Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Fotografie, filmati e descrizioni del micromondo animato e inanimato

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Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Vi è mai venuto in mente di voler vedere cosa c’è DENTRO ad una pietra preziosa ?

Ad esempio, quei bei rubini degli orecchini della nonna, se li metto sotto al microscopio, cosa vedo ?
E dentro lo smeraldo che ho regalato alla moglie per il 33 esimo anniversario di matrimonio, che cosa c’è ?

Alle persone normali un simile pensiero non viene, ma io non lo sono e voi men che meno. :lol:

Ed allora partiamo, io comincio e poi voi continuate, ci sarà da divertirci a vedere le reazioni delle rispettive consorti ! :mrgreen:


Iniziamo con gli orecchini della nonna, allarghiamo le griffe e stacchiamo il rubino, che metteremo sotto al microscopio.
Il rubino a basso ingrandimento (10x) ed in luce polarizzata.
Il rubino a basso ingrandimento (10x) ed in luce polarizzata.
Guardando in luce polarizzata ed a basso ingrandimento si notano subito diverse inclusioni ed irregolarità, le vedremo meglio in seguito aumentando gli ingrandimenti.
Si notano molto bene delle linee parallele trasversali, sono le lamine di geminazione, indicano momenti diversi di cristallizzazione e sono indice di origine naturale del rubino.
Piuttosto, adiamo a vedere meglio quelle inclusioni grossolane che si notano dentro la gemma.
Zone di fusione dovute a "ricottura" per migliorare il colore.
Zone di fusione dovute a "ricottura" per migliorare il colore.
Quelle specie di gocce che si vedono sono delle zone di fusione e sono di formazione attuale: una bella abitudine che hanno i produttori di rubini è quella di “cuocerli” ad alta temperatura, al limite della fusione, allo scopo di rendere più vivace il colore del rubino.
Ecco allora che tanti rubini dal colore rosato slavato, diventano immediatamente bellissimi e ricercati rubini “sangue di piccione”. Ma le tracce di micro fusione restano a fare la spia del trattamento subito, attestando immediatamente che per ottenere quel bel colore si è dovuto dare una bella scaldata alla pietra.
Nuvoletta di sottili aghi di rutilo
Nuvoletta di sottili aghi di rutilo
Aumentiamo ancora gli ingrandimenti, ora siamo a 160x complessivi e, semi nascosti sul bordo della pietra, vediamo una bella nuvoletta di aghi di rutilo che, molto probabilmente, erano parte di una ben più grossa impurità, accuratamente scartata durante il taglio della gemma.

E, già che siamo in cerca delle minime inclusioni, passiamo la pietra al microscopio a fluorescenza ed esaminiamo il rubino in luce blu monocromatica.
La fluorescenza fa immediatamente risaltare un cristallo di calcite (giallo-verde) sul rosso omogeneo del rubino.
La fluorescenza fa immediatamente risaltare un cristallo di calcite (giallo-verde) sul rosso omogeneo del rubino.
Guarda, guarda !
Un bellissimo sassolino di calcite che si nasconde dentro al nostro rubino, per fortuna stiamo osservando a 400 ingrandimenti complessivi, altrimenti ci sarebbe veramente da buttare la pietra. :oops:

Pensate a cosa sarebbe successo se mia nonna avesse visto tutto questo !
Gia aveva un gran brutto carattere, figuratevi quante mattarellate che si sarebbe beccato il mio povero nonno. :shock:

(continua)
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Acronauta »

Molto interessante, adesso provo anch'io. Non ho il polarizzatore per lo stereo ma ci adatterò quelli che uso per astronomia.
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vincenzo
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da vincenzo »

Grazie Enotria, mi stati facendo venire voglia di rispolverare i miei vecchi microscopi. Sopratutto nei lunghi piovosi week end autunnali. Dimmi che tipo di illuminazione dovrei acquistare (polarizzata, ultravioletta e non ...) e dove. Ciao e grazie
Pratico il "voyeurismo ed il feticismo" con tante (lenti) e confesso la mia passione per le "mature" (lenti) ...
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Enotria
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

La soluzione più facile per iniziare è certamente quella di utilizzare uno stero microscopio, meglio ancora se attrezzato con la luce polarizzata. Per non ripetermi, trovate le indicazioni sul mio sito a
http://spazioinwind.libero.it/andrea_bo ... scopio.pdf

In questo modo riuscite ad ottenere ingrandimenti fino a 40/60x complessivi. Se poi volete andare oltre le cose si complicano un po', serve un microscopio biologico "truccato" ed una opportuna scelta degli obiettivi, non è certo nulla di complicato, ma per non fare confusione ne parleremo, se vi interessa, in un thread a parte.
Microscopio adattato per la visione delle pietre preziose.
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Obiettivi per microscopio adatti per episcopia ad alto ingrandimento
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

(continua)

E’ ora la volta di una spilla, molto carina, che ha al centro uno zaffiro di cui mia zia Clotilde andava molto orgogliosa.
Smontata la pietra, la mettiamo sotto al microscopio invertito e la illuminiamo con luce polarizzata.
Zaffiro con evidenti piani di geminazione
Zaffiro con evidenti piani di geminazione
La pietra è bella, con delle zone di accrescimento del cristallo molto nette e ben definite. Considerate che le pietre vanno valutate dai gioiellieri a soli 10x, mentre noi la stiamo guardando a 40x complessivi, per cui dobbiamo essere indulgenti con i difetti che vediamo.
Ad ogni modo, le poche inclusioni e la regolarità delle linee di geminazione, unite ad un buon taglio, garantiscono alla pietra una ottima luminosità e bei riflessi.

Curiosando dentro lo zaffiro, scopriamo poi una curiosa nuvoletta a forma di jet, molto ben definita.
Le nuvole o velature assumono tantissimi nomi di fantasia a seconda di dimensione e forma, questa sembra proprio un aereo che vola fra le nuvole.
Nuvola a forma di jet all'interno dello zaffiro.
Nuvola a forma di jet all'interno dello zaffiro.
La sua formazione è tipica dei cristalli che durante la loro formazione sono soggetti a fessurazioni: basta che una goccia di acqua penetri all'interno che immediatamente evapora per il calore e resta così racchiusa all’interno della pietra. Con il raffreddamento il vapore poi condensa in minuscole goccioline di acqua che restano intrappolate per l’eternità: la nostra bella nuvola.

Ma basta che noi aumentiamo gli ingrandimenti del microscopio per poter osservare una per una le nostre piccole gocce di acqua, formatesi milioni di anni fa e li intrappolate per sempre.
A 450 ingrandimenti complessivi è ben evidente la struttura della "nuvola": migliaia di microscopiche goccioline di acqua penetrate milioni di anni fa all'interno del cristallo ancora in formazione.
A 450 ingrandimenti complessivi è ben evidente la struttura della "nuvola": migliaia di microscopiche goccioline di acqua penetrate milioni di anni fa all'interno del cristallo ancora in formazione.
(continua)
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, grazie, molto interessante!
Certo che si potrebbe creare una piattaforma come binomania che parli di microscopia..Su astrotest pubblichiamo recensioni di microscopi, perchè non ci mandi qualcosa?
Pier
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Canale Youtube https://www.youtube.com/c/binomania/?sub_confirmation=1

Siti Web
Binomania.it-Recensioni di binocoli, spotting scope, telescopi astronomici e altro ancora
https://www.binomania.it

Termicienotturn.it-Recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna
https://www.termicienotturni.it
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

(continua)

Da quando esistono le gemme preziose, esiste anche la contraffazione delle stesse pietre, allo scopo di far passare semplici pezzi di vetro colorato per costosi gioielli.
All'inizio si operava un semplice scambio fra pietre simili, ma di valore inferiore, poi, con i progressi della chimica e della tecnica, il processo si è via via affinato, arrivando infine alla "creazione" della pietra preziosa partendo dai singoli costituenti.

E' evidente che una simile tecnica può essere vista come meritoria se dichiarata ed allo scopo di produrre pietre per uso industriale, mentre è truffaldina se fatta di nascosto e per produrre pietre da vendere ai gioiellieri come naturali.

Esaminiamo ora uno dei tanti falsi che la ricercatezza ed il valore delle pietre ha contribuito a creare.

In questo caso il metodo di sintesi riguarda una delle gemme più ricercate, il rubino, ed è il classico metodo Verneuil, che da oltre un secolo ha consentito a dei bravi chimici di sostituirsi alla Natura nel creare le sue gemme, alleggerendo nel contempo il portafogli di tanti signori sprovveduti.
Verneuil.jpg
Della allumina cade poco per volta in un crogiolo, dopo aver trasportato combustibile e comburente. Qui fonde ad una temperatura di oltre 2000 gradi e poi cristallizza per raffreddamento graduale sul fondo della apparecchiatura.

Il risultato è la "boule", una specie di stalagmite da cui si ricaveranno per tagli successivi le nostre pietre.

Ed ecco il risultato degli sforzi dei nostri bravi chimici:
13_1x_Epi_p.jpg

Come vedete, la nostra pietra una volta tagliata e lucidata fa la sua bella figura, anzi non le trovate una impurità neppure a pagarla !
Non considerate i due spigoli spezzati, sono stati rotti appositamente durante le analisi per l'identificazione.

Ma tutti i sistemi di falsificazione lasciano un segno di identificazione, hanno una loro firma esclusiva e la firma del Verneuil sono le linee di accrescimento.
Le linee non sono perfettamente lineari come nelle pietre naturali, ma curve, irregolari e molto ravvicinate e ciò costituisce il "marchio di fabbrica" di questo tipo di falso. In genere occorre esaminare la pietra a ben oltre i 10x classici, ma ad alto ingrandimento le righe sono perfettamente visibili.
13_25x_Inv_p.jpg

Da sempre è in atto una continua battaglia fra chi cerca il modo di “costruire” una perfetta gemma da vendere agli orefici da una parte, ed i periti dall'altra, che, con i vari mezzi della tecnica, cercano il punto debole di ogni sofisticazione.
Questa lotta senza quartiere ha creato una branca molto interessante della gemmologia, che è in continua evoluzione e che, sia da una parte, che dall’altra, garantisce altissimi guadagni a chi la esercita.

(continua)
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Acronauta »

Ti faccio una domanda stupida: se per vedere la differenza tra un rubino naturale e uno ben contraffatto devo metterlo sotto il microscopio, non è che all'acquirente finale della pietra può convenire di più prenderne una artificiale e a basso costo ? Tanto chi se ne accorge ?
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Ed è esattamente quello che fanno molte persone ricche: si fanno fare una copia dei loro gioielli più importanti.

Così, normalmente, il gioiello originale sta al sicuro nel caveau della banca, invece quello sintetico viene fotografato dai cronisti.

Ma, con questo, non si deve pensare che la copia sia un volgare pezzo di vetro, stiamo sempre parlando di un vero rubino, solo che non è naturale, ma sintetico. Il suo valore è e resta lo stesso abbastanza elevato, il costo del taglio della pietra c'è ugualmente, il costo della montatura e delle eventuali pietre accessorie c'è ugualmente.
Certo, la copia vale diverse decadi in meno, ma è ugualmente un bellissimo rubino, indistinguibile da uno naturale se non mettendolo sotto ad un microscopio e guardando, come ho fatto io, a oltre 250 ingrandimenti. Lo puoi anche sbattere sotto il naso di un gioielliere e questi, senza smontarlo ed analizzarlo con strumenti particolari, non è assolutamente in grado di identificarlo.

Come vedi, non è affatto escluso che quella sberla di anello che la moglie del tuo amico, quel patacca dell'avvocato Busillis, porta al dito, abbia montata una pietra sintetica, quindi valga non le varie decine di migliaia di Euro di cui si vanta, ma le molto più modeste 1000/2000 Euro.
Del resto il suo ragionamento è molto semplice: "chi vuoi che vada a pensare che la moglie dell'avvocato Busillis porta al dito una patacca ?"

Se avete il dubbio sulla qualità di una pietra, la prima cosa che vi deve far insospettire non è ne l'aspetto, ne la sua bellezza, ma la sua perfetta purezza.
Anche guardandolo con la classica lente 10x, non vedete la minima inclusione, la minima velatura, la minima bolla, nulla di nulla, è perfetto. :P

Ma non crediate di essere al sicuro, è già da diversi anni che i chimici hanno scoperto il metodo per incorporare alcune impurità durante l'accrescimento del cristallo.
Ve l'ho detto, è una guerra continua: ogni tanto i buoni scoprono come individuare un falso, poi i cattivi scoprono un altro metodo, ancora più raffinato per costruire la pietra e così via, in una lotta senza fine.
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

E veniamo all’ultima delle grandi gemme colorate, lo smeraldo.

Una pietra affascinante, capace di suscitare tutte le fantasie sull’esotico mondo dei cercatori e che gode delle massime simpatie da parte delle nostre signore.

Per fortuna che non ci hanno mai guardato dentro !

Lo smeraldo è una pietra che, per la sua formazione, ha la caratteristica di contenere moltissime impurità, non per nulla viene anche chiamato “lo spazzino della Natura”: difficilissimo trovare delle gemme che non siano impestate da inclusioni, scaglie di mica, bolle di gas, materiali vari fusi, insomma, tutte le schifezze possibili ed immaginabili.
Inclusioni bifasiche ad ala di mosca, scaglie di mica, inclusioni solide, ecc.
Inclusioni bifasiche ad ala di mosca, scaglie di mica, inclusioni solide, ecc.
Naturalmente, ad un normale ingrandimento di 10x non sempre tutte queste impurità sono visibili, ma ad una osservazione più approfondita, la quantità ed il tipo delle inclusioni diventa molto evidente e da origine ad una specie di “firma” della pietra: dal tipo delle inclusioni è facile risalire alla zona di estrazione della gemma, per questo motivo l’analisi microscopica ad alto ingrandimento è molto utilizzata nella valutazione degli smeraldi naturali.
Inclusioni di gas, mica e, ben visibili, impurità solide.
Inclusioni di gas, mica e, ben visibili, impurità solide.

Dato l'alto valore che noi attribuiamo agli smeraldi, è evidente come anche qui ci sia una continua lotta nella sintetizzazione di pietre quanto più possibile simili a quelle naturali.
Data la forte presenza di impurità tipica dello smeraldo, fin dalle prime prove di imitazione si è cercato il modo di includere nella pietra sintetica almeno delle laminette di mica ed altre porcherie.
Per farlo si fa uso di particolari sostanze che fondono all'interno della massa in formazione, rilasciando queste impurità tanto importanti per la identificazione.
Solo che il rovescio della medaglia di questa tecnica è che spesso rimangono dentro allo smeraldo sintetico le tracce del fondente utilizzato per inserire le impurità, facendo così scoprire abbastanza facilmente la sofisticazione.
Ad alto ingrandimento, è ben visibile un residuo di fondente in uno smeraldo sintetico.
Ad alto ingrandimento, è ben visibile un residuo di fondente in uno smeraldo sintetico.
Come vedete non vi è nulla di nuovo, è l'eterna lotta per falsificare in modo perfetto da una parte, per scoprire il punto debole che ne permette l'identificazione dall'altra.

(Continua)
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Re Vega »

Grazie anche da parte mia, ho trovato questo thread veramente interessante e in qualche modo avvincente :thumbup:

Federico
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Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X. 
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da ottaviano fera »

Ringrazio anche io Andrea per questo ottimo corso gratuito di gemmologia e microscopia integrate.
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Non so voi, ma io comincio a stufarmi nel guardare le pietre preziose, tutto sommato sono abbastanza monotone: macchie, velature, impurità, l’unica botta di vita è quando c’è n’è una falsa, ma per il resto sono piuttosto insulse. :twisted: Si, si, ci hai proprio stufato ! :twisted:

Proviamo a passare alle così dette pietre semi preziose, un eufemismo tanto per dire che non valgono nulla, ma che sono lo stesso belle da vedere, per cui un po’ di soldi siete disposti a spenderli ugualmente per averle e questo crea il loro mercato.
Se poi cominciano a spargere la voce che la cristallo terapia è efficace contro la depressione e che ciascun minerale ha la sua "personalità" e discorsi del genere, allora la loro fortuna è fatta.

In genere si tratta di quarzi, più o meno trasparenti, che al loro interno contengono delle inclusioni ben evidenti e che rendono la pietra interessante. In questo modo, ogni pietra è "unica", non ne esistono due uguali.
In genere sono pietre che vengono levigate per aumentarne la trasparenza e tagliate in genere a “cabochon”, cioè a forma di mezza sfera. In questo modo si ottiene in più un effetto lente che permette di ammirare anche i minimi particolari all'interno della pietra e, mediante la superficie piana, consente di appoggiarla come un qualsiasi soprammobile.

Vediamo uno dei pezzi più classici: il quarzo con sottili aghi di rutilo.
Il rutilo è un minerale che spesso cristallizza all’interno del quarzo, ha la forma di sottili aghi di colore rosso dorato che, sotto la luce diretta, creano dei riflessi molto eleganti, giustificando il significato dell'aggettivo "rutilante". :twisted: Subito dopo pranzo anche tu sei rutilante, bella roba ! :twisted:
Quarzo con inclusioni di Rutilo in aghi radi e grossolani.
Quarzo con inclusioni di Rutilo in aghi radi e grossolani.
Considerate che la pietra è appoggiata su di un foglio di carta millimetrata, così avrete meglio la percezione delle dimensioni.
Molto bello per guarnire un paio di orecchini o una spilla, nelle forme più grandi diventa un elegante fermacarte per una scrivania importante. Gli ammassi di rutilo possono essere formati da aghi più o meno sottili, ma sempre molto vivacemente colorati e che cambiano tonalità e riflessi a seconda dell'angolo di incidenza della luce, passando dal color giallo oro al rosso acceso, con tutte le sfumature intermedie.
Una nuvola di colore oro formata da aghi sottilissimi di Rutilo.
Una nuvola di colore oro formata da aghi sottilissimi di Rutilo.


Un'altra pietra semi preziosa che a me piace moltissimo esplorare al microscopio è il quarzo con l’epidoto come inclusione principale. E’ questi un silicato che si presenta in rami giallo-verdi che si intersecano fra loro, talvolta anche compenetrandosi l’un l’altro e, molto spesso, diventano a loro volta base e supporto per ulteriori bellissime cristallizzazioni.
Cabochon ovale in quarzo, con ramificazione di Epidoto.
Cabochon ovale in quarzo, con ramificazione di Epidoto.
Se noi esaminiamo i cristalli di epidoto, li vediamo sotto forma di rami, spesso disposti a formare fasci, di colore molto variabile a seconda delle impurità presenti.
Spesso, basta seguire questi fasci per osservare altri cristalli che si sono formati proprio usando lo stesso epidoto come substrato di sviluppo.
Oltre tutto, dato che questa ultima cristallizzazione è graduale ed avviene molto lentamente nel tempo, i cristalli che si formano hanno spesso forme perfette, come solo si possono vedere nei disegni dei libri di mineralogia.
Lo stesso, particolare ingrandito.
Lo stesso, particolare ingrandito.
In questa foto si possono osservare almeno quattro grossi cristalli ben formati e trasparenti, riuscite ad individuarli ?

In quest'altra foto si notano anche alcuni rami che si “piantano” come chiodi dentro ad altri rami, in un disordine assoluto.
Particolare con rami di Epidoto che entrano in altri rami e formazione di microscopici cristalli.
Particolare con rami di Epidoto che entrano in altri rami e formazione di microscopici cristalli.
Bé, questa volta il cristallo è ben evidente, anche se le sue dimensioni sono di pochi centesimi di millimetro. Guardate che bella la sua cuspide, con la luce che si dissocia in una specie di arcobaleno. :twisted: Mamma mia, Enotria è in vena romantica ! :twisted:

Per rendere meglio l’idea della situazione e di ciò che stiamo osservando, ricordo che la pietra ha un diametro massimo di una decina di millimetri e che le inclusioni che stiamo osservando hanno dimensioni che si misurano in micron e, tanto per complicare le cose, non sono belli liberi ed esposti all’aria, ma sono immersi all’interno di un cristallo di quarzo. :twisted: E allora, quale è il problema ? :twisted:


(Continua)
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da abramo giusto »

Si fa sempre più interessante !!! Grazie mille
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Diogene »

Bellissima presentazione di un argomento molto fascinoso :clap: , ed anche un pò inquietante ! :think:
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Enotria ha scritto:
. . . . . .
Se noi esaminiamo i cristalli di epidoto, li vediamo sotto forma di rami, spesso disposti a formare fasci, di colore molto variabile a seconda delle impurità presenti.
Spesso, basta seguire questi fasci per osservare altri cristalli che si sono formati proprio usando lo stesso epidoto come substrato di sviluppo.
Oltre tutto, dato che questa ultima cristallizzazione è graduale ed avviene molto lentamente nel tempo, i cristalli che si formano hanno spesso forme perfette, come solo si possono vedere nei disegni dei libri di mineralogia.

In questa foto si possono osservare almeno quattro grossi cristalli ben formati e trasparenti, riuscite ad individuarli ?
Dove sono i quattro cristalli ?
Dove sono i quattro cristalli ?
Nessuno che si vuol cimentare nella individuazione dei cristalli ?
Almeno quattro si vedono abbastanza bene, ma dove sono ? :doh:

:wave:
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da 15x60 »

Dai Andrea, indica tu i cristalli! :D
Forse ne ho individuato uno, nell'angolino in alto a sinistra :think: , per gli altri non sono sicuro, cioè, se quello che credo io essere un cristallo (angolo alto-sx) è realmente tale e non un'altra formazione non saprei proprio di quale natura :D , allora potrei averne scorti altri... :idea:

fabio
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Re: R: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Acronauta »

Anch'io indicherei quei due, poi mi pare che si scorga qualcosa in basso verso sinistra. Sto guardando dallo smartphone, non vedo benissimo.

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Enotria
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Ottimo, molto bravi.


Del resto dovete pensare che state guardando dentro ad un blocco di quarzo trasparente e, quello che cercate, è anche lui un cristallo trasparente e bianco.

Infatti, quello che si nota meglio, è solo la perfetta forma prismatica delle punte: assomigliano un po' alla prua di una nave o, meglio, per chi se la ricorda, sembrano la scatolina della Magnesia S. Pellegrino.

Il motivo per cui i cristalli inclusi sono così ben formati, quasi schematici, è che, essendo all'interno di un altro cristallo, la loro formazione è stata lentissima nel tempo, per cui l'accrescimento ha seguito in modo perfetto i canoni della sua struttura.

E sono d'accordo con voi che molti altri cristalli sono presenti, più o meno ben fatti, più o meno visibili, ma tutti bellissimi da individuare, specie se siete con l'occhio incollato al microscopio ed un po' si vede ed un po' no, a seconda di come la luce colpisce il vostro soggetto.
Pare quasi di giocare a guardie e ladri ! :lol:

A questo punto do per risolto il quiz e vi mostro qualche altra immagine simile:
Cristalli iridescenti su sottili aghi di Rutilo.
Cristalli iridescenti su sottili aghi di Rutilo.
Ed infine una immagine che non è stata per nulla facile da ottenere: considerate che siamo all'interno di un cristallo e stiamo osservando a ben 320 ingrandimenti complessivi !
Riflessi iridescenti a 320 ingrandimenti: luce in episcopia e in diascopia, entrambe polarizzate.
Riflessi iridescenti a 320 ingrandimenti: luce in episcopia e in diascopia, entrambe polarizzate.


Vista la vostra bravura, vi propongo un altro quiz:
Quarzi ialino con inclusioni di Epidoto e Rutilo
Quarzi ialino con inclusioni di Epidoto e Rutilo
In questo caso, in mezzo a tanta confusione di cristalli, ne compare uno completamente diverso dagli altri, riuscite a vederlo ?

Per avere la percezione delle dimensioni, la pietra è fotografata sopra ad un foglio di carta millimetrata e, nella prossima puntata, con il microscopio faremo una zoommata per andare a vederla meglio: l'importante è che voi abbiate sempre presente quali sono le sue reali dimensioni.

:wave:
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Siamo così arrivati all'ultima puntata, ma come è buona regola anche nelle telenovele chilometriche propinate in TV, lasciamoci una porta aperta, non si sa mai. ;)

Come avevo già preannunciato, questa volta faremo solo una zoommata dentro ad un sassolino di quarzo trasparente, nulla di più.

Vi avevo lasciato alle prese con una immagine di un quarzo con delle inclusioni piuttosto comuni, rami di Epidoto ed aghi di Rutilo, ma con un altro microscopico cristallo che normalmente non si rinviene nei quarzi.

Riguardiamo la foto:
La freccia indica il cristallo da esaminare.
La freccia indica il cristallo da esaminare.
Ora la freccia ci indica il cristallo che attira la nostra attenzione: una piccolissima formazione, di un bel colore rosso rubino, anzi, non possiamo darlo per certo, ma potrebbe anche essere un vero rubino cresciuto sulla base di un ramo di Epidoto.
Confrontando le sue dimensioni con quelle dei quadretti di carta, 1x1 mm, dovremo ingrandirlo un bel po' per vederlo per bene.

Nella immagine successiva siamo a 32 ingrandimenti, quindi lo stiamo guardando come se utilizzassimo un buon microscopio stereo, e notiamo che non è solo, ma anche altri cristalli simili sono presenti nella zona.
Se guardate bene, potete anche notare che il quarzo, durante la sua formazione, ha subito delle forti pressioni che lo hanno spezzato e proprio da queste fessurazioni deve essere penetrato il magma fuso che poi ha dato origine ai nostri "rubinetti".
Siamo a 32 ingrandimenti, la linea rossa indica una probabile rottura del quarzo.
Siamo a 32 ingrandimenti, la linea rossa indica una probabile rottura del quarzo.
Pensate per un momento a che razza di calore e di pressione si è trovato a dover sopportare questo sassolino, prima di venir scavato e riportato alla luce. :o


Ma proseguiamo nel nostro viaggio all'interno della nostra pietra e portiamoci a 100 ingrandimenti. Ora gli stereo microscopi sono ormai fuori gioco, nessuno di loro potrebbe arrivare a questi ingrandimenti con questa risoluzione, per cui, detta alla John Belushi: "quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare ". :lol:
A 100 ingrandimenti, con la nuvoletta di gas che lo fa sembrare un piccolo vulcano.
A 100 ingrandimenti, con la nuvoletta di gas che lo fa sembrare un piccolo vulcano.
Si vede ora distintamente che sopra al cristallo rosso vi è un pennacchio, come il Vesuvio quando fuma. Quando il cristallo si è fratturato ed il magma è penetrato dentro spinto da pressioni spaventose, per prima cosa si è formata una nuvoletta di gas che ha creato una specie di camera vuota sul cui fondo, adagio adagio, si è formato il cristallo, prendendo come "seme" di partenza la parete del ramo di Epidoto.

Andiamo oltre, siamo ora a 200 ingrandimenti, sempre in luce polarizzata e con illuminazione dall'alto.
La linea immaginaria che congiunge le tre inclusioni ci indica la zona di frattura.
La linea immaginaria che congiunge le tre inclusioni ci indica la zona di frattura.
Se con la mente immaginate di congiungere le tre inclusioni rosse, avete l'indicazione della zona in cui è avvenuta la fessurazione.


Ormai anche il microscopio che abbiamo utilizzato fino ad ora è arrivato ai suoi limiti ottici, è ora di cambiare marcia. :dance:

Passiamo ad un microscopio invertito, illuminiamo il nostro quarzo da sopra con una luce radente e noi andiamo a guardarlo da sotto. Nel valutare le immagini, considerate però che il mio microscopio invertito ha una lente di raddoppio delle immagini, che appariranno quindi molto più grandi del dovuto.
In questo caso l'illuminazione è radente invertita, l'ingrandimento complessivo è di 500x.
In questo caso l'illuminazione è radente invertita, l'ingrandimento complessivo è di 500x.
Secondo me, questa è l'immagine più bella della nostra inclusione e la definizione, considerate le condizioni di ripresa, è veramente elevatissima.

Ed allora, già che ci siamo, sfondiamo il muro dei mille ingrandimenti complessivi: per farlo stiamo operando in immersione omogenea in modo da ridurre al minimo le riflessioni spurie.
In pratica il quarzo è immerso in una vasca piena di Benzoato di benzile, che ha lo stesso indice di rifrazione del quarzo, poi sul fondo vi è una sottilissima lamella di vetro, sotto ancora vi è dell'olio per immersione che collega otticamente il vetrino di fondo alla lente dell'obiettivo.
In questo modo, dal quarzo fino alla lente dell'obiettivo, si ha sempre lo stesso indice di rifrazione, riducendo così al minimo le riflessioni.
E con questo, sfondiamo il muro dei 1000x complessivi !
E con questo, sfondiamo il muro dei 1000x complessivi !

Con questo, almeno per ora, chiudiamo qui, spero che sia stato interessante per voi e che, almeno un poco, vi abbia incuriosito.

:wave: :wave: :wave: :wave: :wave: :wave:
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da 15x60 »

Grazie mille Andrea, incredibilmente interessante ed affascinante; bella la tua narrazione, avvincente, ho letto con la curiosità tipica di quando si legge un giallo, dritto sino in fondo per scoprire al fine.
Davvero grazie!

fabio
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Ti devo dire Fabio che anche per me è stato un vero e proprio viaggio, affascinante e misterioso come può esserlo affrontare un ambiente sconosciuto e dover risolvere problemi completamente diversi dai soliti.

Inoltre, mentre l'esame delle gemme preziose era un dovere, per cercare delle tecniche che permettessero di ottenere risultati ottimali, la successiva escursione nel mondo dei quarzi trasparenti è stato un viaggio piacevolissimo: le mie tecniche si erano già affinate e la scoperta delle inclusioni è diventato un viaggio in un mondo che non avrei mai potuto immaginare.

Se poi unisci alla tecnica per "vedere", anche un po' di informazioni che ti permettono di "capire" cosa e come è avvenuto, allora ti sembra di viaggiare all'interno della pietra e di riviverne assieme le vicissitudini.

Sarebbe prematuro ampliare qui il discorso, ma se qualcuno volesse cimentarsi ed intraprendere questo viaggio, me lo dica ed avrà tutto l'aiuto possibile.
Allegati
Cristalli di Uranocircite in luce UV
Cristalli di Uranocircite in luce UV
Quarzo con efflorescenze dendritiche di Manganese.
Quarzo con efflorescenze dendritiche di Manganese.
Lamelle di Ematite, incluse in quarzo jalino.
Lamelle di Ematite, incluse in quarzo jalino.
Andrea

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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da 15x60 »

Bellissime immagini Andrea, davvero ricche di fascino! :thumbup:
Prima o poi pure io mi doterò di un microscopio...ne ho sempre avuto il desiderio. :)

fabio
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Drake
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Drake »

Ciao a tutti :D
Ho letto questo interessantissimo thread aperto dal sempre inestimabile Andrea, ed ho pensato di dare il mio umile contributo, in merito alla possibilità di realizzarsi un microscopio in luce polarizzata spendendo poco. Ecco l'atricolo: http://www.microscopy-uk.org.uk/mag/ind ... udget.html , è relativo ad un Lomo Biolam, ma penso che le idee espresse possano essere facilmente applicate a qualunque strumento.
Ciao a tutti,
Piero :D


Bino: Vixen BT80M-A. Konus 20x80. Zeiss Binoctem 1Q 7x50. Swift Newport 10x50. Bell&Howell 8x40. Hawke Frontier PC 8x42.
Tele: Acro Bresser R152 @F8, Mak SW 127. HEQ5 PRO MarkII.
Altro: Canon 500D + MZ5M + SPC900NC. Microscopio Zeiss Standard RA.
http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)
Bacchisio
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Bacchisio »

Ciao a tutti,
i minerali preziosi sono belli da fuori ma ancora più spettacolari per chi ha la possibilità di vederli da vicino con un buon microscopio.
Ci sono leghe straordinarie e molto diverse l'una dall'altro.
Molto belle le immagini.
Saluti a tutti.


__________________
Il negozio dove vendere pietre preziose al miglior prezzo > comproro.net
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

.

Guarda guarda chi si rivede, il mio vecchio articolo sulle inclusioni nelle pietre ! :lol:

Ti ringrazio per averlo riproposto, è stato un lavoro che mi è piaciuto tantissimo.

Il tutto è iniziato con un perito CTU del tribunale di Roma che mi contatta per avere indicazioni sul modo migliore per fotografare l'interno delle pietre preziose, in modo da ottenerne una identificazione sicura. Dopo il primo scambio di idee, mi arriva a casa un pacchetto di campioni con rubini, smeraldi, zaffiri, per fare le mie prove.
I campioni appena arrivati
I campioni appena arrivati
Il grosso merito di questa ricerca è che mi ha costretto a studiare per bene il problema della ripresa di oggetti in episcopia ad alto ingrandimento, passando dai soliti 40x dei microscopi stereo, ai 400x e poi ben oltre, fino a riprendere piccolissime inclusioni di pochi micron ad oltre 1000x.
Rubino in episcopia a 320x, granulo di calcite.
Rubino in episcopia a 320x, granulo di calcite.
Il seguito naturale è stato poi la ricerca delle inclusioni anche nei quarzi e nelle ambre, con l'aumento progressivo delle difficoltà nella ripresa dei sempre più minuti particolari.


La conclusione delle prove si è avuta quando mia nipote Elettra, con la complicità di mia moglie, ha sequestrato due rubini uguali (il 3 ed il 4) e ne ha fatto degli orecchini, mentre il rubino n. 2 è diventato il pendente di una collanina.

Ma si può lavorare così ? :doh:

:wave:
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Re: Giocando con le pietre preziose (racconto a puntate)

Messaggio da Enotria »

Visto che è ricomparso il quiz dei cristalli da individuare, per chi ci ha provato ecco una risposta parziale (ve ne sono altri meno evidenti):
Epidoto in Quarzo_2_x.JPG


:wave:
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