Complice questa discussione, mi sono riletto il molto preciso TEST di PIERGIOVANNI, scoprendo con un certo stupore che questa torretta a specchi divide si il fascio luminoso come le torrette convenzionali, ma offre ai due occhi solo META CAMPO OCULARE, lasciando totalmente al CERVELLO il compito di riassemblare le due fisicamente distinte metà di campo.
Ovvero un lavoro in più ed anomalo del cervello, che non deve solo ricostruire la luminosità finale offerti dai due oculari, ma anche fondere il SEMICAMPO DESTRO con il SEMICAMPO SINISTRO.
Sono stato forse il primo in Italia a testare quella torretta, ma non mi convinse del tutto, avendo io in case le torrette DENKEMEYER DIRITTE da 26mm di apertura libera e le torrette ZEISS semi-erettive a 45° con apertura libera di 23mm, non ne rimasi per nulla impressionato.
Certamente apprezzabile la possibilità di andare a fuoco con un NEWTON ed in quella precisa applicazione, di sicuro risolve un problema basilare.
Mentre nel montaggio su un CATADIOTTRICO a specchio mobile, dotati come sono di un enorme retrofuoco, non vedo nessun vantaggio.
Nessun vantaggio anche sui nuovi APO della classe TS PHOTOLINE, alias TEKNOSKY, con i loro enormi FOK da 2",5 e con l'enorme retrofuoco disponibile, gestendo le varie prolunghe di cui sono dotati.
Mentre sui vecchi ACRO ed APO con FOK da 31,8mm e da 2" ed in genere privi di anelli distanziatori asportabili, la HORIZON torna ad essere molto utile.
Per DANIELE2, sul tuo TECNOSKY SD APO da 125/970mm, mi pare di ricordare che ha dei raccordi asportabili nel gruppo focheggiatore, ciò ti permetterebbe di montare qualsiasi torretta diritta + diagonale, di qualsiasi apertura, comprese le torrette diritte top da 28mm di apertura.
Castrarsi la possibilità di grandi campi binoculari deep sky con l'APO da 125/970mm con la HORIZON ed i suoi prismi di soli 17,5mm, mi pare di fare il GAMBERO che cammina indietreggiando.
