avere più campo apparente nei Morpheus! Strano, ma vero!

In quell'occasione ho usato anche i Nagler Zoom 3-6 (proprio per valutare eventuali differenze), e ne confermo la bontà e l'utilità in toto, anche se quella sera non avevo il seeing per reggere oltre 100 ingrandimenti. Ho guardato giove.
Ma sicuramente ingrandire senza perdere definizione dell'immagine fa vedere "di più", e questo binocolo regge veramente bene tali ingrandimenti.

Alla luce di quanto sopra, e non avendo ancora del tutto perso la battaglia contro il meteo avverso (aneddoto: tempo fa imparai che quando l'astrofilo acquista del materiale, il meteo gli si rivolge contro. Nulla di nuovo fin qui. Qualche anno fai sfidai la sorte, e decisi: "bene, allora più fa brutto più cose mi compro, vediamo chi vince". Sto perdendo la battaglia su tutti i fronti, ho acquistato un sacco di cose, il meteo peggiora sempre! HAHAHAHA :mrgreen: ) ho preso in settimana una decisione frutto di strumentite metereologica: mi son preso una coppia di Morpheus da 6,5 mm, così sostanzialmente ho una tripletta di oculari che raddoppiano ingrandimento rispetto alla focale precedente, tutte con un campo apparente molto generoso (andare oltre, in bino, per me diventa sprecato).
(incidentalmente -e io ne ho approfittato-, segnalo che Skypoint, dove ho preso gli oculari citati, ha di nuovo in offerta i Morpheus, ed è l'unico europeo ad averli in offerta attualmente! Da approfittarne...).

Sarò onesto, ho guardato giove anche nelle altre 2 occasioni che ho avuto, fugaci, ma visto che li l'obiettivo era osservare Giove ho preferito strumenti specializzati (telescopio) rispetto al bino, che resta impagabile quando si può "spazzolare" il cielo, e non "frugare tra una nuvola e l'altra".

Avrei qualche altra considerazione sul bino, ma sono ancora "in fase di esplorazione" e mi piace aspettare a fare commenti quando ne sono sufficientemente convinto.

Grazie di nuovo per l'interessamento
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daisuke
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoco!

Messaggio da daisuke »

Dopo lunghi silenzi (perdonatemi. Questioni mie, aggravate da un meteo estivo sottilmente cattivo e perverso) vi aggiorno un po' su qualcosa del 120.

L'occasione è stata la notte tra giovedì 4 e venerdì 5, complici una sveglia parecchio mattiniera e un cielo finalmente limpido, dopo tanto "soffrire" dei mesi scorsi.
Non era pianificata, quindi non ho fatto bene "i compiti", ovvero non ho avuto un atteggiamento "s s scientifico" (leggetelo cortesemente più come fosse detto da Gassman ne i soliti ignoti, che nella sua reale accezione ;) ) e quindi non ho guardato la temperatura, letto l'SQM, o guardato quanta luna ci fosse. Ho tirato fuori silenziosamente il setup (il cane non ha abbaiato. E' uno dei parametri per la riuscita della missione!), e semplicemente... ho osservato.
Il setup attuale è composto dal 120 ED 90° su forcella by Biffi, con encoder passivi e collegata al Nexus II, su tripode Manfrotto 161.
Non avevo un programma osservativo, sono sceso poco prima delle 4 del mattino, con una falcetta di luna che stava per fare capolino dall'orizzonte est. Tecnicamente era "finalmente" la prima occasione di vedere con questo binocolo M42 non bassa sull'orizzonte, ed ero parecchio curioso di valutarne la resa, ormai la conosco bene ed è un po' una cartina tornasole che mi fa capire quanto bene e cosa vedo.
Dovevo anche provare gli encoder della nuova forcella, che avevo configurato sul Nexus ma non ancora testato.
Non ho avuto la pazienza di fare l'allineamento, volevo guardare la nebulosa in Orione, e così ho fatto.
Perdonate se le descrizioni non saranno quantitative, ma piuttosto "sentimentali", ma è stata una serata abbastanza emozionante, e cerco di trasmettere questo.
Allora: nebulosa bellissima, estesa, intricata. Trapezio perfetto (ma ovviamente ingrandimenti troppo bassi per percepire E ed F), immerso nella forma ad aquilotto della nebulosa con le ali che si estendono in basso fino quasi a "chiudersi". Sensazione di nitidezza e pulizia pari al rifrattore apo da 5", ma più luminosa. E "storta". Anzi no, è "dritta", ma non sono ancora ben abituato! ;-) Comunque visione di qualità estrema.
Bellissima già con gli oculari da 18mm in dotazione, poi cambiati in favore dei Docter 12,5, che poi non ho più tolto, eccellenti e ben equilibrati sullo strumento.
Già che c'ero ho spazzolato un po', soffermandomi su confortevoli e familiari asterismi. In particolare, anche se non so bene per quale motivo, "cado sempre" sull'asterismo a forma di ... triangolo? centrato su Sigma Orionis, e mi metto a contare le stelline come faccio coi telescopi. Mi pare di averne contate 7 o 8, pulite e ben definite. Non ricordo bene quante, perché la memoria è stata azzerata da quanto visto poco dopo, sicuramente inatteso, sicuramente per me sorprendente.
Mi sposto un poco più in su, inquadro Alnitak, la Zeta di Orione. Vista e rivista e stravista.
Ma stavolta, strabuzzo un po' gli occhi. Davvero? Si, davvero, si vedeva senza filtro alcuno, senza particolare sforzo, la flame nebula. Con vedere intendo che ne vedevo la forma ampia ed indefinita, con la sagoma indistinta della "fiamma" scura al suo interno. Non me l'aspettavo, era la prima volta che la vedevo al binocolo. Non con questo, con qualsiasi binocolo abbia guardato. Certo il buon cielo ha aiutato, ma non me l'aspettavo ed è stata una cosa emozionante.
Vista sia con i 18x in dotazione che subito dopo con i Docter 12,5, ancora più bella.
Sono stato sorpreso perché faccio fatica anche al telescopio, non si riesce mai a scendere abbastanza con gli ingrandimenti e non è detto sia facilmente visibile.
Mi sono poi fiondato impaziente, sempre "a mano", sul doppio ammasso in perseo, oggetto binoculare per eccellenza, che esplodeva con gli oculari in dotazione, ma che diventava magico con i docter. Stelline perfette, percezione dei colori, ampio campo inquadrato, inconcepibile anche solo pensare di mettersi a "contare qualcosa" o fare qualche attività che non fosse pura contemplazione.
Questi giri manuali li ho fatti prima con gli oculari APM, poi con i docter, e poi i docter non li ho più tolti.
Ah, ho sbirciato anche la polare, per confermare che è doppia (oddio, non intendo che ce ne fosse bisogno, ero solo curioso di vederla) e commentare: "ci passa un'autostrada, in mezzo".
Arrivato a questo punto, ho deciso che fosse giunto il momento di provare la configurazione con gli encoder, ed ho acceso il Nexus II. Tubo in verticale, prima stella, seconda stella, se son passati meno di due minuti per avere l'allineamento è tanto. Sono sempre più pigro e viziato, e i cerchi digitali ormai sono una droga, insostituibili per me.
Oltre ad essere veloci e comodi, mi evitano anche di assumere quelle posizioni contorte per i puntamenti, che meno divento giovane (hehehe... bicchiere mezzo pieno...) più diventano difficili da gestire.
Ho voluto togliermi subito qualche sfizio, facile ma confortevole, buttandomi su M81 e M82, bel bulge, entrambe inquadrate contemporaneamente, ben evidenti. Sensazione di banda scura sul sigaro di M82. Bello.
Ero curioso di vedere M1, mi è sempre stata un po' anonima, l'ho puntata e senza particolari sorprese mi sono trovato di fronte il "pataccone seminforme" che più o meno mi potevo aspettare, ma decisamente esteso, bello grosso. Non mi ci sono soffermato molto perché il salto che volevo fare era verso un'altra "candela standard" (LO SO che non sono candele standard, e SO cosa siano le candele standard, mi piaceva semplicemente scriverlo così al posto di "cartina tornasole", o "termine di paragone"), così ho rapidamente viaggiato verso M31. Dalla nostra galassia alla vicina in quanto? 30 secondi? Rapido vero? :-)
M31 è un oggetto un po' strano a mio parere, almeno in visuale, perché la sua maestosità viene un po' persa nei confini di un bulge un po' sfumato, e spesso è difficile capirla bene, i confini sono un po'... boh!
A farla breve, m'è parsa "enorme", ben più di quanto non ricordassi! Solito bulge sfumato, ma in centro più intenso delle mie aspettative, era evidente come la nebbiosità (ouch! Ciao italiano, ci vedremo più avanti...) fosse estesa per tutto il campo inquadrato, forse di più, con la parte in alto (oddio che confusione alto e basso tra binocolo e telescopio!) evidentemente scura, fuori della galassia, e la parte in basso che mostrava anche una M32 ben più evidente e intensa di quanto i miei ricordi avessero archiviato.
Maestosa e bella.
Giusto per stare "in famiglia", ho puntato M45 e... no, queste non andavano bene. Visione quasi "telescopica", il dettaglio della catena di stelle dell'asterismo era evidente, ma troppi ingrandimenti facevano perdere la visione d'insieme ed il senso della visione binoculare. Non so dire se percepissi nebulosità o se fosse solo immaginazione, quindi non annovero questo tra le cose osservate. Anche perché ho dato veramente una rapida occhiata. Avrei potuto sostituire gli oculari da 12,5 con i 24 e goderne, ma non avevo voglia di sostituire nulla (mi sovviene qualche altro post recente in cui si dice tipo il binocolo ed il cielo e basta... ecco, mi sentivo così) e quindi mi son detto di passare ad altro.
A questo punto è scattata una forma di Nexussite acuta. Ho impostato gli oggetti di Messier, e partendo da 1 ho zompato in avanti al successivo, e se non avevo l'indicazione "below orizon", lo puntavo.
Più che osservare, è stata una scorpacciata di "prede", più una check-list che un'osservazione, una mezza maratona di Messier fatta in poco più di 1 ora, degli oggetti visibili tra M1 e M58. Ammassi aperti e globulari, un paio di nebbiette, "visto" ma non "osservato". Ma mi sono divertito ugualmente, in poco più di un'ora ho portato a casa più di tutto il resto dell'anno!!! Hahahaha!!!
Ho ceduto verso le 5:30 o poco dopo, un po' per la luna che pur non invasiva ormai riduceva il contrasto del fondo cielo, ma prevalentemente per l'umidità folle, era tutto bagnato (io pure...) che mi stava facendo capire che prendevo più freddo di quello per cui mi ero (troppo poco) vestito.
Ma ero ebbro di fioche luci, entusiasta e soddisfatto dello strumento, e di quello che mi aveva fatto portare a casa. Ed il tutto con quella sensazione di soddisfazione e relax che solo il binocolo sa dare, perché al telescopio la soddisfazione c'è, e può essere anche "tecnicamente maggiore", ma il livello di relax... quello è esclusiva del binocolone.

Sempre più contento del binocolo, quindi.

Breve aggiornamento anche per quanto riguarda la parte meccanica. Elio mi ha preparato una forcella "su misura", con la spalla alta al punto giusto in modo da arrivare al baricentro degli scafi del 120. La sua realizzazione è davvero eccellente! Su mia richiesta, com'è evidente da quanto scritto sopra, ha messo anche gli encoder passivi per il collegamento al Nexus II.
La forcella è su un robusto Manfrotto 161. Mi sono purtroppo dimenticato i piedini antivibrazione.
L'ergonomia di questa soluzione è altissima. Comodo, leggero, facile da trasportare e mettere in opera. Il collegamento tra il binocolo e la forcella avviene tramite una slitta tipo Vixen ma specificametne realizzata, con due pioli all'inizio ed alla fine per evitare che possa slittare oltre la sua stessa lunghezza (una sicurezza che non fa scivolare fuori il binocolo!). sulla forcella è montata una culla (sempre Biffi's stuff) che consente di agganciare molto agevolmente il binocolo anche al buio (centrare le viti al buio è sempre fonte di stress) e molto rapidamente. Si stringe la vite, e si è pronti! La seconda funzione di questo sistema è consentire di far slittare il binocolo in avanti o indietro, a seconda degli oculari montati, in modo che si trovi il bilanciamento anche a frizioni lasche. Basta allentare di poco la vite di blocco che agisce sulla morsa, si sposta il binocolo e si serra di nuovo. Qui servono i pioli prima citati, come sicurezza ulteriore perché il binocolo non può scivolare fuori per errore! Bravo Biffi!!! Ingegnoso e comodo e ben realizzato.

Il bilanciamento ottimale su uno strumento così lungo purtroppo non va dall'orizzonte allo zenit, ma conviene bilanciare per la posizione che si pensa di usare prevalentemente. Io ho fatto il bilanciamento un po' sopra i 45°. Poi la colonna regolabile fa il resto per la comodità osservativa.

Pur con tutto queso ben di dio, non sono ancora soddisfatto al 100% perché il sistema manifesta ancora delle vibrazioni, che posso abbondantemente ridurre con i piedini antivibrazione o appoggiando gli occhi agli oculari, ma che mi danno ancora un po' fastidio, pur non facendo assolutamente perdere la fruibilità dello strumento.
Ho fatto, e sto ancora facendo delle prove, per capire quale sia l'anello debole della catena, al momento ho due candidati. Uno è il fatto che sia tutto metallico. Il metallo è robusto ed è tutto ben fatto, ma ho la sensazione che trasmetta di più le vibrazioni rispetto ad una soluzione in legno (che non ho mai provato, ma che a questo punto... mi incuriosisce!). A sostegno di questo, il fatto che i piedini antivibrazione migliorino molto la situazione. L'altro punto critico invece secondo me è il piede che collega lo scafo del binocolo, da sotto, alla forcella. Facendo qualche test in diurno dando il classico "colpetto", ho visto che il binocolone oscilla ma la forcella no. Questo potrebbe essere quindi un problema più strutturale, mi piacerebbe provare con delle culle che avvolgano i tubi, tipo gli anelli di un telescopio. Ribadisco, nulla di ingestibile (oddio, dipende poi molto anche dalla posizione, dall'estensione della colonna, dall'inclinazione delle gambe del tripode... i risultati variano!) ma mi piacerebbe arrivare ad essere "rock solid" come sul telescopio. Anche se poi confesso che, qualora il trade-off fosse verso il peso, l'ingombro, uso di contrappesi e altre cose che rendono scomodo il trasporto, francamente penso che rimarrei volentieri dove sono ora!

Termino con un una nota non direttamente mia sugli oculari: un amico con il medesimo 120 ED 90° mi segnala che gli oculari Baader Zoom Mark IV VANNO A FUOCO a tutte le focali, a differenza dei Mark III (che ho io, e che presto andranno in vendita per passare ai mark IV). Questa per me è una ghiotta ed ottima notizia.

Grazie per aver letto nuovamente le mie arzigogolate pappardelle, alla prossima.
Massimo.
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoco!

Messaggio da bifo »

Massimo... molto bravo, letto con estremo piacere,come sempre un resoconto avvincente e coinvolgente sembra di seguire la trama di un film. :o
il 120ed è un bel bestione con cieli appropiati, esperienza e oculari super ti riesce di spremerlo al meglio e comunque vedo che non ti accontenti già pensi a nuovi oculari.
Comunque traspare la tua soddisfazione :clap:
Infine ti ringrazio per gli apprezzamenti sulle mie esecuzioni
elio
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Re: APM SD APO 120 90° oculari che vanno e non vanno a fuoco!

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ daisuke

Resoconto davvero interessanre e istruttivo.
Ne esce davvero bene il tuo setup 120 ED 90° su forcella by Biffi, con encoder passivi e Nexus II, su tripode Manfrotto 161.
Ad alti ingrandimenti il Nexus II deve essere proprio comodo.
La realizzazione di bifo deve essere davvero robusta e ben fatta per andare d'accordo con il binocolone, gli encoder e il Nexus II. :thumbup:
Interessante il discorso del Baader Zoom Mark IV che VAN A FUOCO a tutte le focali, a differenza del Mark III, ma soprattutto la descrizione di quanto osservato e le considerazioni "antivibrazioni", in ottica miglioramento dell'intero setup.
:clap:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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