Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

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piergiovanni
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Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da piergiovanni »

Premetto che queste sono delle iniziali e istintive impressioni. Scriverò un articolo su Binomania, confidando nella collaborazione di Francesco Toni e Federico Caro, miei cari compagni di avventura.
Ieri sera, infatti, abbiamo trascorso una stupenda serata in compagnia dei telescopi citati nell’oggetto:

• Zeiss AS 150 F/ 15 con intubazione di Francesco Fumagalli
• Rifrattore acromatico Tecnosky 152 F/6
• Rifrattore acromatico 150 F/8 “powered by Fausto Giacometti”

Sono consapevole che tutti e tre siano dei telescopi con una lavorazione ottica e un’intubazione differente. Da parte mia non c’è motivo alcuno di volerla considerare una comparativa fra “ telescopi identici ” ma dalla differenza lunghezza focale.
Abbiamo deciso di divertirci ad ammirare il paesaggio lunare con strumenti differenti con una “lunghezza focale dissimile”...tutto qui.
Posso solo scrivere che abbiamo cercato di utilizzare sempre le stesse serie di oculari e lo stesso visore binoculare per non inficiare in maggior misura il nostro test.
Se dovessi sintetizzare, in una sola frase, potrei confermare che ieri sera - all’interno dello Zeiss AS 150 - ho ammirato il “mio miglior Plato” ..non della serata ma di tutta una vita!
Ho posseduto e provato decine di telescopi e neppur il Celestron C11 – con cui ho osservato la luna per un po’ di tempo -ha mai mostrato (con estrema chiarezza e facilità) otto, forse nove micro-crateri all’interno di Plato, oltre a striature nette, con forme ben delineate che mai avevo osservato nella mia vita. C’era una variegata presenza di macchie d’albedo nitide e contrastate.
Confermato questo, cito in brevità le differenze che ho appurato.

Nello Zeiss AS 150 il terminatore lunare era piu’ nitido e contrastato, la luce diffusa era pressoché assente, il passaggio al terminatore fra luce e oscurità era “netto”.
Seppur la luna sia un soggetto molto generoso, grazie al contrasto molto alto delle sue “features”, ho percepito maggiori dettagli, come ad esempio alcuni microcrateri su domi lunari nella zona vicino a Kepler e vari micro-crateri nei pressi della Rupes Recta che seppur in luce, ha svelato decine di dettagli. Lo stesso dicasi, per la rima all’interno della Vallis Alpes che personalmente ho percepito (in parte) solo nello Zeiss AS
Lo Zeiss, inoltre, forniva una maggiore tridimensionalità dei dettagli, tale caratteristica si evidenziava maggiormente nei pressi della regione Nord dove “la sfericità de bordo lunare”nei pressi dei crateri Anaximenes, Philolaus era evidentissima. Il seppur buono F/6, “spianava” invece dettagli, oltre a mostrarli con meno nitidezza e contrasto e con un ingrandimento massimo – per i miei gusti- prossimo ai 150X- 180X.

Confermo, inoltre, che nello Zeiss AS, ero obbligato a focheggiare solo durante il cambio degli oculari, giacché era inutile apportare continue correzioni.
Lo Zeiss AS F15, inoltre, reggeva alla perfezione ingrandimenti superiori a quelli visibili nel F/8 e nell’F/6.
In alcuni momenti di peggioramento del seeing, ho appurato una caratteristica che mi è difficile da definire in maniera razionale e scientifica. Di primo acchito mi è venuto in mente tale paragone: era come se stessi osservando il fondale marino con il mare mosso. Nello Zeiss si notava il moto ondulatorio delle onde, ma i dettagli del fondale erano sempre leggibili, negli altri due strumenti, “il fondale” era di difficile “leggibilità”. Non saprei in quale altro modo definire questa peculiarità.
In sintesi mi sento di confermare che un rifrattore di lunga focale, seppur mostri turbolenza, fa percepire con maggiore facilità i dettagli lunari e presumo anche quelli planetari.
Ad esempio, osservando il cratere Plato con gli altri rifrattori mi sono fermato a 3-4 micro-crateri, non ho percepito la rima nella Vallis Alpes e non ho notato tutti i dettagli visibili all’interno del cratere Pitatus che potevo ammirare nello Zeiss F/15.

Ripeto: il seeing non è stato particolarmente collaborativo e per questo motivo sono convinto che lo Zeiss AS non sia stato sfruttato a dovere.
Non riesco, tuttavia, a non scrivere la suggestione e la piacevole sensazione percepita osservando con questo stupendo rifrattore. La passeggiata lunare effettuata con il visore Baader Mark V e varie coppie di oculari di alta qualità mi ha aperto un mondo di “sfumature di grigio”, dettagli, micro-crateri, tridimensionalità e facilità osservativa che mai, avevo potuto percepire con altri strumenti.

Per ciò che concerne gli altri due strumenti non posso che confermare l’ottimo intervento di Giacometti che ha migliorato il contrasto di un classico rifrattore di media qualità e l’ottima intubazione e qualità globale del Tecnosky F6 che mi è parso decisamente superiore ai piu’ economici 150 F5 che ho avuto modo di possedere e provare in questi anni.
Tuttavia, seppur fossero degli strumenti interessanti, non hanno raggiunto la qualità dello Zeiss AS F/15 che aveva decisamente “una marcia in piu’”.

E’ stata una serata indimenticabile e ringrazio Federico e Francesco per la piacevole compagnia.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Kappotto »

Molto interessante, Pier.
Un occhio nello zeiss vorrei proprio metterlo!
Chissà sui pianeti come va.

Per 150 f8, che interventi ha fatto Giacometti?
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da vale75 »

L'effetto fondo della piscina che descriveva l'Innominabile dobsonaro da intervistare:-)
Cosa che ho notato molto bene anch'io nel 450,ma solo dopo la rifigurazione.
Prima ,negli istanti di miglior seeing, dava l'impressione di essere sempre limitato verso un qualcosa di indefinito per cosi dire.

(Sono quasi sicuro che la buona parte degli grossi specchi in circolazione sia lambda/2-3 , com'era il mio)
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Re Vega
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Re Vega »

Ciao a tutti, confermo sì è trattato di una serata davvero memorabile, di quelle che non si dimenticano.
Per quanto concerne le considerazioni sugli strumenti presenti confermo tutto quanto già illustrato da Pier. Aggiungo solo il mio particolare apprezzamento per il 150 f/8 di Francesco; arrivato perfettamente collimato, a bassi ingrandimenti ha fornito immagini non molto dissimili da quelle dell’as; in particolare nell’osservazione lunare diurna la differenza era davvero minima.
Sono convinto che la rifigurazione dell’obiettivo abbia significativamente trasformato il telescopio e per tale ragione consiglierei a tutti i possessori di strumenti analoghi di valutare seriamente l’opportunità di far eseguire questo tipo di intervento.
Devo ammettere di aver accumulato un po’ di ruggine nella mia capacità di avvistare dettagli al limite; sebbene sia riuscito a vedere chiaramente un tratto della rima in V. A. , non ho visto più di 7 craterini in Plato.
Piacevole e divertente la telefonata di rito al “direttore” che ci ha deliziato con le sue tipiche ed ormai irrinunciabili considerazioni dal taglio romantico.
Gli emozionati apprezzamenti che mi giungevano sia da Piergiovanni che da Francesco mentre osservavano nell’as, rappresentano Per me molto di più di un certificato ottico, dato la loro lunga e constante esperienza nel l’osservazione lunare.
Infine la serata sì è conclusa per me con un graditissimo souvenir.... Francesco mi ha lasciato in uso il suo ortoscopico Zeiss da 9 in cambio di un mio non altrettanto prestigioso Meade 3000 da 6,7.....come non pensare alla scena di “balla coi lupi “ quando K. Costner dice ad uno dei Sioux: ”questo è buono scambio”😉👍
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

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piergiovanni
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da piergiovanni »

Fede urge comparativa con il mio TMB SUPERMONO da 9 mm...
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Re Vega »

Ci stavo proprio pensando
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da ForMa_55 »

piergiovanni ha scritto: 17/03/2019, 11:50
• Zeiss AS 150 F/ 15 con intubazione di Francesco Fumagalli
• Rifrattore acromatico Tecnosky 152 F/6
• Rifrattore acromatico 150 F/8 “powered by Fausto Giacometti”

E’ stata una serata indimenticabile e ringrazio Federico e Francesco per la piacevole compagnia.
complimenti, da invidia.
e però per completare la serie mancava un 150 F/5 :wave:
tripletto apo 155 f. 7 a contatto su losmandy g11
oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45, pentax xl: 21-10.5-5.2, radian 3mm
zoom: vixen 8-24 e hyperion 8-24. erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
barlow baader FFC, prisma di Herschel 2"
canon 550d con zoom: 18-135 EF-S IS, 100-400L IS USM
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da piergiovanni »

Ciao. Si, avremmo potuto testare un F5 e, infatti, ci avevo pensato, tuttavia abbiamo optato per osservare in tre telescopi per non disperdere troppo il tempo a disposizione. Senza dubbio il tuo rifrattore sarebbe stato un antagonista ideale nella nostra sfida. Si potrà senz'altro ripetere durante una delle prossime lunazioni.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da piergiovanni »

vale75 ha scritto: 17/03/2019, 13:07 L'effetto fondo della piscina che descriveva l'Innominabile dobsonaro da intervistare:-)
Cosa che ho notato molto bene anch'io nel 450,ma solo dopo la rifigurazione.
Prima ,negli istanti di miglior seeing, dava l'impressione di essere sempre limitato verso un qualcosa di indefinito per cosi dire.

(Sono quasi sicuro che la buona parte degli grossi specchi in circolazione sia lambda/2-3 , com'era il mio)
Ciao Vale, "effetto fondo piscina" potrebbe essere una valida alternativa, nel senso che non saprei come spiegarlo in un modo migliore.
Penso dipenda anche dalla lavorazione ottica e dalla nitidezza di uno strumento. Anche nell'uso diurno in presenza di forte turbolenza uno spotting scopes di bassa qualità mostra sempre meno dettagli di un Top di Gamma.

Mi sarebbe piaciuto avere almeno un C11 con torretta l'altra sera per analizzare il fondo di Plato..
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Giovanni Bruno »

-Una sana invidia per non aver potuto arricchire la mia esperienza personalemente, attraverso la vostra interessantissima comparativa con tre rifrattori da 150mm e di focali così ampiamente dissimili.

A riguardo del citato ACRO da 150/1200mm ad f8 e rifigurato, credo che sapere la marca ed il modello e l'eventuale PRIMA e DOPO della rifigurazione, sarebbe di estremo interesse pratico. :thumbup: :wave:
Francesco T
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Una grande serata con un grande rifrattore, e mi riferisco certamente a sua Maestà Zeiss, che ha donato una visione del fondo di Plato da Cardiopalma, 9 microcrateri, differenze di albedo chiaramente visibili e non solo meramente percepite, striature la cui natura non ci è chiara, Piergiovanni sta facendo ricerche ( forse striature di ossido di titanio)

L'ossevazione, condotta in posizione di assoluto relax grazie al prisma T2 Zeiss, visore binoculare Zeiss Mark V, Baader GPC 2.6 X, ci ha donato una visione estremamente confortevole delle features lunari a 183 x con coppia di oculari Takahashi 32 mm grazie alla lunga focale di 2250 dello Zeiss. Tale set up osservativo no compromise si è rivelato eccezionalmente performante e vincente, la tridimensionalita' dell'immagine, l'ergonomicita' nella posizione osservativa, il confort di oculari di lunga focale ci hanno permesso di indagare profondamente i target osservativi :Con la mandibola spesso aperta ci sembrava di sorvolare la superficie lunare in deltaplano.

La cosa che balzava all'occhio era che laddove la turbolenza sfaldava i dettagli nell' f6 e nell' f8, li lasciava invece perfettamente leggibili nell'f 15, a riprova del grande potere dei lungo fuoco nell'osservazione planetaria.

Rifrattore immenso lo Zeiss di Federico, difficile da descrivere con descrizioni routinarie quanto si vede attraverso quei vetri.


Il doppietto del 150 f8 era un Antares Io che il caro amico Giuliano Tallone aveva ceduto a Francesco Secchi. Quest'ultimo lo ha affidato alle sapienti mani del Fausto Giacometti il quale lo ha rifigurato, modificandone gli spaziatori e portandolo ad una correzione da top performer.

Un plauso ai nostri atigiani, come Fausto e Maurizio Forghieri, che non hanno nulla da invidiare agli ottici oltreoceano.

Vorrei ringraziare Federico e Piergiovanni per avermi dato la possibilità di partecipare a questa serata indimenticabile.
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Kappotto
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Kappotto »

Kappotto ha scritto: 17/03/2019, 12:25 Per il 150 f8, che interventi ha fatto Giacometti?
Mi autocito e ripropongo la domanda :)
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ma questo "effetto fondo piscina" a che rapporto focale e a quale diametro si innesca?
Voglio dire, se per esempio fissiamo F/15*, va da 6" in su, oppure entro un range definito (o definibile)?

* Se la focale è maggiore, la situazione migliora o peggiora?
Se migliora, lo fa fino ad una certa focale oppure no?

Personalmente non ho mai notato niente di simile osservando con il mio acromatico 152/1219 in confronto con altri strumenti a rifrazione sempre da 6" , ma più più corti (152/900 F/6 e 152/750 F/5).

Interessante poi il fatto che anche gli osservatori con i quali mi confronto abitualmente non abbiano mai avuto esperienze simili.

Da quando è nota questa caratteristica dei rifrattori a lungo fuoco?

Le ragioni scientifiche di tutto ciò, in cosa trovano fondamento?

Cosa si guadagna in termini di seeing? (Scala Antoniadi, per esempio)
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Dalla mia esperienza, da quella di tanti altri osservatori planetari su Cloudy nights ( in USA se ne è parlato diverse volte perché la' a differenza nostra hanno tanti rifrattori a lungo fuoco), da tanti osservatori esperti - uno fra tanti Davide Dal Prato col quale tanto si è parlato di questi argomenti - la capacità di un rifrattore lungo di leggere bene i dettagli nonostante la turbolenza si
"innesca" generalmente da f10 circa in su, più distintamente ad f12, chiaramente da f 15.

F 15, che non a caso è la focale per antonomasia dei rifrattori a lungo fuoco - pensiamo agli Zeiss AS speficicatamente progettati per l' osservazione planetaria senza compromessi, è un range ottimale per godere di questo "potere".
Da f 15 ad f20, per intenderci, non cambia così tanto come da f8 af f15 e te lo posso dire perché ho avuto un 6" f15 Istar ed un 6" f 20 Zen uno a fianco all'altro per due anni.
Il mio 5" f30 D&G è identico, per quanto concerne questo fattore, al 6" f20 9 volte su 10.
In conclusione il salto più grosso dovrebbe essere proprio quello che intercorre fra f6-8 e f12-15. Da f15 ad f30 non è più così esponenziale.


Immagino, tu non abbia notato nulla di diverso fra un 6" f 8, un f 6 ed un f 5, perché stavi ben al di sotto ai rapporti sovracitati e ti trovavi nel range dei " corto fuoco". D'altronde nemmeno noi l'altra sera abbiamo apprezzato differenze particolari fra il 150 f 6 e il 150 f8.
Se tu avessi la fortuna di utilizzare anche solo un f12 vedresti ben altro.


Gli osservatori coi quali ti confronti abitualmente e che non notano le differenze descritte da me e Piergiovanni sono in possesso di rifrattori da 5-6" ad f 12-20? Ricorda che Raffaello ci ha spiegato che sotto i 4-5" non si possono fare stime corrette a riguardo , poiché gli strumenti piccoli soffrono poco la turbolenza.


Le ragioni scientifiche di tutto ciò, come abbiamo già avuto modo di scrivere, non sono ancora note, come d'altronde non lo sono per un sacco di cose, siamo qui proprio per cercare di dimostrarle.

In termini di seeing cosa si guadagna? Non so se sia corretto parlare in questi termini, comunque non ne abbiamo discusso sabato sera, vorrei prima confrontarmi con Piergiovanni e Federico eventualmente.


Questa caratteristica dei lungo fuoco credo sia nota almeno da 150 anni, dato che da Schiaparelli a Falorni passando per Lowell, Desloges e tanti altri IL rifrattore da osservatorio dedicato specificatamente all'osservazione planetaria, e non solo per ovvio contenimento dell'aberrazione cromatica, è sempre stato un F15-18.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Damiano »

Buonasera, nel mio piccolo , perché sto osservando in parallelo con 3 rifrattori un FC76 f7.5 , un towa 80/1200 ed un Prinz (favoloso quest' ultimo da 76.2/1250 ) ho riscontrato netta la differenza tra le focali corte e lunghe.
L' immagine è palesemente più stabile negli ultimi due .Sempre , con qualsiasi seeing che dalla mia postazione e veramente scarso la situazione non cambia.L'immagine nel takahashi è più nervosa. Benedetti i lunghi fuochi.. pertanto condivido appieno quello che ha scritto Francesco.
Saluti.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da ForMa_55 »

io credo che questa "minore sensibilità" al seeing per i lunghi fuochi (potrei anche sbagliarmi) sia dovuta al grande defocus che le lunghe focali hanno prima che si cominci a notare la sfuocatura.
questi sono due multispot a confronto: un rifrattore apo da 150mm a f.20 e l'altro a f.8.
Si vedono chiaramente che i raggi escono molto prima dal disco di airy nel f.8 che nel f.20.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da -SPECOLA-> »

Fabrizio Ferrario
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Per tornare al mondo reale,

galvanizzati dalla mole di dettagli e features che siamo stati in grado di osservare sul fondo di Plato grazie al 150 f 15 di Federico indipendentemente dal seeing, abbiamo deciso di organizzare, iniziando dalla prossima lunazione, un'osservazione sistematica della Luna concentrando le nostre energie nei giorni a ridosso del Primo Quarto adveniente proprio sul grande cratere di origine vulcanica:
Il 6" Zeiss, il Takahashi 128, come il 220 di Monfestino saranno puntati sul nostro satellite sia in modalità "staffetta" che attraverso osservazioni in contemporanea, ai fini di mettere assieme più dati possibile.

Le ultime teorie più accreditate continuano a riportare l'origine di Plato come una grande caldera vulcanica; Plato non si sarebbe quindi formato da un impatto meteorico ma sarebbe una caldera vulcanica da sfogo.

Il protagonista principale del fondo di Plato è il cratere A, quello più visibile al centro del plateau, che peraltro è sede dei principali fenomeni di TLP degli ultimi anni in quella zona.
Questo microcratere merita di essere tenuto sott'occhio perché non ci sono immagini delle sonde in luce radente, vari osservatori riportano che è possibile vederne il pendio: Il cratere A in condizioni di illuminazione radente dovrebbe mostrare la forma di una caldera vulcanica con le pareti scoscese a pendio dolci.

Invero io con il 220 avevo già avuto modo di notare questo pendio, ma un osservazione in contemporanea di più osservatori non può che avvalorare la conclusione finale da un punto di vista scientifico.

Verificando la colongitudine precisa attraverso il Virtual Moon Atlas e grazie all' utilizzo di un programma di calcolo lunare è possibile verificare quando il terminatore sarà in quella zona.
Un grazie a Piergiovanni che ci ha già fornito immagini dettagliate di come si presenterà Plato in quei giorni, nonché il know how circa l'utilizzo di questo programma .

Cercheremo di capire di più anche a riguardo delle numerose altre features osservate all'interno di Plato lo scorso sabato: Le striature, le differenze di albedo, il numero di microcrateri, le rime a ridosso dei bordi.. I target osservativi sono davvero tanti.



Non mancheremo di riportare quanto riusciremo ad osservare.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da piergiovanni »

Io ringrazio Francesco, Federico e Vincenzo per la carica di entusiasmo.
Mi sembra di rivivere i bei momenti con il gruppo "ASTOR" quando andavamo a cercare i nidi dei rapaci, dopo una lunga e ben studiata pianificazione.

Qui i protagonisti da ammirare sono differenti, ma la piacevolezza di sedersi su una comoda sedia e mettere l'occhio all'oculare - mappe alla mano - è indescrivibile, oltre che impagabile.
I mesi a venire saranno proficui per fare ulteriori test, forse avremo a disposizione un Celestron C11 e anche un nuovo 150 F/15 di..recente produzione. :thumbup:
Piergiovanni Salimbeni - tester e giornalista
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

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Fabrizio Ferrario
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da vincenzo »

Cari tutti,
come, e piu' di me sapete, l'osservazione visuale e' qualcosa di molto complesso e nella quale entrano in gioco tantissime cose. E non parlo solo di biochimica e neurologia.

La psicologia, le credenze, le abitudini, I preconcetti etc, sono, non di meno, variabili "reali" (non si puo' ovvero, studiare la natura umana, solo analizzando e osservando il suo comportamento, essa ha implicazioni "sistemico-relazionali ben piu' complessa di una relazione stimolo-risposta di "pavloviana" memoria)

Un po' come dire, e perdonate la banalizazione, che ognuno vuole vedere cio' che vuole vedere nel proprio telescopio e tendera' sempre a giustificare, consapevolmente o no, la propria scelta. Da chi ha fatto pace con se stesso con i dobson, chi con (i mai troppo citati) mak e rumak Intes, chi con tubetti corti e chi lunghi. E ognuno, trovera' scuse e problemi per gli approssimativi dobson, gli scomodi lunghi, i sensibili mak...

Per quanto mi concerne, io sto bene con I miei lunghi tubi, assolutamente doppietti e anzi, li preferisco a tutti e non li trovo affatto scomodi e antiquati in senso (dispregiativo). Aggiungo, che non mi interessano le crociate di conversione alla mia fede e nemmeno avere seguaci. Credo anzi che la diversita' sia un valore ma credo anche, con uguale convinzione, che ognuno, alla fine, ha il telescopio (e non solo) che si merita... ;)
Vi abbraccio
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da -SPECOLA-> »

Francesco T ha scritto: 20/03/2019, 16:10 Gli osservatori coi quali ti confronti abitualmente e che non notano le differenze descritte da me e Piergiovanni sono in possesso di rifrattori da 5-6" ad f 12-20? Ricorda che Raffaello ci ha spiegato che sotto i 4-5" non si possono fare stime corrette a riguardo , poiché gli strumenti piccoli soffrono poco la turbolenza.
La turbolenza quindi dipende dal diametro dell'obiettivo e dalla lunghezza focale?
Francesco T ha scritto: 20/03/2019, 16:10 Le ragioni scientifiche di tutto ciò, come abbiamo già avuto modo di scrivere, non sono ancora note, come d'altronde non lo sono per un sacco di cose, siamo qui proprio per cercare di dimostrarle.
Benissimo, l'importante è capire le cose; la scienza è metodo e ripetibilità.
Ma in questi 150 anni proprio nessuna ipotesi è stata fatta?
Quando il tutto verrà dimostrato, allora ragionevolmente possiamo aspettarci che nella definizione di seeing verranno introdotti anche termini come lunghezza focale, da apertura X fino ad apertura Y, ecc. ?
Francesco T ha scritto: 20/03/2019, 16:10 Questa caratteristica dei lungo fuoco credo sia nota almeno da 150 anni, dato che da Schiaparelli a Falorni passando per Lowell, Desloges e tanti altri IL rifrattore da osservatorio dedicato specificatamente all'osservazione planetaria, e non solo per ovvio contenimento dell'aberrazione cromatica, è sempre stato un F15-18.
Da quello che so io, il rapporto focale dei rifrattori classici ha la sua ragione proprio nel contenimento dell'aberrazione cromatica e infatti poi con l'avvento delle soluzioni "apocromatiche", via via i rifrattori si sono accorciati.
Nel mentre, a causa dei notevoli ingombri dei rifrattori, soprattutto in relazione alle loro "modeste" aperture, altri schemi ottici hanno preso il sopravvento negli osservatori astronomici.
Esiste documentazione consultabile che tratta dell'argomento "lunghezza focale" in sede di progettazione e scelta, per cui F15-18 sarebbe la migliore focale per l'osservazione planetaria per fattori diversi dal contenimento dell'aberrazione cromatica?
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da vincenzo »

Cari Fede, Pier e Principe, complimenti per la bella ed educative riunione e comparativa. Vorrei presto replicarla portando l'antipatico ma "comododatrasportareedusaresenzaproblemiallozenitheorizzonte" Stellare triplex sott'olio, sthrel 0,98 (eccchissenefrega)
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da vincenzo »

Stellare: Officina Stellare...
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Messaggio da -SPECOLA-> »

vincenzo ha scritto: 21/03/2019, 22:33 Aggiungo, che non mi interessano le crociate di conversione alla mia fede e nemmeno avere seguaci. Credo anzi che la diversita' sia un valore ma credo anche, con uguale convinzione, che ognuno, alla fine, ha il telescopio (e non solo) che si merita... ;)
Ciao Vincenzo,
premesso che non sono partigiano di nulla e che mi diverto con qualsiasi tipo di telescopio (l'ho messo pure in firma), non sono d'accordo che alla fine ognuno ha quel che si merita.
Va bene filosofeggiare, ma quello che più conta per me, perché finché vivrò non finirò mai di farlo, è capire.
D'altronde è sin dal principio che tra scienza e filosofia sono esistiti ed esistono rapporti diversi, a volte di corrispondenza, a volte di contrapposizione e altre ancora di netta separazione.
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Messaggio da -SPECOLA-> »

Damiano ha scritto: 20/03/2019, 20:08 L' immagine è palesemente più stabile negli ultimi due .Sempre , con qualsiasi seeing che dalla mia postazione e veramente scarso la situazione non cambia.
Ciao Damiano,

la tua esperienza quindi è che il parametro di Fried non inficia la percezione di questo fenomeno anche in piccoli rifrattori?
Confermi?
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da stevedet »

Francesco T ha scritto: 21/03/2019, 11:50 Per tornare al mondo reale,

galvanizzati dalla mole di dettagli e features che siamo stati in grado di osservare sul fondo di Plato grazie al 150 f 15 di Federico indipendentemente dal seeing, abbiamo deciso di organizzare, iniziando dalla prossima lunazione, un'osservazione sistematica della Luna concentrando le nostre energie nei giorni a ridosso del Primo Quarto adveniente proprio sul grande cratere di origine vulcanica:
Il 6" Zeiss, il Takahashi 128, come il 220 di Monfestino saranno puntati sul nostro satellite sia in modalità "staffetta" che attraverso osservazioni in contemporanea, ai fini di mettere assieme più dati possibile. (...) Non mancheremo di riportare quanto riusciremo ad osservare.
piergiovanni ha scritto: 21/03/2019, 13:17 I mesi a venire saranno proficui per fare ulteriori test, forse avremo a disposizione un Celestron C11 e anche un nuovo 150 F/15 di..recente produzione. :thumbup:
Molto bene! Seguirò con interesse i vostri reportage e cercherò di confrontarli a distanza con ciò che vedo nel mio dobson GSO 12", che in condizioni di seeing accettabili mi restituisce immagini molto dettagliate del suolo lunare (o almeno così a me pare). :thumbup:
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Ciao Stevedet!

Sai che nella mia top 3 per quanto concerne le osservazioni lunari c'è quella che feci qualche anno fa con un Dobson Zen da 50 cm perfettamente collimato, visore binoculare e oculari ortoscopici Zeiss sotto un cielo stupendo in zona Dolomiti ?
Certo che restituisce immagini molto contrastate, non c'è nessun dubbio a riguardo e ti dirò di più: Se ti va potresti unirti alla nostra staffetta che dalla prossima lunazione terrà Plato sotto attenta osservazione, sarebbe molto bello poter puntare verso la Luna una configurazione diversa dai rifrattori, il riflettore di diametro generoso è un eccellente performer sul nostro satellite, ricordo nello Zen una quantità di micro dettaglio che aveva dell' incredibile :dance:
Potresti se hai voglia preparare un disegno con quanto hai osservato sul fondo del "Lago nero" ;) che potremmo confrontare già in "diretta osservativa" via WA, sarebbe molto interessante. :drool: magari possiamo sentirci in privato.


A questo proposito, per quanto concerne il resto, vorrei invitare chi per natura ha bisogno di "capire" a sedersi comodamente e in relax dietro ad un rifrattore a lungo fuoco * di alta qualità * sopra i 6" almeno per 2-3 serate dietro fila: Il tempo impiegato a cercare sistematicamente di dimostrare concettualmente a priori punto per punto i presunti punti deboli di questa particolare configurazione potrebbe essere investito in maniera costruttiva nel cercare di esperirne in prima persona per la prima volta gli innumerevoli reali e tangibili lati positivi.


Qui non c'è la volontà di far passare il rifrattore a lungo fuoco come il deus ex machina dell'osservazione lunare e planetaria, ci sono altre configurazioni di grande performanza delle quali ci sarà certamente modo di parlare: Si vorrebbe meramente raccontare come questa particolare configurazione ottica sia estremamente performante in determinati tipi di osservazione.

Il successo del rifrattore apocromatico non è da attribuire esclusivamente al fatto che il secondo è meno ingombrante del primo:
Il successo dell'Apo è proseguito di pari passo con il sempre più crescente dilagare dell'astrofotografia, la maggior parte dei so called Apo infatti, sono de facto astrografi ottimizzati per la fotografia. Il conseguente martellamento del marketing sul Web e sulle riviste che proponevano al collettivo sognante l'apocromatico come non plus ultra sempre e comunque dell'osservazione planetaria ha fatto sì che quest'ultimo ufficiosamente lo diventasse.
Gli americani su CN questo lo sanno benissimo, e non a caso i lunghi D&G acromatici sono sempre presenti e ricercati durante le osservazioni planetarie.


Se qualcuno in possesso di SC o altre configurazioni dagli 8-9" in su volesse unirsi alla "caccia" su Plato durante la prossima lunazione sarebbe fantastico :clap: :thumbup:
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Andrea75 »

... magari... :mrgreen: ... la mia situazione logistica mi impedisce di salire sopra i miei attuali 4" 1/2 Newton, che al massimo (ma proprio massimo...) riescono a restituire, in ripresa, 4 puntini biancastri corrispondenti agli altrettanti più evidenti microcrateri del "nostro".
Però seguo con GRANDISSIMO interesse l'apparente "deriva" di questa discussione in senso osservativo, che oltre al resto ha il non secondario pregio di mettere in secondo piano "rivalità" strumentali di qualsivoglia genere... :whistle: ... SI TORNA AD OSSERVARE!!!! E lo si fa ad alto livello. Bravi!
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Kappotto »

Francesco T ha scritto: 22/03/2019, 16:19 Se qualcuno in possesso di SC o altre configurazioni dagli 8-9" in su volesse unirsi alla "caccia" su Plato durante la prossima lunazione sarebbe fantastico :clap: :thumbup:
La butto lì: sarebbe interessante fare un gruppo osservativo della luna. Darci dei target precisi da osservare e poi confrontarci il giorno dopo. Tutto amabilmente e senza "cielodurismo". Io non riesco a osservarla spesso e non la conosco molto. Però dietro indicazione di lunofili più esperti potrei volentieri appassionarmi.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

È proprio quanto stiamo dicendo in questi giorni con Piergiovanni. :dance:

Pier sarebbe perfetto come coordinatore; ragazzi.. PASSIONE ed AMORE per l'osservazione degli astri prima di ogni cosa.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Andrea75 »

... A questo punto mi sorge una domanda: stuzzicato dalla cosa, mi chiedo se ci siano lavori accessibili anche a diametri modestissimi - tanto per cambiare mi riferisco ai miei due strumentini: un 60/700 di quelli "buoni", fine anni '80 (che nella sua modestia, però, mi permette di ottenere mappe di Giove e seguirne a grandi linee la meteorologia...) e un 114/1000 "barlowed" del 2012 (che, appunto, in ripresa ha mostrato i microcrateri di cui sopra). Anch'io non conosco per nulla il nostro satellite, ma... hai visto mai... :?: ... tantopiù che gli strumenti piccoli o piccolissimi, a fronte dei loro limiti prestazionali, permettono però una operatività quasi immediata a vantaggio della costanza...
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Beh direi assolutissimamente di sì, basti guardare cosa era in grado di vedere Guido Ruggieri su Marte con cannocchiali da 40-50 mm di diametro. Ci sono suoi disegni sul mitico "Osservare i Pianeti" di Walter Ferreri che hanno dell'incredibile : Più del "rambismo" da apertura contano l'acuita' visiva dell'osservatore e forse ancor di più il suo allenamento e costanza nell'osservare.

Troppo spesso dimentichiamo che lo strumento più eccezionale ce l'ha dato Madre Natura e che non costa niente allenarlo.

Parlo della vista :lol:

Personalmente noto molto questo fattore su Marte: ogni qual volta dopo mesi lo si rincontra nell'oculare, si impiegano ore prima di riuscire nuovamente a discernere particolari fini, la vista va allenata ed è meraviglioso seguire i progressi che si fanno a riguardo :
È un po' come un allenamento nel quale i Pianeti sono la palestra .
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Andrea75 »

Certamente, Francesco, questa è una cosa che ho imparato proprio qui: e se si tratta di sfruttare fino all'ultimo un dato telescopio con me sfondi non uno ma tre portoni spalancati. So bene fin dove posso spingermi con entrambi i miei telescopietti, sia in ripresa che in visuale, e non smettono di riservarmi delle belle sorprese nell'ambito dell'osservazione planetaria. So anche, tuttavia, quali sono i loro limiti.
Mi riferivo però allo specifico dell'osservazione lunare, per me ancora sconosciuta: la mia balconara postazione milanese mi sfavorisce, ma questa discussione sta sollevando la mia curiosità... ho sempre considerato il nostro satellite un oggetto statico, a differenza dei pianeti maggiori, che quindi offre possibilità solo di tipo "contemplativo" (ma quanti "sorvoli", specie in montagna nelle ferie estive, particolarmente con il 60 mm!). Leggo però che non è proprio così... :think: ... :think: ...
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Sicuramente l'emozione di una contemplazione della Luna a 40-60 ingrandimenti è qualcosa di grande ed appagante.

Volendo mettere il turbo, leggere in binoculare dei dettagli a 200x che non sono presenti nel Rukl fa entrare l'osservazione in una dimensione ulteriore; certamente qualche cm in più in questo caso potrebbe essere d'aiuto:
Ricordo una Luna in un Kenko 90-1300 perfettamente collimato ad ingrandimenti inusitati grazie ad una coppia di Nagler da 3.5 mm che mi faceva letteralmente dimenticare di dovere andare a letto .
Un telescopio che si può acquistare ormai con poche centinaia di euro, grazie a semplici attenzioni , annerendo ad esempio von attenzione l'interno del tubo e del focheggiatore col vellutino e collimandolo come si deve, è in grado di offrire soddisfazioni incredibili.
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Dob »

Buongiorno a tutti

visto che la discussione sta prendendo una piacevole deriva "osservativa" e non polemica mi son deciso a partecipare dando il mio modesto contributo. Per i nuovi arrivati nel forum ricordo che io osservo con i miei dobson (da 45cm, 25cm e 15cm: tutti in purissimo legno :D ) che mi sono costruito nel corso degli anni. Osservo di tutto: ovviamente deep-sky (il mio primo amore) ma anche (e direi soprattutto negli ultimi anni) luna, pianeti e stelle doppie. I miei report osservativi li trovate in tutti i principali forum, compreso Binomania.

Prima di parlare delle osservazioni di Plato, volevo fare qualche commento sulla bella osservazione fatta da Pier e i suoi amici.

Non affronto assolutamente (e non voglio farlo) il discorso sulla sensibilità al seeing dei lunghi fuochi: ci sono stati report lunghissimi negli anni passati con molte polemiche per cui lascio perdere......

No, piuttosto mi ha colpito una cosa: dunque avete osservato in tre 15cm ( a proposito non mi piace dire 6 pollici, io dico 15cm: mi piace usare il sistema metrico decimale...): un f/6, un f/8 rilavorato e un f/15 di ottima fattura. Con l'f/6 e l'f/8 avete osservato 3-4 craterini su Plato mentre con l'f/15 ne avete osservati 7-9. Ecco non mi spiego il fatto che l'f/8, nonostante sia stato rilavorato, abbia mostrato le stesse cose dell'f/6. Insomma mi sarei aspettato una cosa del tipo: con l'f/6 3-4 craterini, con l'f/8 in virtù della rilavorazione e quindi della sua "presunta" nuova migliore qualità ottica circa 5-6 craterini, insomma una via di mezzo.

Per quanto mi riguarda, pur non osservando sistematicamente la Luna, qualche bella osservazione l'ho fatta anch'io nel corso degli anni. Probabilmente i report ci sono anche qui su Binomania ma mi è più rapido mettere i link del forum dobsoniani perchè ce li ho nei "preferiti":

Col 45cm:

qui un'osservazione della rima della Vallis Alpes e della Sheepshanks:

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=61355787

qui Plato e Birt con seeing sufficiente:

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=63672180

Vallis Alpes, Bond, Alphonsus, Valentine, Archimedes (a proposito anche questo mostra dei bei craterini interni):

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=65683678

Ancora rima Vallis Alpes e Mons Piton ( e Urano):

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=75319072

infine durante una bella osservazione di Giove del 9 Aprile 2017 ancora un'occhiata su Plato :

"Alla fine della veloce osservazione ho puntato la luna e anch'essa era di una nitidezza incredibile (sempre a 370x con la binoculare): su Plato, che era visibile con luce molto alta, oltre a 6/7 craterini più grandi perfettamente delineati , si contavano altri 7/8 puntini luminosi che dovrebbero essere gli altri craterini ..."

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=73877339


Qualcosa ho fatto anche col travel-dobson da 25cm (per es. l'osservazione del 1-11-2014 o del 28-02-2015):

https://dobsoniani.forumfree.it/?t=68376055

insomma, qualche osservazione interessante l'ho fatta visto che mi piace molto osservare anche la Luna e se farete qualche campagna osservativa parteciperò volentieri (per es. avevo messo in lista le rime interne di Pitatus)
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Ciao buonasera!!

Per quanto mi riguarda la visione del numero di micro crateri sul fondo di Plato é stata esponenziale al salire di focale, proprio come dici tu ci si dovrebbe aspettare, 3-4 nell'f6, 5 nell'f8, 8-9 nell'f15.

Il discorso a mio avviso è duplice :
Il150 f8, pur essendo stato egregiamente rigenerato dal Giacometti, rimane in primo luogo nell'area dei corto fuoco di cui si è parlato, quindi naturalmente inficiato dalla turbolenza più dell'f15.
Secondariamente il Fausto (Giacometti) ha certamente migliorato il cinese f8 ma non ha potuto ovviamente fare miracoli, poco si sa circa quei vetri e quella lavorazione :
Considera che la lavorazione dello Zeiss è ai massimi livelli e la Superlucidatura pure, per non parlare della correzione per quanto concerne lo sferocromatismo.
L'AS è uno strumento planetario dedicato no compromise.

Il 150 f8 dalla sua ha indubbiamente offerto un'immagine molto ben corretta e d'altronde penso che un 150 f8 lavorato e lucidato ex novo dal Giacometti sarebbe un planet killer ; ancora meglio andrebbe un f15, con dalla sua la possibilità di utilizzare oculari di focale piu lunga che lavorando con meno stress performerebbero al top delle loro possibilità e peraltro con più comfort osservativo ; stare a 180x con un 12.5 mm o con un 6.7mm è cosa assai diversa.

Per quanto concerne il tuo contributo all'osservazione di Plato a me viene da dire
magari. Hai uno strumento meraviglioso che con quella capacità di raccolta di luce può far vedere davvero tanto, se hai voglia potresti aggiungere un importante contributo, peraltro molto bella e professionale la tua esposizione nei resoconti che hai postato.
E' Impressionante quanto riporti circa Plato, sarebbe interessante ed emozionante un giorno condurre un osservazione a fianco del rifrattore 220 f 15 di Monfestino, io per ora sono arrivato a 12-13 microcrateri ma vorrei dedicarmici più assiduamente.

Posso chiederti se utilizzi torretta binoculare e quali oculari? Se lo hai scritto scusami ma sono in giro sul telefono assai scomodamente e mi è sfuggito.
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Andrea75
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Andrea75 »

Purtroppo la visione binoculare mi è preclusa dalla diplopia che mi porto dietro dalla nascita... vedrò cosa riesco a combinare da... monocolo! :mrgreen: ...
Per intanto, proprio mentre scrivo queste righe, sto guardando sorgere dallo "skyline" dei condomini che formano il mio orizzonte un faccione aranciato dalla fase ormai visibilmente calante, scenograficamente seminascosto da alcune fotogeniche velature... anche così il nostro satellite ha il suo fascino!
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Francesco T »

Fascino Metropolitan.. A la' Blade Runner 8-)
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Re: Zeiss AS 150 F/15 vs Tecnosky 152 F/6 vs 150 F/8 . Una serata fra amici

Messaggio da Angelo Cutolo »

Per l'osservazione lunare posso partecipare con l'Obice che in hi-res fa molto bene il suo lavoro (in monoculare però, non potendogli adattare una torretta), anche se non so con lui quanti craterini sul fondo di plato si riescono a scorgere; so che questo target è utilizzatissimo per giudicare le performance degli strumenti, ma onestamente plato lo trovo uno dei target lunari piu "pallosi", preferisco di gran lunga, le catene montuose, rime, domi, i terrazzamenti sul bordo dei grandi crateri, ecc.
Come sapete dispongo di soli tre diametri "usabili" stabilmente su sei, il 200 mm (newton) e poi si crolla a 80 e 76 mm, il 400 mm è in baita quindi ben poche possibilità di hi-res ed il 60ino è in compound col "galileiano" per scopi didattici.
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