luninosità miyauchi

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piero
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luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

ieri ero al telefono con Piergiovanni e tra le varie cose mi raccontava di come ricordasse che i miyauchi da 100m fossero sempre un po' più luminosi rispetto ad altri odierni 100 mm messi in parallelo sullo stesso oggetto celeste, pur impiegando oculari meno sofisticati e vetri ED ormai obsoleti; difficile dire perché e probabilmente i motivi sono più di uno ma mi sono ricordato di una vecchia discussione che ho ritrovato e vi propongo ove viene spiegato come miyauchi impiegava schemi ottici molto originali; è quindi possibile che c'entri anche questo: un binocolo, molto più di un telescopio, data la presenza di prismi, non è fatto solo di vetri di alta qualità ma anche di progetto ottico.
Il succo della questione la trovate qui con gli schemi a pagina 4 del topic indicato ( con un'entusiastica sintesi di Ottavino Fera) ma per completezza è utile partire anche dalla pagina precedente
viewtopic.php?f=36&t=5139&hilit=roba+da ... i&start=45
buona lettura
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Airy
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Airy »

Confermo anch'io questa impressione, avendo confrontato fianco a fianco in varie sessioni il Miyauchi Pleiades 60 achro ed il Nexus 70ED.
Il Miya con i suoi oculari propietari 22x, ed il Nexus con la coppia di serie da 20x.
Non solo il Pleiades e' sensibilmente piu' luminoso, nonostante l'apertura inferiore, ma e' anche cromaticamente piu' neutro e gradevole; il Nexus al confronto fa tendere tutto al giallo.
Quest'ultimo aspetto lo si nota benissimo sulla Luna, ma anche su alcune componenti azzurre di stelle doppie che tendono a virare al verde.
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Acronauta
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Acronauta »

piero ha scritto: 18/05/2019, 9:21un binocolo, molto più di un telescopio, data la presenza di prismi, non è fatto solo di vetri di alta qualità ma anche di progetto ottico.
assolutamente, Piero, considera solo il numero di superfici aria/vetro in più con cui hai a che fare rispetto a un rifrattore ordinario, ogni superficie rappresentando sia una potenziale perdita di luce sia un'occasione per ulteriori aberrazioni che vanno opportunamente corrette.

Ogni prisma introduce aberrazione sferica in misura proporzionale allo spessore del prisma e inversamente proporzionale alla quarta potenza del rapporto focale. I prismi hanno effetto anche sulla correzione cromatica, che viene alterata rispetto a come esce dall'obiettivo perché il prisma va a spostare la posizione relativa dei fuochi in misura proporzionale all'indice di rifrazione e allo spessore ottico del prisma: se si equipaggia un binocolo con un obiettivo apocromatico bisogna sincerarsi che lo sia ancora dopo che la luce ha attraversato i prismi.

Poi c'è la qualità del prisma, cioé le tolleranze con cui le superfici vengono lavorate, e cosa può succedere se i prismi sono di cattiva qualità si può leggere ad esempio qui. Ancora, c'è la purezza del vetro e le sue caratteristiche ottiche, l'efficacia dei trattamenti ecc.

Poi ci sono gli oculari, e un binocolo ben ingegnerizzato dovrebbe averne di fatti apposta per ottimizzare le prestazioni degli obiettivi e dei prismi invece di lasciare che sia l'utilizzatore a trovare quelli giusti.

Sì, è decisamente più complesso di un telescopio :wave:
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Samuele
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

In quella discussione si afferma che i Nexus adottano lo stesso "sistema" Miyauchi, cioè ultilizzano solo metà prisma di Schmidth, e mi risulta che anche i prismi degli APM, e presumo a questo punto che gli Oberwerk non siano da meno, lavorino in quel modo.
Quindi se fosse vera l'ipotesi iniziale, la risposta non sarebbe nel modo di utilizzo dei prismi...IMHO :think:
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piero
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

mah.... è molto difficile da dire e sarebbe tutto da verificare. Come dicevo questo potrebbe essere UN elemento, non certo l'unico, se no non si spiegherebbe perché il nexus possa montare oculari astronomici da 31.8 mentre nel miyauchi gli oculari sono dedicati da 34 mm e non c'è verso di far pescare fuoco a un qualsiasi oculare astronomico standard se non nella versione a 90° e rimuovendo i portaoculari originale ( la foto sotto è un miya 100 90° con TV panoptic 24 mm: l'autore da me contattato svariati anni fa mi scrisse che sul 45° non era possibile proprio per il pescaggio del fuoco)
Così, seguendo il giusto ragionamento di Raf, il 77 e il 60 hanno invece oculari dedicati più piccoli da 27-28 mm (o 24 ? ora non ricordo con precisione).
Bisognerebbe sentire Adriano Lolli che ne pensa per capire come stanno le cose e vedere che magari non sia possibile modificando lo schema dell'oculare.
bj 100 con tv 24.jpg
PS: chiedo venia per il refuso nel titolo del topic
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

Premesso che del miyauchi 20x-37x100 a 45° ed usato a 37x, ne ho un ricordo eccezionale ed unico sulla galassia di ANDROMEDA, per quelle famose tracce di ruggine che percepivo fra le spire della galassia e mai più viste con altri 100mm, però oggi un moderno binocolone APO, tipo il mio APM ED APO FPL-53, è surrealmente luminoso e nitidissimo, oltre che totalmente apocromatico persino a 147x con due PLANETARY ED da 3.2mm/60°. :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piergiovanni »

Ciao ragazzi, che dire? Ultimamente sto cercando di "disintossicarmi" dalla mia estrema sensibilità all'aberrazione cromatica e ho deciso di guardare con occhi differenti molti progetti tedeschi e giapponesi di qualche anno fa.
Per anni avevo disdegnato- ad esempio- il Fujinon 16x70 ed ora che lo sto riutilizzando da settimane non posso che apprezzarne le caratteristiche. E' molto nitido, contrastato e luminoso, soprattutto al crepuscolo, dove molti altri binocoli mostrano un alone diffuso ai bordi del campo. Un eccellente obiettivo acromatico, di alta qualità, unito a prismi della medesima fattura, mostrano nelle condizioni più' difficili la loro supremazia. Non vorrei riparlare dello Zeiss AS 150 acromatico...dato che siamo nel settore binocoli.
Riguardo al Miyauchi 100..non so che dire. All'epoca fui molto entusiasta dell'arrivo del cinesone 23-41x100, poi provai dozzine di altri binocoli angolati. Qualche anno fa, quando osservai nuovamente nel Miyauchi di Paolo Monti, rimasi alquanto stupefatto della resa su M81, M82 e M31. Al centro del campo il vecchio nonnetto giapponese mostrava una luminosità- di poco- superiore a quella di un performante prodottodi recente costruzione che aveva- ovviamente- dalla sua ben altri pregi, primo fra tutti l'utilizzo di oculari astronomici.
C'è anche da considerare che piu' lenti= piu' dispersione , seppur i trattamenti anti-riflesso moderni siano eccellenti. Guardate ad esempio la trasmissione dichiarata da Swarovski per l' Habicht 7x42 (96%) che ha una schema ottico composto da poche lenti.
Gli esempi che potrei citare sono molti, ad esempio il vecchio prismi di Porro, Minox BP "un rasoio" molto luminoso ma con semplici oculari Kellner rovesciati.
Penso che alla fine la ricetta vincente della Miyauchi fosse composta da pochi ingredienti: un progetto ben studiato, oculari con schema ottico semplice e obiettivi acromatici di alta qualità.
Lo riproverei volentieri in una sfida meramente crepuscolare per verificare le mie impressioni nell'uso astronomico.
Peccato che non lo facciano piu' era, oltretutto, un esempio per cio' che concerne il design, la leggerezza e le rifiniture, insomma: "Old school"
Poi, ragazzi, volete mettere la compattezza del 77 mm. Spettacolare.
Buona notte a tutti
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piergiovanni »

Guardate la differenza fra i vari binocoloni e il MiIya da 100. (Che nostalgia degli eventi su da Corrado)
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meeting_Binomania_Agosto_2016_007.jpg
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

Giovanni Bruno ha scritto: 18/05/2019, 21:36 Premesso che del miyauchi 20x-37x100 a 45° ed usato a 37x, ne ho un ricordo eccezionale ed unico sulla galassia di ANDROMEDA, per quelle famose tracce di ruggine che percepivo fra le spire della galassia e mai più viste con altri 100mm, però oggi un moderno binocolone APO, tipo il mio APM ED APO FPL-53, è surrealmente luminoso e nitidissimo, oltre che totalmente apocromatico persino a 147x con due PLANETARY ED da 3.2mm/60°. :thumbup: :wave:
ciao Giovanni,
è una contraddizione che fa riflettere perché teoricamente quelle tracce di ruggine dovresti allora vederle ancor meglio , eppure mi pare di capire che non accada....
una precisazione sul miya 77 che ho avuto e ora forse rivorrei per tanti motivi: pesa 2.5 kg e sta in una scatola da scarpe: mai più rivisto un angolato da 80 mm di simile compattezza/leggerezza; per la cronaca ha lo stesso gruppo primi-oculari del pleiades da 60 mm, avuto in contemporanea anche quello
L1010509.jpg
L1010511.jpg
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da stevedet »

piergiovanni ha scritto: 18/05/2019, 22:25 Riguardo al Miyauchi 100..non so che dire. All'epoca fui molto entusiasta dell'arrivo del cinesone 23-41x100,
Caro Piergiovanni, l'acquisto del mio 23-41x100, che ancora oggi utilizzo con piacere, fu pesantemente causato proprio dall'entusiasmo della tua prova pubblicata su Binomania e dalla successiva comparativa col Miyauchi di Piero.
Ricordo anche che provai a comprare proprio il tuo esemplare, perché nel frattempo la ditta GHT aveva chiuso i battenti e per un lungo periodo nessun rivenditore in Italia era interessato ad importare quel binocolo, ma in quel momento non eri ancora disposto a cederlo. Poi un giorno scoprii che APM lo vendeva...
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

PIERO, confermo, ne il NEXUS da 100mm a 45° a qualsiasi ingrandimento e ne l'IBIS da 100mm a qualsiasi ingrandimento e neppure il mio attuale APM ED APO da 82mm, mi hanno mostrato la benchè minima traccia di ruggine in M31.

Ma anche il MIYAUCHI, a 20x100 era piuttosto scadente su M31, solo a 37x100, si accendeva lo spettacolo.

Io ho sempre pensato che la magia era tutta negli OCULARI PROPRIETARI da 37x, altrimenti sarebbe stato inspiegabile il fallimento con gli oculari di serie da 20x ed il falimmento con l'uso di due OR PENTAX da 9mm luminosissimi, per 55x.

Altro discorso è la favolosa compattezza dimensionale del MIYAUCHI da 100mm, una cosa quasi incredibile, ma la foto comparativa con un 100mm APM non lascia dubbi. :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

PIERGIOVANNI, concordo in pieno per sua maestà il FUJINON 16x70, di NITIDEZZA ESOTERICA e di un bel CAMPO SPIANATO, ma pure una certa aberrazione cromatica che solo oggi attribbuisco alla ricerca della nitidezza senza compromessi .

Oggi abbiamo tanti binocoli 15x70 ACRO, anche economici, che hanno meno aberrazione cromatica, ma solo perche l'aberrazione cromatica viene nascosta sotto il tappeto e nel fare ciò si ottiene una pessima nitidezza ed un campo molto curvo.

Unica grave mancanza del FUJINON 16x70, per un uso su su soggetti in rapido movimento di avvicinamento ed all'ontanamento era ed è ancora, l'assenza di una messa a fuoco centralizzata di alta qualità.

Questa mancanza mi indusse a privarmene. :thumbup: :wave:
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Samuele
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

Come forse qualcuno ricorderà, visto che è per quello che ho iniziato a scrivere in questo forum, ho posseduto un GHT 20-40x100, un binocolo con obiettivi a tripletto che aveva i barilotti portaoculari da 31,8 mm, ma nessun oculare astronomico riusciva a pescarvi il fuoco (tranne il TeleVue ploss da 40mm)
Il motivo è che aveva pochissimo back focus per cui era necessario "abbassare" il fuoco degli oculari per pescare quello del binocolo.
Fu un lavoro che mi realizzò la Columbia Optics con alcuni suoi oculari Konig, che sul binocolo risultavano più trasparenti e luminosi di quelli in dotazione.
Questo per dire che il discorso del pescaggio del fuoco dipende esclusivamente da scelte progettuali (cioè lunghezza focale degli obiettivi, posizionamento dei prismi nello schema ottico con conseguente maggiore o minore loro grandezza) che credo abbiano poco a che fare con il tema di questa discussione.
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Samuele
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

Giovanni Bruno ha scritto: 19/05/2019, 8:19 PIERO, confermo, ne il NEXUS da 100mm a 45° a qualsiasi ingrandimento e ne l'IBIS da 100mm a qualsiasi ingrandimento e neppure il mio attuale APM ED APO da 82mm, mi hanno mostrato la benchè minima traccia di ruggine in M31.
Penso che piuttosto sia stata una combinazione favorevole di posto giusto + momento giusto + strumento giusto.
Queste combinazioni si verificano sempre più raramente, vuoi per il peggioramento della qualità del cielo, vuoi perché si diventa più grandi...
E date le premesse, credo proprio che, salva una situazione particolarmente fortunata, oggi come oggi non ci sia Miyauchi o altro che "tenga"
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

In verità vedevo la ruggine in M31, dal tetto piano condominiale di casa mia, in posizione di media periferia e sopratutto senza LUNA e con vento di FON in essere.

Ma nella stessa serata a distanza di un solo minuto, se rimontavo i 20x, M31 era spettrale ed insulsa.

Le visioni delle tracce di ruggine in M31, viste con il MIYAUCHI solo e soltanto a 37x100, le ho avute per moltissimi anni e con me vari astrofili, sia giovanissimi che molto vecchi e scomparse di colpo, dopo aver venduto il MIYAUCHI e comprato subito dopo il NEXUS, sia a 23x100 che a 41x100, ed a qualsiasi altro ingrandimento avessi applicato, mai più ho visto M31 così imponente e con le tracce di ruggine.

Anche PIERO ha avuto la mia identica esperienza con il suo MIYAUCHI da 20x-37x100 a 45°, visioni scialbe a 20x e visioni da infarto a 37x :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

Mi hai incuriosito, ma la curiosità resterà insoddisfatta, non essendo uno strumento molto diffuso.
Poiché però bisogna essere razionali e non credere ad incantesimi o magie, possiamo dedurne che in quel caso si sia trattato di una felice combinazione di vetri/trattamento antiriflesso/campo apparente/pupilla di uscita che riusciva ad esaltare le caratteristiche di alcuni oggetti.
Il fatto, inoltre, che la cosa non funzionasse a 20x dimostra, a mio avviso, la casualità di tale effetto, cioè che non fosse stato scientificamente previsto, ma sia piuttosto derivato da quello che qualcuno potrebbe chiamare "colpo di c..lo".
E questo è un aspetto che la dice lunga sulla specifictà o adeguatezza degli oculari "dedicati" :thumbup:
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Acronauta
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Acronauta »

Samuele ha scritto: 20/05/2019, 7:57una felice combinazione di vetri/trattamento antiriflesso/campo apparente/pupilla di uscita
dov'è la casualità (o il colpo di kulo) in questa combinazione, visto che si tratta di fattori perfettamente determinabili ? Tra l'altro la differenza di p.u. tra 20x e 37x può fare una grossa differenza in una location suburbana.
Samuele ha scritto: 20/05/2019, 7:57E questo è un aspetto che la dice lunga sulla specifictà o adeguatezza degli oculari "dedicati"
e cosa direbbe ? si può decidere a tavolino cosa si vedrà con un certo oculare ? certo può essere più divertente trovarseli da sé gli oculari specifici o dedicati, basta aprire il portafogli finché - questo sì casualmente - non si trovano quelli ideali.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

La casualità è nel fatto che altri strumenti della stessa casa e/o altri oculari con lo stesso strumento non riescono a riprodurre l'effetto di quella combinazione, ergo, a mio avviso è qualcosa che "è venuta bene" non che è stata studiata perché venisse bene (altrimenti perché non riproporla per gli altri prodotti ?)
I Morpheus hanno caratteristiche che si ritrovano grossomodo in tutte le focali della serie cosicché non c'è una focale che va "decisamente" meglio di altre, e si comportano in modo egregio in tutti i BT.
Questa, per me, può definirsi una caratteristica studiata e voluta, che non mi risulta si ritrova negli oculari dedicati dei BT ad oculari intercambiabili.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da stevedet »

Questa la vecchia comparativa, da me citata e che all'epoca mi convinse ad a acquistare il mio Apm 23-41x100.
https://www.binomania.it/comparativa-mi ... a6-series/
Riguardo ai ricordi delle osservazioni del passato, se vado a rileggere ciò che scrivevo nei miei appunti 15 anni fa, osservando il cielo profondo dal mio giardino col dobson da 25cm che avevo allora, mi rendo conto che oggi non ottengo più gli stessi risultati, pur con uno specchio di 30cm.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vincenzo »

Airy ha scritto: 18/05/2019, 11:05 Confermo anch'io questa impressione, avendo confrontato fianco a fianco in varie sessioni il Miyauchi Pleiades 60 achro ed il Nexus 70ED.
Il Miya con i suoi oculari propietari 22x, ed il Nexus con la coppia di serie da 20x.
Non solo il Pleiades e' sensibilmente piu' luminoso, nonostante l'apertura inferiore, ma e' anche cromaticamente piu' neutro e gradevole; il Nexus al confronto fa tendere tutto al giallo.
Quest'ultimo aspetto lo si nota benissimo sulla Luna, ma anche su alcune componenti azzurre di stelle doppie che tendono a virare al verde.
Buon giorno a tutti,
Come ben sapete, amo molto i binocoli, da sempre. Anni fa sono arrivato a possederne contemporaneamente 42 ! Poi, realizzazi che non volevo essere un collezionista e iniziai a venderne parecchi, anche in maniera sconsiderata e "pentimentosa".
Riuscii, fortunatamente, a salvare il mio Pleiades 60, uno degli strumenti che piu' amo in assoluto.
Giovanni Bruno ricordera' una serrata comparativa diurna vs il Nexus 70, appena uscito, e presso un bino party organizzato da Giuliano (Tecnosky). Il vendetto fu di sostanziale parita', con una sottile, ma percettibile maggiore luminosita' e gradevole a generale di immagine a favore del Pleiades a parita' di ingrandimenti, (opinione condivisa da diversi altri ospiti, tra I quali il caro Angelo Ferri), sebbene mi intrigasse molto la possibilita' di variare gli ingrandimenti del Nexus e fui tentato di cambiare il mio Pleiades. Quella notte non fu possibile continuamente la sfida a causa del maltempo. Nei mesi a venire, ebbi altre due volte la possibilita' di testare side by side I due strumenti anche di notte. Ebbene, la sottile differenza qualitativa tra I due strumenti diventa piu' evidente; intanto il Pleiades, nonostante la minore apertura, sembra piu' percettibilmente luminoso e poi, la percezione del dettaglio e il contrasto, su oggetti come M33, M31, M 42, gli ammassi aperti e le belle nebulose del cielo estivo, etc, e' maggiormente percettibile anche ad occhi non esperti (moglie e figli).
Sui pochi ammassi globulari, gli aperti e su Luna, la superiorita' del Nexus, grazie alla possibilita' di variare gli ingrandimenti era schiacciante.
Comunque e quindi, vendetti senza pentirmi il binocolo cinese e mi tenni fortunatamente il Pleiades.
Credo, come scritto, che la differenza sia sopratutto imputabile alla maggiore qualita' degli obiettivi e sopratutto alla loro lucidatura, alla maggiore qualita' forse dei prismi utilizzati e alla qualita' degli oculari (reverse k). Prendo atto anche del diverso design come riportato.
Da circa 2 anni, non rimetto occhio al mio Pleiades e mi avere fatto tornare la voglia, aspettando impazientemente il bel tempo e cosi' organizzare un week end sotto i neri cieli della Valsassina.
Vi abbraccio.
Vincenzo
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vincenzo »

Scusate, rileggendo, mi accorgo di un errore: volevo scrivere della superiorita' del Nexus sugli ammassi aperti "stretti" (grazie alla maggiore versatilita')
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

Gli oculari fanno tanta differenza, per cui citare il binocolo senza gli oculari con cui lo si è utilizzato ritengo sia un'informazione incompleta.
Ad esempio, come ho già scritto, nel mio GHT da 100 (modello ante Nexus) l'utilizzo dei Konig risultava vincente in termini di luminosità e trasparenza rispetto agli oculari proprietari, e nel mio attuale APM posso attestare che i Morpheus 4,5mm restituiscono un'immagine molto più luminosa e godibile dei Planetary HR 5mm che prima avevo.
Gli oculari reverse k hanno poche lenti (3 se non sbaglio): credo sia fisiologico che di per sé siano molto luminosi e contrastati.

Edit:
lo scopo degli oculari intercambiabili è quello di consentire agli utenti di utilizzare gli strumenti al meglio delle loro possibilità, e non nei limiti del "pacchetto" imposto dal produttore con gli oculari in dotazione.
Magari un Galaxy con dei TeleVue avrebbe potuto esprimere prestazioni ancora migliori di quelle raccontate in questa discussione.
C'è dietro una strategia di marketing a danno degli utenti? Possibile, ma forse non è proprio così.
Se anche i rifrattori (o qualunque altro telescopio) fossero progettati e venduti per essere utilizzati solo con una dotazione imposta di oculari, oggi forse non declameremmo le lodi di strumenti magari anonimi ma molto performanti
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vincenzo »

Infatti Samuele, io ho citato appunto, anche, il merito degli oculari...
(ma senza analisi quantitative e complete, impossibile attribuire il merito ad una variabile od altra)

Sulla strategia di marketing, semmai dovrebbe essere a tutto vantaggio di strumenti attualmente in commercio e mass market, non certo di nicchia e delistati.

O no ?
;)
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Acronauta »

Samuele ha scritto: 21/05/2019, 7:55C'è dietro una strategia di marketing a danno degli utenti? Possibile, ma forse non è proprio così.
a danno degli utenti magari no ma a beneficio del mercato direi senz'altro di sì, basta leggere i social per vedere quante coppie di oculari vengono provati e riprovati dagli utilizzatori di questi binocoli fino a trovare quelli giusti... e non mi pare che glieli regalino.
Samuele ha scritto: 21/05/2019, 7:55Se anche i rifrattori (o qualunque altro telescopio) fossero progettati e venduti per essere utilizzati solo con una dotazione imposta di oculari, oggi forse non declameremmo le lodi di strumenti magari anonimi ma molto performanti
dipende.... un rifrattore a fuoco lungo funziona bene con qualsiasi oculare, un f/5 o f/6 certamente no, ma nessuno vieta di dotare un rifrattore lungo di oculari specifici. Zeiss, Clavé e Pentax facevano oculari apposta per i loro rifrattori e nessuno su questo pianeta può sostenere che con quei rifrattori rendano peggio di oculari generici, anche moderni e di alte prestazioni; è vero proprio il contrario tant'è che questi oculari sono ricercati per essere usati anche con rifrattori di altre marche.
Se parliamo di riflettori certamente un newtoniano non ha bisogno di oculari che compensino l'aberrazione cromatica laterale o lo sferocromatismo, ma Tele Vue produce da decenni oculari dedicati ai dobson molto aperti e tutt'ora non ha rivali in questo campo.

Fare un oculare ottimizzato per un certo obiettivo può avere solo vantaggi, poi bisogna fare i conti col mercato e coi gusti del pubblico e considerare se ne vale la pena o no ma questo è un altro discorso.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

Io in genere preferisco investire MOOOLTO di più nell'alta qualità ottica di un obbiettivo, ad esempio in un RUMAK IM M603 e M6015, piuttosto che in un C6, opure un MAK 150, piuttosto che in oculari supercostosi.

Credendo fermamente che nessun oculare super può porre rimedio ai disatri di un obbiettivo scadente.

Come pure fui premiato sul planetario, investendo su un MAK-NEWTON IM MN76, rispetto ad un RUMAK IM da 7" e ad un MAK da 180mm.

L'unico caso clamoroso e controtendenza fu proprio la dicomia, una schifezza di M31 con gli oculari da 20x100 MIYAUCHI vs la celestiale resa degli occulari 37x100 MIYAUCHI, sempre montati sul MIYAUCHI 20x37x100 a 45°.

Questo per chiarire che sono tutto tranne che un fanatico di oculari ipercostosi.

Certo, se poi durante l'acquisizione di un'ottica ti capita in dotazione anche un RADIAN da 4mm/60° e relativo accessorio con attacco a baionetta, per montarlo ed ottenere 126x ipernitidi ed iperpiatti, come mi è capitato con l'acquisizione del mio SPOTTING SCOPE ZEISS DIASCOPE FL85 20x-60x a 45°, allora ringrazi della botta di C... e te lo godi.


A mio avviso, SEEING diurno permettendo, tutti gli amanti degli spotting scope dovrebbero testare almeno una volta cosa significa oservare a 126x in uno ZEISS DIASCOPE FL85 con su montato un RADIAN da 4mm/60°.

E' un vero peccato che io sia ormai un osservatore patologico binoculare e molto colpevolmente non rendo onore ai due gioielli coniugati insieme, ma nelle rare occasioni di una vacanza, allora per eminenti problemi di bagaglio, porto con me il leggerisimo e strapotente DIASCOPE FL 85 MONOCULARE, bere o affogare, bevo anche in monoculare, sempre meglio che niente.

Per inciso, l'oculare RADIAN da 4mm/60°, a 118x, fa sfracelli anche sul binocolone APM ED APO FPL-53 , ovviamente in monoculare e forse per un secondo RADIAN da 4mm/60°, usato, e pagandolo sui 100€, potrei anche fare lo sforzo.

Ma ad essere onesti, i miei due PLANETARY ED da 5mm/60° per 94x sul APM da 82mm, mi fanno comunque un eccellente lavoro. :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

Raf584 ha scritto: 21/05/2019, 9:53 Fare un oculare ottimizzato per un certo obiettivo può avere solo vantaggi, poi bisogna fare i conti col mercato e coi gusti del pubblico e considerare se ne vale la pena o no ma questo è un altro discorso.
questo è da scolpire nella pietra

ad ogni modo il discorso che si è sviluppato nei precedenti post è un po' fuori dal seminato e anche un po' fazioso: come ho scritto in precedenza gli oculari originali sono ormai senza dubbio obsoleti e il motivo del contendere qui non è dimostrare che il miyauchi è da buttare alle ortiche o viceversa che è superiore agli altri.
Questo non c'entra nulla.
Il discorso nasceva semplicemente dall'osservazione comune, di chi ha messo gli occhi in parallelo tra i vari 100 mm , (e lo sottolineo perché in questi anni su svariati forum molti scrivono senza cognizioni di causa e cioè senza aver mai infilato gli occhi in un oberwerk e tantomeno in un miyauchi), come un progetto vetusto e superato possa comunque mostrare una maggior luminosità e trasparenza. tutto qui.
Ripeto anche, perché sembra non fosse abbastanza chiaro, che lo schema dei prismi può essere UN elemento possibile, non certo l'unico. Circa poi le condizioni del cielo e del seeing, Giovanni è osservatore di lunga data, esperto ed assiduo per cui è difficile che almeno negli ultimi 10 anni non gli sia ricapitata una serata particolarmente favorevole.
Invito quindi a rileggere il post iniziale nel caso interessi ancora la discussione.

PS: con l'occasione saluto Vincenzo che non vedo da una vita e lo esorto a "lavare la vergogna" di non aver più tirato fuori il pleiades, forse il binocolo più riuscito in assoluto di quella serie (senti da che pulpito! proprio io che l'ho venduto......)
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

Credo che nel corso della discussione si sia cercato di ragionare sugli elementi in grado di spiegare l'esperienza raccontata da alcuni, assunta per veritiera, al di là dell'utilizzo di un prisma a tetto evitando l'intersecazione del tetto da parte del fascio di luce (cosa che avrebbe richiesto trattamenti quali ad esempio la correzione di fase che evidentemente il costruttore ha voluto evitare di affrontare, al pari degli altri)
E poiché appare poco plausibile che il sig.Miyauchi possedesse "il sacro graal" della scienza ottica per quanto riguarda la costruzione dei binocoli, mentre tutti gli altri costruttori (Vixen, Nikon, Kowa, Fujinon, e chi più ne ha più ne metta) fossero un passo indietro da lui, il discorso è caduto (credo inevitabilmente) sul terzo elemento che compone un binocolo dopo gli obiettivi ed i prismi, ovvero gli oculari.
Anche in questo caso, come ha fatto notare Piergiovanni, la scelta vincente pare risiedere nella semplicità dello schema ottico adottato (reverse kellner) che comporta meno lenti e quindi meno vetro da attraversare per la luce.
A questo punto sarebbe interessante ripetere il confronto avendo cura di dotare i binocoli più moderni di oculari reverse k :thumbup:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Acronauta »

Samuele ha scritto: 24/05/2019, 8:00la scelta vincente pare risiedere nella semplicità dello schema ottico adottato (reverse kellner) che comporta meno lenti e quindi meno vetro da attraversare per la luce.
in realtà Pier ha detto una cosa diversa
piergiovanni ha scritto: 18/05/2019, 22:25C'è anche da considerare che piu' lenti= piu' dispersione , seppur i trattamenti anti-riflesso moderni siano eccellenti.
lo spessore di vetro attraversato, contrariamente alle leggende in circolazione, conta poco, la perdita di luce per assorbimento è difficilmente rilevabile dall'occhio perché è dell'ordine del millesimo o al più del centesimo di unità.

E' il numero di superfici aria/vetro che conta, e più in generale quello che succede in corrispondenza delle superfici di discontinuità poste sul cammino della luce. E' lì che si gioca la partita.
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vale75
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vale75 »

Riesumo questo topic per un esperimento fatto ieri col miyauchi 100.
Ho preso 2 celestron 10mm su aliexpress a 6€ l'uno spediti.
Sono di plastica,proprio da battaglia, ma le 3 lenti con schema reversed kellner non sono malvagie.

Svitando i barilotti di plastica rimangono i gruppi lenti di misura quasi esatti coi porta oculari del miyauchi.
Fatti entrare fino alla battuta del paraluce di gomma, vanno a fuoco.
Certo siamo al limite sia del campo apparente di 40° scarsi, sia dell'estrazione pupillare a filo dello sbattere il naso nelle ghiere di messa a fuoco, però la luminosità è ottima.
Ho puntato da casa m42 a 50x.
Può essere uno sfizio, giusto investendo 12€.
Li proverò anche sulla binoculare appena possibile.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Samuele »

:thumbup: .
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

Dopo il MIYAUCHI 20-37x100 a 45°, con cui vedevo M31 in modo spaventosamente presentese se settato a 37x100 e vedevo solo una macchia di luce se settato a 20x, con la certezza molto consistente che l'insieme oculari da 37x + MIYAUCHI da 100mm a 45° aveva qualcosa di molto particolare.

Passato al NEXUS 23-41x100 a 45°, proprio per poter salire ancora un poco con gli ingrandimenti, tipo 50x100, nessuna magia su M31 con qualsiasi coppia di oculari e ne ho a decine.

Passando ancora al mastodontico e pesantissimo ed ottimo IBIS ACRO da 100mm a 45°, nessuna magia su M31 con qualsiasia coppia di oculari.

Stessa cosa con l'attuale eccellente APM ED APO FPL-53 da 82mm a 45°, nessuna magia su M31 con qualsiasi coppia di oculari.

Per quanto mi riguarda due cose mi mancano, la magia del MIYAUCHI da 100mm a 45° settato a 37x100 su M31 e mi manca pure una plausibile spiegazione del perché il MIYAUCHI era magico a 37x100 ed una schifezzuola settato a 20x100, sempre su M31.

Ricordo che il risultato era costante sia da cieli suburbani che da cieli di media-bassa montagna. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 15/01/2021, 17:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da stevedet »

Giovanni Bruno ha scritto: 15/01/2021, 9:21 Ricordo che il risultato era costante sia da cieli suburbani che da cieli di media-bassa montagna. :thumbup:
Una domanda: a quanti anni fa risalgono i ricordi col Miyauchi? Il peggioramento del cielo causa IL non può essere il vero protagonista (o comunque avere un grosso peso) in queste tue valutazioni?
Ad esempio, io vent'anni fa, dal mio giardinetto di casa distinguevo bene m42 a occhio nudo. Adesso non più.
Si aggiunga che magari anche i miei occhi sono un po' meno sensibili di vent'anni fa...
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

Giusto quello che dici, ma perchè nella stessa antica epoca, con lo stesso MIYAUCHI settato a 20x100, non vedevo nulla di eclatante.

Presi immediatamente dopo il NEXUS 23-41x100 a 45° e nulla di cosa vedevo con il MIYAUCHI a 37x100 era visibile nel NEXUS anche a 41x100.

No, il mistero permane bello forte. :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

resto in trepidante e curiosa attesa, Vale......
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vale75 »

Io uso di più i 20x per avere un pupilla di 5mm più adatta coi filtri uhc sulle nebulose estese tipo nord america,rosetta,orione,seagull...
E ci ho visto chiaramente anche l'anello di barnard.
Appena possibile riproverò dalla collina l'effettiva luminosità dei celestron a 3 lenti trattate monostrato.
Però io di "miracoli" non ne ho mai visti in nessun strumento.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da -SPECOLA-> »

vale75 ha scritto: 15/01/2021, 20:01 Però io di "miracoli" non ne ho mai visti in nessun strumento.
Quoto.
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Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ciao VALE 75, estremamente interessante il tuo esperimento con i due CELESTRON da 10mm schema reversed kellner a tre lenti, che pescano il fuoco nel tuo MIYAUCHI da 100mm a 45°.

Io per avere circa lo stesso risultato, dovetti compiere il sacrilegio di segare le canne di due OR PENTAX da 9mm/0,96" per 55,55x, per andare a fuoco sul mio ex MIYAUCHI da 100mm a 45° . :thumbup: :thumbup: :thumbup: :wave:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da piero »

curioso che anche gli oculari proprietari siano dei reversed kellner :think:
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vale75 »

Sono riuscito a provarli una sera.
Muovendoli un po' la sovrapposizione dei campi si trovava, ma la comodità visiva era veramente ai minimi termini.
Naso incastrato tra le messe a fuoco e campo mediocre.
Ho provato ad allargare il field stop di plastica con una punta di 10mm ,ma ho solo diminuito ulteriormente l'estrazione pupillare.
L'immagine non era neanche malvagia, ma esperimento non andato a buon fine.
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Re: luninosità miyauchi

Messaggio da vale75 »

Continuo qui.
(Non adatto a piero :lol: )
Dopo 18 anni , ho deciso di provare a pulire internamente le lenti obiettivi del miyauchi 100, causa diverse condense.
Smontarle é stato un dramma e sconsiglio vivamente l'operazione, salvo solo in malaugurato caso di muffe o funghi, o ovviamente capacità e strumenti migliori dei miei.
Studiando bene da che parte cominciare, ho trovato questo articolo:
https://nimax-img.de/Produktdownloads/5 ... on_1_3.pdf
Mi sono costruito una righetta da incastrare nei 2 scassi della ghiera, proteggendo la lente con fazzoletto e disco di plastica.
Risultato: niente di niente.
Cercando di capire dove agire , ho immaginato del frenafiletti o una guarnizione appiccicata.
Ho cosi messo gocce di isopropilico tra base della ghiera e cella, nella speranza facesse da svitol , per tutta la notte.
Ho allentato la ghiera posteriore blocca lenti (per renderle appena lasche ed evitare urti e tensioni) e a forza di tirare molto forte, battere sulla righetta e bagnare di isopropilico la fessura cella/ghiera, ha mollato.
L'or sottostante si era appiccicato alla ghiera di fissaggio e bloccava tutto.
Successivamente ho sfilato il paraluce ed estratto il "blocco lenti".
Il doppietto é composto da una prima lente biconvessa asimmetrica appoggiata su una sottile guarnizione di gomma e da una piano concava in sede nello spaziatore.
Sembra l'inizio di uno schema petzval.
Entrambe hanno il bordo annerito, grigio.
Una volta pulite bene con distillata e isopropilico, le ho rimontate e tenute decisamente meno strette di prima.
Rifatto tutta la trafila per l'altro tubo, ancora più tenace, ma per fortuna si é svitato anch'esso dopo non poche peripezie.

Ho rimasto solo la prova sul cielo, se tutto a posto e se collimazione invariata.
Nell'articolo dell'apm e relativo strumento di smontaggio/collimazione si parla di celle eccentriche utilizzate per allineaare perfettamente i 2 cerchi d'immagine, ma nel miyauchi non ho notato nessuna eccentricità, almeno osservando ad occhio.
Qualche foto per spiegare meglio la trafila:
Allegati
Esploso... in tutti i sensi!! Le 2 lenti molto diverse in diametro
Esploso... in tutti i sensi!! Le 2 lenti molto diverse in diametro
Canon optron? Chissà. 105mm
Canon optron? Chissà. 105mm
Prima lente obiettivo biconvessa
Prima lente obiettivo biconvessa
Lenti nella cella di 98.6mm
Lenti nella cella di 98.6mm
Da inserire paraluce, or e ghiera di fissaggio
Da inserire paraluce, or e ghiera di fissaggio
obiettivi puliti da rimontare nei tubi
obiettivi puliti da rimontare nei tubi
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