Lieberkuhenia II
Moderatore: Enotria
Lieberkuhenia II
Un saluto a tutti gli amici del forum.
Qualche anno fa ho postato un intervento su questo affascinante organismo... ora lo aggiorno con le osservazioni di questi giorni
I foraminiferi di acqua dolce sono rari, Lieberkuehnia è uno di questi ed a me è capitato di vederne, in più di quarant’anni di microscopia amatoriale, due volte soltanto, questa è la seconda! A differenza di qualche anno fa che l'organismo è morto in pochi mituti schiacciato dal vetrino coprioggetto, questa volta mi sono organizzato per questi eventi straordinari: lo sto mantenendo vivo nella sua goccia d'acqua-universo in un'atmosfera satura di acqua, che ne impedisce l'evaporazione, con parametri come temperatura e ph controllati. Così è una settimana che ogni tanto contemplo con ammirazione questo predatore microscopico straordinario, che facendosi i fatti suoi sta compiendo il suo ciclo biologico I foraminiferi sono organismi antichissimi presenti nelle acque fin dal Cambriano, 530 milioni di anni fa ed i loro gusci calcarei hanno nel tempo formato interi strati di rocce sedimentarie e sono una componente fondamentale delle nostre Dolomiti. I foraminiferi vivi sono emozionanti da vedere al microscopio, e lieberkuehnia non è da meno: la cosa che sorprende di più è la vasta rete di pseudopodi, anastomizzati fra loro, che può raggiungere 15-16 volte le dimensioni del guscio, una vera e propria rete, quasi una ragnatela, molto diversa dagli pseudopodi così comuni nelle amebe. E’ una specie onnivora che si nutre sia di diatomee che di ciliati, amebe e addirittura dei pluricellulari rotiferi e nematodi, cosa sorprendente per un organismo unicellulare. La digestione avviene per lo più all’esterno, nell’ampia rete di pseudopodi e quindi il materiale digerito viene portato verso il centro, nel video è ben visibile come la materia organica si trasmetta, simultaneamente, sia dall’esterno verso il guscio che dal guscio verso l’esterno, un effetto che ricorda le connessioni neuronali ed è molto bello da vedere dal vivo. Come capita anche ad alcune grandi amebe questo foraminifero può avere molti nuclei, anche fino a duecento ed il numero dei nuclei non è in relazione alla grandezza della cellula. Nel 1971 Netzel dimostrò che le specie di acqua dolce sopravvivono bene anche in una mistura di acqua di mare, assumendo così che si tratti dello stesso organismo: una specie ubiquitaria, presente nei più diversi abitat, ma ricerche recenti fatte da Holzman nel 2003 su analisi del DNA mostrano una differenza fra specie di acqua dolce e quelle marine, cosa che forse porterà in futuro alla definizione di nuove specie.
Ho provato ammirazione per gli studiosi che hanno e stanno dedicando così tanto tempo a questo organismo, ma è comprensibile: è affascinante, è molto raro e difficile da ottenere in coltura e questo rallenta ulteriori studi per carpirne i segreti, sulla sua ultrastruttura al microscopio elettronico, cosa che invece esiste ampiamente già da decenni per altri organismi.
Come dice O. Wilson: “ciascuna specie merita che dei ricercatori vi dedichino la loro carriera e storici e poeti la celebrino”.
Quando abbiamo occhi per vedere la Vita ci sorprende e ci ammalia e andrebbe protetta, questa Vita, anche solo per principio di precauzione. Non la conosciamo, la vastita è complessità della vita, stiamo appena comprendendo la biologia del nostro organismo e quasi ogni giorno nuove scoperte mediche rivoluzionano il nostro modi di comprenderlo. E in confronto quello che sappiamo degli altri organismi che popolano il pianeta e nulla.
Un uomo veramente Sapiens difenderebbe anzitutto la "poesia della diversità", anche solo per principio.
(per saperne di più su lieberkuhenia: Acta protozoologica, anno 2009 N°48 pag 111-117)
[youtube]nyowsY8pfzY[/youtube]
Qualche anno fa ho postato un intervento su questo affascinante organismo... ora lo aggiorno con le osservazioni di questi giorni
I foraminiferi di acqua dolce sono rari, Lieberkuehnia è uno di questi ed a me è capitato di vederne, in più di quarant’anni di microscopia amatoriale, due volte soltanto, questa è la seconda! A differenza di qualche anno fa che l'organismo è morto in pochi mituti schiacciato dal vetrino coprioggetto, questa volta mi sono organizzato per questi eventi straordinari: lo sto mantenendo vivo nella sua goccia d'acqua-universo in un'atmosfera satura di acqua, che ne impedisce l'evaporazione, con parametri come temperatura e ph controllati. Così è una settimana che ogni tanto contemplo con ammirazione questo predatore microscopico straordinario, che facendosi i fatti suoi sta compiendo il suo ciclo biologico I foraminiferi sono organismi antichissimi presenti nelle acque fin dal Cambriano, 530 milioni di anni fa ed i loro gusci calcarei hanno nel tempo formato interi strati di rocce sedimentarie e sono una componente fondamentale delle nostre Dolomiti. I foraminiferi vivi sono emozionanti da vedere al microscopio, e lieberkuehnia non è da meno: la cosa che sorprende di più è la vasta rete di pseudopodi, anastomizzati fra loro, che può raggiungere 15-16 volte le dimensioni del guscio, una vera e propria rete, quasi una ragnatela, molto diversa dagli pseudopodi così comuni nelle amebe. E’ una specie onnivora che si nutre sia di diatomee che di ciliati, amebe e addirittura dei pluricellulari rotiferi e nematodi, cosa sorprendente per un organismo unicellulare. La digestione avviene per lo più all’esterno, nell’ampia rete di pseudopodi e quindi il materiale digerito viene portato verso il centro, nel video è ben visibile come la materia organica si trasmetta, simultaneamente, sia dall’esterno verso il guscio che dal guscio verso l’esterno, un effetto che ricorda le connessioni neuronali ed è molto bello da vedere dal vivo. Come capita anche ad alcune grandi amebe questo foraminifero può avere molti nuclei, anche fino a duecento ed il numero dei nuclei non è in relazione alla grandezza della cellula. Nel 1971 Netzel dimostrò che le specie di acqua dolce sopravvivono bene anche in una mistura di acqua di mare, assumendo così che si tratti dello stesso organismo: una specie ubiquitaria, presente nei più diversi abitat, ma ricerche recenti fatte da Holzman nel 2003 su analisi del DNA mostrano una differenza fra specie di acqua dolce e quelle marine, cosa che forse porterà in futuro alla definizione di nuove specie.
Ho provato ammirazione per gli studiosi che hanno e stanno dedicando così tanto tempo a questo organismo, ma è comprensibile: è affascinante, è molto raro e difficile da ottenere in coltura e questo rallenta ulteriori studi per carpirne i segreti, sulla sua ultrastruttura al microscopio elettronico, cosa che invece esiste ampiamente già da decenni per altri organismi.
Come dice O. Wilson: “ciascuna specie merita che dei ricercatori vi dedichino la loro carriera e storici e poeti la celebrino”.
Quando abbiamo occhi per vedere la Vita ci sorprende e ci ammalia e andrebbe protetta, questa Vita, anche solo per principio di precauzione. Non la conosciamo, la vastita è complessità della vita, stiamo appena comprendendo la biologia del nostro organismo e quasi ogni giorno nuove scoperte mediche rivoluzionano il nostro modi di comprenderlo. E in confronto quello che sappiamo degli altri organismi che popolano il pianeta e nulla.
Un uomo veramente Sapiens difenderebbe anzitutto la "poesia della diversità", anche solo per principio.
(per saperne di più su lieberkuhenia: Acta protozoologica, anno 2009 N°48 pag 111-117)
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"Ciascuna specie merita che dei ricercatori vi dedichino la loro carriera e storici e poeti la celebrino... poichè noi ne facciamo parte, il destino della creazione è tutt'uno con il destino dell'umanità."
E.O. Wilson
[web_site]http://www.tiandihe.org[/web_site]
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Re: Lieberkuhenia II
Soggetto tanto bello quanto raro!
Il video è stupendo, soprattutto quando si vedono "luccicare" tutti quegli pseudopodi!
Il video è stupendo, soprattutto quando si vedono "luccicare" tutti quegli pseudopodi!
Il mio blog di microscopia ottica ed elettronica: https://nidhoggmicroscopy.wordpress.com/
Re: Lieberkuhenia II
Il video e' meraviglioso, il soggetto anche e l'autore e' davvero fortunato nei suoi prelievi.
Re: Lieberkuhenia II
Grazie Duna, grazie Paolo. Adesso voglio vedere cosa combina! In una settimana si è sbarazzato di quasi tutte le diatomee a disposizione... gliene aggiungerò delle altre
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Re: Lieberkuhenia II
Dante sei un mito.. bravissimo!!!
Re: Lieberkuhenia II
Ma dalle a me le Diatomee, altro che a quella bestiaccia!
Oppure fagli ripulire i frustuli che poi ci penso io a trovargli l'utilizzo!
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Re: Lieberkuhenia II
Meraviglioso semplicemente!
so che non hai bisogno di suggerimenti. ma se possiedi un vetrino concavo fai così:
trasferisci il materiale su un coprioggetto, attendi qualche minuto che l'organismo si sia ancorato ad esso e poi capovolgi tutto sulla concavità; in questo modo non sarà schiacciato dal peso del coprioggetto ma non andrà nemmeno al fondo lasciando i suoi"filamenti" adesi al coprioggetto e tutti sul medesimo piano focale!
arturo
so che non hai bisogno di suggerimenti. ma se possiedi un vetrino concavo fai così:
trasferisci il materiale su un coprioggetto, attendi qualche minuto che l'organismo si sia ancorato ad esso e poi capovolgi tutto sulla concavità; in questo modo non sarà schiacciato dal peso del coprioggetto ma non andrà nemmeno al fondo lasciando i suoi"filamenti" adesi al coprioggetto e tutti sul medesimo piano focale!
arturo
Re: Lieberkuhenia II
Cosa dire ancora ?
Ho già aggiornato Galleria e Didattica integrando con il tuo ultimo post.
Ho già aggiornato Galleria e Didattica integrando con il tuo ultimo post.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Ogni oggetto ha la sua storia,
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Re: Lieberkuhenia II
Proprio così non ci avevo mai pensato! Ci provoarturoag75 ha scritto:Meraviglioso semplicemente!
so che non hai bisogno di suggerimenti. ma se possiedi un vetrino concavo fai così:
trasferisci il materiale su un coprioggetto, attendi qualche minuto che l'organismo si sia ancorato ad esso e poi capovolgi tutto sulla concavità; in questo modo non sarà schiacciato dal peso del coprioggetto ma non andrà nemmeno al fondo lasciando i suoi"filamenti" adesi al coprioggetto e tutti sul medesimo piano focale!
arturo
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E.O. Wilson
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- Maurizio Gazzaniga
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Re: Lieberkuhenia II
Bellissimo. Questi sono davvero difficili da trovare.