Stellafane 2019

Eclissi, occultazioni, opposizioni, comete e altro ancora
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Ivano Dal Prete
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Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Salve a tutti,

Quest’anno sono tornato in America giusto in tempo per recarmi a Stellafane, il famoso star party che si tiene ogni anno a Springfield, in Vermont, dal lontano… 1926! L'edizione di quest'anno si e' tenuta dall'1 al 4 agosto; Raf mi ha chiesto di realizzare un piccolo reportage per il forum, cosa che faccio ben volentieri. In questo discussione scrivero’ un post per ogni argomento, con qualche foto. Ho aperto un’altra discussione appositamente per domande/risposte/commenti, in modo da non spezzettare il report (ci mettero’ qualche giorno a scrivere tutto), ma se per i moderatori non va bene basta che mi facciate sapere.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Per deformazione professionale, comincio dalla STORIA :)

Stellafane nasce per iniziativa dell'esploratore polare e geniale costruttore Russel Porter, i cui articoli sull'ottica e meccanica dei telescopi amatoriali sono tuttora riveriti come testi sacri. Negli anni '20 Porter torno' nella natia Springfield (una delle 14,000 Springfield che esistono negli Stati Uniti), un villaggio del Vermont, dove la sua passione per l'astronomia contagio' gli operai di una locale fabbrica di macchine utensili che fondarono la societa' degli "Springfield Telescope Makers", e si misero a levigare specchi e tornire metallo per costruire telescopi.

La prima "convention" di autocostruttori si raduno' a Springfield nel 1926, e da allora il meeting si e' tenuto ogni anno tranne che durante la seconda guerra mondiale. La maggior parte dei partecipanti proviene dal nord-est degli Stati Uniti, ma mi dicono che ai tempi d'oro, quando si vedevano anche 2,000 persone, c'era gente che si faceva il viaggio dalla California (tra loro, il mitico John Dobson). Negli ultimi anni la partecipazione si e' attestata sulle 800-1,000 persone.

L'evento si teneva inizialmente su un'area in cui sorgeva la sede dell'associazione, una casetta tinta di rosa nota come "clubhouse". Sull'area sono stati costruiti anche un osservatorio solare e un telescopio ideato da Porter che consente di osservare stando al coperto (ne parlero' in un prossimo post). Per far fronte alla crescita dell'evento, l'associazione e' riuscita con notevoli sacrifici ad ottenere un'area adiacente dove sono stati costruiti altri due osservatori e che oggi ospita anche l'area osservativa principale, la tenda-ristorante, capannoni e tende per conferenze, le aree per il campeggio e il "mercatino" degli strumenti. L'area storica rimane riservata principalmente ai telescopi auto-costruiti che partecipano alle varie competizioni. Tutta questa roba, dagli strumenti agli edifici, e' stata costruita rigorosamente dai membri dell'associazione. Come molti star-party americani, e' un evento a cui le famiglie sono benvenute e ci sono sempre parecchi bambini. Incredibile a dirsi, non ne ho mai visto uno appendersi a un telescopio :o

Come all'inizio, la particolarita' di Stellafane rimane che si tratta di un raduno dedicato all'autocostruzione di ottiche e telescopi. Ogni telescopio, commerciale o meno e' benvenuto ma le ditte devono stare a casa (possono offrire contributi e premi per la lotteria :D) Ai tempi in cui nacque l'evento, l'autocostruzione era ovviamente una necessita' per l'astrofilo; al giorno d'oggi molto meno, eppure lo spirito di Stellafane rimane intatto, anzi pericolosamente contagioso: dopo aver partecipato anche solo una volta, l'idea di aquistare un telescopio pre-confezionato, invece che farsene uno su misura, diventa all'improvviso aliena e incomprensibile. Provare per credere.

A proposito, "Stellafane" significa "tempio delle stelle" dal latino "stella" e "fanum". Allego immagini di quest'anno della storica "Clubhouse" e delle due aree osservative principali. Vorrei inserire anche una copia del programma da cui potete farvi un'idea di quanto sia ricco e variegato (impossibile vedere e fare tutto!) ma a quanto pare al sito non piacciono i file .pdf. :? Ci si puo' fare qualcosa?

Ivano
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

IL SITO DI STELLAFANE

Springfield si trova a circa 4 ore d'auto da New York (poco meno di tre ore da casa mia in Connecticut; vedi mappa allegata), in un'area montuosa e scarsamente popolata, coperta di boschi e foreste. Si arriva facilmente perche' Sprigfield e' sul percorso di un'autostrada, l'interstate 91, che da quelle parti ha poco traffico.

La cittadina ha poche migliaia di abitanti, ma purtroppo l'east coast tra New York e Boston e' un inferno di luci, con poco o niente delle regolamentazioni sull'inquinamento luminoso che invece vengono fatte rigorosamente rispettare in California. La luminescenza purtroppo si nota, inoltre le "montagne" da queste parti raramente raggiungono i 1000 metri; il sito di Stellafane e' a solo 400 metri di quota.

Anche cosi', e' un paradiso rispetto a dove abito io in cui fare dee-sky e' assolutamente impossibile. Qui la Via Lattea si staglia meravigliosamente, tutto sommato il cielo e' paragonabile a un buon sito di montagna italiano. Anche il seeing in genere non e' male, almeno per standard amatoriali. Le cose penso cambino in inverno, quando il jetstream polare si abbassa a queste latitudini e rovina la vita dei planetofili.

All'ingresso si paga una quota, a seconda di cosa si porta. Auto e tenda sono 75 dollari, che pago volentieri perche' mantenere tutto l'ambaradan deve costare una fatica e dedizione incredibili, e c'e' gente che ha ipotecato la casa. L'area dedicata alla manifestazione e' molto ampia, con due siti principali: in quello "storico" si trova la clubhouse, il telescopio Porter, un telescopio solare (ne parlero' in un prossimo post), e l'area per i telescopi che partecipano alle varie competizioni. A circa dieci minuti di distanza a piedi, l'espansione ospita un'altra e piu' vasta area osservativa, l'osservatorio McGregor con un rifrattore Schupmann da 30cm e una cupola con un cassegrain da 25 a fuoco Coude', capannoni vari e le zone per il campeggio.

Stellafane mantiene tuttora le tradizioni rustiche e campagnole delle origini: quasi tutti vengono in tenda o camper, e le strutture sono molto basiche ma efficienti. E' anche possibile soggiornare in uno dei vari hotel della zona, e lo scuolabus locale viene adibito a servizio shuttle tra Springfield e l'area dell'evento, a qualche chilometro di distanza. Chi prima arriva riesce a montare la tenda vicino all'area osservativa principale.

Nelle foto, a parte le mappe:

- la zona osservativa principale, con l'osservatorio McGregor in cima e la cupola del 25 a destra (e' la postazione in cui ho montato il mio telescopio, quando ho scattato c'erano ancora pochi telescopi).

- la tenda che funge da ristorante. Caffe' (pessimo) e donuts (buoni) ovviamente disponibili a qualsiasi ora della notte; durante il giorno, hamburghers, pancakes, patatine, e quest'anno se prenotavate anche aragosta (da queste parti costa poco).

- l'immensa griglia di Stellafane, che rivaleggia in dimensioni i piu' grossi telescopi :D

- capanna con le immancabili magliette, gadgets, e americanate varie

- la tenda del vostro affezionatissimo (orogliosamente Ferrino made in Italy)
Allegati
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

PROGRAMMA DELL'EDIZIONE 2019

Lo trovate anche sul sito internet di Stellafane, ma ho pensato di allegare il programma della convention di quest'anno, tanto per darvi un'idea dei temi principali e di quanto ci sia da vedere. E' come i mega-convegni accademici di una certa disciplina, non c'e' modo di vedere tutto devi scegliere quello che ti interessa.
Allegati
Stellafane_2019_program.pdf
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

I TELESCOPI DI STELLAFANE - I

A parte i telescopi portati dai partecipanti, il sito di Stellafane e' dotato di alcuni strumenti permanenti assolutamente notevoli, che trasudano genialita' ottica e meccanica.

Il piu' antico e caratteristico e' il telescopio Porter, cosi' chiamato in onore di Russel Porter (vedi post sopra) che lo progetto' e costrui' nel 1930 con l'aiuto degli astrofili di Springfield. Come esploratore polare, Porter si era beccato la sua dose di freddo e anche il natio Vermont non e' che scherzi d'inverno; l'idea era dunque costruire uno strumento con cui si potesse osservare comodamente riparati da vento e gelo.

Nonostante il suo aspetto inusuale, si tratta di un riflettore equatoriale da 30 cm. costruito in modo da avere un fuoco in posizione fissa all'interno dell'osservatorio. Uno specchio piano forato al centro trasmette l'immagine al primario, che la rinvia al fuoco all'interno dell'edificio. Gli assi ruotano attorno a questo punto (vedi schema allegato). Nelle immagini dell'interno, il volante in basso fa ruotare l'asse di AR. Di solito durante la manifestazione viene usato per mostrare il Sole in proiezione, peccato non ci fosse molto da vedere.

L'area "storica" di Stellafane ospita anche in cosiddetto telescopio Simoni, uno "spettroelioscopio" secondo lo schema ideato da George Ellery Hale, che consente di osservare una porzione del sole in una qualsiasi lunghezza d'onda selezionabile a piacere. Costruito decenni fa, e' stato recentemente restaurato. Anche qui una celostata rinvia l'immagine del sole ad un fuoco fisso all'interno di un edificio, con muri progettati appositamente per mantenerlo il piu' fresco possibile (faceva caldo lo stesso, ma non tanto considerato il tempo afoso). Durante la manifestazione lo strumento era ovviamente fisso sulla riga H-alfa, e in effetti si vedevano delle belle protuberanze. Come vedete in una delle immagini, il resto dello spettro era proiettato sul muro interno dell'osservatorio :D
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

I TELESCOPI DI STELLAFANE - II

Ad est della sede storica, l'area che oggi ospita le strutture principali possiede altri due strumenti degni di nota: un riflettore a fuoco fisso coude', ideale per mostrare il cielo anche a chi ha problemi di mobilita', e un superbo rifrattore Schupmann da 30cm. Il primo si trova nella cupoletta visibile nelle foto precedenti, il secondo nell'osservatorio McGregor che e' il grande edificio bianco con tetto scorrevole.

Nonostante le apparenze esteriori, lo Schupmann NON e' un rifrattore piegato: si tratta di un doppietto f/10, dotato di un sistema di compensazione dell'aberrazione cromatica (vedi foto con lo schema ottico). Lo Schupmann e' uno strumento magico: in questo caso non si usa una bacchetta, ma due rotelle che consentono di controllare l'aberrazione su due assi. Questo significa che lo strumento puo' correggere non solo l'aberrazione cromatica del doppietto, ma anche il cromatismo indotto dalla rifrazione atmosferica!

Per fortuna, anche tra astrofili la maggior parte non sanno che il momento migliore per osservare i pianeti e' il crepuscolo, cosi' ho potuto godermi un po' Giove senza avere una coda dietro. Il seeing era ottimo considerata l'altezza sull'orizzonte, e la visione magnifica. Restava sempre un piccolo residuo di aberrazione cromatica, non so se congenito (la magia la fanno gia', per i miracoli si stanno attrezzando...) o dovuto alla mia scarsa pratica con lo strumento. Inutile dire che e' tutto autocostruito, dalle ottiche alla montatura altazimutale computerizzata. Quest'ultima mi dicono sia un po' permalosa, ma posso attestare che funziona!

Non vi posso raccontare di Saturno, perche' quando hanno finito con Giove il cielo era gia' buio e c'era troppa coda...
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

I TELESCOPI DI QUEST'ANNO

Inutile ricordarlo, la grande differenza tra Stellafane e altri star parties (numeri a parte) e' che Stellafane si va per vedere non tanto le stelle, quanto i telescopi! Per quanto ogni telescopio sia benvenuto, Stellafane e' il tempio dell'autocostruzione. Se avete venduto la casa per acquistare il telescopio commerciale piu' sofisticato e costoso che esista, e lo portate a Stellafane per farlo ammirare, rischiate il suicidio perche' e' probabile che nessuno lo fili.

Le 'novita del settore' qui sono le idee degli astrofili, i capannelli e le discussioni si formano attorno alle soluzioni fatte in casa: la testa altazimutale fatta con una scodella d'acciaio appoggiata su un barattolo dei pelati (funziona alla grande lubrificata con qualche goccia di olio d'oliva :D ); un sistema piu' rapido per smontare i tralicci di un grosso dobson; la riproduzione di uno strumento d'epoca, oppure, come quest'anno, nuovi sistemi per alluminare o argentare uno specchio (ne parlo nel prossimo post), e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Chi ha un telescopio o un accessorio nuovo di solito lo piazza nell'area storica, dove una giuria esamina e premia gli strumenti nelle varie categorie: ottica, meccanica, avanzata, lavorazione artigianale (craftmanship). Non mancano riconoscimenti speciali per il primo strumento, specialmente per bambini e ragazzi. Le immagini sotto mostrano alcune delle novita' di quest'anno.

Il dobson bianco e' costruito con un sistema adottato dalla NASA per le strutture a traliccio della stazione spaziale: i tubi sono molto sottili e leggeri, ma l'insieme e' tenuto rigido da fili in tensione. Non e' una novita' di quest'anno, ma il costruttore ha aggiunto un super pannello di controllo, corredato da lucine e suoni tipo Star Trek. Il "periscopio" copre un tablet, in maniera che lo schermo sia perfettamente leggibile anche di giorno e non mandi in giro luce di notte. L'affare arancione su un lato e' un normale mouse wireless inserito in un scatoletta magnetica, che si muove sul pad grigio e viene usato per controllare il tablet. Ho un video in cui si vede bene come funziona, ma sono 20 mega :(

C'erano varie soluzioni per telescopi "da valigia" (prima o poi me ne devo fare uno), mentre alcuni telescopi sono bellissimi lavori di artigianato ma non particolarmente interessanti dal punto di vista tecnico. Quella che sembra essersi un po' fermata e' la corsa al gigantismo; le aperture maggiori si fermano attorno agli 80 centimentri, forse si sono raggiunti i limiti di quello che un astrofilo puo' in pratica trasportare, montare e usare.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Alcuni pesi medio-massimi e il mio modesto e incompleto strumento, ultimo tra cotanto senno.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Acronauta »

Perché ultimo ? I grossi dobson sono roba vista e stravista (e brutta a vedersi, almeno per me) la tua realizzazione è molto più interessante.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

STELLAFANE 2019 - ALLUMINARE O ARGENTARE? I

Che domande direte voi, alluminare lo sanno tutti che l'argentatura non dura niente (anche se riflette un po' di piu'), per questo hanno cambiato. Peccato solo che richieda atrrezzature complesse e costose.

Bene, a quanto pare potrebbe non essere piu' cosi'. Il "big topic" di Stellafane 2019 e' stato il tema del rivestimento degli specchi. Un tizio, tale Peter Pekurar, ha inventato un procedimento per l'argentatura di uno specchio che ognuno si puo' fare in casa, perlomeno se non ci sono bambini in giro, e che sembra duri circa 5 anni. Quanto un'alluminatura non protetta insomma, con la differenza che quando e' ora uno se la puo' rifare in garage.

La sua dimostrazione e' stata effettivamente impressionante, spruzzando gli adeguati agenti e reagenti un blocco di vetro si e' rivestito in pochi minuti di un perfetto strato riflettente :o Purtroppo la tenda era gremita, io mi sono ritrovato in fondo e non ho potuto documentare adeguatamente, ma se digitate su youtube "peter pekurar mirror silvering" troverete alcuni video che illustrano il procedimento. Ovviamente, prima bisogna togliere il vecchio rivestimento e pulire lo specchio con la massima cura - no problem, a Stellafane vi insegnano a fare anche quello! I "telescope maker" veri, quelli che si fanno anche lo specchio, considerano questa invenzione un "big breakthrough".

Se avete uno specchio con il rivestimento da rifare e preferite stare sul sicuro, niente paura. Un tale Alan Ward ha fatto dell'alluminatura una ragione di vita, al punto da inventare una camera di alluminatura mobile che puo' alluminare specchi fino a 27-28cm. Bastava portargli il vostro vecchio specchio, e lui ve lo rimetto a nuovo al modicissimo prezzo di un po' di ghiaccio che gli serve per far andare l'apparecchio. Il procedimento prende circa mezz'ora perche' prima bisogna fare il vuoto nella camera. Ovviamente vi aiuta anche a togliere la vecchia alluminatura e a pulire lo specchio. :thumbup: La mia alluminatura ormai ha qualche anno, e confesso che sono stato tentato!

Nelle foto:

- La camera di alluminatura mobile

- Rimozione dell vecchio strato

- Preparazione dello specchio

- Specchio inserito nella camera (faccia in giu')

- I minuscoli fogli di alluminio da usare per l'alluminatura

- Camera pronta, con campana di vetro e rete anti-pirla (non si sa mai, a Stellafane c'e' in giro gente come me). Segue l'attivazione della pompa a vuoto e dei 3,000 volt necessari a vaporizzare l'alluminio.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

STELLAFANE 2019 - ALLUMINARE O ARGENTARE? II

Le poche e pessime immagini che sono riuscito a fare della dimostrazione del procedimento di argentatura. Purtroppo, non si puo' vedere la differenza prima/dopo ma lo specchio era assolutamente intonso. Tutto il procedimento e' durato pochi minuti, anche se immagino sia come i video di cucina o su come aggiustare la lavastoviglie. Un conto e' se lo fa lui, se ti ci metti tu... :? Per un video dell'autore, vedi post sopra.
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Faber »

Questa è una vera figata Ivano! ATM fino in fondo. Peccato che qua da noi tale intraprendenza sia più comune nella microscopia che per gli strumenti astronomici nei raduni.
Fabio Bergamin

Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Dob »

Meraviglioso. Magari ci fosse una cosa del genere anche qui da noi!
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

STELLAFANE 2019 - I TAVOLI DEGLI SCAMBI

Inutile girarci attorno, i tavoli degli scambi sono una delle attrazioni di Stellafane. Niente a che vedere con le fiere dell'astronomia, con gli stand delle aziende e i tubi scientillanti. Come da antica tradizione, il sabato mattina chi ha strumenti o attrezzi che non usa da vendere o scambiare con qualcos'altro mette un paio di assi su delle botti di plastica o di legno, o un telo per terra, ed espone la sua roba. In teoria i tavoli aprono alle 7, ma la gente comincia ad andare gia' verso le 5 o le 6 per non farsi scappare i migliori affari. In realta' bisognerebbe tornare verso mezzogiorno, perche' nessuno si vuole portare roba a casa e invece di dirti quanto vogliono si mettono a chiederti quanto gli dai.

Di fatto, c'e' gente che passa l'anno a fare incetta di usato per poi rivenderlo a Stellafane, ma finche' si tratta di privati o associazioni di astrofili la cosa e' accettabile. Faccio prima ad elencare cosa si trova comunemente:

- oculari, filtri, focheggiatori e cercatori di tutte le risme, venduti piu' o meno al kg o a pochi dollari l'uno. C'era per esempio una borsa di Ramsden di cui avrei fatto incetta, se avessi un rifrattore lungo o potessi ancora accedere a quello di Bethany.

- libri, CD ecc.

- I vecchi newton Dynascope della Criterion da 15-20cm, che tra gli anni '50 e i primi anni '80 sono stati il cavallo di battaglia degli astrofili americani. La Criterion (che aveva la fabbrica a Hartford, Connecticut) e' stata poi buttata fuori dal mercato dagli Schidt-Cassegrain della Celestron e della Meade. Si tratta comunque di strumenti rispettabilissimi, venduti di solito per $100 o giu' di li' con moto orario funzionante. Se non avessi gia' il 25 me ne sarei comprato uno. Se l'alluminatura e' consumata... beh nel pomeriggio basto portarlo da Alan o Peter :D Di solito si trovano anche i vecchi Celestron arancioni, che vanno di solito sui $300.

- Vagonate di rifrattori, di solito solo tubo. Stellafane e' un ottimo posto per farsi un rifrattorino, per esempio per un tubo Meade 10cm /f10 mi hanno chiesto 40 dollari, il che significa che probabilmente si poteva portare a casa per 20. Un Vixen paricalibro, completo di montatura equatoriale (ma senza motori) andava su 170-180. C'era anche un TAL russo con montatura equatoriale motorizzata che mi tentava.

- Ovviamente, binocoli. Qualche anno fa ho preso un 8x56 Bausch&Lomb ex US Army, credo residuato del Vietnam o della guerra di Corea, ma c'e' di tutto anche grossi calibri. Gli avevo stupidamente dato tutti i $70 dollari che mi aveva chiesto, adesso so che e' un tizio che viene sempre e con cui bisogna mercanteggiare.

- Accessori vari ed eventuali, di quelle cose che altrove non si trovano. Che so, una scatola piena di tappi per oculari e binocoli; montature sfuse; 'clip' per fissare al tubo le razze di sostegno del secondario (e dove li trovi sfusi senza pagarli un'assurdita'? Me li ha venduti uno che aveva fatto incetta alla liquidazione della Criterion). Un ragazzo che ha un'officina vendeva blocchi e dischi di teflon, cuscinetti a sfere e via dicendo. Gli ho preso per $15 un cuscinetto flangiato che prima o poi usero'.

Quello che avrei voluto trovare, ma NON ho mai visto: tavole equatoriali per Dobson :cry:

Nelle foto, in ordine:

- sono le 6 di mattina, questa gente sta andando ai tavoli degli scambi. Per fortuna ero ancora jet-lagged e mi sono svegliato presto.

- l'area degli scambi

- telescopi e accessori vari

- il mio migliore acquisto di quest'anno: per $15, fuocheggiatore tipo Crayford da 1”1/4 con motofocus JMI, + pulsantiera di riserva mai usata! Bye Bye vibrazioni ogni volta che tocco il fuocheggiatore ad alto ingrandimento :wave: Ha pure un profilo piu' basso rispetto a quello che usavo prima, cosi' riesco a mettere a fuoco anche con la torretta portafiltri ex-Raf. Come vedete e' gia' operativo; adesso devo solo aggiungere mezzo quintale di contrappesi dall'altra parte del tubo, ma ovviamente a Stellafane ho trovato un'idea :D
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Re: Stellafane 2019

Messaggio da Ivano Dal Prete »

STELLAFANE 2019 – GLI EVENTI

Concludo il mio report su Stellafane 2019 con una carrellata su alcuni degli eventi. Se avete dato un’occhiata al programma allegato qualche post fa, vi siete gia’ resi conto che l’elenco e’ fittissimo e non c’e’ modo di vedere tutto. Come molti star-party americani, Stellafane vuole essere un evento per famiglie con stage, competizioni e un sacco di cose da fare anche per i piu’ piccoli (meglio dai 7 anni in su, ma in giro ci sono sempre poppanti; un anno c’era uno che avra' avuto si e no un mese, succhiava latte + rinforzato con astronomia).

Un gruppo di studenti delle medie aveva costruito invece un simulatore di sonda spaziale: un robot con telecamere mobili era attaccato a una lunga teleferica tesa tra due alberi; la sfida era puntare autonomamente le telecamere per fotografare una serie di modelli di pianeti disseminati lungo il percorso. Un paio di ragazzi stava smanettando su un computer con lo schermo pieno di geroglifici (mi dicono fosse codice).

L’evento clou e’ comunque il meeting del sabato sera all’anfiteatro: vale dire, un avvallamento emisferico adattato a cinema/teatro, grande abbastanza da contenere piu’ o meno tutti. Dalle 7 alle 9 di sera, vi svolgono nell’ordine:

1. Estrazione dei vincitori della lotteria. E’ una faccenda seria, perche’ tradizionalmente i primi tre premi sono cassette di oculari messi in palio da Al Nagler che valgono ognuna... (drums beating)... dai 1500 ai 3000 dollari! Inutile dire che almeno un biglietto lo comperano tutti. No, non ho mai vinto nemmeno un Huygens di plastica da 24.5)

2. Premiazione dei vincitori nelle varie competizioni: ottica, meccanica, lavorazione ecc.

3. Conferenza tenuta da un astronomo professionista di grido su qualche tema molto attuale. Quest’anno presentava Alan Stern, principal investigator della missione New Horizon oltre che divulgatore molto apprezzato (per qualche motivo gli scienziati sono generalmente piu’ bravi degli umanisti). Qualche edizione fa c’erano i due protagonisti dello show televisivo “Meteorite Men”, non so e’ arrivato in Italia ma mi hanno fatto rotolare giu’ dall’anfiteatro per il ridere.

Ammetto di aver perso gli ultimi due appuntamenti, perche’ avevo talmente voglia di cielo dopo anni di astinenza che sono corso al telescopio gia’ al crepuscolo :?

Considerazioni conclusive: la facciata campestre e casereccia di Stellafane non deve trarre in inganno. A Stellafane si sono fatti le osse fior di ottici, conclusa la manifestazione poi i corsi continuano tutto l’anno per chi li puo’ frequentare. Al Nagler e’ cosi’ munifico con Stellfane, perche’ e’ uno di loro: terzo premio per l’ottica nel 1958, dopodiche’ non si e’ perso un’edizione. Una mattina mi e’ capitato di fare mattina con un membro dell’associazione, che gentilmente mi ha tenuta aperta la cupola del 25 per lasciarmi osservare Giove. Chiaccherando del piu’ e del meno, salta fuori che e’ il presidente della Antique Telescope Society, e che dalle sue mani sono uscite le ottiche di COSTAR (per chi non lo sapesse, i famosi “occhiali” costruiti per Hubble dopo la scoperta del noto difetto).

Insomma, se non mi cade il cielo sulla testa torno anche l’anno prossimo. :wave:

Nelle foto:

- il "sistema solare"

- sonda pronta per la partenza

- partita!

- L'anfiteatro
Allegati
solar system.JPG
solar system probe.jpg
Partita!.jpg
IMG_3575.JPG
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").

Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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