Vetrino test con 9 diatomee (approfondimento). Surirella ...

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

Moderatore: Enotria

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StefanoB
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Vetrino test con 9 diatomee (approfondimento). Surirella ...

Messaggio da StefanoB »

arturoag75 ha scritto:Ciao
Per quanto possa essere piccola la surirella non è mai a livello della pellucida...oltretutto il test dovresti farlo solo sui dot anche sulla pellucida...
Mi piacerebbe vedere un'immagine in campo chiaro e a colori magari della stessa surirella...
Anche in pvt se non vuoi intasare il forum.
Saluti Arturo
Buonasera a tutti i membri del forum,
come state? Apro una nuova discussione di approfondimento in risposta ad alcuni messaggi di quella molto lunga intotolata "Zeiss planapo 63x a.n. 1.4" (del 27.2.2017).
Chiedo prima di tutto venia se non intervengo più nel forum, ma il meraviglioso tempo libero che avevo anni fa è partito e ha deciso di abbandonarmi definitivamente (osservate l'orario in cui scrivo...) :-(
Questa discussione mi è stata segnalata da Cielo17 che possiede il mio vetrino test. Dunque, vorrei fare alcune precisazioni:
circa un mese fa ho inviato ad un professore universitario americano mio cliente diversi esemplari (ovviamente non montati, a secco) di Navicula oblonga e Surirella striatula appartenenti allo stesso campione che utilizzo per realizzare il test standardizzato con 9 forme (versione 1) montato in Diatom Cubed.
Oggi mi sono arrivate le prime foto realizzate col SEM indicanti non solo la distanza fra i pori di entrambe le specie fornite (dato utile ai fini del test e maggiormante legato al potere risolutivo del microscopio ottico), ma anche la dimensione dei pori e la distanza tra le strie (rimando ad un interessante articolo dedicato alle misurazioni su Amphipleura pellucida eseguite mediante il SEM:https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q& ... tsouAcjKcQ Si leggano in particolare i dati delle tabelle). In realtà parlando di Navicula oblonga sarebbe più appropriato riferirsi alle "lineole" (presenti nelle strie) e parlando di Surirella striatula sarebbe più appropriato riferirsi alle "areole" (sempre presenti nelle strie).
Ebbene, entro una quindicina di giorni se tutto andrà bene avrò il quadro completo delle misurazioni eseguite anche sui rimanenti esemplari di Navicula oblonga e Surirella striatula del campione, ma posso già anticipare che le distanze fino ad ora misurate tra i pori di entrambe le specie del test (insieme ad altre distanze) sono inferiori rispetto a quelle tra i pori di A. pellucida, come i dati parziali in nostro possesso confermano. Ovviamente inserirò tutto il materiale fotografico eseguito al SEM nonchè le specifiche dei professori che hanno eseguito il lavoro ("Image and measurements courtesy of...") all'interno delle istruzioni (on-line e cartacee) del test e probabilmente seguirà una pubblicazione scientifica ad hoc.

La standardizzazione del test 9 Form Test Plate è garantita in quanto ogni preparato che esce dal mio laboratorio ha sempre le stesse caratteristiche di produzione, ovvero:
- per assicurare la massima risoluzione i frustoli di Diatomea sono montati internamente sulla superficie inferiore del vetrino coprioggetto (e non su vetrino portaoggetto!) avente spessore 0,17 mm. Questo procedimento richiede particolari accortezze di produzione, ma permette di osservare le Diatomee nel migliore dei modi: infatti gli obiettivi a medio e alto ingrandimento sono generalmente costruiti per offrire le migliori prestazioni con uno spessore del coprioggetto pari a 0,17 mm e nel caso del 9 Form Test Plate i frustoli sono posti a questa esatta distanza, senza spazi ulteriori;
- il vetrino coprioggetto è stato fabbricato in Germania appositamente per Diatom Lab ed è caratterizzato da un'elevata qualità ottica;
- ciascuna specie proviene da un preciso campione raccolto in tempi, luoghi e profondità univoci

Questo test è frutto di molto tempo dedicato alla mia ricerca di specie inedite via via più difficili da risolvere (non volevo riproporre specie già ampiamente note e testate fin dall'Ottocento - a parte Triceratium favus, che è stata inserita proprio per onorare gli antichi microscopisti i quali - pur dispondendo di strumenti inferiori a quelli moderni - fecero scoperte sensazionali); in particolare le ultime due specie legate al campione oggetto di questa discussione hanno diversi aspetti morfologici poco noti (e anche sorprendenti per molti microscopisti) che verranno divulgati a breve all'interno delle istruzioni del test ed eventualmente anche in altri sedi.

In ogni caso il mio intento iniziale era quello di creare un test risolvibile con le tecniche di contrasto commerciali (DIC, campo scuro, etc) senza far uso dei vari booster (che infatti per le foto delle istruzioni non ho utilizzato), al fine di esaltare il principio di standardizzazione (in questo senso legato anche alle tecniche di contrasto "commerciali" di cui sono forniti i microscopi: a mio avviso una diatomea risolta con tecniche booster molto legate alla creatività / astuzia del microscopista serve poco per confrontare oggettivamente fra loro marche, modelli, ottiche di proprietari diversi, spesso distanti fra loro); ma se gli ulteriori dati SEM confermeranno l'estrema difficoltà delle ultime due diatomee in oggetto allora creerò al più presto una versione nr. 2 perchè non tutti hanno la proverbiale caparbietà di Arturo e altri amici.

Un abbraccio e cercate di non trasformare i vostri occhi in un paio di oculari (come ahimè è accaduto a me)

Stefano
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arturoag75
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Re: Vetrino test con 9 diatomee (approfondimento). Surirella

Messaggio da arturoag75 »

Sono curioso di vedere i risultati al SEM ma credo che sia difficile paragonare la Navicula oblonga e la Surirella striatula ad altri esemplari moooooolto più "duri".
È vero che i punti sono sempre un rebus ma da quello che so la Surirella sub10 micron presenta circa 20 strie e la Navicula una decina ...per cui facendo un paragone con la pellucida che ne ha anche 40 di strie in 10 micron....(non cito volutamente il gen nitzchia perché è ancora più dura).
Bella l'idea di utilizzare un vetrino test da utilizzare con tecniche "commerciali " senza l'ausilio di boosters,peccato però che le prime costino un fottio di denaro.
Rimango in attesa dei dati SEM!
salutoni
Arturo
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StefanoB
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Re: Vetrino test con 9 diatomee (approfondimento). Surirella

Messaggio da StefanoB »

Ciao Arturo (e un buongiorno a Tutti),

più che al numero delle strie presenti in un dato ingrandimento io rifletterei sulla distanza tra i pori in base al principio del potere risolutivo del microscopio ottico, che come ben sappiamo è la distanza minima tra due punti che lo strumento consente di osservare distinti. Tale distanza in certi casi si può solo misurare correttamente col SEM (a certi ingrandimenti i pixel della fotocamera ovviamente non servono a nulla).
Le due diatomee le ho risolte nel migliore dei modi mediante campo scuro ad immersione (condensatore 1,2/1,4) e con DIC in doppia immersione, ovviamente con obiettivi Oil di apertura 1,3 o 1,4 e di ottima qualità. Come ben appiamo in particolare il campo scuro (per giunta in immersione) e il DIC sono in grado di aiutarci a rilevare la presenza di particolari difficilmente risolvibili con altre tecniche (per esempio il contrasto di fase).
Il test in oggetto inoltre ha le diatomee montate su coprioggetto (e non su portaoggetto) spesso 0,17 mm, di alta qualità ottica, e per giunta gode delle proprietà di Diatom Cubed: se le ultime due specie fossero al contrario montate più semplicemente su portaoggetto e con meno accortezze non sarebbero più risolvibili.
L'idea del test standardizzato pensato per le tecniche commerciali mi è venuta pensando alla maggioranza dei miei clienti, che non sono privati e che quindi possono permettersi più facilmente di avere strumenti senza imperfezioni e forniti dei relativi accessori originali (per esempio una nota azienda che produce microscopi - non è la Zeiss - me ne ha già acquistati una ventina). Puoi immaginare come l'utente commerciale spesso snobbi o non abbia il tempo di utilizzare (o ancora di replicare ogni volta) le tecniche booster come ad esempio l'illuminazione obliqua molto spinta.
In ogni caso anche con le tecniche commerciali l'ultima diatomea è molto difficile da risolvere, in base ai feedback che mi sono arrivati.
Riguardo all'Amphipleura pellucida non avrei avuto grossi problemi ad inserirla, ma si tratta di una specie già ampiamente testata sin dall'Ottocento - il botanico Dr Henri Ferdinand Van Heurck (1838-1909) fu il primo a pubblicare una fotomicrografia con i suoi "dots" - e invece ho pensato di offrire alcune specie inedite in questo senso e montate con estrema qualità e con accorgimenti speciali.
Sia ben chiaro che il mio intervento non ha scopi pubblicitari (i miei prezzi sono più alla portata dell'utente business), ma ci tenevo a chiarire alcuni dubbi legati a questo test (più che altro perchè è prima di tutto il mio lavoro e poi perchè è come se fosse "mio figlio"). In ogni caso in futuro affiancherò ulteriori versioni con altre specie, le collaborazioni con le università e la possibilità di eseguire misurazioni accurate col SEM aiutano in questo senso. Non appena il ciclo di misurazioni sarà completato inserirò le foto al SEM e i dettagli della ricerca anche nel manuale online.
Buona giornata e grazie per avermi letto

Stefano
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arturoag75
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Re: Vetrino test con 9 diatomee (approfondimento). Surirella

Messaggio da arturoag75 »

..ma alla fine, questi dati al SEM???
:think:
Arturo
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