Videocamere non convenzionali
Inviato: 30/06/2012, 10:10
Sul forum si parla spesso di riprese digitali, di videocamere e dei loro problemi.
Ma oggi c’è caldo, ho dormito poco ed ho poca voglia di parlare dei soliti argomenti: vorrei invece iniziare una discussione sulle videocamere non convenzionali o per aspetto, o per funzioni, o per utilizzo.
Partiamo dalla più “normale”, la videocamera per microscopia da 5 Mpx HDCE-50B e delle varie Moticam ed in particolare di una loro funzione non molto conosciuta: la ripresa in automatico di varie fotografie.
Chiariamo subito che non parliamo di singoli fotogrammi di filmati, ma di vere e proprie fotografie scattate automaticamente ad intervalli prefissati e, pertanto, in alta definizione.
Questa opportunità può essere molto utile per fotografare il famoso rotifero che non sta mai fermo un attimo, ma se io gli sparo una sequenza di 20 foto in rapida successione, almeno in una immagine si spera di trovarlo a fuoco ed in una posizione adatta !
Altro uso molto comodo è quando si utilizzano programmi di messa a fuoco come Helicon Focus o CombineZ: basta posizionarsi con la messa a fuoco al limite inferiore del soggetto, poi iniziare una serie di foto in automatico mentre noi con la micrometrica alziamo il fuoco a poco a poco.
Altro classico utilizzo è la sequenza, ad esempio quando ho inquadrato un paramecio in scissione e programmo lo scatto in automatico di una foto ogni minuto per un’ora.
Vediamo ora una videocamera che non c’entra nulla con la microscopia, ma che è sempre più spesso utilizzata sui Forum naturalistici, la trappola fotografica.
Il basso costo di questi dispositivi e la loro facilità di utilizzo, li sta rendendo molto utili sia per lo studio degli animali, sia per l’eventuale controllo di intrusioni non desiderate.
La loro caratteristica è un bassissimo consumo, il che le rende attive anche per molti mesi senza alcun bisogno di intervento umano. Inoltre hanno un sensore IR di calore molto sensibile: basta il passaggio di un piccolo riccio, per attivarlo.
Altra caratteristica essenziale è la possibilità di ripresa anche nel buio più completo, illuminando la scena con raggi infrarossi praticamente invisibili.
Un’altra tipologia di telecamere sta diminuendo drasticamente il prezzo, diventando perfettamente utilizzabile anche dagli hobbisti, l’endoscopio.
Legato a superati ricordi tragi-comici alla Fantozzi, l’endoscopio che vedete lo si acquista per pochi Euro e, per il prezzo pagato, funziona egregiamente.
Dotato di un lungo cavo flessibile, porta all’estremità una microscopica telecamera ed alcuni led per illuminare la scena. Si collega direttamente al PC tramite il cavo USB e, naturalmente, permette di registrare sia foto, sia filmati.
Gli utilizzi sono tantissimi, dal curiosare attorno alle mie tonsille, al verificare quanti cacciaviti mi sono già caduti dietro ad un armadio che non sposto da anni.
Considerando poi che la sonda è totalmente impermeabile, diventa semplicissimo andare a vedere che cosa c’è dentro il tubo di scarico del lavello che ogni tanto si rifiuta di funzionare. Oppure, meglio ancora, andare a frugare negli angoli più nascosti del nostro acquario per vedere dove vanno a rifugiarsi i minuscoli avannotti di Ancistrus quando si vogliono nascondere alla nostra vista
Ancora una strana videocamera, la Verbatin 5 in 1.
Arrivata sul mercato già da qualche anno, è diventata famosa per i tanti filmati su YouTube che ci fanno vedere i nostri figli deficienti che in moto si divertono a filmarsi mentre compiono vere pazzie in autostrada, impennando e sorpassandosi a vicenda in spericolate gare sul filo dei 300 all’ora.
La sua caratteristica è l’estrema compattezza e leggerezza: in poco più di 20 grammi, c’è un registratore audio, una fotocamera, una VebCam, una videocamera, una chiavetta USB con memoria ed una pila al litio che alimenta il tutto.
Capite che a questo punto è facile per i nostri emeriti cretini attaccare con del nastro biadesivo la macchinetta al casco e così riprendere tutte le loro pazzesche evoluzioni per poi, se va bene, mostrarle l’indomani su YouTube.
Sullo stesso principio, ma molto più intelligente, la soluzione del montaggio della videocamera su degli aereo modelli e con quelli riprendere immagini e filmati dall’alto, senza bisogno degli speciali permessi della Aeronautica Militare. Nella foto, un fermo immagine che mostra un aeromodello in virata sopra alla pista.
E veniamo ora all’ultima videocamera, certamente lo stato dell’arte della miniaturizzazione.
In medicina, già da alcuni anni, l’ingombrante endoscopio è stato sostituito, per certi esami e solo per certe funzioni esclusivamente esplorative, da minuscole pillole che vengono normalmente ingerite con un sorso d’acqua e che poi attraversano l’esofago e tutto l’intestino, per poi perdersi ed essere naturalmente eliminate con le feci.
Solo che queste minuscole pillole contengono al loro interno una telecamera per riprendere, una serie di led per illuminare, una trasmittente per inviare i dati all’esterno e le pile necessarie per garantire svariate ore di trasmissione continua.
Il bello è che mettendo a raggiera diverse antenne sulla pancia del paziente, un registratore video può riprendere l’immagine del tratto di intestino in quel momento attraversata e, tramite triangolazione fra le diverse antenne, avere la posizione esatta della pillola in quel momento.
Dato poi che il registratore è anche lui miniaturizzato, il paziente può muoversi normalmente per tutto il giorno, per poi recarsi in ospedale solo alla sera. Il medico, prelevato il registratore, ne scaricherà il contenuto, per esaminarlo su di un normale PC.
Nelle immagini potete vedere, al confronto con le mie mani, le dimensioni lillipuziane della videocamera ed un’altra, a doppia telecamera, per avere contemporaneamente due diversi punti di ripresa.
Spero che, nonostante il caldo estivo, queste brevi note vi abbiano interessato e fornito nuove idee, nuovi spunti, naturalmente sono a vostra disposizione per chiarimenti, altre immagini, filmati, ecc.
Cordiali saluti
Ma oggi c’è caldo, ho dormito poco ed ho poca voglia di parlare dei soliti argomenti: vorrei invece iniziare una discussione sulle videocamere non convenzionali o per aspetto, o per funzioni, o per utilizzo.
Partiamo dalla più “normale”, la videocamera per microscopia da 5 Mpx HDCE-50B e delle varie Moticam ed in particolare di una loro funzione non molto conosciuta: la ripresa in automatico di varie fotografie.
Chiariamo subito che non parliamo di singoli fotogrammi di filmati, ma di vere e proprie fotografie scattate automaticamente ad intervalli prefissati e, pertanto, in alta definizione.
Questa opportunità può essere molto utile per fotografare il famoso rotifero che non sta mai fermo un attimo, ma se io gli sparo una sequenza di 20 foto in rapida successione, almeno in una immagine si spera di trovarlo a fuoco ed in una posizione adatta !
Altro uso molto comodo è quando si utilizzano programmi di messa a fuoco come Helicon Focus o CombineZ: basta posizionarsi con la messa a fuoco al limite inferiore del soggetto, poi iniziare una serie di foto in automatico mentre noi con la micrometrica alziamo il fuoco a poco a poco.
Altro classico utilizzo è la sequenza, ad esempio quando ho inquadrato un paramecio in scissione e programmo lo scatto in automatico di una foto ogni minuto per un’ora.
Vediamo ora una videocamera che non c’entra nulla con la microscopia, ma che è sempre più spesso utilizzata sui Forum naturalistici, la trappola fotografica.
Il basso costo di questi dispositivi e la loro facilità di utilizzo, li sta rendendo molto utili sia per lo studio degli animali, sia per l’eventuale controllo di intrusioni non desiderate.
La loro caratteristica è un bassissimo consumo, il che le rende attive anche per molti mesi senza alcun bisogno di intervento umano. Inoltre hanno un sensore IR di calore molto sensibile: basta il passaggio di un piccolo riccio, per attivarlo.
Altra caratteristica essenziale è la possibilità di ripresa anche nel buio più completo, illuminando la scena con raggi infrarossi praticamente invisibili.
Un’altra tipologia di telecamere sta diminuendo drasticamente il prezzo, diventando perfettamente utilizzabile anche dagli hobbisti, l’endoscopio.
Legato a superati ricordi tragi-comici alla Fantozzi, l’endoscopio che vedete lo si acquista per pochi Euro e, per il prezzo pagato, funziona egregiamente.
Dotato di un lungo cavo flessibile, porta all’estremità una microscopica telecamera ed alcuni led per illuminare la scena. Si collega direttamente al PC tramite il cavo USB e, naturalmente, permette di registrare sia foto, sia filmati.
Gli utilizzi sono tantissimi, dal curiosare attorno alle mie tonsille, al verificare quanti cacciaviti mi sono già caduti dietro ad un armadio che non sposto da anni.
Considerando poi che la sonda è totalmente impermeabile, diventa semplicissimo andare a vedere che cosa c’è dentro il tubo di scarico del lavello che ogni tanto si rifiuta di funzionare. Oppure, meglio ancora, andare a frugare negli angoli più nascosti del nostro acquario per vedere dove vanno a rifugiarsi i minuscoli avannotti di Ancistrus quando si vogliono nascondere alla nostra vista
Ancora una strana videocamera, la Verbatin 5 in 1.
Arrivata sul mercato già da qualche anno, è diventata famosa per i tanti filmati su YouTube che ci fanno vedere i nostri figli deficienti che in moto si divertono a filmarsi mentre compiono vere pazzie in autostrada, impennando e sorpassandosi a vicenda in spericolate gare sul filo dei 300 all’ora.
La sua caratteristica è l’estrema compattezza e leggerezza: in poco più di 20 grammi, c’è un registratore audio, una fotocamera, una VebCam, una videocamera, una chiavetta USB con memoria ed una pila al litio che alimenta il tutto.
Capite che a questo punto è facile per i nostri emeriti cretini attaccare con del nastro biadesivo la macchinetta al casco e così riprendere tutte le loro pazzesche evoluzioni per poi, se va bene, mostrarle l’indomani su YouTube.
Sullo stesso principio, ma molto più intelligente, la soluzione del montaggio della videocamera su degli aereo modelli e con quelli riprendere immagini e filmati dall’alto, senza bisogno degli speciali permessi della Aeronautica Militare. Nella foto, un fermo immagine che mostra un aeromodello in virata sopra alla pista.
E veniamo ora all’ultima videocamera, certamente lo stato dell’arte della miniaturizzazione.
In medicina, già da alcuni anni, l’ingombrante endoscopio è stato sostituito, per certi esami e solo per certe funzioni esclusivamente esplorative, da minuscole pillole che vengono normalmente ingerite con un sorso d’acqua e che poi attraversano l’esofago e tutto l’intestino, per poi perdersi ed essere naturalmente eliminate con le feci.
Solo che queste minuscole pillole contengono al loro interno una telecamera per riprendere, una serie di led per illuminare, una trasmittente per inviare i dati all’esterno e le pile necessarie per garantire svariate ore di trasmissione continua.
Il bello è che mettendo a raggiera diverse antenne sulla pancia del paziente, un registratore video può riprendere l’immagine del tratto di intestino in quel momento attraversata e, tramite triangolazione fra le diverse antenne, avere la posizione esatta della pillola in quel momento.
Dato poi che il registratore è anche lui miniaturizzato, il paziente può muoversi normalmente per tutto il giorno, per poi recarsi in ospedale solo alla sera. Il medico, prelevato il registratore, ne scaricherà il contenuto, per esaminarlo su di un normale PC.
Nelle immagini potete vedere, al confronto con le mie mani, le dimensioni lillipuziane della videocamera ed un’altra, a doppia telecamera, per avere contemporaneamente due diversi punti di ripresa.
Spero che, nonostante il caldo estivo, queste brevi note vi abbiano interessato e fornito nuove idee, nuovi spunti, naturalmente sono a vostra disposizione per chiarimenti, altre immagini, filmati, ecc.
Cordiali saluti