Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

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piergiovanni
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Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da piergiovanni »

Da qualche anno, il mercato delle ottiche sportive e astronomiche brulica di binocoli giganti, ce ne sono veramente di tutti i tipi e per tutte le tasche: dai costosi apocromatici alla fluorite, agli angolati acromatici sino ad arrivare ai classici binocoli “dritti” nel formato 20×80.

Come appassionato astrofilo posso confermarvi che il vero salto di prestazioni lo ottenni, circa diciotto anni fa, passando da un Vixen BCF 20×80 a un 25×100 FB.

In realtà, ci fu anche un breve intermezzo con uno dei primi 22×100 progettati dai cinesi: era marchiato Oberwerk (utilizzava i prismi e gli oculari del classico 15×70) tuttavia le sue prestazioni globali mi avevano fatto rimpiangere (e non poco) le ottime prestazioni del binocolo giapponese.

Prima dell’avvento dei 25×100 – Made in China- era necessario sborsare un vero e proprio capitale per possedere un binocolo acromatico da 100 mm di diametro. Chi è negli Anta come il sottoscritto ricorderà, senza dubbio, la casata dei Vixen Galaxias, composta da un 14×100, da un 20×100 e da un 25×100. Tutti e tre erano contraddistinti da ottime prestazioni (consentite per l’epoca) ma anche dall’alto prezzo di acquisto. I prezzi, infatti, sfioravano i tre milioni di lire, quanto un buon telescopio dotato di montatura e qualche oculare.

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https://www.binomania.it/sky-watcher-acu ... nte-buono/
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-SPECOLA->
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da -SPECOLA-> »

Interessante introduzione! :thumbup:

Grazie Piergiovanni.

Corro subito ad immergermi nella lettura. :)
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BINOCOLI SERIE GALAXIAS dal CATALOGO MIOTTI 1991 (per gentile concessione di Giuliano Tallone).
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Giovanni Bruno
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da Giovanni Bruno »

Un tale binocolone, dal costo irrisorio e dalla qualità più che onesta, perlomeno per il terrestre, si potrebe usare anche diaframmato a 60mm.

I miei positivi esperimenti, fatti con il NEXUS da 100mm inclinato a 45°, diaframmato a 60mm°, furono davvero soprendenti.

Diaframmando a 60mm il 100/450mm, esso diventa un 60/450mm ad f7,5 e come tale migliora sia il cromatismo che la profondità di fuoco.

Per un binocolone con messa a fuoco NON centrale, guadagnare della profondità di fuoco significa aumentare di molto la godibilità dello strumento, alla voce necessità pressante di precisa fuocheggiatura su ogni singolo piano focale, che si farà molto meno critica.

Ovvio che sul cielo si usano tutti i 100mm e se ne vorrebbero ancora altri. :thumbup: :wave:
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-SPECOLA->
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ho letto l'interessante recensione, apprezzandone molto i continui richiami a quella che a buona ragione si può ritenere l'evoluzione della specie.

Facendo mente locale con la mia esperienza, mi ritrovo d'accordo su diverse considerazioni espresse nel testo.

Il tutto ha rafforzato in me quello che già pensavo, ovvero che non c'è che dire; i giapponesi ci sanno DAVVERO fare!
Questo è indubbio:
https://www.binomania.it/skymaster-14x100-bcf/
http://www.afdgenova.com/easyStore/Sche ... iID=6&pg=2
Contenimento dei pesi e oculari in grado di fornire un campo uguale o maggiore rispetto alle attuali produzioni cinesi, di pari formato.

Le prestazioni e le caratteristiche di questo ACUTER 25x100 mi ricordano moltissimo quelle del mio binocolo 25x100 cinese, che però non è rivestito in gomma (come anche le ottiche giapponesi di cui sopra), sebbene sia uno strumento che viene dichiarato impermeabile ("waterproof").
Per capire meglio a cosa mi sto riferendo, si tratta in pratica di un binocolo MOLTO simile al CELESTRON SkyMaster 25x100, per cui è abbastanza semplice farsene un'idea, sia a partire da un mero confronto "sulla carta", sia leggendo una delle tante recensioni che si trovano in rete, tipo questa.

Per inciso, in base a quanto riportato nella recensione, quel che ricavo è che alla fine il mio 25x100 ha in pratica lo stesso peso, lo stesso campo, la stessa estrazione pupillare e le stesse prestazioni dello Sky-Watcher Acuter 25x100 in oggetto.
Queste infatti sono le caratteristiche dichiarate:

Diametro obiettivo 100 millimetri
Ingrandimento 25x
Campo visivo 2,5 °
Pupilla d'uscita 4 mm
Estrazione pupillare 18 mm (adatto per l'uso con gli occhiali)
Rivestimento ottico Full Multi-Coating
Prismi BAK4
Peso ca. 5 kg - peso leggero per le sue dimensioni completo di cassetta con doppia chiave e cintura tracolla
Completo di tappi e manuale.
Dimensioni: 42x24 cm
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tonyrigo
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da tonyrigo »

Perdonate l'ignoranza:

Come si fa a "diaframmare" il binocolo?

Nel senso che ritengo sia un diaframma esterno, con tutte le conseguenze ottiche - però - del caso.

Come fate?
Giovanni Bruno
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ovviamente è un diaframma esterno, messo il più vicino possibile all'obbiettivo.

Con un calibro, possibilmente in plastica, si prende la misura interna della cella obbiettivo, con del cartoncino NERO OPACO si riporta con il compasso la misura interna della cella e la misura del diametro diaframmato che si desidera.

Il costo dell'operazione è prossimo a zero e quindi per esperimento si possono fare vari diaframmi tra 80mm e 50mm.

Moltissimi anni fa, avendo già l'eccellente NEXUS da 100mm a 45°, comprai anche il NEXUS da 70mm a 45°.

Mi venne subito la voglia di comparare il nuovo arrivato da 70mm rispetto al NEXUS da 100mm diaframmato a 70mm ed ovviamente allo stesso ingrandimento.

Sbalorditiva la differenza di resa ottica del 100mm diaframmato a 70mm ed il 70mm a piena apertura, magia della molto maggiore lunghezza focale e il più alto rapporto focale ottenuto grazie alla diaframmatura, stranamente a pari ingrandimento, il 100mm diaframmato a 70mm esibiva anche una maggiore luminosità.

Incuriosito sul 100mm feci un diaframma da 50mm e del tutto inspiegabilmente il 100mm esibiva ancora un pelo di maggiore luminosità, oltre ad un'immagine piacevolmente SEMI-APO.

Solo diaframmando il 100mm a 40mm, vi fu un pareggio di luminosità con il 70mm a piena apertura, ma nel frattempo il 100mm diaframmato a 40mm si era fatto davvero sostanzialmente APO ed esibiva una invidiabile profondità di fuoco.

Se montare e gestire un bestioncello come un BINOCOLONE ACRO da 100/450mm, per un uso terrestre, non è un problema pratico, dentro a quei 100mm ad f4,5 si nascondono tanti altri diametri minori a rapporto focale crescente ed a crescente qualità ottica percepita ed a crescente profondità di fuoco.

Al punto che mettendo fianco a fianco un ipotetico IPERBLASONATO da 20x60, come lo ZEISS stabilizzato 20x60 e l'ACUTER da 25x100 diaframmato a 25x60, si potrebbero avere delle gustose sorprese.

Ricordo che non ho mai sperimentato la diaframmatura dell'ACUTER 25x100, ma ho sperimentato moltissimo con il MIYAUCHI da 100mm a 45° e con il NEXUS da 100mm a 45° :thumbup: :wave:
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da -SPECOLA-> »

Quando i prismi non erano proprio ben accessibili, la collimazione era un'operazione un po' invasiva, dovendo agire su grani, che non erano certamente a portata di mano o cacciavite che dir si voglia.
A questo proposito riporto qui di seguito la pagina web che nella discussione che ho già linkato, purtroppo non funziona più, causa collegamento che punta ad una pagina web che evidentemente nel frattempo deve essere stata spostata:

Collimiamo il 25x100!
di Piergiovanni Salimbeni
data di pubblicazione Marzo 2007


L'adozione nelle più recenti produzioni di binocoli giganti cinesi di questa serie (come scritto in recensione anche per lo Sky-Watcher Acuter 25x100 in oggetto), di un sistema push/pull per la registrazione dei prismi, è stato veramente un grandissimo passo avanti, che di fatto ha segnato in maniera irreversibile il progresso tecnologico a cui si applica.
Al giorno d'oggi ritengo che sia impensabile potervi rinunciare, data l'imbattibile praticità di impiego.
Sarebbe una cosa improponibile per qualsiasi costruttore; IMHO.
Fabrizio Ferrario
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piero
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da piero »

questa recensione mi ha riportato alla mente un vecchio 20x90 che ora mi pare non si trovi più e che era molto pratico per il peso con una luminosità molto vicina al 100 mm
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
stevedet

Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da stevedet »

Concordo con Giovanni Bruno su discorso diaframmatura. Nella valigetta del mio Nexus 100mm ci stanno due diaframmi a 70mm, costruiti con due tappi del barattolino Sammontana, che entrano di precisione nei paraluce del binocolo (sembrano fatti apposta) e che utilizzo nelle osservazioni terrestri, migliorando non di poco le qualità ottiche dello strumento.
Personalmente ho preferito non scendere sotto i 70mm per non tarpare troppo le ali al binocolo. Naturalmente, nell'uso astronomico si va di apertura piena. :thumbup:
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Re: Recensione Sky-Watcher Acuter 25x100

Messaggio da -SPECOLA-> »

Tempo fa c'erano l'Astrotech 20x90 (recensito da BINOMANIA) e l'RPOptiX 20x90 Nebulae90 (foto qui).
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