PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

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tonyrigo
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PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Mi permetto di aprire un post su questo argomento, essendosi praticamente esaurito quello simile, ma non uguale a riguardo del CANON 10X42 L.

Secondo me, come ho già scritto nell'altro 3D, gli stabilizzati danno innegabili vantaggi, a fronte soltanto di un pò di aumento di peso.
Ma non saranno 300 g. che uccidono qualcuno ...

Vorrei però spendere 2 parole su di una categoria di stabilizzati che è del tutto a se.

Mi riferisco al NIKON (FUJINON) 14X40 che è semplicemente incredibile.
Infatti, se non è a livello del CANON 10X42 L (certamente il miglior stabilizzato come qualità, almeno tra quelli che ho provato), ha di suo l'impossibile capacità di consentire le osservazioni in qualunque occasione, compreso quella di essere a bordo di un elicottero, di un aereo, di un'auto in fuoristrada, di una moto, ecc.

E' semplicemente incredibile cosa riesce a fare: la prova targa si fa tranquillamente in autostrada...

Quando l'ho ricevuto, qualche mese fa, non credevo ai miei occhi: non era possibile, secondo me, poter osservare perfettamente le montagne, immobili, da un'autovettura lanciata a 130-140 km/h in autostrada.
Poi ho provato anche fuoristrada ed è lo stesso.

Semplicemente incredibile.

Sarebbe da provare lo ZEISS 20X60, di cui dicono meraviglie anche per la qualità ottica (ma dicono anche molto male a riguardo della sua robustezza), che ha anche lui 5° +/- di compensazione.
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da -SPECOLA-> »

tonyrigo ha scritto:Sarebbe da provare lo ZEISS 20X60, di cui dicono meraviglie anche per la qualità ottica (ma dicono anche molto male a riguardo della sua robustezza), che ha anche lui 5° +/- di compensazione.
Meraviglie non proprio; sia ottiche che non.
Almeno a giudicare da quello che è già stato scritto su questo forum e altrove:
viewtopic.php?f=36&t=966&p=6947&hilit=#p6947
viewtopic.php?f=36&t=3709&p=37152&hilit=#p37152
viewtopic.php?f=36&t=3789&p=37920&hilit=#p37920
viewtopic.php?f=36&t=4201&hilit=#p42043
viewtopic.php?f=36&t=4318
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da -SPECOLA-> »

Personalmente, essendo la mia attività prevalentemente astronomica e non gradendo i brevi slittamenti di immagine che utilizzando binocoli stabilizzati, quando capitano percepisco come momentanee microsfocature dei contorni, preferisco l'immagine ferma di un buono strumento su stativo.
Per questo non possiedo un binocolo stabilizzato; in pratica per quello che ci faccio io con i binocoli, non ne ho l'esigenza.
Ormai mi sono abituato a star comodo ad osservare il cielo e con un buono stativo ad hoc, non devo nemmeno far fronte al peso dello strumento e di conseguenza alla stanchezza fisica.

Inoltre sono sempre dell'avviso che tutto quello che NON c'è non si romperà mai.
Più precisamente, quando si paga il bellissimo strumento stabilizzato, nel conto c'è pure l'elettronica.
Elettronica che, rispetto all'ottica e alla meccanica, è decisamente meno durevole (si chiama MTBF e se si considera anche l'OBSOLESCENZA PROGRAMMATA...).
Chi non è proprio a digiuno di ELETTRONICA, sa benissimo che un condensatore elettrolitico non è fatto, né pensato per durare una vita e questo è soltanto un semplice esempio fra i tanti possibili.
Anche SENZA ESSERE catastrofici, bisognerà COMUNQUE tener sempre presente che verrà il giorno in cui il binocolo, per essere stabilizzato dovrà per forza venir messo su stativo.
Di primo acchito questa cosa non è di per sé sconvolgente; si tenga però presente che anche così (e la medesima cosa vale spegnendo la stabilizzazione) si sarà costretti a portarsi appresso "zavorra" inutile.
Zavorra che è stata pagata insieme allo strumento e che ripaga in "peso" diventato inutile (virgolettato, perchè con questo termine ora non mi riferisco soltanto alla sua accezione principale).
Inoltre, entrando nel computo, bisogna considerare anche che l'elettronica in questo contesto si può annoverare a ragione tra i fattori che concorrono alla svalutazione economica dello strumento nel tempo, oltre ad esporlo ad una percentuale di guasto maggiore, perché è indubbio che più aumentano le funzionalità e più aumenta la possibilità che qualcuna possa guastarsi e che l'elettronica sia penalizzante rispetto alla vita utile di un oggetto, beh, questo non lo dico io.
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tonyrigo
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

@SPECOLA

Condivido in toto il Tuo pensiero: per il tipo di osservazione che a Te interessa, lo stabilizzato non serve a nulla ed è - anzi - controproducente.

Il mio pensiero è però rivolto a chi osserva altre cose: panorami, oggetti, animali, ecc.

Qui il vantaggio è indubbio, per non dire della possibilità (con alcuni come il NIKON di cui dicevo) di poterlo utilizzare in movimento su veicoli, cosa straordinaria ed all'antitesi totale rispetto al Tuo utilizzo.

Quanto alla durata per il rischio elettronico ...

Beh, è vero solo in parte.

Se è vero che il mio vecchio 10X50 ZEISS JENA che ho avuto in dono quando ero un bambino negli anni 60', unitamente alla mia prima REFLEX (MINOLTA SRT 101), funziona ancora come il primo giorno, è anche vero che le mie due SONY A100 del 2006 dopo 12 anni funzionano ancora entrambe perfettamente: perfino le batterie non perdono un colpo!

Invece una delle mie vecchie ed ultracinquantenni MINOLTA SRT 101 ha perso la funzionalità dell'esposimetro TTL ...

Certamente quello che non c'è non si rompe, come diceva H. FORD, però debbo dire che in campo fotografico (in quello dei binocoli non so, ma penso, anzi spero, sia lo stesso) non ho trovato quel fenomeno di obsolescenza programmata che si trova ad esempio in certi elettrodomestici.

Qui l'obsolescenza c'è solo perché la tecnologia va avanti e quello che era all'avanguardia oggi, domani è superato.

Non perché la lavatrice si rompe dopo 5 anni (questa è la media dell'obsolescenza programmata), mentre la lavatrice della mia defunta mamma dopo 40 anni funziona ancora perfettamente ...
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da -SPECOLA-> »

Si tratta di elettronica "recente", quella degli stabilizzati e per questo la vita utile appare lunga.
Io personalmente possiedo computer portatili degli anni '80, che funzionano acora benissimo con le batterie originali; idem rtx.
Si tratta però di eccezioni e non della regola.
L'esempio che ho menzionato è eloquente; il condensatore elettrolitico della lavatrice, del telefonino, della TV o di qualunque altra cosa, non è diverso da quello che partecipa alla cicuiteria elettromeccanica di uno stabilizzatore ottico.

ELETTROMECCANICA = con parti in movimento le cose si complicano.
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piergiovanni
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao a tutti. Bella idea , quella di aprire un argomento riguardo gli stabilizzati.
Io ci ho rimuginato su per anni e anni, comprando, vendendo, ricomprando, cambiando formato .
Anni fa ho osservato la Natura con TUTTI i formati Canon disponibili, tuttavia per essere breve citerò le mie impressioni riguardo all’utilizzo del Canon 10x42 usato spesso contro lo Swarovski EL 10x42 e lo Zeiss SF 10x42 e il Canon 15x50 utilizzato contro lo Swarovski 12x50.

Canon 10x42 vs Swarovski 10x42.
Premesso che l’ottica Canon è molto bella, con ottimi colori e un’eccellente tropicalizzazione sono – purtroppo- poco d’accordo su chi cita, come fattore non essenziale, il peso. Se si è soliti camminare ore, alla ricerca di rapaci, la differenza rispetto all’EL e allo SF si nota eccome. Soprattutto se si sta con il naso all’insù’ per molto tempo. Il fattore si ridimensiona, in parte, utilizzando la bretella da spalla.
Il Canon 10x42 era vincente nell’osservazione di oggetti statici, come ad esempio, i nidi di corvi, nibbi et similia, dove, stanco per la risalita, ero in grado di percepire maggiori dettagli. Tuttavia i problemi principali che mi hanno fatto desistere dall’utilizzarlo nell’osservazione naturalistica si sono rivelati due: presenza di maggiori riflessi nelle osservazioni in controluce, scarsa capacità dell’IS di seguire, focheggiando, un soggetto veloce come un falco pellegrino e spesso una “semplice” poiana.
Penso che anche Abramo che è venuto spesso con me potrà dire la sua. Di fatto con gli amici di Astor abbiamo portato il 10x42 per qualche uscita e poi è rimasto, a riposare, a casa.

Canon 15x50 vs Swarovski 12x50.

In questo caso la scelta fu rapida. Avevo bisogno di un binocolo con maggior potenza per riconoscere i rapaci a mano libera. Il Canon 15x50 sembrava la scelta migliore, poiché speravo che l’IS fosse lievemente più performante rispetto al mio 18x50. Vendetti il 18X ad un astrofilo e mi feci mandare in prova il 15x50.
Lo utilizzai per solo week-end, osservando vari rapaci e alla fine ritornò in Canon. L’ottica era buona, per carità, soprattutto in proporzione al prezzo di acquisto, ma non era in grado di fornire il contenimento dell’aberrazione cromatica, la luminosità, la nitidezza e il contrasto del più costoso 12x50. Ricordo delle stupende immagini dell’aquila biancone e di varie poiane che si stagliavano nel cielo, a 12X, in maniera così contrastata, netta e precisa da non far rimpiangere i tre ingrandimenti in più forniti dal giapponese.
Inoltre, l’IS aveva evidenti problemi a stabilizzare e continuare a focheggiare per osservare il volo a festoni dei rapaci. Ovviamente anche la resa crepuscolare, quando molti rapaci tornano ai nidi, era a favore del binocolo austriaco.

Personalmente uso ancora gli stabilizzati ma mi limito a osservare il paesaggio, il cielo e solo qualche soggetto posato.
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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tonyrigo
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Buona sera PIERGIOVANNI,

Ti ringrazio molto tanto per aver apprezzato l'apertura del 3D, quanto per il Tuo importante contributo a riguardo.

In fondo sei il ns. "guru" ...!!!

E' verissimo che ogni oggetto, ogni apparecchiatura ha il suo utilizzo dedicato.

Sono un grande appassionato di fotografia (e collezionista), 40 anni fa pro per un brevissimo periodo, e non utilizzo i binocoli per osservare avifauna (poiché non faccio foto di avifauna), ma per lo sport: SCI e SPORT MOTORISTICI.

Li uso soprattutto nello SCI dove posso vedere e giudicare il gesto sportivo di un atleta anche a grande distanza (sono maestro di sci da oltre 40 anni).

Il 10X42 CANON è agganciato sempre nelle mie sessioni fotografiche sulla neve all'imbracatura dove stanno appese anche le diverse fotocamere necessarie.

Per questo non ho il problema del trasporto: o sono sugli sci, o sono a piedi, ma è talmente tanto il peso di tutto il resto che 0,3 kg di differenza non li sento: ho sempre circa 15 kg. almeno di attrezzatura appesa ...
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da Westley »

Io il mio Canon 12x36 lo trovo fantastico nel panning stabizzato ancor più che nei soggetti statici...gusti.
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da Fabio 68 »

Avere uno stativo sempre a portata di mano senza doverlo portare non è cosa da poco. Si rinuncia a un po' di ergonomia, di leggerezza su alcuni modelli, e si ha il tutto nello spazio di un binocolo.
La scelta dipende ovviamente da fattori soggettivi su modi e scopi d'utilizzo dell'oggetto. Nei miei, lo stabilizzato e il tradizionale convivono benissimo, almeno quanto gli zoom con i fissi nel corredo fotografico.
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piergiovanni »

Certamente: dipende dai gusti personali. Non è detto, infatti, che negli anni a venire prediligerò uno stabilizzato. Del resto sono il pazzo che ha venduto e ricomprato tre volte l'Aspectem e due volte l'Highlander, quindi, mi ritengo l'ultima persona a poter parlare di scelte razionali. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piero »

i vantaggi degli stabilizzati credo siano innegabili; ho avuto per un po' di tempo un canon 12x36 ma non mi sono mai trovato troppo bene per lo "sfarfallio" in certo condizioni di luce, un po' meglio con il 10x30, ma credo sia proprio solo una questione personale di abitudine e impieghi. Lo Zeiss 20x60 l'ho provato anni fa ma non mi ha entusiasmato.
Mi sono invece trovato bene con i canon nell'impiego astronomico (15 e 18x) ove quel microsfarfallio che notavo nel terrestre sul cielo risultava assente
Ho l'impressione che ci vorrebbe una via di mezzo circa i gradi di stabilizzazione tra il grado scarso dei canon e i 5 gradi " da elicottero" dei fujinon; forse un 3 gradi potrebbe essere il giusto compromesso (mi pare esista un nikon ma i "rumors" ne parlano tutti male).
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da -SPECOLA-> »

"Sfarfallio" , scarsa capacità dell’IS di seguire, focheggiando, un soggetto veloce, peso e il fatto che personalmente percisco molto bene la differenza fra un'immagine stabilizzata e una ferma, sono i motivi principali che finora non mi hanno convinto ad averne uno; complice anche quello che è il mio uso dei binocoli (prevalentemente astronomico).
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Pubblico una mia personale classifica della mia principale collezione di binocoli ( preciso che i primi 2, quelli più scarsi, non li ho più) di cui 3 stabilizzati e 4 zoom.

Preciso che sono miei pareri personali, con un approccio a questi strumenti da "fotografo" quale sono.
A me i binocoli servono soprattutto per vedere meglio quello che poi fotograferò con il lungo fuoco di turno.

Per cui mi sono limitato ad esaminare sotto il profilo ottico NITIDEZZA, ANGOLO DI CAMPO, LUMINOSITA' e DOMINANTI CROMATICHE, tutte le altre cose che i puri osservatori apprezzano (e che servono per carità) a me non servono e non mi fanno propendere per un modello rispetto ad un altro.

A me serve soprattutto vedere quello che ad occhio nudo non vedo e magari con il supertele stento ad individuare e per questo non faccio lunghe osservazioni.
Insomma nitidezza prima di tutto, poi angolo di campo ed in certe occasioni (ma meno) luminosità.
Ho messo anche le dominanti cromatiche che, in verità, non mi spostano, ma in certe occasioni (ZEISS JENA) sono evidenti.

Mi scuso fin d'ora per eventuali inesattezze, ma ripeto, questo non è il mio campo ed una prova di "sensazioni" e non strumentale ha sempre i suoi limiti.

Ecco qui le mie impressioni:

11° - BRESSER 7-36X50 Spezial Zoomar– voto 4,5
ANGOLO DI CAMPO --> scarso;
NITIDEZZA --> sufficiente – insufficiente (al massimo ingrandimento);
LUMINOSITA' --> sufficiente -– insufficiente (al massimo ingrandimento);
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> buona in generale, anche se molto plasticosa, , però non ci sono giochi;
NOTE GENERALI--> una vera delusione, è buio anche a 7X (per il tipo di ingrandimento), ha un angolo di campo ridottissimo ed in tele è pessimo.
Pensavo fosse una buona lente, sulla carta, ma mi sono sbagliato di brutto …

10° - DORR Danubia High Performance Zoom 12-66X70 – voto 5
ANGOLO DI CAMPO --> scarso;
NITIDEZZA --> buona a 12X, sufficiente a 36X, insufficiente a 66X;
LUMINOSITA' --> sufficiente;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> pessima in generale, non solo è molto plasticoso, ma ha anche un gioco di 3-4 mm nell'oculare di sinistra (sulla ghiera di MF), il che è ovviamente inaccettabile.
I giochi meccanici sono inaccettabili e plasticosi oltre misura.
Va detto che, unico tra tutti (salvo il CANON 10X42), ha delle conchiglie oculari retrattili, anche se non così ben fatte come i CANON e molto meno sporgenti (e quindi efficienti).
NOTE GENERALI--> dei problemi meccanici ho già detto, ma ha anche un altro grande difetto: il tappo dell'ottica.
E' difficilissimo da estrarre poiché tiene insieme le due lenti ed è di platica dura; in pratica una volta inserito, per toglierlo si deve ricorrere all'aiuto divino, reclamandolo più volte …:fsmile::fsmile::fsmile:
Peccato, a tavolino l'avrei dato vincitore, invece è una vera delusione.
Otticamente sarebbe da sufficienza e più, ma meccanicamente assolutamente no: alcuni millimetri di gioco nell'oculare di sinistra lo bocciano senza indugio, a meno che non sia un difetto del mio solo esemplare.


9° - BSB BARYUM MC 7-21X50 - voto 6
ANGOLO DI CAMPO --> scarso;
NITIDEZZA --> buona – sufficiente (al massimo ingrandimento);
LUMINOSITA' --> buona – sufficiente (al massimo ingrandimento);
DOMINANTI CROMATICHE --> azzurrino;
NOTE MECCANICHE --> per essere un giapponese degli anni 80 non è neanche male, purtroppo ci sono molte piccole macchie sugli oculari o sui prismi (non ho ben capito);
NOTE GENERALI--> è sufficiente per gli anni e per essere uno zoom, per essere un 7X è poco luminoso.

8° - PENTAX 8X24 – voto 6,5
ANGOLO DI CAMPO --> scarso;
NITIDEZZA --> buona;
LUMINOSITA' --> sufficiente;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> buona in generale, a quasi 30 anni di distanza non perde un colpo e si che ha girato mezzo mondo e la sua custodia lo dimostra ampiamente …;
NOTE GENERALI--> sono le dimensioni il suo punto di forza: è grande come 3 pacchetti di sigarette e molto leggero; è il classico binocolo da portare sempre con se in moto, bici, trekking, ecc.
Ovviamente soffre sotto il profilo della qualità di osservazione, ma piuttosto che non avere niente con se, meglio piuttosto …

7° - ZEISS JENA DEKAREM 10X50 – voto 7,5
ANGOLO DI CAMPO --> ottimo;
NITIDEZZA --> molto buona;
LUMINOSITA' --> buona;
DOMINANTI CROMATICHE --> giallino;
NOTE MECCANICHE --> 50 anni dopo è sempre una roccia, con tutte le ghiere che girano precise e dolci come il primo giorno, straordinario sotto questo profilo, anche perché è stato il binocolo da me più usato in assoluto, un vero carro armato che mi accompagna da oltre da 50 anni a questa parte.
NOTE GENERALI--> nel confronto è uscito bene, ma me lo ricordavo meglio, salvo che nella meccanica risente il peso degli anni e non è che sia poi così tanto luminoso.
Ma è un baluardo di antica qualità, con il quale ho convissuto per tanto tempo.
Ma tanto tempo è – d'altronde – passato da quando ero bambino …


5° - ZENIT 10-50 – voto 8
ANGOLO DI CAMPO --> buono;
NITIDEZZA --> ottima;
LUMINOSITA' --> buona;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> anche lui ha 50 anni, è sempre una roccia, ma troppo roccia: il nottolino centrale della MF è molto duro da azionare, probabilmente si è seccato il grasso, ZEISS è molto meglio sotto questo profilo;
NOTE GENERALI--> otticamente va un pelo meglio dello ZEISS 10X50, ed è un pelo più luminoso e non ha la dominante giallina, peccato per l'angolo di campo più ridotto e per la MF di cui ho fatto cenno prima;

5° - BRESSER Spezial Zoomar 12-36X70 – voto 8
ANGOLO DI CAMPO --> scarso;
NITIDEZZA --> ottima – buona (al massimo ingrandimento);
LUMINOSITA' --> buona;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> buona in generale, anche se molto plasticosa, però non ci sono giochi di nessun tipo: sembra fatto in metallo come risultato finale, ma è un tutta plastica;
NOTE GENERALI--> è lui il vincitore della sfida tra zoom, la definizione è davvero interessante per essere un zoom e al massimo ingrandimento si riduce, pur rimanendo accettabile, in tele la MF diventa critica, ma è normale per un 36X.
Solo l'angolo di campo è ridotto, ma lo è in tutti gli zoom.
Buona invece, per il tipo di prodotto, la luminosità.

4° - CANON 18-50 IS AW – voto 8,5
ANGOLO DI CAMPO --> buono (ottimo per l'ingrandimento);
NITIDEZZA --> quasi ottima;
LUMINOSITA' --> buona;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna
NOTE MECCANICHE --> anche questo è un orologio svizzero, digitale;
NOTE GENERALI--> è leggermente inferiore al modello di punta CANON come nitidezza, però ha anche quasi il doppio dell'ingrandimento, contrariamente a chi dice il contrario la stabilizzazione funziona perfettamente anche con questo ingrandimento.
Francamente è il binocolo che uso di più in paesaggistica.
Mentre negli eventi sportivi il 10X42 CANON la fa da padrone.

3° - ZEISS JENA BINOCTEM 7X50 voto 9
ANGOLO DI CAMPO --> ottimo (il migliore in assoluto, complice il 7X);
NITIDEZZA --> ottima, a livello del vincitore CANON;
LUMINOSITA' --> ottima (allo stesso livello del CANON);
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> 50 anni e non dimostrarli! Assolutamente perfetto in ogni suo particolare.
NOTE GENERALI--> confrontato con gli altri mi ha davvero impressionato. E' un binocolo che ho sempre sottovalutato, ma è una lama ed è luminoso.
Perde di poco dal CANON 10X42 perché non è stabilizzato e, nonostante qualcuno forse la possa pensare diversamente, anche un 7X leggermente “vibra”. I CANIKON stabilizzati no.

2° - NIKON StabilEyes 14X40 – voto 9+
ANGOLO DI CAMPO --> ottimo per essere un 14X, buono in assoluto;
NITIDEZZA --> ottimo;
LUMINOSITA' --> buona;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> è molto particolare come impugnatura, essendo rettangolare e non tondeggiante, la robustezza meccanica invece sembra essere ottima ed è stagno;
NOTE GENERALI--> è lui il vincitore sotto il profilo della stabilizzazione, è in grado di stabilizzare perfino i sobbalzi di una vettura che si muove fuoristrada e - sotto questo profilo - è impagabile.
Starà sempre nella mia JEEP…
Perde di un pelo dal CANON per la luminosità (solo buona) ed è poco ergonomico, sia per la forma inusuale, sia soprattutto per il posizionamento dei 3 pulsanti per la stabilizzazione.
Quest'ultima poi ha 2 livelli di stabilizzazione: normale (circa +/- 2°) ed elevata (circa +/- 5°).
In quest'ultimo modo è in grado di stabilizzare, come ho detto, praticamente tutto.
Ha solo questa funzione la controindicazione che quando si osserva qualcosa in movimento lo stesso non è fluido, perché la stabilizzazione crede ci sia un forte scossone e cerca prima di tenere ferma l'inquadratura e poi riparte, il che è un po' fastidioso, ma basta passare alla basse stabilizzazione e l'effetto è come nel CANON.
La stabilizzazione, al contrario del CANON che è silenziosissimo, è un po' rumorosa: si sentono i giroscopi girare con un ronzio continuo.

1° - CANON 10X42 IS L WP – voto 9,5
ANGOLO DI CAMPO --> ottimo;
NITIDEZZA --> ottima;
LUMINOSITA' --> ottima;
DOMINANTI CROMATICHE --> nessuna;
NOTE MECCANICHE --> un orologio svizzero, ma digitale e stagno;
NOTE GENERALI--> il vincitore sotto tutti i profili (salvo la stabilizzazione), mi ha stupito per una cosa che avevo sottovalutato: a suo tempo avevo scritto, confrontandolo con il 7X50 ZEISS che anche al quasi buio il CANON consentiva di vedere qualcosa di più rispetto al 70X50, pur essendo meno luminoso, grazie alla stabilizzazione che migliora la capacità di percepire i particolari.
Facendo questa prova non più al buio, ma (verso le 17.00 in inverno) con luce calante, ho capito una cosa: non è solo la stabilizzazione che consente al modello di punta di CANON di vedere meglio (sia pur di poco) rispetto al 7X50, ma ... la luminosità propria.
Incredibilmente è ugualmente luminoso allo ZEISS 7X50, pur essendo un 10X42.
Insomma un indice di luminosità di poco meno di 18 (CANON) da la stessa sensazione di luminosità di un 55 (ZEISS), segno evidente della bontà delle lenti giapponesi, ma forse anche del fatto che 50 anni differenziano i vetri dei due attrezzi...
So che è un nonsenso sotto il profilo della fisica, ma è così!
Del resto anche il BRESSAR ZOOM 7-36/50 è buio anche a 7X e secondo la fisica dovrebbe essere luminoso quanto lo ZEISS…
L'angolo di campo di questo CANON è il migliore in assoluto rispetto a tutti, salvo ovviamente il più aperto 7X50 ed inoltre la particolare conformazione degli oculari consente di essere davvero “preso” dall'immagine, di entrarci dentro, cosa assolutamente opposta a tutti gli ZOOM provati oggi che danno proprio la sensazione contraria.
Un difetto: se hai il sole basso e a 45° da dietro il suo raggio luminoso filtra negli oculari, creando la vista di due palline luminose, nonostante le palpebre degli stessi siano alzate al massimo, cosa fastidiosa e che costringe a “schermare” la luce sull'oculare con una mano.
Per questo non prende il massimo punteggio, ma si ferma a 9,5.
Senza questo problema sarebbe la perfezione.
Poco male perché anche con una sola mano la stabilizzazione inchioda l'immagine.

Grazie dell'attenzione.
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piergiovanni
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, grazie per la tua eccellente disamina.
La luminosità del Canon 10x42 non raggiunge quella dei Top di Gamma. Un conto è la capacità di discernere un dettaglio grazie alla luce, un conto quella di mostrare un soggetto al crepuscolo.
Ho avuto modo di comparare il Canon 10x42 sia all'EL 10x42 che allo Zeiss HT 10x42 e mi è parso sempre un po' meno luminoso.
Il tuo risultato dipende dagli anni del tuo 7x50 e dalla dispersione della luce nel suo treno ottico, dovuta a vari fattore. Non è quindi in grado di reggere il confronto con gli attuali 7x50.
Poi ovviamente intervengono molti fattori: se era veramente buio, se le tue pupille erano perfettamente dilatate...e altro ancora.

Puoi fare una prova non molto precisa, ma spesso utile. Accosta una fotocamera compatta - impostata in priorità di apertura - all'oculare dei binocoli. Il binocolo che ti mostrerà una posa di tempo piu' alta sarà quello piu' luminoso.
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ tonyrigo

Quoto ZENITH Vs. ZEISS. :thumbup:
Non è il marchio che rende un'ottica più o meno buona. ;)
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Grazie Pier degli apprezzamenti e dell'intelligente consiglio per misurare la luminosità di un'ottica.

Proverò di sicuro.

Nel frattempo mi sono reso conto che a questo punto devo prendere un luminoso per provare.

Meglio il vecchio, ma sembra validissimo binocolo zeiss dialyt 8x56 T*P, oppure il più recente Docter Nobilem 8x56 bga?

Attendo consiglio ...

Quanto a ZENIT Vs. ZEISS JENA, eh si, è stata una grossa sorpresa per me.

Il vecchio ZEISS, come ho scritto, mi sembrava 50 anni fa di una qualità inarrivabile, ma non sapevo che in grande madre Russia nel frattempo ne avevano fatto una probabile copia che andava meglio ...!!!
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Tony, il Nobilem è fuori produzione.
Diciamo che in quella fascia di prezzo sono ben allineati come prestazioni globali (luminosità compresa) il Docter ED OH 8x56 e il Minox HG 8x56, non so come vada il nuovo Minox BL HD 8x56 perché mi dovrebbe arrivare in prova fra qualche settimana.
Se hai pazienza di aspettare...potrebbe rivelarsi una ottima soluzione
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Però, Pier,

mi pare che il discorso "luminosità" quantomeno apparente e stabilizzazione, fosse già stata da Voi presa in considerazione e soprattutto valutata per noi "veci" (io ho da poco girato la boa dei 60 ...).

Qui:

https://www.binomania.it/comparativa-8x5 ... repuscolo/
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da tonyrigo »

Dimenticavo:

La mia domanda tra il vecchio ZEISS ed il vecchio MOBILEM è perché ho trovato entrambi nel mercato dell'usato (il NOBILEM proprio qui).
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Re: PREGI e VIRTU' degli STABILIZZATI

Messaggio da piergiovanni »

Ciao: hai ragione. Ricordo molto bene cosa scrivemmo Paolo, Maner ed io: per tale motivo, volli provare nel corso dei mesi successivi il 10x42 Canon con altri Top per uso prettamente naturalistico.
In quel frangente - al crepuscolo e con la vista adattata al buio - evinsi come il Canon fosse meno luminoso nel mostrare dei caprioli in una radura.
Presumibilmente la sera della prova che portò alla stesura dell'articolo, le circostanze erano dissimili.
In linea di massima conta molto di più la dilatazione della nostra pupilla che la luminosità del binocolo. Se proviamo a sfruttare un binocolo con pupilla d'uscita di 7mm e la nostra è solo di 4 mm, sarebbe come tentar di far entrare l'acqua di un idrante dentro un bicchiere. :mrgreen:
Ritengo che nel tuo caso sia meglio conoscere qualche appassionato che possa farti usare un luminoso 10x56 o 8x56 per trarre le tue personali impressioni che saranno- senza dubbio - le migliori per te.
Buona giornata!
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