Discussione sul Vixen BT126 SS-A

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piergiovanni
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piergiovanni »

stevedet ha scritto:
In conclusione: al cuore non si comanda e se uno si è innamorato di quel binocolo non sentirà ragioni, ma se un astrofilo analizza il tutto con un po' di distacco, non può non fare queste considerazioni.
Imho ovviamente.

Ciao Stevedet, grazie per i commenti. Se nella osservazione degli oggetti del cielo profondo compariamo un dobson da 30 cm con un binocolone da 125 mm, ritengo ci siano pochi paragoni da fare. Sono due prodotti completamente diversi. Del resto l'articolo è stato pubblicato su binomania ove i lettori cercano notizie e informazioni sui binocoli e non sui grossi telescopi a specchio. E' un po' come se un motocrossista volesse a tutti i costi evidenziare che la sua moto da cross salta più' in alto di una raffinata enduro stradale. Prodotti differenti per palati differenti. Chi ama un chilo di pizza, chi una cannolo siciliano.
Per tale motivo l'ultima parola resta sempre all'eventuale acquirente ed ai suoi gusti personali. Del resto se penso che anni fa spesi più' di 8000 euro per acquistare un binocolo di soli 8 cm di diametro e che con quella cifra, forse avrei preso un dobson da 50-60 cm, non mi ritengo la persona più' adatta a dare conferma al tuo commento.
La cosa certa è che è più' luminoso di un binocolo di 100 mm, poi si potrà' anche discutere per giorni sulla reale differenza di resa e sul prezzo di acquisto, come, del resto, facciamo sempre sul forum da anni. Ci sono stati spesso delle discussioni fra i possessori dei binocoli TOP di GAMMA e quelli di medio costo, alla fine la risposta e' sempre stata la medesima: Si spende molto di più' per avere, spesso, poco di più', e la scelta è dettata unicamente dalla PASSIONE. Se non hai una vera e grande passione, come Piero, per i binocoloni astronomici, penso che tu possa, senza alcun pentimento, continuare ad usare il tuo kit che hai premurosamente selezionato nel corso degli anni.
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Acronauta
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Acronauta »

Sono assolutamente d'accordo con le tue considerazioni, Pier, l'astronomia è una passione, non è una necessità: "si può avere di più spendendo meno" è un ragionamento che mi va bene quando faccio la spesa al supermercato, quando voglio divertirmi osservando il cielo ho altri obbiettivi, pur senza uscire dall'ambito delle mie possibilità economiche
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piero
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

mah, che dire...è sempre lo stesso discorso trito e ritrito...
peraltro la prevalenza degli astrofili attuali credo abbiano già persino superato il distaccato ragionamento di cui accennava Steve perchè ormai sono prevalentemente orientati sulla fotografia: vendendoli sul campo quando vado a osservare metà di loro se gli togli il go-to e il computer non distinguono una costellazione da una tetta di mia sorella e i visualisti sono diventati una minoranza. Personalmente non rientro nemmeno fra gli astrofili più tradizionali che amano farsi esplodere M13 in faccia (mi autocito da un mio precedente scritto : " Vi sono dei vizi di fondo dell’esperienza, imputabili a e due fattori: il primo è l’abitudine osservativa per la quale il mio cervello da sempre è abituato subito al vedere il cielo con il binocolo per cui ho senz’altro dei canoni pregiudiziali di rappresentazione visiva che influenzano l’opinione finale; vedasi ad esempio la notazione su M13 da cui si desume che “risolvere” amassi globulari non fa per me, preferendo molto di più vederli al limite del “granulare” ma sempre immersi nel contesto stellare d’insieme.")
concordo sul fatto che per spazzalore semplicemente il cielo un 100 sia più che sufficiente (ma anche un 20x80), se uno invece è francamente interessato all'astronomia binoculare più propriamente detta questo BT offre maggiori e tangibili possibilità rispetto a 100 mm e per astronomia binoculare propriamente detta intendo questa "roba" qua:
http://www.binocularsky.com/
viewtopic.php?f=57&t=4277
quindi l'acquisto non è tanto motivato da un'innamoramento dello strumento in se e per sè ma da un'innamoramento della bino-astronomia per la quale il BT null'altro è che un mezzo per praticarla a un maggior livello con una praticità per me ancora accettabile, cosa che invece non rispecchia il Jumbo 150 che avrei già preso da un bel po' solo se disponessi di una postazione fissa.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Angelo Cutolo

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Angelo Cutolo »

A parte le "solite" considerazioni ottiche, quello che che mi ha fatto "fantasticare" di piu (prima delle ahimè considerazioni piu puramente economiche) sono i suoi 63x36x18 cm e soprattutto i soli 10,5 kg roba compatta e veramente maneggiabile con un solo braccio, 126 mm (x2) realmente portatili (se lo forniranno con valigia dedicata).
Con circa 4.000 € (+ almeno un eventuale altro migliaio di € per gli oculari*) un astrofilo alla Piero ( ;) ) avrebbe veramente a disposizione un setup itinerante pressocché (doverosamente sottolineato, perché esiste sempre la futura possibilità di un supercompatto 141 :mrgreen: ) definitivo.



*: Considero una minima buona dotazione iniziale di due pan 19 mm e due LVW 13 mm, che totalizzano circa 1.000 €.
stevedet

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da stevedet »

Angelo, anche tu parli di vil denaro? Un vero appassionato non lo deve fare mai! Non lo sai? :D
A parte gli scherzi, a me pare abbastanza logico fare delle valutazioni costi/benefici anche nel caso di un hobby, salvo che uno abbia disponibilità economiche tali da non porsi neppure il problema e comprare tutto quello che gli passa per la testa.
Detto questo, sono d'accordo con voi che il mio precedente post non porta nulla di nuovo ed originale ed è fatto delle solite considerazioni trite e ritrite di cui discutono gli astrofili, ma da questo punto di vista, penso che il 99% dei forum hobbistici dovrebbero chiudere dopo un paio di anni, se non si vuole che incomincino le ripetizioni...

Comunque, Piero ha provato il Vixen ed ha capito di aver probabilmente trovato il binocolo degno di sostituire il suo Miyauchi. Io penso che chiunque si accinga a fare un acquisto importante (ammesso che per voi lo sia spendere 4-5000 euro per uno strumento ottico) farebbe meglio a prendere esempio da lui e cercare l'occasione per fare prima una prova nelle condizioni d'utilizzo, per essere sicuro di azzeccare la scelta. :thumbup:
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Tommy
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Tommy »

Complimenti ai tre autori per l'articolo. Ultimamente mi state tutti facendo appassionare di binocoli grossi grossi. Sto leggendo molto la sezione astronomia ed anche il forum concorrente astrofili.org e sto anche capendo bene cosa è possibile vedere nei binocoli giganti.
Tuttavia, parlando di coerenza, l'altro giorno ho letto un messaggio di Stevedet che pare contrastare quello che sta dicendo qui. Potrebbe spiegare meglio?

Con una postazione fissa, io troverei molto più stimolante avere un nexus da 150mm da usare a bassi ingrandimenti ed a fianco un dobson di almeno 12" con torretta, da usare ad ingrandimenti medio-alti.


Avevo capito che una cosa del genere gli pareva superflua, Stevedet mi rispondi?

Vorrei anche chiedere agli amministratori come mai non riesco a rispondere ai messaggi privati. Ogni volta che provo a rispondere mi esce una pagina bianca con scritto errore.
Grazie.
Tommaso
Tommaso
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stevedet

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da stevedet »

Ciao binomane, intanto devo dire che fa piacere avere un bibliografo personale, sempre così attento a quanto scrivo. :lol:
Riguardo alla citazione, non ricordo quanto tempo fa l'ho scritta, ma il concetto base di affiancare al binocolo un dobson, così da avere uno strumento dedicato ai bassi ingrandimenti per osservazioni panoramiche del cielo ed un "terzo occhio" potente per entrare invece nel dettaglio di singoli oggetti deep-sky e pianeti (con un efficacia che nessun binocolo potrà mai darmi), a me pare assolutamente coerente con quanto ho scritto in questo topic.

Certo, la differenza che cogli è che adesso mi sono convinto che per fare questa accoppiata sia sufficiente avere un binocolo angolato da 100mm. Poi, se uno ha migliaia di euro da spendere senza problemi, può circondarsi di tutti gli strumenti che vuole.
Questa è la mia attuale convinzione, suffragata dal fatto che sto proprio sperimentando sul campo questa soluzione, ma magari in futuro cambierò idea... Come dice il proverbio, solo gli stupidi non cambiano mai opinione.
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-SPECOLA->
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie ai tre validi tester per questa nuova recensione. :thumbup:
Per quanto mi riguarda,
quello che ho letto conferma l'idea che mi ero già fatto di questo strumento, a partire dai dati di targa.

A questo proposito mi domando cosa potesse dare tanta aspettativa, circa il fatto che un ottimo binocolo da 100 mm potesse riuscire a pareggiare i conti con un binocolo progettato per l'uso astronomico da 126 mm, paragonandoli appunto nel campo d'elezione di quest'ultimo, ovvero quello astronomico.
Non dovrebbe essere scontato che un buon binocolo da 126 mm sul cielo stellato e il profondo cielo, a parità di condizioni, renda visibili più oggetti rispetto ad un diametro inferiore, come potrebbe esserlo un 100 mm?

La mia esperienza con i binocoli si ferma a 110 mm , però aumentando l'apertura in maniera significativa, ho sempre avuto un miglioramento; parlo ovviamente di buoni binocoli, degni di essere definiti tali, per cui otticamente a posto.

A parità di condizioni, lo stesso accadrebbe anche mettendo in campo un Miyauchi 141 o un FUJINON 150.
In questo caso, visto il più ridotto divario di apertura tra i due giganti, allora sì che il MYAUCHI avrebbe la possibilità reale di riuscire a competere; 9 mm però non sono 26 mm.
IMHO.

VIXEN come al solito conferma la propria fama, con un performante strumento specializzato per l'uso astronomico; questa recensione lo esplicita abbastanza bene.
Quello che mi lascia sorpreso è l'aumento del contenimento dell'aberrazione cromatica, pur avendo ridotto la focale del binocolo, mantenendo comunque un approccio "ACRO".

Secondo me ne potrebbe uscire un "killer" nel suo settore, se soltanto il costruttore riuscisse a proporre un set di buoni oculari leggeri e rivedendo la carenza del treppiede, i cui limiti sono stati ben riportati in recensione.

Riguardo al discorso stativo, trovo molto utile la prova fatta da Piero con il MANFROTTO.

Riguardo al quadretto di Giove, descritto da Piergiovanni, gli ingrandimenti come si attestavano?

@ Piero
Se il MYAUCHI 141 è il tuo sogno, non rinunciarvici.
Sapendo aspettare alla fine l'occasione potrebbe arrivare.

@ Stevedet
Capisco il senso del tuo intervento, però fatico a vederlo contestualizzato nel topic.
Cocordo con quanto ha scritto Piergiovanni; un binocolo e un telescopio sono sostanzialmente due strumenti diversi, che si usano per scopi specifici diversi.
IMHO.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
stevedet

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da stevedet »

-SPECOLA-> ha scritto:@ Stevedet
Capisco il senso del tuo intervento, però fatico a vederlo contestualizzato nel topic.
Effettivamente penso che tu abbia ragione. Questo Forum si chiama Binomania! Un po' come andare in un forum di appassionati della bistecca alla fiorentina a proporre un menù vegetariano...
Tra l'altro io sono un astrofilo prevelentemente binocolaro e se fossi costretto a tenermi un unico strumento, non avrei dubbi nel scegliere il mio APM.
Cocordo con quanto ha scritto Piergiovanni; un binocolo e un telescopio sono sostanzialmente due strumenti diversi, che si usano per scopi specifici diversi.
Anch'io concordo!!! Il mio ragionamento parla di complementarietà fra i due strumenti. Non che uno possa sostituire l'altro.

Le mie perplessità da modesto visualista del cielo, nascono dal fatto che più si sale col diametro del binocolo e più si è costretti ad andare sotto cieli bui, se si vogliono mantenere le caratteristiche vincenti ed impareggiabili di un'osservazione binocolare e cioè bassi ingrandimenti e campi larghi.
Se il cielo non è più che buono, come ormai purtroppo capita sempre più spesso, si è costretti anche col binocolo a salire con gli ingrandimenti per ottenere una p.u. di 2-3mm max, altrimenti non si riesce ad ottenere un cielo abbastanza buio per far risaltare gli oggetti deep.
Così facendo però, il campo reale si riduce inevitabilmente e secondo me si snatura un po' lo spirito del binocolo, che diventa sempre più una brutta copia di un binoscopio.

Insomma...Spero di essere stato chiaro e comunque i miei sono dubbi non certezze, sia chiaro.
Giovanni Bruno
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ringrazio i tre qualificati TESTER per la bella prova di questo strumento che pare davvero ben fatto.

Mi fido in modo particolare di PIERO PIGNATTA, perchè possiede un nobile MIYAUCHI da 20-37x100mm a 45° e quindi ha l'occhio più caldo per il mio quesito.

Io desidererei una comparativa tra il binocolone APM APO ED da 100mm a 90° ed il VIXEN da 126mm a 45°

Io credo che il prisma di AMICI a 90° del APM APO ED possa assottigliare la differenza di resa ottica tra i due.

Ho avuto sempre esperienze fallimentari con tutti i prismi erettori a 45° da 2" che ho cercato di usare con il miei telescopi + torretta binoculare.

Detti prismi erettori a 45°, BAADER e WILLIAM OPTICS compresi, le hanno prese sonoramente da tutti i più scalcinati specchi e prismi a 90°

Quindi attendo fiducioso un tale confronto. :wave:

Ps , chiedo ad OTTAVIANO FERA un suo parere sulla resa ottica tra un prisma erettore a 45° ed un prisma erettore a 90°
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piergiovanni
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Giovanni, facciamo insieme un po' di sintesi sulla composizione dei prismi presenti nei vari binocoloni.

1) binocoli da 100 mm a 45° : prisma a tetto + il cosidetto romboide ( rhomb turret). Ad esempio: Kowa Highlander, Miyauchi Galaxy , Saturn III, i cloni cinesi e il nuovo APM APO.

2) binocoli da 100 mm a 90°: penta prisma per la deviazione e prisma di Porro II. Ad esempio: Miyauchi Galaxy a 90° e i cloni cinesi.

3) binocoli da 60mm -70 mm, angolati a 45°: semi penta prisma per la deviazione e Porro II per la inversione delle immagini e la IPD. Ad esempio, il mitico Pleaides 60, il Saturn II.

Tale ricetta è usata anche da Vixen, anzi pare siano stati loro ad utilizzarla per primi nei binocoli "di massa". Fra progettisti, infatti, si chiama "VIXEN DESIGNS".

Insomma, Vixen, non e' poi l'ultima ruota del carro. Immagine

Se guardi lo spaccato in CAD che avevo pubblicato su Binomania, inerente, al nuovo APM 100 ED Apo, vedrai, invece, che esso usa un prisma di Amici + romboide, rispetto alla classica configurazione penta-prisma e Porro II.

Pare che neppure Miyauchi abbia mai provato questa ricetta anche voci fondate mi hanno confermato che sono state fatte delle varie modifiche "misteriose e uniche" alla gamma Miyauchi 141.
Cito la fonte affidabile che me lo scrisse, mesi or sono: "They did make some variations of the Galaxy 141mm in 45° and 90° that may be unique".

Per tale motivo, frugando nei blog giapponesi, ho letto opinioni completamente differenti sul 141: sarà forse dovuto alla differenza di composizione dei prismi? Senza dubbio.

Concludo dicendo che ho avuto modo di discutere di queste cose con vari progettisti, compresi quelli di Kowa, APM e Bill Faatz, ottimo esperto di binocoli astronomici su CloudyNights e, appena avrò tempo, scriverò un articolo su questo argomento.


In merito ai test "su richiesta" confermo che io Paolo e Piero, siamo ben disposti a farti leggere la comparativa dell'APM 100 ED APO a 90° contro il BT 126.
L'APM me lo manda Ludes, se fate la colletta e ci regalate un BT 126, non ci saranno problemi di sorta. :mrgreen: Immagine Immagine
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro PIERGIOVANNI,un articolo sulle varie combinazioni di prismi presenti nei binocoloni angolati e la loro efficienza ottica , sarebbe altamente auspicabile e di sicura utilità pratica.

Quando per un binocolo si arriva a cifra dell'ordine di 3000€-4500€ ogni informazione a riguardo sarebbe preziosa.

Tempo fa comprai una torretta binoculare LEITZ PORTUGAL a 45° usata, era di provenienza del mondo dei microscopi.

Subito la smontai, scoprendo che aveva uno stretto prisma a cuneo che deviava l'asse ottico di 45° , ma senza alcuna inversione di immagine.

Scoprendo così l'esistenza di un prisma a 45° estremamente trasparente, che non introduceva il benchè minimo degrado di immagine, ne tantomeno dei colori.

Tale prisma abbinato ad un PORRO II di sicuro fornirebbe delle nitide visioni a 45°,forse la ricetta VIXEN del 126mm è proprio la stessa e se lo fosse davvero, ora mi spiego gli ottimi risultati riscontrati.

Mentre la ricetta del prisma erettore a 45° + romboid prism, mi ha sempre deluso , credo per colpa del prisma erettore.

Forse pochi sanno che SW ha in catalogo un UFO di specchio variabile a 90° ed a 45° , purtroppo carterizzato in un plasticone immondo.

Ma plasticone a parte, sia a 90° che a 45°, la resa ottica è nettamente superiore ai comuni prismi erettori a 45°, ma il raddrizzamento avviene solo per il sopra vs sotto.

Confrontato molto severamente in terrestre di potenza,l'UFO SW, settato a 45°,demoliva qualsiasi prisma erettore a 45° sia come nitidezza che come fedeltà dei colori.

Mentre per il cielo si gode una invidiabile comodità di postura da seduto, usando le due diverse altezze concesse con l'uso a 90° ed a 45° :wave:
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

scusate il ritardo nelle risposte ma ho approfittato di questo lungo ponte per farmi venire un mini-infartino così' da passare qualche giorno in Unità coronarica e farmi rimettere in sesto una coronaria con un paio di stent. Niente panico: ora sto bene.
-SPECOLA-> ha scritto:A questo proposito mi domando cosa potesse dare tanta aspettativa, circa il fatto che un ottimo binocolo da 100 mm potesse riuscire a pareggiare i conti con un binocolo progettato per l'uso astronomico da 126 mm, paragonandoli appunto nel campo d'elezione di quest'ultimo, ovvero quello astronomico.
Non dovrebbe essere scontato che un buon binocolo da 126 mm sul cielo stellato e il profondo cielo, a parità di condizioni, renda visibili più oggetti rispetto ad un diametro inferiore, come potrebbe esserlo un 100 mm?
Quello che mi lascia sorpreso è l'aumento del contenimento dell'aberrazione cromatica, pur avendo ridotto la focale del binocolo, mantenendo comunque un approccio "ACRO".
@ Piero
Se il MYAUCHI 141 è il tuo sogno, non rinunciarvici.
Sapendo aspettare alla fine l'occasione potrebbe arrivare.
il ragionamento non fa una grinza, tuttavia l'esperienza con il vecchio vixen 125 come ho scritto non era stata entusiasmante e a suo tempo non mi aveva convinto, al punto che decisi di tenere il miya da 100. Mi sentirei di dire che il 125 e il 126 sono a tutti gli effetti due strumenti diversi.
Di Miyauchi 141 usati non se ne trovano e ne capita uno ogni 10 anni: nei mesi scorsi me ne hanno fatto sentire l'odore di uno ( quello di Fabrice Morat) andato poi ad altro appassionato ma c'era una situazione globalmente un po' ambigua e ho lasciato perdere ( non so perchè ma con Morat di mezzo che si tratti del suo articolo sul 141 o dello strumento stesso c'è sempre qualcosa che non si capisce)
stevedet ha scritto: Le mie perplessità da modesto visualista del cielo, nascono dal fatto che più si sale col diametro del binocolo e più si è costretti ad andare sotto cieli bui, se si vogliono mantenere le caratteristiche vincenti ed impareggiabili di un'osservazione binocolare e cioè bassi ingrandimenti e campi larghi.
Se il cielo non è più che buono, come ormai purtroppo capita sempre più spesso, si è costretti anche col binocolo a salire con gli ingrandimenti per ottenere una p.u. di 2-3mm max, altrimenti non si riesce ad ottenere un cielo abbastanza buio per far risaltare gli oggetti deep.
Così facendo però, il campo reale si riduce inevitabilmente e secondo me si snatura un po' lo spirito del binocolo, che diventa sempre più una brutta copia di un binoscopio.
Acuta e pertinente osservazione che merita di essere tenuta presente: è quello che ho sempre pensato anch'io relativamente al 125, ma sul 126 , di minor focale rispetto al precedente e impiegando i TV da 19 mm non si ha quest'impressione, anzi come scrivevo, ripassando poi al Miya quest'ultimo mi sembrava avesse il campo sensibilmente più stretto. Tuttvaia non posto limiti: con particolari oggetti o condizioni eccellenti si possono provare i 25x, sarà sempre più raro ma non impossibile; specularmente equivale alle condizioni e oggetti per le quali si potranno impiegare i 50 x su un 100mm
Giovanni Bruno ha scritto: Io desidererei una comparativa tra il binocolone APM APO ED da 100mm a 90° ed il VIXEN da 126mm a 45°
Ciao Giovanni,
sempre un piacere sentirti.
Non ho mai provato l'apm ma credo che sul cielo profondo sia già scontato il risultato: chi affiancò il miya 100 all'apm non vide sostanziali differenze e per analogia penso che il risultato fra apm e bt 126 sia sovrapponibile a quello fatto da noi con il miya. Bene intenso: solo e relativamente al cielo profondo. L'apocromaticità e le possibilità di aumentare molto gli ingrandimenti sull'apm potrebbero regalare visioni non indifferenti su luna e sole filtrato in luce bianca: in tal senso forse mi divertirebbe di più un confronto fra APM e Saturn III a parità d'ingrandimento ove l'acromaticità del saturn III è compensata da un maggior focale.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da fulvio_ »

Dai Piero, ci vuole ben altro che un contrattempo come questo per metterti fuori combattimento! Sono davvero sollevato nell'apprendere che ti sei rimesso.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da stevedet »

piero ha scritto:scusate il ritardo nelle risposte ma ho approfittato di questo lungo ponte per farmi venire un mini-infartino così' da passare qualche giorno in Unità coronarica e farmi rimettere in sesto una coronaria con un paio di stent. Niente panico: ora sto bene.
Caspita Piero, ma che ci racconti... :shock: Certo che il test del nuovo BT 126 deve essere stato proprio choccante! :lol:
A parte gli scherzi (visto che tutto è andato bene, facciamoci una salutare risata), spero che tu ti sia già ripreso al 100%.
Eh si...Diamo per scontato di rimanere sempre in buona salute e invece non è così, purtroppo.
Beh, direi che questa avventura deve essere un motivo in più per te per acquistare senza ulteriori remore il nuovo binocolo... La vita è una sola perbacco!!! :thumbup:
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Faber »

Meno male che è passato tutto Piero! Mi raccomando tieniti da conto che devi ancora godere di mille e mille nottate sotto un cielo terso con un binocolone, la vera toccasanta per il cuore!


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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piergiovanni »

Ciao Piero, ti faccio i miei migliori auguri per una buona guarigione e ...riposati, mi raccomando!
Pier
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

grazie a tutti. :wave:
tornando a monte qui adesso il problema è trovare degli oculari validi intorno a 10-11-12 mm tenendo fuori i pentax e i nikon: avete idee?
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Caro PIERO,di sicuro stai molto meglio adesso con il motore revisionato,invece di prima che avevi un problema, ma non lo sapevi.

Io credo che per te sarà come una rinascita ed il cambio di uno strumento da sempre una bella scarica di gioia ed ottimismo che fa bene alla salute.

Per il confronto tra l'APM ED APO da 100mm a 90° ed il VIXEN da 126mm , ormai acclarato essere ottimo, per me ha un volore di quantificazione della differenza prestazionale, non certo per auspicare un pareggio impossibile.

Ho avuto per un mare di anni l'eccellente MIYAUCHI 20-37x100 a 45° a cui mancava solo il libero montaggio dei comuni oculari astronomici per essere perfetto.

Per lui commisi il PENTAXICIDIO di accorciare le canne di due OR PENTAX da 9mm per sperimentare la resa a circa 60x peraltro ottima.

Passai dunque NEXUS 23-41x100 a 45° solo per avere la libertà di montare gli oculari astronomici con ottimi risultati.

Per me passare ad un APM ED APO da 100mm a 90° significa fare due salti in avanti,il promo come qualità ottica grazie ai vetri ED ed il secondo per una postura supercomoda anche allo ZENIT,il tutto abbinato ad una dimensione e ad un peso da me ben sperimentati.

Sarei passato con certezza al VIXEN da 126mm solo se avessi avuto una postazione semifissa montana.

Come avrei considerato il VIXEN da 126mm se ci fosse stata la versione a 90°, per me ormai il discorso 90° è irrinunciabile per la lunga militanza astrofila con i telescopi con diagole e torretta,perchè da cieli mediocri si osserva qualcosa proprio dai 60° ai 90° di altezza sull'orizzonte.

Purtroppo la mia postazione è semiurbana ed il buio devo cercarmelo tutte le volte e so per esperienza che il peso e l'ingombro determinano la frequenza delle uscite.

Infatti da quando non ho più ne il MIYAUCHI e ne il NEXUS, sono 18 mesi che non faccio più una uscita. :wave:
Angelo Cutolo

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Angelo Cutolo »

Intando un doveroso in bocca al lupo a Piero, felice che il "tagliando" dei 50.000 km sia andato bene. ;)

Avete preso in considerazione i nagler T6 da 11 mm? Dalle recensioni in rete pare vadano bene su tutto, anche in torretta dal punto di vista "logistico" in virtù delle loro dimensioni (a differenza di quelle "lattine" di ethos, delos e similari ES) abbastanza compatte.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da -SPECOLA-> »

@ Piero
Pronta guarigione; riposati e prima di addormentarti, conta i MYAUCHI 141, perché sono sicuro che un giorno anche il tuo bel sogno verrà esaudito.

Ritornando al binocolo BT SS-A da 126 mm, avrei una curiosità.
In questo caso VIXEN è costruttore o committente?
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da fulvio_ »

-SPECOLA-> ha scritto: [... Ritornando al binocolo BT SS-A da 126 mm, avrei una curiosità.
In questo caso VIXEN è costruttore o committente? ...]
E' una curiosità che avevo anch'io. Poi, nel timore di brutte sorprese, ho preferito non approfondire e fare come gli struzzi! :lol:
Ad ogni modo, sullo scafo c'è l'indicazione esplicita "made in japan" (idem per il vecchio BT comunque):
Vixen_BT_SS_A_2-1024x683.jpg
C'è anche da dire che per altri prodotti tale circostanza è chiaramente pubblicizzata (vedi rifrattore NA140SS).
Angelo Cutolo ha scritto: [... Avete preso in considerazione i nagler T6 da 11 mm? Dalle recensioni in rete pare vadano bene su tutto, anche in torretta dal punto di vista "logistico" in virtù delle loro dimensioni (a differenza di quelle "lattine" di ethos, delos e similari ES) abbastanza compatte. ...]
Fattore economico a parte, i Nagler 16 e 11 hanno l'attacco di 30.5 mm contro i 31.5 limite per questo binocolo. Al solito ci vorrebbe una prova sul campo per capire se sono compatibili (anche se parrebbe di si!), se pescano il fuoco e soprattutto la resa sullo strumento (almeno credo)!
Per di più l'11 mm ha 7 lenti in 4 gruppi invece delle 6 del 16 mm e del Pan 19. Quindi, dai discorsi fatti, credo meno luce!
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

Angelo Cutolo ha scritto:Intando un doveroso in bocca al lupo a Piero, felice che il "tagliando" dei 50.000 km sia andato bene..
magari fossero stati i 50..... :(
vado a vedere i nagler....
visti, bella idea (costo a parte), bravo Angelo.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da monpao »

:o complimenti Piero per la classe con cui affronti la "disavventura" di salute.
In bocca la lupo e sentiamoci presto :wave:
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

:wave:
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Angelo Cutolo

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Angelo Cutolo »

fulvio_ ha scritto:Fattore economico a parte, i Nagler 16 e 11 hanno l'attacco di 30.5 mm contro i 31.5 limite per questo binocolo. Al solito ci vorrebbe una prova sul campo per capire se sono compatibili (anche se parrebbe di si!), se pescano il fuoco e soprattutto la resa sullo strumento (almeno credo)!
Per di più l'11 mm ha 7 lenti in 4 gruppi invece delle 6 del 16 mm e del Pan 19. Quindi, dai discorsi fatti, credo meno luce!
Ho provato i nagler T6 11 mm e posso garantirti che hanno un precisissimo barilotto da 31,75 mm (provati sul FT del Nano e nell'iserimento si sentiva la pressione dell'aria), effettivamente andrebbero provati per vedere se pescano il fuoco, ma non dovrebbero esserci problemi a giudicare dalla tabella sul sito televue http://www.televue.com/engine/TV3b_page ... XK7RUa4hC0 (colonna "F") pare che il piano focale dell'oculare sia 6.35 mm prima della battuta.

In merito al fatto trasparenza vs n° lenti/gruppi (o meglio n° superfici aria/vetro) alla luce dei moderni trattamenti antiriflesso ormai non ritengo questa piu una regola valida, ad esempio ho provato diversi ethos (schema da 11 a 13 lenti con una kilata di vetro dentro) che in trasparenza rivaleggiano senza problemi con degli Abbe 4 lenti, mentre ad esempio il TMB Paragon 40 mm (6 lenti in 4 gruppi) è addirittura piu trasparente del parifocale plössl "classico" (4 lenti 2 gruppi) quindi credo che sui nagler la differenza tra 6 o 7 lenti, sia da calcolarsi sull'ordine del centesimo di magnitudine (od anche meno).
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:In merito al fatto trasparenza vs n° lenti/gruppi (o meglio n° superfici aria/vetro) alla luce dei moderni trattamenti antiriflesso ormai non ritengo questa piu una regola valida, .
certamente non può essere una regola generale perché i trattamenti applicati ai vetri non hanno tutti la stessa efficienza, però non è generale nemmeno la sua negazione ;)
Angelo Cutolo

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Angelo Cutolo »

Però all'atto pratico (secondo me) è di fatto non piu valida, almeno in confronti con oculari di diversi brand od anche di diversi lotti di produzione, poiché se a priori non si conosce l'efficienza di trasmissione è praticamente impossibile fare confronti sulla carta.
Tutt'al più puo essere valida su oculari della stessa linea o su quelli "vecchi" col "monostrato" o senza coating.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Ricordo perfettamente che gia almeno 15 anni fa i PENTAX XL erano molto, ma davvero molto più trasparenti dei comuni PLOSSL ed OR della stessa epoca.

Anche in quel caso la superiore qualità dei vetri e la modernità dei trattamenti antiriflesso permettevano delle prestazioni incredibilmente superiori.

Ho ancora negli occhi la visione del castello di MONTALTO DORA da casa mia a circa 6Km di distanza.

Sembrava che si fossero accesi dei potentissimi fari.

Naturalmente i PENTAX XL avevano il giusto numero di lenti,alto, ma non altissimo.:wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 06/06/2015, 21:16, modificato 1 volta in totale.
stevedet

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da stevedet »

Ma i tecnosky/William optics 16mm 82° non sono abbastanza degni?
Si otterrebbero circa 40x e 2° abbondanti.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piero »

sono ben più che degni , ma con focale troppo a metà strada per i miei gusti ; preferirei una coppia di 19-20 e una da 11-12
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:Però all'atto pratico (secondo me) è di fatto non piu valida
dipende... certamente non può essere una regola generale però la fisica ci insegna che:

1. più vetro c'è meno luce passa
2. più superfici aria/vetro ci sono meno luce passa

Su questo "tema", di cui non si può dubitare, si possono poi fare un certo numero di "variazioni", vale a dire

1. usare vetri più o meno trasparenti
2. usare dei coatings più o meno efficienti

Il punto 1, limitatamente all'osservazione visuale, si può trascurare rispetto al 2 che invece è importante. Certamente se confrontiamo un vecchio oculare a poche lenti e nessun trattamento o soltanto un monostrato, con un oculare più moderno anche se dotato di un numero maggiore di lenti e di superfici A/V, potremmo non notare una differenza significativa o persino trovare che l'oculare con più lenti trasmette più luce. Ma quando si confrontano oculari con trattamenti dell'ultima generazione allora io sarei più cauto, posso citare diversi esempi in cui la vecchia regola è ancora attuale. Occorre anche dire che la maggiore o minore trasmissione della luce andrebbe misurata, anche visualmente, prima di trarre delle conclusioni certe.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Come sempre il giusto è nel mezzo ed è per quello che predilogo degli oculari con un campo apparente tra 60° e 70°,bastano 5 lenti a volte sei lenti,ma senza compromessi con una piacevole ariosità di campo ed una adeguata EP.

Io poi sono ferocemente nemico di troppi oculare UWA che promettono 82° ma di cui se ne vedono solo 70° ed anche con pessima EP.

A me non interessa dire in giro che possiedo degli oculari da 82°,a me interessa vedere totalmente e rilassatamente tutto il campo che la mia vista può abbracciare, senza minimamente roteare l'occhio.

Anche perchè in un binocolo, oppure in una torretta binoculare,di roteare un singolo occhio non se ne parla proprio,perchè siamo vincolati ad usarne due di occhi e frontalmente. :wave:
Angelo Cutolo

Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Angelo Cutolo »

Raf, il punto 2 non riesco a considerarlo importante (ovviamente secondo la mia percezione) quando le differenze di trasmissibilità sono dell'ordine dell'1% o 2% (a voler essere buoni).
Oltre certi limiti (e secondo me con i moderni coating, tale limite è stato ampiamente superato) non c'è piu una differenza tale dal farti dire «Con questo oculare vedo tale dettaglio, mentre con quest'altro non ci riesco.», forse in oculari ultraeconomici la differenza di trasmissibilità potrà anche arrivare ad un 5 o 6%, ma anche in questo caso (anche se tale divario è percepibile) non la trovo tra le principali discriminanti di scelta, nemmeno in Hi-Res.

Poi come sempre immagino sia questione di preferenze, per fare un esempio quando feci rialluminare gli specchi del Barile e dell'Obice, potevo scegliere tra un'alluminatura senza protezione alcuna ma che mi garantiva un 97% di riflettività (durata un paio d'anni), una con una leggera quarzatura ed'una riflettività del 93/94% (durata 5 anni) e quella con quarzatura standard con una riflettività del 90% ma durata molto maggiore, io ho scelto l'ultima ma so di altri che preferiscono rialluminare ogni due anni in modo da avere tutta la luce disponibile.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Acronauta »

Angelo Cutolo ha scritto:non c'è piu una differenza tale dal farti dire «Con questo oculare vedo tale dettaglio, mentre con quest'altro non ci riesco.
ma io non mi riferivo all'ambito hires ma alla pura trasmissione di luce, vedo/non vedo riferito a oggetti molto deboli, al limite della percezione. Naturalmente sono conscio del fatto che non tutti ci riescono, occorre una certa esperienza, e probabilmente la maggioranza degli astrofili non è nemmeno interessata a questo aspetto. Ma le differenze ci sono, e sono chiaramente percepibili, anche tra oculari di ultima generazione.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piergiovanni »

Ciao a tutti. Vi inoltro due immagini relative al flashlight test che ho chiesto di fare gentilmente a Mauro Narduzzi. La prima immagine è stata fatta senza interposizione dell'oculare, la seconda misura è stata effettuata con i Panoptic i 24mm. Qualcosa non quadra, il BT supera i 135mm di diametro. :think: :o :mrgreen:
Allegati
BT_senza_oculari.jpg
BT_panaoptic_24.jpg
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da fulvio_ »

Mi sà che è troppo bello per essere vero! :lol:
L'utente Rich V. di Cloudynight potrebbe aver ragione:
http://www.cloudynights.com/topic/47613 ... t%20%20126
Quando avrai sentito Mauro ci farai sapere?
Grazie.

(PS. Puoi chiedergli se il flashlight test l'ha fatto sull'esemplare demo?)
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da piergiovanni »

Ciao, si, ho risposto anche a Rich su CN e ad un altro utente americano via MP.
Ho spiegato brevemente la procedura a Mauro due giorni fa. Io mi sono proprio dimenticato di farla!!
Ieri gli ho riscritto, spero' avrà tempo per controllarlo.
Lui mi ha già anticipato che spostando sia la pila che il binocolo, la variazione era minima e che ci si assestava sempre sui 132mm, circa. Vedremo.
In ogni modo ti confermo che si tratta della Demo :thumbup: ma penso proprio che non sia un'eccezione alla regola.
Attendiamo ulteriori conferme.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da Giovanni Bruno »

Una domanda semplice,perchè non facciamo parlare un calibro?

Nemmeno un micron di luce in più può pasare oltre il bordo fisico della cella degli obbiettivi.

Se l'apertura misurata con il calibro fosse esattamente 126mm, la vera preoccupazione sarebbe per tutti gli altri binocoli che con lo stesso metodo in genere danno un responso inferiore al nominale.

Insomma potrebbe scoppiare un grosso bubbone per gli altri binocoli e binocoloni.

Ad esempio,l'APM ED APO da 100mm , sia 45° che a 90°, che valore hanno dato , oppure daranno con un simile test.

Come mi chiedo che volore darebbero il MIYAUCHI da 20-37x100 a 45° ed il NEXUS da 23-41x100 a 45°? :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 11/06/2015, 17:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: Recensione " a tre" del Vixen BT SS-A

Messaggio da ToolMayNARD »

Direi che la prova è da rifare, ho letto su CN gli interventi degli altri utenti e non avevo idea di tutte le accortezze suggerite... Devo dire che è più facile a dirsi che a farsi questo test: un utente suggerisce di impiegare una lampadina piccola, ma ho notato che illuminava solo una piccolissima parte centrale, la luce non si diffondeva su tutto il diametro dell'obiettivo oppure il contrasto in stanza semibuia era insufficiente per fare una foto. Il BT demo è ormai partito verso Fulvio, potrà magari lui misurare col calibro il diametro dell'obiettivo anche se non la vedo molto agevole come operazione (il paraluce è fisso).

Ciao

Mauro
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