sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Principi di funzionamento, manutenzione, modifica e autocostruzione dei microscopi e dei loro accessori

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ancorato
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sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da ancorato »

Curiosità, impulsività e una buona occasione, mi hanno messo tra le mani un vecchio microscopio con contrasto di fase senza sapere perchè. Sto imparando a usarlo e sulla rete trovo trattazioni su quasi tutto, in particolare sulla teoria, ma ci sono alcune cose pratiche che mi sfuggono:

1) per il contrasto di fase servono obiettivi "ph", viceversa per la visione normale servono obiettivi normali. Il mio microscopio monta una 10x, una 20x ph-p, una 40x ph-p, una 100x a olio. In teoria le lenti per contrasto di fase sono solo 20x e 40x, però riesco a vedere (a mio parere) abbastanza bene in contrasto di fase anche con la 10x e con la 100x e senza contrasto anche con la 20x e la 40x... che cosa mi sfugge?
2) ph-, phv, ph1, ph2, ph3... vedo tante lenti in vendita, ma anche in questo caso: ognuna può essere usata solo con il suo anello, oppure vanno bene anche senza anello o con altri anelli di fase? Il mio condensatore ha 3 posizioni: una tutta aperta, e due differenti anelli, più o meno armeggiando funziona tutto con tutto, nel senso che con qualsiasi combinazione di obiettivo e anello, regolando, riesco sempre ad ottenere un'immagine a fuoco. Potrei ottenere qualcosa di più?
3) il condensatore: anche quando lo uso tutto aperto senza gli anelli per il contrasto di fase devo comunque "metterlo a fuoco", cioè farlo scorrere in alto o in basso per riuscire poi a mettere a fuoco anche con l'obiettivo. Perchè? E' una cosa che va fatta anche sui microscopi senza contrasto di fase? Oppure è legata al fatto che il mio condensatore scorre mentre normalmente no? O magari è legato agli obiettivi "ph"?
4) leggo che alcuni dicono che il 100x funziona bene solo con olio sia sul vetrino che sul condensatore, ma il mio condensatore non arriva a toccare il vetrino! c'è qualche errore di assemblaggio, oppure è sempre legato alla tipologia di microscopio?
5) alcune delle domande nascono perchè ho ancora un posto libero sul revolver: voi che cosa aggiungereste? un bel 4x per facilitare la ricerca iniziale? in questo caso: "ph" o no? oppure un 40x o meglio 60x non a contrasto di fase per avere qualcosa di diverso? o un 100x a contrasto di fase per avere la doppietta con/senza? Potrei vedere qualcosa di diverso se prendessi ad esempio un 40x ph3?
6) l'immagine a fuoco: io mi accontento di quella, perchè al microscopio è tutto bello e affascinante. Ho già visto in alcuni casi che il contrasto di fase mi mette in risalto dei dettagli che senza non si colgono: forse è quello il punto che mi sfugge?

Sono domande un po' banali e alcune magari un po' scontate, però come vi dico sono un principiante assoluto sul tema. E poi certe cose non sono così lampanti confrontando la teoria letta sul web con la pratica fatta a tentoni. Certo è che per il momento non ci starò a spendere soldi e penserò a iniziare a regolarlo bene, pulirlo e guardare cose interessanti, però intanto vorrei iniziare a capire.
Ciao a tutti!
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Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Guido Gherlenda »

Per iniziare non sarebbe male avere il modello del microscopio e quale condensatore.

Le ottiche Ph possono essere utilizzate anche per il campo chiaro, hanno un minor contrasto ma comunque svolgono la loro funzione.

Per il contrasto di fase invece servono ottiche specifiche da usarsi con i relativi anelli, ogni marca ha le sue dimensioni, a volte compatibili ma il più delle volte no.

L'effetto che si vede utilizzando ottiche per il campo chiaro con gli anelli di fase del consensatore non ha nulla a che vedere con il CdF, piuttosto può essere un'obliqua circolare più o meno marcata a seconda dell'accoppiamento.

Non mi risulta che l'altezza del condensatore incida più di tanto con la messa a fuoco, tutti i condensatori di microscopi che non siano giocattoli hanno la possibilità di regolazione verticale.

Il fatto che con tutto si veda di tutto mi fa pensare l'opposto, hai centrato gli anelli tra ottica e condensatore con una lente di amici ( o telescopietto per CdF che dir si voglia)? Il problema non è mai la messa a fuoco ma la centratura, senza sapere che microscopio hai tra le mani è impossibile andare oltre, ad esempio la regolazione in altezza in campo chiaro si sa con il sistema di Kohler, non è un'operazione ad occhio ma calcolata, con il CdF a volte le cose cambiano (spesso l'effetto migliore si ottiene con il condensatore un po' più alto) ma la partenza è sempre la stessa.
Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Zacpi »

Diciamo che la visione microscopica in contrasto di fase è una visione particolare del campione sotto esame, e precisamente è una visione che acquista una profondità, come se si osservasse in 3d, e la messa a fuoco è una conseguenza a ciò, vale a dire che non si ottiene sempre una focale globale, ma si hanno diversi piani che devono essere focalizzati singolarmente a seconda delle esigenze, specie se i campioni hanno uno spessore(di pochi micron).
Generalmente gli obbiettivi usati vanno da 10x a 40x tipo ph, il 100x è abbastanza critico essendo ad olio e praticamente a contatto col ve trino con un certo rischio di rotture.
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Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Guido Gherlenda »

Scusami ma non ho capito: tutti i campioni che abbiano spessore hanno un solo piano di messa a fuoco con qualsiasi tecnica li si osservi, il 100x CdF ha gli stessi problemi dei 100x per il campo chiaro, il preparato deve essere fatto come si deve.
Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da ancorato »

Ciao a tutti e grazie delle risposte. Devo studiare ancora un po', lo vedo... ed ognuno dei vostri interventi mi sarà di aiuto per andare ad approfondire.
Guido Gherlenda ha scritto: 10/02/2022, 0:50 hai centrato gli anelli tra ottica e condensatore con una lente di amici ( o telescopietto per CdF che dir si voglia)? Il problema non è mai la messa a fuoco ma la centratura
Questa è una delle poche cose su cui sono sicuro: la centratura è sbagliata e si vede ampiamente. Avevo già messo in conto di farlo e più o meno ho capito come si fa, ma non ho ancora avuto tempo.

Direi che è meglio che per il momento approfondisca un po' di più le basi, mi farò sentire quando avrò capito un po' di più. :thumbup:
Zacpi
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Zacpi »

@Guido Gherlenda:diversi piani di messa a fuoco li ho più volte osservati con i frustuli di diatomee, personalmente preparati in balsamo del canada, diverse volte non focalizzavo tutto il frustulo sullo stesso piano,certe zone richiedevano variazioni del fuoco, ma succedeva anche su cellule boccali e capelli, sempre in CdF(perfettamente centrato).
Non saprei se possa dipendere dall'obbiettivo che uso, ma succede con un Unitron ed anche con uno Zeiss per CdF.
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Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Guido Gherlenda »

Stiamo dicendo la stessa cosa: tutti i soggetti che abbiano uno spessore superiore al DOF dell'ottica hanno diversi piani di fuoco, ovviamente questi aumentano con l'aumentare dell'apertura numerica e sono proprorzionali allo spessore del preparato, a prescindere dalla tecnica usata.
A titolo di curiosità:

https://www.microscopyu.com/microscopy- ... h-of-focus
https://dovermotion.com/applications-ca ... culations/
Guido Gherlenda
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Re: sul contrasto di fase - domande banali oltre la teoria

Messaggio da Zacpi »

Si, io intendevo dire che la visione con la tecnica Cd F acquista una profondità apparente che migliora molto la percezione del campione in esame, io personalmente trovo che in CdF variando il fuoco e altezza del condensatore si ottengono cambiamenti di aspetto dei campioni molto diversificati rispetto ad altre tecniche, a volte col rischio di ottenere artefatti veri e propri, in certi casi trovo che può essere difficile stabilire una corretta regolazione;molto interessanti i due link che hai postato, specialmente il meccanismo di focusing e inseguimento automatico dei campioni.
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