I craterini di Plato, la storia infinita

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Antonio7
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Antonio7 »

-SPECOLA-> ha scritto: 13/10/2019, 21:15 Anche al KONUS VEGA 114/900.
2 sere fa col meade 90/800 non li ho visti, oculare or 8mm poi ho aggiunto la barlow 2x con un totale di 200x, ma niente, la luna era sempre troppo luminosa, ci vuole qualche filtro?
è pur sempre un rifrattore più adatto all'alta risoluzione..... :think: :think:
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Ivano Dal Prete
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Purtroppo non posso contribuire per il momento, visto che la vite di fissaggio del focheggiatore mi e' caduta in un campo al Connecticut Star Party e non c'e' stato verso di trovarla. Ovviamente, nessuna delle migliaia di viti che ho in casa va bene e sto ancora cercando di capire che cavolo di filettatura abbia (e' un JMI NGS-mini di prima generazione) :(

Comunque, visto che qualcuno ha tirato fuori la faccenda dei filtri lunari perche' non ne parliamo un po'? Il primo filtro che abbia acquistato in vista mia e' stato un filtro lunare ND96, convinto che sarebbe stato irrinunciabile invece non l'ho mai usato. Il manuale di sezione UAI consiglia di alternare filtri blu e rossi nell'osservazione di zone di diversa albedo, come appunto (citato esplicitamente, p. 33) il fondo di Plato. Ricordo che uno degli autori, Giuliano Pinazzi, amava specialmente usare un filtro aranciane con un rifrattore da 90 mm. Sospetto che la sua funzione fosse essenzialmente di a) ridurre l'eccessiva luminosita', e b) tagliare la parte piu' turbolenta dello spettro. Magari per un 20cm sarebbe andato bene un rosso piu' carico.
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

Antonio7 ha scritto: 14/10/2019, 18:55ci vuole qualche filtro?
puoi provare con un polarizzatore variabile, dovrebbe aumentare il contrasto tra l'alone brillante dei craterini e il fondo di Plato
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

Ivano Dal Prete ha scritto: 15/10/2019, 0:29Comunque, visto che qualcuno ha tirato fuori la faccenda dei filtri lunari perche' non ne parliamo un po'?
Io non uso filtri se non il polarizzatore che secondo me rende i contrasti un po' più netti. La superficie lunare possiede infatti una debole polarizzazione che è più o meno netta secondo l'angolo di fase.

Per quanto riguarda i filtri colorati la Luna ha una tenue colorazione dovuta alla differente composizione mineralogica che l'occhio coglie pochissimo (ma i sensori elettronici sì) e che si può esaltare usando appunto dei filtri colorati. Plato ad esempio ha zone rosse e zone blu al suo interno, mettendo un filtro rosso le zone blu diventano più scure e viceversa.

I filtri rossi - intendo rosso scuro oppure H alfa fino all'infrarosso vicino - diminuiscono l'effetto della turbolenza ma diminuiscono anche il potere risolutivo, che va con l'inverso della lunghezza d'onda. Io non li uso mai ma visivamente danno un effetto "drammatico" che può piacere.
Angelo Cutolo

Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Angelo Cutolo »

Parlando di filtri, io con l'Obice mi son trovato bene con l'azzurro baader (circa un W82a), non specificatamente su plato (mai trovato particolarmente interessante), ma ho sempre notato un maggiore contrasto sui "mari", è praticamente l'unico filtro che uso sulla Luna (col 20 cm), con i rifra nessun filtro, nemmeno il polarizzatore.
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da -SPECOLA-> »

Io non utilizzo nessun filtro.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Dob »

@Raf e Specola: se potete specificare meglio quanti craterini avete visto e a che ingrandimento forse si capisce meglio....

Ho trovato altri miei report di Plato:

Osservazione del 01-11-2014: Luna e stelle doppie

Bella osservazione compiuta da casa con il travel-dobson da 25 cm f/4 usato insieme alla tavola equatoriale motorizzata che ha facilitato le osservazioni ad alto ingrandimento. Ho usato principalmente 384x e 500x (per le doppie). Sulla Luna c'era Copernico al terminatore e Plato in buona posizione. Dopo una panoramica con vari ingrandimenti ho cominciato proprio con Plato con gli immancabili craterini interni: ne ho contati 6 sicuri. Su Archimedes, con illuminazione più alta ne erano visibili solo 3 o 4 interni. Anche la Valle delle Alpi era in buona posizione ma stavolta non ho ben percepito la famosa rima interna, probabilmente a causa dell'illuminazione; era però visibile un craterino proprio sul bordo della valle che gettava una breve ombra. Verso il centro lunare altre formazioni interessanti osservate sono state: Stadius letteralmente crivellato di craterini, Davy con la sua famosa catena (4 craterini visibili subito e gli altri che spuntavano fuori negli attimi di miglior seeing), la rima Birt (visibili tutti i craterini riportati nel Rukl), Gambart con il suo domo, la rima di Fra Mauro e proprio sul terminatore, perpendicolare ad esso, la rima Hesiodus.
Sono poi passato a valutare il seeing: vicino alla Luna era circa Pickering 5 con punte di 6 negli attimi migliori;......



Osservazione di Luna e Giove del 28-02-2015

Finalmente ho potuto confrontare l'uso del correttore di coma MPCC nelle osservazioni planetarie anche se i risultati non possono essere definitivi per via del seeing mediocre della serata. Ho usato il solito dobson da 25cm a 250x. Però per valutare il seeing mi sono spinto a 384x osservando una stellina in prossimità di Giove e ho valutato Pickering 4 con rare punte di 5 (il che significa che il dischetto centrale era visibile per pochi istanti ). Ho cominciato con la Luna a 250x + MPCC : immagine abbastanza nitida (a tratti) da bordo a bordo, era visibile Plato (5 craterini visibili solo negli istanti migliori) ......
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

Era un'osservazione volante, ero impegnato a osservare cose più interessanti. Comunque erano quelli cerchiati nella foto, se ne vedevano anche di più piccoli ma solo come macchiettine brillanti. 208x se non ricordo male, in bino con due zoom.

Dovresti cercare di stimare il seeing con la scala di Antoniadi, quella di Pickering non ha significato per le osservazioni di corpi estesi.
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Dob

Per quanto mi riguarda mi riferisco ai più grandi che ha misurato Raffaello in questo stesso thread.
Per essere più chiaro, gli stessi che ha cerchiato in rosso nel suo ultimo reply, ad esclusione di quello da 1.6 km.
Erano i craterini che si vedevano meglio, perché quelli più piccoli ancora alla portata del riflettore da 4.5", si scorgevano soltanto per la loro brillantezza (tra questi c'era anche quello da 1.6 km, che invece Raffaello ha visto bene).
L'osservazione si è svolta con l'oculare H6 di serie (150x) e con un OR4 CIRCLE T (225x).
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Dob »

Uso la scala di Pickering perchè, oltre a trovarmi molto bene con essa, quando decido di fare una serata hi-res di solito guardo anche qualche doppia stretta.
Comunque mi pare, guardando le descrizioni, che le due scale siano paragonabili ad es. Antoniadi III potrebbe equivalere a Pickering 5-6, Antoniadi II a Pickering 7-8 e così via.
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

Purtroppo no, tra l'altro se la stella che usi non è nelle immediate vicinanze del pianeta (o della Luna) la stima del seeing non è esattamente applicabile. Inoltre alla stessa agitazione dell'immagine stellare corrispondono disturbi diversi sui corpi estesi a seconda di quello che osservi, ci sono oggetti che tollerano la turbolenza meglio di altri.
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Ivano Dal Prete
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Dob ha scritto: 15/10/2019, 19:56 @Raf e Specola: se potete specificare meglio quanti craterini avete visto e a che ingrandimento forse si capisce meglio....

Ho trovato altri miei report di Plato:
Molto interessante, come ti trovi a lavorare in alta risoluzione con un f/4?
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Dob »

@Raf: beh, sui 2 report sopra c'è scritto chiaramente che la stella usata per stimare il seeing era vicina alla Luna. E' verissimo che ci sono oggetti che tollerano la turbolenza più di altri: più volte mi è capitato di osservare un Giove quasi inguardabile e contemporaneamente la Luna era "passabile".

@Ivano: non dò molta importanza al rapporto focale. A f/4 a mio parere si fa benissimo hi-res purchè le ottiche abbiano una buona qualità (non uso superlativi :mrgreen: ) e si curi la stabilizzazione termica (oltre ovviamente la collimazione ): fatto questo poi è solo una questione di seeing.
Ad es. la sera del 2014 che ho descritto sopra, dopo la Luna, col 25 cm ho osservato qualche doppia e ho separato senza problemi 0,5" :

Sono poi passato a valutare il seeing: vicino alla Luna era circa Pickering 5 con punte di 6 negli attimi migliori; mentre più in alto nel cielo, circa un'ora dopo nella zona di Pegaso, era migliore , almeno Pickering 7 infatti le immagini delle doppie osservate sono state molto buone con dischetti molto piccoli , rotondi e un anellino sufficientemente fermo per la maggior parte del tempo. Le doppie che ho osservato nel Pegaso sono state: 72 Peg caratterizzata da due stelle di magn 5,7 e 6,1 separate di 0,57" : a 500x le due stelline erano ben visibili , difficile dire se era visibile il filetto nero tra di esse , comunque sicuramente era visibile la figura ad 8 ; fermando un attimo la motorizzazione per vedere la deriva e individuare così i punti cardinali ho valutato l'angolo di posizione poco oltre i 90° . L'altra stella osservata è stata la ADS 16314 (o HO 482) posta tra Beta e Mu Peg : una coppia di stelline di magn 7,7 distanti 0,54" e anch'essa è stata splendidamente separata a 500x con angolo di posizione stimato poco oltre i 180°: la minor luminosità rispetto alla precedente ha contribuito a rendere l'immagine più "da manuale" in quanto i due anellini che circondavano i dischetti erano molto deboli e "disegnati". Dopo l'osservazione, a casa, ho controllato i parametri della ADS e ho visto che, contrariamente a quanto avevo riportato come appunto sull'Uranometria, le stelline in questione avevano magn 7,3 e 8,3 con angolo di posizione sui 20°: quindi in pratica ho scambiato la primaria con la secondaria anche se a me apparivano sostanzialmente di magnitudine simile.

e tuttavia il 25 cm (che pesa solo 9 Kg e si richiude a valigetta essendo un travel-dobson) non è ottimizzato per l'hi-res: infatti l'avevo costruito essenzialmente per i grandi campi ( volevo ottenere 2° di campo reale ben illuminati a 40x ) e quindi ha un'ostruzione del 28% e nonostante tutto ha buone prestazioni in hi-res lo stesso:
fianco.JPG

poi c'è il 45cm che è un f/4,2 ma questa è un'altra storia.... :D
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Dob ha scritto: 17/10/2019, 20:38
@Ivano: non dò molta importanza al rapporto focale. A f/4 a mio parere si fa benissimo hi-res purchè le ottiche abbiano una buona qualità (non uso superlativi :mrgreen: ) e si curi la stabilizzazione termica (oltre ovviamente la collimazione ): fatto questo poi è solo una questione di seeing.
Ma quanto e' critica la collimazione in un f/4? Di sicuro e' piu' compatto del mio :shock:
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Dob »

Beh, ovviamente è più critica di un f/8 ma niente di impossibile. Qualche dato in https://dobsoniani.forumfree.it/?t=53938555
poi bisogna dire che una leggera scollimazione ha effetto solo nello spostare leggermente lo sweet-spot rispetto al centro del campo: quando si osserva Giove oppure il primo anello di una stellina è facile vedere il punto del campo in cui si ha maggior nitidezza e regolarsi di conseguenza.

p.s. mi sono accorto che in realtà nel secondo report avevo scritto che la stellina per valutare il seeing era vicino a Giove e non vicino alla luna, boh forse quella volta l'obiettivo principale era Giove ( o forse Giove e la Luna erano vicini quella volta :D )

p.s.2 se gli amministratori trovano questi ultimi msg troppo OT potrebbero creare una discussione del tipo " hi-res con f/4" o qualcosa del genere per non inquinare troppo la discussione sui craterini di Plato
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Faber »

Sarebbe interessante un topic: hi res con un f 4. Appoggio l’idea
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

Non c'è mica bisogno dell'amministratore, se vi interessa aprite la discussione e basta.

Io ho usato per anni un f/4.5 e non tornerei indietro nemmeno sotto la minaccia delle armi... ma ognuno ha i suoi gusti... :lol:
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Dob »

Ma Raf, f/4,5 è una pacchia! :D :D

è da f/4 in giù che le cose cominciano a farsi interessanti ... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

quanto al thread "hi-res con f/4" forse è meglio lasciar perdere, magari qualcuno lo prenderebbe come una provocazione (visti gli ultimi fraintendimenti...). D'altronde se uno è veramente interessato alla questione, in altri forum ci sono decine di thread sull'argomento
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Acronauta »

No, non fa per me, già il Mewlon che ha grosso modo la coma di un f/5 mi dà abbastanza da fare, con un f/4 durerei pochissimo :lol:
Dob ha scritto: 19/10/2019, 18:37quanto al thread "hi-res con f/4" forse è meglio lasciar perdere, magari qualcuno lo prenderebbe come una provocazione (visti gli ultimi fraintendimenti...)
dipende da come ci si pone nei confronti degli interlocutori, di solito quando si fraintende qualcosa la colpa non sta mai da una parte sola.
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Re: I craterini di Plato, la storia infinita

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Reduce da un'osservazione lunare, dopo settimane di maltempo e/o jet-stream polare piazzato proprio sopra la mia testa. Oggi il centro e' un po' spostato verso N (vedi immagine, la freccia e' dove abito) e ne ho approfittato, in effetti il seeing era circa III con immagine "saltellante" abbastanza tipica di questo tipo di turbolenza, ma nitida e incisa anche ad alti ingrandimenti.

Ricordandomi del thread, ho provato a osservare i craterini di Plato, ma non e' che ci abbia cavato gran che. Ho osservato con il newton 254/7 a 335 e poi 440x; questi ultimi erano perfettamente utilizzabili, Copernicus era uno spettacolo e potrei aver visto la Vallis Alpes (o forse no, ammetto che ne avevo molta voglia :oops:), ma tutto quello che no notato in Plato, e con grande fatica, sono stati Plato A, B, C+D come una macchia unica, e Plato "e". Il cerchio designato con "?" e' una chiazza di albedo che ho preso per un possibile cratere, avendo osservato senza mappe per non farmi influenzare (pero' ho preso appunti e schizzi). I numeri indicano la facilita' del dettaglio, 1=facile 4=al limite. non ho usato filtri.

Immagino che la fase non fosse ideale, Virtual Moon Atlas da' un'illuminazione del 72.8%, probabilmente non molto buona per i craterini, ottima per le chiazze di albedo :cry: Tra poco esco di nuovo, vediamo se riesco a osservare Urano.
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