Come detto da ilRosso "W" sta per wratten, sono indicati in diversi modi, oltre che con W[numero] (es.: W11), anche con #[numero] (es.: #11) o piu semplicemente come wratten[numero] (es.: wratten11), questo tipo di codifica fu introdotta dalla Kodak per i propri filtri, che poi di fatto è diventato lo standard di codifica di tutti i filtri colorati (seri).
In ambito astronomico solo Baader non utilizza tale codifica preferendo per i propri indicare il colore e la lunghezza d'onda in nm della banda di emissione dominante (es.: giallo 495 nm).
Questo è un "bigino" relativo ai filtri colorati disponibili (almeno di quelli di mia conoscenza) in cella da 31,8 e 50,8 mm ►
https://www.dropbox.com/s/50oug8py7hgcz ... e.pdf?dl=0
Giovanni Bruno ha scritto:Prenderò dunque due W8 e cercherò in rete se trovo dei W83 W85 e W86.
Dei tre , quale sarebbe ottimale?

Sono tutti e tre molto simili, sono filtri che in fotografia "classica" si utilizzano per la "conversione colore", scegliendo l'opportuno filtro in base alla tipologia della sorgente che illumina il target da fotografare (insomma una sorta di "bilanciamento del bianco" analogico), a vedere il grafico il piu bilanciato dovrebbe essere l'#85 ma dubito si trovino montati in cella, sul web trovo solo quelli rettangolari i quali essendo ormai roba di nicchia (sono ormai in pochi quelli che usano ancora la pellicola) li vendono a peso d'oro.
EDIT:
I vari filtri della "serie ambra" (ai tempi ve n'erano per tutti i gusti) seguono di fatto una scala di densità come gli ND, ma quest'ultimi riducono la luminosità omogeneamente su tutto lo spettro visibile, la serie ambra invece no (come si vede dai precedenti diagrammi che ho postato), questo "aggeggio" della zeiss piu o meno riassume tutta la serie ambra.
