Guarda se può consolarti a me ben due forum di astrofilia mi hanno spostato o giudicato vendor presumibilmente per la presenza di banner pubblicitari. Quando in realtà per l'ordine dei giornalisti il mio lavoro è considerato professionale.. E io sono un giornalista e non un negoziante. Purtroppo noto che questo genere di comportamenti avviene proprio nel settore astronomico.. La cosa migliore è lasciar perdere e andare avanti..
Ah, ma lo so benissimo: sono andato a leggere in giro. Certo, poi ne viene anche un giudizio morale ben preciso su questo malcostume tutto italiano (provate a vedere se all'estero ci sono asili Mariuccia o conventicole di talebani della "scienza" come da noi...).
Comodo, farsi la propria chiesuola in cui sentirsi al sicuro e liberi di tenere qualsiasi comportamento. Mai uno, però, che abbia le p@ll€ di dialogare con l'interessato, come nel mio caso. Ma siamo italiani - anzi: italioti.
Andrea, Milano Sede operativa della Specola Minima Mediolani: balcone di casa...
L'INDIGNAZIONE E' VIOLENZA; LA VIOLENZA E' SBAGLIATA. SEMPRE.
Ieri sera ho avuto seeing scadente e ho finito per osservare quasi sempre con un rosso #23A, almeno dopo un po' sono riuscito a capire cosa stavo guardando. Il problema e' che non riuscivo a scorgere il 'gap' tra Meridiani Sinus e Margaritifer Sinus, inoltre la parte centrale del Mare Erythraeum era molto poco contrastata, non c'era il solito grande trapezio. Il Mare Acidalium/Niliacus Lacus erano pure piuttosto "blurry". Molto evidente invece Aurorae Sinus con le sue propaggini: Arsinoes a SE, Ganges (credo) a NW, e a SW il braccio che poi finisce per circondare Solis Lacus.
Attorno al polo sud c'era la solita foschia chiara, con una calottina piu' brillante al centro. Niente di nuovo dall'altro lato, se non che il cappuccio polare aveva un bordo molto scuro ma potrebbe essere stato un effetto di contrasto tra il cappuccio brillante e la parte settentrionale del Mare Acidalium.
Avevo deciso di seguire Marte nell'ultima parte dell'apparizione per la curiosita' di vedere come si forma il cappuccio polare sud, ma ormai siamo all'accanimento terapeutico almeno con questo seeing
Solito Newton 250/7, 520x. Dopo un po' il 5mm era cosi' sporco che sono dovuto passare al 6.7mm
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Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Ieri sera mi sono piazzato fuori con poche speranze, le previsioni del seeing erano scarse e gia' avevo tribolato la sera prima quando in teoria doveva essere medio/buono. Invece Marte era bellissimo nel cielo ancora blu poco dopo il tramonto, e reggeva senza il minimo problema i 700x che ho usato tutto il tempo.
Fatto sta che c'erano folate di vento e il software ha deciso che il seeing doveva essere scarso, ma il pianeta si muoveva tutto intero e nei frequenti intervalli di calma l'immagine era molto godibile. Era pur sempre un disco da 5.3", Sabeus Sinus e anche il Mare Acidalium apparivano piuttosto slavati e mal definiti. Aurorae Sinus rimane il dettaglio piu' contrastato. Facilmente visibile invece Ismenius Lacus sul lembo NE, e poco piu' in alto una chiazza brillante bianco/gialla sopra Aeria/Arabia.
I soliti veli polari bianco/azzurri presso il polo sud (ma sono un cappuccio o no? Uhm) mostravano qualche struttura, con un nucleo bilobato piu' brillante. Il cappuccio/calotta presso il polo N rimane il dettaglio piu' brillante del disco, ma secondo me non cosi' tanto come una calotta. E' anche vero che osservando ad cosi' alti ingrandimenti i contrasti appaiono piu' attenuati.
Osservazione e disegno in luce integrale a 700x con il solito newton da 25cm. Poi l'ho ripassato a colori ma non mi piace per niente.
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Ci ho messo 4 giorni a trovare il tempo di completare e caricare una scheda di sabato sera. Stavolta non tirava una bava d'aria ma il seeing era scarso, solita storia a farla da padrone qui e' il jet stream polare.
Ho avuto solo 3 o 4 momenti di grazia in cui sono riuscito a distinguere chiaramente il Sinus Sabeus da Pandorae Fretum, e a vedere Mare Acidalium/Niliacus Lacus separati da una massa grigiastra che stazionava sopra Chrisa, ma anche piu' a est fino quasi al meridiano 0. Sempre molto contrastato Ismenius Lacus. Continuo a vedere un anello scuro attorno a NPH/NPC, latitudine circa 55N non ho idea se sia il bordo della calotta.
Ho osservato di nuovo le nubi nella regione polare sud divise in due lobi, forse uno conincideva con il bassopiano di Argyrae presso il terminatore. La piccola calotta bianca sopra il polo S era la regione piu' brillante del pianeta, compresi NPH/NPC. Forse e' il nucleo di un cappuccio polare vero e proprio? Per qualche motivo avevo dato per scontato che le nubi ad alta latitudine sarebbero diventato piu' spesse e compatte tutte insieme, forse non e' cosi'; magari il cappuccio si forma vicino al polo e poi si estende a latitudini piu' basse.
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Stesso schizzo, ripassato a colori. In realta' avrei dovuto aggiungere la rifrazione atmosferica, ormai devastante. Qualcuno conosce il correttore ZWO? Vale la pena?
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Marte di ieri sera, seeing cattivo ma in progressivo miglioramento finche' il pianeta non e' finito tra i rami di un albero. Con un po' di pazienza e tanti ingrandimenti qualcosa si riesce ancora a vedere. Hellas era divisa piu' o meno a meta' dal bordo delle foschie polari grigio-azzurre, con la solita chiazza bianca brillante presso il polo. A dire il vero, in qualche momento di grazia sembrava di scorgere un'area bianca piu' luminosa lungo il bordo SW di Hellas, simile a quella che si osservava qualche mese fa. Se nebbia o ghiaccio superficiale non saprei dire.
Mi lascia perplesso che la parte piu' occidentale di Sinus Sabeus e Pandorae Fretum (presso il terminatore per intenderci) fossero tra le macchie piu' scure del disco, perche' Sabeus Sinus era abbastanza spettrale nei giorni scorsi e la maggior parte del tempo non si distingueva neppure da Pandorae Fretum. Sospetto che sia stato cosi' anche questa volta, e di aver osservato invece Pandorae Fretum e Mare Serpentis/Noachis (questi si' sempre molto scuri), pero' la posizione coincide proprio con Sabeus Sinus. Continuo a notare la solita chiazza brillante presso il lembo E all'altezza dell'equatore, indipendentemente dalla longitudine osservata; e' un'impressione confermata anche da Chris Nuttall, uno dei pochi visualisti che continuano a seguire Marte.
NPH/NPC al solito, con una sottile propaggine che risale verso sud lungo il lembo, e un'area piu' brillante (l'ho stimata 0 vs. 0.5) centrata attorno al polo N. Forse la calotta, ancora circondata dal residuo del cappuccio invernale? L'attivita' atmosferica di Marte appare molto stabile da parecchio tempo, ma forse il problema e' che non si riesce piu' a seguire niente che non sia assolutamente macroscopico.
Newton 250/7, 700x. Osservazione effettuata in luce crepuscolare, nessun filtro.
Ivano
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("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Sempre sul pezzo; complimenti per la costanza.
I disegni sono tutti interessanti, però personalmente trovo quelli colorati più realistici, rispetto a quello che si vede mettendo l'occhio direttamente all'oculare del telescopio.
Probabilmente per via del riscontro delle effettive tonalità che si riescono a cogliere visualmente sulla superficie del pianeta rosso.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico). 31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVII). http://www.specola.altervista.org/
Hai ragione, ma con quelli devi cercare di rendere bene anche i colori e non mi riesce quasi mai. Comunque ti accontento E' lo stesso disegno, ripassato a colori cercando di stare leggero. I colori reali sono molto piu' vivaci, ma la loro intensita' dipende parecchio dall'ingrandimento; gli ingrandimenti estremi che devo usare in queste settimane aiutano a percepire i dettagli ma diluiscono i colori. Dovrei anche cambiare tecnica, le matite colorate hanno troppi limiti.
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico). 31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVII). http://www.specola.altervista.org/
Ciao Ivano,
Io possiedo il correttore ADC della ZWO.
Lo ho trovato molto utile sia in visuale e forse solo un pelo meno in ripresa, ma penso per incapacità mia nelle riprese. Io te lo consiglio, per il prezzo puoi trarre vantaggi tangibili.
Fammi sapere se ti servono info aggiuntive.
Saluti
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44 Osservo con telescopio:
Telescopi Takahashi e oculari (Pesanti e leggeri...) Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX
Chi mi procura il documento del “programma Marte “ sono Astrfilo
Dal 2006. Ho fatto una foto carina a Marte ma il mak 127 è il top per vedere bello Marte rosso porpora… 5,8” secondi d’arco…
data l'odierna magnitudine 0,5 del pianeta, riuscire a vedere Marte con un binocolo 25x80ED sarà una missione impossibile, anche in condizioni di cielo limpido.
Marte non è Venere, che brillando di magnitudine negativa (oggi -3,8), quando il cielo è limpido, si vede sempre anche ad occhio nudo.
Dal seguente link dell'Unione Astrofili Italiani puoi scaricare diversi testi, compreso il Manuale per l’osservazione dei pianeti:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico). 31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVII). http://www.specola.altervista.org/
A me piacciono molto le tue foto, invece; anche se piccole e con poco dettaglio rendono bene l’immagine del pianeta nel suo contesto
Spiegaci come le hai fatte …
Anch'io le trovo suggestive, specialmente quella con cielo chiaro. A proposito, ben ritrovati
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
... Poco dettaglio mica tanto, tantopiù che sembrano fatte in afocale: mi unisco volentieri ai complimenti, queste immagini uniscono inquadrature suggestive ad un contenuto informativo sul pianeta tutt'altro che trascurabile!
Andrea, Milano Sede operativa della Specola Minima Mediolani: balcone di casa...
L'INDIGNAZIONE E' VIOLENZA; LA VIOLENZA E' SBAGLIATA. SEMPRE.
Beccato alle 7:50 con 16x50: era lì rosso arancione salmone , non vedo l’ora del mak 127, anche dal mak 70mm Svbony Sv41 era carino , con qualche macchia d’albedo ma era grigiolino stava tramontando. La luna era nitida e super limpida.
-SPECOLA-> ha scritto: ↑19/06/2022, 14:56
Mentre da questo invece, tra le altre cose puoi scaricare anche i moduli per l’osservazione e le istruzioni per la loro compilazione:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico). 31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVII). http://www.specola.altervista.org/
Per me è davvero dura beccare Marte sotto i 8-9” secondi d’arco, ora mi concentro su Venere e Saturno è già al mattino! Ma Saturno riesco a beccarlo di giorno con 25x80ED ? Ora è a 9°ovest dal sole aspetto almeno 30° che si elongherà… al mattino.
Venere sarà uno spettacolo con 25x80ED: già adesso con un diametro di poco più di 12” secondi d’arco ho visto bene la fase grazie al 80mm e della elevata lunghezza focale: 450mm. Lo amo il 25x80ED! Un grazie speciale a Marco di astrottica.